Anno XI Numero 1 Settembre/Ottobre 2014 IL LAVORO CHE A BARI NON C E : GLI UNDER 30 ISCRITTI AL CENTRO PER L IMPIEGO

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1 Anno XI Numero 1 Settembre/Ottobre 2014 IL LAVORO CHE A BARI NON C E : GLI UNDER 30 ISCRITTI AL CENTRO PER L IMPIEGO E noto che il problema del lavoro giovanile costituisce da decenni uno dei nodi più problematici della società italiana, soprattutto di quella meridionale. Con il prolungarsi della crisi in corso, questo problema si è ulteriormente acuito sino a diventare talmente grave da apparire al momento quasi insolubile. Secondo l ISTAT, la disoccupazione giovanile avrebbe ormai superato la soglia del 40 per cento, un dato indubbiamente scoraggiante. IN QUESTO NUMERO: Un analisi, come sempre corredata da grafici e tabelle, dei dati relativi ai giovani iscritti al CpI di Bari (quanti sono, quali i titoli di studio in loro possesso, quale la condizione occupazionale) per cercare di cogliere almeno alcuni dei principali aspetti quantitativi e soprattutto qualitativi dell offerta di lavoro del segmento generazionale che, storicamente, ha più difficoltà a inserirsi nel mercato del lavoro e delle professioni locale. Questo numero del Bollettino esce dopo una lunga assenza della quale ci scusiamo con i lettori. Tale assenza è dipesa dalla penuria di informazioni statistiche aggiornate provenienti dai servizi per l impiego provinciale e regionale. Solo di recente, dopo mesi, ci sono stati forniti i dati che, opportunamente elaborati, vengono qui presentati. Il Governo sta mettendo a punto una serie di misure per tamponare il fenomeno. Anche le Regioni e gli enti locali, nei limiti delle loro competenze e risorse, si stanno muovendo nella stessa direzione. Ovviamente, in nulla si può sperare se non c è crescita, l unica condizione per arrestare effettivamente l emorragia di posti di lavoro e per crearne di nuovi. Appare, pertanto, improcrastinabile l adozione di incisivi provvedimenti di politica economica orientati allo sviluppo. Ma a fianco alle azioni di politica economica, un ruolo non marginale rivestono le politiche attive del lavoro la cui finalità è quella di eliminare o almeno di ridurre le distanze fra la domanda e l offerta di lavoro. E il caso, ad esempio, della formazione professionale che cerca di adeguare, quando non conformi o insufficienti, le competenze professionali possedute dai lavoratori alle esigenze della produzione e dell organizzazione aziendale. Naturalmente, per ottenere questo risultato è necessario che a monte siano ben note le caratteristiche della domanda (poniamo, i fabbisogni professionali delle imprese) e quelle dell offerta (competenze, titoli di studio, ecc. delle persone in cerca di occupazione). Diversamente, come abbiamo spesso sottolineato su queste pagine, qualsiasi azione messa in campo dai soggetti pubblici risulterebbe poco efficace se non inutile. La conoscenza del mercato del lavoro, infatti, costituisce il presupposto essenziale per ben calibrare tutti gli interventi, pena il naufragio di

2 ogni speranza di contrastare la disoccupazione. Per questo motivo, abbiamo più volte lamentato il mancato decollo in Puglia dell Osservatorio regionale sul mercato del lavoro, presente da anni in pressoché tutte le altre regioni italiane, anche del Mezzogiorno. La sua recentissima comparsa va dunque salutata con sia pur prudente fiducia. Nell ambito dell attività ricognitiva sulle caratteristiche del mercato del lavoro, nel presente numero del Bollettino informativo vengono esposti, con l ausilio di grafici e tabelle brevemente commentati, i risultati di un indagine svolta sull offerta di lavoro giovanile barese. I dati da noi elaborati sono stati acquisiti dal portale Sintesi dei servizi per l impiego provinciale e regionale. Questi dati sono riferiti alle persone in cerca di occupazione di età non superiore ai 29 anni che risultavano iscritte al Centro per l Impiego (CpI) di Bari nell agosto Si tratta di giovani, un numero imponente che è stato indagato tenendo conto del sesso, del titolo di studio e dello stato occupazionale. Essi rappresentano il 40 per cento circa delle 47mila persone in cerca di occupazione¹ iscritte al CpI di Bari (Fig. 1). L articolazione per sesso (Fig. 2) evidenzia come il numero delle donne sia assai cospicuo, anche se inferiore a quello degli uomini (rispettivamente: e ). Ma fra i sessi la differenza più importante sta nel diverso peso del livello di istruzione. La componente femminile, infatti, risulta più scolarizzata di quella maschile, una conseguenza della ben nota propensione di molte famiglie a incoraggiare i figli maschi a cercare un lavoro sin da ragazzi e, di contro, a sospingere le femmine verso la prosecuzione degli studi. Ciò condiziona notevolmente i percorsi di vita e influenza anche le dinamiche occupazionali. In effetti, è frequente il caso che i candidati a posizioni di tipo impiegatizio o direttivo siano in prevalenza donne piuttosto che uomini proprio perché in questi casi è richiesto un titolo di studio superiore. D altronde, come abbiamo avuto modo di osservare in precedenti indagini (si veda, ad esempio, il Bollettino informativo n. 5 del 2013), le donne in possesso di Diploma o di Laurea che sostengono il colloquio di Accoglienza presso il CpI sono in numero pressoché uguale a quello degli uomini, pur essendo la componente femminile quantitativamente minoritaria sul totale degli utenti. Diversa si presenta, invece, la situazione per quanto riguarda la condizione occupazionale. Le differenze fra le componenti maschile e femminile, infatti, appaiono più sfumate negli Inoccupati (cioè fra coloro che non hanno mai avuto un occupazione) perché la mancanza di nuove occasioni di lavoro miete le sue vittime in entrambi sessi, indifferentemente. Invece, fra i Disoccupati (ossia fra coloro che hanno avuto precedenti esperienze lavorative) sono di più i maschi perché per il motivo appena accennato a proposito del livello di istruzione molti di loro, da ragazzi, mentre le 2

3 loro coetanee continuavano a frequentare la scuola, già lavoravano. Questa è una delle principali ragioni per cui l inserimento degli uomini nel mercato del lavoro risulta generalmente precoce rispetto a quello delle donne. Per quanto riguarda i Titoli di studio (Tab. 1), gli Under 30 che hanno un titolo superiore a quello della scuola dell obbligo (Diploma, Laurea, Formazione Professionale post-obbligo) sono in maggioranza. Infatti, ben su un totale (quasi il 60 per cento) hanno proseguito gli studi dopo la Licenza media, un dato che attesta l elevato livello di scolarizzazione dell offerta di lavoro barese e ribadisce la gravità dell annoso problema della disoccupazione intellettuale. Tuttavia, è da notare che sono comunque moltissimi (7.930, più del 40 per cento) gli Under 30 che non si sono spinti oltre la scuola media inferiore. Da questi dati, si delinea chiaramente che l offerta di lavoro giovanile si presenta a Bari come fortemente polarizzata fra i due estremi dell alta e della bassa scolarizzazione, un dualismo di cui le politiche del lavoro dovrebbero tener conto. Tab. 1 - Iscritti al CpI di Bari fino a 29 anni di età - Agosto 2014 Distribuzione per Titolo di studio e sesso - V. A. TITOLO DI STUDIO F M TOTALI Nessun Titolo Licenza Elementare Obbligo Post Obbligo Laureati e assimilati TOTALI Fonte: Ns. Elaborazioni su dati del sistema Sintesi Rispetto allo Stato occupazionale (Tab. 2), la maggioranza relativa degli Under 30 si colloca fra i Disoccupati (7.688 persone). Seguono, quasi alla pari, gli Inoccupati (6.076) e i Precari (5.930). Ai fini della corretta lettura dei dati, va precisato che per Precari e Altri si intendono: a) coloro che hanno un lavoro non stabile come, ad esempio, i lavoratori a tempo determinato, b) i Cassintegrati che risultano formalmente ancora occupati ma che, evidentemente, sono a rischio disoccupazione, c) gli occupati in cerca di altra occupazione, d) altre tipologie di lavoratori con contratti non standard (cioè non a tempo indeterminato e pieno). Da questi dati emerge in tutta la sua 3

4 profondità il dramma di un mercato del lavoro locale che vede, accanto a una gran massa di giovani che non hanno ancora avuto la possibilità di cimentarsi in un esperienza di lavoro, un numero esorbitante di altri giovani che il loro lavoro lo hanno perduto e di altri ancora che sono a rischio di perderlo o che devono accettare condizioni contrattuali svantaggiose pur di mantenerlo. Tab. 2 - Iscritti al CpI di Bari fino a 29 anni di età - Agosto 2014 Distribuzione per Stato occupazionale e sesso - V. A. STATO OCCUPAZIONALE F M TOTALI Disoccupati Inoccupati Precari e Altri TOTALI Fonte: Ns. Elaborazioni su dati del sistema Sintesi La disoccupazione giovanile è purtroppo un fenomeno ben conosciuto nell area di Bari come, del resto, in tutto il Mezzogiorno. Rispetto al passato, al di là del dato quantitativo sicuramente più grave, essa presenta oggi delle caratteristiche nuove. Come abbiamo già osservato, la novità più significativa è costituita dall ormai altissimo numero di giovani provvisti di un livello di istruzione elevato. Potenzialmente, questo dato dovrebbe rappresentare non un problema ma una risorsa per l intero territorio. Infatti, l innalzarsi pressoché generale degli standard tecnologici, produttivi, organizzativi, commerciali dovrebbe portare le aziende baresi a fare ricorso a figure professionali di medio-alto profilo, una risorsa più che abbondante rappresentata, per l appunto, dai giovani. Invece, ciò accade in misura assai modesta o non accade affatto, tanto è vero che sia il numero degli Inoccupati sia quello dei Disoccupati e dei Precari Under 30 è terribilmente alto. Le ragioni di una tale inerzia sono molteplici e legate alle difficoltà del presente e all incertezza del futuro, specie per le piccole imprese, spesso a conduzione familiare, che costituiscono l ossatura del sistema produttivo locale. Tuttavia, meditati ma solleciti interventi di politica economica e di politica del lavoro potrebbero ridurre gli effetti devastanti dell attuale crisi in cui non solo i giovani non trovano lavoro ma e questo è il dato forse più angosciante di tutti i loro padri lo perdono. ¹: dato stimato I GRAFICI Il fenomeno della disoccupazione intellettuale appare qui in tutta la sua ampiezza: gli Under 30 in possesso di titolo di studio superiore sono in maggioranza. Tuttavia, resta molto alto il numero di quelli con bassa scolarizzazione 4

5 Quasi un terzo degli Under 30 non ha mai avuto un occupazione Le donne, pur numericamente di meno, risultano più scolarizzate degli uomini. In particolare, fra i laureati le donne sono in netta maggioranza Mentre i Disoccupati e i Precari sono in maggioranza uomini, gli Inoccupati presentano un sostanziale equilibrio numerico fra i due sessi, con una leggera prevalenza delle donne 5

6 Fra le donne Under 30, più dei due terzi è costituito da diplomate e laureate Quasi la metà degli uomini Under 30 ha un basso livello di istruzione Fra le donne Under 30, il numero delle Inoccupate è minore delle Disoccupate ma maggiore delle Precarie 6

7 Fra gli uomini Under 30, il numero degli Inoccupati è inferiore sia a quello dei Disoccupati sia a quello dei Precari La distribuzione dei titoli di studio fra i Disoccupati riflette quasi fedelmente quella relativa al totale degli Under 30 Fra i giovani Inoccupati è molto alto il numero di quelli in possesso di titoli di studio post Obbligo e di Laurea 7

8 Fra i Precari, il peso della bassa scolarizzazione è maggiore di quella osservata fra i Disoccupati e gli Inoccupati Questo è l ultimo numero del Bollettino informativo a cui collabora Ida Ziccolella che dal 1 ottobre va in pensione. Contenti per lei perché avrà più tempo da dedicare alle cose che la interessano maggiormente, tristi perché viene meno l animatrice arguta e vitale di questo giornale. Auguri, Ida, e grazie! Provincia di Bari Regione Puglia Fondo Sociale Europeo IL MERCATO DEL LAVORO INFORMA Bollettino informativo del Centro per l Impiego di Bari Via Devitofrancesco 12/A BARI Tel: Fax: bari.lavoro@provincia.ba.it - omlcpibari@libero.it Responsabile: Silvana Zingarelli Anno XI Numero 1 Settembre/Ottobre 2014 Edizione a cura di: Francesco Russo e Ida Ziccolella Grafica della testata: Domenico Linsalata Per ulteriori informazioni sui dati pubblicati e per eventuali osservazioni in merito alle problematiche connesse, va contattato il Servizio Analisi del Mercato del Lavoro del Centro per l Impiego di Bari scrivendo a uno dei seguenti indirizzi mail: bari.lavoro@provincia.ba.it - omlcpibari@libero.it 8

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.

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