ABU DHABI TOURISM & CULTURE AUTHORITY

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1 PARTNERS ABU DHABI TOURISM & CULTURE AUTHORITY 10 cose da sapere su Abu Dhabi Benvenuti ad Abu Dhabi, dove il meraviglioso deserto e la cultura tradizionale araba si uniscono per creare un'indimenticabile esperienza, una vacanza senza pari. Abu Dhabi è una città vivace, ricca di storia e con un patrimonio culturale che si riflette nella varietà delle attività disponibili per i visitatori. Visitare una delle antiche fortezze dell'emirato, fare un entusiasmante safari nel deserto attraverso le meravigliose dune o partecipare ad una mostra d'arte internazionale. Ad Abu Dhabi tutti sono i benvenuti! 1. In meno di 50 anni, Abu Dhabi si è trasformata da regione desertica abitata da poche tribù nomadi a una delle società più prospere del 21 secolo. 2. Abu Dhabi è al centro di una delle regioni in più rapido sviluppo del mondo; è facilmente raggiungibile dai principali centri economici europei, asiatici, africani, americani e australiani. 3. Abu Dhabi è la capitale degli Emirati Arabi Uniti (EAU) e il più grande dei sette Emirati che compongono il paese occupando l'80% del territorio. 4. Sconosciuto ai più, Abu Dhabi è un arcipelago composto da circa 200 isole che si distribuiscono lungo la costa. Saltare da un isola all'altra è uno dei passatempi più popolari tra i residenti e i turisti. 5. Abu Dhabi è in procinto di diventare un enorme ed importantissima destinazione culturale con la creazione di un distretto a tema su Saadiyat Island. I 27 chilometri quadrati dell'isola situata a 500 metri al largo della costa della capitale sarà il polo di attrazione per la cultura e il tempo libero. L'isola diventerà la sede mondiale del più grande gruppo di beni culturali tra cui il Museo Nazionale Sheikh Zayed, il Guggenheim di Abu Dhabi, un museo di arte moderna e contemporanea, il Louvre Abu Dhabi, un centro di arti dello spettacolo e il museo marittimo, tutti disegnati dalle più grandi firme mondiali dell'architettura. 6. L'Emirates Palace è uno dei più maestosi e opulenti hotel degli Emirati Arabi e forse, del mondo. Spesso scambiato con il palazzo presidenziale, l'emirates Palace è decorato con foglie d'oro e marmo ed è dotato di quasi lampadari di cristallo Swarovski. Abu Dhabi ha un ampissimo numero di hotel spettacolari tra cui l'iconico Yas Hotel, l'unico hotel al mondo a sovrastare un circuito di Formula 1'. 7. Abu Dhabi offre fantastiche attività: si può scegliere tra un affascinante tour della città, un emozionante safari nel deserto, una visita della moschea Sheikh Zayed bin Sultan Al Nahyan, il più imponente punto di 1/6

2 riferimento religioso e nazionale, o partecipare a una vasta gamma di sport acquatici nelle sue calde e calme acque. I fan dei motori che sono alla ricerca di qualcosa di diverso, lo troveranno di certo nel Ferrari World Abu Dhabi, il parco a tema al coperto più grande del mondo, e nella Formula Rossa, le montagne russe più veloci del mondo che raggiungono i 250 kmh in 4 secondi. 8. I visitatori potranno sperimentare il gusto autentico della cultura e del patrimonio arabo che è viva soprattutto nella città oasi di Al Ain a soli 90 minuti di auto da Abu Dhabi city. Al Ain è da poco entrata a far parte della lista dei siti Patrimonio Mondiale dell'unesco. 9. Abu Dhabi gode di un clima subtropicale, con un sole splendente quasi 360 giorni l'anno. 10. Abu Dhabi è la sede del Formula 1' Etihad Airways Abu Dhabi Grand Prix. Questo spettacolare evento si unisce ad un'impressionante serie di eventi internazionali che hanno permesso all'emirato di emergere come uno dei principali contender di eventi a livello mondiale. Fra questi è Abu Dhabi HSBC Golf Championship, Gourmet Abu Dhabi, Abu Dhabi Yacht Show, Abu Dhabi International Triathlon, Abu Dhabi Desert Challenge e la Abu Dhabi Adventure Challenge, una gara atletica di resistenza. Abu Dhabi entrerà nella storia come prima destinazione medio orientale ad ospitare la Volvo Ocean Race, a gennaio Cenni su Abu Dhabi Abu Dhabi significa 'padre della gazzella', un riferimento alla storia secondo cui la prima tribù a stabilirsi sul territorio fu guidata alla sorgente di acqua da una gazzella che vi andò a dissetarsi Abu Dhabi è stata inserita da Lonely Planet e Frommer's, due delle principali guide turistiche mondiali, nella top 10 delle destinazioni da visitare nel 2010 Il primo Louvre al di fuori della Francia sarà il Louvre Abu Dhabi; il progetto è parte del Distretto Culturale che sorgerà su Saadiyat Island che ospiterà anche il Museo Nazionale Zayed National, un Guggenheim Abu Dhabi, un centro per le arti e un museo marittimo, tutti disegnati da architetti di fama mondiale Abu Dhabi è il più grande e il più ricco dei sette emirati che compongono gli EAU; possiede l'80% delle risorse di petrolio del paese soddisfacendo tra il 9% e il 10% il fabbisogno mondiale La compagnia di bandiera degli Emirati con sede a Abu Dhabi, vincitore di diversi premi di categoria, Etihad Airways è la compagnia aerea in più rapida crescita al mondo con un portfolio di ben 60 destinazioni Abu Dhabi ha battuto centinaia di città del mondo con la nomina a una tra le dieci città a più alto grado di sostenibilità nel sondaggio 2020 Global Sustainable Centres condotto dal think-tank Ethisphere americano. Ogni città è stata giudicata su aspetti di sostenibilità ambientale, ricreativa, salutare, economica e di business, regolamentazioni, innovazione ed investimenti Il lavoro è partito dalla prima città del mondo a zero-emissioni, zero-sprechi e car-free: Masdar City, a ovest di Abu Dhabi city Lo sceicco di Abu Dhabi, Sua Eccellenza Sheikh Khalifa Bin Zayed Al Nahyan, è anche presedente degli EAU, succedendo al padre, Sua Eccellenza Sheikh Zayed Bin Sultan Al Nahyan, dopo la sua morte avvenuta nel 2004 Abu Dhabi è la città dove l'esploratore Sir Wilfred Thesiger giunse dopo la sua impresa di attraversare a piedi il famoso Empty Quarter nel deserto Rub Al Khali, il cosiddetto Quartiere Vuoto 2/6

3 Nell'emirato crescono più di 16 milioni di palme da datteri; gli EAU producono circa tonnellate di datteri l'anno Ad Al Ain alcuni scienziati stanno studiando un 'superdattero' che riesce a sopravvivere al 100% nel clima torrido dell'emirato La Grande moschea Sheikh Zayed Bin Sultan Al Nahyan è la terza moschea al mondo per grandezza, e ospita il tappeto fatto a mano più grande del mondo (5.627 mq); i suoi lampadari sono entrati nelle classifiche dei record superando i 10m di diametro e 15m di altezza Abu Dhabi, secondo il Guinness Book of Records, detiene le sette targhe di macchina più care del mondo'inclusa la più cara in assoluto (una targa in cui compare solo un numero '1') comprata nel 2008 per la cifra di 14 milioni di dollari Il Festival dei Datteri di Liwa che si tiene ogni estate nell'oasi a sud Abu Dhabi, detiene il record per il più grande piatto al mondo in acciaio inossidabile carico di datteri: il piatto era lungo 12m e largo 2m Molte responsabilità governative, incluse la salute, l'educazione, la difesa sono organizzate su base federale; altre, come il turismo, sono responsabilità dei singoli emirati Geografia dell'emirato L'emirato di Abu Dhabi occupa la metà occidentale degli Emirati Arabi Uniti (UAE) e si trova sul Tropico del Cancro nella parte settentrionale della 'desert belt'. Con circa km quadrati, Abu Dhabi è il più grande dei sette emirati che compongono gli Emirati Arabi Uniti e rappresenta circa l'86% della superficie totale del paese. Abu Dhabi confina a nord-est con l'emirato di Dubai, a sud-est con il Sultanato di Oman e a sud e ovest con l'arabia Saudita. A nord si trova il Golfo Arabico. La regione sud-occidentale dell'emirato, al confine con il deserto Rub Al Khali (il 'quartiere vuoto') è il terreno più difficile e spettacolare. Scarsamente popolata, la zona è da poco accessibile, ma le credenze dei suoi abitanti, i loro usi e costumi sono cambiato ben poco in centinaia di anni. Nell'ultimo trimestre del 2009, il primo albergo di lusso nel deserto ha aperto ai margini del Quartiere Vuoto: Qasr Al Sarab (Mirage Palace) è un resort a cinque stelle, che celebra le tradizioni del deserto e appassiona i suoi ospiti con attività tipiche della cultura beduina, tra cui la falconeria. Nelle regioni interne di Abu Dhabi ci sono numerose oasi caratterizzate da gruppi di palme da dattero, da pozze d'acqua e dai lussureggianti campi delle coltivazioni. La più grande è quella di Liwa, una super-oasi vicino al confine con l'oman, dove chilometri di verde e terre fertili sono in contrasto con le sabbie bianche e calde del deserto. Liwa è sede di alcune delle dune di sabbia più grandi e più belle al mondo. A Est della città di Abu Dhabi, vicino al confine con l'oman, si trova Al Ain, sede di una serie di importanti oasi e della vetta più alta dell'emirato, Jebel Hafeet, uno sperone roccioso che si eleva fino metri di altezza. Le montagne di Hajar costituiscono la spina dorsale che scende da questo lato orientale del paese. Benedetta da sorgenti sotterranee, Al Ain è un meta fertile dedita all'agricoltura e che si è guadagnata il titolo di 'Città Giardino del golfo'. Nascosto in profondità, sotto Abu Dhabi c'è la fonte della sua ricchezza: il petrolio greggio. Questo 3/6

4 deposito di carbonio è la prova che questa parte del Golfo, una volta aveva un clima molto più mite e umido. Gli archeologi hanno scoperto prove di un passato fatto di laghi, fiumi, fauna e vegetazione. Nel corso dei millenni, questa vegetazione antica si è compattata fino a formare le riserve di petrolio di Abu Dhabi. La Grande Moschea Sheikh Zayed Bin Sultan Al Nahyan La Moschea è stata iniziata dal defunto presidente degli Emirati Arabi Uniti e regnante di Abu Dhabi, Sua Eccellenza Sheikh Zayed Bin Sultan Al Nahyan, conosciuto per essere il padre fondatore degli EAU Nei tardi anni '80 si cominciò a pensare alla sua costruzione, dedicando parecchi anni della decade successiva a localizzare il luogo dove sarebbe sorta e il suo design Il primo disegno architettonico fu approvato e la prima pietra fu posata sul finire degli anni '90 Sebbene il disegno originale fosse marocchino, il progetto finale incorporò molte caratteristiche, soprattutto nei muri esterni, del tradizionale design turco L'idea era quella di una costruzione che 'unisse il mondo' usando artigiani e materiali provenienti da diversi paesi come Italia, Germania, Marocco, India, Turchia, Iran, Cina, Grecia e EAU La moschea può ospitare fino a fedeli,di cui nella sala di preghiera principale, nel cortile esterno, 980 fedeli donne nella sala aperta, nel Sahan aperto (il cortile interno), 682 nella sala d'entrata e 784 nella sala d'entrata alla moschea Con i suoi metri quadrati di superficie, il sito della moschea si può paragonare alla misura della superficie di cinque campi di calcio Più di operai e 38 compagnie edili hanno preso parte alla costruzione Materiali naturali sono stati scelti per il loro design e la loro qualità a lunga scadenza La moschea consta di 82 cupole dal design di tradizione marocchina, tutte decorate in marmo bianco La cupola principale ha un diametro esterno di 32.8 metri e ha un'altezza di 70 metri all'interno e di 85 all'esterno; è la più ampia nel suo genere, stando al Centro di Ricerche turco per la Storia e la Cultura Islamica Sono stati usati 28 diversi tipi di marmo inclusi: - Sivec dalla Grecia/Macedonia, usati nel rivestimento esterno ( metri quadrati di rivestimento inclusi i minareti); - Lasa dall'italia usato negli interni; - Makrana dall'india usato negli annessi e negli uffici; - Aquabiana e Biano dall'italia; - East White e Ming Green dalla Cina Mosaici e marmo colorato coprono i metri quadrati del cortile interno La moschea ha sette lampadari in oro 24 carati, con inclusioni di centinaia di cristalli Swarovski importati dalla Germania per un costo di 30 milioni di Dirahm (8.2 milioni di dollari) Il lampadario più grande, che è anche il più grande del mondo, è sotto la cupola principale; misura 10 metri in diametro e 15 metri d'altezza con un peso di 9 tonnellate Il tappeto che ricopre tutta la superficie della sala di preghiera principale, fatto con 35 tonnellate di lana e cotone, è il più grande tappeto del mondo fatto a mano e misura metri quadrati. Disegnato dall'artista iraniano Ali Khaliqi, il tappeto è stato realizzato da 1200 artigiani nella regione iraniana di Mashhadin. Il tappeto è giunto ad Abu Dhabi diviso in vari pezzi che sono poi stati cuciti a mano dagli stessi artigiani. Il tappeto che consiste in nodi, è stimato avere un costo di circa 30 milioni di Dirahm (8.2 4/6

5 milioni di dollari) La principale porta a vetri della moschea è alta 12.2 metri, larga 7m e con un peso di 2.2 tonnellate I muri interni hanno una decorazione a mosaico con tessere di vetro e oro 24 carati Oro 24 carati, foglie d'oro e tessere di mosaico sono usate anche nel mehrab (la nicchia ricavata nel centro del muro Qibla) e nella mezzaluna crescente in cima alle cupole Lo specchio d'acqua che circonda la moschea si estende su metri quadrati creando un effetto spettacolare per il riflesso della moschea stessa sulla sua superficie La moschea ha 1096 colonne nell'aera sterna e 96 nella principale sala di preghiera che sono rivestite con pannelli di marmo fatti a mano ricoperti di pietre semi preziose, come lapislazzuli, ametiste, madreperla Il Qibla è un muro alto 23 metri e lungo 50 metri e delicatamente decorato per non distrarre troppo i fedeli I 99 nomi (qualità) di Allah sono inscritti sul Qibla nella tradizionale scrittura Kufi e sono retro illuminati usando piccole luci a fibre ottiche La moschea consta di 80 Iznikpanels, cioè mattonelle di ceramica riccamente decorate molto in uso nel XVI secolo soprattutto negli edifici religiosi e imperiali della Turchia. Ogni mattonella, disegnata dall'artista turco Othman Agha, è stata decorata tradizionalmente a mano Tre stili di calligrafia,naskhi, Thuloth e Kufi, sono state usate all'interno della moschea e tracciate da Mohammed Mendi (UAE), Farouk Haddad (Siria) e Mohammed Allam (Giordania). Intorno ad Abu Dhabi: una breve guida di Al Ain, Al Gharbia e Liwa I turisti avranno il loro primo contatto con il deserto non molto tempo dopo aver lasciato i confini della città: qui le dune sono solo all'inizio ma le loro dimensioni aumento man mano che i primi cammelli selvatici cominciano ad apparire all'orizzonte. Questo è il famoso deserto del Rub Al Khali 'il quartiere vuoto", una regione selvaggia che solo molto di recente è diventata accessibile. Al Ain Una città costruita su sette oasi e abitata da 3000 anni, Al Ain, che significa sorgente, è il cuore spirituale di Abu Dhabi. È considerata la culla della cultura del deserto degli Emirati e un simbolo vivente della sua capacità di superare le dure condizioni dell'ambiente naturale circostante. Da nessuna altra parte, Abu Dhabi è riuscita a mantenere il suo patrimonio intatto così come è successo con Al Ain. In parte ciò è dovuto alle norme particolari di protezione approvate dal defunto Sheikh Zayed Bin Sultan Al Nahyan al fine di garantire che la città potesse mantenere la sua autenticità, il suo patrimonio culturale e la sua architettura tradizionale. Al Ain è nella short list per entrare a far parte del Patrimonio Mondiale UNESCO. Molti sono i siti di sicuro interesse all'interno e intorno ad Al Ain, tra cui una serie di fortezze costruite per proteggere persone, coltivazioni e, soprattutto, le sorgenti di acqua naturale delle oasi. Il Museo Nazionale di Al Ain ha una raccolta ampia e completa della storia del territorio recuperata 5/6

6 attraverso l'etnografia e i reperti archeologici. Presso il Palazzo del defunto Sheikh Zayed Bin Sultan Al Nahyan, i turisti possono passeggiare tra le stanze e scoprire la storia della famiglia regnante di Abu Dhabi. Una visita al restaurato Al Jahili Fort vale il viaggio, in particolare per l'esposizione permanente dedicata alla traversata nel 1940 del Rub Al Khali da parte dell'esploratore britannico Sir Wilfred Thesiger. Infine, una visita guidata attraverso le oasi sarà un momento particolarmente rilassante e pacifico. Al Gharbia Al Gharbiya significa 'occidentali' in arabo. Con i suoi deserti ondulati e 350 chilometri di costa incontaminata, Al Gharbia è vicina ai confini di Arabia Saudita e Qatar. Al Gharbiya è la patria di migliaia di specie di animali selvatici tra cui gli splendidi fenicotteri rosa, la gazzella araba e l'orice indigeno, ognuno dei quali può essere trovato nel Arabian Wildlife Park a Sir Bani Yas Island, una riserva naturale di proprietà della famiglia reale, ora aperta al turismo come parte del progetto per la definizione di una destinazione multi - esperienziale nelle Desert Islands. Solo il 10% della popolazione vive entro i confini di Al Gharbia, ma la maggior parte dei residenti vivono in sette della principali città della regione: Mirfa, Ghayathi, Liwa, Ruwais, Sila, Dalma Island e la capitale Madinat Zayed (dal nome del defunto Sheikh Zayed Bin Sultan Al Nahyan). La regione si sta gradualmente aprendo al turismo con l'hotel Mirfa ora in fase di restauro e offrendo una magnifica vista sul pittoresco porto e sulla vicina spiaggia. Per ulteriori informazioni: Liwa Rinomata per le sue coltivazioni di datteri, Liwa si trova nella parte sud dell'emirato ai margini del Quartiere Vuoto vicino al confine con l'oman. L'abbondanza di acque sotterranee nelle numerose oasi presenti in questa regione significa possibilità di coltivazioni annuali per gli agricoltori e per i turisti la possibilità di ammirare i verdeggianti campi di ortaggi e alberi da frutto che crescono lungo le piantagioni delle piccole aziende agricole. Liwa è il deserto dove si concentrano alcune delle dune di sabbia più alte del mondo, molte delle quali si posso scalare a piedi o con un veicolo a quattro ruote motrici. A parte le moderne infrastrutture come strade principali e pozzi di petrolio, poco è cambiato nel territorio di Liwa da quando ha iniziato ad essere popolata centinaia di anni fa. Un certo numero di fortezze difensive del XIX secolo sono ancora in piedi, compreso il Meel Al Forte, che si pensa sia stata costruito tra il 1816 ed il 1818 durante il regno dello sceicco Mohammad Bin Bin Shakhboot Dhiab. I forti di Dhafeer, Al Jabbanah, Maria Al Sharqiya e Muzeira'a sono stati costruiti per proteggere le sorgenti idriche e sono ora circondati da piantagioni di palme da datteri. Il primo hotel di lusso della zona, in pieno deserto, è il Qasr Al Sarab (Mirage Palace) gestito da Anantara Hotels & Resorts. 6/6