LA VOCE DEL CORRIDOIO Giornalino d informazione dell I.C. Gentile da Foligno

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1 Anno 1-Numero 1 Dicembre 2011 LA VOCE DEL CORRIDOIO Giornalino d informazione dell I.C. Gentile da Foligno La voce del corridoio Il nuovo titolo proposto dalla classe vincitrice 1 H Eccoci,siamo pronti! Finalmente uscirà la nuova edizione del giornalino scolastico del nostro Istituto Comprensivo Gentile da Foligno. Dovete sapere che quest anno sono state fatte le cose alla grande! Infatti tutte le classi prime e seconde della scuola secondaria di primo grado sono state coinvolte nella ricerca di un titolo originale che facesse capire ai lettori in qualche modo l impronta del giornalino. Noi,come 1 H,ci siamo molto impegnati,abbiamo inventato numerosi titoli e poi siamo passati democraticamente alla votazione. Il titolo che ha avuto più voti è stato la voce del corridoio perché per noi il giornalino è informazione, divertimento e tantissimo scoop!!!! Successivamente abbiamo inserito il titolo in una busta sigillata,dentro la quale c era un altra busta più piccola,ben chiusa,con dentro il nome della classe,in modo tale che non si potesse preferire nessuno. In seguito,in segreteria una commissione ha scelto quello che più le è piaciuto e noi con grande gioia abbiamo appreso la notizia che era stato scelto il titolo da noi proposto! A questo punto potete immaginare la nostra felicità perché eravamo i vincitori del concorso Inventa il titolo del nuovo giornalino scolastico ma immediatamente la nostra contentezza si è trasformata subito in una comprensibile preoccupazione quando abbiamo saputo del premio che consisteva nello scrivere,in sole poche ore, l articolo di apertura sulla prima pagina del giornalino. Immaginate che fatica in pochissimo tempo! Ma noi non ci siamo scoraggiati,anzi come delle laboriose formichine,ci siamo messi subito a lavoro perché non c era tempo da perdere! Certo che il nostro articolo è stato un po frettoloso. Certamente non abbiamo avuto tempo di scrivere degli scoop però vi comunichiamo uno spetteguless caldo caldo da corridoio:pensate che si volevano appropriare della nostra vincita! Ma non ci sono riusciti! Prossimamente ve ne diremmo delle belle. Adesso vi auguriamo a tutti voi un Buon Natale ed un felice anno nuovo. Gli alunni della 1 H FASE DISTRETTUALE DELLA CORSA CAMPESTRE La Gentile prima classificata Sabato 3 Dicembre alle ore 9,15 si è svolta la fase d Istituto di Corsa Campestre presso la nostra scuola. La gara è iniziata con le ragazze delle classi prime. Numerose sono state le atlete sulla linea di partenza decise ad arrivare fra le prime sei ma solo le più resistenti e le più preparate si sono classificate perché 800 erano i metri da percorrere. Al VIA si sono staccate dal gruppo poche ragazze e già dal primo giro si iniziava a delineare la classifica. La fatica cominciava a sentirsi nelle gambe che si indurivano e nel respiro sempre più affannoso. Il traguardo è stato tagliato per primo da Francesca Pacchia 1^F e Sofia D Antonio 1^G,arrivate insieme. E risultata vincitrice Pacchia Francesca in quanto più giovane dell altra di pochi mesi. A seguire sono arrivate Erika De Riso (1 G) e M. Chiara Baliani (1 B). Successivamente si è svolta la gara maschile,che consisteva nel percorrere 1000m, sicuramente più faticosa. Preparati e determinati i ragazzi,una volta partiti, hanno dimostrato molta rivalità e spinti dalla voglia di arrivare tra i primi sei,al primo giro sono andati a palla ma non avevano calcolato che avrebbero dovuto percorrere tre giri:la stanchezza iniziava a sentirsi. Il primo classificato è stato Pietro Palini 1 A,il secondo Filippo Ferri 1 A e il terzo Marco Amici 1 B. Si sono poi susseguite le gare delle seconde e terze. Nella gara delle seconde femminili si sono classificate prima Gloria Giacomucci 2 B,seconda Margherita Fusaro 2 A,terza Giorgia Ponti 2 A. Nella gara delle seconde maschili si sono classificati:primo Davide Candellori 2 B,secondo Francesco Ninassi 2 A,terzo Vincenzo Tempesta 2 E. Nella gara delle classi terze femminili si sono classificate:prima Francesca Broccolo 3 A,seconda Oksana Reka 3 C, terza Irene Amirante 3 C. Nella gara delle classi terze maschili si sono classificati:primo Stefano Mancinelli 3 B,secondo Devid Cimarelli 3 F,terzo Matteo Piermarini 3 H. Tutti i ragazzi classificati sono stati premiati con medaglie e attestati di partecipazione. AlleOre 12,15 tutte le gare erano state svolte,i ragazzi sono tornati in classe contenti di aver partecipato ad un esperienza bella e formativa. Tale fase d Istituto ha selezionato coloro che hanno partecipato alla gara successiva,svoltasi il 10 Dicembre a Villa Candida e organizzata dalla società di Atletica leggera (ASAL) di Foligno. A questa hanno partecipato tutte le scuole secondarie di primo grado. La gara di Corsa Campestre a Villa Candida,valida ai fini della fase Distrettuale,ha visto la nostra Scuola classificarsi al primo posto,con un distacco di otto punti dalla scuola secondaria di primo grado Carducci di Foligno. REDAZIONE gentile.gentili@gmail.com Direttore responsabile Prof.ssa Giuseppa Zuccarini Caporedattore Francesca Pacchia 1 F Prof.ssa Emilia Ricci I s t i t u t o C o m p r e n s i v o G e n t i l e d a F o l i g n o Via Monte Soratte F o l i g n o ( P G ) Tel & Fax

2 PERCORSI,PROGETTI,CONCORSI BENVENUTI ALLA GENTILE!!! Il 22 novembre, le classi quinte della scuola di Fiamenga, hanno fatto visita alla scuola Gentile. Noi della classe 1^ B abbiamo fatto gli onori di casa: abbiamo accolto i bambini nell aula Magna e le insegnanti hanno illustrato sia l organizzazione scolastica, sia le diverse materie. Noi alunni invece abbiamo dedicato loro una poesia di benvenuto che avevamo preparato in classe precedentemente. Dovevamo presentarla con la LIM, che avrebbe decisamente fatto la sua grande figura se il PC non avesse avuto un virus, ma pazienza: EVVIVA COMUNQUE LA TECNOLOGIA!!! Dopo questo primo momento di presentazione, abbiamo offerto loro la colazione: dei bei panini con salame o prosciutto molto appetitosi (e ovviamente anche noi ne abbiamo approfittato!!). Passata la piacevole pausa, le classi quinte si sono trasferite nella nostra bellissima palestra, dove hanno fatto molti giochi. Noi li abbiamo attesi in classe e, quando sono arrivati, abbiamo creato due gruppi formati ciascuno da metà della nostra classe e metà di loro. Un gruppo ha seguito l insegnante di inglese, la Prof Fioretti, la quale, sempre utilizzando la LIM, li ha intrattenuti con dei giochi. L altro gruppo è restato con una insegnante di matematica, la quale sempre attraverso la LIM, li ha fatti divertire con giochi matematici. È sicuramente stata una mattinata piacevole e non solo per la compagnia, ma anche e soprattutto per le emozioni suscitate. Infatti, nei volti di quei bambini, abbiamo rivisto noi stessi un anno fa. Al primo impatto ci siamo sentiti tutti più grandi e più fichi rispetto a loro, ma in un secondo momento, il nostro cuore si è stretto intorno al ricordo dell ultimo anno di scuola elementare, delle maestre e di tutti gli amici, il ricordo insomma di un posto familiare e sicuro. Però la sensazione è stata piacevole, non c era nostalgia e questo ci ha fatto capire che il nostro posto è qui. adesso ed è bellissimo cominciare questa nuova AVVENTURA!!!! Dato che il nostro capolavoro non ha avuto la giusta diffusione, lo presentiamo ora, con la speranza che possa comunque raggiungere i nostri ospiti: PER VENIRE ALLA GENTILE NON CI SONO LUNGHE FILE. SIETE TUTTI BENVENUTI E DA TUTTI BENVOLUTI. C E LA LIM CHE E DIVERTENTE E LA USA MOLTA GENTE. E LA SCUOLA DEL FUTURO QUI DA NOI SIETE AL SICURO. C E L INGLESE, LO SPAGNOLO, CERTO PIU NON SARAI SOLO. DELL EUROPA CITTADINO ANCHE SE SEI PICCOLINO. NON ABBIAMO PIU PAURA DELLA SCUOLA GRIGIA E SCURA. ANCHE IL MURO E COLORATO COME NOI L ABBIAM PENSATO. Gli alunni della 1^B 2

3 PERCORSI,PROGETTI,CONCORSI PROGETTO COMENIUS L Istituto Comprensivo Gentile da Foligno sta partecipando ad un Progetto Multilaterale il cui titolo è Edible Forest Garden insieme a nove stati europei: Inghilterra, Finlandia, Spagna, Portogallo, Lettonia, Slovenia, Polonia,Ungheria e Italia. L obiettivo principale del progetto è riferito ad uno studio sull ambiente. Ogni scuola partner creerà nei suoi spazi all aperto un orto e gli alunni della nostra scuola primaria saranno coinvolti in attività di semina,coltivazione,raccolta di prodotti tipici del proprio paese. I prodotti raccolti verranno utilizzati per fare piatti tradizionali,confetture e le ricette saranno condivise tra tutti i partners. I bambini potranno così conoscere la varietà dei prodotti coltivati nei diversi paesi e anche le differenti condizioni di coltivazione vista la diversa posizione geografica e cilmatica dei vari partners.la nostra scuola parteciperà al progetto anche con la gentile orchestra entro marzo 2012 dobbiamo creare un canto che diverrà simbolo del nostro progetto. Dal 16 al 20 novembre 2011,due insegnanti della scuola primaria di Fiamenga e due insegnanti della scuola secondaria di primo grado,hanno partecipato al primo incontro di progetto in Polonia a Bialystock. Al meeting erano presenti 25 insegnanti provenienti da tutte le scuole europee che partecipano al progetto. L incontro è stato interessante sia dal punto di vista culturale che professionale. Infatti oltre che a visitare la scuola ospitante e partecipare ad alcune attività didattiche svolte dagli alunni della scuola polacca,gli insegnanti dei vari paesi hanno proiettato un video dal titolo My window on per far conoscere la città dove vivono e la scuola che rappresentano. Marisa Ottaviani La delegazione del nostro Istituto Comprensivo: Rosilde Angelucci, Laura Cerbini, Daniela Rossi, Marisa Ottaviani Alcune immagini del viaggio in Polonia 3

4 PERCORSI,PROGETTI,CONCORSI COMUNICARE IL BEN-ESSERE PROGETTO PER PROMUOVERE TRA NOI ADOLESCENTI CORRETTI STILI DI VITA Avete mai pensato cosa voglia dire Ben-essere? Io e i miei compagni della terza F ci stiamo pensando da un po, e precisamente dal secondo quadrimestre dell anno scorso,quando grazie ad un progetto comunale Comunicare Ben-essere -,insieme alle professoresse Martinelli e Placidi e alla Psicologa Marta Franci,abbiamo iniziato a parlare di alimentazione,attività fisica e dipendenze,cioè fumo,alcool e droghe. Il lavoro è stato impegnativo perché abbiamo discusso molto,letto articoli di giornale,analizzato manifesti,canzoni,visto spot pubblicitari ed infine abbiamo approfondito la vicenda della cantante inglese Amy Winehouse,morta a 27 anni per alcool e droga. Alla fine del percorso ci siamo resi conto:che per noi giovani è fondamentale un alimentazione sana e corretta,che non preveda troppe calorie e cibi particolarmente conditi; che l attività fisica costante- due o tre volte alla settimana è utile AMY WINEHOUSE per prevenire malattie importanti come l infarto;che alcool e droghe rovinano la nostra vita perché ci rendono deboli,meno intelligenti e anche meno belli. Mi ha colpito molto sapere che fumo,alcool e droga provocano un invecchiamento precoce e riducono molto la concentrazione e l intelligenza e soprattutto sono strade senza ritorno. Molti ragazzi seguono stili di vita scorretti,mangiando cibi molto grassi,non si muovono mai,fumano,bevono e a volte si drogano solo perché lo fanno gli altri,solo per essere accettati in un gruppo e per sentirsi più maturi. Io ho capito,riflettendoci da sola ed insieme ai miei compagni che la vita è una e dobbiamo assolutamente rispettarla e salvaguardarla,al di là di ciò che fanno gli altri,anche se sono amici. L obiettivo del nostro progetto non era solo quello di farci riflettere sui corretti stili di vita,ma anche trasformarci in diffusori di quello che abbiamo studiato. Così abbiamo deciso di realizzare un cartellone pubblicitario intitolato Salutare salute. Per altre informazioni rivolgersi direttamente alla 3 F. LA FESTA DELL ALBERO Irene Venanzi 3 F UNA FESTA NAZIONALE A CUI HA PARTECIPATO ANCHE LA MIA SCUOLA Il 9 dicembre tutte le classi seconde, divise in due gruppi, hanno partecipato alla festa dell albero che si doveva tenere a novembre, ma per un incendio scoppiato intorno a Foligno, è stata rimandata. La nostra professoressa di italiano ci ha detto che questa festa è stata organizzata diversi anni fa per sensibilizzare la popolazione su alcuni problemi come: il dissesto idrogeologico, i cambiamenti climatici e la deforestazione. Quest anno è stata dedicata ad un volontario, morto durante l alluvione in Liguria, Sandro Usai. Alle 11,30 siamo andati in Aula magna, dove don Luigi Filippucci ci ha spiegato l importanza di piantare un albero. Ha detto che questa pianta ci veniva donata dalla Forestale e quindi noi dovevamo averne cura. Questo discorso mi ha molto colpito, ma ancora di più mi ha colpito il racconto di uno dei due agenti della guardia forestale che si trovava in Liguria durante l alluvione. Ci ha detto che una delle cause dell alluvione è stato un incendio che ha bruciato quasi tutti gli alberi dietro Genova e quindi le radici non tenevano più ferma la terra, che piena di acqua, è caduta verso il basso, travolgendo tutto. L altro agente ci ha fatto vedere delle piante, tra cui l acero, che si trova intorno alla nostra scuola. Poi siamo andati fuori con don Luigi. Egli ci ha chiesto di stare in silenzio durante la benedizione dell albero che uno di noi ha piantato in una piccola fossa. A me questa giornata è piaciuta molto perché mi ha veramente emozionato. Luca Cecconelli 2F 4

5 L INTERVISTA Intervista ad un nostro compagno campione : primo classificato alla corsa campestre! Nome e cognome: Tiziano Lanzano Classe: 3F Due aggettivi per definirti: Allegro e forse un po vivace. Ultima esperienza scolastica da non dimenticare: Sabato 3 Dicembre ho partecipato con altri 44 compagni alla fase d Istituto della Corsa campestre. E stata una bellissima esperienza e anche molto emozionante. Il tempo minacciava pioggia e io ho avuto paura di non poter correre. Poi invece alle 12 abbiamo iniziato la gara. Ho percorso 1700 metri, tre giri del percorso e ho tagliato il traguardo per primo. Che fatica. ma quanta emozione. Mi hanno applaudito compagni e professori. mi sono sentito felice. Prima esperienza sportiva importante? Noooo, adoro tutti gli sport, ma io..corro in bicicletta. Sono campione regionale categoria esordienti secondo anno. Come hai scoperto la passione per la bici? Devo ringraziare un mio amico: lui già faceva ciclismo da qualche anno e quando mi ha chiesto di provare sono salito in sella e non sono più sceso. Fai parte di qualche squadra? Sì, da tre anni sono nell Unione ciclistica Foligno e mi trovo benissimo. Ho conosciuto tanta gente che mi apprezza e mi fa star bene. Anche grazie a loro ho vinto tante gare. Allora sei abituato a vincere? Sì ma vincere nello sport vuol dire essere tanto determinati e soprattutto allenarsi sempre. Senza sacrifici non vai da nessuna parte. Forse per questo io a scuola non sono proprio un campione. Classe 3F Tiziano Lanzano in maglia gialla. Forza campione! LANZANO 5

6 IL REPORTAGE AL VIA L ORIENTAMENTO Si è avviato l 8 novembre di quest anno il periodo che cercherà di indirizzare i ragazzi di terza media verso una scelta consapevole per il prossimo futuro:la SCUOLA ADATTA AD OGNUNO DI NOI. L OMA,- Officina Meccanica Aeronautica,che dal 1935 era proprietà di Muzio Macchi e che si chiamava AUSA,fu bombardata durante la seconda guerra mondiale. Dopo vari tentativi di rilanciare l attività,prende il nome di OMA Tonti,grazie all industriale Umberto Tonti,il quale aveva riassunto alcuni ex-dipendenti e macchinari dell AUSA,dando così inizio alla grande industria situata a Foligno,che ad oggi produce pezzi aeronautici per veicoli militari e non-, potrebbe essere un opportunità lavorativa per noi studenti di Foligno. Tutti gli interessati ad un tipo di occupazione INDUSTRIALE (lavorare in fabbriche ) dovranno appunto seguire l omonima scuola(istituto Tecnico Industriale),che da come ci hanno descritto si concentra,oltre che sulla teoria,anche sulla pratica,necessaria e fondamentale per poter essere accettato da datori di lavoro che esercitano in questo campo. A voi la scelta!!! E giunta l ora: adelante, sed cum judicio (1) La scelta delle scuole superiori è un dilemma che perseguita noi ragazzi. 6 Diletta Cannavò 3^B Per questo noi della 3 E abbiamo deciso di fare un indagine per scoprire quali sono le scuole superiori più quotate. Per compiere l inchiesta abbiamo predisposto una tabella chiedendo ai nostri compagni delle altre classi terze di indicare i loro orientamenti scolastici. Ecco qua i risultati. Dal grafico emerge che l Istituto Tecnologico ( le vecchie Industriali ) è la scuola più scelta e questo è un bene per la società che negli ultimi anni soffriva un po la mancanza di professionalità tecniche e, in particolare, di periti industriali.seguono in graduatoria l Istituto Tecnico Economico ( le Commerciali ) e il Liceo Scientifico, due scuole da sempre gettonate. La maggior ricerca di istituti tecnici è forse dovuta alla crisi economica? Certamente questi sono istituti,come quelli professionali che, rilasciando dopo cinque anni un diploma spendibile nel mondo del lavoro, permettono ai ragazzi di poter scegliere se frequentare o meno l Università. Optare per i licei, al contrario, significa impegnare già da adesso uno studio di almeno dieci anni. La scelta risulta complessa specie nella nostra società così incerta, così caotica, ma forse, proprio per questo, così aperta al nuovo e al creativo. Le certezze? Sicuramente il nostro studio e il nostro impegno e poi come titola un noto film Io speriamo che me la cavo LA CLASSIFICA 1. Istituto tecnologico 32 preferenze 20,5% 2. Istituto tecnico economico 29 preferenze 18,6% 3. Liceo scientifico 26 preferenze 16,7% 4. Istituto professionale per l enogastronomia e i servizi 18 preferenze 11,53% 5. Liceo classico 13 preferenze 8,3% 6. Liceo linguistico 12 preferenze 7,7% 7. Liceo delle scienze umane 12 preferenze 7,7% 8. Istituto professionale 8 preferenze 5,12% 9. Liceo artistico 5 preferenze 3,2% 10. Istruzione e formazione professionale 1 preferenza 0,65% Liceo classico Liceo linguistico Liceo delle scienze umane Liceo scientifico Liceo artistico Istituto tecnologico Istituto tecnico economico Istituto professionale Istituto professionale per l'enogastronomia e i servizi Istruzione e formazione professionale Giacomo Alessi, Luca Torti, Ervis Gjana (1) da I Promessi Sposi classe 3^ E

7 LE RIFLESSIONI EDUCATIVE [ DEI PROFF ] DIECI ESERCIZI PER ESSERE GENITORI CONSAPEVOLI Tratto da "Benedetti genitori; guida alla crescita interiore del genitore consapevole" di Myla e John Kabat-Zinn Ed. Corbaccio. 1. Cercate di immaginare il mondo dal punto di vista di vostro figlio, mettendo intenzionalmente da parte il vostro. Fatelo ogni giorno, per qualche istante, per ricordare a voi stessi chi è questo figlio e che cosa affronta nella vita. 2. Immaginate come apparite agli occhi di vostro figlio, che ha voi come genitori, in questo momento: questa nuova prospettiva come potrebbe modificare il modo in cui vi muovete nel corpo e nello spazio, il modo di parlare e ciò che dite? Come volete relazionarvi con vostro figlio in questo momento? 3. Esercitatevi a considerare i vostri figli perfetti così come sono. Vedete se riuscite a restare consapevoli della loro sovranità attimo dopo attimo e a lavorare per accettarli come sono quando è più difficile per voi farlo. 4. Siate consapevoli delle vostre aspettative sui figli e considerate se sono davvero rivolte nel loro interesse. Inoltre, siate coscienti di come comunicate queste aspettative e di come esse influenzano i vostri figli. 5. Praticate l'altruismo anteponendo i bisogni dei vostri figli ai vostri ogni volta che sia possibile. Poi vedete se c'è un terreno comune, in cui anche i vostro bisogni possono essere soddisfatti. Potete restare sorpresi da quante coincidenze siano possibili, specialmente se siete pazienti e desiderosi di trovare un equilibrio. 6. Cercate di incarnare una presenza silenziosa. Essa nel tempo si trasformerà in una pratica consapevolezza, se siete attenti a ciò che portate in voi e a ciò che proiettate nel vostro corpo, mente e parola. Ascoltate attentamente. 7. Chiedete scusa a vostro figlio quando vi accorgete di aver tradito la sua fiducia, anche in modi apparentemente insignificanti. Le scuse sono riparatrici. Una scusa dimostra che avete ripensato ad una situazione e siete arrivati a vederla più chiaramente o a considerarla dal punto di vista di vostro figlio. Ma dobbiamo stare attenti a non essere "spiacenti" troppo spesso. Questa parola perde il suo significato se ne abusiamo e se facciamo del rimorso un'abitudine. A quel punto può diventare una maniera per non assumersi le proprie responsabilità. Siate coscienti di questo. Cuocere nel proprio rimorso di tanto in tanto è una buona meditazione. Non spegnete il gas finché la cena non è pronta. 8. Ogni figlio è speciale e ogni figlio ha bisogni speciali. Ognuno vede in modo unico. Tenete un'immagine di ciascun figlio nel vostro cuore. Annegate nel suo essere, augurandogli ogni bene. 9. Ci sono momenti, molti importanti, in cui abbiamo bisogno di esercitarci ad essere chiari, forti e non equivoci con i nostri figli. Consentite che questo avvenga il più possibile nella consapevolezza, nella generosità e nel discernimento e non per paura, ipocrisia e desiderio di controllo. Essere genitori consapevoli non significa essere troppo indulgenti, dominanti e controllori. 10. Il più grande dono che potete dare ai vostri figli è il vostro sé. Ciò significa che fare il genitore equivale a continuare a crescere nella conoscenza di sé e nella consapevolezza. Dobbiamo essere radicati nel momento presente per condividere ciò che di meglio e più profondo c'è in noi. Questo è un lavoro continuo, che può essere esteso trovando un momento per la tranquilla contemplazione in qualunque modo ci sembri adatto per noi. Lo abbiamo solo adesso. Usiamolo nel migliore dei modi, per il bene dei nostri figli e per il nostro. Prof.ssa M. Grazia Giampè LA RISOLUZIONE DEI PROBLEMI E il tema trattato dai docenti dell area matematico-tecnologica durante l attività del corso di aggiornamento sulla programmazione per Competenze,che si sta svolgendo in questi giorni nel nostro Istituto. Cos è un problema? Ma siamo sicuri che i nostri alunni sappiano chiaramente che cosa significa problema? Questa è la domanda di fondo che il gruppo di lavoro si è posto. Occorre accertare innanzitutto l esistenza di questa cognizione per non incorrere nell errore tipico degli adulti che spesso danno per scontati definizioni e termini di cui i ragazzi non possiedono alcuna significativa conoscenza. Nella prassi scolastica il termine problema è sinonimo di esercizio (non sempre molto amato),che si risolve applicando delle regole predefinite. Ma se lo consideriamo da un punto di vista meno limitativo,il concetto di problema,ben più ampio,rimanda ad una situazione di dubbio,ad un interrogativo la cui risposta non solo è ancora sconosciuta ma non è detto che sia ottenibile utilizzando procedimenti già noti. Possiamo quindi più correttamente utilizzare con gli alunni,al posto del termine problema,quello di situazione problematica pur continuando a classificare i diversi tipi di problemi in tradizionali, logici, logico-percettivi e logico-operativi, che rimandano alle specifiche abilità necessarie e da acquisire,per ricercare la soluzione,a qualsiasi livello scolastico partendo dalla Scuola dell Infanzia fino alla Scuola Secondaria di Secondo grado. Segue 7 a pag 8

8 LE RIFLESSIONI EDUCATIVE [ DEI PROFF ] IL LINGUAGGIO CORRENTE DEI GIOVANI(1) Il linguaggio verbale è la forma di comunicazione propria dell uomo, animal symbolicum. Esso cambia lentamente ma inesorabilmente nel tempo ed ha uno stretto legame con la storia delle persone che lo parlano. Il linguaggio della Terza Rivoluzione Culturale risente molto l influsso della Telematica. Infatti, se i nipotini di Gutenberg, cresciuti con e sulla carta stampata, usano un linguaggio discorsivo, analitico, argomentativo,i figli della Telematica spesso non sanno dare nome alle cose,rifiutano la struttura,usano un linguaggio vago. Poiché il linguaggio è espressione del pensiero, va precisato che l intelligenza dei nipotini di Gutenberg è cronologica, consequenziale,analitica perché si è alimentata e si alimenta della lettura che è lenta,riflessiva, correggibile e mono-sensoriale. L intelligenza dei figli dell informatica, invece, è iconica,simultanea perché si nutre della visione che è rapida,non correggibile e multisensoriale. L atteggiamento dell intelligenza argomentativa è lineare e parte dalla convinzione che tramite la proposizione si può raccontare la propria esperienza, mentre l atteggiamento dell intelligenza iconica è generico e tende ad atrofizzare le possibilità intellettive. Compito della scuola è di integrare le esperienze mediatiche e multimediali attraverso strategie didattiche con finalità metacognitive per far apprendere i linguaggi prevalenti che circolano nel mondo. Uno di questi è, ad esempio, quello giovanile, caratterizzato dalla presenza di sei elementi,il cui dosaggio varia a seconda delle diverse realtà socioculturali: una base di italiano colloquiale,informale, scherzoso; uno strato dialettale che esprime il settore dell affettività e la funzione di mantenere il legame con la propria tradizione; uno strato gergale tradizionale,costituito dalle parole di lunga durata che si trasmettono di generazione in generazione(ad esempio:ganzo,gasato,cotta,ecc ); uno strato gergale innovante (esso è proprio di un determinato gruppo, è il frutto dell invenzione del momento,perciò è mutevole,effimero:ad esempio, sbrocco, na mucchia, scialla);uno strato proveniente dalla lingua dei massmedia; infine, uno strato costituito da inserti di lingue straniere che servono a far sentire il giovane linguisticamente più avanzato della comunità d appartenenza e a favorire la dimensione creativa. Il linguaggio giovanile ha dunque carattere transeunte, svolge la funzione ludica e quella personale perché teso ad affermare la propria immagine. (1) Cfr. R. SIMONE,La Terza Fase; A. SOBRERO,Varietà linguistiche giovanili tra passato e futuro; AA.VV., La lingua:norma e uso (a cura di A. LIGNANI) IRRE Umbria pp Prof.ssa Emilia Ricci LA RISOLUZIONE DEI PROBLEMI Tutti i docenti hanno il compito di scegliere,mettere in atto e coordinare gli opportuni interventi didattici che, nel modo più efficace e coinvolgente,consentano un vero processo formativo,verticale e trasversale,per il raggiungimento delle competenze relative. E dal momento che la scuola educa per mettere gli alunni in grado di risolvere i problemi che dovranno affrontare fuori dalla scuola,ossia i problemi veri della vita(lavorativi e non) che non si risolveranno sempre tutti con le sole operazioni matematiche ma,ben più spesso,con la capacità di organizzazione e di rielaborazione logica,appare evidente la necessità di abituare i giovani a riconoscere in una qualsiasi situazione reale uno stato potenzialmente problematico : in altri termini si tratta di abituarli gradualmente,con sistematicità e metodo a problematizzare la realtà e perché no,con gli strumenti giusti. ad appassionarsi nell affrontarla! Prosegue da pag 7 BUON LAVORO A TUTTI! 8 Prof.ssa Daria Provvedi

9 CULTURA E SOCIETA La diversità? Non la vorrei conoscere, non dovrebbe esistere La diversità quella che tutti criticano, tutti apprezzano, quella cosa che, dopotutto, ci accomuna. Siamo tutti uguali, con la stessa conformazione: due occhi, un naso, una bocca, due gambe, due braccia o almeno dovremmo esserlo, perché poi ci sono quelle persone che nascono con una gamba, con due occhi inutili, dal momento che non possono vedere.democraticamente, siamo tutti uguali, con gli stessi diritti. A parole, tutti difendono tutti, a parole si fanno grandi cose, si riesce perfino a dire che l universo è infinito A parole tra individui di sesso femminile e sesso maschile non c è differenza, tra neri, gialli, bianchi ugualmente non c è differenza. Nella nostra società, ci sono i normali ed i disabili, i diversi. I Normali hanno creato strutture ed oggetti speciali per i Diversi, che a volte sono state molto di aiuto, ma a volte, invece li hanno danneggiati, emarginandoli. E perché sarebbero loro i Diversi? Anche noi siamo diversi da loro, e loro, quindi a ragione, potrebbero chiamare noi diversi. È sempre stato un ragionamento sbagliato questo della diversità, che ha portato tante ingiustizie Quando Cristoforo Colombo, per esempio,ha Scoperto l America Lui e i conquistadores, hanno solamente portato quel continente alla Normalità, come tutti gli stati Europei, credendo che fosse meglio fare schiavi o uccidere quelle persone Diverse, che da sempre erano vissute in America. Io ne conosco tante di persone Diverse, per il comportamento, per la forma del proprio corpo, per l intelligenza Queste persone sono emarginate, a volte purtroppo prese in giro. Conosco una ragazza così, che viene presa in giro. E rimane sempre più silenziosa e sola. Tutti vorremmo parlarci, stare insieme a lei,ma alla fine si segue la moda, pensiamo a stare con i nostri amici e divertirci con loro, e lei rimane sempre più sola. Io non prendo in giro le persone diverse, ma purtroppo seguo i miei amici, e parlo e gioco con loro, mentre lei ci guarda a tratti, aspettando di raccontare della sua vita, di poterci anche indicare, il suo punto di vista, di farci notare cose che noi non abbiamo avuto il tempo di osservare, per inseguire il flusso, quella moda che rovina la vita alle persone diverse normali a tutti, ma che nessuno vuole abbandonare. IL PETROLIO QUESTO SCONOSCIUTO! Francesca Naima Bartocci classe 3^ E In 3 a B abbiamo svolto una ricerca su quella che ora non è più la misteriosa entità che sentiamo tanto spesso nominare, ma una sostanza che si può trasformare in materiali d uso quotidiano, energia, carburanti. Quante volte, al telegiornale, sentiamo che i prezzi dei barili di petrolio stanno aumentando! Ma a quanto equivale un barile? E in che modo ci riguarda la cosa? Innanzitutto abbiamo scoperto che un barile equivale a 159 litri di petrolio, per un peso di 135 kg. Inoltre: sapevate che circa la metà è impiegato per benzina e gasolio, mentre il restante diventa elettricità, riscaldamento, gpl auto e bitume? Ma la vera curiosità è che il petrolio lo abbiamo sotto gli occhi tutti giorni sottoforma di plastica, e più precisamente di bottiglie comunemente usate per acqua e bibite. Con un barile di petrolio si producono infatti ben 1750 bottiglie di plastica!! Pensiamo dunque a quanti barili di petrolio possiamo risparmiare con il riciclaggio Anche alcuni tessuti sono prodotti con il petrolio, come il poliestere. Infine, è sorprendente quanta energia elettrica si possa ricavare da un barile di petrolio: 1650 kwh, che corrisponde ai consumi di una famiglia di 4 persone in 7 mesi e mezzo! Insomma, siamo arrivati alla conclusione che il petrolio è un elemento che non ci riguarda indirettamente, ma è presente nella nostra quotidianità più di tanti altri. Democraticamente,siamo tutti uguali,con gli stessi diritti. COSTANZA PROIETTI III B 9

10 CRONACA SCOLASTICA Che cosa avviene e che cosa si fa a scuola? II primo giorno di scuola Erano le otto del 12 settembre 2011, primo giorno di scuola, quando una carovana di persone formata da ragazzi, genitori, nonni e zii si è scaraventata all interno del cortile della scuola media Gentile da Foligno. E stato facile identificare i ragazzi che iniziavano la prima media dagli altri in quanto quest ultimi avevano un aspetto più disinvolto e maturo. Affannata e un po spaesata, come tutti del resto, osservavo le ragazzine vicino a me con zaini coloratissimi, speranzosa di scambiare qualche parola con loro prima dell ingresso; anche se questo non è stato possibile, fortunatamente a rendere meno pesante l attesa c erano i cari, vecchi e insostituibili compagni delle elementari. In quei momenti, guardando quell enorme scatola di cemento, nella mia mente aleggiava il pensiero di avere buoni voti, nuovi amici, professori sempre sorridenti e personalmente avrei tanto sperato dare una risposta a due domande che mi frullavano nella mente: Chi sono?? e Che cosa sarò dopo questi tre anni di studi più avanzati e complessi?? Ad accoglierci prima del suono della campanella sono arrivati i ragazzi delle classi 2^ e 3^ che con in mano un cartellone identificativo di ogni sezione, ci hanno accompagnato nelle nostre classi. Sembrava proprio l assembramento dei rioni della Quintana prima della sfilata! Entrati in aula i nostri sguardi erano tutti puntati verso la LIM che primeggiava dietro la cattedra dell insegnante: è uno schermo gigante che ha preso il posto della vecchia e deprimente lavagna con i gessi. Quel primo giorno di scuola è trascorso molto velocemente ed è stato interrotto soltanto dal suono metallico e squillante della campanella che annunciava la ricreazione. A differenza della scuola elementare in cui dovevo, come tutti, rimanere tranquilla nella mia aula, qui sono quindici minuti di pausa infernale dove tutti i ragazzi si riversano sul corridoio per acquistare e consumare la merenda e per scambiare quattro chiacchiere. Dopo questa prima avventura sono tornata a casa consapevole che questa era solo una prova e che la partita sarebbe dovuta ancora iniziare!!!! Polticchia Maria Vittoria -Classe 1 C Un giorno da romano Apro gli occhi piano piano e vedo la mia camera affrescata con bellissimi dipinti, scendo dal letto, mi vesto, indosso i sandali,passo per il corridoio dove c è la statua di mio padre. Lui é un senatore,stamattina é andato via presto perché aveva una riunione importante, si chiama Cesare ha cacciato Tarquinio il superbo nel 509 a.c., io sono nata un anno dopo. Vado in cucina dove c è la mia mamma Lavinia, - Claudia vieni, fai colazione! -Bevo un po di latte e mangio due uova. Poi vado nella stanza dove mi pettina la serva, esco dalla stanza, vado nel corridoio, mi incammino verso la stanza del pedagogo dove mi insegna geometria, aritmetica e musica. Torno a casa, pranzo prendo la mia arpa,vado verso il perystilium e comincio a suonarla. D estate quando fa caldo ci rinfreschiamo nell impluvium, una vasca che raccoglie acqua piovana. In inverno, invece, ci scaldiamo con l acqua calda che passa attraverso i muri. Il pomeriggio, dopo essere stata nel perystilium, mi piace giocare con la mia bambola di pezza. Oggi c è tanto rumore nell exehedra, la stanza dove il mio papà sta prendendo un importante decisione per i plebei,quindi devo giocare in silenzio. E la stanza più bella, più elegante : ci sono disegni di tutti gli dèi, con tante decorazioni, il portone è addirittura adornato con due leoni. Mi piace indossare una lunga tunica decorata,in vita ho una corda,i miei capelli sono marroni lunghi e con i boccoli; dopo aver giocato con la mia bambola,vado dalla mia amica Silvia riferendo ai miei genitori che vado a fare una passeggiata perché Silvia è una plebea e loro non vogliono. Suo padre Orazio è un artigiano. Dice che la sua casa è molto alta e di inverno di solito ci sono incendi, chi è al terzo piano muore vivo nelle fiamme, non ha decori ma solo semplici muri, più simili a travi sottili, al pian terreno c è la bottega del suo papà. Non ci trascorro molto tempo, altrimenti mi scoprono. Tornata a casa ceno insieme ai miei genitori sul triclinium, una specie di letto ricopero da coperte pregiate e cuscini. Alla fine della cena, con la mia famiglia, andiamo a pregare nel piccolo tempio per il dio Marte,Zeus e Venere. Dopo vado nella mia adorata cubiculum, la cameretta, mi spoglio e mi infilo tra le mie pregiate stoffe, pian piano chiudo gli occhi e mi ritrovo in una stanza con altri bambini della mia età. Ai muri ci sono cartelloni colorati, io sono seduta su una sedia marrone, sto scrivendo sul solito banco, sono rivolta verso una signora che ha i capelli marroni, ricci e raccolti in una coda, tutta truccata che parla dell antica Roma, è la mia maestra della scuola primaria di Fiamenga ed io sono Erica Lilli della classe 5 A. 10 Erica Lilli 1^F

11 CRONACA SCOLASTICA Che cosa avviene e che cosa si fa a scuola? LE NOSTRE FAVOLE Il PULCINO E LA VOLPE Un giorno un pulcino scappato dal pollaio si ritrovò in un bosco. Era affamato e assetato quindi si mise sotto un pino in attesa. Ad un tratto una volpe che passava di lì lo vide e, immaginando la bella abbuffata che ci avrebbe fatto, gli chiese: Cosa fa un pulcino piccolo come te in questo bosco? Il pulcino non rispose; allora la volpe continuò: Mi sembra che tu abbia fame e sete, se vieni a casa mia ti rifocillerò. Il pulcino senza esitare accettò. Rimase dalla volpe giorni e giorni a mangiare con lei. Mangiò e mangiò finché non diventò una gallina bella cicciotta e a quel punto la volpe se la mangiò. Questo ci insegna che fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio! Francesca Pacchia 1 F LA MUCCA E LA LEPRE Un giorno una mucca,sempre in cerca di avventura,stava passeggiando lungo la riva di un fiume circondato da campi. All improvviso sentì un piccolo rumore venire da un cespuglio e in quel momento uscì fuori una piccola lepre bianca dal pelo candido come la neve,che subito disse: Ciao,amico che cosa fai tutto solo in un posto così desolato? e la mucca rispose : Sono in cerca di avventure!. La lepre,allora incuriosita,gli chiese : Ma che in cerca di avventure, resta qui con me!! e la mucca rispose: no,mi dispiace sono in cerca di un grande tesoro,però un pochino posso rimanere!!. Allora la lepre la invitò per un po di giorni a restare con lei e la mucca accettò. Ogni giorno si divertivano sempre di più e la mucca quasi non se ne voleva più andare ma decise che doveva. Mentre la mucca era in viaggio la lepre se ne stava lì,da sola nella sua tana al freddo e la mucca si era quasi dimenticata di lei. La mucca molto dispiaciuta non riuscì a trovare il tesoro che tanto aveva cercato e allora decise di tornare dalla sua amica lepre. Quando tornò nella tana dell amica non la trovò e disperata domandò a tutti gli animali del posto se l avevano vista ma nessuno riuscì a risponderle. La mucca aveva chiesto a tutti ma non a un uccellino che stava tutto il giorno fermo sull albero. Decise di chiederlo pure a lui e l uccellino dispiaciuto per la mucca rispose: L altro giorno sono arrivati dei cacciatori e senza tregua hanno sparato al petto della lepre e la mucca disse : Perché mai ho lasciato una grande amica per un misero tesoro!!. Non smise mai di rimproverarsi fino alla fine dei suoi giorni. Chi trova un amico,trova un tesoro!! Caterina Picchiò 1^D 11

12 CRONACA SCOLASTICA Che cosa avviene e che cosa si fa a scuola? IL FUMETTO All inizio dell anno scolastico noi alunni della 1^F abbiamo studiato il fumetto un ora a settimana. Terminata la teoria siamo passati alla pratica perché l insegnante d italiano ci ha diviso in gruppi e ci ha assegnato il compito di inventarci una storia da rappresentare sotto forma di fumetto. Nel mettere in pratica quanto appreso, ci siamo divertiti perché abbiamo illustrato le storie inventate con i fumetti da noi disegnati o ritagliati. Vi presentiamo alcune foto dei nostri fumetti : I NOSTRI FUMETTI Classe 1^F Alcuni fumetti sono stati disegnati da noi alunni che abbiamo preso spunto dal personaggio di Archimede Pitagorico Altri fumetti sono stati disegnati prendendo spunto dal fumetto di Nathan Never o dai racconti horror 12

13 CRONACA SCOLASTICA Che cosa avviene e che cosa si fa a scuola? IL LORATORIO CREATIVO Albero di Natale Un particolare dell albero Alcune foto dei lavori prodotti dal Laboratorio creativo del nostro istituto in vista del Natale grazie al contributo delle docenti Bacchettoni Alida,Mignola Sandra, Favini Stefania e delle operatrici Calendario dell Avvento Cartoline natalizie 13

14 CRONACA SCOLASTICA Che cosa avviene e che cosa si fa a scuola? Questa breve poesia l abbiamo scritta tutti insieme, riflettendo sul vero significato del Natale, festa di solidarietà, amore e speranza PER NOI IL NATALE E NATALE E NON E BANALE DIRE CHE PER TUTTI NON E UN GIORNO SPECIALE PENSIAMO A QUEI BAMBINI NEL MONDO CHE NON HANNO NESSUNO CON CUI GIOCARE A GIROTONDO PENSIAMO A CERTI ANZIANI SOLI E DISPERATI AI QUALI VORREMMO REGALARE UNA CAREZZA O ANCHE SOLO UN ORA DI SPENSIERATEZZA E NATALE E VOGLIAMO SPERARE CHE PER TUTTI SIA UN GIORNO VERAMENTE SPECIALE Gli alunni della 2F 14

15 LO SPORT IL C S S della GENTILE Nella nostra scuola si è formato il C.S.S. (Centro Sportivo Scolastico) con l'obiettivo di acquisire una consuetudine alla pratica motoria, come base per il mantenimento di un buono stato di salute fisica e mentale, di un corretto rapporto fra i coetanei,vivendo il confronto agonistico in maniera serena ed equilibrata, come momento di verifica di se stessi e non come scontro o aggressione dell'avversario ( vivere correttamente la vittoria ed elaborare la sconfitta in funzione di un miglioramento personale ), acquisire, quindi il rispetto delle regole, dei valori e stili di vita positivi. Favorire l'orientamento delle varie attitudini motorie dei singoli alunni. Le attività sportive sono iniziate il 14 Novembre ed avranno termine nel mese di Maggio ; il Lunedì si svolgono lezioni di Rugby con il coordinamento della Prof. Barbara Palcani, il Martedì Pallavolo con la Prof. Graziella Tacchi; il Mercoledì Calcio a 5 con il coordinamento della Prof. Stefania Vecchi ;Il Giovedì Badminton con la Prof. M.Giulia Di Sandro e Scacchi con il coordinamento della Prof. Elisabetta Paci. I ragazzi iscritti sono molto numerosi e partecipano con molto entusiasmo ed impegno. Prof.ssa Graziella Tacchi QUALE SPORT SCEGLIERE? Esistono molte disabilità che vanno dal non poter vedere, al non poter parlare, al non poter camminare e le persone che hanno queste disabilità si pongono molto spesso un piccolo problema, che noi non ci poniamo: il problema dello sport. Penseremmo così che non esistono sport per disabili, ma in realtà ci sono tantissimi sport che vanno dal calcio per i non vedenti, al basket per coloro che non possono camminare, al tiro con l arco per i non vedenti e molti altri esistono quasi mille sport per disabili! Noi ragazzi delle classi di terza C e terza D abbiamo effettuato un uscita a proposito degli sport per disabili e abbiamo provato ad essere disabili per una mattina.tutto questo è avvenuto a Terni in occasione della Sesta giornata paralimpica. Paralimpiadi, paralimpiadi, paralimpiadi vi starete domandando cosa siano e adesso vi spiego: sono delle Olimpiadi per coloro che hanno delle disabilità. La parola "Paralimpico" deriva dal greco e unisce il prefisso "Para" (che significa "parallelo") con il termine "Olimpico" (le Olimpiadi ); quindi le Paralimpiadi sono una manifestazione sportiva parallela alle Olimpiadi. "Paralimpici" è stato il termine ufficiale per i Giochi dal Bellissimo, vero! Ma ritorniamo alla nostra uscita. Abbiamo provato per primo il toorbal, un gioco che prevede l'impiego di un pallone al cui interno sono presenti dei campanelli in modo che il suono -e quindi la traiettoria del pallone- sia percepito ed intuita dai giocatori. Il campo di gioco è diviso in due metà da tre cordicelle tese dotate di campanellini. I giocatori (che possono essere non vedenti assoluti o ipovedenti) sono dotati di una benda oculare che impedisce completamente la vista ed hanno come punto di riferimento un tappetino che consente l'orientamento. Lo scopo è tirare con le mani la palla verso la porta avversaria per segnare i goal, facendola passare sotto le cordicelle che dividono il campo. Se il pallone tocca le cordicelle si compie un fallo con la conseguente uscita momentanea di chi ha effettuato il tiro per la durata dell'azione successiva (punizione a tempo fermo) in modo da scontare la penalità; ogni tre falli si assegna un rigore agli avversari (punizione di squadra a tempo fermo con un solo giocatore per squadra in campo). La partita dura dieci minuti effettivi di gioco ed è divisa in due tempi, le punizioni si eseguono a tempo fermo. È vincitrice la squadra che totalizza il maggior numero di reti. Successivamente abbiamo provato il tiro con l arco, anche per non vedenti, e sempre noi abbiamo visto il campione italiano di tiro con l arco. Inoltre c erano il basket per coloro che non possono camminare, il calcio per coloro che hanno diverse disabilità, l arrampicata sportiva e le bocce. E stata un esperienza bellissima, che non dimenticherò mai. Lorenzo Dionigi 3C 15

16 LO SPORT ESPRIMENDO I NOSTRI PENSIERI (Commenti dei ragazzi della classe 3D sulla partecipazione ai giochi paralimpici di Terni) Partecipando a questa giornata, ho potuto assistere e praticare anche io di persona alcuni sport insieme a dei ragazzi diversamente abili. Ho notato che, nonostante qualche limite fisico, tutti si divertivano e giocavano pieni d entusiasmo. Mi sono sentita bene accolta e mi ha fatto molto piacere vedere ragazzi che come me si divertivano e giocavano senza problemi. Secondo me, se credi in qualcosa, arrivi sempre al traguardo, anche se a metà strada ti capita un imprevisto. Partecipando a questa manifestazione ho capito che se io dovessi diventare una persona disabile, questo per me rappresenterebbe un grande problema. Invece, durante la dimostrazione di tutti queste attività sportive, ho visto delle persone veramente coraggiose La cosa che mi è piaciuta di più è stata provare degli sport di cui non conoscevo neanche l esistenza! Ho visto dei giocatori di basket in carrozzina che sono molto più bravi di quelli senza! La cosa che mi è piaciuta di più è stata provare degli sport di cui non conoscevo neanche l esistenza! Ho visto dei giocatori di basket in carrozzina che sono molto più bravi di quelli senza! Partecipando a questa manifestazione ho capito che se io dovessi diventare una persona disabile, questo per me rappresenterebbe un grande problema. Invece, durante la dimostrazione di tutti queste attività sportive, ho visto delle persone veramente coraggiose E stata un esperienza che mi ha toccato molto, perché ho assistito a delle gare tra persone con seri problemi fisici e psichici. Eppure, erano lì a fronteggiarsi, a sfidarsi, a caricarsi a vicenda, ad entusiasmarsi proprio come noi! Lottavano con una grinta inaspettata e sorprendente, si muovevano su sedie a rotelle come se fossero le loro gambe!sembravano grandi, con quelle loro braccia potenti, eppure fragili a causa della loro condizione Da questa esperienza ho capito che queste persone non avranno alcune capacità fisiche, ma sicuramente hanno più tenacia e determinazione di qualsiasi altro essere umano! E stata sicuramente un esperienza diversa, che mi ha resa cieca per qualche momento in modo che io imparassi a vedere il mondo con occhi diversi. E stato incredibile vedere risplendere sui loro volti serenità e gioia di vivere. Sono stati un grande esempio e dovrebbero esserlo soprattutto per coloro che si arrendono di fronte alle prime difficoltà. Per me chi ha delle disabilità ha una grandissima forza per andare avanti, dimostrando grande passione per qualcosa che si può seguire con il cuore, anche se non con le gambe. Sono più forti di noi!!! Mi sembrava quasi impossibile pensare a disabili che praticavano sport di gruppo o altre attività! Invece ho potuto assistere a dimostrazioni di paraplegici e non vedenti cimentarsi in giochi anche con persone senza alcun problema fisico. La forza di volontà di queste persone mi fa pensare a quanto sia importante, specialmente quando si è giovani e si deve cercare di vivere un esistenza serena. Spesso mi arrendo di fronte all'ostacolo più semplice e mi faccio compatire al primo malessere!la forza di volontà di queste persone mi ha fatto pensare a quanto spesso sono egoista, a quanto tenda a mollare davanti al minimo sacrificio o alla prima difficoltà. Vedere giocare queste persone con disabilità mi ha commosso ed ho provato ammirazione. Mi hanno dato un grande insegnamento: nella vita la volontà e la gioia di vivere ti fanno riuscire in tutto!!! Questa esperienza mi ha fatto riflettere molto; inizialmente ho provato un po' di tristezza nel vedere persone con difficoltà fisiche e mi sono resa conto di quanto sia fortunata a potere usare le mie gambe! Poi, però, le ho ammirate e ho capito che tutti quei giovani, nonostante la sorte non fosse stata tenera con loro, avevano reagito e cercavano di vivere come tutti i ragazzi della loro età. Non dimenticherò mai questa esperienza e quando mi sentirò fragile o in difficoltà di fronte alle avversità della vita, penserò alla serenità di quei giovani... (gli alunni della 3^D) 16

17 LO SPORT CORSA BAGNATA CORSA FORTUNATA! Tra fango e sudore, tra nuvole e pioggia, si è svolta così la nostra corsa campestre della Scuola Media Gentile di Foligno. Quel tanto atteso sabato 3 dicembre finalmente era arrivato e, al suono della campanella della seconda ora, tutti eravamo pronti: ben vestiti per il freddo, tra guanti e cappelli che, giocosamente, volavano per la classe, ci siamo messi in fila per scendere in palestra. Qui eravamo tutti rigorosamente allineati lungo la parete, quando sono state chiamate per prime le ragazze a scaldare i muscoli per la corsa; loro dovevano percorrere 800 metri, quindi due giri del percorso già tracciato attorno alla nostra scuola. Ci eravamo tutti allenati con i nostri professori di scienze motorie, ma certo è che, vedendo le facce rosse, quasi viola, sudate e trafelate delle femmine che rientravano dopo la fine della gara, noi maschi ci siamo un po preoccupati! Ma era davvero così dura? Beh il tempo non ci ha aiutato: pioveva ed il terreno era fangoso, dunque più duro da percorrere Noi ragazzi delle prime classi ci siamo, allora, recati al punto di partenza, dove l istruttore ci ha mostrato il percorso da fare. Ha detto anche queste parole che, probabilmente, molti non hanno compreso: Andate piano, la vostra corsa è lunga 1 km, quindi cercate di non perdere le forze all inizio. Pochi attimi dopo un assistente ha gridato: 3, 2, 1 VIA!. E, come parole al vento, la maggior parte dei partecipanti, è scattata molto velocemente, lasciando indietro gli altri (i più svegli ) che se la sono presa con calma. Dopo un solo giro, l effetto della pioggia,per chi correva più forte, iniziava a sentirsi: le gocce sul viso, unite alla difficoltà nel calpestare il terreno fangoso, rendevano le gambe affaticate e stanche, tanto che, alcuni di ragazzi partiti sparati, hanno rallentato e sono stati superati. Al secondo giro, però, già si era intuito il vincitore: Pietro Palini che, essendo un atleta provetto, ha tenuto un ritmo costante e piuttosto veloce per tutta la corsa, tanto da non essere mai stato raggiunto da nessuno. Alla fine della gara noi ragazzi, un po bagnati e stremati, ma anche divertiti e soddisfatti, ci siamo recati in palestra per la premiazione dei vincitori: solo i primi sei classificati passeranno alla gara successiva che si svolgerà a Villa Candida. Il pensiero di tutti noi partecipanti credo sia stato quello che la corsa campestre è un occasione per sfidare con il giusto spirito sportivo e agonistico sia se stessi che gli altri, mettendosi così alla prova. E, detto tra noi, è anche una bella occasione. per saltare qualche ora di lezione!! Ricordando le Paralimpiadi Sofia e Irene si sono incontrate un pomeriggio e hanno ricordato la bella mattinata trascorsa quasi beatamente a Terni, per assistere alla manifestazione delle Paralimpiadi. Ehi ciao!!! Che ne dici di parlare della giornata che abbiamo trascorso a Terni per le Paralimpiadi? Ah ciao Sofy!! Per me va bene. Se ricordo bene la professoressa Di Sandro ci aveva detto di aspettarci alle sette e trentacinque davanti alla scuola, insieme alla terza D, ma noi già alle sette e mezzo stavamo al bar a prendere le merende. Certo che sei proprio irrecuperabile, Sofy, pensi sempre a mangiare (non che io sia da meno eh?!...). Certo, come se te non pensi solo a... quel tipo della nostra classe che tutti sappiamo chi è.. senza offesa, ma a volte sembri proprio persa Non divagare. Allora dove eravamo rimaste..?? Eravamo arrivate alle sette e mezzo al bar, però adesso continua te che io finisco di mangiare la torta ai circa siamo saliti tutti in autobus! Perché non sorvoliamo su quello che abbiamo fatto sull autobus???cioè ascoltare musica, parlare di cose da ragazze eccetera, eccetera. Quando siamo arrivati in piazza a Terni c era una confusione tale che superava pure il volume delle cuffiette e la professoressa ci ha dato delle T-Shirt e dell acqua. C erano molte attività da provare come la scalata, il torball, il tiro a piattello laser (logicamente non in funzione), il basket e il tennis in carrozzina, il judo, il tiro con l arco e il gioco delle bocce e poi E poi basta!! Comunque tu non l hai fatta la scalata io si!!! Ok allora torniamo indietro nel tempo e io faccio la scalata e tu tieni tutti gli zaini degli altri ok?! Ti piacerebbe vero?! Si, ma non mi disturbare...! L importante è che ci siamo divertiti e che comunque sia andata quella mattinata abbiamo imparato tante cose a noi sconosciute o che non apprezzavamo. Mi ha fatto piacere cono- scere le sensazioni ed emozioni che si provano giocando o facendo sport di cui neppure sapevo l'esistenza. Certo che quelle persone hanno una forza di volontà immensa e io non so se riuscirei ad essere come loro. Puoi dirlo forte! Hai proprio ra- gione e penso che al giorno d'oggi molti ragazzi siano troppo superficiali e distratti per riflettere seriamente su esperienze come questa... Che ore sono a- desso? Sai com è, io dovrei tornare a casa Quello non è un problema, ma pure io ho una famiglia che mi aspetta! Torniamo insieme a casa? Allora tu sei arrivata e io torno a finire i compiti di matematica, ci sentiamo al telefono stasera? Ovvio! Allora a dopo! 17 Matteo Moriconi classe 1^ C Irene Amirante e Sofia Cambiotti 3C

18 IL BUON UMORE Le BARZELLETTE a cura di Chiara Infussi 3 D & Alessandro Rughi 1 D Carabiniere e il computer Un carabiniere si dirige verso la cassetta delle lettere, guarda dentro, richiude la porticina e rientra in casa. Qualche minuto dopo, esce di nuovo, va davanti alla cassetta delle lettere, ci guarda dentro, richiude la porticina e rientra in casa. Il carabiniere ripete più volte questa sequenza fino a quando un vicino, che l aveva visto, gli chiede incuriosito: Dovete attendere una lettera o un pacchetto molto importante oggi! Ed il carabiniere: No, è quel maledetto computer che mi dice sempre che c è posta per me! Pierino, dove vivevano gli antichi Galli? Negli antichi pollai! Pierino e la storia Carabinieri L arma dei Carabinieri decide di effettuare una grande spedizione scientifica e convoca i giornalisti: Andremo sul sole!. Un giornalista: E come farete con il calore?. Andremo di notte! L esploratore e il leone Un esploratore si trova improvvisamente davanti un leone grandissimo. L esploratore impaurito dice: Dio, fa che questo leone sia solo un apparizione cristiana. Ed il leone: Dio, benedici questo pasto! SCOMMESSA Tre uomini si trovano sul tetto: un francese, uno spagnolo e un italiano e decidono di fare una scommessa, cioè di buttare dal tetto l orologio scendere le scale e recuperarlo! Lo spagnolo getta l orologio, scende le scale e non lo riprende; Il francese getta l orologio, scende le scale e non lo riprende; L italiano getta l orologio, scende le scale e recupera l orologio Allora i due uomini gli chiedono: Come hai fatto?. E l altro: L ho rimesso un ora indietro!. Ho smesso di bere E adesso che fai?. TRACANNO. DUE UBRIACHI LA GATTA Lo zio Pino va al mare e porta con sé la sua affezionata gatta. All'improvviso,dopo aver provato a fior di pelle il piacere dell'acqua salata e della sabbia tiepida, si accorge che la gatta corre verso il mare e si allontana all'orizzonte. Allarmato lo zio Pino entra in acqua e, nell'intento di seguire la gatta sempre più al largo, annega. La gatta dopo aver assistito alla triste scena, ritorna lentamente sulla spiaggia e se ne va. MORALE: Tanto va la gatta al largo che ci lascia lo zio Pino. Qual è il colmo per un fabbro? Qual è il colmo per un ape? Qual è il colmo per un carabiniere? Qual è il colmo per un pompiere innamorato? I COLMI: Avere una memoria di ferro. Andare in luna di miele. Arrestare il cemento prima che sia armato. Avere un ritorno di fiamma! 18

19 IL BUON UMORE Le BARZELLETTE a cura di Chiara Infussi 3 D & Alessandro Rughi 1 D Lo sputo Cosa ci faceva uno sputo sulle scale? Saliva! A scuola: Prof: Bene Pierino ora spiegami cos'è l' apice. Pierino: Un animalice che fa il mielice. Mentitore Perché chi dice le bugie ha sempre l'alito fresco? Mente. Scii. Perché Tomba vince sempre? Bara. Mitologia. Che fine ha fatto Mercurio? Ha preso l' aspettativa e si è messo a fare il prestigiatore Ma, dai! Ed è bravo? Bravo? Bravissimo! L'ultima volta l'ho visto infilarsi tutto intero in un termometro! Lo Psichiatra Uno Psichiatra si precipita dal padre di un suo paziente Ehm, signor Rossi,riguardo suo figlio dovrei dirle due cose: una bella e una brutta. Dottore, mi dica, sono tutt'orecchi. Da quale iniziamo? chiede prudentemente il medico. Dalla brutta: via il dente, via il dolore risponde sicuro il padre. Allora suo figlio è convinto di essere un cavallo, corre come un purosangue e nitrisce in continuazione. Oddio ma è terribile! Ma almeno mi dica quella bella! Certo, pare che suo figlio sia favorito al Palio di Siena. A cura di Chiara Infussi 3 D 19

20 ARTE,MUSICA,SPETTACOLO GLI OPPOSTI SI RESPINGONO In questa rappresentazione grafica sono raffigurate varie scene contrapposte tratte dal film Vento di Primavera visto nell ambito del Progetto Scolpire il tempo. Il film parla dei vari avvenimenti che si sono susseguiti negli anni della 2 guerra mondiale soprattutto di come la Germania nazista abbia ingannato e sterminato il popolo ebreo. Per le emozioni e i pensieri che ha suscitato in me questo film,ho voluto,per l appunto, rappresentare questo disegno che riassume in pieno l enorme differenza degli stili di vita dei tedeschi e delle condizioni degli ebrei in quel periodo. Come si può osservare,anche nel tipo di coloritura ho differenziato le varie immagini;nelle scene che rappresentano la situazione degli ebrei ho usato colori più forti e lo stile che ho utilizzato è stato molto deciso e non molto accurato,proprio per indicare il caos e il terrore che doveva provare quella povera gente a vivere in quelle condizioni. Nelle scene che raffigurano lo stile di vita tedesco ho usato colori più leggeri e la coloritura è stata eseguita in maniera precisa e lineare,questo,per far capire esattamente la calma e la tranquillità che quelle persone impiegavano per usare e,in seguito,uccidere quel popolo. Infine,nelle ultime due vignette del disegno,ho rappresentato i due grandi simboli che caratterizzano queste vicende in maniera più completa possibile,ovvero,la svastica (croce celtica) e la stella gialla. Questi due stemmi caratterizzano pienamente la grande opposizione che c era tra i due popoli,ed è proprio per questo motivo che ho deciso di utilizzarli nel finale,per far capire pienamente quello che è capitato e cosa hanno potuto provare tutte quelle persone dovendo vivere in un mondo così teso e violento. Spero di aver esaminato il disegno in maniera precisa e completa e,magari,di aver suscitato in voi delle emozioni e delle riflessioni sui vari argomenti di quel tempo. di Giammarco Gramaccioni 3 H 20

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