Buone prassi per la sicurezza di spettacoli ed eventi

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Buone prassi per la sicurezza di spettacoli ed eventi"

Transcript

1 Buone prassi per la sicurezza di spettacoli ed eventi Spettacoli ed eventi in città Novità procedurali e normative per un allestimento sicuro di eventi, fiere e spettacoli pubblici Milano 9 ottobre 2014 Buone prassi per la sicurezza di spettacoli ed eventi Intervento a cura di: Dott.ssa Susanna Cantoni Dott.ssa Calogera Campo

2 Fare sicurezza nelle «manifestazioni temporanee»: il project work promosso dalla ASL di Milano Buone prassi per la sicurezza di spettacoli ed eventi

3 Progetto Manifestazioni Temporanee Perché un progetto ad hoc? Buone prassi per la sicurezza di spettacoli ed eventi

4 Progetto Manifestazioni Temporanee Perché un progetto ad hoc? Buone prassi per la sicurezza di spettacoli ed eventi

5 Progetto Manifestazioni Temporanee Buone prassi per la sicurezza di spettacoli ed eventi

6 Progetto Manifestazioni Temporanee Buone prassi per la sicurezza di spettacoli ed eventi

7 Progetto Manifestazioni Temporanee Buone prassi per la sicurezza di spettacoli ed eventi

8 Progetto Manifestazioni Temporanee

9

10 Progetto Manifestazioni Temporanee Caratteristiche del settore Tempi di realizzazione ristretti spesso in spazi ristretti avolteincarenzadiinformazionisulsito Imprese straniere con proprio personale con personale reclutato in Italia che devono integrarsi con le altre imprese italiane Altissimo livello di interferenza fra imprese italiane e straniere Realizzazione di strutture complesse Eterogenea e contemporanea presenza di figure professionali molto diverse

11 Progetto Manifestazioni Temporanee principali criticità emerse Organizzative e gestionali Coordinamento tra Cantiere e spazio/struttura ospitante Apparecchi di sollevamento Requisiti formativi di lavoratori stranieri, anche extra UE Presenza di attrezzature di lavoro e Dispositivi di Protezione Individuali extra UE

12 Progetto Manifestazioni Temporanee Le fasi e il metodo del progetto 2011 Istituzione nel SPSAL di un gruppo per la vigilanza 2012 Istituzione, con la collaborazione del Comune di Milano, di un tavolo tecnico per la sicurezza con il coinvolgimento attivo delle parti 2013 Un gruppo misto ha lavorato insieme per identificare buone prassi per la sicurezza nelle attività di allestimento di manifestazioni temporanee con verifica sul campo della validità delle soluzioni previste 2014 ASL Milano partecipa al gruppo interministeriale e Coordinamento delle Regioni per la stesura del testo del Decreto interministeriale del 22 luglio 2014 portando il suo contributo con le esperienze acquisite

13 Progetto Manifestazioni Temporanee Le fasi e il metodo del progetto Serrato confronto tecnico tra organo di controllo e i diversi attori che intervengono negli allestimenti per: - ricostruzione accurata del ciclo produttivo e delle diverse fasi di lavorazione - esame criticità - ricerca soluzioni concretamente attuabili rispetto alle esigenze del settore

14 Progetto Manifestazioni Temporanee l approccio preventivo nel controllo Acquisizione preventiva documentazione (PSC, POS, ecc): Intervenire precocemente per valutare la corretta progettazione delle attività e attivare correttivi mirati con largo anticipo Sopralluoghi nelle fasi più critiche per sorvegliare ad es.: montaggio ed equipaggiamento scenotecnico smontaggio delle opere temporanee organizzazione del lavoro e modalità di coordinamento Confronto attivo con attori del settore e parti sociali per individuare soluzioni percorribili alle criticità emerse Integrazione con VV.F. e D.T.L.

15 Vigilanza Manifestazioni Temporanee Area Musica Live NumeroAccessi Ispettivi Numero Imprese Controllate NumeroViolazioni Accertate Importo Totale Sanzioni Comminate

16 Dati Vigilanza Manifestazioni Temporanee

17 La normativa applicabile e l approccio di ASL Milano: una nuova modalità di vigilanza Intervento a cura di: Susanna Cantoni, Marco Morone

18 Progetto Manifestazioni Temporanee moda (uomo/donna): l assistenza Settembre/Ottobre 2013: proposta di istituzione di un tavolo di lavoro tra ASL MILANO - COMUNE MILANO CAMERA della MODA temi della legalità, sicurezza e salute sul lavoro necessità di un protocollo di intesa Dicembre 2013: proposta protocollo di intesa per l autoregolamentazione dei cantieri: Invio delle tracce da inserire nel protocollo di intesa associazioni di categoria/organizzatrici - Comune Milano

19 Progetto Manifestazioni Temporanee moda (uomo/donna): l assistenza Febbraio 2014 Camera Moda invia comunicazione di sensibilizzazione su SSL alle società di moda La sicurezza va di moda Aprile 2014 incontro con le imprese ispezionate Attività di prevenzione/promozione della salute e sicurezza nei cantieri moda

20 Buone prassi per la sicurezza di spettacoli ed eventi

21 Buone prassi per la sicurezza di spettacoli ed eventi

22 Buone prassi per la sicurezza di spettacoli ed eventi

23 Buone prassi per la sicurezza di spettacoli ed eventi Principali criticità rilevate Progettazione della sicurezza non si armonizza con la progettazione scenica Location Problematiche simili allo spettacolo oltre a intensivo sfruttamento della location con tanti eventi in rapida successione generando interferenze tra più cantieri

24 Buone prassi per la sicurezza di spettacoli ed eventi Principali criticità rilevate Gestione della Sicurezza durante le fasi di lavoro e delle maestranze Mancanza della documentazione di base per la sicurezza PSC, POS e carenza di formazione e idoneità sanitaria Largo impiego di cooperative di manovalanza Attrezzature di lavoro ed impianti Utilizzo promiscuo e improprio di attrezzature di lavoro e impianti anche concessi in uso alle varie imprese

25 Buone prassi per la sicurezza di spettacoli ed eventi NumeroAccessi Ispettivi 2013 Vigilanza Manifestazioni Temporanee Area Milano Moda Numero Imprese Controllate NumeroViolazioni Accertate Importo Sanzioni Comminate

26 Vigilanza Manifestazioni Temporanee Area Milano Moda Buone prassi per la sicurezza di spettacoli ed eventi NumeroAccessi Ispettivi Primo semestre Numero Imprese Controllate NumeroViolazioni Accertate Importo Sanzioni Comminate Secondo Semestre 1,8 Violazioni per Impresa 0,15 Violazioni per Impresa

27 Anche in vista di EXPO onsite e outsite Buone prassi per la sicurezza di spettacoli ed eventi ASL Milano continuerà svolgere i compiti di ASSISTENZA E PROMOZIONE Incontri informativi e formativi con imprese e soggetti interessati VIGILANZA Mantenimento dell attuale organizzazione di vigilanza in coordinamento con altri Enti (PL, DTL, VVF) COLLABORAZIONE partecipazione a tavoli tecnici, commissioni, CCV e CPV, ecc. promozione di incontri preventivi per la programmazione e progettazione in sicurezza.

28 Anche in vista di EXPO onsite e outsite Buone prassi per la sicurezza di spettacoli ed eventi Prosegue la collaborazione con il Comune di Milano cui la ASL dà il suo contributo per Facilitare, velocizzare l agibilità dei siti in cui svolgere gli eventi Contribuire con le proprie competenze tecniche alla stesura delle linee guida per gli organizzatori degli eventi Partecipare, investendo importanti risorse, alla CCV/CPV per gli eventi in città Partecipare, investendo importanti risorse alla CVI, appositamente costituita per l EXPO 2015 per l esame progetti dei padiglioni e per gli eventi nel sito

29 Progetto Manifestazioni Temporanee Qualche altro elemento Estendere la metodologia utilizzata a tutte le manifestazioni di spettacolo anche ai fini della sicurezza degli utenti Ruolo delle Commissioni di vigilanza su pubblico spettacolo

30 Divulgazione informazioni Buone prassi per la sicurezza di spettacoli ed eventi

31 Divulgazione informazioni Buone prassi per la sicurezza di spettacoli ed eventi

32 Progetto Manifestazioni Temporanee aspettando, ma già lavorando sul sito Buone prassi per la sicurezza di spettacoli ed eventi 20 grandi cantieri aperti (piastra, ponti, strade,metro..) 21 padiglioni in costruzione Infortuni gravi = zero

33 Cosa succede in città.. Buone prassi per la sicurezza di spettacoli ed eventi In vista di EXPO già da quest anno si sono moltiplicati gli eventi EXPO in città Settimane della moda e salone del mobile Eventi sportivi Concerti Promozione dei brand Tutti gli eventi temporanei sul sito che prevedono montaggio e smontaggio di strutture Book city 0ltre 7000 la stima degli eventi a Milano previsti nel 2015

34 Cantieri temporanei per spettacoli e manifestazioni fieristiche novità e specificità Decreto interministeriale del 22 luglio 2014 In attuazione al Decreto del Fare per le particolari specificità del settore Novità e specificità Eventuale sotto titolo Intervento a cura di: Dott.ssa Susanna Cantoni Dott.ssa Calogera Campo

35 Un po di chiarezza tenuto conto delle particolari esigenze Novità e specificità Quando si applica solo il titolo I del DLgs81/08 Quando si ricade anche negli obblighi previsti dal titolo IV del DLgs81/08

36 Particolari esigenze art. 1 comma 2 Contemporanea presenza di decine di imprese diverse Tempi di realizzazione ristretti Presenza rilevante di lavoratori stranieri e imprese straniere Realizzano imponenti strutture con ampio uso di apparecchi di sollevamento, elementi mobili scenici etc. La progettazione e l installazione delle strutture e delle attrezzature risentono di un forte condizionamento artistico e scenico Presenza di un eterogeneo gruppo di qualifiche professionali al lavoro contemporaneamente e negli stessi luoghi, che devono necessariamente operare in modo integrato Evidente la necessità di un unico coordinamento per la sicurezza Dott.ssa Susanna Cantoni

37 Decreto interministeriale del 22 luglio 2014 Novità e specificità Le opere temporanee non sono ponteggi ma possono essere usate come opere di sostegno a condizione che le stesse siano idonee allo scopo possibilità di prevedere una formazione specifica per i lavoratori

38

39 Decreto interministeriale del 22 luglio 2014 Elementi di semplificazione Novità e specificità Niente fascicolo tecnico dell opera POS e PSC semplificati e contestualizzati(allegato 3) Idoneità tecnico professionale in particolare per imprese straniere (Modello allegato) Elementi di tutela Obbligo del committente di acquisire informazioni sulle caratteristiche del sito (all.1)

40 È plausibile coordinare e vigilare nel modo tradizionale? INTERFERENZE

41 Decreto interministeriale del 22 luglio 2014 Novità per l allestimento Fieristico si applica a attività di approntamento e smantellamento di strutture allestitive, tendostrutture o opere temporanee per manifestazioni fieristichetenuto conto delle particolari esigenze del settore fieristico Novità e specificità Obblighi per il gestore/organizzatore fieristico Il DUVRI del quartiere fieristico o del sito è in realtà un documento di intercoordinamento

42 Novità e specificità La realizzazione del sito è un primo laboratorio

Fare sicurezza nelle «manifestazioni temporanee»: il project work promosso dalla ASL di Milano

Fare sicurezza nelle «manifestazioni temporanee»: il project work promosso dalla ASL di Milano Fare sicurezza nelle «manifestazioni temporanee»: il project work promosso dalla ASL di Milano Milano, 21 ottobre 2013 Perché un progetto ad hoc? Perché un progetto ad hoc? Le fasi e il metodo del

Dettagli

La sicurezza è sempre di moda Salute e Sicurezza negli eventi di moda: 3 anni di attività di ASL Milano

La sicurezza è sempre di moda Salute e Sicurezza negli eventi di moda: 3 anni di attività di ASL Milano Salute e Sicurezza negli eventi di moda: 3 anni di attività di ASL Milano Milano - EXPOGATE 14 settembre 2015 Intervento a cura di: Susanna Cantoni, Marco Morone SICURAMENTE UNO SPETAACOLO 2011 Fare sicurezza

Dettagli

Il sistema prevenzione nel grande evento Expo - Committenza, operatori del settore e pubblica amministrazione in un confronto concreto 12 marzo 2015

Il sistema prevenzione nel grande evento Expo - Committenza, operatori del settore e pubblica amministrazione in un confronto concreto 12 marzo 2015 Il sistema prevenzione nel grande evento Expo - Committenza, operatori del settore e pubblica amministrazione in un confronto concreto 12 marzo 2015 Intervento a cura di: Marco Morone Progetto Manifestazioni

Dettagli

La sicurezza sul lavoro nelle manifestazioni di pubblico spettacolo: l esperienza del Servizio PSAL della ASL di Milano.

La sicurezza sul lavoro nelle manifestazioni di pubblico spettacolo: l esperienza del Servizio PSAL della ASL di Milano. SicurementeLive Spettacoli dal Vivo: Cultura e Lavoro in Sicurezza La sicurezza sul lavoro nelle manifestazioni di pubblico spettacolo: l esperienza del Servizio PSAL della ASL di Milano. Intervento a

Dettagli

La normativa applicabile e l approccio di ASL Milano: una nuova modalità di vigilanza

La normativa applicabile e l approccio di ASL Milano: una nuova modalità di vigilanza La normativa applicabile e l approccio di ASL Milano: una nuova modalità di vigilanza Intervento a cura di: Susanna Cantoni, Marco Morone SICURAMENTE UNO SPETAACOLO Fare sicurezza nelle «manifestazioni

Dettagli

Spettacoli ed eventi in città Novità procedurali e normative per un allestimento sicuro di eventi, fiere e spettacoli pubblici

Spettacoli ed eventi in città Novità procedurali e normative per un allestimento sicuro di eventi, fiere e spettacoli pubblici Spettacoli ed eventi in città Novità procedurali e normative per un allestimento sicuro di eventi, fiere e spettacoli pubblici Mariarosaria Spagnuolo Responsabile Area Salute e Sicurezza sul lavoro Progetto

Dettagli

Salute e Sicurezza sul lavoro: l evoluzione delle strategie verso un nuovo modello

Salute e Sicurezza sul lavoro: l evoluzione delle strategie verso un nuovo modello Salute e Sicurezza sul lavoro: l evoluzione delle strategie verso un nuovo modello L'esperienza di EXPO 2015 78 Congresso nazionale SIMLI Milano 25 novembre 2015 Susanna Cantoni Dipartimento Prevenzione

Dettagli

APPUNTO PROMEMORIA SUL COSIDDETTO DECRETO PALCHI

APPUNTO PROMEMORIA SUL COSIDDETTO DECRETO PALCHI APPUNTO PROMEMORIA SUL COSIDDETTO DECRETO PALCHI Premessa Sulla Gazzetta Ufficiale n. 183 dell 8/8/2014 è stato pubblicato il Decreto interministeriale (Ministero del Lavoro e Ministero della salute) del

Dettagli

EXPO 2015: attività di prevenzione. Milano - 23 settembre 2014

EXPO 2015: attività di prevenzione. Milano - 23 settembre 2014 EXPO 2015: attività di prevenzione Milano - 23 settembre 2014 Principali appalti attivi Vie d acqua Riqualificazione darsena Piastra espositiva Passerella Merlata C.na Triulza Villaggio Merlata Asse viario

Dettagli

Corso di aggiornamento di 40 ore Dlgs 81/08

Corso di aggiornamento di 40 ore Dlgs 81/08 COLLEGIO PERITI INDUSTRIALI E PERITI INDUSTRIALI LAUREATI DELLE PROVINCE DI ASCOLI PICENO E FERMO sede: Via S. Alessandro n. 3-63023 FERMO tel./fax 0734 / 610931 e-mail: info@perind.ap.it www.perind.ap.it

Dettagli

Il ruolo del coordinatore alla sicurezza: dubbi ed interpretazioni

Il ruolo del coordinatore alla sicurezza: dubbi ed interpretazioni "La vigilanza sulla sicurezza e salute dei lavoratori nella realizzazione delle grandi opere infrastrutturali: risultati e prospettive." Azienda Sanitaria Firenze Il ruolo del coordinatore alla sicurezza:

Dettagli

CAPO I - SPETTACOLI MUSICALI, CINEMATOGRAFICI E TEATRALI. Articolo 1 Campo di applicazione

CAPO I - SPETTACOLI MUSICALI, CINEMATOGRAFICI E TEATRALI. Articolo 1 Campo di applicazione CAPO I - SPETTACOLI MUSICALI, CINEMATOGRAFICI E TEATRALI Articolo 1 Campo di applicazione 1. Le disposizioni del Titolo IV del d.lgs. n. 81/2008 si applicano alle attività di cui al comma 2 secondo le

Dettagli

SVILUPPI DEL NUOVO PIANO PREVENZIONE IN EDILIZIA

SVILUPPI DEL NUOVO PIANO PREVENZIONE IN EDILIZIA Ambiente Lavoro 14 Salone salute e sicurezza luoghi lavoro Bologna, 16 ottobre 2013 SVILUPPI DEL NUOVO PIANO PREVENZIONE IN EDILIZIA dottor Flavio Coato Responsabile edilizia Coordinamento interregionale

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

AGGIORNAMENTO COORDINATORI SICUREZZA. programma 2011-2012

AGGIORNAMENTO COORDINATORI SICUREZZA. programma 2011-2012 via Zeviani 8 37131 Verona tel. 05 800925 - fax 05 889830 www.cptverona.it - info@cptverona.it Codice fiscale 93035570238 P. Iva 0398060230 AGGIORNAMENTO COORDINATORI SICUREZZA programma 2011-2012 Il testo

Dettagli

CORSO 120 ORE PER COORDINATORE PER LA SICUREZZA NEI CANTIERI PROGRAMMA DIDATTICO

CORSO 120 ORE PER COORDINATORE PER LA SICUREZZA NEI CANTIERI PROGRAMMA DIDATTICO CORSO 120 ORE PER COORDINATORE PER LA SICUREZZA NEI CANTIERI PROGRAMMA DIDATTICO Scopo del Corso Durata Orario Attestato Frequenza Materiale Didattico Formare le figure professionali (Coordinatori della

Dettagli

CORSO DI AGGIORNAMENTO PER COORDINATORI DELLA SICUREZZA IN CANTIERE (40 ORE)

CORSO DI AGGIORNAMENTO PER COORDINATORI DELLA SICUREZZA IN CANTIERE (40 ORE) CORSO DI AGGIORNAMENTO PER COORDINATORI DELLA SICUREZZA IN CANTIERE (40 ORE) Il corso di aggiornamento sviluppa i principali concetti previsti dall allegato XIV del Testo Unico sulla Sicurezza, che norma

Dettagli

PROGRAMMA MODULI ARGOMENTI DURATA ORE RESIDUE MODULO

PROGRAMMA MODULI ARGOMENTI DURATA ORE RESIDUE MODULO CORSO PER COORDINATORI PER LA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE E IN FASE DI ESECUZIONE DEI LAVORI (D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. Allegato XIV) 120 ore Obbiettivi del corso: Il corso ha lo scopo di formare

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE PER L ABILITAZIONE A RICORPIRE L INCARICO DI COORDINATORE IN FASE DI PROGETTAZIONE ED ESECUZIONE Art. 98 D. Lgs.

CORSO DI FORMAZIONE PER L ABILITAZIONE A RICORPIRE L INCARICO DI COORDINATORE IN FASE DI PROGETTAZIONE ED ESECUZIONE Art. 98 D. Lgs. 1 CORSO DI FORMAZIONE PER L ABILITAZIONE A RICORPIRE L INCARICO DI COORDINAT IN FASE DI PROGETTAZIONE ED ESECUZIONE Art. 98 D. Lgs. 81/08 Durata 120 ore con prova finale di apprendimento In base al D.

Dettagli

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili 1. PREMESSA La disciplina dei cantieri temporanei e mobili ha trovato preciso regolamentazione nel Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e nel successivo

Dettagli

QUALIFICAZIONE DELLA DITTA SPAZI CONFINATI

QUALIFICAZIONE DELLA DITTA SPAZI CONFINATI QUALIFICAZIONE DELLA DITTA SPAZI CONFINATI QUALIFICAZIONE DELL IMPRESA La qualificazione per quanti intendono operare negli spazi confinati (imprese, lavoratori autonomi e imprese familiari) si fonda sul

Dettagli

La gestione degli aspetti di H&S nei contratti d appalto e d opera nei processi di acquisizione di beni e servizi

La gestione degli aspetti di H&S nei contratti d appalto e d opera nei processi di acquisizione di beni e servizi La gestione degli aspetti di H&S nei contratti d appalto e d opera nei processi di acquisizione di beni e servizi Direzione Safety, Security & Facilities Safety Department Milano, 15 dicembre 2008 Evoluzione

Dettagli

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa Alternanza scuola lavoro: che cosa significa È una modalità didattica realizzata in collaborazione fra scuole e imprese per offrire ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro e favorire l

Dettagli

CORSO DI AGGIORNAMENTO PER COORDINATORI IN FASE DI PROGETTAZIONE E DI ESECUZIONE DEI LAVORI

CORSO DI AGGIORNAMENTO PER COORDINATORI IN FASE DI PROGETTAZIONE E DI ESECUZIONE DEI LAVORI CORSO DI AGGIORNAMENTO PER COORDINATORI IN FASE DI PROGETTAZIONE E DI ESECUZIONE DEI LAVORI Premessa L Allegato XIV del D.Lgs. 81/08 prevede che per poter continuare ad esercitare i compiti di Coordinatori

Dettagli

Lezione 6: modulo giuridico (Allegato XIV, D.Lgs 81/08)

Lezione 6: modulo giuridico (Allegato XIV, D.Lgs 81/08) PROGRAMMA DEI CORSO RIVOLTO AI COORDINATORI PER LA SICUREZZA IN FASE PROGETTAZIONE E DI ESECUZIONE (DURATA 120 ORE) CONFORME ALL ALLEGATO XIV DEL D.LGS 81/08 Lezione 1: modulo giuridico (Allegato XIV,

Dettagli

PROTOCOLLO EXPO: LA CGIL A TUTELA DI LEGALITA, LAVORO E PRIVACY

PROTOCOLLO EXPO: LA CGIL A TUTELA DI LEGALITA, LAVORO E PRIVACY PROTOCOLLO EXPO: LA CGIL A TUTELA DI LEGALITA, LAVORO E PRIVACY In relazione al protocollo quadro Expo, sottoscritto nella mattinata odierna presso la Prefettura di Milano, la Camera del Lavoro di Milano

Dettagli

CORSI DI FORMAZIONE OBBLIGATORI PER COORDINATORI PER LA PROGETTAZIONE E PER L ESECUZIONE DEI LAVORI NEI CANTIERI TEMPORANEI E MOBILI

CORSI DI FORMAZIONE OBBLIGATORI PER COORDINATORI PER LA PROGETTAZIONE E PER L ESECUZIONE DEI LAVORI NEI CANTIERI TEMPORANEI E MOBILI ALLEGATO A (alla offerta commerciale) PROGETTO FORMATIVO CORSI DI FORMAZIONE OBBLIGATORI PER COORDINATORI PER LA PROGETTAZIONE E PER L ESECUZIONE DEI LAVORI NEI CANTIERI TEMPORANEI E MOBILI Il Testo Unico

Dettagli

Igiene alimentare e sicurezza sul lavoro: il rispetto delle regole nelle manifestazioni temporanee

Igiene alimentare e sicurezza sul lavoro: il rispetto delle regole nelle manifestazioni temporanee Igiene alimentare e sicurezza sul lavoro: il rispetto delle regole nelle manifestazioni temporanee Convegno UNPLI MARCHE Ostra, 28 Febbraio 2015 Cerchiamo di rispondere a due domande: Cosa devono fare

Dettagli

Corso Sicurezza nel Comparto Edile Esperienze di vigilanza

Corso Sicurezza nel Comparto Edile Esperienze di vigilanza Corso Sicurezza nel Comparto Edile Esperienze di vigilanza Forlimpopoli 29 ottobre 2014 Leonardo Bertozzi Vilma Gaviani Azienda USL della Romagna Area di Rimini AUSL Romagna - Rimini Leonardo Bertozzi

Dettagli

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri AREA FUNZIONALE PRIMA ( ex A1 e A1S ) Appartengono a questa Area funzionale i lavoratori che svolgono attività ausiliarie, ovvero lavoratori che svolgono

Dettagli

Dr. Carmelo Scarcella Direttore Generale ASL Brescia

Dr. Carmelo Scarcella Direttore Generale ASL Brescia Implementazione di sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro nelle Aziende Sanitarie Lombarde e ricadute nella realizzazione di Opere Pubbliche Dr. Carmelo Scarcella Direttore Generale ASL

Dettagli

Il decreto legislativo 494/96. Geom. Stefano Fiori

Il decreto legislativo 494/96. Geom. Stefano Fiori Il decreto legislativo 494/96 Geom. Stefano Fiori EVOLUZIONE NORMATIVA DEFINIZIONI Articolo 1 1. Il presente decreto legislativo prescrive misure per la tutela e per la sicurezza dei Lavoratori nei cantieri

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ing. Davide Musiani Modena- Mercoledì 8 Ottobre 2008 L art. 30 del D.Lgs 81/08 suggerisce due modelli organizzativi e di controllo considerati idonei ad avere efficacia

Dettagli

FIERE. 26/10/2014 Ing. Michele Bertoldo. il 22/07/2014 in GU. 08/08/2014 1

FIERE. 26/10/2014 Ing. Michele Bertoldo. il 22/07/2014 in GU. 08/08/2014 1 FIERE il 22/07/2014 in GU. 08/08/2014 1 2 3 Articolo 7 particolari esigenze 4 Articolo 8 Applicazione del Capo I del Titolo IV dell 81 In funzione delle particolari esigenze si deve tenere conto delle

Dettagli

VADEMECUM UFFICIO PACE

VADEMECUM UFFICIO PACE VADEMECUM UFFICIO PACE In questi ultimi anni, in molti comuni italiani, si è andata diffondendo la pratica dell istituzione di un ufficio pace. Ma che cosa sono questi uffici? E di cosa si occupano? Attraverso

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE PER L AGGIORNAMENTO DEL COORDINATORE PER LA PROGETTAZIONE E L ESECUZIONE NEI CANTIERI TEMPORANEI E MOBILI

CORSO DI FORMAZIONE PER L AGGIORNAMENTO DEL COORDINATORE PER LA PROGETTAZIONE E L ESECUZIONE NEI CANTIERI TEMPORANEI E MOBILI CORSO DI FORMAZIONE PER L AGGIORNAMENTO DEL COORDINATORE PER LA PROGETTAZIONE E L ESECUZIONE NEI CANTIERI TEMPORANEI E MOBILI D. lgs. 81/2008 (Testo Unico Salute e Sicurezza sui Luoghi di Lavoro) Erogabile

Dettagli

PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE

PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE A.S. Dott.ssa Carmen Prizzon Il progetto Operazione complessa unica e di durata limitata rivolta a produrre un risultato specifico attraverso

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Le procedure semplificate per la valutazione del rischio: lo stato dell arte. D. De Merich INAIL ricerca DPO

Le procedure semplificate per la valutazione del rischio: lo stato dell arte. D. De Merich INAIL ricerca DPO Le procedure semplificate per la valutazione del rischio: lo stato dell arte D. De Merich INAIL ricerca DPO Strategia europea di ricerca in OSH per il periodo 2013-2020 (https://osha.europa.eu/en/publications/reports/priorities-foroccupational-safety-and-health-research-in-europe-2013-2020)

Dettagli

Sistema di Gestione Integrato Ambiente e Sicurezza GESTIONE FORNITORI

Sistema di Gestione Integrato Ambiente e Sicurezza GESTIONE FORNITORI GESTIONE FORNITORI Questa Procedura è di proprietà della società Tarros S.p.A.. Ogni divulgazione e/o riproduzione e/o cessione di contenuti a terzi deve essere autorizzata dalla Società medesima la quale

Dettagli

PiMUS: Il Ruolo del Coordinatore in fase di Esecuzione. PiMUS: Il Ruolo del Coordinatore in fase di Esecuzione. di Farina Geom.

PiMUS: Il Ruolo del Coordinatore in fase di Esecuzione. PiMUS: Il Ruolo del Coordinatore in fase di Esecuzione. di Farina Geom. di Farina Geom. Stefano Bologna, 6 giugno 2007 Il D.Lgs. 235/03 integra e modifica il D.Lgs. 626/1994 ovvero introduce degli obblighi per il DATORE DI LAVORO Il D.Lgs. 235/03 integra e modifica il D.Lgs.

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE PER Coordinatori per la progettazione e per l esecuzione dei lavori

CORSO DI FORMAZIONE PER Coordinatori per la progettazione e per l esecuzione dei lavori ORGANIZZA a GENOVA il CORSO DI FORMAZIONE PER Coordinatori per la progettazione e per l esecuzione dei lavori Con il patrocinio dell UGL Liguria Un percorso formativo articolato e completo in materia di

Dettagli

COLLEGIO DEI GEOMETRI e DEI GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI MATERA

COLLEGIO DEI GEOMETRI e DEI GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI MATERA DELLA PROVINCIA DI MATERA Caro Collega negli ultimi anni numerosi sono stati i provvedimenti di legge emanati in materia di sicurezza nei cantieri e che hanno fra i principali destinatari la figura del

Dettagli

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007 Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,

Dettagli

COORDINAMENTO SPISAL DELLA PROVINCIA DI VERONA

COORDINAMENTO SPISAL DELLA PROVINCIA DI VERONA COORDINAMENTO SPISAL DELLA PROVINCIA DI VERONA BUSSOLENGO, LEGNAGO, VERONA Azienda Presenti al sopralluogo per l azienda: 1 CHECK LIST GESTIONE AZIENDALE DELLA CUREZZA 1. GESTIONE AZIENDALE DELLA CUREZZA

Dettagli

Uso delle attrezzature di lavoro

Uso delle attrezzature di lavoro COORDINAMENTO TECNICO PER LA PREVENZIONE DEGLI ASSESSORATI ALLA SANITA DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO Decreto Legislativo n 626/94 D O C U M E N T O N 11 LINEE GUIDA SU TITOLO III

Dettagli

LA SICUREZZA NEL PUBBLICO SPETTACOLO

LA SICUREZZA NEL PUBBLICO SPETTACOLO Convegno di studio e approfondimento LA SICUREZZA NEL PUBBLICO SPETTACOLO La complessità della gestione Relatore: Simone Montanari BRESCIA, venerdì 23 gennaio 2015 dalle ore 14:00 alle ore 18:00 La gestione

Dettagli

- Programmi per la scuola elementare. Divisione della scuola, Ufficio delle scuole comunali. Approvati il 22 maggio 1984 dal Consiglio di Stato

- Programmi per la scuola elementare. Divisione della scuola, Ufficio delle scuole comunali. Approvati il 22 maggio 1984 dal Consiglio di Stato 1. Elementi di contesto La revisione dei piani di studio svizzeri avviene all interno di un contesto ben definito che è quello legato all Accordo intercantonale sull armonizzazione della scuola obbligatoria

Dettagli

APPLICAZIONE ALLE MANIFESTAZIONI FIERISTICHE

APPLICAZIONE ALLE MANIFESTAZIONI FIERISTICHE D.Lgs. 81/2008 TITOLO IV CANTIERI TEMPORANEI O MOBILI APPLICAZIONE ALLE MANIFESTAZIONI FIERISTICHE Corso Sicurezza nel Comparto Edile Asl della Romagna 29 OTTOBRE 2014 Ing. Roberta Bini Resp. Sicurezza,

Dettagli

VALUTAZIONE DEI RISCHI

VALUTAZIONE DEI RISCHI Dipartimento di Prevenzione Azienda USL3 di Pistoia Il TESTO UNICO SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO (Dlgs 81/2008) Ing. Massimo Selmi Pistoia, 24.03.2010 VALUTAZIONE DEI RISCHI Data Certa Valutazione

Dettagli

LE VERIFICHE DI LEGGE

LE VERIFICHE DI LEGGE LE VERIFICHE DI LEGGE D.P.R. 462/01 RELATORI: Dr. Nicola CARRIERO Dr. Carmineraffaele ROSELLI PREMESSA Il D.P.R. n. 462/2001 ha apportato rilevanti innovazioni e semplificazioni nel procedimento per la

Dettagli

STAF SICUREZZA AZIENDALE 626/94

STAF SICUREZZA AZIENDALE 626/94 La normativa in STUDIO materia di TECNICO sicurezza PROGETTAZIONE sul lavoro, che coinvolge IMPIANTI le aziende con lavoratori dipendenti e le aziende costituite E CONSULENZA in forma societaria AZIENDALE

Dettagli

COLLEGIO DEI GEOMETRI e DEI GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI MATERA. IPS Integrated Professional Service Srl - Matera

COLLEGIO DEI GEOMETRI e DEI GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI MATERA. IPS Integrated Professional Service Srl - Matera 2 Corso di Aggiornamento per Coordinatori della Sicurezza in fase di Progettazione e di Esecuzione dei Lavori Sede: MATERA - Sala Collegio dei Geometri Via Roma, 10 - U. D. 1.1 : Mercoledì 18 marzo ore

Dettagli

STANDARD OHSAS 18001:2007 E CORRISPONDENZE CON IL MODELLO ORGANIZZATIVO DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 81/2008

STANDARD OHSAS 18001:2007 E CORRISPONDENZE CON IL MODELLO ORGANIZZATIVO DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 81/2008 DECRETO LEGISLATIVO n. 81 del 9 aprile 2008 UNICO TESTO NORMATIVO in materia di salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori STANDARD OHSAS 18001:2007 E CORRISPONDENZE CON IL MODELLO ORGANIZZATIVO

Dettagli

RSPP - CARATTERISTICHE

RSPP - CARATTERISTICHE RSPP - CARATTERISTICHE Figura obbligatoria Consulente del Datore di Lavoro La designazione deve essere scritta ed accettata Deve aver frequentato corsi di formazione professionale specifici per il macro-settore

Dettagli

Spettabile AZIENDA ESPOSITRICE. Oggetto: Sicurezza sul lavoro nell ambito dell Agrilevante 2015. Spettabile Ditta Espositrice,

Spettabile AZIENDA ESPOSITRICE. Oggetto: Sicurezza sul lavoro nell ambito dell Agrilevante 2015. Spettabile Ditta Espositrice, Bologna, 15/09/2015 Spettabile AZIENDA ESPOSITRICE Oggetto: Sicurezza sul lavoro nell ambito dell Agrilevante 2015 Spettabile Ditta Espositrice, nell ambito dell organizzazione del salone Agrilevante 2015,

Dettagli

AZIONI DI ASSISTENZA TECNICA PER LE UNIONI REGIONALI

AZIONI DI ASSISTENZA TECNICA PER LE UNIONI REGIONALI PROPOSTE PER LA REALIZZAZIONE DI AZIONI DI ASSISTENZA TECNICA PER LE UNIONI REGIONALI DELLE CAMERE DI COMMERCIO PREMESSA Con l approvazione del Decreto legislativo n. 23 del 15 febbraio 2010 è stata varata

Dettagli

«Breve guida al Decreto Interministeriale spettacoli musicali, cinematografici, teatrali e manifestazioni fieristiche»

«Breve guida al Decreto Interministeriale spettacoli musicali, cinematografici, teatrali e manifestazioni fieristiche» «Breve guida al Decreto Interministeriale spettacoli musicali, cinematografici, teatrali e manifestazioni fieristiche» Decreto Interministeriale 22 luglio 2014 INFO 37 Rev. 01 Ultimo aggiornamento 29 ottobre

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INTERFERENZE (D.U.V.R.I.)

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INTERFERENZE (D.U.V.R.I.) Comune di Calcinaia Servizio Affari Generali e Legali DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INTERFERENZE (D.U.V.R.I.) DATA: COMMITTENTE: Comune di Calcinaia IMPRESA APPALTATRICE 1 OGGETTO: AFFIDAMENTO

Dettagli

Presentazione del caso Impresa Pierantoni s.r.l.

Presentazione del caso Impresa Pierantoni s.r.l. Presentazione del caso Impresa Pierantoni s.r.l. Seminario Ordine Ingegneri Roma - 30 settembre 2008 Modello Organizzativo ANCE D.Lgs. 231/2001 e s.m.i. Relatore: Ing. Antonio De Francesco La Società Nata

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE PER COORDINATORI PER LA SICUREZZA NEI CANTIERI TEMPORANEI O MOBILI 120 ORE - (art. 98 del D. Lgs. 81/08)

CORSO DI FORMAZIONE PER COORDINATORI PER LA SICUREZZA NEI CANTIERI TEMPORANEI O MOBILI 120 ORE - (art. 98 del D. Lgs. 81/08) CORSO DI FORMAZIONE PER COORDINATORI PER LA SICUREZZA NEI CANTIERI TEMPORANEI O MOBILI 120 ORE - (art. 98 del D. Lgs. 81/08) Il Consorzio SIAB, con l intento di continuare la collaborazione con le attività

Dettagli

Organizzazione della prevenzione aziendale

Organizzazione della prevenzione aziendale Organizzazione della prevenzione aziendale La normativa e le figure coinvolte Sicurezza sul lavoro? Non solo 81/08 COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA la Repubblica tutela la salute come fondamentale

Dettagli

Avellino, 30/09/2014 Prot. n 1058/VIII D A TUTTI GLI ISCRITTI LORO SEDE

Avellino, 30/09/2014 Prot. n 1058/VIII D A TUTTI GLI ISCRITTI LORO SEDE Avellino, 30/09/2014 Prot. n 1058/VIII D A TUTTI GLI ISCRITTI LORO SEDE Oggetto: Formazione e-learning. Corso di aggiornamento (120 ore) per la figura professionale di Coordinatore per la sicurezza in

Dettagli

Inizio campagna : 2012

Inizio campagna : 2012 Nel 2012 è iniziata l attività di vigilanza presso le varie sedi oggetto di allestimento e disallestimento stand fieristici. L attività è stata preceduta da una lettera di chiarimenti e da diversi incontri

Dettagli

LE MANIFESTAZIONI TEMPORANEE SVOLTE IN LOCATION LA MESSA IN OPERA Location / allestitori info@fondazioneserbelloni.com eventi@fondazioneserbelloni.com FONDAZIONE SERBELLONI Corso Venezia, 16 20121 - Milano

Dettagli

PROGRAMMA CORSO COORDINATORI PER LA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE ED ESECUZIONE NEI CANTIERI EDILI D.LGS. 81/08 ANNO 2011

PROGRAMMA CORSO COORDINATORI PER LA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE ED ESECUZIONE NEI CANTIERI EDILI D.LGS. 81/08 ANNO 2011 PROGRAMMA CORSO COORDINATORI PER LA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE ED ESECUZIONE NEI CANTIERI EDILI D.LGS. 81/08 ANNO 2011 pagina 1 di 9 Via delle Arti n. 6 int. 5 53100 SIENA C.F. 800050526 INDICE

Dettagli

INDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA

INDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA INDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA Con il presente documento si precisano le modalità di intervento da adottare da parte degli Spisal per valutare

Dettagli

UNIVERSITÀ DI PISA FACOLTÀ DI INGEGNERIA. Ciclo di Seminari Sicurezza Cantieri Temporanei e Mobili

UNIVERSITÀ DI PISA FACOLTÀ DI INGEGNERIA. Ciclo di Seminari Sicurezza Cantieri Temporanei e Mobili UNIVERSITÀ DI PISA FACOLTÀ DI INGEGNERIA Presidenza della Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Edile e delle Costruzioni Civili Ciclo di Seminari Sicurezza Cantieri Temporanei e Mobili Aggiornamento

Dettagli

Documentazione derivante da norme di tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori. per singolo cantiere

Documentazione derivante da norme di tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori. per singolo cantiere Documentazione derivante da norme di tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori per singolo cantiere documenti della Committenza Piano di sicurezza e coordinamento - PSC per ogni cantiere Non

Dettagli

Contatto Provincia CPI Visita congiunta CPI / SIL in azienda. sensibilizzazione e di promozione del progetto,

Contatto Provincia CPI Visita congiunta CPI / SIL in azienda. sensibilizzazione e di promozione del progetto, ! "#$%&'()(&&*&"+" Il progetto prevedeva la formazione dei job coach, operatori che svolgono la funzione di mediazione e accompagnamento dei soggetti svantaggiati nel percorso di integrazione lavorativa.

Dettagli

PROCEDURA PER L ASSEVERAZIONE DELLE IMPRESE

PROCEDURA PER L ASSEVERAZIONE DELLE IMPRESE PROCEDURA PER L ASSEVERAZIONE DELLE IMPRESE TESTO UNICO: articolo 30 e articolo 51 Articolo 30 comma 1 Il modello di organizzazione e di gestione idoneo ad avere efficacia esimente della responsabilità

Dettagli

Massa Marittima 14 Marzo 2014

Massa Marittima 14 Marzo 2014 SICUREZZA NEI CANTIERI DEI LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA DELLE AREE EX MINERARIE DELLA PROVINCIA DI GROSSETO Massa Marittima 14 Marzo 2014 NORMATIVA DI RIFERIMENTO La normativa che regola la gestione della

Dettagli

DI SOSTANZE STUPEFACENTI E PSICOTROPE

DI SOSTANZE STUPEFACENTI E PSICOTROPE ATTIVITA LAVORATIVA ABUSO DI BEVANDE ALCOLICHE USO DI SOSTANZE STUPEFACENTI E PSICOTROPE PUNTO DI PARTENZA Decreto legislativo 81 del 2008: Articolo 41: Nei casi ed alle condizioni previste dall ordinamento

Dettagli

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione generale della tutela delle condizioni dì lavoro e delle relazioni industriali Divisione VI Circolare 24 dicembre 2014, n. 35 Istruzioni operative

Dettagli

Corso RSPP Modulo C. Ing. Vincenzo Staltieri

Corso RSPP Modulo C. Ing. Vincenzo Staltieri TEST VERIFICA INTERMEDIO 1. Il Datore di Lavoro è: a. La persona che in azienda paga gli stipendi b. La persona che dispone di pieni poteri decisionali e di spesa c. Il capoufficio, il capofficinao colui

Dettagli

REGOLAMENTO VOLONTARIATO COMUNALE

REGOLAMENTO VOLONTARIATO COMUNALE C OMUNE DI CICCIANO (Prov. di NAPOLI) REGOLAMENTO VOLONTARIATO COMUNALE Approvato con Delibera del Consiglio Comunale n. 17 del 15.04.2014 I N D I C E Premessa Pag. 3 1. Definizione e caratteristiche del

Dettagli

Manuale del Sistema di Gestione Integrato per la Qualità e l Ambiente INDICE

Manuale del Sistema di Gestione Integrato per la Qualità e l Ambiente INDICE Pag. 1 di 5 RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE INDICE 1. Scopo... 2 2. Principi guida... 2 3. Politica per la qualità e l Ambiente... 2 4. Pianificazione... 2 5. Responsabilità, autorità e comunicazione...

Dettagli

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE della Regione Art. 1 Costituzione E costituita su delibera della ConVol nazionale la Rete regionale ConVol della Regione come articolazione regionale della ConVol nazionale,

Dettagli

Valutare gli esiti di una consultazione online

Valutare gli esiti di una consultazione online Progetto PerformancePA Ambito A - Linea 1 - Una rete per la riforma della PA Valutare gli esiti di una consultazione online Autore: Antonella Fancello, Laura Manconi Creatore: Formez PA, Progetto Performance

Dettagli

Direzione Regionale Lazio «Analisi delle dinamiche incidentali e identificazione delle cause: la metodologia Infor.MO e l applicativo gestionale»

Direzione Regionale Lazio «Analisi delle dinamiche incidentali e identificazione delle cause: la metodologia Infor.MO e l applicativo gestionale» Direzione Regionale Lazio «Analisi delle dinamiche incidentali e identificazione delle cause: la metodologia Infor.MO e l applicativo gestionale» Diego De Merich, DMEILA INAIL Direzione Regionale Lazio

Dettagli

DICHIARAZIONI D.L. 626/94

DICHIARAZIONI D.L. 626/94 Montichiari - DICHIARAZIONI D.L. 626/94 Montichiari - DICHIARAZIONE DI COMPOSIZIONE DEGLI ALLESTIMENTI AI FINI DELLA PREVENZIONE INCENDI L azienda Pad. N. Stand Referente per la sicurezza In ottemperanza

Dettagli

Corso di aggiornamento per coordinatori della sicurezza

Corso di aggiornamento per coordinatori della sicurezza Corso di aggiornamento per coordinatori della sicurezza TITOLO IV "Ruoli, responsabilità e sanzioni nel settore pubblico e privato Argomenti: - Principi contenuti nel «Codice degli appalti D.lgs 12 aprile

Dettagli

IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE

IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE Relatore: LIFE 04 ENV/IT/494 AGEMAS Obiettivi del sistema di gestione ambientale Prevenzione, riduzione dell inquinamento Eco-efficienza nella gestione delle

Dettagli

Guadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute

Guadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute ALLEGATO A Programmazione annuale 2015 Programma 1 Guadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute Programmazione annuale regionale anno 2015 Azioni previste nel periodo - Sintesi complessiva Per

Dettagli

PSC e POS Piano di Sicurezza e Coordinamento Piano Operativo di Sicurezza

PSC e POS Piano di Sicurezza e Coordinamento Piano Operativo di Sicurezza Gli appalti e il D.Lgs 81/2008 dopo il recepimento del D.Lgs 106/2009 PSC e POS Piano di Sicurezza e Coordinamento Piano Operativo di Sicurezza Francesco Burba ingegnere Campolongo Tapogliano (UD) corso

Dettagli

SGSL UN SISTEMA PER LA GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NELLA SCUOLA

SGSL UN SISTEMA PER LA GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NELLA SCUOLA SGSL UN SISTEMA PER LA GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NELLA SCUOLA COSA È IN PRATICA UN SISTEMA DI GESTIONE? L insieme delle regole e dei processi di funzionamento di un organizzazione. Comprende:

Dettagli

ATTREZZATURE DI LAVORO

ATTREZZATURE DI LAVORO ATTREZZATURE DI LAVORO ASL della Provincia di Bergamo Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPSAL) Corso anno scolastico 2010-2011 OGGI PARLEREMO DI DEFINIZIONE DI: ATTREZZATURA DI

Dettagli

GESTIONE DELLE LAVORAZIONI ESTERNE

GESTIONE DELLE LAVORAZIONI ESTERNE P446.06 GESTIONE DELLE LAVORAZIONI ESTERNE Pagina 1 di 5 GESTIONE DELLE LAVORAZIONI ESTERNE INDICE 1. Scopo... 2 2. Campo di Applicazione... 2 3. Terminologia, Definizioni, Abbreviazioni... 2 4. Responsabilita...

Dettagli

Presidenza del Consiglio dei Ministri

Presidenza del Consiglio dei Ministri IL CONSIGLIO DEI MINISTRI NELLA RIUNIONE DEL 10 APRILE 2015 VISTA la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante Disciplina dell attività di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri

Dettagli

La responsabilità speciale

La responsabilità speciale La responsabilità speciale La responsabilità sociale Il progetto Zero Infortuni I nostri dipendenti La tutela della salute dei lavoratori La sicurezza sul lavoro Il rapporto con il territorio prevenzione

Dettagli

Il data set minimo ai fini delle attività di prevenzione e vigilanza sul territorio

Il data set minimo ai fini delle attività di prevenzione e vigilanza sul territorio Il data set minimo ai fini delle attività di prevenzione e vigilanza sul territorio L analisi dei sistemi informativi esistenti nei loro contenuti e nella loro funzionalità corrente è stato il passo fondamentale

Dettagli

Normativa di riferimento

Normativa di riferimento SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA AZIENDA PER I SERVIZI SANITARI N. 3 ALTO FRIULI DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE Prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro CADUTE DALL ALTO

Dettagli

CORSO DI SICUREZZA NEI CANTIERI

CORSO DI SICUREZZA NEI CANTIERI Corso di laurea in Ingegneria Edile CORSO DI SICUREZZA NEI CANTIERI Anno Accademico 2011/2012 Definire: Obbiettivi della lezione Rischi Interferenziali - DUVRI e PSC Rischi Propri - POS Conoscere gli aspetti

Dettagli

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 Per conseguire le finalità di cui all art. 4, secondo comma, della legge 19 novembre

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

L IMPLEMENTAZIONE DEL MODELLO: I PROTOCOLLI DI CONTROLLO E I FLUSSI INFORMATIVI

L IMPLEMENTAZIONE DEL MODELLO: I PROTOCOLLI DI CONTROLLO E I FLUSSI INFORMATIVI L IMPLEMENTAZIONE DEL MODELLO: I PROTOCOLLI DI CONTROLLO E I FLUSSI INFORMATIVI Workshop Gli organismi di vigilanza ex D.Lgs 231/2001 in ambito cooperativo: esperienze a confronto Paolo Maestri Unilab

Dettagli

Presentazione Aziendale

Presentazione Aziendale Presentazione Aziendale Sommario Profilo Aziendale 1 Attenzione per il Cliente 2 Organigramma Aziendale 4 I Nostri Servizi 5 Personale Impiegato 7 Partners & Global Service 8 Contatti 10 La MG Sicurezza

Dettagli

Analisi delle principali violazioni riferite al rischio di caduta dall alto rilevate nei cantieri edili della provincia di Pavia. P.O.

Analisi delle principali violazioni riferite al rischio di caduta dall alto rilevate nei cantieri edili della provincia di Pavia. P.O. Analisi delle principali violazioni riferite al rischio di caduta dall alto rilevate nei cantieri edili della provincia di Pavia. P.O. 2000-2004 Dott.ssa Nicoletta Cornaggia Servizio di Prevenzione e Sicurezza

Dettagli

Largo Emilio Lussu 08020 San Teodoro -

Largo Emilio Lussu 08020 San Teodoro - Largo Emilio Lussu 08020 San Teodoro - Sicurezza nei luoghi di lavoro ed RSPP Autorizzazione ISPESL ROMA Il ns Studio ricerca e applica la qualità in tutti i settori di intervento con metodologie innovative

Dettagli

Le direttive nuovo approccio applicabili alle macchine in riferimento alla direttiva 2006/42/CE

Le direttive nuovo approccio applicabili alle macchine in riferimento alla direttiva 2006/42/CE Le direttive nuovo approccio applicabili alle macchine in riferimento alla direttiva 2006/42/CE Cuneo, 8 Ottobre 2013 Ivan Furcas ivan.furcas@it.bureauveritas.com Sviluppo della legislazione di prodotto

Dettagli