Scheda per la presentazione dei progetti operativi di intervento finalizzati alla produzione di prototipi: seconda annualità 1

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1 Progetto POP2 (Fondazione Ismu per conto di Fondazione Cariplo) Scheda per la presentazione dei progetti operativi di intervento finalizzati alla produzione di prototipi: seconda annualità 1 Titolo dell intervento ADESSO SO COSA E COME FARE - Elaborazione di strumenti digitali in materia di sicurezza Organismo proponente (titolare, destinatario del finanziamento) Denominazione e indirizzo Sito Web FONDAZIONE LUIGI CLERICI Codice Fiscale Partita Iva Forma giuridica Fondazione Referente dell intervento Alberto Morlacchi Num. tel. del/della referente del/della referente morlacchi@clerici.lombardia.it Descrizione sintetica dell intervento (soggetti coinvolti, motivazioni, linee generali,..) (15 righe al massimo) Il mondo del lavoro richiede con sempre più forza lo sviluppo di capacità per svolgere la propria professione nel rispetto delle norme di sicurezza per garantire il proprio benessere, quello dei colleghi di lavoro e quello degli utilizzatori finali. Inoltre, per assolvere agli obblighi previsti dalla nuova normativa in materia di tirocini (art. 37 D.Lgs. 81/08 Formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti ),Fondazione L. Clerici in ognuno dei propri centri, dovrà assicurare a tutti i futuri tirocinanti (allievi) un percorso di formazione standard costituito da una Parte di Formazione Generale ed una Parte di Formazione specifica con contenuti in linea con quanto previsto dal già citato D.Lgs 81/08 e all Accordo n.221/csr e proprio per queste sue specificità più di dettaglio e maggior definizione tecnica rispetto a quanto fin qui proposto. Proprio questo innalzamento della difficoltà intrinseca e quindi della comprensione, delle comunicazioni avente per oggetto il tema sicurezza, pone il tema della tecniche e metodologie per la facilitazione dell apprendimento per gli allievi di origine immigrata, che stentano nella comprensione del linguaggio tecnico settoriale. Nostra intenzione è quindi quella di costruire un progetto ad hoc che si prefigge di: - favorire, attraverso l approfondimento di contenuti tecnici e la produzione di materiali di apprendimento digitali/multimediali, la consapevolezza che la prevenzione e l attuazione delle norme di sicurezza sono fondamentali per ridurre gli incidenti sul lavoro e che permetta ai nostri alunni di acquisire le competenze necessarie per affrontare il tirocinio previsto nel percorso di qualifica professionale; - utilizzare, al fine di facilitare l apprendimento con metodologie non tradizionali: a) strumenti legati alle nuove tecnologie digitali (multimediali) vicine al mondo dei giovani; b) un linguaggio semplice ed immediato, che avvalendosi di diversi canali sensoriali, faciliti 1 Versione del

2 la comprensione dei temi in oggetto anche agli alunni stranieri, sempre più numerosi all interno delle nostre classi, che sovente faticano proprio sulla comprensione del linguaggio tecnico professionale e dei testi che in genere accompagnano la presentazione delle norme e di comportamenti di prevenzione e sicurezza.. Un progetto così costruito permetterà di utilizzare momenti di formazione pratica legati a esigenze comuni per favorire la socializzazione e la collaborazione non solo tra italiani ed migranti ma anche tra migranti di diversa provenienza. Le metodologie e tecniche per la progettazione dei contenuti e degli script di ripresa dei video, i processi di ripresa e montaggio effettuati dagli allievi, la composizione finale dei video e la predisposizione dei documenti tecnici di accompagnamento (in almeno tre lingue, oltre all italiano), favoriranno negli allievi l apprendimento di abilità e conoscenze riferite anche alla lingua italiana( linguaggio professionale), alle tecniche di problem solving, al diritto del lavoro, oltre naturalmente all approfondimento delle conoscenze tecnico professionali legate alla sicurezza, cuore del progetto. 2

3 Realizzazioni (output) attese a fine intervento (max 4 2 ) R1 Strumenti multimediali Gli strumenti consisteranno in: kit di prodotti multimediali realizzati nel laboratorio di meccanica del CFP e presso le aziende ospitanti i tirocini/visite guidate effettuate dagli allievi. I prodotti digitale realizzati (Video,Podcast,ecc.) costituiranno patrimonio comune dell Ente per il settore meccanico e pertanto saranno proposti poi come materiale per l apprendimento in materia di sicurezza tecnico professionale settoriale, negli altri CFPO di Brugherio, Merate e San Giuliano. Questi prodotti raccoglieranno testimonianze ed esperienze attraverso filmati registrati sia durante le attività previste nei laboratori dei diversi settori professionali presenti nel CFP sia nei luoghi di tirocinio e saranno accompagnati da documenti esplicativi dei contenuti, proposti in forma scritta nei video stessi e in specifiche schede descrittive (inserirete anche come sottotitolo nei video) Schede tecniche Sono previste di diversa natura: a) Contenenti le indicazioni operative per la realizzazione di prodotti multimediali in materia di sicurezza (Podcast, ecc.). Costituiranno una metodologia/prassi utilizzabile per analoghe riprese didattiche in altri settori professionali e per contenuti anche di diversa natura. b) Schede tecniche descrittive dei video/filmati realizzati, da distribuire in accompagnamento ai video stessi e in versione multilingua ( italiano + due lingue tra le più diffuse nei gruppi classe coinvolti). Previsto un glossari in lingua italiana + 2 lingue tra le più presenti nel gruppo classe e anche in versione per immagini. Divulgazione dei contenuti/risultati I prodotti realizzati saranno oggetto di presentazione tecnica nei 3 CFP Clerici attivi sul settore meccanico e di una presentazione aperta a tutti al CFP di Lodi. La presentazione sarà a cura degli allievi dei corsi coinvolti nel progetto. IL materiale realizzato resterà a disposizione sul sito Clerici di tutti i potenziali operatori interessati. Soggetti coinvolti: 3 classi del Corso per Operatore meccanico - n. allievi 52 Ore stimate: 100 (in orario curriculare e non) + 40 per condivisione e socializzazione prodotto finale all interno dell Ente nei corsi del medesimo settore tecnico professionale. Gli strumenti saranno discussi e presentati a tutti i formatori mediante uno specifica azione di formazione formatori/aggiornamento (12 ore). Una parte 2 Ad esempio: numero di destinatarie/i coinvolti nell intervento; numero di ore di attività realizzata; numero di corsi realizzati; numero di soggetti di tipo X coinvolti nell intervento; numero di prodotti/produzioni di tipo X. 3

4 dell azione riguarderà anche il tema della progettazione e realizzazione tecnica di video (tecniche di ripresa e montaggio). R Realizzazione dell intervento con gli allievi: Il progetto sarà sviluppato secondo un alogica di integrazione e collaborazione tra le tre classi coinvolte che opereranno suddividendosi i compiti operativi: progettazione e definizione dello script; b) realizzazione del video in interni ed esterni; c) documentazione dei prodotti realizzati e presentazione/divulgazione dei contenuti. 3. Gli allievi effettuano esperienze di interscambio culturale (incontri con testimoni privilegiati, visite a luoghi significativi, visione di filmati ecc.), documentandole e utilizzando le Indicazioni acquisite ai fini della definizione dei prodotti di cui al punto Tempistica: dal 1 novembre Soggetti coinvolti: 3classi e n. allievi 53: Nella fase di divulgazione( presentazione dei prodotti e successivo utilizzo dei video negli altri CFP Clerici del settore meccanico, saranno coinvolti: 40 allievi a Brugherio,60 a Sn Giuliano, 50 a Merate. Prodotti finali possibili: report su visite effettuate o incontri con testimoni o filmati visti, Unità Formative,prodotti multimediali, podcast, testi R3 Prototipo (con i risultati e i prodotti realizzati) richiesto da Fondazione ISMU elaborato con il contributo della Sede centrale. 4

5 Risultati attesi a fine intervento (max 4 3 ) Messa a disposizione di un kit di indicazioni (tecniche e contenutistiche) e R1 strumenti ( video, podcast, etc) da utilizzare come riferimento per la riproduzione di analoghi interventi nei gruppi classe del medesimo settore. Il kit sarà messo a disposizione agli altri CFP della Fondazione attivi nel settore non coinvolti in questo progetto come soggetto protagonista. Formazione nel CFP di Lodi di personale esperto nella progettazione ed elaborazione di materiale didattico digitale da utilizzare in chiave didattica e di un gruppo di allievi ( di 1 e 2 nell a.f. 2013/14) che potranno dar continuità a quanto appreso, migliorando nei prossimi anni i prodotti elaborati nel progetto - Miglioramento del clima relazionale tra gli allievi - Assunzione di comportamenti di maggior rispetto e collaborazione in R2 materia di sicurezza e non - Potenziamento delle competenze linguistiche ( di comprensione ed espressione) degli allievi migranti anche con riferimento al linguaggio tecnico settoriale - Approfondire l aspetto della percezione del tema sicurezza negi diversi approcci culturali presenti nel gruppo classe - Favorire la socializzazione attraverso la condivisione di esigenze comuni legate a leggi, norme e regolamenti in ambito sicurezza - - Conoscenza degli elementi culturali e valoriali legati in particolare al R3 contesto lavorativo e al tema sicurezza e prevenzione in culture diverse - Sviluppare creatività e capacità progettuale degli allievi per sviuluppare con altri linguaggi i contenuti della formazione - Favorire la sperimentazione sicura del mondo del lavoro superando le difficoltà di comprensione legate a lingue e culture diverse. Localizzazione dell intervento Cfp/Agenzia formativa/sede operativa Indirizzo Località Centro di Formazione Professionale L.Clerici - U.O. di Lodi Via P. Gorini,6 Lodi Lodi Provincia Tel. 0371/ lodi@clerici.lombardia.it Principali caratteristiche del contesto di localizzazione dell intervento (consistenza complessiva dell offerta formativa in DDIF, n. allievi stranieri presenti, corsi in cui sono inseriti, ecc.) (15 righe al massimo) In raccordo con la richiesta di formazione rilevata e con le opportunità di lavoro offerte dalle realtà produttive e commerciali del territorio, il CFP ha negli anni prioritariamente 3 Con risultati di fine intervento si intende, a seconda dei casi: cambiamenti nella condizione dei/delle destinatari/e dirette/i dell intervento; la modifica in positivo del problema all origine dell intervento; cambiamenti a livello di gruppo-classe o di organizzazione nel suo complesso. 5

6 indirizzato la propria offerta formativa nell ambito del DDIF nei seguenti settori: Ristorazione, Meccanica, Elettrico-elettronica, Estetica e Acconciatura. Il CFP raccoglie ed interpreta la domanda formativa di un territorio che comprende i 64 comuni della provincia di Lodi più i comuni limitrofi. Nel territorio è presente una domanda di formazione iniziale per l inserimento lavorativo prevalentemente espressa da giovani con difficoltà di apprendimento nella scuola primaria oppure proveniente da esperienza di insuccesso nei primi anni della secondaria superiore. Importante è inoltre la presenza di famiglie immigrate che sul territorio si rivolgono ai servizi di FP. In un simile contesto, nell A.F gli allievi migranti sono stati 105. Gli allievi migranti che si sono iscritti invece nelle classi prime per l anno formativo 2013/14 sono 33, con distribuzione prevalente nel settore meccanico. Circa il 25% degli allievi delle seconde e terze annualità è formato da allievi di origine immigrata. Principali caratteristiche e componenti della rete di relazioni dell ente proponente con il territorio (per quanto di interesse dell intervento) (10 righe al massimo) Il CFP di Lodi allaccia da sempre rapporti di collaborazione con le diverse scuole secondarie di primo e di secondo grado presenti sul territorio, oltre che con gli uffici della Provincia, del Comune di Lodi e, tramite la Sede Centrale, con la Regione Lombardia. Per quanto concerne il tema di interesse dell intervento,gli Enti che compongono la rete di relazioni del CFP di Lodi sono i seguenti: Cooperativa Argine Unione artigiani e imprese Lodi Aziende Stage Fasi attuative dell intervento e tempistica realizzativa (inserire tante righe quante sono le fasi) Descrizione sintetica Data avvio-data chiusura 1 Progettazione di dettaglio dell intervento 01-11/ Realizzazione del kit di strumenti da adottare per 30-11/ l intervento ( prototipo tecnico: video o filmato e documenti di accompagnamento) 3 Percorso formativo per gli allievi in materia di progettazione ed realizzazione video, prodotti digitali: progettazione, definizione dello script, tecniche di ripresa ). In parallelo: approfondimento / degli elementi contenutistici in materia di sicurezza( norme e comportamenti) e definizione/ selezione nelle classi dei processi e fasi di lavoro che costituiranno i contenuti/oggetti dei video e dei materiali didattici di accompagnamento( schede tecniche) 4 Realizzazione dell attività specifica nelle classi / coinvolte 5 Realizzazione dell attività specifica nelle classi coinvolte ( versione finale video e materiale di /

7 accompagnamento) 6 Presentazione prodotti e Socializzazione risultati settore meccanico 7 Produzione del prototipo secondo il format proposto da Fondazione ISMU 2-05/ Descrizione dettagliata delle fasi dell intervento FASE 1 Progettazione di dettaglio dell intervento 1. Descrizione di dettaglio del contesto del CFP 2. Individuazione e declinazione delle problematiche degli Principali azioni attuative allievi oggetto dell intervento 3. Dettaglio delle fasi operative 4. Presentazione della metodologia di intervento 5. Definizione della tipologia dei format da utilizzare (diverse tipologie indicate in R 1) 5. Indicazione dei risultati attesi. Prodotto finale atteso Progetto completo dell intervento Soggetti coinvolti (tipo, ruolo e Alunni della classe interessata (2 MEC) ai quali verrà descrizione) presentato il progetto. Responsabile di Ente Area DDIF (Figura di Ente)- ruolo: Risorse professionali coinvolte supervisione alla definizione del Progetto. Progettista; Tutor e Coordinatore CFP: stesura operativa del progetto TUTOR ISMU FASE 2 Realizzazione del kit di strumenti da adottare per l intervento ( prototipo tecnico: video o filmato e documenti di accompagnamento) Principali azioni attuative Prodotto finale atteso Soggetti coinvolti (tipo, ruolo e 1. Elaborazione e redazione delle indicazioni operative e dei Format di descrizione da utilizzare per la realizzazione delle diverse tipologie di azione con gli allievi (Schede tecniche e prototipo del prodotto multimedialei). 2. Formazione Formatori: per la presentazione delle Indicazioni operative e dei Format da utilizzare nell Intervento ai formatori coinvolti; 3. Predisposizione del materiale didattico per il percorso specifico di accertamento e valutazione delle competenze di italiano in ingresso. Indicazioni operative per la realizzazione dell intervento. Esempi di Format di descrizione per alcune aree tematiche. Kit strumenti per accertamento competenza linguistica in ambito tecnico professionale Formatori 7

8 descrizione) Risorse professionali coinvolte Responsabile di Ente Area DDIF Tutor e Coordinatore CFP Formatore esperto per la fase di Formazione Formatori Tutor ISMU FASE 3 Percorso formativo per gli allievi in materia di progettazione ed realizzazione video, prodotti digitali: Principali azioni attuative Prodotto finale atteso Soggetti coinvolti (tipo, ruolo e descrizione) Risorse professionali coinvolte Percorso formativo per gli allievi in materia di progettazione ed realizzazione video, prodotti digitali: progettazione, definizione dello script, tecniche di ripresa In parallelo: approfondimento degli elementi contenutistici in materia di sicurezza( norme e comportamenti) e definizione/ selezione nelle classi dei processi e fasi di lavoro che costituiranno i contenuti/oggetti dei video e dei materiali didattici di accompagnamento( schede tecniche) Esempi di video realizzati dagli allievi su singoli e ben definiti contenuti. Schede tecniche descrittive dei principali norme e comportamenti da osservare in materia di sicurezza nel contesto del laboratorio. Allievi delle tre classi coinvolte Formatore esperto in ambito multimediale Tutor CFP Formatore in materia di sicurezza in ambito tecnico professionale FASE 4 Realizzazione dell attività specifica nelle classi coinvolte Principali azioni attuative Prodotto finale atteso Soggetti coinvolti (tipo, ruolo e descrizione) 1 Attività d aula con il gruppo classe coinvolto: interviste, testimonianze, visita sia ai laboratori presenti nel CFP sia ad aziende campione dove si svolgono le attività di stage dei ragazzi. 2 Realizzazione dei prodotti obiettivo: documenti vari ( schede tecniche) in funzione delle specifiche azioni realizzate: video o podcast ; report di interviste, testimonianze visite esterne Kit di strumenti/prodotti (appartenenti alla tipologia sopra indicata) Classi coinvolte nel progetto Lavoratori delle aziende Stage 8

9 Risorse professionali coinvolte Tutor del CFP Formatori dell area professionale e Formatore esperto in ambito multimediale Tutor aziendali Tutor ISMU FASE 4 Preparazione del video e del materiale descrittivo di accompagnamento Principali azioni attuative Prodotto finale atteso Soggetti coinvolti (tipo, ruolo e descrizione) Risorse professionali coinvolte Attività d aula con intero gruppo classe: raccolta, revisione e redazione di materiali (testi, video, foto) per la predisposizione della dispensa. Selezione della miglior documentazione prodotta per la presentazione finale ( il processo di elaborazione del video procede secondo le tecniche tipiche delle video riprese: dalla riprese realizzate si estrarranno quelle da montare nella versione finale Prodotto digitale che diventerà patrimonio comune dell ente e che sarà utilizzato come risorsa per la docenza dell area sicurezza in ogni CFP della Fondazione L.Clerici. Alunni classi coinvolte Formatore esperto area multimediale Formatore area sicurezza Risorsa esterna Tutor CFP Tutor ISMU FASE 5 Socializzazione dei risultati a livello di Ente Settore meccanico Principali azioni attuative Prodotto finale atteso Soggetti coinvolti (tipo, ruolo e descrizione) Risorse professionali coinvolte 2. Organizzazione delle lezioni/testimonianza per la presentazione dei prodotti/risultati 3. Lezione/testimonianze presso i CFP 1. Edizione definitiva dispensa per la divulgazione esterna 2. Video lezione 3. Raccolta FAQ Allievi settore meccanico dell Ente Clerici Formatori, Tutor e coordinatore CFP. TUTOR ISMU FASE 6 Produzione del prototipo secondo il format proposto da Fondazione ISMU 9

10 Principali azioni attuative Prodotto finale atteso Soggetti coinvolti (tipo, ruolo e descrizione) Risorse professionali coinvolte Redazione report descrittivo su format ISMU Prototipo descrittivo del Progetto realizzato - Tutor e coordinatore CFP Referente Area DDIF (figura di Ente) Tutor ISMU Descrizione di dettaglio delle classi/beneficiari coinvolti (numero classi, numero allievi/e, tipo, eccetera) (inserire tante righe quante il numero di classi coinvolte). Denominazione classe 2 OPERATORE MECCANICO 3 OPERATORE MECCANICO 1 OPERATORE MECANICO Classi corso Op meccanico Altre sedei Clerici TOTALE ALLIEVI LODI TOTALE ALLIEVI ALTRE SEDI Numero allievi 17 (14 immigrati- 3 italiani) 20(9 immigrati) 14( 8 immigrati) 174 (85 immigrati) 53/31 174/85 Descrizione generale allievi Allievi Seconda annualità Allievi terzo anno 2013/14 Allievi 1 anno Altri beneficiari eventualmente coinvolti nell intervento (famiglie, formatori/ici, aziende, enti del privato sociale, ecc.) (inserire tante righe quanti sono i tipi di beneficiari) Denominazione beneficiario TUTOR AZIENDALE ESPERTI DI SETTORE COLLEGIO DOCENTI Numero Funzione/i nell ambito dell intervento 2 Cooperazione durante visita aziendale 3 Docenze e testimonianze (1 dip. E 2 esterni) Gruppo formatori 2 Riunioni del consiglio dei docenti di classe per allineamento con altre UF in corso 1 collegio formatori per presentazione risultati Risorse professionali interne al proponente coinvolte nella realizzazione dell intervento (inserire tante righe quanti sono i tipi di risorse professionale ipotizzati) Denominazione Numero Funzione Coordinatore progetto 1 Gestione e organizzazione del 10

11 STEFANIA MAGGIO Coordinatore di Sede Centrale: MARUSKA DE MARE Tutor ELENA RUFFINI Formatore progettista da definire processo; stesura documentazione di progetto e preparazione strumenti operativi 1 Coordinamento Progetto nell Ente- Elaborazione finale del Report 1 Stesura documentazione di progetto e preparazione strumenti operativi 1 Progettazione di dettaglio Referente Area DDIF ALBERTO MORLACCHI Formatori 7 Sicurezza (2 consulenti) Linguistica/comunicazione ( 2 consulenti) Professionale (1 consulente) Tecnologia Infor e prod dig. (2 consulenti) 1 Direzione e coordinamento generale del progetto; Rapporti con Fondazione ISMU Realizzazione attività con allievi; preparazione PRODOTTI FINALI Responsabile Amministrativo : Caterina Delmiglio 2 Gestione amministrativa, rendicontazione Organizzazioni esterne al proponente eventualmente coinvolte nella realizzazione dell intervento. Denominazione Numero Modalità e obiettivi della collaborazione Aziende ospitanti per Circa 20 Apprendere sul campo attraverso l osservazione tirocini/visite e/o la pratica i comportamenti adeguati alla salvaguardia della propria e altrui sicurezza sul luogo di lavoro. Organigramma e struttura di gestione del progetto (rappresentazione grafica, ruoli/posizioni, nominativi) (max una pagina) 11

12 Coordinatore progetto Sede Regionale CLERICI Alberto Morlacchi Coordinamento generale progetto e rapporti con ISMU COORDIMENTO ISMU Direttore CFP L.Clerici di Lodi Pietro Maria Schiavini Direzione e Coordinamento progetto Referente per Coordinamento Operativo Progetto Stefania Maggio Collaborazione a Progettazione Realizzazione Indicazioni e Format strumenti operativi Coordinamento Docenti del CFP coinvolti e interlocutori vari esterni Produzione Report finale Collaborazione alla stesura Prototipo su Modello ISMU Tutor Operativo Progetto Elena Ruffini Collaborazione a Progettazione Realizzazione Indicazioni e Format strumenti operativi Attività di tutoring in fase di realizzazione del progetto nella classe coinvolta Collaborazione per la produzione della dispensa finale Amministrazione progetto Sede Regionale ( Angelo Coledan) CFP di Lodi (XX) Gestione amministrativa del progetto Formatori corsi DDIF del CFP di Lodi Formatori: nominativi da definire Gestione didattica dell intervento nella classe coinvolta Gestione con gli allievi della fase di preparazione e realizzazione del prodotto finale Piano economico di spesa in allegato excel 12

13 Allegato Quadro Logico riassuntivo della proposta di intervento (max 1 pagina) 1. Obiettivo globale 1. Descrizione sintetica 2. Indicatori (uno per riquadro) Migliorare l integrazione sociale degli allievi immigrati attraverso l adozione di un approccio formativo fondato sulla conoscenza e sulla comprensione e valorizzazione delle differenze culturali e valoriali, come condizione base per perseguire il successo formativo. Percentuale di frequenza allievi durante il modulo specifico Adesso so cosa e come fare 3. Fonti per la costruzione dell indicatore Registri di classe 4. Condizioni necessarie (la più importante) Calendario del corso attento alle esigenza richieste per la realizzazione di questo tipo di intervento 2. Obiettivo specifico 3. Realizzazioni 4 Risultati Realizzare un percorso specifico Adesso so cosa e come fare, ( comprensivo di un Modulo L2 se necessario) sulla normativa inerente la sicurezza sul lavoro, partecipato da tutto il gruppo classe che si caratterizzi per comprensibilità anche da parte di alunni provenienti da paesi diversi. Produzione di materiali specifici destinati a creare buone prassi da parte degli allievi. Produzione del kit di strumenti da utilizzare in Adesso so cosa e come fare e realizzazione dei prodotti nell a.f Dispensa digitale e socializzazione del prodotto a livello di Ente Punteggi riportati nei test di accertamento linguistico Realizzazione effettiva e completa dei prodotti entro i tempi previsti Preparazione nei tempi e termini previsti Test di accertamento linguistico Kit didattico ( materiali/strumenti) Schede valutazione stage Scheda monitoraggio livello attuazione dell intervento nella classe Qualità dei testi prodotti e dei video/filmati realizzati Previsione di un tempo adeguato per l accertamento delle competenze linguistiche in ingresso, prima dell avvio del corso. Pianificazione di dettaglio delle diverse tipologie d intervento formativo e rispetto delle tempistiche stabilite. Dotazione strumentale adeguata soprattutto per aspetti video-digitali 5. Attività (= fasi) Progettazione di dettaglio dell intervento Realizzazione del kit di strumenti da adottare per l intervento ( prototipo tecnico: video o filmato e documenti di accompagnamento) Percorso formativo per gli allievi in materia di progettazione ed realizzazione video, prodotti digitali; approfondimento dei contenuti in materia di sicurezza( norme e comportamenti) e definizione/ selezione nelle classi dei processi e fasi di lavoro che costituiranno i contenuti/oggetti dei video e dei materiali didattici di 13

14 accompagnamento Realizzazione dell attività specifica nelle classi coinvolte Produzione del materiale digitale( versione finale video e materiale di accompagnamento Presentazione prodotti e Socializzazione risultati settore meccanico Produzione del prototipo secondo il format proposto da Fondazione ISMU 14

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