Tesi di Laurea DALLE AREE PROTETTE AL PATRIMONIO UNESCO: I SACRI MONTI DEL PIEMONTE E DELLA LOMBARDIA. POLITICHE DI TUTELA E DI GESTIONE
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- Giorgiana Bini
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1 Politecnico di Torino Facoltà di Architettura II Corso di Laurea Specialistica in Architettura per il Restauro e la Valorizzazione dei Beni Architettonici e Ambientali Tesi di Laurea DALLE AREE PROTETTE AL PATRIMONIO UNESCO: I SACRI MONTI DEL PIEMONTE E DELLA LOMBARDIA. POLITICHE DI TUTELA E DI GESTIONE Relatore: prof.ssa Tatiana K. Kirova Candidata: Giulia Melis A.A
2 PRESUPPOSTI DELLA RICERCA I SACRI MONTI Iscritti nella Lista UNESCO (2003) In Piemonte istituiti in aree protette ( ) L UNESCO a tutti i siti iscritti richiede Piano di gestione Efficacia dell area protetta come strumento applicato ai fini della tutela e della gestione di un sito con valori culturali Come si integrano e si sovrappongono i due strumenti? Perseguono le medesime finalità? Modello proposto dalla Commissione ministeriale per i siti UNESCO in Italia: applicabilità e duttilità dello strumento
3 I SACRI MONTI DEL PIEMONTE E DELLA LOMBARDIA NELLA LISTA UNESCO Regione Piemonte 1. Sacro Monte di Crea Provincia di Alessandria 2. Sacro Monte di Orta Provincia di Novara 3. Sacro Monte di Varallo Provincia di Vercelli 4. Sacro Monte Calvario di Domodossola Provincia di Verbania 5. Sacro Monte di Belmonte Provincia di Torino 6. Sacro Monte della SS. Trinità di Ghiffa Provincia di Verbania 7. Sacro Monte di Oropa Provincia di Biella Regione Lombardia 8. Sacro Monte del Rosario di Varese Provincia di Varese 9. Sacro Monte della Beata Vergine Maria del Soccorso di Ossuccio Provincia di Como
4 LA CONVENZIONE PER IL PATRIMONIO MONDIALE L UNESCO CHIEDE AI PROPRI STATI MEMBRI DI: 1. assegnare una funzione al patrimonio culturale e naturale nella vita collettiva e integrare la protezione di questo patrimonio nei programmi di pianificazione generale; 2. istituire servizi di protezione, conservazione e valorizzazione del patrimonio (personale e mezzi appropriati); 3. sviluppare gli studi e le ricerche scientifiche e tecniche; 4. prendere i provvedimenti adeguati per l identificazione, protezione, conservazione, valorizzazione e rianimazione di questo patrimonio; 5. favorire l istituzione o lo sviluppo di centri di formazione e promuovere la ricerca scientifica nel campo della protezione, conservazione e valorizzazione. UNESCO, Convenzione per il Patrimonio Mondiale, Parigi 1972, articolo 5.
5 METODOLOGIA DI RICERCA STORICA Legislazione Documenti ufficiali Leggi regionali istitutive delle Riserve naturali e piani adottati Pubblicistica Rivista scientificodivulgativa Pubblicazioni di settore Analisi degli articoli su Piemonte Parchi Analisi degli Atti dei Convegni DEFINIZIONE DELLA STORIA DEL PERCORSO DI TUTELA DEI SACRI MONTI Testimonianze dirette Amministratori, politici, studiosi ed esperti Interviste Riscoperta in termini artistici Prima legge regionale sulle aree protette Istituzione prime tre aree protette nei S.M. Nasce la rivista Piemonte Parchi Iscrizione nella Lista UNESCO Primo convegno internazionale
6 TUTELA DEI SACRI MONTI Legislazione nazionale D.L. 490/99: Testo unico delle disposizioni legislative in materia di patrimonio culturale e naturale, conformemente all articolo 1 della Legge 8 ottobre 1997, n.352 Area tutelata: recinto sacro e territori limitrofi e intorno avente valore di salvaguardia del paesaggio Sacri Monti localizzati, recensiti e catalogati tra i Beni culturali e i Beni paesaggistici e naturali Legge che unifica e completa le precedenti Leggi, che già sottoponevano questi beni alla tutela da parte dello Stato: L.1089/39, L.1497/39, L.431/1985. Legislazione regionale Strumenti della pianificazione territoriale e urbanistica Piano di gestione municipale (Piano di occupazione dei suoli), in vigore in tutte le Municipalità interessate Aree naturali protette regionali L.R. 12/90 Nuove norme in materia di aree protette (Parchi naturali, Riserve naturali, Aree attrezzate, Zone di preparco, Zone di salvaguardia) Crea (L.R. 5/80): Parco naturale e area attrezzata Varallo (L.R. 30/80), Orta (L.R. 32/80), Ghiffa (L.R. 51/87), Belmonte (L.R. 14/91), Domodossola (L.R. 65/91), Oropa (L.R. 5/05): Riserva naturale speciale
7 LE AREE NATURALI PROTETTE La normativa Regionale Legge regionale 4 giugno 1975, n. 43 Norme per l'istituzione dei parchi e delle riserve naturali. Nazionale Legge 6 dicembre 1991, n. 394 Legge quadro sulle aree protette. Legge regionale 22 marzo 1990, n. 12 Nuove norme in materia di aree protette (Parchi naturali, Riserve naturali, Aree attrezzate, Zone di preparco, Zone di salvaguardia). Legge regionale 21 luglio 1992, n. 36 (Testo coordinato) Adeguamento delle norme regionali in materia di aree protette alla legge 8 giugno 1990, n. 142 ed alla legge 6 dicembre 1991, n Analisi comparativa tra i due livelli legislativi: il differente background culturale il Sistema delle aree protette classificazione strumenti pianificatori e organi amministrativi.
8 LE AREE NATURALI PROTETTE Strumento di gestione del territorio con finalità di: 1. Conservazione, tutela e ripristino degli ecosistemi naturali 2. Promozione sociale, economica e culturale delle popolazioni 3. Ricerca scientifica continua, multi e interdisciplinare 4. Didattica educativa e formativa 5. Fruizione ricreativa e turistica 6. Sperimentazione globale Congruenza con le finalità della Convenzione UNESCO Legge Regionale 12/90, articolo 3.
9 L UNESCO La Convenzione per il Patrimonio Mondiale impegna gli Stati a: garantire l identificazione, protezione, conservazione, valorizzazione e trasmissione alle generazioni future del patrimonio riconosciuto dall UNESCO, situato sul proprio territorio TUTELA PASSIVA astenersi deliberatamente da ogni provvedimento atto a danneggiare direttamente o indirettamente il patrimonio L UNESCO richiede a ogni sito iscritto la redazione del Piano di gestione: non fornisce un modello, iniziative dei singoli siti GESTIONE? UNESCO, Convenzione per il Patrimonio Mondiale, Parigi 1972, articoli 4 e 6.
10 IL PIANO DI GESTIONE CONTESTO INTERNAZIONALE 1996 Inghilterra, Hadrian s Wall piano vincolistico fascia di rispetto intorno al vallum garanzia di tutela passiva no progetti strategici di valorizzazione GESTIONE PASSIVA 2002 Città barocche del Val di Noto ITALIA primo tentativo di tutela attiva sperimentale analisi integrata delle risorse progetti strategici di valorizzazione GESTIONE ATTIVA DEFINIZIONE DI MODELLO PER IL PIANO DI GESTIONE 2003 Commissione ministeriale per i siti UNESCO in Italia Piano di gestione come processo aperto che richiede implementazione continua sino alla messa a regime del bene Azione sperimentale e innovativa
11 IL PIANO DI GESTIONE ITALIA 2003 Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia Piano di gestione basato sulla tutela e gestione prevista per le aree naturali protette GESTIONE? Analisi dei criteri di perimetrazione per l area iscritta Zona di conservazione, o core zone: Corrisponde nei 9 casi al recinto sacro del complesso, già tutelato ai sensi della L.1497/39, ora L.490/99 Zona di rispetto o buffer zone: area che circonda il bene che prevede alcuni vincoli di uso e fruizione al fine di garantire al bene un ulteriore livello di protezione (Operational Guidelines, articolo 17) Differenziazione della casistica in base agli strumenti di tutela già presenti in ogni Sacro Monte
12 I SACRI MONTI: PERIMETRAZIONE DELL AREA ISCRITTA 1. Aree protette istituite prima dell iscrizione UNESCO, Regione Piemonte 1980: Sacro Monte di Crea, Parco naturale e area attrezzata Area vincolata dalla L. 1497/39 Area protetta (L.R.5/80) 2003: Sacro Monte di Santa Maria Assunta di Crea iscritto nella Lista UNESCO Core zone Buffer zone
13 I SACRI MONTI: PERIMETRAZIONE DELL AREA ISCRITTA 2. Aree protette istituite prima dell iscrizione UNESCO, Regione Lombardia 1984: Sacro Monte di Varese, Parco naturale Campo dei Fiori Area vincolata dalla L. 1497/39 Area protetta (L.R.27/84) 2003: Sacro Monte di Varese iscritto nella Lista UNESCO Core zone Buffer zone
14 I SACRI MONTI: PERIMETRAZIONE DELL AREA ISCRITTA 3. Aree protette istituite dopo l iscrizione UNESCO, Regione Piemonte 2005: Sacro Monte di Oropa, Riserva naturale speciale Area vincolata dalla L. 1497/39 Area protetta (L.R. 5/05) 2003: Sacro Monte di Oropa iscritto nella Lista UNESCO Core zone Buffer zone
15 I SACRI MONTI: PERIMETRAZIONE DELL AREA ISCRITTA Domodossola Ghiffa Ossuccio Varallo Orta Varese Oropa Aree protette istituite prima dell iscrizione UNESCO 1980 Crea Orta Varallo 1987 Ghiffa Belmonte Crea 1991 Belmonte Domodossola Aree protette istituite dopo l iscrizione UNESCO 2005 Oropa Regione Piemonte: Area protetta strumento applicato in modo specifico per valori culturali Aree protette istituite prima dell iscrizione UNESCO 1984 Varese Assenza di strumenti di tutela specifici Ossuccio Regione Lombardia: Assenza di una politica di tutela e valorizzazione specifica per i Sacri Monti
16 I SACRI MONTI: EFFICACIA DELL AREA PROTETTA Lo strumento dell area naturale protetta risulta efficace ai fini della tutela e valorizzazione poiché: individua un area omogenea che garantisce un adeguata tutela assicura lo stanziamento di finanziamenti, ordinari e straordinari prevede la presenza di personale che si occupi della manutenzione e valorizzazione del sito sviluppa la ricerca scientifica e la formazione. Lo strumento però è efficace in quanto applicato con precise finalità, non previste esplicitamente dalla normativa.
17 IL PIANO DI GESTIONE Modello proposto dalla Commissione ministeriale per i siti UNESCO in Italia? Piano di gestione per il sito dei Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia Prevede: Piano della conoscenza Piano della tutela e conservazione Piano della valorizzazione culturale ed economica Monitoraggio valuta i rischi e le minacce analizza le opportunità e le risorse stabilisce obbiettivi e strategie sceglie le azioni definisce un sistema di indicatori valuta il piano, continuo processo di feed-back Integra le risorse locali con i beni culturali d eccellenza Si configura come Protocollo di coordinamento: istituisce una Conferenza permanente organizza le strutture per la gestione reperisce le risorse finanziarie presenta generali linee guida per la valorizzazione prevede un rapporto periodico delle attività definisce i soggetti coinvolti presenta gli strumenti legislativi di tutela vigenti adotta politiche comuni di promozione politica, culturale, socio-economica e turistica provvede a un istituto permanente di formazione e informazione
18 IL PIANO DI GESTIONE I Fase: attività propedeutiche Riconoscimento del valore Attivazione di un soggetto promotore Analisi sintetica del sistema di gestione e delle potenzialità e problematiche del territorio Accordo tra i soggetti istituzionalmente competenti o portatori di interesse Fase II: analisi conoscitiva Fase III: definizione degli obbiettivi generali e delle strategie Fase IV: costruzione dei piani d azione Analisi del patrimonio (tangibile e intangibile) e degli strumenti tecnico-urbanistici e pianificatori Analisi socio-economica Obbiettivi generali e di lungo periodo, formulati dai decisori politici e condivisi da amministratori, popolazioni residenti e imprenditori Definizione dei piani d azione: programmi d intervento, progetti strategici Studi e pubblicazioni Rapporti tecnico-scientifici Mostre Strumenti pianificatori delle aree naturali protette Rielaborazione, integrazione, strutturazione Piano di gestione secondo modello
19 IL PIANO DI GESTIONE Commissione ministeriale per i siti UNESCO in Italia Sito dei Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia definizione più specifica degli obbiettivi e delle finalità del modello di Piano proposto abbandono del concetto di gestione tradizionalmente inteso predisposizione di azioni di informazione e formazione dei soggetti amministratori dei siti italiani forte volontà di seguire le direttive UNESCO, nonostante non abbiano valore normativo formazione di un equipe interdisciplinare per lo studio e la redazione del Piano
20 BENEFICI E POTENZIALITA DELL ISCRIZIONE UNESCO Attiva potenzialità, che vanno perseguite e sostenute attraverso una corretta gestione Sviluppo culturale: riscoperta e rivitalizzazione dell identità locale educazione e formazione partecipazione locale Sviluppo economico: potenziamento dei servizi (accessibilità, accoglienza) turismo occupazione
21 PROSPETTIVE DI SVILUPPO Fruizione turistica Turismo religioso Turismo culturale Turismo ricreativo Criticità e fattori di rischio Valori religiosi e spirituali Azioni del piano di gestione Definizione dei limiti della capacità di carico Monitoraggio Azioni correttive
22 PROSPETTIVE DI SVILUPPO L attivazione di reti e sistemi Enogastronomia Identità locale riscoperta dei valori Devozionalità: Percorsi Santuari Architettura Ambiente: Sacri Monti Natura: Sistema delle aree protette Percorsi e itinerari Oasi WWF Paesaggi culturali Arte: Patrimonio artistico Percorsi letterari Formazione: Visite guidate Restauro
23 PROSPETTIVE DI SVILUPPO L attivazione di reti e sistemi Siti UNESCO Complessi devozionali europei Sacri Monti Piemonte e Lombardia Sistema delle aree naturali protette Sistema degli itinerari di pellegrinaggio Altri Sacri Monti in Italia Santuari e complessi devozionali
24 RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBBIETTIVI PREPOSTI E SPUNTI CRITICI APERTI Efficacia dell area naturale protetta come strumento di tutela e valorizzazione applicato a un bene culturale complesso Analisi storica del percorso di tutela e gestione, dagli anni 70 a oggi Considerazioni sui risultati raggiunti L area naturale protetta è in grado di tutelare in modo adeguato anche valori culturali, è uno strumento che può essere validamente applicato anche in altri casi, che presentino valori ambientali e culturali strettamente integrati. E auspicabile un adeguamento della normativa, per fornire un quadro strutturale che indirizzi gli obbiettivi e le procedure, che presentano attualmente un forte grado di aleatorietà.
25 RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBBIETTIVI PREPOSTI E SPUNTI CRITICI APERTI Proporre osservazioni e spunti critici per definire l inizio di un nuovo percorso nella gestione dei Sacri Monti L iscrizione UNESCO il Piano di gestione Considerazioni su intenzioni e procedure adottate a diversi livelli: UNESCO indirizzi generali Commissione ministeriale UNESCO definizione di un modello comune Amministrazione regionale gestione e coordinamento dei soggetti coinvolti Piano di gestione: modello innovativo, sperimentale, estendibile a tutti i siti con valori culturali d eccellenza
26 Politecnico di Torino Facoltà di Architettura II Corso di Laurea Specialistica in Architettura per il Restauro e la Valorizzazione dei Beni Architettonici e Ambientali Tesi di Laurea DALLE AREE PROTETTE AL PATRIMONIO UNESCO: I SACRI MONTI DEL PIEMONTE E DELLA LOMBARDIA. POLITICHE DI TUTELA E DI GESTIONE Contatti: Giulia Melis Via Gaudenzio Ferrari Torino Tel: Mail: giulia.tuni@katamail.com
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