ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI I LIBRO CAPITOLO I IL SISTEMA FINANZIARIO

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1 ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI I LIBRO CAPITOLO I IL SISTEMA FINANZIARIO L intermediazione finanziaria si sviluppa per soddisfare le esigenze finanziarie di pagamento e/o di investimento delle famiglie,delle imprese,del settore pubblico e dell estero. L intermediazione finanziaria è svolta dal sistema finanziario. Il Sistema Finanziario è un organizzazione informale attraverso la quale si svolge l attività finanziaria. a) Sotto l aspetto strutturale esso rappresenta l insieme di istituzioni, strumenti e regole, per soddisfare le esigenze finanziarie degli operatori attraverso la produzione e l offerta di mezzi di pagamento e strumenti finanziari. b) Sotto l aspetto funzionale, esso provvede a svolgere tre funzioni: 1. Funzione monetaria: consiste nella creazione e nella circolazione dei mezzi e degli strumenti finanziari; per quanto riguarda i mezzi di pagamento una menzione speciale la meritano la moneta, emessa dall autorità monetaria, e i surrogati della stessa (come la moneta bancaria) emessi dagli intermediari monetari. Strettamente collegati alla funzione monetaria sono i compiti che il sistema svolge nei confronti del funzionamento del sistema dei pagamenti, ovvero del trasferimento sicuro, tempestivo e meno costoso possibile dei mezzi di pagamento (o dei titoli), necessari a consentire la liquidazione di una qualsiasi transazione conclusa fra gli operatori economici. 2. Funzione creditizia: consiste nel consentire il trasferimento delle risorse finanziarie tra i vari operatori del sistema economico. Tale funzione nelle economie moderne prevede che gli operatori, sia che essi siano individui, organizzazioni o paesi, a specializzarsi nelle attività lavorative nelle quali hanno più risorse, attitudini o competenze. 3. Funzione di trasmissione della politica economica (Moneta): consiste nella capacità propria del sistema finanziario di trasformare gli impulsi provenienti dalle decisioni di politica economica, in modifiche dei comportamenti degli intermediari finanziari, tali da generare modifiche nei comportamenti dei consumatori e degli investitori finali. ELEMENTI COSTITUTIVI Sono i Mercati, gli Strumenti e gli Intermediari. 1

2 1. I Mercati si definiscono come luogo di scambio degli strumenti finanziari. Si dividono in mercato assicurativo e mercato finanziario, che a sua volta è composto da mercato creditizio, dei cambi e mobiliare. 2. Gli Strumenti sono contratti che hanno per oggetto prestazioni finanziarie, ovvero sono attività o passività finanziarie che rappresentano titoli di credito o di debito e sono iscritte sia nell attivo del datore di fondi, sia nel passivo del prenditore di fondi. Gli strumenti possono avere natura di indebitamento, partecipazione, impegno e assicurazione mista; quindi da ciascun contratto scaturiscono diversi strumenti come azioni, obbligazioni, polizze, ecc Gli strumenti secondo l attitudine ad essere scambiati sul mercato, ovvero secondo la loro negoziabilità, possono essere classificati in: negoziabili bilateralmente, sul mercato o outside; mentre secondo l attitudine ad essere convertiti in moneta, ovvero secondo la loro liquidità, possono essere classificati in: convertibili a vista, con preavviso e con negoziazione. Inoltre è possibile classificarli secondo il valore, il rendimento, lo scopo e la relazione. 3. Gli Intermediari sono istituzioni specializzate nella produzione e nella negoziazione di strumenti finanziari e nell offerta di servizi, possono assumere la forma di: broker(mediatori puri); dealer (negoziatori in proprio e per conto terzi); market maker (negoziatori specializzati su particolari titoli). Possono essere classificati in base: al profilo funzionale (intermediari monetari ;intermediari non monetari), al profilo istituzionale (intermediari bancari; intermediari non bancari), ai settori e alle finalità di controllo [investitori delegati (sono quelli che raccolgono il risparmio inconsapevole, assumono rilievo i controlli prudenziali); imprese di investimento (sono quelli che raccolgono il risparmio consapevole, assumono rilievo i controlli di trasparenza e correttezza)]. Secondo GOODHART gli intermediari finanziari: attenuano le imperfezioni di mercato esistenti, anche con contributi che derivano dalle economie di scala nello svolgimento di transazioni di mercato, nella raccolta di informazioni, nella gestione di portafogli offrono servizi di assicurazione contro gli eventi accidentali realizzano l emissione di attività e passività finanziari nelle forme e nei tagli graditi agli utilizzatori finali e ai risparmiatori. FUNZIONI Proprio a causa dello svolgimento di tali funzioni, il Sistema Finanziario influenza: le decisioni di distribuzione del reddito (Y = C+S), le decisioni di investimento e le decisioni di finanziamento. 2

3 1. L EFFICIENZA del Sistema finanziario dipende da più fattori: In primo luogo è necessario che all interno del S.F. ci sia un certo grado di financial deepending (mobilità del capitale) in modo che la ricchezza accumulata si incorpora in contratti che rappresentano per il detentore una forma di investimento, e per l utilizzatore una forma di finanziamento. In secondo luogo è necessario che il S.F. garantisca flussi informativi al fine di: garantire un monitoraggio, di individuare nei corsi di borsa una funzione segnaletica delle aspettative di mercato, di promuovere prodotti standard in cui l unico elemento a variare sia il prezzo, agevolando la funzione segnaletica, consentendo ai datori dei fondi di utilizzare le risorse prima della scadenza, attraverso meccanismi di negoziabilità e attraverso la presenza di mercati dove realizzare tali scambi, ed infine, di svolgere un attività di risk sharing, attraverso contratti assicurativi e contratti a termine. 2. Le AUTORITA DI VIGILANZA. Le autorità preposte al controllo del sistema finanziario sono: - LA BANCA D ITALIA Opera come sezione nazionale della banca centrale europea, istituto dal quale derivano tutte le istruzioni in materia creditizia, da tradurre in strumenti della attività operativa. Nella sua qualità di banca centrale essa è: istituto di emissione ; autorità monetaria (che provvede all immissione della base monetaria, al governo dei flussi creditizi e a quello dei circuiti finanziari); organo di vigilanza(per la cura della stabilità ed efficienza degli intermediari finanziari, attività che integra con la CONSOB, ISVAP e COVIP);organo di tutela della concorrenza nel sistema bancario(mentre l antitrust opera anche essa per la concorrenza ma la banca ha competenza per tutti gli altri settori); gestore dei pagamenti dello Stato. - CONSOB Istituita nel 1974 ha compiti di : controllo delle società di gestione dei mercati finanziari (deve approvare i loro statuti e le loro regolamentazioni relativamente alle attività di organizzazione e funzionamento dei mercati stessi) ; vigilanza sugli intermediari finanziari ; controllo sulle società di revisione ; controllo sulle società quotate ; controllo nella sollecitazione del pubblico risparmio. - ISVAP Sorto nel 1982 svolge compiti di vigilanza sulle società di assicurazione e sui broker assicurativi di concerto con il ministero dell industria; svolge inoltre analisi e ricerche per il controllo delle tariffe e collabora con l autorità antitrust per la tutela della concorrenza. - COVIP Sorta nel 1993 ha compiti di vigilanza sui fondi pensione svolti in stretta collaborazione con il Ministero del Lavoro e per gli aspetti di gestione dei fondi in collaborazione con le altre authorities. - AUTORITA ANTITRUST 3

4 3. I SALDI FINANZIARI costituiscono il presupposto dei flussi finanziari intersettotiali; essi si fondano sulla presenza di unità di surplus e deficit. A livello del Sistema Economico Complessivo, la Domanda Aggregata è uguale all Offerta Aggregata, quindi Yr = Ys; poiché Yr = C+S e Ys = C+I, la condizione di equilibrio corrisponderà a S = I, ciò vuol dire che tutte le risorse impiegate devono essere state accumulate da altri soggetti e viceversa. A livello delle Singole Unità, o dei Settori, può verificarsi che S < I, S > I oppure la differenza: S I = Saldo Finanziario. Il nuovo reddito ottenuto da un operatore durante un esercizio è una grandezza flusso che va a modificare lo stock esistente di attività e passività finanziarie, quindi SF = S I = Δ AF Δ PF. I soggetti in surplus sono soggetti disposti a scambiare potere d acquisto attuale contro potere d acquisto futuro, in presenza di un vantaggio economico costituito dagli interessi attivi, mentre i soggetti in deficit sono disposti a colmare i loro deficit attraverso il reperimento di risorse esterne, a patto che il costo di tali risorse sia inferiore al rendimento atteso dagli intermediari. Y = reddito; C = consumo; S = risparmio; I =investimento; SF = saldo finanziario; PF = passività finanziarie; AF = attività finanziarie; 4

5 CAPITOLO II GLI STRUMENTI FINANZIARI Gli strumenti finanziari nascono da esigenze dello scambio di risorse e di finanziamenti per: - la movimentazione di risorse monetarie (mezzi di pagamento) in modo da garantire,con la funzione monetaria e il sistema dei pagamenti,operazioni fluide e poco onerose; - il trasferimento di risorse finanziarie tra unità economiche in avanzo e in disavanzo,che può avvenire attraverso strumenti diretti o primary securities come azioni e obbligazioni o attraverso strumenti indiretti o secondary securities come depositi bancari e prestiti. Gli strumenti finanziari sono contratti finanziari (per es. azioni,obbligazioni etc.) e- stremamente differenziati per meglio soddisfare le svariate e mutevoli esigenze dei soggetti economici e sono espressione della necessità di contrattualizzare gli scambi originati dagli investitori e dai prenditori di fondi definendo in modo vincolante i diritti e i doveri delle controparti,cosa per la quale non rientrano tra essi i prestiti bancari che, pur essendo attività finanziarie, non vengono negoziati su mercati regolamentati. Le differenti esigenze fanno sì che gli Strumenti differiscono tra loro, ma mantengono requisiti minimi come la sicurezza, la rapidità e l accessibilità. Essi si dividono in Attività e Passività finanziarie. Le Attività sono contratti finanziari che prevedono l esecuzione di prestazioni monetarie contrapposte e differite nel tempo, ed hanno 3 funzioni: 1. Garantire le transazioni correnti; 2. Permettere di effettuare investimenti; 3. Assicurare la detenzione di valore. Le attività si classificano in: o Disponibilità liquide; o Diritti a ricevere disponibilità liquide o attività finanziarie; o Diritti a scambiare attività con altri strumenti a condizioni potenzialmente favorevoli; o Strumenti rappresentativi di patrimonio netto. Le Passività sono strumenti a cui corrisponde un obbligazione contrattuale a consegnare disponibilità liquide o altre attività finanziarie, o a scambiare attività con altri strumenti in condizioni potenzialmente sfavorevoli. 5

6 LA CLASSIFICAZIONE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI Essa può avvenire secondo diverse modalità. Secondo i Diritti Incorporati distinguiamo gli Strumenti di: 1. PARTECIPAZIONE (dove il datore di fondi ha diritto a prendere parte alle decisioni che riguardano la gestione del prenditore di fondi, rinunciando a un rendimento certo sia della restituzione del capitale che del dividendo periodico); 2. INDEBITAMENTO (dove il datore di fondi ha il diritto al rimborso del capitale e al pagamento degli interessi a scadenze predefinite, indipendentemente dai risultati conseguiti dal prenditore di fondi); 3. ASSICURAZIONE (dove l assicurato, a fronte del pagamento di un premio, trasferisce all assicuratore le conseguenze di un evento negativo futuro, incerto e rischioso); 4. DERIVATI (in cui i profili di rischio e rendimento sono legati all andamento dell attività sottostante - underlying); 5. COMPOSTI (che sono derivanti dalla composizione di strumenti già esistenti). Secondo la Durata del Contratto distinguiamo gli Strumenti a Scadenza: 1. DETERMINATA [Breve periodo (durata inferiore a 12/18 mesi), Medio periodo (durata compresa tra 1 e 5 anni) o Lungo periodo (durata superiore a 5 anni) ]; 2. INDETERMINATA (Scadenza determinata successivamente alla stipula del contratto, talvolta in presenza di alcuni elementi specifici); 3. DETERMINATA CON CLAUSOLA (dove la durata è legata a un opzione di prolungamento, o di rimborso anticipato a favore dell emittente, o di conversione a favore del sottoscrittore). Secondo la Remunerazione distinguiamo gli Strumenti: 1. A TASSO DI REMUNERAZIONE (che può essere certo o incerto, nullo o di mercato, sotto forma di interesse o dividendo, fisso, variabile o indicizzato rispetto al parametro di riferimento); 2. A RESTITUZIONE DEL CAPITALE (in un unica soluzione o con un piano di rimborso). Secondo la Natura dell Emittente distinguiamo gli Strumenti in base alla loro Solvibilità, cioè all attitudine dell emittente ad assolvere agli impegni contrattuali: - RATING [ Quantificatore del rischio di insolvenza, che si può distinguere secondo: il Lungo termine (AAA, AA, A, BBB, BB, etc.), le Prospettive (positi- 6

7 ve, negative o stabili) e il Breve termine (A-1, A-2, A-3, B, C, D) ]. Esempi di rating sono i GOVERNMENT BOND e i CORPORATE BOND. Secondo la Negoziabilità (marketability) distinguiamo gli Strumenti. 1. OUTSIDE; 2. NEGOZIABILI BILATERALMENTE; 3. NEGOZIABILI SUL MERCATO. Secondo la Liquidità distinguiamo gli Strumenti in: 1. MEZZI DI PAGAMENTO; 2. ATTIVITA CONVERTIBILI A VISTA O CON PREAVVISO; 3. ATTIVITA CONVERTIBILI CON NEGOZIAZIONE SUL MERCATO. LE AZIONI I Titoli Azionari rappresentano quote di partecipazione nella Società, con le quali l investitore diviene socio dell emittente condividendo i rischi d impresa a fronte di un rendimento e una restituzione indeterminata. Le Azioni sono strumenti utilizzati sia per diversificare il Portafoglio, sia per intervenire sulla gestione d impresa tramite il diritto al voto, dato che gli investitori possono essere interessati o meno alla gestione o all investimento. Vi sono alcune tipologie di tale Strumento Finanziario. Le Azioni incorporano diversi Diritti: 1. ECONOMICI (diritto al dividendo se vi sono gli utili, e l assemblea ne decide la distribuzione); 2. DI LIQUIDAZIONE (dopo aver assolto gli obblighi verso i debitori); 3. DI PARTECIPAZIONE (diritto al voto, impugnazione delle delibere e convocazione dell assemblea); 4. AMMINISTRATIVI E DI CONTROLLO (diritto di opzione, approvazione del bilancio e dei verbali, e della visione del libro dei soci). L elemento discriminante tra le varie tipologie di azioni è il trade-off tra diritti economici, patrimoniali e diritti al voto: AZIONI ORDINARIE Determinano l annotazione sul libro dei soci, si trasferiscono con girata e annotazione sul libro dei soci. Esse conferiscono: - Pieno diritto di voto anche per delega o corrispondenza; - Diritto a una quota di utile proporzionale al capitale posseduto; - Diritto di Rimborso in caso di liquidazione; 7

8 - Diritto di Opzione in caso di aumento di capitale. AZIONI PRIVILEGIATE Non possono essere emesse per un importo superiore al 50% del capitale. Esse conferiscono un Diritto di Prelazione nel riporto degli utili e nel rimborso del capitale in caso di liquidazione. Tale prelazione è stabilita con una percentuale fissa dello Statuto Societario che decide anche il carattere cumulativo e non. A fronte di tali agevolazioni, i portatori di Azioni Privilegiate hanno un Diritto di Voto limitato alle assemblee straordinarie. AZIONI DI RISPARMIO L emissione di tali Azioni è riservata alle Società Quotate per un importo non superiore al 50% del capitale. In caso di aumento del capitale è previsto il Diritto di Opzione su azioni della stessa categoria; tali Azioni sono ammesse alle quotazioni di mercato. Esse sono prive del Diritto di Voto a fronte di vantaggi economici rinviati allo Statuto Societario. E prevista un assemblea per i portatori di tali azioni per eleggere un rappresentante che presenzi alle assemblee per esercitare un eventuale Diritto di Impugnazione delle delibere. AZIONI POSTERGATE Introdotte dalla nuova Riforma Societaria (art. 2348) per la Copertura delle Perdite. La Remunerazione e il Diritto di Voto sono rivisti allo Statuto e sono rimborsate dopo i creditori, ma prima di tutte le altre azioni. AZIONI CORRELATE Introdotte dalla nuova Riforma Societaria (art. 2350) per Finanziamenti finalizzati a particolari Progetti. La distribuzione dell utile dedicato è subordinata al conseguimento di risultati positivi globali. I TITOLI A REDDITO FISSO Sono Titoli le cui caratteristiche di rischio e rendimento sono definite al momento dell emissione. Possono essere a Tasso Fisso o Variabile (Remunerazione non definita nell ammontare con indicizzazione al capitale a scadenza o allo stacco delle cedole, o con indicizzazione delle cedole), e a Reddito Fisso come Coupon o Zero Coupon Bond (ossia titoli sprovvisti di cedola), Government Bond (a reddito fisso) Corporate Bond (obbligazioni societarie). Quando un titolo a reddito fisso, ma a tasso variabile, è indicizzato vuol dire che il suo rendimento, totale o parziale, dipende da un Indice che può essere Finanziario (Rischio di tasso d interesse), Reale (Inflazione), Valutario (Rischio di cambio). 8

9 I TITOLI DI STATO Sono Titoli emessi dal Ministero del Tesoro con scadenza periodica, per far fronte o al Debito Fluttuante (ossia la raccolta a breve termine del Tesoro) o al Debito Strutturale; Il loro prezzo di emissione è stabilito in sede d asta pubblica ed essi sono costituiti da: BOT (Buoni Ordinari del Tesoro) Titoli a Tasso Fisso emessi a sconto e rimborsati alla pari: Zero Coupon Bond (scadenza a mesi) la cui remunerazione dipende dal capitale gain (scarto tra il prezzo di emissione e prezzo di rimborso). CTZ (Certificati del Tesoro Zero Coupon) Titoli a Tasso Fisso emessi a sconto e rimborsati alla pari, la remunerazione è costituita da capital gain, non vi sono flussi cedolari e le scadenze sono a mesi; per le loro caratteristiche simili ai BOT sono chiamati anche BIG BOT. BTP (Buoni Poliennali del Tesoro) Titoli a Tasso Fisso emessi per coprire un fabbisogno di medio-lumgo periodo, hanno flussi cedolari semestrali e il rimborso in un unica soluzione alla scadenza a anni. CCT (Certificati di Credito del Tesoro) Titoli a Tasso Variabile emessi per far fronte al bisogno di medio-lungo periodo, hanno una scadenza pari a 7 anni e sono indicizzati al rendimento semestrale dei BOT a 6 mesi più uno spread paria 15 punti base. LE OBBLIGAZIONI Per il prenditore dei fondi costituiscono un alternativa al debito bancario per la quale il legislatore ha posto tre limiti: 1. Il Leverage max deve essere pari a 1; 2. L emissione deve essere decisa in assemblea straordinaria al fine di avere l approvazione di gran parte degli azionisti; 3. Per emissioni fuori norma è necessario il vaglio della Banca d Italia. Per il datore dei fondi le obbligazioni rappresentano la rinuncia a un coinvolgimento nella gestione dei fondi a fronte di una remunerazione certa. Ci sono varie tipologie di obbligazioni: ORDINARIE : a Reddito Fisso e a Tasso Fisso; SUBORDINATE : titoli obbligazionari postergati rispetto ad analoghe forme di finanziamento nel rimborso del capitale. Esse sono a Tasso Fisso e a Reddito Fisso. 9

10 COMMELATE : restituzione del capitale e degli interessi correlata ai risultati conseguiti attraverso parametri di indicizzazione, quindi titoli a Reddito Fisso ma Tasso Variabile. TITOLI A REDDITO VARIABILE Sono obbligazioni e titoli che hanno similitudine con le azioni: OBBLIGAZIONI CONVERTIBILI : conferiscono sia il diritto di credito paria a qualsiasi obbligazione ordinaria, sia il diritto di conversione in base al quale il datore di fondi può scegliere di cambiare il suo status da creditore a socio. Tale conversione ha un costo implicito dato al minimo tasso di interesse riconosciuto rispetto a un obbligazione di uguale durata e rating; la convenienza dalla conversione dipende dal rapporto di conversione fissato al momento dell emissione, dal prezzo delle azioni di compendio e dal tempo trascorso dall emissione. OBBLIGAZIONI CUM WARRANT : titoli a tasso fisso a cui è abbinata un opzione d acquisto (warrant) di titoli azionari a prezzo e data prestabilita. Il warrant può essere staccato dall obbligazione e circolare indipendentemente. L acquisto del warrant ha un costo implicito dato dallo scarto tra il tasso di Obbligazione Cum Warrant e il tasso riconosciuto ad un obbligazione di pari scadenza e rating. OBBLIGAZIONI STRUTTURATE : sono ottenute dalla combinazione di più strumenti finanziari al fine di soddisfare le esigenze degli operatori. I principali emittenti sono le banche e tali titoli si dividono in Titoli Ibridi e Titoli Derivativi: REVERSE CONVERTIBLE: prevedono a scadenza la consegna di una quantità di titoli azionari se il loro prezzo scende sotto il prezzo base, o il rimborso al valore nominale del titolo se il prezzo rimane stabile o aumenta. L emittente si aspetta un ribasso, mentre, il sottoscrittore si attende un valore stabile o un rialzo. REVERSE FLOATER: prevedono un indicizzazione inversa delle cedole, sono strumenti utilizzati da chi specula al ribasso dei tassi a breve termine, e da chi vuole coprirsi da esposizione a breve. GLI STRUMENTI DERIVATI Sono strumenti finanziari la cui esistenza e valutazione dipendono dal valore di un altra attività chiamata sottostante (underling security) che può essere un bene o un altro strumento finanziario; nati con finalità di copertura del rischio, possono essere utilizzati anche con intenti di tipo speculativo. Le operazioni sui derivati sono operazioni a termine e soggette a margini. Rispetto al tipo do vincolo possiamo individuare Titoli Simmetrici (vincolanti per entrambe le parti e con modalità di esecuzione prefissate al momento della stipulazione del contratto. Es: Futures, Forward, Swap) e Titoli Asimmetrici (vincolanti per una sola delle parti, es: Options), tali titoli possono 10

11 essere scambiati su mercati organizzati o nel mercato OTC (Mercato non regolamentato). Gli strumenti non derivati hanno 3 tipi di finalità: copertura rischi, speculativa, e di arbitraggio. FORWARD: contratti di compravendita a termine. Le controparti fissano la data futura di regolamento. L acquirente (la parte lunga) si impegna a versare il prezzo stabilito mentre il venditore (la parte corta) si impegna a consegnare il sottostante. Le parti sono vincolate simmetricamente: l acquirente guadagnerà se il prezzo del sottostante supera lo Strike Price in modo da acquistare a un prezzo più basso e rivendere sul mercato al prezzo del sottostante; il venditore conseguirà una perdita pari alla differenza tra quanto incasserà (lo Strike Price) e quanto avrebbe potuto incassare (il sottostante). Non è possibile chiudere anticipatamente il contratto. FUTURE: sono forward standardizzati, possiedono caratteristiche che li rendono fungibili e scambiabili sul mercato. Se si desidera acquistare o vendere un contratto futures occorre aprire un conto presso la clearing house (cassa di compensazione e garanzia) o presso un intermediario che abbia un conto aperto con essa, alla stipula del future bisogna versare un margine di garanzia. Ogni giorno le posizioni aperte vengono riprezzate attraverso il meccanismo del marking to market, ovvero vengono ricalcolate sul prezzo corrente, ciò determinerà accrediti e addebiti. Il contratto può essere chiuso anticipatamente con la stipula di un contratto di segno opposto. FRA (FORWARD RATE AGREEMENT): sono contratti a termine sui tassi di interesse, l impegno a scadenza deriva dalla differenza tra un tasso fisso predeterminato detto tasso FRA e un tasso variabile; il differenziale viene poi applicato al capitale per determinare l impegno. Colui che acquista il FRA fissa un tasso a termine di indebitamento e si impegna a pagare un tasso fisso, esponendosi così al rischio di diminuzione dei tassi; mentre colui che vende un FRA fissa un tasso a termine di impegno, riceve un tasso fisso e si espone al rischio di aumento dei tassi. SWAP: sono portafogli di forward che hanno come sottostante un tasso di interesse o un tasso di cambio. Non vi sono flussi di capitale e ad ogni scadenza le parti si scambiano i flussi di pagamenti derivanti dalla differenza tra i tassi. In poche parole due parti si impegnano sullo stesso capitale, una parte paga il tasso fisso e l altra il tasso variabile, la passività rimane nello stesso stato patrimoniale, mentre sul conto economico avremo oneri a tasso fisso per mutui, proventi a tasso fisso per swap e oneri a tasso variabile per swap (l altra parte). OPZIONI: titoli asimmetrici che attribuiscono all acquirente del contratto (buyer) la facoltà di acquistare (call) o vendere (put) ad una certa data e ad un certo prezzo (strike price). Il writer (colui che esegue il contratto), invece, è obbligato ad acquistare quando il buyer decide di esercitare la facoltà. Il buyer per ottenere la facoltà deve pagare un premio e può decidere di esercitare o meno. Nell opzione call se il prezzo del sottostante scende sotto lo strike price al netto del premio converrà abbandonare l opzione con una perdita pari al premio. 11

12 CAPITOLO IV IL MERCATO DEI CAPITALI Il mercato dei capitali è costituito dal complesso delle negoziazioni finanziarie tra u- nità in surplus e unità in deficit. Il collegamento tra unità in surplus e unità in deficit può avvenire sia in modo diretto qualora unità in surplus acquistino passività finanziarie delle unità in deficit, sia indirettamente ovvero mediante l intervento di un intermediario finanziario, il quale si interpone tra unità in surplus e unità in deficit. Il mercato dei capitali può essere scomposto in due segmenti: mercati creditizi (mercati dei depositi e dei prestiti bancari), che si caratterizzano per la ricerca individuale della controparte e per l eterogeneità dei contratti, che vengono ritagliati in modo da rispondere al meglio ai bisogni della clientela; mercati mobiliari, che si caratterizzano per lo scambio di strumenti finanziari ovvero attività finanziarie le cui caratteristiche tecnico-economiche risultano in larga perte standardizzate, accezion fatta per il prezzo la cui determinazione viene lasciata al mercato: fanno parte di questo mercato il mercato monetario, obbligazionario, azionario, dei derivati, dei cambi. L efficienza allocativa dei mercati immobiliari si riferisce, sia in caso di circuito diretto che indiretto a 2 tipi di efficienza: - valutaria - operativa Riguardo l efficienza operativa, i parametri che la descrivono sono: - ampiezza(numerosità dei titoli trattati) - spessore (continuità dei prezzi e nelle quantità d acquisto) - elasticità (capacità di metabolizzare le tensioni sui prezzi attraverso l assorbimento dell informazioni disponibili) Per quanto riguarda l efficienza valutativa parliamo della capacità del prezzo di incorporare il suo valore fondamentale. Le condizioni per tale efficienza sono: la disponibilità e l accesso alle informazioni a basso costo al fine di colmare la conoscenza imperfetta e la capacità di utilizzo di tali informazioni in termini di interpretazioni. Esiste una diversa posizione di conoscenza e di potere contrattuale tra emittente e investitore, a tal proposito si parla di asimmetrie informative che possono causare: exante, costi di screening per evitare comportamenti di adverse selection ; ex-post, costi di monitoring per evitare situazioni di moral hazard. E possibile individuare 3 forme di Efficienza Informativa: 1) EFFICIENZA IN FORMA DEBOLE: le sole informazioni disponibili sono quelle relative ai prezzi passati, per cui i prezzi delle attività finanziarie ri- 12

13 specchiano gli andamenti passati, non è possibile ottenere rendimenti anomali basandosi solo su dati storici. 2) EFFICIENZA IN FORMA SEMI-FORTE: l informazione disponibile è di pubblico dominio e riguarda dati storici e correnti, è possibile ottenere rendimenti sopra la media avendo informazioni riservate. 3) EFFICIENZA IN FORMA FORTE: I prezzi riflettono tutte le informazioni e- sistenti, storiche pubbliche e riservate. L efficienza operativa dei mercati immobiliari perciò dipende da diversi tipi di mercati. I mercati possono avere diverse microstrutture: -Mercato ad asta Le pdn (proposte di negoziazione) confluiscono sul mercato e rendono noti a tutti gli operatori le diverse combinazioni di quantità e prezzi; l asta può essere a chiamata o continua -Mercato di broker Il broker è specializzato nella ricerca di controparti per le pdn ricevute, egli è remunerato da una commissione fissa o proporzionale all importo del contratto. -Mercato di dealer Il dealer ha la funzione di prestare un servizio di liquidità direttamente come controparte nella compravendita, il suo compenso è calcolato facendo la differenza tra prezzo denaro e prezzo lettera. Il mercato dei cambi È costituito dalle negoziazioni delle valute estere. Si distinguono al suo interno due segmenti: il mercato a pronti che è quello in cui le operazioni vengono liquidate in due giornate lavorative; il mercato a termine dove vengono negoziate operazioni la cui effettiva esecuzione avverrà a una certa data futura, ma le cui condizioni vengono definite oggi. Il prezzo del mercato dei cambi è il tasso di cambio, ovvero il prezzo di una valuta, espresso in termini di un altra valuta. Il cambio può essere quotato in modo diretto o indiretto. La quotazione indiretta, detta anche incerto per certo, è costituita dalla quantità di valuta nazionale (euro) necessaria per acquistare un unità di valuta estera (dollaro), mentre la quotazione diretta, detta anche certo per incerto, è costituita dalla quantità di valuta estera (dollaro) necessaria per acquistare un unità di valuta nazionale (euro). L aumento della quotazione certo per incerto determinerà un apprezzamento della valuta nazionale, mentre l aumento della quotazione incerto per certo, ne determinerà un deprezzamento. Ogni operatore che investe o si indebita in va- 13

14 luta estera si espone al rischio di cambio, può coprirsi da tale rischio con operazioni a termine o con derivati. - nel lungo periodo il tasso di cambio obbedisce alla teoria della parità dei poteri d acquisto, ovvero il tasso di cambio tende ad assumere un valore tale da compensare il differenziale dei tassi d inflazione - nel breve periodo, invece, il tasso di cambio segue la teoria della parità coperta dei tassi d interesse, ovvero il legame tra i tassi a pronti e a termine compensa il differenziale tra i tassi d interesse dei 2 paesi. Il Mercato monetario È costituito dall insieme delle negoziazioni di capitale di debito a breve termine (inferiori all anno) e gli strumenti finanziari trattati su di esso, che sono detti appunto strumenti di mercato monetario. In tale mercato agiscono gli operatori interessati ad aggiustare la propria liquidità ed è per questo motivo che la caratteristica principale di tale mercato è la velocità nell aggiustamento delle posizioni. Gli strumenti del mercato monetario sono costituiti principalmente da: - titoli di stato a breve termine (in Italia, bot) privi di cedole, emessi sotto la pari e rimborsati alla pari; il rendimento è dato dalla differenza tra il prezzo di acquisto e il valore di rimborso (scarto di emissione), sono di durata massima pari a 12 mesi e sono negoziati sul MOT e sull MTS; - depositi interbancari, costituiti da depositi a scadenza determinata e a breve termine o a scadenza indeterminata, di importo minimo pari generalmente a 1,5 milioni di euro, contratti tra banche per sistemare la posizione di tesoreria e negoziati in prevalenza sul MID. Nel mercato monetario sono inoltre negoziati: accettazioni bancarie, cambiali finanziarie, polizze di credito commerciale. MID (mercato telematico) È un mercato interbancario dei depositi in cui si formano i tassi d interesse che costituiscono la base della determinazione dei tassi praticati dalle banche ai clienti; i contratti negoziabili ai clienti sono : - depositi a un giorno(overnight,tomorrow,spotnix) - depositi a scadenza (indeterminata, determinata, differita) l importo minimo delle transazioni è pari a 1,5 milioni. I mercati finanziari racchiudono il mercato obbligazionario, azionario, degli strumenti derivati. Mercato obbligazionario È formato da tre segmenti: - il MOT, ossia mercato obbligazionario telematico. Il MOT costituisce il mercato al dettaglio dei titoli obbligazionari ed è caratterizzato dalla presenza di 14

15 intermediari autorizzati; da negoziazioni standardizzate e da meccanismi codificati di determinazione dei prezzi. - il MTS, ossia mercato telematico dei titoli di stato. L MTS è caratterizzato da una diversa microstruttura. Infatti l MTS è un mercato all ingrosso sul quale vengono negoziati titoli di stato con taglio minimo di 2,5 milioni di euro, obbligazioni private e pubbliche diverse dai titoli di stato per lotti minimi di euro e coupon strips con lati minimi di euro; con riferimento alla microstruttura, è un mercato quote driven al quale partecipano dealer (operatori in proprio) e market maker (operano su un gran quantitativo di titoli). - il TLX, gestito da TLX s.p.a., divenuto un mercato regolamentato con la delibera della Consob nel 2003, si caratterizza per la presenza di market maker per ciascun strumento ed ha un sistema di esecuzione misto (sia a listino che ad a- sta); gli strumenti trattati sono i Government Bond sia italiani che europei, e obbligazioni. Dunque, è evidente che nel mercato obbligazionario vengono trattati: titoli di stato, emessi dal tesoro a medio-lungo termine e con asta marginale; obbligazioni societarie, emesse per lo più da banche attraverso collocamenti privati o offerte pubbliche. Mercato Azionario Il mercato azionario è gestito completamente da Borsa Italiana s.p.a. ed è composto da tre segmenti: - MTA (mercato telematico azionario). Nell MTA sono quotate e negoziate le azioni italiane, le obbligazioni convertibili, i warrant, i diritti di opzione, e le quote di fondi chiusi; gli strumenti trattati nell MTA sono divisi nei seguenti segmenti: segmento blue chips, nel quale sono incluse le aziende con capitalizzazione superiore a 800 milioni di euro; segmento star, che include le aziende con una capitalizzazione inferiore a 800 milioni di euro operanti nei settori più tradizionali; segmento ordinario di borsa, che include tutte le altre società. È un mercato misto che prevede un asta d apertura che individua il prezzo teorico d apertura che consente di massimizzare la quantità dei titoli scambiati, una validazione attraverso l individuazione del prezzo di apertura che non deve discostarsi dal prezzo di controllo (prezzo di chiusura del giorno precedente) del 10%, un apertura che permetta la chiusura di tutti i contratti abbinabili al prezzo d apertura. Successivamente il mercato sarà a negoziazione continua e poi il si avrà l asta di chiusura che si svolge in 2 fasi: 1) pre-asta in cui gli operatori immettono, cancellano e modificano le pdn per individuare il prezzo di chiusura ; 2) l asta di chiusura in cui vengono conclusi tutti i contratti abbinabili al prezzo di chiusura. Il riepilogo di fine giornata comprenderà : il numero di contratti conclusi, al prezzo minimo e massimo, i prezzi segnaletici (di apertura, di chiusura, di riferimento e ufficiale), gli indici di borsa (MIBTEL,MIDEX, MIB ecc). - NUOVO MERCATO. È il mercato dedicato alle imprese ad alto potenziale di crescita, operanti sia in settori innovativi, sia tradizionali purchè caratterizzate 15

16 da innovazioni di prodotto, servizio o processo; in esso sono trattate azioni, obbligazioni convertibili, warrant e diritti d opzione. - MERCATO EXPANDI. Accoglie le piccole imprese operanti nei business tradizionali e consolidati nei mercati di riferimento; gli strumenti trattati sono le azioni. Mercati degli strumenti derivati Sono completamente gestito da BORSA ITALIANA s.p.a. e sono due: 1) IDEM. Italian derivates market in cui si effettuano contratti: -FIB 30 (future sull indice Mib 30 con ticket di 5 ) -Minifibi (future sull indice Mib 30 con ticket di 1 ) -IDEM STOCK FUTURE (future sui titoli più liquidi dell MTA e del Nuovo Mercato ) -MIB 30 (opzione europea sui MOB 30) -Opzione iso-alfa (opzione americana sui titoli + liquidi dell Mta e del Nuovo Mercato) 2) MCW (Mercato dei Covered Warrant) Al fine di garantire la liquidità del mercato l emittente o il soggetto incaricato dall emittente deve impegnarsi a esporre proposte in acquisto e in vendita in modo continuativo a prezzi che non si discostano dal range massimo di prezzo previsto e per quantitativi almeno pari ai lotti minimi. Mercato in cui le sottostanti sono azioni, Governative Bond, tassi s interesse indici o panieri di indici. I contratti che si stipulano in tale mercato sono: - CW Plain vacilla (opzione put o call con strike Diverso da zero) - CW benchmark (opzione call con strike = 0 - CW certificates (opzioni call con strike = 0 e con sottostante un indice dello stesso emittente CW) - CW strutturati /esotici (combinazione di opzioni.) 16

17 CAPITOLO V GLI INTERMEDIARI FINANZIARI Nella teoria economica classica l intermediario è visto come un operatore economico dotato di un portafoglio di attività e passività finanziarie; sviluppi teorici successivi hanno portato all identificazione di nuove teorie: La teoria dei costi di transazione Tale teoria, sviluppata da Coase, si basa sull esistenza di una imperfezione del mercato relativamente le caratteristiche degli strumenti finanziari, in particolare ai costi di transazione, informazione e operativi il cui sostenimento può condizionare la fattibilità delle operazioni. Gli intermediari finanziari conseguendo economie di scala e di produzione congiunta assicurano il trasferimento delle risorse finanziarie in condizioni di maggiore efficacia ed efficienza. Questa teoria suggerisce la teoria che è alla base dei servizi a pagamento svolti dagli intermediari e le ragioni della ripetizione delle transazioni fra intermediari e mercati e tra diverse tipologie di intermediari. Tale ripartizione è fondata sul livello di internalizzazione dei costi di transazione. Teoria dell incertezza I contratti si caratterizzano per la presenza di molteplici tipologie di rischio: rischio di credito, rischio di liquidità, rischio giuridico. Lo scambio diretto può realizzarsi solo tra le parti se c è un assoluta concordanza sulle modalità contrattuali di distribuzione del rischio. Il ruolo dell intermediario è rendere possibile la conclusione dello scambio attraverso la trasformazione del rischio. Le ipotesi di fondo (limitative): - Assenza di imperfezioni di natura strutturale; - Mancata considerazione di strumenti di pagamento e di strumenti di consulenza; - Non considerazione esplicita dell intermediario con funzione monetaria, il quale consente di minimizzare i costi, tempi e rischi di trasferimento dei saldi monetari. Teoria delle asimmetrie informative Secondo tale teoria sul piano informativo gli investitori sono sistematicamente in svantaggio rispetto ai prenditori che conoscono rischio e redditività dei progetti da finanziare; anche l emittente potrebbe non saper interpretare il mercato e stabilisce correttamente i termini dell emissione. Il ruolo dell intermediario è quello di produrre informazione interna in misura utile a colmare l asimmetria informativa tra debitore e creditore, grazie all accesso a informazioni riservate; l informazione è attendibile in quanto l intermediario si assume il rischio. Prodotti e servizi bancari Le Banche sono intermediari aventi carattere d impresa e esercitano in via esclusiva l attività bancaria, ovvero la raccolta di risparmio e la concessione di prestiti, e tutte le attività finanziarie per le quali non ci sia una esplicita riserva di legge. Le tipologie di servizi sono: - di finanziamento; - di pagamento; - di investimento. 17

18 Servizi di finanziamento: Sono costituiti da prestiti che sono strumenti con i quali gli operatori in deficit colmano il loro fabbisogno; il contratto preliminare per avviare un contratto di prestito è il fido, istruttoria di indagini, ricerche, analisi, elaborazioni finalizzate a fornire elementi di valutazione degli organi della banca per formulare un giudizio sulla richiesta di affidamento in relazione alla capacità di rimborso e ai rischi dell operazione. Il fido L istruttoria di fido è costituita da quell insieme di indagini, ricerche, analisi ed elaborazioni destinate a fornire elementi di valutazione ai competenti organi della banca per la formulazione di un giudizio circostanziato sulla richiesta di affidamento inoltrata dalla clientela in relazione sia alla sua capacità di rimborso sia ai rischi insiti nella operazione. Il fido è il naturale presupposto di qualsiasi prestito. I prestiti I prestiti si dividono in: - prestiti per cassa; - prestiti di firma. I prestiti per cassa sono operazioni di scambio che prevedono due contrapposte obbligazioni aventi ad oggetto denaro. Le principali forme tecniche a breve periodo sono: - l apertura di credito in conto corrente - lo sconto - l anticipazione. Mentre quelli a medio/lungo termine sono: - l apertura di credito semplice - il mutuo Inoltre possono essere finalizzati o non finalizzati, a seconda della capacità o meno della banca di poter individuare la destinazione ed il rimborso dei fondi. Possono essere per il capitale circolante e per il capitale fisso ed infine, a seconda del rischio connesso abbiamo crediti in bianco, operazioni a base controllata e a base garantita. I prestiti per firma consistono in prestiti dove solo in caso di insolvenza la banca è costretta ed un esborso di denaro (es. Leasing e Factoring). Apertura di credito in conto corrente È il contratto con il quale la banca si impegna a mettere a disposizione del cliente una certa somma di denaro, può essere concessa allo scoperto oppure sulla base di garanzie reali o personali. Se l apertura di credito è a tempo indeterminato ciascuna delle parti può ritirarsi con un preavviso che può essere stabilito dal contratto o dagli usi o, in mancanza, è definito in 15 giorni. Se non è convenuto altrimenti, l accreditato può utilizzare più volte il credito e può con successivi versamenti ripristinare la sua disponibilità (apertura di credito ordinaria). Il conto corrente bancario è regolato da tassi d interesse attivi e passivi, nonché da altre condizioni economiche (commissione di massimo scoperto, commissioni relative alla tenuta del conto). È un contratto consensuale, poiché si perfeziona senza che la somma messa a disposizione venga realmente utilizzata. 18

19 Credito per elasticità di cassa e scoperto di valuta Il credito per elasticità di cassa o scoperto di conto si origina da prelievi di importo limitato eccedenti la disponibilità depositata sul conto corrente. Si caratterizza per l assenza di uno schema contrattuale formalizzato e per la limitata durata temporale. Lo scoperto di valuta si manifesta su un conto corrente passivo qualora per effetto della metodologia di calcolo degli interessi si manifestano differenze nel saldo di linea capitale (rinvenibile nell estratto conto) e del saldo per valuta (rinvenibile nello scalare interessi). Lo sconto È il contratto con il quale la banca, previa deduzione dell interesse, anticipa al cliente l importo di un credito verso terzi non ancora scaduto mediante la cessione salvo buon fine del credito stesso. Non necessariamente lo sconto ha ad oggetto cambiali, ma anche ricevute bancarie e fatture. La cessione è pro solvendo : se alla scadenza il debitore è inadempiente, il cliente è tenuto a rimborsare il valore nominale del credito alla banca. La banca individua l importo massimo di crediti commerciali per i quali può essere richiesto lo sconto. Lo sconto di effetti cambiari È il contratto con il quale la banca anticipa al portatore di una cambiale non ancora scaduta il suo valore salvo buon fine, previa deduzione di una percentuale pari agli interessi anticipati per il periodo considerato e di commissioni bancarie. (Vedi tipi di cambiali sui lucidi) Se lo sconto riguarda cambiali emesse a fronte di fornitura merci o prestazione di servizi, la banca può farsi cedere dal traente il suo credito derivante dalla fornitura medesima, con apposita clausola definita cessione della provvista. La singola operazione di sconto cambiario rientra nella messa a disposizione di un limite globale di rischio ammesso dalla banca, utilizzabile su base rotativa (castelletto di sconto). Portafoglio Salvo Buon Fine E un operazione bancaria che consente al cliente di poter disporre attraverso il conto corrente di corrispondenza di una somma pari al credito documentato da ricevute bancarie di volta in volta presentate alla banca, nell ambito dell apposito fido detto castelletto s.b.f., con rientro al pagamento degli stessi. Mediante la clausola salvo buon fine, la banca si riserva il diritto di annullare l accredito dell operazione se non riesce a ottenere il controvalore dei titoli di cui si tratta. A differenza dello sconto, nell accredito salvo buon fine gli interessi sono posticipati. Anticipazione E un prestito a breve termine garantito da pegno su merci o su titoli. Si compone di due contratti: uno principale (fede di deposito, nel caso delle merci, polizza di anticipazione, nel caso di titoli) e uno accessorio (nota di pegno, nel caso delle merci, diritto di pegno). Dal valore dell oggetto del pegno (valore di perizia nel caso di merci, valore di mercato, nel caso di titoli), la banca sottrae una percentuale che trattiene 19

20 contro il rischio di deprezzamento della garanzia. L anticipazione può essere a scadenza fissa o in conto corrente. Nel primo caso l importo del prestito è uguale al valore attuale del pegno al netto dello scarto di garanzia. Nel secondo caso viene concessa un apertura del credito in conto corrente di un importo pari al valore di perizia del pegno al netto dello scarto di garanzia. Mutui Si tratta di prestiti a scadenza media (sino a 5 anni) o lunga (sino a anni), caratterizzati dalla corresponsione di rate di rimborso periodiche nonché, normalmente, dalla prestazione di particolari garanzie. Spesso viene richiesta l ipoteca, garanzia che attribuisce al creditore il diritto di far espropriare e di far vendere il bene immobile con il beneficio di trattenere dal ricavato della vendita tutto ciò che gli è dovuto. L ipoteca viene iscritta sempre per un valore molto più elevato rispetto al mutuo concesso, al fine di garantire non solo il capitale erogato, ma anche gli interessi e tutti gli oneri accessori. Le rate di rimborso (comprensive di capitale e interessi) possono essere costanti, crescenti o decrescenti nel tempo. Il piano di rimborso francese è il piano di prestito più comune nella prassi operativa. Si caratterizza per l importo della rata costante. Dal momento che la quota interessi è calcolata sul debito residuo (che è decrescente: DR t>dr t-1), essa è decrescente, per cui le quote capitale, (altra componente della rata) saranno crescenti. In particolare, la successione delle quote capitale costituisce una progressione geometrica di ragione (1+i). Il piano d ammortamento italiano è una variante del piano di ammortamento francese. Si caratterizza per la quota capitale costante: ne consegue che la rata sarà decrescente in ragione della quota interessi calcolata sul debito residuo. La serie delle quote interessi, cosi come la successione delle rate, costituiscono una progressione geometrica di ragione: -Ci/n. Leasing Le operazioni di leasing sono le operazioni di locazione di beni mobili e immobili, acquistati o fatti costruire dal locatore su scelta ed indicazioni del conduttore, che se ne assume tutti i rischi, e con facoltà di quest ultimo di divenire proprietario dei beni locati al termine della locazione, dietro pagamento di un prezzo stabilito. Leasing operativo: il locatario intende essenzialmente godere del bene locato senza necessariamente assumerne l onere di manutenzione o di conduzione amministrativa ed il rischio di obsolescenza. Leasing finanziario: il locatario si propone in via prioritaria di finanziare la disponibilità di un bene strumentale all esercizio della propria attività (questo tipo di operazione può prevedere l intervento della banca quale soggetto locatore). Factoring Si tratta di un contratto con il quale una società specializzata acquista la totalità o una parte omogenea di crediti commerciali di un altra società. Il ricorso al factoring è 20

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