EDITORIALE RADIO PROGETTI MACCHINA DA SCRIVERE STORIE DA RACCONTARE RASSEGNA STAMPA BACHECA. dicembre 2013 numero 29

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1 29 Pubblicazione periodica di informazione dell associazione MWENDO CAMMINO INSIEME - dicembre 23 - MWENDO Sede di Milano: Stefano Francese progetti@mwendo.org - Progetto Grafico: Mario Celotti - Direttore Responsabile: Dario Dilucia La Perna - Redazione: Stefano Francese, Maria Donata Annovi, Francesca Biraghi, Dario Dilucia La Perna, Stefano Savazzi, Daniele Canè, Paolo De Martino, dicembre 23 numero 29

2 Pagina 2 Il progetto del Centro Sanitario di Wasa è accartocciato da tempo su se stesso e non sta andando avanti come vorremmo. In particolare non riesce a sfondare il muro della conclusione delle case dei medici da cui consegue il mancato invio, da parte del governo, dei dottori che lavoreranno presso CTC, MCH ed altre strutture: al termine delle case manca ancora la realizzazione di porte, finestre e l allacciamento idrico finale. C è un nuovo preventivo inviato dal missionario per la conclusione dei lavori e nelle prossime settimane, insieme ad altri benefattori di Wasa, cofinanzieremo la richiesta. Con l assemblea di ottobre Mwendo si ridimensiona, mette in preventivo nuovi ridimensionamenti, considera opportunità che potranno prendere piede. Il Direttivo è passato da dieci a sette componenti. E stato deliberato di abolire dallo Statuto l attività di volontariato su Milano, decisione molto dolorosa, perché di fatto non abbiamo le risorse per poterla ideare autonomamente e seguire con un numero adeguato di volontari. L unica esperienza all attivo in questo campo fu quella svolta nell inverno in occasione del progetto Emergenza freddo gestito dalla Centesimus Annus. A gennaio apriremo dei tavoli di confronto con il Ciessevi (l ente che fa consulenza al mondo non profit lombardo), riguardanti la modifica dello Statuto, il passaggio di Mwendo da associazione di volontariato ad ente di beneficienza, l acquisizione del titolo di Onlus proprio in virtù del nuovo status di ente benefico. Verrà dato maggior peso ai campi di volontariato estivi, poiché la partecipazione diretta ai progetti si è rivelata per tre anni consecutivi la migliore esperienza per Mwendo e l aiuto più concreto per la missione di don Giustino. Sempre con il Ciessevi verranno verificate le opportunità per inviare a Wasa volontari retribuiti con competenze su lavori edili, idraulici, elettrici, tutte cose utilissime ai piccoli lavori di aggiustamento alle strutture sanitarie realizzate presso nel villaggio. Per primavera è previsto un grosso evento di presentazione e di tesseramento 24, con l obiettivo di trovare risorse fresche che contribuiscano alla nuova ripartenza dell associazione. Stefano Francese

3 CASE DEI MEDICI: ULTIMO STEP PER LA MESSA IN OPERA DEL CTC Vi domanderete: che cosa manca affinché il CTC sia operativo ed autonomo a tutti gli effetti? In realtà molto è stato fatto e la struttura già comincia ad essere riconosciuta come punto di riferimento per le persone malate di HIV della zona di Wasa. Il CTC è stato finalmente ed ufficialmente registrato presso le strutture del Distretto di Iringa come WASA MISSION CTC: ciò significa che la gente dei circa 15 villaggi limitrofi (parliamo di circa di persone) potrà usufruire dei suoi servizi, in particolare i malati di HIV che prima erano costretti a percorrere 35 km per raggiungere l Ospedale di Kiponzelo. L accordo con il Governo locale prevede che la Missione provvederà a tutte le spese riguardanti la struttura (elettricità, acqua, etc.) infatti la struttura è, a tutti gli effetti, della Missione - ed il Governo del Distretto di Iringa assicurerà le prestazioni di un medico qualificato e la fornitura costante dei medicinali per i malati di HIV (i medicinali per altre tipologie di malattie rimarranno a carico della Missione). Il dispensario medico della Missione, invece, continua ad operare in maniera costante: si visitano i pazienti, si distribuiscono medicinali (es. paracetamolo) per curare malanni stagionali, le donne lo riconoscono come centro per mettere al mondo i loro figli. Cosa manca, dunque, per partire a regime? In questi anni l inflazione galoppante e le spese correlate derivate dagli imprevisti e/o da un analisi dei rischi e delle contingenze poca approfondita, hanno portato ad una previsione di budget non completamente aderente alla realtà. A causa di ciò, le case dei medici non sono state ancora terminate. Tale aspetto risulta una condizione sine qua non affinché il progetto funzioni in maniera efficace: il Governo manda il/i medico/i se può garantire a lui, ed alla sua eventuale famiglia, una casa dove abitare. Inoltre, negli ultimi mesi, la Missione è stata oggetto di rapine consecutive di medicinali dal dispensario medico, circostanza che ha reso fondamentale la costruzione di un muro di cinta. I ragazzi di MWENDO e di STUDENTS FOR HUMANITY che hanno partecipato ai campi di lavoro quest estate hanno dato un contributo consistente alla conclusione di quest opera, soprattutto per ciò che riguarda gli allacciamenti elettrici del Centro: siamo in dirittura di arrivo per vedere il CTC autonomo ed operativo, non possiamo mollare ora! Ci è stato presentato un preventivo con le spese da sostenere (tra i 3000 e 4000 )- riguardanti le case dei medici e la costruzione del muro di cinta - che abbiamo deciso di finanziare: l obiettivo è quello, al prossimo campo estivo del 24, di andare a conoscere il nuovo medico, farci illustrare i registri delle persone che hanno visitato il centro e spiegare approfonditamente le diverse cure che sta mettendo in atto. Forza, chi si candida per partire? Maria Donata Annovi LAVORI IN CORSO AL 26 DICEMBRE 23 I progetti in corso ad oggi vedono come beneficiaria la comunità di WASA, nel distretto di IRINGA in Tanzania. Parliamo complessivamente di circa persone. Si tratta di progetti di sviluppo gestiti in un contesto sociale stabile. La controparte locale di MWENDO è la Missione Cattolica di WASA, retta dalla Diocesi di IRINGA nella persona di Padre Giustino Msossi. Alla controparte ed ai tecnici locali è affidata la gestione dei fondi inviati da MWENDO per il raggiungimento delle finalità di progetto. Si riporta nelle tabelle seguenti il dettaglio informativo sui progetti in corso. Tabella 1- - Stato di avanzamento al 26 dicembre 23 dei progetti in corso a WASA PROGETTO OBIETTIVO PROGETTO FINANZIAMENTO STATO DI FATTO WASA, Adozione a distanza Centro materno infantile (MCH, Mother and Child Health Center) Costruzione edifici per il personale medico Sostegno a distanza di 24 bambini orfani di uno o entrambi i genitori Finanziamento di euro ,00 Finanziamento di euro 6.271,00 40 adozioni (oggi 24 in atto) per un sostegno totale pari ad euro 19 mila circa Finanziamento terminato nel 2009 Finanziamento terminato nel 21 Progetto riavviato da febbraio 23 Ricevuto a novembre 23 preventivo per completamento porte, finestre, allacciamento idraulico. Pagina 3 WASA, Centro HIV (CTC, Care and Treatment Clinic) Finanziamento di euro ,00 Finanziamento terminato a luglio 22 HEKA, pompa meccanica per il pozzo di Mapela Finanziamento orientativo di euro Avviato dalla Parrocchia San Gottardo, ancora da definire il cofinanziamento di Mwendo La pompa meccanica è stata acquistata insieme al tubo per prelevare l acqua Per ogni ulteriore informazione su descrizione progetti, dettaglio spese e obiettivi degli stessi è possibile scaricare i documenti di progetto dal sito (pagina WASA) o richiedere informazioni scrivendo a progetti@mwendo.org.

4 GIORGIO REVELLI CI RACCONTA L ESPERIENZA A WASA DELLO SCORSO SETTEMBRE Ci si pone spesso la questione di come aiutare il prossimo forse impietositi da immagini televisive relative alle condizioni di vita di popolazioni povere oppure perché desiderosi di fornire un sostegno concreto, che vada a buon fine. La partecipazione ad un progetto specifico può trovare una risposta coerente portando direttamente un contributo sul posto. Mwendo ci ha offerto così la possibilità di entrare a contatto di un ambiente reale, dove c è un progetto reale, dove si vede realmente come funzionano le cose e dove indirizzare il proprio diretto aiuto aggiungendo un pezzo a qualcosa di veramente necessario. Ecco quindi giungere a Wasa tre persone qualunque, tre freschi lavoratori: Moira, Claudia e Giorgio. Nessuno di loro è specializzato in manovalanza specifica pertanto inutile chiedersi cosa aspetta loro. La missione a cui fa capo Don Giustino è molto grande e confortevole. Ci sarebbe da sistemare qualcosa ( lavello che perde acqua, prese di corrente penzolanti dai muri, c è solo una doccia con acqua calda ecc. ecc. ), ma ci si può adattare, inoltre l obiettivo è contribuire all avanzamento lavori relativo alla costruzione delle case che ospiteranno i medici e il piccolo ospedale. Vicino alla missione, ci sono le scuole che ogni mattina alle prime ore, vedono arrivare gli studenti con il proprio secchiello per l acqua che viene posto vicino al rubinetto del pozzo pronto per essere riempito all uscita e portato a casa. Poi, prima della lezione, PULIZIA DEI VIALI eliminando le foglie secche con la tipica ramazza ecologica ovvero, rami secchi. Non bisogna assolutamente perdere il CORO MATTUTINO ORE 7:30 con tanto di tamburi che accompagnano un inno di buon auspicio alla giornata e l ingresso nelle aule. Qui gli insegnanti NON SI PREOCCUPANO DI AVERE TROPPI ALUNNI! Uno solo deve insegnare a più aule e, a rotazione, passano di aula in aula facendo lezione e assegnando compiti. Ecco perché dentro la missione c è anche la scuola per diventare insegnanti, gestita da suore. Pagina 4

5 Pagina 5 Le strutture del progetto Mwendo sono oggetto della visita guidata rigorosamente condotta da Don Giustino e qui il PICCOLO GRUPPO DI CAMPISTI si interroga subito sul chi fa che cosa. GIORGIO avendo studiato elettrotecnica rispolvera i principi degli impianti domestici e si dedica a portare L ILLUMINAZIONE ALLE CASE dei medici. MOIRA avendo trascorso l infanzia in campagna, SI DEDICA ALL ORTO, i n o l t r e essendo stata i n s e g n a n t e CLAUDIA essendo infermiera al pronto soccorso, si AFFIANCA ALL INFERMIERA LOCALE che già visita i bisognosi presso la struttura del dispensario. può alternarsi ai maestri a rotazione improvvisando l e z i o n i di lingua inglese. Quando c è tanto da fare l ultimo dei problemi è quello di trovare una mansione. Nello svolgimento delle attività sono coinvolti anche gruppi di ragazzi che vivono presso la missione. Questi aiutano negli scavi per la canalizzazione dei cavi dell elettricità o per ripulire l area del futuro orto. In particolare il buon Dixon, un giovane padre di famiglia,

6 Pagina 6 è il tuttofare di Don Giustino e si presta con dedizione a seguire Giorgio nella realizzazione dell impianto luce nelle case dei medici e a tenere sotto controllo il generatore a gasolio che deve sottomettersi ai test di alimentazione di tutto il sistema elettrico. PARTE ALL ALBA, cammina per ore e ore per andare a VENDERE Questa è la breve descrizione degli obiettivi che si sono dati i tre lavoratori, ma ora veniamo al lato umano ovvero, all approccio con il luogo e con le persone, quello che pulsa negli animi durante la giornata, quello che il campista respira nell aria. Necessariamente si entra nella sfera di sensazioni che sono il risultato di stratificazioni emotive personali quindi non è facile descrivere qualcosa che possa essere riconosciuto da ognuno, pertanto queste righe non servono a convincere nessuno, ma soltanto riportare la testimonianza di un vissuto. Partiamo da Wasa : un villaggio ai margini di una zona montuosa a circa 1700 mt di altitudine, ricca di vegetazione che non ricorda assolutamente la tipica savana. Vi sono macchie boschive percorse da piccoli ruscelli, rocce dalle forme levigate che sembrano appoggiate a terra da una mano gigante, piantagioni in mezzo a zone pianeggianti incolte. Siamo a Settembre e il colore arancione dell alba è circondato da un alone di nebbia che esalta questa diversità, mostrando un quadro incantevole di questa sorprendente Africa. L abitato di Wasa è in evoluzione,si presenta con un misto di case in mattoni e altre più tradizionali in terra e paglia, con un tessuto sociale diversificato. Ci sono i più benestanti, che appunto hanno la casa in mattoni e che normalmente sono piccoli commercianti o proprietari terrieri ed i più poveri che, generalmente, sono gli anziani o i contadini. Le strade rigorosamente in terra battuta, sono ben tenute e sono percorse da gente a piedi, in bicicletta, in motorino, a bordo di autocarri, furgoni o autobus. Le rare auto confermano la scarsa possibilità di possederne una ( egoisticamente: meno male!! ). Lungo la strada presso Wasa una volta al mese si svolge il mercato. Un evento che richiama gente anche dai lontani villaggi. C è persino chi due galline e poi torna alla propria abitazione quando ormai le strade finiscono dove iniziano le stelle. Precisiamo che le montagne non sono da immaginare come le nostre Alpi. Qui assomigliano alle nostre colline con il vantaggio che la morfologia ha consentito la costruzione di strade in modo più facile e quindi, ci sono molti percorsi che penetrano in mezzo alle catene montuose, regalando emozioni stile Indiana Jones (credo di rendere così l idea accostandola ad un personaggio conosciuto da tutti). Da Wasa si può raggiungere il Parco Ruaha con un ora e mezza di fuoristrada divertente tra i boschi. Un percorso di continui sali scendi che attraversa qualche villaggio. E anche l occasione per distribuire indumenti raccolti in Italia donati da tante famiglie che hanno bambini e che hanno avuto il piacere di REGALARE VESTITINI ormai dismessi, ma in buonissimo stato. Questo aggiunge un significato in più all essere qui presenti, toccando con mano e con il cuore ciò che questa realtà ti restituisce in forma essenziale, spoglia di

7 Pagina 7 qualsiasi ambizione, vizio o invidia. Sguardi e sorrisi sono lo specchio di un puro sentimento di ringraziamento e di accoglimento che non necessita di parole e ci dona un immagine che rimarrà sempre impressa nell anima. Torniamo alla missione di Wasa e al rapporto umano con le persone del luogo. Una lode alle sorridenti ragazze che lavorano nella gestione domestica rendendo piacevoli le conversazioni (in inglese) davanti al calore della cucina a legna, Lungo il tragitto c è anche l occasione di fornire PASSAGGIO AI PEDONI LOCALI che u n si recano da un villaggio all altro. Percorrere le distanze con il pickup ci rivela la mancanza di attenzione che si pongono queste persone nell impiegare il proprio tempo facendo la strada a piedi. Partono e quando a r r i v a n o.a r r iv a n o. Che fretta c è!? Nessuno infatti è stressato e nessuno corre pensando di arrivare tardi. Questo ci offre uno spunto da cui trarre un atteggiamento al quale siamo poco abituati e da applicare almeno fino a che rimaniamo qui. Il parco di Ruaha si offre con tutta la bellezza che chiunque si aspetta : Lodge confortevoli e incastonati su zone collinari in modo da offrire una veduta a perdita d occhio. Qui l ecosistema si è sbizzarrito condensando tutto quello che solitamente è sparso in chilometri e chilometri quadrati : savana, rocce, laghetti, baobab, vegetazione e tanti tanti animali. Inutile spingersi a descrivere le emozioni provate di fronte ad elefanti in assetto da difesa dei propri piccoli, oppure a giraffe con la buffa espressione che rimanevano a poca distanza incuriosite dai nostri movimenti, o a leoni ammucchiati uno vicino all altro che cercavano di contendersi un po d ombra nell ora più calda della giornata. Da visitare. GUSTOSI I PASTI, ordinato e pulito l a m biente. Abbiamo condiviso con allegria la loro compagnia nelle ore serali cogliendo qualcosa delle loro abitudini. Ogni sera, per esempio, scaldavano tante pentole di acqua per potersi lavare ( evidentemente nei loro alloggi non c era acqua calda). Prendevano le verdure dell orto, le cuocevano, ma le mangiavano solo loro convinte che a noi non piacessero. Nel contempo però, non mangiavano i pomodori ciliegini, probabilmente s e m i n a t i da qualche italiano giunto qui l anno prima, perché p e n s a v a n o facessero male alla pancia. Preparavano piccole pagnotte di pane ( b u o n i s s i m o!) e, poiché non volevamo essere da meno, anche noi abbiamo i n f o r n a t o qualcosa di tipicamente italiano: la pizza! Un giorno, sfruttando un viaggio alla cittadina di Mafinga per comperare materiale elettrico, abbiamo acquistato formaggio, lievito secco e al ritorno grande serata al gusto di pizza! Un successo che si è ripetuto altre volte con tanto di insegnamento alle ragazze in modo che imparassero a prepararla da sole. I ragazzi, rigorosamente separati dalle ragazze, spesso venivano prelevati per coinvolgerli nel lavoro, ma d altronde tutto il mondo è paese! Con loro non c è stato un grande dialogo, pochi sanno l inglese. In compenso si poteva fare qualche partitella a calcio, lo sport che accomuna tutti. Le persone che abitano vicino alla missione dopo alcuni giorni ci riconoscevano come abitanti: spesso venivamo invitati nelle case per condividere insieme momenti della giornata. Abbiamo avuto la fortuna di essere presenti durante le cerimonie di FESTIVITÀ PARTICOLARI O DI MATRIMONI cosa che testimonia quanta allegria hanno in corpo le persone del luogo.

8 Pagina 8 I BAMBINI, incuriositi dalla nostra presenza, arrivavano a flotte e, per soddisfare la loro sorridente curiosità, era doveroso interrompere i lavori per cercare di rispondere alle loro domande. Eh già, fosse facile!! Loro sanno pochi termini in inglese, noi niente Swaili. La gestualità tutto sommato è anche divertente e in un modo o nell altro ci si capiva. IN DEFINITIVA QUALCOSA SI MUOVE MA C E ANCORA MOLTO DA FARE. NELL OSPEDALE NON C È L IMPIANTO ELETTRICO Nel dispensario il bagno deve essere ultimato. LA FALEGNAMERIA della missione è all opera per la costruzione dei letti e dei serramenti, ma prima occorre sistemare il tetto perché entra l acqua piovana. In ultimo Don Giustino, giovane furetto in tonaca dai colori cangianti a seconda dell occasione. Furetto perché non sta mai fermo, si sposta da un villaggio all altro per compiere il suo dovere di parroco senza privarsi,qualche sera, di una partita a calcio. Simpatico e disponibile ci ha coinvolto anche nelle sue attività soprattutto durante le ricorrenze di festività quindi ci siamo sentiti parte della popolazione donandoci belle sensazioni e profonde emozioni. Grazie Giustino! Avendo esposto una veloce carrellata dei capitoli che riguardano le giornate trascorse alla missione di Wasa, è doverosa una conclusione che definisca i risultati ottenuti sia dal punto di vista degli obiettivi che ci siamo posti, sia dal punto di vista umano. Una casa dei medici ha l impianto ultimato, l altro era quasi al termine ma purtroppo la mancanza di materiale e il reperimento dello stesso, ha portato via tempo quindi, con dispiacere, abbiamo lasciato un impianto da terminare. L orto è stato piantumato con altre tipologie di sementi portate dall Italia e siamo in attesa che ci venga comunicata l avvenuta raccolta. Il dispensario è stato riordinato e riorganizzato fornendo istruzioni all uso di qualche medicinale e dei bendaggi all infermiera del posto. E stata riscontrata una frequentazione continua di pazienti che evidentemente sanno che c è la possibilità di avere un supporto sanitario di primo intervento. Se da una parte le donazioni servono per acquistare i materiali, dall altra occorre anche manovalanza in quanto, sul posto, non si trovano persone che sanno come lavorare in autonomia ovvero, senza qualcuno che dica cosa e come si deve fare qualcosa. Esistono le imprese nella cittadina di Mafinga, ma costano troppo e quindi non basterebbero i soldi raccolti. PARTECIPARE AD UN CAMPO ESTIVO significa tante cose : innanzitutto concretizzare la prima domanda in apertura a questo articolo come aiutare il prossimo?, poi sentirsi realmente di aiuto nella realizzazione di qualcosa di concreto, sentirsi parte di un contesto locale e vivere la quotidianità con tutto l entusiasmo e l emozione non del turista, ma di un abitante appena arrivato.

9 NO PROFIT A cura di Francesca Biraghi, giornalino@mwendo.org Tutti gli estratti degli articoli di questa pagina sono consultabili sul sito di MWENDO, pagina Cronaca, nella loro versione integrale Pagina 9 FROM AUTOCRACY TO DEMOCRACY: AFRICA S EXPERIENCES Even before arising as an undeniable and urgent request in Northern Africa over the last three years, the transition from autocracy to democratic regimes is an ongoing process that has undoubtedly marked the last twenty years in the African continent G E COMUNICAZIONE: BINOMIO DIFFICILE sottolinea una ricerca presentata dell Università di rino presentata dal Cop, Consorzio delle organizzazioni on governative piemontesi ww.vita.it I MASAI FESTEGGIANO LA TANZANIA ABBANDONA I PROGETTI DI SFRATTO i Masai della Tanzania festeggiano: il Primo Ministro ha, infatti, abbandonato un progetto che avrebbe sottratto loro chilometri quadrati di terra nel nome della conservazione. MANDELA: IO SONO IL PADRONE DEL MIO DESTINO. IO SONO IL CAPITANO DELLA MIA ANIMA Deceduto per le ferite riportate nella lotta contro l apartheid, scriverà il coroner della Storia. E un infezione polmonare causata da una polmonite contratta nella prigione di Robben Island, che lo ha ucciso insieme all età. Con quella lesione ha vissuto per quasi cinquant anni, ignorandola, combattendo fino all ultimo istante pur conoscendo l esito della battaglia. PAPA FRANCESCO:LA RIVOLUZIONE AFRICANA PARTIRÀ DAL CAMERUN La Santa Sede si sta muovendo per irrobustire ulteriormente i già buoni rapporti diplomatici bilaterali con i paesi Africani. Alleati preziosi, come il Camerun, cha avranno il ruolo di ponte e cassa di risonanza per la rivoluzione pastorale che Papa Francesco porterà nel vicino continente. IN EUROPA È L ORA DEI SUPERMERCATI DOVE NON PAGHI Dalla Gran Bretagna a Vienna a Imola, in questi primi giorni di dicembre sono sorti diversi empori della solidarietà dove disoccupati e poveri possono fare la spesa gratis o con sconti fortissimi. Idee semplici che partono dal basso e possono fare la differenza. Ecco tre storie REPUBBLICA CENTRAFRICANA: IL COINVOLGIMENTO INTERNAZIONALE NEL CONFLITTO INTERNO Incassato l ok dell Onu, le forze francesi hanno iniziato le operazioni militari nella Repubblica Centrafricana. La decisione del Consiglio di sicurezza, presa all unanimità giovedì 5 dicembre, è stata dettata dalla volontà di porre fine alle violenze scoppiate dopo il rovesciamento da parte dei miliziani della Séléka, nel marzo scorso, del presidente François Bozizé e la nomina di Michel Djotodia a presidente del governo di transizione.

10 MWENDO È SU FACEBOOK E TWITTER! Abbiamo da poco creato e attivato un profilo Mwendo su Facebook e su Twitter! Diventa un amico di Mwendo su Facebook e un follower su Twitter: sarai aggiornato in tempo reale su tutte le novità ed iniziative della nostra associazione: vi aspettiamo Pagina 10 RINGRAZIAMENTI In questo numero del giornale, Mwendo ringrazia: Mario Celotti per la nuovissima e colorata veste grafica del Calendario Mwendo 24 e il Sr. Mazzocchi per la disponibilità nel servizio di stampa Giorgio Revelli per il prezioso resoconto dell esperienza estiva con Mwendo a Wasa contenuto in questo numero e per le numerose foto scattate in quei giorni I ragazzi di Students for Humanity per la preziosa collaborazione in occasione dei campi di volontariato 23 Carmelo Battiato e Corsara Agatamaria per la donazione a favore del pozzo di Mapela Marco Rossini e i suoi amici, per la donazione in occasione della sua festa di compleanno. F. Della Rosa e Ana per la preziosa donazione natalizia Fam. Bonacina per la donazione in occasione del banchetto dei calendari di Mwendo Il gruppo missionario del Suffragio per la condivisione del banchetto per la vendita dei calendari Tutti colori che hanno acquistato il Calendario Mwendo 24 contribuendo al completamento del Centro Sanitario ISCRIVITI SUBITO PER L ANNO 24! Quota minima di adesione = Euro 10,00. Puoi semplicemente sostenere MWENDO, o diventarne volontario attivo. Entra a far parte di un gruppo di amici sempre più numeroso e in movimento! Scarica la domanda di adesione (pagina SOSTIENICI ) ed esegui il bonifico on line. SE VUOI SOSTENERE DIRETTAMENTE I PROGETTI o FARE UN ADOZIONE A DISTANZA PUOI EFFETTUARE UN BONIFICO PRESSO: Associazione MWENDO CAMMINO INSIEME Banca popolare di Milano Agenzia 5 IT E Oppure con su PER INFORMAZIONI, SUGGERIMENTI E CURIOSITÀ: Amministrazione e gestione Associazione - gestione@mwendo.org Area Progetti - progetti@mwendo.org Sostegno a distanza - adozioni@mwendo.org Giornalino e Informazione - giornalino@mwendo.org Eventi e Fund Raising - eventi@mwendo.org