Strategia per uno sviluppo sostenibile Linee guida e piano d azione Rapporto intermedio 2009 sullo stato di attuazione

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Strategia per uno sviluppo sostenibile Linee guida e piano d azione 2008 2011 Rapporto intermedio 2009 sullo stato di attuazione"

Transcript

1 Bundesamt für Raumentwicklung ARE Office fédéral du développement territorial ARE Ufficio federale dello sviluppo territoriale ARE Uffizi federal da svilup dal territori ARE Comitato interdipartimentale sullo sviluppo sostenibile CISvS Strategia per uno sviluppo sostenibile Linee guida e piano d azione Rapporto intermedio 2009 sullo stato di attuazione Maggio 2009

2 Indice 1. Premessa Contesto Evoluzione generale delle condizioni quadro e nuove sfide Novità nel settore dello sviluppo sostenibile a livello internazionale Sviluppi recenti del sistema d indicatori MONET e bilancio dei progressi nelle sfide rilevate Introduzione Progressi realizzati e recenti sviluppi nel rilevamento delle undici sfide della Strategia Stato di attuazione Piano d azione Osservazioni generali Stato di attuazione delle misure che riguardano le sfide principali e gli ambiti tematici trasversali Misure di accompagnamento per l attuazione della Strategia Osservazioni generali Collaborazione a livello federale Valutazione della sostenibilità Collaborazione tra Confederazione, Cantoni e Comuni Collaborazione con altri gruppi di interesse e comunicazione Conclusioni Allegato: revisione del sistema MONET Introduzione Ampliamenti tematici /21

3 1. Premessa Il 16 aprile 2008 il Consiglio federale ha adottato la «Strategia per uno sviluppo sostenibile: Linee guida e piano d azione ». Poiché attribuisce grande importanza al controlling dell attuazione, il Consiglio federale ha chiesto al capitolo 4.3 (Aggiornamento della strategia, controlling e reporting, esame dell efficacia) un bilancio annuale sullo stato di attuazione con relativo resoconto. Il presente documento è il primo rapporto intermedio sullo stato di attuazione a un anno dall adozione della strategia. Il rapporto si basa sulla parte tecnica aggiornata della strategia 1 che rappresenta il documento di lavoro del Comitato interdipartimentale sullo sviluppo sostenibile (CISvS) e che documenta nel dettaglio le attività di attuazione nell Amministrazione per le misure del piano d azione della Strategia per uno sviluppo sostenibile (qui di seguito «Strategia »). Il capitolo 2 del rapporto passa brevemente in rassegna gli sviluppi intervenuti nel settore della politica dello sviluppo sostenibile. Oltre alla panoramica sull evoluzione a livello internazionale, il sistema di indicatori della sostenibilità MONET fornisce informazioni sull evoluzione della situazione in Svizzera. Gli Uffici competenti sono responsabili dell attuazione delle misure del piano d azione e della verifica della loro efficacia. Il rapporto allestito dall ARE sullo stato di attuazione del piano d azione della Strategia (cap. 3.1) illustra i principali cambiamenti in forma riassuntiva. L ARE è competente per la realizzazione delle misure di accompagnamento per l attuazione della Strategia a livello nazionale, cantonale e comunale. Il capitolo 3.2 presenta i risultati ottenuti per le singole attività. Per garantire una governance trasparente, il presente rapporto, la parte tecnica aggiornata della Strategia e la stessa Strategia sono liberamente consultabili sul sito Internet dell ARE. 2. Contesto Evoluzione generale delle condizioni quadro e nuove sfide Dopo che nel periodo l economia svizzera ha fatto segnare una crescita sostenuta, a partire dall autunno 2008 è subentrata una fase di forte rallentamento congiunturale dovuta al drastico peggioramento del contesto economico mondiale. In Svizzera la recessione dovrebbe acuirsi nel corso del 2009, per poi registrare un leggero miglioramento dal Per reagire alla crisi, il Consiglio federale e la Banca nazionale hanno deciso di adottare una serie di misure nel quadro della politica di stabilizzazione congiunturale (misure per rafforzare il sistema finanziario, politica monetaria espansiva, misure finanziarie supplementari per sostenere gli investimenti e i consumi) 2. L evoluzione economica negativa e le misure di politica economica decise dal Consiglio federale possono ripercuotersi positivamente sullo sviluppo sostenibile se vengono promosse attività auspicate nell ottica della sostenibilità (ad esempio interventi per il risanamento energetico di edifici), si combatte la disoccupazione giovanile o si interviene per vincere la povertà. Il nuovo contesto politico-economico può però avere ricadute negative se ad esempio singole misure della Strategia vengono accantonate per mancanza di risorse. 1 Comitato interdipartimentale sullo sviluppo sostenibile (CISvS) 2009: Strategia per uno sviluppo sostenibile: Linee guida e piano d azione Parte tecnica. Stato 31 marzo Berna (disponibile solo in tedesco) 2 Consiglio federale (2009): Messaggio dell 11 febbraio 2009 concernente la seconda tappa delle misure di stabilizzazione congiunturale: prima aggiunta A al preventivo per il 2009 e altre misure Per maggiori informazioni sulle misure di stabilizzazione del Consiglio federale consultare: 3/21

4 In linea di massima, si parte dal presupposto che gli assi d intervento prioritari della strategia restano validi anche se le condizioni quadro cambiano. I temi quali la lotta al riscaldamento climatico globale, la riduzione del consumo di energia e il disaccoppiamento tra consumo di risorse e sviluppo economico, l uso sostenibile delle risorse naturali combinato con la riduzione quantitativa dei danni all ambiente, la garanzia di un accesso equo alle risorse sociali ed economiche, l intensificazione di contributi alla lotta globale contro la povertà e la promozione della pace restano prioritari e d attualità. Gli effetti globali a medio e lungo termine dell evoluzione delle condizioni quadro si delineeranno solo nei prossimi anni Novità nel settore dello sviluppo sostenibile a livello internazionale Il ciclo della Commissione per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (Commission on Sustainable Development, CSD) è dedicato ai temi agricoltura, sviluppo rurale, suolo, siccità, desertificazione e Africa). Le raccomandazioni politiche sono state adottate il 15 maggio 2009 nel documento finale Sviluppi recenti del sistema d indicatori MONET e bilancio dei progressi nelle sfide rilevate INTRODUZIONE Gli indicatori selezionati nel 2007 in occasione dell'elaborazione della Strategia per uno sviluppo sostenibile, derivanti principalmente dal sistema MONET, sono stati integrati con altri indicatori giudicati particolarmente pertinenti. Il sistema MONET è stato in seguito sottoposto a una revisione, con modifiche nella scelta degli indicatori da utilizzare nella Strategia, e ampliato ulteriormente dal punto di vista tematico. Questo capitolo (vedi anche l allegato) illustra le ragioni, gli obiettivi e lo svolgimento della revisione e i cambiamenti apportati agli indicatori della Strategia, e presenta una tabella sinottica dei 55 indicatori della Strategia e delle recenti evoluzioni costatate nell'ambito dello sviluppo sostenibile. L'esperienza accumulata nell arco dei primi quattro anni di operatività del sistema MONET ha permesso non solo di mostrare che tale sistema è molto solido e che soddisfa esigenze reali, ma anche di rilevare i suoi punti deboli e le sue lacune. D altronde, come qualsiasi altro sistema d'indicatori, anche MONET deve evolvere per tener conto dei cambiamenti osservati nel campo dello sviluppo sostenibile e avvenuti nel quadro del sistema statistico svizzero. Per tale ragione, da settembre 2007a giugno 2009, il sistema MONET è stato sottoposto a una revisione totale (cfr. allegato) e integrato con i dati del progetto MONETglobo, i cui risultati, una serie di indicatori che descrivono gli aspetti globali dello sviluppo sostenibile, sono stati pubblicati alla fine del PROGRESSI REALIZZATI E RECENTI SVILUPPI NEL RILEVAMENTO DELLE UNDICI SFIDE DELLA STRATEGIA La tabella 1 presenta lo stato (giugno 2009) delle valutazioni delle tendenze a lungo termine relative agli indicatori delle undici sfide della Strategia. A questa tabella è stata aggiunta una valutazione delle evoluzioni rilevate tra l'ultima e la penultima misurazione disponibili. Questa valutazione ha un valore puramente indicativo e non permette di determinare se la situazione sia effettivamente migliorata o peggiorata. I simboli sono spiegati alla fine della tabella 3 4/21

5 Tabella 1: Trend a lungo termine e recenti sviluppi osservati per gli indicatori della Strategia (nuovi indicatori in corsivo) 1 Cambiamenti climatici e pericoli naturali Sviluppo auspicato Trend a lungo termine Valutazione del trend a lungo termine Valutazione degli sviluppi più recenti Intensità di carbonio nel traffico motorizzato privato + Intensità di carbonio nell economia nazionale + Emissioni di gas a effetto serra + Emissioni di CO2 + Stato del bosco di protezione (nuovo, in sviluppo) 2 Energia Consumo finale di energia + Energie rinnovabili + Dipendenza energetica (nuovo) + Intensità energetica dell economia nazionale + Consumo finale di energia dei trasporti - 3 Sviluppo territoriale e trasporti Superfici d insediamento Superfici d insediamento pro capite Ripartizione modale del traffico passeggeri + Persone esposte al rumore + Intensità del traffico merci - 4 Economia, produzione e consumi Reddito delle economie domestiche + Produttività del lavoro + Intensità di materiale dell economia nazionale + Consumo di prodotti bio (nuovo) Produzione di rifiuti - 5 Uso delle risorse naturali Popolazioni di uccelli nidificanti + Frammentazione del paesaggio Qualità ecologica del bosco (nuovo) Tenore di nitrati nelle acque sotterranee (nuovo, in sviluppo ) Concentrazione di polveri fini + 6 Coesione sociale, demografia e migrazione 5/21

6 Giovani inoccupati Persone sotto la soglia della povertà + Volontariato - Abbandono precoce della scuola secondo la nazionalità + Differenze salariali secondo il sesso + 7 Sanità, sport e promozione dell attività fisica Comportamento in relazione alla salute: attività fisica + Sovrappeso (nuovo) Speranza di vita in buona salute + Benessere psichico (nuovo) Spese per la salute 8 Sfide globali per l ambiente e lo sviluppo Aiuto pubblico allo sviluppo + Aiuto pubblico allo sviluppo per i Paesi poveri + NN Trattati multilaterali - Commercio equo + 9 Politica finanziaria Flusso finanziario netto delle assicurazioni sociali (nuovo, in sviluppo) Quota fiscale - Imposte ambientali - Indice dell aggravio sociodemografico dei cantoni (nuovo, in sviluppo) Tasso d indebitamento delle amministrazioni pubbliche + 10 Formazione, ricerca e innovazione Competenza in lettura dei quindicenni Risorse umane in scienza e tecnologia + Abbandono precoce della scuola - Domande di brevetti + Totale delle spese per la ricerca e lo sviluppo 11 Cultura Spese pubbliche per la cultura (nuovo, in sviluppo) Partecipazione ad attività culturali (nuovo) Attività svolte a livello amatoriale (nuovo) 6/21

7 Uso regolare di una seconda lingua nazionale Utilizzazione di Internet secondo il reddito (nuovo) + Didascalia relativa agli indicatori: SVILUPPO AUSPICATO Secondo la Strategia per uno sviluppo sostenibile TREND A LUNGO TERMINE Monitoraggio a lungo termine: di norma, dal 1990 (stato: giugno 2009) VALUTAZIONE DELL TREND A LUNGO TERMINE Monitoraggio a lungo termine: di norma, dal 1990 (stato: giugno 2009) VALUTAZIONE DEGLI SVILUPPI PIÙ RECENTI Raffronto tra gli ultimi due anni, se i dati sono disponibili Incremento Incremento Positiva (verso la sostenibilità) + Positiva (verso la sostenibilità) Calo Calo Negativa (contraria alla sostenibilità) - Negativa (contraria alla sostenibilità) Stabilità Nessuna variazione di rilievo Neutra nessuna indicazione (nessun cambiamento oppure dati più recenti non disponibili) Irregolare Osservazioni concernenti la tabella: la valutazione della tendenza a lungo termine relativa allo sviluppo sostenibile può contraddire lo sviluppo più recente. Per esempio, se le emissioni di gas a effetto serra nell arco degli ultimi 10 anni sono state irregolari, la valutazione sarà contrassegnata dal simbolo. La valutazione a breve termine, ovvero il raffronto tra gli ultimi e i penultimi dati, dà come risultato un +, poiché dal 2006 al 2007 le emissioni sono diminuite. 3. Stato di attuazione 3.1. Piano d azione OSSERVAZIONI GENERALI La documentazione sullo stato di attuazione delle singole misure della Strategia nel periodo compreso tra aprile 2008 e marzo 2009 fornisce globalmente un bilancio positivo. È in particolare soddisfacente il fatto che, nonostante il breve lasso di tempo trascorso dall adozione della Strategia , la maggior parte delle misure sono state avviate o portate avanti. Per numerose misure, tra cui quelle riprese dalla Strategia del 2002, sono stati ottenuti risultati concreti o risultati parziali. Le misure nei settori clima e energia sono state avviate così come in larga misura quelle che riguardano il settore della sanità, della produzione e del consumo (politica integrata dei prodotti e edilizia sostenibile). I risultati a livello internazionale sono invece variabili: benché le possibilità della Svizzera di influenzare i processi internazionali siano limitate, l anno scorso il nostro Paese ha potuto dare importanti impulsi in vari settori per migliorare la situazione globale. In nessun settore si sono riscontrate variazioni tali da mettere in discussione le misure della Strategia Per ora non sembra che il mutamento delle condizioni quadro economiche globali influisca sull attuazione della Strategia Nel settore della biodiversità, il Parlamento ha addirittura valorizzato la misura prevista dal piano d azione (Analisi di efficacia della tutela della biodiversità), in- 7/21

8 caricando il Consiglio federale di elaborare una strategia nazionale per la conservazione e la promozione della biodiversità nel nostro Paese. Con il decreto federale sul programma di legislatura , il Parlamento ha inoltre incaricato il Consiglio federale di procedere all aggiornamento del piano d azione «Sviluppo sostenibile» in vista del periodo di legislatura STATO DI ATTUAZIONE DELLE MISURE CHE RIGUARDANO LE SFIDE PRINCIPALI E GLI AM- BITI TEMATICI TRASVERSALI 1 Cambiamenti climatici e pericoli naturali Misura 1-1 Proseguimento della politica climatica Questa misura porta avanti la misura 9 della Strategia del 2002 (Ulteriore sviluppo della politica energetica e climatica) e mira a stabilizzare a lungo termine le concentrazioni di gas serra nell atmosfera a livelli non pericolosi. Nel dicembre 2008, quale primo passo importante di politica climatica dopo il 2012 (post Kyoto), il Consiglio federale ha posto in consultazione la revisione della legge sul CO 2. Delle due varianti proposte, la prima prevede di ridurre le emissioni di CO 2 del 20% essenzialmente con misure nazionali, mentre la seconda mira alla neutralità climatica e prevede essenzialmente misure di protezione climatica all estero. Dalla consultazione è emersa una netta preferenza per la variante 1. Misura 1-2 Protezione dai pericoli naturali In base alla gestione integrale dei rischi (IRM), la misura mira a ridurre a livelli accettabili la minaccia rappresentata dai pericoli naturali e a minimizzare la vulnerabilità della nostra società con una combinazione ottimale di varie misure di protezione prima, durante e dopo gli eventi naturali. Durante il periodo in esame, il Consiglio federale e il Parlamento hanno aumentato gli stanziamenti per la prevenzione dei pericoli naturali; il finanziamento dei progetti pianificati dai Cantoni o in fase di realizzazione è quindi garantito. Il 1 aprile 2009 il Consiglio federale ha sottolineato l importanza della prevenzione sismica approvando un rapporto sui provvedimenti finora adottati nel settore della prevenzione sismica e sui provvedimenti da realizzare per il periodo Infine, il 13 maggio 2009 il Consiglio federale ha adottato il messaggio concernente un credito quadro per la realizzazione della prima tappa della terza correzione del Rodano nei Cantoni di Vaud e del Vallese. Ciò permetterà di finanziare la realizzazione della prima fase delle opere nel periodo per un costo complessivo pari a 350 milioni di franchi (quota a carico della Confederazione secondo la legge sulla sistemazione dei corsi d'acqua: 169 milioni di franchi). 2 - Energia Misura 2-1 Programma SvizzeraEnergia e 2-2 Proseguimento della strategia energetica Le due misure portano avanti la misura 9 della (ulteriore sviluppo della politica energetica e climatica). Il piano d azione prevede due misure principali: SvizzeraEnergia è il programma d azione per l efficienza energetica e le energie rinnovabili: rappresenta la piattaforma per gli attori che operano nel settore energetico, collega e mette in rete le conoscenze sulle nuove tecnologie energetiche, collabora con agenzie e organizzazioni private e pubbliche e genera investimenti in progetti energetici mediante contributi finanziari. I piani d azione per l efficienza energetica e le energie rinnovabili contemplano proposte concrete per il periodo compreso tra il 2007 e il Si tratta di piani completi e di ampio respiro che raggruppano le misure di politica energetica in pacchetti conformi allo scopo. Le misure comprendono un mix di prescrizioni sul consumo, standard minimi fissati per legge, sistemi di incentivazione, misure di promozione dirette nonché una strategia coerente fondata sulle migliori prassi per promuovere l efficienza energetica. Lo scorso anno è stato possibile portare avanti ulteriormente il programma d azione SvizzeraEnergia. Il Consiglio federale ha posto in consultazione il pacchetto di revisioni destinato ad aumentare l'effi- 8/21

9 cienza energetica in vista di attuare il relativo programma d azione. Il pacchetto prevede la revisione della legge sull energia finalizzata all'introduzione di una certificazione nazionale energetica degli edifici e al potenziamento dei programmi d'incentivazione cantonali, nonché una revisione dell'ordinanza sull'energia che introduce per la prima volta prescrizioni sul consumo di elettrodomestici e apparecchi elettrici. 3 - Sviluppo territoriale e trasporti Misura 3-1 Progetto territoriale Svizzera La misura porta avanti il programma di misure «Pianificazione sostenibile del territorio» della Strategia Il Progetto territoriale Svizzera sostituisce le linee guida per l ordinamento del territorio svizzero del 1996 e formula linee guida per lo sviluppo territoriale della Svizzera nei prossimi anni. Un ulteriore elemento dell agenda politica settoriale, sviluppato nel quadro della Strategia per uno sviluppo sostenibile, è il coordinamento tra le esigenze della legislazione ambientale e quelle dello sviluppo territoriale per garantire sin dall inizio una politica ambientale e territoriale coerente. Nell autunno 2008, nell ambito di una serie di forum regionali, è stata discussa una bozza di progetto territoriale con le persone e i servizi interessati dei Cantoni, delle regioni, dei Comuni e delle organizzazioni. Nel quadro del coordinamento tra protezione ambientale e pianificazione del territorio sono state sviluppate le prime basi nei settori della prevenzione degli incidenti rilevanti lungo le linee ferroviarie a rischio e una valutazione dell impatto dei piani direttori cantonali sulle tre dimensioni della sostenibilità. Misura 3-2 Piano di misure «infrastrutture di trasporto per il futuro» Questa misura porta avanti la misura 16 della (potenziamento dei trasporti pubblici) e la completa con nuovi elementi. Dal punto di vista pianificatorio occorre garantire il coordinamento dei vari vettori con l ausilio del Piano settoriale dei trasporti, che associa gli obiettivi dello sviluppo territoriale a quelli dello sviluppo dei trasporti. L attuazione concreta avviene con misure che risultano dai mezzi previsti dalla legge sul fondo infrastrutturale (LFIT; ad es. cofinanziamento dei programmi d agglomerato da parte della Confederazione). Queste misure vengono completate coerentemente dalla priorità «potenziamento dei trasporti pubblici». Grazie alla manutenzione e alla modernizzazione dell infrastruttura ferroviaria e alla creazione di strutture istituzionali adatte si punta a raggiungere l obiettivo del trasferimento del traffico merci attraverso le Alpi e a migliorare l attrattiva dei mezzi di trasporto pubblici. È in elaborazione il pacchetto di misure per potenziare il traffico lento, che contiene misure a livello federale. Nel periodo in esame sono state adottate decisioni importanti in tutti i settori. Il Consiglio federale ha infatti posto in consultazione il programma Traffico d agglomerato e il decreto concernente il programma per l'eliminazione dei problemi di capacità sulla rete delle strade nazionali, che concretizzano gli obiettivi della legge sul fondo infrastrutturale. Il Parlamento ha approvato il progetto di legislazione sul traffico merci il 19 dicembre 2008 e il progetto sulla Panoramica FTP (finanziamento dei progetti d'infrastruttura dei trasporti pubblici) il 20 marzo Nel settore del traffico lento sono stati pubblicate varie guide per l esecuzione, tra cui un documento per la pianificazione e la progettazione delle piste ciclabili e un manuale dedicato ai posteggi per biciclette. Misura 3-3 Piano di misure «mobilità sostenibile» Il piano di misure «mobilità sostenibile» mira a utilizzare l infrastruttura dei trasporti secondo i principi dello sviluppo sostenibile. Il piano poggia su quattro pilastri: trasferimento del traffico merci dalla strada alla ferrovia, riduzione dell impatto climatico del traffico aereo (tra l altro con l integrazione dell aviazione nel sistema internazionale di commercio dei diritti di emissione), miglioramento dell informazione sull inquinamento ambientale e sull efficienza del consumo di energia e di risorse delle automobili e promozione di nuovi e promettenti approcci e progetti volti a garantire l uso sostenibile e più efficiente delle capacità disponibili nel settore dei trasporti. Con il progetto di legislazione sul traffico merci (legge sul trasferimento del traffico merci, cfr. 3-2 Piano di misure «infrastrutture di trasporto per il futuro») è stata creata anche la base giuridica per la borsa dei transiti alpini. Al momento dell elaborazione del presente rapporto erano in corso varie iniziative in Svizzera e 9/21

10 all estero che dovrebbero permettere l integrazione del traffico aereo nel sistema internazionale di commercio dei diritti di emissione. I primi risultati sono attesi entro il I risultati dei negoziati nel quadro della convenzione quadro sul clima indicheranno entro fine 2009 in che misura l aviazione civile internazionale verrà ripresa nel regime in vigore dopo il 2012 per ridurre le emissioni globali di gas serra. All interno dell Amministrazione sono stati avviati i lavori per l elaborazione e l introduzione dell etichetta ambientale per le automobili, che sostituirà l etichetta energia. A inizio 2009 è stato lanciato il quarto bando del Centro di servizi per la mobilità del DATEC per la promozione di progetti innovativi. Misura 3-4 Piano di misure «sicurezza dei trasporti» Con il programma «Via sicura» il Consiglio federale intende portare avanti la misura 17 della Strategia 2002 (Nuova politica di sicurezza del traffico stradale) e mira a ridurre significativamente il numero di morti e feriti gravi del traffico stradale. Tra novembre 2008 e marzo 2009 il Consiglio federale ha posto in consultazione una serie di varianti del programma d azione «Via sicura», corredate da una sessantina di provvedimenti singoli. In discussione vi erano tra l altro tre varianti di finanziamento, ognuna delle quali presenta un diverso grado di efficacia. 4 - Economia, produzione e consumi Misura 4-1 Politica integrata dei prodotti (PIP) La misura «politica integrata dei prodotti PIP» porta avanti e concretizza i risultati della misura 4 della (Introduzione di una politica integrata dei prodotti). Le cinque misure parziali coprono diversi ambiti: influsso dei consumi pubblici (prassi degli acquisti della Confederazione) e privati grazie alla sensibilizzazione dei consumatori, valutazione dei prodotti e dei processi con strumenti quali l ecobilancio e l etichettatura dei prodotti per promuovere e rafforzare gli standard ambientali e sociali e promozione di strategie volte a ridurre il consumo di materie prime e i carichi ambientali. Nel periodo in esame è stato possibile conseguire progressi in tutti e cinque i settori. In particolare sono stati portati avanti i lavori per un codice di condotta per gli acquisti sostenibili, l elaborazione di conoscenze di base sui consumi nonché il completamento degli ecoinventari nella banca dati Ecoinvent con dati relativi alla biomassa (ad es. biocarburanti). La Svizzera si impegna inoltre a introdurre uno standard internazionale di sostenibilità per i biocarburanti. Misura 4-2 Edilizia sostenibile La misura punta ad indirizzare il settore dell edilizia verso lo sviluppo sostenibile. Le misure interessano cinque ambiti complementari: i principi dello sviluppo sostenibile nell edilizia pubblica vanno attuati grazie a una strategia immobiliare globale. I committenti pubblici possono influenzare gli offerenti acquistando prestazioni e opere edili in grado di soddisfare elevati standard economici, sociali ed ambientali durante tutto il loro ciclo di vita. Si punta inoltre a rafforzare l effetto dei programmi della Confederazione coordinando i contenuti dei programmi già esistenti e a diffondere ulteriormente gli aspetti della sostenibilità nel settore dell edilizia intervenendo nell elaborazione di prescrizioni, norme e standard edili. Infine, con il rafforzamento della rete che si occupa di edilizia sostenibile si vuole migliorare la collaborazione tra committenza, settore edile e ricerca. Nel 2008 è stata avviata la maggior parte delle attività pianificate. Per la Confederazione assume particolare importanza la ripresa dello sviluppo sostenibile e della gestione delle risorse e dell ambiente nell ordinanza sulla gestione immobiliare e la logistica della Confederazione (OILC), entrata in vigore il 1 gennaio Misura 4-3 Sviluppo della politica agricola Con questa misura la Strategia porta avanti una misura che figura in forma analoga nella Strategia del Oltre all attuazione della politica agricola 2011 e alla sua continuazione nel periodo , la misura 4-3 riguarda in particolare lo sviluppo del sistema di pagamenti diretti. 10/21

11 I lavori sono proseguiti come previsto. Il 6 maggio 2009 il Consiglio federale ha approvato un ulteriore pacchetto di ordinanze in vista dell attuazione della politica agricola Contemporaneamente, ha adottato all attenzione del Parlamento il rapporto sull ulteriore sviluppo del sistema dei pagamenti diretti. Le misure che non hanno un orientamento specifico verranno sostituite da strumenti mirati in vista di migliorare l efficacia e l efficienza. 5 - Uso delle risorse naturali Misura 5-1 Analisi di efficacia della tutela della biodiversità; NUOVO: Strategia Biodiversità Svizzera La misura 5-1 si propone di verificare l efficacia delle misure finora adottate dalla Svizzera per tutelare la biodiversità. Il 17 settembre 2008 il Parlamento ha deciso di inserire l'elaborazione di una strategia per la conservazione e la promozione della biodiversità nel decreto federale sul programma di legislatura , valorizzando in modo particolare questa misura. All inizio del 2009 l Amministrazione ha avviato i lavori per l elaborazione della Strategia Biodiversità Svizzera sotto la responsabilità dell UFAM. Misura 5-2 Sviluppo della politica delle sostanze chimiche Questa misura avvicina la legislazione svizzera a quella dell UE (regolamento dell UE sulla registrazione, la valutazione, l autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche, REACH) e promuove la collaborazione a livello di attuazione. In Svizzera i lavori proseguono secondo programma. Il 29 ottobre 2008 il Consiglio federale ha deciso di esaminare le possibilità di una collaborazione con l Unione europea, in particolare con l Agenzia europea per le sostanze chimiche e di avviare colloqui esplorativi. Con la modifica dell ordinanza sui prodotti chimici del 14 gennaio 2009 sono stati avviati adeguamenti tecnici dettagliati al regolamento REACH. 6 - Coesione sociale, demografia e migrazione Misura 6-1 Strategia per la lotta contro la povertà La misura dà seguito alla misura 7 della (Copertura di nuovi rischi di povertà) e mira a sviluppare una strategia nazionale orientata su misure e processi per combattere la povertà che poggi sulla prevenzione. La strategia deve essere sviluppata e supportata congiuntamente dai principali attori e coinvolgere tutti e tre i livelli istituzionali, i partner sociali e i diretti interessati. È stata ultimata la prima bozza del rapporto sulla strategia di lotta alla povertà. Misura 6-2 Adeguamento della politica del mercato del lavoro all invecchiamento demografico Sono necessari sforzi particolari per mantenere l elevata quota di popolazione anziana attiva necessaria allo sviluppo economico e al finanziamento delle assicurazioni sociali in un contesto di invecchiamento demografico. La misura 6-2 persegue questo obiettivo in quanto crea i necessari incentivi per l occupazione (di lungo periodo) delle persone di questa fascia d età. Inoltre, sviluppa e attua misure complementari incentrate sui comportamenti. Sono in corso i preparativi all interno dell Amministrazione. Le misure verranno avviate nel Sanità, sport e promozione dell attività fisica Misura 7-1 Rafforzamento della prevenzione, della promozione della salute e delle pari opportunità nella salute Per mantenere il buono stato di salute che contraddistingue la popolazione svizzera e frenare a lungo termine la progressione dei costi sanitari è indispensabile rafforzare la prevenzione e la promozione della salute. La misura 7-1 mira da un lato ad elaborare le basi legislative volte a migliorare le attività di prevenzione e promozione della salute, dall altro a formulare una politica sanitaria multisettoriale che permetta di riequilibrare le opportunità della popolazione svizzera oggi distribuite in modo non omogeneo, di restare in buona salute e di raggiungere un età in linea con la speranza di vita media. 11/21

12 L'opinione della Confederazione secondo cui è necessaria una base giuridica per rafforzare la prevenzione e la promozione della salute è stata confermata nell'ambito della consultazione sugli avamprogetti di legge sulla prevenzione e la promozione della salute e sull Istituto svizzero per la prevenzione e la promozione della salute. Attualmente è in corso la fase di consultazione per l elaborazione del messaggio destinato al Parlamento. Con il rapporto «Tackling Inequalities in Health - International State of the Art» si è dato avvio ai lavori relativi alle pari opportunità nella salute. Misura 7-2 Strategia nazionale su salute, alimentazione e attività fisica ; NUOVO: Programma nazionale alimentazione e attività fisica (PNAAF). La misura 7-2 dà seguito ai lavori del Programma nazionale «Salute alimentazione movimento» (programma AMEPA, misura 8 della ) e mira a rafforzare la collaborazione tra i tre ambiti politici per sviluppare e realizzare sinergie reciproche. Il 18 giugno 2008 il Consiglio federale ha adottato il Programma nazionale alimentazione e attività fisica Sono in corso i preparativi per la sua attuazione. Misura 7-3 Strategia «Migrazione e salute», fase 2 Anche questa misura dà seguito a un programma già avviato. La strategia «Migrazione e salute» contribuisce ad eliminare gli svantaggi evitabili in materia di salute e migliora le premesse affinché le persone con background migratorio in Svizzera abbiano le stesse opportunità della popolazione locale di realizzare il loro potenziale di salute. La misura dà continuità ai lavori della fase 1. Gli accertamenti per nuovi progetti e per il riorientamento di progetti esistenti sono stati conclusi. Misura 7-4 Promozione dello sport e dell attività fisica La misura ha lo scopo di incoraggiare le attività sportive e la mobilità lenta e di creare spazi di vita a basso livello d inquinamento acustico, che favoriscano l attività fisica e promuovano la salute. A tal fine è necessario creare condizioni ottimali per l attività sportiva regolare della popolazione e prevedere incentivi individuali su ampia scala per modificare i comportamenti di chi pratica poco sport o non ne pratica affatto. I rilevamenti in corso evidenziano che l attuazione prosegue come previsto e che il numero di Cantoni, Comuni e classi che partecipano alle varie attività aumenta nettamente di anno in anno. Il progetto pilota «offerta G+S per bambini da 5 a 10 anni» (G+S 5-10) è stato integrato nel nuovo programma «G+S Kids». Misura 7-5 Fairplay e sicurezza nello sport La misura vuole contribuire a concretizzare, tramite programmi d azione, i principi della Carta etica nello sport e a lottare efficacemente contro il doping. Occorre inoltre rafforzare la prevenzione delle dipendenze nello e attraverso lo sport e adottare misure contro la violenza e le molestie sessuali. Nel settore della lotta al doping sono stati creati in particolare nuovi sussidi didattici focalizzati sull informazione e la prevenzione. Sul fronte della lotta alla violenza la «Tavola rotonda per combattere la violenza nello sport» si sta profilando come una piattaforma di coordinamento per Confederazione, Cantoni, Swiss Olympic, società e federazioni sportive. Sono state adottate le prime misure congiunte per combattere coerentemente contro la violenza nello sport. 8 - Sfide globali per l ambiente e lo sviluppo Misura 8-1 OMC e sviluppo sostenibile La misura, che dà seguito alla misura 1 della che porta lo stesso titolo, vuole sottolineare l importanza dello sviluppo sostenibile. Nel quadro del round di negoziati di Doha i temi che mirano a sostenere lo sviluppo economico dei paesi più poveri come pure una serie di tematiche ambientali sono di particolare interesse per lo sviluppo sostenibile: definizione del rapporto tra accordi ambientali e regole dell OMC, procedure per lo scambio di informazioni tra l OMC e le segreterie delle conven- 12/21

13 zioni ambientali multilaterali, eliminazione dei dazi e degli ostacoli non tariffari al commercio per beni e servizi ambientali al fine di incentivarne il commercio. Nonostante numerosi contatti bilaterali a livello ministeriale e il proseguimento dei negoziati in particolare nel settore dei prodotti agricoli e industriali a livello tecnico, non è stato possibile raggiungere un consenso. Il vertice di Doha non si è ancora concluso positivamente. Misura 8-2 Rafforzamento della governance ambientale a livello internazionale Il sistema ambientale globale dovrebbe essere in grado di riprendere con coerenza tutti i problemi ambientali globali attuali e futuri e di affrontarli in modo efficace ed efficiente. Il sistema deve fornire un quadro istituzionale che garantisca la tutela e l uso sostenibile delle risorse naturali e sia in equilibro con gli altri pilastri dello sviluppo sostenibile. Per svolgere questa funzione, la governance ambientale globale dev essere nettamente rafforzata e sviluppata. Gli obiettivi sono raggiungibili solo se si otterrà un ampio consenso internazionale sulla tematica ambientale e se i fondi esistenti verranno alimentati da mezzi finanziari addizionali. Con la misura 8-2, che dà seguito alla misura 12 della (Rafforzamento del sistema ambientale internazionale), la Svizzera si adopera per centrare questi o- biettivi. Nel 2008 va segnalata in particolare la partecipazione attiva della Svizzera al vertice dei Ministri dell ambiente nel quadro del Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente (UNEP), alle conferenze dei Paesi firmatari degli accordi ambientali ratificati, alle conferenze del «Global Environment Facility» (GEF) e ai Forum internazionali sulle foreste e sull acqua (cfr. anche misura 8-4). Misura 8-3 Finanziamento adeguato per il raggiungimento degli obiettivi del Millennio (MDG) La misura, che porta avanti la misura 19 della (Nuove forme di finanziamento dello sviluppo), mira a definire un valore target per l aiuto pubblico allo sviluppo (APD) che sostituisca l attuale obiettivo del Consiglio federale pari allo 0,4% del prodotto interno lordo e collochi la Svizzera nella media dei Paesi OCSE. La decisione dovrà tener conto dell evoluzione effettiva dei versamenti dei paesi donatori, che hanno peraltro deciso di aumentare gli aiuti pubblici allo sviluppo (ad es. UE 0,56% entro il 2010). Nell ambito del decreto concernente la continuazione della cooperazione tecnica e l aiuto finanziario a favore dei Paesi in sviluppo e con il decreto concernente il finanziamento delle misure di politica economica e commerciale nell ambito della cooperazione allo sviluppo, il Parlamento ha incaricato il Consiglio federale di presentare nel corso del 2009 una proposta per un credito quadro complementare destinato alla DSC e alla SECO allo scopo di aumentare la quota dell aiuto pubblico allo sviluppo della Svizzera allo 0,5% del RNL entro il Misura 8-4 Partecipazione all elaborazione degli accordi multilaterali sullo sviluppo sostenibile La misura 8-4 dà seguito alla misura 18 della (Partecipazione alla formulazione e all attuazione di una politica multilaterale della sostenibilità). La Svizzera intende partecipare attivamente alla definizione dell agenda politica delle organizzazioni internazionali e degli strumenti multilaterali, sostenere in modo mirato le esigenze dei paesi in via di sviluppo più poveri nell ambito multilaterale e promuovere una politica di globalizzazione equa. La Svizzera aspira inoltre ad ottenere un ampio consenso dell opinione pubblica, della società civile e dell economia nei confronti della politica multilaterale per uno sviluppo sostenibile. Nel 2008 vanno segnalati in particolare la collaborazione della Svizzera alla Convenzione dell ONU contro la desertificazione, il contributo alla ricerca agricola internazionale per lo sviluppo, la partecipazione al Fondo per la diversità delle colture nel mondo (Global Crop Diversity Trust), la partecipazione al Comitato DAC e al Comitato delle politiche ambientali dell OCSE, l adesione all'unione internazionale per la conservazione della natura (UICN) e il proseguimento della cooperazione con il Programma ambientale globale (PAG) per attuare le Convenzioni di Rio nei Paesi partner della DSC. Misura 8-5 Promozione civile della pace e dei diritti umani È tuttora in corso la valutazione della misura 8-5 della (Promovimento civile della pace, prevenzione dei conflitti e ricostruzione). 13/21

14 Misura 8-6 Distinzione tra beni pubblici globali e politica di sviluppo Nell ambito della discussione internazionale i beni pubblici globali (GPG) si sono affermati come la chiave di volta per risolvere le sfide globali. La misura 8-6 mira a fare in modo che la Svizzera fornisca un contributo adeguato all approntamento e al finanziamento di beni pubblici globali nonché alla prevenzione contro eventuali danni riconducibili alla sottodotazione di tali beni. Nell ambito dei chiarimenti concettuali si tratterà in primo luogo di definire le priorità dell impegno svizzero: quali sono i GPG prioritari per la Svizzera? Cosa fa la Svizzera attualmente? Cosa si potrebbe migliorare? Nel 2008 sono stati creati due programmi globali, uno dedicato ai cambiamenti climatici, l altro alla sicurezza alimentare. Un terzo programma sul tema delle migrazioni è in preparazione. Questi programmi concretizzano l approccio teorico e si trovano ancora ad uno stadio concettuale. Non è stata avviata l osservazione diretta della discussione internazionale sui beni pubblici globali, inizialmente prevista. 9 Politica finanziaria Misura 9-1 Scenari di sviluppo Il budget e il piano finanziario della Confederazione riflettono in misura insufficiente determinati sviluppi a lungo termine, come l'andamento demografico. Per questo motivo, alla Confederazione serve uno strumento che le consenta di perseguire un ottica di lungo periodo. Si tratta di elaborare almeno ogni quattro anni scenari di sviluppo per determinati compiti che superano l orizzonte temporale della pianificazione finanziaria. Gli scenari tracciano le tendenze di sviluppo e il relativo impatto finanziario in ambiti specifici con un orizzonte temporale più lungo di quello della pianificazione finanziaria e descrivono le opzioni politiche possibili. Il piano finanziario di legislatura è parte integrante del messaggio sul programma di legislatura approvato dal Parlamento il 17 settembre Per la prima volta sono stati pubblicati anche gli scenari di sviluppo come elementi del piano finanziario di legislatura. Per l elaborazione degli scenari ci si è basati sul rapporto del DFF «Prospettive a lungo termine delle finanze pubbliche in Svizzera» presentato nel maggio Il rapporto mostra l evoluzione dei bilanci d insieme dell evoluzione dei bilanci di Confederazione, Cantoni e Comuni come pure delle assicurazioni sociali (AVS, AI, IPG, AD) per i prossimi 50 anni Formazione, ricerca, innovazione Misura 10-1 Proseguimento della politica della formazione, della ricerca e dell innovazione in vista di integrare lo sviluppo sostenibile nel sistema scolastico La misura 10-1 dà seguito alla misura 5 della (Sensibilizzazione della popolazione sulla formazione). Attualmente nelle scuole svizzere viene già dato ampio spazio all educazione allo sviluppo sostenibile (ESS), ad esempio quando si affrontano tematiche quali la protezione ambientale, la salute, i rapporti nord-sud o i diritti umani. La Conferenza svizzera di coordinamento sull'educazione allo sviluppo sostenibile (SK BNE) promuove un approccio che mette maggiormente in correlazione questi temi, li orienta allo sviluppo sostenibile e li integra in modo più vincolante nel sistema educativo. Con la creazione della Conferenza svizzera di coordinamento sull educazione allo sviluppo sostenibile (SK BNE, ex piattaforma sull'educazione allo sviluppo sostenibile «Bildung für Nachhaltige Entwicklung, EDK-Bund») è stata rafforzata la collaborazione tra la Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE) e gli Uffici federali interessati. Misura 10-2 Rafforzamento dell apprendimento non formale e informale nel campo dell educazione allo sviluppo sostenibile La misura 10-2 mira a sensibilizzare e attivarre tutti i potenziali attori a livello locale, regionale e nazionale nel campo dell apprendimento non formale o informale. Lo scopo è influenzare sensibilmente il comportamento della popolazione, indirizzandolo verso lo sviluppo sostenibile e dando loro legittimità e mezzi necessari. 14/21

15 La Commissione svizzera per l'unesco ha selezionato venti progetti di educazione allo sviluppo sostenibile, di cui 14 sono stati presentati a Basilea il 27 agosto Si tratta del primo riconoscimento di attività svizzere che rientrano nel Decennio delle Nazioni Unite dell Educazione allo Sviluppo Sostenibile ( ). 11 Cultura Misura 11-1 Protezione e valorizzazione del patrimonio culturale immateriale La Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale adottata dall Assemblea generale dell UNESCO nel 2003 e entrata in vigore in Svizzera il 16 ottobre 2008 mira a salvaguardare, promuovere e studiare le espressioni culturali tradizionali quali musica, teatro, leggende, danze, conoscenze tradizionali e tecniche artigianali. La misura 11-1 mira in generale a promuovere e preservare le forme di espressione culturale, le pratiche e le conoscenze tradizionali e prevede l allestimento concreto di un inventario del patrimonio immateriale nazionale nell ambito di una collaborazione tra Confederazione e Cantoni. Un gruppo di lavoro istituito dall UFC nell aprile 2008 e composto da rappresentanti della Confederazione, dei Cantoni e della società civile ha elaborato per fine 2008 un piano per l inventariazione del patrimonio culturale immateriale in Svizzera che verrà presumibilmente adottato nel corso del /21

16 Tabella 2 panoramica dello stato di attuazione delle singole misure della Strategia SFIDA / MISURA ATTUAZIO- PRIMI RI- OSSERVAZIONI NE INIZIATA SULTATI 1 Cambiamenti climatici e pericoli naturali 1-1 Proseguimento della politica climatica SÌ SÌ Proseguimento della 1-2 Protezione dei pericoli naturali SÌ SÌ 2 Energia 2-1 Programma SvizzeraEnergia SÌ SÌ 2-2 Proseguimento della strategia energetica SÌ SÌ Proseguimento della 3 Sviluppo territoriale e trasporti 3-1 Progetto territoriale Svizzera SÌ In parte Proseguimento parziale della 3-2 Piano di misure «infrastrutture di trasporto per il futuro» SÌ SÌ Proseguimento parziale della 3-3 Piano di misure «mobilità sostenibile» SÌ In parte Proseguimento parziale della 3-4 Piano di misure «sicurezza dei trasporti» SÌ SÌ Proseguimento della 4 Economia, produzione e consumi 4-1 Politica integrata dei prodotti (IPP) SÌ SÌ Proseguimento della 4-2 Edilizia sostenibile SÌ SÌ Proseguimento parziale della 4-3 Sviluppo della politica agricola SÌ SÌ 5 Uso delle risorse naturali 5-1 Analisi di efficacia della tutela della biodiversità, NUO- VO: Strategia Biodiversità Svizzera SÌ NO 5-2 Sviluppo della politica delle sostanze chimiche SÌ SÌ 6 Coesione sociale, demografia e migrazione 6-1 Strategia per la lotta contro la povertà SÌ NO Proseguimento della 6-2 Adeguamento della politica del mercato del lavoro all invecchiamento demografico 2009 NO 7 Sanità, sport e promozione dell attività fisica 7-1 Rafforzamento della prevenzione, della promozione della salute e delle pari opportunità nella salute SÌ SÌ 7-2 Strategia nazionale su alimentazione, attività fisica e salute , NUOVO: Programma nazionale alimentazione e attività fisica (PNAAF ) 2009 NO Proseguimento della 7-3 Strategia «Migrazione e salute», fase 2 SÌ SÌ 7-4 Promozione dello sport e dell attività fisica SÌ SÌ 7-5 Fairplay e sicurezza nello sport SÌ NO 8 Sfide globali per l ambiente e lo sviluppo 8-1 OMC e sviluppo sostenibile NO NO Proseguimento della 8-2 Rafforzamento della governance ambientale a livello internazionale 8-3 Finanziamento adeguato per il raggiungimento degli o- biettivi del Millennio (MDG) 8-4 Partecipazione all elaborazione degli accordi multilaterali sullo sviluppo sostenibile 8-5 Promozione civile della pace e dei diritti umani NO Distinzione tra beni pubblici globali e politica di sviluppo SÌ NO SÌ In parte Proseguimento della SÌ NO Proseguimento della SÌ In parte Proseguimento della 16/21

17 SFIDA / MISURA ATTUAZIO- PRIMI RI- OSSERVAZIONI NE INIZIATA SULTATI 9 Politica finanziaria 9.1 Scenari di sviluppo SÌ SÌ 10 Formazione, ricerca, innovazione 10-1 Proseguimento della politica della formazione, della ricerca e dell innovazione in vista di integrare lo sviluppo sostenibile nel sistema scolastico SÌ SÌ Proseguimento della 10-2 Rafforzamento dell apprendimento non formale e informale nel campo dello sviluppo sostenibile 11 - Cultura 11-1 Protezione e valorizzazione del patrimonio culturale immateriale SÌ SÌ NO NO Osservazioni sulla tabella L indicazione sull esistenza dei primi risultati rappresenta una stima qualitativa. La valutazione che verrà effettuata a fine legislatura fornirà indicazioni sull attuazione concreta delle misure e sui loro effetti Misure di accompagnamento per l attuazione della Strategia OSSERVAZIONI GENERALI Nel 2008 l ARE, in collaborazione con il Comitato interdipartimentale sullo sviluppo sostenibile (CISvS), ha avviato e portato avanti una serie di misure che supportano l attuazione della politica dello sviluppo sostenibile sia all interno dell Amministrazione federale sia nella cooperazione con importanti partner. Una delle priorità è stata quella di migliorare la diffusione della Strategia per uno sviluppo sostenibile COLLABORAZIONE A LIVELLO FEDERALE La Strategia definisce gli obiettivi della collaborazione a livello federale. Sul piano organizzativo non ha introdotto cambiamenti fondamentali, ma ha permesso vari chiarimenti. Per facilitare la comunicazione, a fine 2008 tutti gli obiettivi della Strategia relativi all organizzazione e alle competenze sono stati riassunti in un documento interno (regolamento). In vista di ottimizzare la collaborazione si è inoltre proceduto a una verifica del coordinamento con i gruppi di lavoro permanenti (sottogruppi) del CISvS. Va segnalato che le attività trasversali in seno all Amministrazione federale continuano a rappresentare una sfida e che non si è ancora affermata una concezione coerente dello sviluppo sostenibile all interno dell Amministrazione. Si osservano però dei miglioramenti. L ARE elabora basi per coadiuvare le unità amministrative nella concretizzazione interna dello sviluppo sostenibile VALUTAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ Con l adozione della «Strategia per uno sviluppo sostenibile: Linee guida e piano d azione », il Consiglio federale si è espresso anche sulla metodologia della valutazione della sostenibilità (VSost). Si tratta di un metodo riconosciuto che permette di analizzare le ripercussioni di un progetto dal punto di vista della sostenibilità. Secondo la Strategia , le misure contenute nel piano d azione devono essere sottoposte a una valutazione della sostenibilità al fine di determinare se rispettano i principi dello sviluppo sostenibile. La valutazione della sostenibilità va effettuata in particolare per i nuovi progetti legislativi, pianificatori o edilizi importanti o rilevanti ai fini dello sviluppo sostenibile. In collaborazione con il CISvS, l'are ha pubblicato una guida pratica sulla valutazione della sostenibilità 4 che permetterà ai servizi federali e agli interessati di effettuare una valutazione rapida ed efficace /21

18 Il CISvS è stato coinvolto direttamente nei lavori; il suo compito è garantire che le unità amministrative dispongano per tempo delle informazioni necessarie. Di particolare importanza è anche il coordinamento con gli strumenti di valutazione già esistenti. La metodologia VSost è stata armonizzata con quella dell'analisi di impatto della regolamentazione (AIR) in modo tale che la VSost e l'air possano essere effettuate in modo coordinato 5. Dal 2009 la SECO invia ogni anno una nota corredata di un modulo AIR per invitare le unità amministrative ad effettuare, oltre che un analisi della rilevanza economica di un progetto, anche un analisi della rilevanza dal punto di vista dello sviluppo sostenibile. Se necessario, l ARE e la SECO prestano consulenza alle unità amministrative interessate. Questo permette di decidere per tempo il tipo di valutazione più opportuno. Nel periodo in esame le attività si sono concentrate sulla metodologia. A titolo di esempio, sono stati fatti i preparativi per il confronto dei siti per il deposito di scorie mediamente e altamente radioattive in strati geologici profondi (ARE e UFE in collaborazione con alcuni Cantoni) 6 ed è stata presentata una proposta di metodologia per la valutazione dell impatto dei piani direttori cantonali sulle tre dimensioni della sostenibilità (ARE, UFAM). È stata avviata la valutazione dell avamprogetto di legge federale sulla prevenzione e sulla promozione della salute (legge sulla prevenzione) COLLABORAZIONE TRA CONFEDERAZIONE, CANTONI E COMUNI Forum sullo sviluppo sostenibile Una delle esigenze fondamentali del Consiglio federale è la collaborazione verticale tra Confederazione, Cantoni e Comuni per istituzionalizzare a tutti i livelli i principi dello sviluppo sostenibile. Il «Forum sullo sviluppo sostenibile» creato nel 2001 sotto la direzione dell ARE in collaborazione con i direttori delle pubbliche costruzioni, della pianificazione del territorio e dell'ambiente (DCPA), l'unione delle città svizzere (UCS) e l'associazione dei Comuni svizzeri (ACS), rappresenta una piattaforma in grado di riunire due volte all anno i rappresentanti di tutti i livelli istituzionali e di tutti i settori. I forum vengono utilizzati in media da 120 partecipanti di Cantoni, Città, Comuni e regioni nonché da esperti. Nei forum sono presentati esempi svizzeri o esteri e vengono organizzati workshop che promuovono la discussione. I verbali sono pubblicati sul sito dell ARE. I due forum organizzati nel 2008 erano dedicati al tema dello sviluppo sostenibile del territorio e al tema della crescita e dello sviluppo sostenibile. Cercle Indicateurs Il Cercle Indicateurs è una piattaforma che riunisce vari Cantoni e città per misurare il tasso di sviluppo sostenibile. A tal fine è stato definito un sistema di indicatori della sostenibilità per i Cantoni e uno per i Comuni (città). I risultati del prossimo rilevamento verranno pubblicati nell autunno Quello del 2009 è il terzo rilevamento per i Cantoni e il secondo per le città. Il numero dei partecipanti è aumentato ulteriormente ed è attualmente di 15 Cantoni e a una quindicina di Comuni. Valutazione della sostenibilità nei Cantoni e nei Comuni Un gruppo di lavoro formato da rappresentanti dei Cantoni e delle città e coordinato dall ARE ha elaborato una guida per facilitare la valutazione della sostenibilità dei progetti nei Cantoni e nei Comuni, insistendo sugli aspetti istituzionali, spesso sottovalutati. Nel 2008 il gruppo di lavoro è diventato gruppo di scambio di esperienze. Sulla base dei risultati di due incontri annuali, è stato pubblicato un opuscolo destinato ai politici. Sul suo sito l ARE mette inoltre a disposizione schede tecniche sui temi trattati (presentazione dei risultati, ostacoli e raccomandazioni, limiti spaziali e temporali, rapporto della VSost con altre procedure) e alcuni buoni esempi. Attualmente sei Cantoni e una quindicina di città hanno integrato quest approccio nella loro gestione amministrativa e/o politica. 5 Da notare in questa sede le proposte presentate nel rapporto del Consiglio federale sulla politica di crescita e- conomica per una VSost integrata nell AIR. 6 (disponibile solo in tedesco) /21

19 Buoni esempi Per favorire la diffusione di progetti sostenibili e facilitare il processo di emulazione, l ARE tiene e aggiorna costantemente una lista di «buoni esempi». I «buoni esempi» permettono di concretizzare i principi dello sviluppo sostenibile e di stimolare gli attori comunali e cantonali ad avviare ulteriori progetti basandosi su esperienze riuscite. Nel 2008/09 l ARE ha pubblicato sul suo sito Internet due serie di esempi dedicate alla solidarietà sociale e internazionale. Processi locali di sostenibilità Sul suo sito, l ARE gestisce una banca dati che permette al pubblico di consultare i processi di sostenibilità ufficiali avviati dai Cantoni, dai Comuni e dalle regioni. La banca dati viene aggiornata una volta all anno. Attualmente, 16 Cantoni e 165 Comuni svizzeri ossia il 30% della popolazione svizzera hanno avviato un processo di sostenibilità che rientra nell Agenda 21. Nel solo 2008, sono stati avviati 15 nuovi processi. I Comuni di alcune regioni si sono uniti per lanciare congiuntamente un processo di sostenibilità. A tutt oggi sono nove i processi lanciati dalle regioni. Il «Programma di incentivazione per lo sviluppo sostenibile» rappresenta un ulteriore misura per promuovere lo sviluppo sostenibile nei Cantoni, nelle Città e nei Comuni. Il programma mira a creare incentivi per i progetti di attori locali e di sostenere finanziariamente la pianificazione e la realizzazione di progetti pilota. Nel 2008 il programma ha sostenuto 31 progetti in vari settori: processi di sostenibilità, valutazione di sostenibilità, acquisti pubblici, solidarietà sociale e internazionale, educazione ed economia. I destinatari degli incentivi sono principalmente le città e i Comuni (46%), seguiti dalle associazioni (41%) e dai Cantoni (13%). Una volta realizzati, i progetti migliori vengono inseriti nei «buoni esempi» e possono essere consultati dal largo pubblico COLLABORAZIONE CON ALTRI GRUPPI DI INTERESSE E COMUNICAZIONE La collaborazione con altri gruppi di interesse oltre che con gli Uffici federali, i Cantoni e i Comuni è un elemento fondamentale della politica dello sviluppo sostenibile e va rafforzata. Dopo che nel 2006/07, nel quadro del rinnovo della Strategia per uno sviluppo sostenibile, sono stati organizzati vari forum per i gruppi di interesse quali associazioni, partiti e organizzazioni non governative, il dialogo va portato avanti. Nell estate 2008 è stata quindi organizzata una manifestazione destinata agli stessi gruppi di interesse, nel corso della quale è stata presentata la nuova Strategia Sono previste altre iniziative di questo tipo. La diffusione dei contenuti della Strategia è agevolata anche da una sintesi che può essere consultata insieme agli altri documenti di riferimento sul sito della Strategia per uno sviluppo sostenibile Conclusioni Il primo rapporto intermedio sull attuazione della Strategia per uno sviluppo sostenibile mostra un quadro globalmente positivo. Tutte le misure sono state avviate e in alcuni casi si sono già registrati i primi risultati positivi. Il cammino verso lo sviluppo sostenibile è ancora lungo. Il monitoraggio della sostenibilità basato su indicatori (cfr. punto 2.3) ha evidenziato che in molti ambiti tematici trasversali e in molte sfide principali si registra tuttora un evoluzione negativa. Nei prossimi anni bisognerà fare in modo che gli effetti della crisi economica globale non vanifichino i progressi ottenuti e che i cambiamenti strutturali necessari allo sviluppo sostenibile possano essere avviati. In questo senso occorre portare avanti e intensificare la politica dello sviluppo territoriale /21

20 Allegato: revisione del sistema MONET Introduzione La revisione, svoltasi principalmente tra settembre 2007 e giugno 2009, è stata promossa e finanziata dai tre Uffici (ARE, UFAM e UST) all'origine del sistema MONET. Da un lato, mirava a migliorare la leggibilità e la pertinenza del sistema riducendo il numero degli indicatori, dall'altro intendeva colmare le lacune costatate. Gli indicatori sono stati dapprima sottoposti ad alcuni criteri di selezione che hanno permesso di eliminare quelli usati solo raramente in analisi e rapporti, come pure quelli la cui valutazione secondo i postulati dello sviluppo sostenibile non è univoca. Gli indicatori mantenuti inizialmente nella Strategia, come pure quelli definiti nel quadro del progetto MONETglobo (vedi qui di seguito), sono stati tutti ripresi in questa prima cernita. La procedura di selezione è stata in seguito affinata, grazie in particolare al contributo degli specialisti dei tre uffici (ARE, UFAM, UST) e di un gruppo costituito da uffici rappresentati nel Comitato interdipartimentale sullo sviluppo sostenibile (CISvS). Alla fine, il sistema riveduto è stato ridotto a 80 indicatori (al posto di 130). Tra questi, ve ne sono 12 nuovi, di cui 7 mantenuti poiché già presenti nella Strategia. Ampliamenti tematici Un attenzione particolare è stata accordata agli indicatori relativi alla cultura. Infatti, in occasione della selezione degli indicatori della Strategia, non era stato possibile sviluppare indicatori adeguati per la sfida trasversale n. 11 (Cultura). La revisione ha permesso non solo di definire due nuovi indicatori basati sulla nuova indagine sulle attività culturali in Svizzera svolta nel 2008 dall UST, ma anche di e- laborare un indicatore concernente le spese per la cultura e la salvaguardia del patrimonio. Quest ultimo potrà essere pubblicato quando verrà nuovamente realizzata la statistica relativa alle spese per la cultura, interrotta nel Il progetto MONETglobo, finanziato dalla DCS e svolto dall'ust, ha contribuito a colmare qualche lacuna della Strategia, in particolare per quanto concerne la sfida n. 8 (Sfide globali per l ambiente e lo sviluppo). Il progetto, i cui risultati sono stati pubblicati alla fine del 2008, aveva lo scopo di integrare nel sistema MONET una serie di indicatori atti a descrivere gli aspetti globali dello sviluppo sostenibile. Infatti, lo sviluppo sostenibile di un Paese non può essere concepito in maniera isolata. I danni all'ambiente, l'uso di risorse naturali ma anche il rispetto dei principi di equità e di solidarietà sono concetti che oltrepassano i confini nazionali. Un gruppo di esperti composto da rappresentati dell'amministrazione federale, della ricerca e di ONG ha dapprima definito i temi in relazione con la dimensione globale, in seguito selezionato indicatori relativi a questi ambiti. Una parte di questi indicatori è stata integrata nella Strategia. 20/21

visto il trattato sul funzionamento dell Unione europea,

visto il trattato sul funzionamento dell Unione europea, 17.11.2012 IT Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 320/3 REGOLAMENTO (UE) N. 1077/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per la supervisione da parte delle

Dettagli

Allegato alla DGR n. del

Allegato alla DGR n. del Accordo ai sensi dell art. 15 della legge n. 241/90 tra il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, la Regione Puglia e l'istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA)

Dettagli

La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt)

La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt) SCHEDA 8 La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt) Verona, Italia, 5-9 luglio 2000 LA SFIDA DI VERONA Investire in salute significa promuoverne

Dettagli

La politica di sviluppo rurale e il PSR 2007-2013 della Lombardia

La politica di sviluppo rurale e il PSR 2007-2013 della Lombardia La politica di sviluppo rurale e il PSR 2007-2013 della Lombardia Roberto Pretolani Dipartimento di Economia e Politica Agraria, Agro-alimentare e Ambientale Università degli Studi di Milano La politica

Dettagli

POLITICA DI COESIONE 2014-2020

POLITICA DI COESIONE 2014-2020 INVESTIMENTO TERRITORIALE INTEGRATO POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A dicembre 2013, il Consiglio dell Unione europea ha formalmente adottato le nuove normative e le leggi che regolano il ciclo successivo

Dettagli

IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE

IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE Relatore: LIFE 04 ENV/IT/494 AGEMAS Obiettivi del sistema di gestione ambientale Prevenzione, riduzione dell inquinamento Eco-efficienza nella gestione delle

Dettagli

Fondazione umanitaria CRS Direttive per le attribuzioni dei fondi della Fondazione umanitaria CRS (Direttive sulle dotazioni)

Fondazione umanitaria CRS Direttive per le attribuzioni dei fondi della Fondazione umanitaria CRS (Direttive sulle dotazioni) Fondazione umanitaria CRS Direttive per le attribuzioni dei fondi della Fondazione umanitaria CRS (Direttive sulle dotazioni) La Croce Rossa Svizzera (CRS) è un associazione privata, riconosciuta dalla

Dettagli

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo. L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ MANUALE GESTIONE QUALITÀ SEZ. 5.1 REV. 02 pagina 1/5 MANUALE DELLA QUALITÀ Rif.to: UNI EN ISO 9001:2008 PARTE 5: RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA

Dettagli

Investire nell azione per il clima, investire in LIFE

Investire nell azione per il clima, investire in LIFE Investire nell azione per il clima, investire in LIFE UNA PANORAMICA DEL NUOVO SOTTOPROGRAMMA LIFE AZIONE PER IL CLIMA 2014-2020 istock Azione per il clima Cos è il nuovo sottoprogramma LIFE Azione per

Dettagli

LA PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA 2014-2020

LA PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA 2014-2020 LA PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA 2014-2020 Il 26 marzo 2010 il Consiglio Europeo ha approvato la proposta della Commissione Europea di lanciare Europa 2020, una nuova strategia per la crescita e l occupazione

Dettagli

Avvio della programmazione 2007-13

Avvio della programmazione 2007-13 Avvio della programmazione 2007-13 Definizione dei criteri di selezione degli interventi per l attuazione delle strategie previste dal Programma Cagliari 9.11.2007 1 Le prossime scadenze Attività Definizione

Dettagli

Linee guida sulla Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro nella legislazione europea

Linee guida sulla Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro nella legislazione europea Linee guida sulla Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro nella legislazione europea Giovanni Bartoli Nell Unione europea la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro rappresentano argomenti tra i più

Dettagli

Ruolo e attività del punto nuova impresa

Ruolo e attività del punto nuova impresa SISTEMA DOTALE E CULTURA D IMPRESA: UNA RETE DI SERVIZI PER IL TERRITORIO MANTOVANO a cura di Alessandra Ligabue PROMOIMPRESA Ruolo e attività del punto nuova impresa PromoImpresa, in qualità di Azienda

Dettagli

Collaborazione tra l Amministrazione federale e le organizzazioni non governative

Collaborazione tra l Amministrazione federale e le organizzazioni non governative Collaborazione tra l Amministrazione federale e le organizzazioni non governative Rapporto della Commissione della gestione del Consiglio degli Stati del 21 agosto 2009 Onorevoli presidente e consiglieri,

Dettagli

AGENDA 21 LOCALE DELLE PROVINCE D ABRUZZO

AGENDA 21 LOCALE DELLE PROVINCE D ABRUZZO Regione Abruzzo AGENDA 21 LOCALE DELLE Rete Agende 21 Locali della Regione Abruzzo PIANO DI LAVORO della PROVINCIA DELL AQUILA PREMESSA L Agenda 21 è il documento messo a punto a livello mondiale durante

Dettagli

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione

Dettagli

Corso Tecnico di redazione di progetti Europei

Corso Tecnico di redazione di progetti Europei Corso Tecnico di redazione di progetti Europei Politiche, programmi, bandi Dovrebbe essere innanzitutto chiaro che le risorse finanziarie messe a disposizione dal bilancio europeo attraverso i bandi servono

Dettagli

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007 Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 PIANO e PIANIFICAZIONE 3 Pianificazione È il Processo con il quale un individuo, una impresa, una istituzione, una collettività territoriale

Dettagli

Proposta di regolamento generale

Proposta di regolamento generale Analisi delle priorità e degli obiettivi della in relazione alla proposta di regolamento generale dei Fondi del QSC Fondi del Quadro Strategico Comune (QSC) Obiettivi Una crescita intelligente: sviluppare

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE

PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA AGENZIA NAZIONALE PER I GIOVANI PROTOCOLLO D INTESA Tra la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e l Agenzia Nazionale per i Giovani in relazione alle attività e

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute Dipartimento della sanità pubblica e dell innovazione Direzione generale dei rapporti europei ed internazionali INFORMATIVA OMS: ATTIVITÀ FISICA Traduzione non ufficiale a cura di

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

92/241/CEE: Raccomandazione del Consiglio, del 31 marzo 1992, sulla custodia dei bambini

92/241/CEE: Raccomandazione del Consiglio, del 31 marzo 1992, sulla custodia dei bambini 92/241/CEE: Raccomandazione del Consiglio, del 31 marzo 1992, sulla custodia dei bambini Gazzetta ufficiale n. L 123 del 08/05/1992 pag. 0016-0018 RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO del 31 marzo 1992 sulla

Dettagli

METODI E OBIETTIVI PER UN USO EFFICACE DEI FONDI COMUNITARI 2014/2020 Il bilancio europeo 2014/2020, approvato ad inizio 2013, assegnerà all Italia

METODI E OBIETTIVI PER UN USO EFFICACE DEI FONDI COMUNITARI 2014/2020 Il bilancio europeo 2014/2020, approvato ad inizio 2013, assegnerà all Italia METODI E OBIETTIVI PER UN USO EFFICACE DEI FONDI COMUNITARI 2014/2020 Il bilancio europeo 2014/2020, approvato ad inizio 2013, assegnerà all Italia cospicui finanziamenti per la coesione economica, sociale

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Il sistema di contabilità di CO2: il calcolo delle emissioni e degli assorbimenti

Il sistema di contabilità di CO2: il calcolo delle emissioni e degli assorbimenti Giovedì 6 maggio 2010 - Istituto d Istruzione Superiore Montessori - Da Vinci Il sistema di contabilità di CO2: il calcolo delle emissioni e degli assorbimenti CISA scarl Dott. Agr. Odaldi Marco 1 CISA

Dettagli

Documenti per i corsi

Documenti per i corsi Descrizione dell offerta Applicazione della formazione professionale di base Documenti per i corsi inter a ziendali (CI): Corsi interaziendali progr amma di forma zione per i corsi inter a ziendali, controlli

Dettagli

EaSI Employment and Social Innovation. Assi PROGRESS e EURES

EaSI Employment and Social Innovation. Assi PROGRESS e EURES Provincia di Pistoia EaSI Employment and Social Innovation Assi PROGRESS e EURES Potenzialità per il lavoro e l integrazione sociale su scala europea Carla Gassani Servizio Politiche attive del Lavoro,

Dettagli

Europa per i cittadini 2007-2013

Europa per i cittadini 2007-2013 Europa per i cittadini 2007-2013 Il Programma ha come scopo primario la promozione della cittadinanza europea attiva, ovvero il coinvolgimento diretto dei cittadini e delle organizzazioni della società

Dettagli

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni L art. 1, comma 86, della l. n. 56/2014 ha elencato le funzioni fondamentali delle Province non comprendendo tra queste il servizio idrico integrato;

Dettagli

Ordinanza sugli aiuti finanziari per la custodia di bambini complementare alla famiglia

Ordinanza sugli aiuti finanziari per la custodia di bambini complementare alla famiglia Ordinanza sugli aiuti finanziari per la custodia di bambini complementare alla famiglia 861.1 del 9 dicembre 2002 (Stato 1 febbraio 2015) Il Consiglio federale svizzero, visto l articolo 9 della legge

Dettagli

Progetto benessere organizzativo MODALITA DI COINVOLGIMENTO DEI DIPENDENTI

Progetto benessere organizzativo MODALITA DI COINVOLGIMENTO DEI DIPENDENTI Progetto benessere organizzativo MODALITA DI COINVOLGIMENTO DEI DIPENDENTI Documento approvato dai dirigenti e dagli incaricati di posizione organizzativa nell incontro del 13.1.2006 PREMESSA Si è conclusa

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) Revisione Approvazione n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA QUALITA Il nostro progetto

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

La nuova Politica Agricola Comune (PAC)

La nuova Politica Agricola Comune (PAC) Argomenti trattati La nuova Politica Agricola Comune (PAC) Il percorso per giungere alla nuova PAC I principali elementi della discussione in atto Lo Sviluppo Rurale nella nuova PAC Spunti di riflessione

Dettagli

Strategia della Fondazione svizzera per la promozione dell allattamento al seno

Strategia della Fondazione svizzera per la promozione dell allattamento al seno Strategia della Fondazione svizzera per la promozione dell allattamento al seno Scopo della Fondazione La persegue quale scopo la promozione dell allattamento in Svizzera, in particolare mediante un informazione

Dettagli

Il Patto dei Sindaci e il Piano di Azione per l Energia Sostenibile - PAES -

Il Patto dei Sindaci e il Piano di Azione per l Energia Sostenibile - PAES - Il Patto dei Sindaci e il Piano di Azione per l Energia Sostenibile - PAES - Smart City Comuni in classe A 1 Indice 1. Il Patto dei Sindaci 2. Il Piano di Azione per l Energia Sostenibile PAES 3. Il progetto

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A PROTOCOLLO D'INTESA TRA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE (di seguito denominato Ministero) E DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A (di seguito denominata Casa Editrice) VISTO il decreto legislativo 16 aprile 1994, n.

Dettagli

Piani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali

Piani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Piani integrati per lo sviluppo locale Progetti di marketing territoriale Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Sviluppo di prodotti turistici Strategie e piani di comunicazione Percorsi

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Protocollo d Intesa per la tutela dei minori Rom, Sinti e Camminanti tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Opera Nomadi VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo

Dettagli

Gli obiettivi del Piano energetico regionale. Intervento dell Ing. Sebastiano Cacciaguerra Direttore del Servizio Energia

Gli obiettivi del Piano energetico regionale. Intervento dell Ing. Sebastiano Cacciaguerra Direttore del Servizio Energia Gli obiettivi del Piano energetico regionale Intervento dell Ing. Sebastiano Cacciaguerra Direttore del Servizio Energia 1 Il progetto del PER Il Servizio Energia è attualmente impegnato, attraverso un

Dettagli

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE DI INTERVENTI DI PROMOZIONE DEI DIRITTI UMANI E DELLA CULTURA DI PACE

PROGRAMMA TRIENNALE DI INTERVENTI DI PROMOZIONE DEI DIRITTI UMANI E DELLA CULTURA DI PACE CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO (SETTIMA LEGISLATURA) PROGRAMMA TRIENNALE DI INTERVENTI DI PROMOZIONE DEI DIRITTI UMANI E DELLA CULTURA DI PACE PERIODO 2004-2006 * Allegato alla deliberazione consiliare

Dettagli

PON FESR AMBIENTI PER L APPRENDIMENTO PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO ANNUALE DI ESECUZIONE - ANNO 2011

PON FESR AMBIENTI PER L APPRENDIMENTO PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO ANNUALE DI ESECUZIONE - ANNO 2011 PON FESR AMBIENTI PER L APPRENDIMENTO PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO ANNUALE DI ESECUZIONE - ANNO 2011 L avanzamento del PON FESR nel 2011 in sintesi L attuazione del PON FESR mantiene e rafforza gli elementi

Dettagli

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell Agenzia Europea per l'ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella

Dettagli

446.11 Ordinanza sulla promozione delle attività extrascolastiche di fanciulli e giovani

446.11 Ordinanza sulla promozione delle attività extrascolastiche di fanciulli e giovani Ordinanza sulla promozione delle attività extrascolastiche di fanciulli e giovani (Ordinanza sulla promozione delle attività giovanili extrascolastiche, OPAG) del 17 ottobre 2012 (Stato 1 gennaio 2013)

Dettagli

La nuova logica di realizzazione dei progetti. Fabio Girotto Regione Lombardia

La nuova logica di realizzazione dei progetti. Fabio Girotto Regione Lombardia La nuova logica di realizzazione dei progetti Fabio Girotto Regione Lombardia LE SCELTE STRATEGICHE DEL NUOVO PROGRAMMA Obiettivo Tematico 1 Priorità d investimento 1b (rapporti tra imprese e mondo della

Dettagli

newsletter N.4 Dicembre 2013 Erasmus+ il nuovo programma integrato per l istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport.

newsletter N.4 Dicembre 2013 Erasmus+ il nuovo programma integrato per l istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport. newsletter N.4 Dicembre 2013 Questo numero è stato realizzato da: Franca Fiacco ISFOL Agenzia Nazionale LLP Programma settoriale Leonardo da Vinci Erasmus+ il nuovo programma integrato per l istruzione,

Dettagli

Europa 2020, salute e sociale

Europa 2020, salute e sociale Europa 2020, salute e sociale Breve introduzione L Europa 2020 presenta tre priorità che si rafforzano a vicenda: Crescita intelligente: sviluppare un'economia basata sulla conoscenza e sull'innovazione.

Dettagli

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE 1. INTRODUZIONE La legge-delega 4 marzo 2009, n. 15, ed il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, di seguito Decreto,

Dettagli

L energia. La riqualificazione e l efficienza. energetica: obiettivi ambientali e obblighi

L energia. La riqualificazione e l efficienza. energetica: obiettivi ambientali e obblighi La riqualificazione e l efficienza L energia energetica: per uscire dalla obiettivi ambientali e obblighi crisi: di legge le opportunità per la riqualificazione energetica degli edifici Sara Vito Assessore

Dettagli

Ufficio di coordinamento della mobilità sostenibile COMO

Ufficio di coordinamento della mobilità sostenibile COMO Ufficio di coordinamento della mobilità sostenibile COMO Ufficio di coordinamento della mobilità sostenibile COMO Bando di concorso Termine di chiusura: 30 aprile 2016 febbraio 2016 Bundesamt für Energie

Dettagli

Cancelleria comunale Via Municipio 13 6850 Mendrisio

Cancelleria comunale Via Municipio 13 6850 Mendrisio Cancelleria comunale Via Municipio 13 6850 Mendrisio 058 688 31 10 cancelleria@mendrisio.ch mendrisio.ch Comunicato stampa Gennaio 2014 Incentivi della per iniziative nel campo della mobilità aziendale.

Dettagli

«Comune amico dei bambini»

«Comune amico dei bambini» «Comune amico dei bambini» Un iniziativa dell UNICEF per situazioni di vita a misura di bambino in Svizzera Obiettivo Comuni amici dei bambini I bambini sono il nostro futuro. La Convenzione dell ONU sui

Dettagli

ISMENE TRAMONTANO Le iniziative per la diffusione della qualità

ISMENE TRAMONTANO Le iniziative per la diffusione della qualità ISMENE TRAMONTANO Le iniziative per la diffusione della qualità Il Reference Point italiano sulla qualità dei Sistemi di Istruzione e Formazione professionale A cura di Ismene Tramontano Ricercatrice Isfol

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ REV. 00 pagina 1/4 MANUALE DELLA QUALITÀ Rif.to: UNI EN ISO 9001:2008 PARTE 5: RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ SOMMARIO A Impegno della

Dettagli

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;

Dettagli

Manifesto dei diritti dell infanzia

Manifesto dei diritti dell infanzia Manifesto dei diritti dell infanzia I bambini costituiscono la metà della popolazione nei paesi in via di sviluppo. Circa 100 milioni di bambini vivono nell Unione europea. Le politiche, la legislazione

Dettagli

LA FORMULA. TERZA PARTE: DOVE TROVARLI Indirizzi e recapiti per viaggiare sicuri. I QUADERNI SI ARTICOLANO IN TRE PARTI:

LA FORMULA. TERZA PARTE: DOVE TROVARLI Indirizzi e recapiti per viaggiare sicuri. I QUADERNI SI ARTICOLANO IN TRE PARTI: LA FORMULA PROFILO EDITORIALE: La collana de I Quaderni della Comunicazione nasce come una guida mensile rivolta alle Aziende per aiutarle a orientarsi nei diversi meandri della comunicazione commerciale.

Dettagli

DIRETTIVE INTERNE D ACCERTAMENTO DELLA QUALITÀ PRESSO L UNIVERSITÀ DELLA SVIZZERA ITALIANA (QA USI)

DIRETTIVE INTERNE D ACCERTAMENTO DELLA QUALITÀ PRESSO L UNIVERSITÀ DELLA SVIZZERA ITALIANA (QA USI) DIRETTIVE INTERNE D ACCERTAMENTO DELLA QUALITÀ PRESSO L UNIVERSITÀ DELLA SVIZZERA ITALIANA (QA USI) Entrata in vigore: 1 maggio 2007 Servizio Qualità USI - Servizio Ricerca USI-SUPSI Page 1 Accertamento

Dettagli

Memorandum of Understanding (MoU) tra il Segretariato Permanente della Convenzione delle Alpi e l associazione Città alpina dell anno

Memorandum of Understanding (MoU) tra il Segretariato Permanente della Convenzione delle Alpi e l associazione Città alpina dell anno Memorandum of Understanding (MoU) tra il Segretariato Permanente della Convenzione delle Alpi e l associazione Città alpina dell anno I. Relazione Il contesto comune Le città alpine sono di fondamentale

Dettagli

Presidenza del Consiglio dei Ministri Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare

Presidenza del Consiglio dei Ministri Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Presidenza del Consiglio dei Ministri Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare PATTO PER L AMBIENTE per la lotta ai cambiamenti climatici e all inquinamento, per un Italia che,

Dettagli

Argomenti Contro. Dokumentation Documentation Documentazione 13.095. Imposta sull energia invece dell IVA. Iniziativa popolare.

Argomenti Contro. Dokumentation Documentation Documentazione 13.095. Imposta sull energia invece dell IVA. Iniziativa popolare. Parlamentsdienste Services du Parlement Servizi 13.095 del Parlamento Servetschs dal parlament Argomenti Contro Imposta sull energia invece dell IVA. Iniziativa popolare Dokumentation Documentation Documentazione

Dettagli

Riunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03

Riunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03 Riunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03 Roma, 18 dicembre 2003 Agenda dell'incontro Approvazione del regolamento interno Stato di avanzamento del "Progetto Monitoraggio" Prossimi

Dettagli

REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO DELL ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI

REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO DELL ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO DELL ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI Premessa Questo Regolamento, nell ambito dell autonomia gestionale,

Dettagli

Standard minimi della qualità dei programmi SRG SSR

Standard minimi della qualità dei programmi SRG SSR Standard minimi della qualità dei programmi SRG SSR Preambolo La qualità dei programmi è un tema centrale per un servizio pubblico nazionale qual è la SRG SSR. La Concessione del 28.11.2007 pone elevati

Dettagli

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1 UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA Fase 1: Analisi iniziale L analisi iniziale prevede uno studio dello stato attuale della gestione interna dell Ente. Metodo: si prevede l individuazione dei referenti

Dettagli

(Avvisi) PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI COMMISSIONE EUROPEA

(Avvisi) PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI COMMISSIONE EUROPEA C 333/12 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 10.12.2010 V (Avvisi) PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI COMMISSIONE EUROPEA Invito a presentare proposte EAC/57/10 Programma «Gioventù in azione» 2007-2013 (2010/C

Dettagli

LE OPPORTUNITÀ DI FINANZIAMENTO Ipotesi e proposte nel contesto del nuovo ciclo di programmazione dei Fondi strutturali 2014/2020

LE OPPORTUNITÀ DI FINANZIAMENTO Ipotesi e proposte nel contesto del nuovo ciclo di programmazione dei Fondi strutturali 2014/2020 LE OPPORTUNITÀ DI FINANZIAMENTO Ipotesi e proposte nel contesto del nuovo ciclo di programmazione dei Fondi strutturali 2014/2020 Floriana Clemente Direzione Ambiente Robassomero, 11 dicembre 2013 Le risorse:

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

Incontro del Tavolo nazionale Isfol- Associazioni datoriali Pro.P. Isfol, 20 giugno 2013

Incontro del Tavolo nazionale Isfol- Associazioni datoriali Pro.P. Isfol, 20 giugno 2013 Incontro del Tavolo nazionale Isfol- Associazioni datoriali Pro.P. Isfol, 20 giugno 2013 1 L interesse europeo Negli ultimi anni, l interesse della Commissione europea per l inclusione sociale è cresciuto

Dettagli

Sistema di Gestione Integrata Qualità/Ambiente/Sicurezza Doc.3 Politiche aziendale. Qualità/Ambiente

Sistema di Gestione Integrata Qualità/Ambiente/Sicurezza Doc.3 Politiche aziendale. Qualità/Ambiente Pag. 1 di 5 Qualità/Ambiente L azienda Di Leo Nobile S.p.A. è nata nel 1956 a Castel San Giorgio (Sa) ed è uno stabilimento di circa m² 16.591 di cui 10.000 m² coperti, nel quale è concentrata l attività

Dettagli

POLITICA DEL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATA POLITICA PER LA QUALITÀ E PER LA SICUREZZA

POLITICA DEL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATA POLITICA PER LA QUALITÀ E PER LA SICUREZZA POLITICA DEL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATA POLITICA PER LA QUALITÀ E PER LA SICUREZZA 01.04 La Politica per la Qualità e per la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro definita dalla Direzione contiene

Dettagli

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager

Dettagli

REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE

REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE Adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 40 del 30 ottobre 2012 1 REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE

Dettagli

CONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1

CONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1 Convenzione 187 CONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1 La Conferenza generale dell Organizzazione Internazionale del Lavoro, Convocata a Ginevra dal Consiglio

Dettagli

12.101 n Pacchetto di consolidamento e di verifica dei compiti 2014. Legge federale

12.101 n Pacchetto di consolidamento e di verifica dei compiti 2014. Legge federale Sessione speciale maggio 2015 e-parl 29.05.2015 14:18-1 - 12.101 n Pacchetto di consolidamento e di verifica dei compiti 2014. Legge federale Disegno del Consiglio federale Decisione del Messaggio aggiuntivo

Dettagli

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE SICUREZZA E RISPETTO DELLE REGOLE FINALITA e OBIETTIVI DEL PROGETTO Le direttive comunitarie in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro sottolineano la necessità

Dettagli

Gestione diretta: I programmi comunitari

Gestione diretta: I programmi comunitari Gestione diretta: I programmi comunitari Modalità Strumenti Gestione diretta Programmi UE a finanziamento diretto IPA ENI 4 Strumenti geografici PI DCI Assistenza esterna EIDHR 3 Strumenti tematici IfS

Dettagli

Il piano della mobilità urbana nella regione Ile-de-France

Il piano della mobilità urbana nella regione Ile-de-France 27 Novembre 2012 Il piano della mobilità urbana nella regione Ile-de-France Laurence Debrincat, STIF Workshop sui Piani Urbani della Mobilità Sostenibile - Milano 2 Sommario Il contesto delle politiche

Dettagli

Anno 2014. Rapporto ambientale

Anno 2014. Rapporto ambientale Anno 2014 Rapporto ambientale 1 ANNO 2014 Nell anno 2005 la SITI TARGHE S.r.l. ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008, nel 2011 e nel

Dettagli

I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001

I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001 I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001 Percorsi di ampliamento dei campi di applicazione gestiti in modo

Dettagli

REGOLAMENTO SU OSSERVATORIO TURISTICO DI DESTINAZIONE DELLA PROVINCIA DI LIVORNO

REGOLAMENTO SU OSSERVATORIO TURISTICO DI DESTINAZIONE DELLA PROVINCIA DI LIVORNO PROVINCIA DI LIVORNO REGOLAMENTO SU OSSERVATORIO TURISTICO DI DESTINAZIONE DELLA PROVINCIA DI LIVORNO (OTD) Approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 168/22.12.2011 In vigore dal 1 febbraio

Dettagli

Il Programma MED 2014-2020

Il Programma MED 2014-2020 Il Programma MED 2014-2020 Obiettivo generale Promuovere una crescita sostenibile nel bacino mediterraneo favorendo pratiche innovative e un utilizzo ragionevole delle risorse (energia, acqua, risorse

Dettagli

Legge federale sulla politica regionale

Legge federale sulla politica regionale Legge federale sulla politica regionale Disegno del L Assemblea federale della Confederazione Svizzera, visto l articolo 103 della Costituzione federale 1 ; visto il messaggio del Consiglio federale del

Dettagli

II.11 LA BANCA D ITALIA

II.11 LA BANCA D ITALIA Provvedimento del 24 marzo 2010. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di contenuto generale della Banca d Italia nell esercizio delle funzioni di vigilanza bancaria

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con delibera di Giunta Comunale n. 22 del 20.04.2011 in vigore dal 26.05.2011 TITOLO

Dettagli

Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005

Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005 Questionario di Autovalutazione di un Sistema di Gestione per la Qualità verso: Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005 newsletter TECSE N. 02- Febbraio 2012 (Allegato

Dettagli

Milano, 21 marzo 2012. Azioni ambientali di UBI BANCA e CDP

Milano, 21 marzo 2012. Azioni ambientali di UBI BANCA e CDP Azioni ambientali di UBI BANCA e CDP INDICE Strategia aziendale in materia di clima La policy ambientale e il codice etico La loro applicazione Il programma energetico Le opportunità derivanti da CDP 2

Dettagli

PROGRAMMA DI COOPERAZIONE Alpine Space Programme 2014-2020

PROGRAMMA DI COOPERAZIONE Alpine Space Programme 2014-2020 PROGRAMMA DI COOPERAZIONE Alpine Space Programme 2014-2020 La presente scheda ha lo scopo di illustrare sinteticamente i contenuti del Programma di Cooperazione per il periodo 2014-2020, approvato dalla

Dettagli

valutata la richiesta di rinnovo di tale protocollo d intesa da parte del Centro Unesco di Torino, prot. n. 25214 del 20 maggio 2015 ;

valutata la richiesta di rinnovo di tale protocollo d intesa da parte del Centro Unesco di Torino, prot. n. 25214 del 20 maggio 2015 ; REGIONE PIEMONTE BU32 13/08/2015 Deliberazione della Giunta Regionale 6 luglio 2015, n. 35-1688 Approvazione dello schema di Protocollo d'intesa annuale tra la Regione Piemonte, l'ufficio Scolastico regionale

Dettagli

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE GRUPPI DI LAVORO GRUPPO DI LAVORO Un gruppo di lavoro è costituito da un insieme di individui che interagiscono tra loro con una certa regolarità, nella consapevolezza di dipendere l uno dall altro e di

Dettagli

LEONARDO DA VINCI Formazione professionale Scheda riassuntiva

LEONARDO DA VINCI Formazione professionale Scheda riassuntiva LEONARDO DA VINCI Formazione professionale Scheda riassuntiva Descrizione generale Il Programma Leonardo da Vinci si propone di collegare le politiche alle pratiche nel campo dell istruzione e formazione

Dettagli

Il contratto di Rete

Il contratto di Rete 18 settembre 2014 Numero 2 Il contratto di Rete Speciale Contratto di Rete Con l art. 3, comma 4 ter, D.L. 5/2009, convertito con modificazioni in L. 33/2009, e successive modifiche e integrazioni, è stato

Dettagli

PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE

PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE A.S. Dott.ssa Carmen Prizzon Il progetto Operazione complessa unica e di durata limitata rivolta a produrre un risultato specifico attraverso

Dettagli

REGOLAMENTO PER GLI IMPIEGHI DEL PATRIMONIO

REGOLAMENTO PER GLI IMPIEGHI DEL PATRIMONIO REGOLAMENTO PER GLI IMPIEGHI DEL PATRIMONIO (approvato dalla Commissione Centrale di Beneficenza nella riunione del 28 febbraio 2005; coordinato con le modifiche deliberate il 24 luglio 2007, il 16 dicembre

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 30 marzo 2015, n. 620

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 30 marzo 2015, n. 620 14227 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 30 marzo 2015, n. 620 Accordo ai sensi dell art. 15 della legge n. 241/90 tra il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, la Regione Puglia

Dettagli

COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE

COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE 75 i dossier www.freefoundation.com COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE NEL RAPPORTO CONCLUSIVO DELLA MISSIONE IN ITALIA DEL 3-16 MAGGIO 17 maggio 2012 a cura di Renato Brunetta EXECUTIVE

Dettagli