Repertorio delle imprese attive all interno del distretto della meccatronica di Reggio Emilia e analisi degli scenari tecnologici

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1 Repertorio delle imprese attive all interno del distretto della meccatronica di Reggio Emilia e analisi degli scenari tecnologici Diego Maria Macrì Fabiola Bertolotti Elisa Mattarelli

2 Obiettivi Sviluppare un database sulle imprese meccatroniche della provincia ( Sezione pubblica - vetrina meccatronica Sezione privata - finalizzata all analisi Indagare le relazioni tra variabili economiche, tecnologiche, organizzative e di mercato del distretto (indagine quantitativa) Indagare le fonti attuali dell innovazione per sviluppare possibili scenari tecnologici della meccatronica (indagine qualitativa) Convenzione fra Camera di Commercio di Reggio Emilia, DISMI, Associazione Industriali Reggio Emilia e REI

3

4 Repertorio delle imprese attive all interno del distretto della meccatronica di Reggio Emilia Produzioni e competenze distintive

5 Metodologia di indagine

6 Sezioni del questionario 1. Dati generali 2. Dati dimensionali pubblici 3. Prodotti e servizi offerti 4. Laboratori di ricerca e brevetti 5. Dati dimensionali privati 6. Tecnologie e competenze 7. Innovazione DATI LONGITUDINALI

7 Uno sguardo sulle imprese del campione (N=47) Micro Piccole Medie Grandi 29,8 % 29,8 % 23,4 % 17,0 % Indipendenti Gruppi nazionali Gruppi internazionali 72,3 % 17,0 % 10,7 %

8 Uno sguardo sulle imprese del campione (2005) MIN MAX Media Ricavi (k ) Ricavi per dipendente Export 0 % 95 % 41 % Età (anni) Clienti

9 Variazione dei ricavi complessivi Ricavi totali (M )* Tasso di inflazione Ricavi totali a prezzi 2003 Aumento reale Aumento nominale ,0% ,7% 11,9% ,7% ,8% 7,6% N = 38 * I ricavi totali delle 38 imprese per le quali si dispone dei valori del triennio rappresentano il 97,3% dei ricavi totali del campione nel 2005.

10 Export e dimensione di impresa Micro Piccole Medie Grandi

11 Età delle imprese

12 Comparti di appartenenza Nome comparto Numero imprese Software/Automazione industriali 12 Prodotti e componentistica elettronica 12 Componentistica per automotive 10 Macchine automatiche 8 Oleodinamica 6 Impiantistica 6 Sistemi di movimentazione industriale 6 Altro 6 Macchine agricole 5 Macchine utensili e Robot 5 Componenti elettromeccanici 4 Riduttori 4 Motori elettrici 2 Lavorazioni meccaniche conto terzi 2 Organi di trasmissione 2 Motori a combustione interna 1 Macchine elettriche 1 Elettrodomestici 1 NB: Alcune imprese hanno dichiarato di essere presenti in più comparti

13 Prodotti e servizi offerti

14 Le competenze ritenute critiche dalle imprese Le 102 competenze dichiarate possono essere classificate in tre categorie di competenze critiche: Tecnologiche: sia generiche (R&S/ufficio tecnico) sia specifiche (controllo elettronico, sistemi meccatronici nei veicoli, sistemi idraulici per macchine mobili, prototipazione rapida, ) Manageriali-organizzative: organizzazione dei processi, gestione dei progetti, marketing, capacità di lavorare in team, sviluppo del personale, Culturali di base: cognizioni o abilità riconducibili alla cultura generale, come ad esempio l utilizzo di Office, i database relazionali, la lingua inglese, Il mix di competenze dichiarate

15 Organizzazione della R&S* Percentuale di addetti alla R&S sul totale dipendenti Numero di aziende con unità di R&S e laboratori * Il significato di R&S non è lo stesso per tutte le imprese e spesso è associato a quello di ufficio tecnico

16 Le fonti di innovazione

17 Brevetti e redditività delle imprese Ricavi Ricavi 1 Ricavi per dipendente 0,587*** 1 Ricavi per dipendente % export % export 0,373** 0,398** 1 Numero brevetti Numero brevetti 0,586*** 0,512*** 0,391** 1 Il numero di brevetti è significativamente correlato con: Ricavi Ricavi per dipendente % di ricavi export * p.05; ** p.01; *** p.001

18 Le collaborazioni per l innovazione Tipi di collaborazioni: con altre imprese con università con enti di ricerca e laboratori Matrici di adiacenza Azienda X Entità di collegamento Azienda Y

19 Collaborazioni con altre imprese Un distretto è tradizionalmente caratterizzato da: 1. appartenenza delle imprese a uno stesso settore produttivo 2. co-localizzazione geografica 3. volontà di appartenere a un entità socio-economica 4. sviluppo di scambi commerciali e di collaborazione Solo 11 delle 47 imprese del campione sono collegate fra loro Le relazioni sono principalmente di coppia Se la bassa densità rilevata del network campione fosse rappresentativa del distretto, si potrebbe dubitare sulla possibilità di definire le aziende meccatroniche reggiane come facenti parte di un distretto

20 Collaborazioni fra imprese NB: La dimensione dei nodi è proporzionale al fatturato (2005)

21 Collaborazioni con università UniTo UniPr UniMoRe UniBo UniNa PoliMi

22 Collaborazioni con laboratori ed enti di ricerca REI Altri laboratori

23 Una proposta interpretativa per classificare le imprese Incidenza del personale R&S bassa alta QUESTION MARK SERVICE bassa Ricavo per dipendente STAR FACTORY alta Aziende Service Servizi poco innovativi Semplici lavorazioni conto terzi Bassi investimenti in tecnologia Aziende Factories Outsourcing e/o automazione Operosità vs capacità innovativa Aziende Star Operosità Forte capacità innovativa Aziende Question mark Start up? Aziende bloccate? Aziende in fase di turn around?

24 Il posizionamento delle imprese* Incidenza personale R&S 0,8 0,7 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 0, Ricavo per dipendente Aziende Service (N=6; 7% dei ricavi) Fatturato medio basso ROE molto basso Aziende periferiche Aziende Factories (N=6; 72% dei ricavi) Fatturato molto alto Età elevata ROE alto Aziende Star (N=8; 19% dei ricavi) Fatturato medio-alto ROE molto alto Molteplicità di collaborazioni Aziende Questionmark (N=6; 2% dei ricavi) Fatturato molto basso ROE basso Aziende bloccate (età media alta) * Non sono state rappresentate le aziende di dimensione molto piccola (ricavi < 2M ), ma quelle rappresentate cumulano comunque il 90,5% dei ricavi complessivi di tutte le 47 imprese del campione

25 Osservazioni conclusive: quali aziende diventeranno star? (1) Le aziende factories cumulano la parte preponderante dei ricavi (72%), ma non sembrano potersi trasformare nel breve periodo in star Mediamente grandi e longeve Tipicamente sviluppano resistenza al cambiamento e dunque tenderanno probabilmente a mantenere contenuti investimenti R&S Sfruttano risorse e conoscenza sviluppata in passato? Acquistano licenze nei mercati internazionali? Le aziende service, con identità di aziende periferiche, non sembrano avere la capacità di trasformarsi in star, sebbene possano svolgere un ruolo di servizio importante

26 Osservazioni conclusive: quali aziende diventeranno star? (2) Le aziende question mark (età media di 22 anni) dichiara no di dedicare intensi sforzi all innovazione, ma sembrano incapaci di decollare per diventare star La scarsa intensità delle collaborazioni limita il trasferimento di conoscenza Possibili ripercussioni negative sullo sviluppo e la sostenibilità del distretto

27 Analisi degli scenari tecnologici delle imprese della meccatronica reggiana

28 Metodologia di indagine

29 I temi investigati nelle interviste 1. Interpretazione di meccatronica 2. Innovazione e organizzazione della ricerca e sviluppo 3. Tecnologie attuali e scenari futuri 4. Le collaborazioni inter-organizzative

30 Uno sguardo sulle imprese intervistate Micro Piccole Medie Grandi Indipendenti Gruppi nazionali Gruppi internazionali

31 Comparti di appartenenza Nome comparto Numero imprese Oleodinamica 4 Software/Automazione industriali 4 Componentistica per automotive 4 Macchine utensili e Robot 4 Riduttori 3 Prodotti e componentistica elettronica 2 Macchine agricole 2 Sistemi di movimentazione industriale 2 Macchine automatiche 2 Organi di trasmissione 1 Componenti elettromeccanici 1 Motori elettrici 1 Motori a combustione interna 1 Impiantistica 1 Elettrodomestici 1 NB: Alcune imprese hanno dichiarato di essere presenti in più comparti

32 La visione della meccatronica

33 Definizione condivisa di meccatronica Meccatronica come progettazione integrata di elettronica e meccanica, con forte contenuto informatico Io credo che meccanica ed elettronica non siano necessariamente meccatronica. [ ] L elettronica può pilotare la meccanica [, ma] spesso come meccatronica vengono definiti dei sistemi che invece sono semplicemente elettro-meccanici. Quindi quali sono le cose che identificano la vera meccatronica? Innanzitutto l elettronica deve essere perfettamente integrata nella meccanica non solo come un componente esterno che comanda il meccanico [...] L elettronica deve rispondere in tempo reale al comportamento dei sistemi meccanici [ ] Un ottimo esempio di prodotto meccatronico è la cartuccia della stampante a getto di inchiostro che prima non esisteva: una cosa che non esisteva come cosa meccanica è stata inventata grazie a un idea meccatronica dove l elettronica riesce a far fare alla meccanica qualcosa che non era mai riuscita a fare da sola prima (Azienda 3)

34 Applicazione della definizione alla propria impresa: livello di meccatronicità Livello sperimentale Imprese a basso contenuto di meccatronicità o ancora in fase di sperimentazione Livello maturo Imprese già in grado di pensare e muoversi in termini di meccatronicità Diciamo che per quello che è la progettazione standard a oggi parlare di meccatronica è forse forzato Forse sta diventando veramente meccatronica il prodotto finale. La [nostra] azienda però sta entrando un po nella produzione di prodotti un po più interdisciplinari (Azienda 10) Credo che noi dovremmo essere il prototipo di azienda meccatronica, perché i nostri prodotti sono un insieme di meccanica, idraulica, congegni elettronici e di software (Azienda 5)

35 Giudizio sul distretto della meccatronica per la crescita aziendale Una potenzialità ancora da cogliere Imprese a livello sperimentale, che stanno ancora valutando il reale potenziale di sviluppo indotto dalla rete distrettuale Noi in questo momento di rapporti strutturati non ne abbiamo é però vero come le accennavo all inizio riguardo a quel progetto che era partito nell ambito associazioni industriali reggiane che sono rimasto dispiaciuto che non sia stato possibile trovare un obiettivo comune che coinvolgesse tutta la filiera, da chi produce il componente a chi produce la macchina (Azienda 18) Una realtà non adeguatamente sviluppata Imprese a livello maturo già pronte a cogliere i vantaggi derivanti dall appartenenza a un distretto industriale, ma critiche sulla bassa coesione del distretto e sul grado di sviluppo Quindi c è bisogno di ingegneri, fisici, esperti di robotica secondo me qua la robotica è rimasta un po indietro, tutto quello che è navigazione assistita, droni che si muovono in un ambiente, collaborano con altri, portano oggetti e così La cultura è abbastanza bassa, ma penso che comunque un ambiente industriale sia indispensabile farlo evolvere (Azienda 6)

36 Le strutture per la R&S Unità R&S Specifica funzione aziendale Tipica delle aziende medio/grandi Team di ingegneri dedicati esclusivamente ad attività di progettazione, sviluppo e test di nuovi prodotti Ufficio tecnico allargato Manca una specifica funzione aziendale R&S, ma esistono figure R&S Tipica delle aziende medio/piccole Team di ingegneri (sia interni sia consulenti) dedicati ad attività di progettazione, sviluppo e test di nuovi prodotti, ma non in modo esclusivo Ufficio tecnico Manca una specifica funzione aziendale R&S Tipica delle aziende piccole che faticano a stanziare investimenti R&S

37 Le tecnologie attuali e future dichiarate dalle imprese Tecnologie attuali Tecnologie future Ghisa, azionamenti intelligenti, controlli wireless, quadri per automazione, rintracciabilità prodotto supervisioni e interfacciamenti, elettrovalvole, motori lineari, motori torque, informatizzazione dei processi, linux, sistemi informatici per la gestione della produzione, software di gestione AGV, fluidodinamica, fusioni, idraulica, lavorazione metalli, lavorazioni meccaniche, meccanica di precisione, prototipazione rapida, stampaggio a iniezione, trasmissioni e ingranaggi, integrazione elettronica-elettrica, soluzioni elettronico meccaniche, Materiali nuovi, robot, telecontrollo, sistemi di Controllo, computer (PC) di bordo macchina, integrazione hardware e software (FPGA), visione artificiale, navigatori GPS, laser, combustione e iniezione, analisi FEM; elettronica applicata all idraulica, simulazione, Prototipazione virtuale, miniaturizzazione Verniciature, polimeri, materiali dannosi, rivestimenti superficiali, automazione versatile, sistemi di guida in ambito industriale, centraline ISOBUS, nanotecnologie, elettronica di comando, sensoristica, Human-Machine Interaction, Intelligenza artificiale, strumenti di misura ad alta definizione, software di controllo dedicato al motore, uso di sistemi satellitari per individuare il posizionamento

38 Uno spostamento verso l integrazione meccatronica?

39 Le aree tecnologiche emergenti nel mondo della meccatronica (fonte DISMI) (I) Aree tecnologiche Materiali meccatronici Automazione, Robotica e Sistemi di Controllo Attuatori e azionamenti Elettronica Temi di ricerca Studio delle proprietà ingegneristiche dei materiali meccatronici (fluidi magnetoreologici, leghe a memoria di forma e polimeri elettroattivi) per sviluppare dispositivi basati sull impiego di tali materiali Modellistica e controllo Object Oriented di sistemi meccatronici; diagnosi predittiva di azionamenti meccatronici; pianificazione e ottimizzazione dei percorsi di robot mobili; controllo distribuito con protocollo ISOBUS; sviluppo e controllo di interfacce haptics Attuatori direct drive (es. generatori sincroni per wind farm senza riduttori meccanici e robot direct drive per applicazioni pick-and-place); azionamenti fault tolerant (es. azionamenti basati su motori elettrici multifase con sistemi di diagnostica di guasti elettrici e meccanici integrati) Sistemi elettromeccanici di dimensioni micrometriche (es. MEMS), progettazione di circuiti integrati per applicazioni industriali, progettazione di sistemi elettronici complessi, in particolare per trasmissioni sia su cavo che wireless

40 Le aree tecnologiche emergenti nel mondo della meccatronica (fonte DISMI) (II) Aree tecnologiche Human-Machine Interaction Temi di ricerca Studio, progettazione, prototipazione e validazione delle interfacce con approccio user-centered design; ergonomia di prodotto e di processo. Intelligenza Ambientale Sistemi idraulici industriali Meccanica delle vibrazioni Tecnologie software basate sul concetto di agenti per servizi software distribuiti e algoritmi di visione artificiale (es. visione robotica applicata ai processi produttivi industriali) Sviluppo di modelli numerici per l analisi termo-fluidodinamica computazionale a parametri concentrati, distribuiti e multidimensionali; sviluppo di componenti a comando e controllo elettro-idraulico per applicazioni di tipo load-sensing (di I, II e III generazione); sviluppo di motori endotermici alternativi a basso impatto ambientale Studio di tecniche avanzate di analisi del segnale vibratorio per il monitoraggio e la diagnostica di ingranaggi e cuscinetti volventi; analisi del legame tra i parametri costruttivi e funzionali ed il comportamento dinamico dei meccanismi con modelli matematici a parametri concentrati

41 Le criticità percepite per lo sviluppo e l accesso alle tecnologie (I) Criticità tecniche Complessità intrinseca della tecnologia Necessità di integrare componenti e competenze diverse Criticità economiche Bisogno di acquistare nuove licenze Necessità di contenere i costi di prodotto Fare i conti con i piccoli volumi Per ottenere macchine di un certo tipo la prima difficoltà sta nel mettere assieme quei particolari in modo che ci diano l opportunità di fare più cose: particolari meccanici ma anche elettronici. Oggi per esempio una centralina elettronica è impostata ed è fatta per lavorare solo in un certo modo (Azienda 10) Per fortuna sul discorso della tecnologia noi siamo intimamente legati all automotive... perché chi è che ha i soldi per investire enormi quantità di denaro per investire sugli sviluppi di questi sistemi? Chi fa milioni di pezzi... Non perché ne fa l anno come noi... Quindi beneficiamo di quello che il mercato auto fa (Azienda 4)

42 Le criticità percepite per lo sviluppo e l accesso alle tecnologie (II) Criticità strategiche Followers vs first movers Vincoli normativi Allora adesso c è una proposta - sempre tramite REI - di vedere quali possono essere le conseguenze [dell eliminazione del cromo esavalente nei trattamenti superficiali] per l anno prossimo, per i prossimi due anni Cioè elimineranno anche il cromo trivalente? Elimineranno del tutto cromo e nichel? E allora siamo messi male Sono dieci anni che dicono che devono togliere il piombo dall acciaio e siamo ancora lì, però E se poi l anno prossimo succede, cosa facciamo?! (Azienda 20) Criticità organizzative Percezione di mancanza di un distretto Percezione di mancanza di competenze tecnologiche a livello locale e italiano Difficoltà di accesso a risorse umane qualificate Difficoltà di coordinamento nei progetti di ricerca Il milieu che si dovrebbe formare in questa regione è di ingegneri e tecnici che hanno la matematica sulle dita, sanno usare Matlab benissimo, sanno fare calibrazione delle telecamere, sanno di ottica (Azienda 18)

43 I partner scelti per l innovazione tecnologica 1) Università 2) Enti territoriali 3) Altre aziende 4) Centri di ricerca privati

44 I partner scelti per l innovazione tecnologica: Università Punti di forza Accesso a competenze tecnicoscientifiche non presenti in azienda per: Progettazione di prodotti e componenti (ricerca applicata) Ricerca su nuove soluzioni e materiali (ricerca di base) Accoglienza di laureandi e laureati da inserire in azienda Io gradirei avere più stagisti, per me lo stagista è una risorsa, cioè non solo è ore a gratis. E soprattutto la libertà di poter vagliare idee che altrimenti rimangono idee. Ad esempio, noi abbiamo la prassi del Fridayafternoon libero, se uno ha delle idee può andare a fare delle prove, andare a vedere dei brevetti (Azienda 14) Punti di debolezza Difficoltà di collaborazione in alcune aree disciplinari specifiche (es. visione artificiale) Eterogeneità tra mondo accademico e mondo imprenditoriale Vedo due limiti fondamentali e credo che siano anche piuttosto diffusi in Italia.. il primo è sicuramente una scarso legame storico tra università e il mondo aziendale. Il secondo è legato più a questioni soggettive, ovvero il limitato numero di soggetti provenienti dall ambito universitario presenti nell ambito di ambienti che decidono all interno delle aziende cosi da non permettere il contatto con le università non conoscendole (Azienda 12)

45 I partner scelti per l innovazione tecnologica: Enti territoriali pubblici e privati Punti di forza Sviluppo del collegamento tra imprese e istituzioni del territorio Promozione della crescita di tutta la filiera meccatronica Possibilità di finanziamenti in progetti R&S Poi facciamo parte del Club Meccatronica in realtà non stiamo partecipando molto, pero facciamo il possibile e magari avremo qualche frutto, riusciremo a creare qualcosa, non solo per noi... per il club insomma perché in fondo è sempre uno scambio (Azienda 11) Punti di debolezza Scarsa capacità di creare sinergia a livello di intero distretto Difficoltà di accesso ai finanziamenti Locali burocrazia Europei bisogno di nuove figure di collegamento [ ] diventa però abbastanza o particolarmente oneroso gestire un progetto così grande, quindi non fare la pedina [ ] L interesse ci sarebbe, sicuramente potrebbero nascere delle idee nuove, in ambito Europeo intendo, quindi progetti con diverse Nazioni, con diverse aziende, etc. però non abbiamo ancora visto una possibilità reale (Azienda 4)

46 I partner scelti per l innovazione tecnologica: Altre imprese Punti di forza Condivisione del rischio ed economicità nella coprogettazione Scambio di expertise e trasferimento tecnologico Internazionalizzazione Punti di debolezza Potenziale opportunismo da parte del partner Difficoltà nell individuare obiettivi di progetto comuni Relazioni occasionali e non di lungo periodo Quindi già noi collaboriamo con aziende nostri potenziali concorrenti cercando di darci una mano a vicenda con scambio di tecnologia e persone oppure per cercare di risolvere insieme problematiche di un cliente in comune. (Azienda 8) Conciliare le esigenze di tutti per arrivare a definire un progetto che possa dare soddisfazione ad entrambi è molto complesso se non c è una cordata di aziende che hanno un obiettivo finale unico e si rischia di arrivare a qualcosa che se va bene, va bene a uno... se va male va male per tutti... (Azienda 4)

47 I partner scelti per l innovazione tecnologica: Centri di Ricerca Punti di forza Accesso alternativo a conoscenze specialistiche rispetto all Università Competenze teoricopratiche specialistiche di alto livello Come collaborazioni di centri di ricerca privati ci interessano centri prova-materiali. Abbiamo lavorato con soddisfazione con il CRF e stiamo lavorando con centri in Germania per delle prove laser (Azienda 13) Punti di debolezza Alti costi Percezione di offerta limitata Rischio di fuga di conoscenze Ci sono studi tecnici specializzati anche nelle macchine utensili... Alla fine gli studi tecnici esterni sono utili e pericolosi allo stesso tempo perché collaborano anche per concorrenti quindi alla fine rimescolano un pò le carte... quindi portano qualche novità a noi e ne rubano qualcuna, ma questo fa parte del gioco e lo sanno tutti (Azienda 11)

48 Osservazioni conclusive Le imprese segnalano fabbisogni di conoscenze meccatroniche e non solo specialistiche Difficoltà nella gestione della conoscenza meccatronica Percezioni a volte distorte sull offerta di conoscenza e tecnologia Difficoltà di accesso a risorse umane qualificate (in particolare l impresa piccola non attira/trattiene talenti) Difficoltà di accesso a risorse finanziarie (burocrazia) Difficoltà di lanciare e coordinare progetti di ricerca interorganizzativi (tra università, laboratori, imprese, ) Le collaborazioni come elemento critico per lo sviluppo dell innovazione nel territorio

49 Due domande 1. La meccatronica a Reggio Emilia: distretto oppure insieme eterogeneo di imprese? 2. L attributo meccatronico appartiene: ai singoli individui - ingegneri che progettano in chiave meccatronica? alle singole organizzazioni - che integrano le conoscenze specialistiche (di meccanica, elettronica, materiali, informatica, ) dei singoli nei sistemi meccatronici? al distretto che mette in rete aziende con prodotti, servizi e competenze eterogenei?

50 Chi siamo Diego Maria Macrì, Professore Ordinario di Sistemi di Controllo di Gestione, DISMI, UniMoRe, Fabiola Bertolotti, Professore Associato di Comportamento Organizzativo, DISMI, UniMoRe, Elisa Mattarelli, Ricercatrice in Ingegneria Gestionale, DISMI,

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