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1 Convogliatori I trasportatori di tipo fisso con moto spesso continuo sono anche definiti convogliatori. Sono qui compresi: trasportatori a rulli (motorizzati o non motorizzati); trasportatori a nastro; trasportatori a catena (ad es., aerei). Il termine fisso si riferisce al fatto che il tracciato seguito è fissato. Trasporti interni 1

2 Questi trasportatori sono vantaggiosi per trasporti di tipo continuo o periodico di materiali tra ubicazioni stabilite. Sono impiegati anche per formare accumuli, stoccare unità di carico, servire livelli diversi, costituire piani di lavoro, ad esempio per assemblaggi. Trasporti interni 2

3 I criteri generali di pianificazione devono tenere conto dei seguenti elementi: dimensioni delle unità trasportate e peso; distanze da percorrere; sistemi di controllo; portate (unità/tempo); ostacoli o vincoli di layout; fattori ergonomici (ad es., rumore); ambiente. Trasporti interni 3

4 Tipologie Trasportatori a gravità Sono utili quando i materiali sono trasportati su brevi distanze e con tracciati semplici. Esempi: scivoli, trasportatori a rulli, trasportatori a rotelle. Trasporti interni 4

5 Trasportatori orizzontali motorizzati Sono impiegati in molte possibili configurazioni. Esempi: trasportatori a rulli, trasportatori a nastro, trasportatori a catena. Trasporti interni 5

6 Convogliatori per smistamento Sono impiegati per identificare i colli, preparare i colli per attrezzature di smistamento o smistare verso direzioni diverse. Esempi: trasportatori a rulli, trasportatori a nastro, trasportatori a catena. Trasporti interni 6

7 Convogliatori aerei motorizzati Consentono di superare vincoli di layout semplificando i tracciati. Esempi: trasportatori a catena, trasportatori a carrelli con rotaia. Trasporti interni 7

8 Trasportatori verticali Hanno lo scopo di modificare il livello dei carichi in modo continuo. Esempi: trasportatori a nastro, trasportatori a tazze, trasportatori a tapparelle. Trasporti interni 8

9 Trasportatori a rulli Sono costituiti da una serie di rulli montati su apposite strutture portanti in genere metalliche. Sono in genere impiegati per il trasferimento e l accumulo di unità rigide e con un piano di appoggio regolare. Esempi: lingotti, lamiere, tavole, contenitori, palette ecc. Trasporti interni 9

10 Trasporti interni 10

11 I rulli sono costituiti da tubi di acciaio, nudi o ricoperti, montati su cuscinetti a sfere. I cuscinetti sono calettati su un albero di sostegno fisso poggiante sulla struttura portante. Trasporti interni 11

12 La scelta dei rulli dipende: dall entità e dal tipo di carico (incidono su materiali, lubrificazione, protezione); dalle condizioni dell ambiente (incidono su lubrificazione e protezione); dalle condizioni di funzionamento (continuo, saltuario, livello manutenzione incidono sul dimensionamento). Per la determinazione del carico gravante sui rulli, si considera in genere che il 50 75% dei rulli sottostanti ad un collo ne sopportano effettivamente il carico. Trasporti interni 12

13 La percentuale dei rulli interessati dipende dalla rigidità della base del collo. Dato il peso del collo P (dan) e il numero di rulli x che lo sostengono, il carico uniforme nominale Q (dan): P Q = x Il carico effettivo Qe che grava su ogni rullo dipende dalla qualità della superficie di appoggio dei colli. Trasporti interni 13

14 Si introduce un coefficiente Ka (adimensionale) che tiene conto della concentrazione massima del carico sui singoli rulli: dove: Q = P x Ka Ka=2 quando il numero dei rulli sottoposti al collo è x>3 (piano d appoggio rigido e indeformabile); Ka=1,5 quando il numero dei rulli sottoposti al collo è x 3 ma il piano di appoggio non è rigido. Trasporti interni 14

15 La scelta del tipo di rullo (rulli folli) si effettua confrontando il dato Qe con la capacità di carico reale dei rulli Cr, che dipende dal carico statico e dinamico sopportabile dagli stessi. Deve comunque risultare: Cr > Qe. L interasse (o passo), I (mm), è la distanza di montaggio tra i rulli. L interasse minimo dei rulli, per evitare impuntamenti, è quello che permette di avere un appoggio sempre su tre rulli almeno. Trasporti interni 15

16 Quindi, se L è la lunghezza (mm) del collo nella direzione di marcia: Imin = L 3 15 L ambiente di lavoro può essere sporco, polveroso, corrosivo e/o bagnato (lavaggi nelle industrie alimentari). In tali situazioni devono prevedersi protezioni dei cuscinetti e materiali opportuni per i rulli. Trasporti interni 16

17 Trasportatore con rulli ricoperti in PVC Rullo a tenuta stagna Trasporti interni 17

18 La struttura portante è spesso realizzata con profilati metallici verticali (incastellature) che sorreggono due correnti longitudinali a C o a L su cui sono montati i rulli. Spesso le strutture sono realizzate ad elementi di uguale lunghezza (3 6m) che sono poi accoppiati mediante bullonatura. Trasporti interni 18

19 Le caratteristiche dimensionali principali sono riportate nella tabella seguente: Trasporti interni 19

20 La lunghezza della tavola utile S (mm), se B è la larghezza (mm) del collo ortogonale rispetto alla direzione di marcia, nel caso di tratti interamente rettilinei può essere assunta pari a: Smin = B + 50 Nel caso di tratti misti, indicato con Ri il raggio interno della curva (mm), si può adottare la relazione: S 2 2 = ( Ri B) + ( L / 2) + 60 Ri Trasporti interni 20

21 La relazione precedente vale per curve costituite da rulli cilindrici, conici o doppi in asse. Trasporti interni 21

22 Nel caso di trasportatori orizzontali, l avanzamento del materiale avviene: a spinta; mediante rulli motorizzati. Ci sono diverse possibili soluzioni per la motorizzazione. Si hanno catene motorizzate che possono comandare la rotazione dei rulli o l avanzamento dei rulli stessi. Nel secondo caso poiché i rulli possono ruotare in folle, se l UdC trasportata incontra un ostacolo si possono creare dei convenienti accumuli. Trasporti interni 22

23 Trasporti interni 23

24 Si può fare scorrere un nastro contro la generatrice inferiore dei rulli. Le condizioni di rotolamento dei rulli sono assicurate da rulli, distanziati in modo opportuno, che premono il nastro in movimento contro i rulli portanti. È necessario che i colli siano dotati di superficie d appoggio liscia e rigida. Trasporti interni 24

25 Dispositivi di controllo consentono di applicare diverse pressioni al nastro in modo da sfruttare il convogliatore per accumuli di UdC. Sono possibili sistemi ad accumulo che rallentano le sezioni della rulliera al progressivo accumularsi delle UdC. Trasporti interni 25

26 Sono comunque possibili altre soluzioni. Nel caso di trasportatori in pendenza e con rulli folli si può sfruttare la gravità per l avanzamento dei colli. Una pendenza del 3 6% è normalmente sufficiente. Trasporti interni 26

27 Tuttavia si deve tenere conto di: peso dei colli; tipo di materiale a contatto con i rulli; regolarità della superficie di appoggio. Nella pratica si possono adottare i seguenti valori di pendenza: 8,5%, con superficie di appoggio del carico sui rulli in cartone; 4,5%, con superficie di appoggio del carico sui rulli in legno; 2,5%, con superficie di appoggio del carico sui rulli in metallo. Trasporti interni 27

28 Esistono grafici che mettono in relazione peso del materiale e pendenza del trasportatore: deve comunque essere garantita una bassa resistenza alla rotazione dei rulli (cuscinetti e lubrificazione). A valle di un tratto di trasportatore a rulli a gravità è in genere installato un tratto di rulli frenanti e/o dispositivi di arresto. Trasporti interni 28

29 Altri elementi fondamentali per la realizzazione di sistemi di trasporto a rulli sono le sezioni di deviazione che comprendono curve (rulli conici) e deviatori. Trasporti interni 29

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