Sistema Anatomico di Spalla

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Sistema Anatomico di Spalla"

Transcript

1 Sistema Anatomico di Spalla Tecnica chirurgica Teste Modulari per Migliori Risultati Chirurgici

2 Esclusione di responsabilità Il presente documento è indirizzato esclusivamente a personale medico e non è destinato a personale non specializzato. Le informazioni sui prodotti e/o procedimenti menzionati in questo documento sono di natura generale e non rappresentano e non costituiscono un consiglio o una raccomandazione medica. Dal momento che queste informazioni non costituiscono in alcun caso risposte diagnostiche o terapeutiche sul singolo caso medico in questione, ciascun paziente deve essere esaminato e consigliato singolarmente e questo documento non sostituisce la necessità di tale esame e consiglio, nell intero o nella singola parte. Le informazioni contenute nel presente opuscolo sono state elaborate e messe insieme da esperti medici e collaboratori qualificati della Zimmer. Le informazioni contenute sono accurate al meglio delle conoscenze degli esperti medici e collaboratori della Zimmer coinvolti in questo documento. Ciononostante Zimmer non si assume alcuna responsabilità per la precisione, completezza o qualità delle informazioni in questo documento ed esclude ogni responsabilità per danni di carattere materiale o immateriale che possono essere causate dall utilizzo di tali informazioni.

3 Sistema Anatomico di Spalla: Tecnica Chirurgica Protesi Anatomica di Spalla Sviluppata in collaborazione con Christian Gerber, M.D. Switzerland Jon J.P. Warner, M.D. Boston, MA USA Indice Sistema Anatomico di Spalla 3 Concetti Biomeccanici 4 Descrizione dell Impianto 8 Planning preoperatorio 11 Tecnica chirurgica Positionamento del paziente e via di accesso 13 Impianto della protesi di spalla cementata e non cementata 15 Glena: preparazione ed impianto 23 Tattamento postoperatorio 28 Modello speciale per frattura 30 Revisione Rimozione della testa 33 Rimozione dello stelo 35 Strumentario Preparazione e descrizione dell assemblaggio degli strumentari 38 Vassoi dello strumentario 40 Informazioni per gli ordini 41

4 Sistema Anatomico di Spalla: Tecnica Chirurgica Sistema anatomico di spalla con teste modulari La testa impiantata può essere rimossa dallo stelo al di sotto del piano di resezione della testa Protesi di spalla non cementata (press-fit) Protesi di spalla cementata Teste protesiche modulari

5 Sistema Anatomico di Spalla: Tecnica Chirurgica Sistema Anatomico di Spalla Protesi di Spalla Cementata Protesi di Spalla Non Cementata (press-fit) Indicazioni osteoartrosi primaria e secondaria artrite di spalla (artrite reumatoide, spondilite anchilosante, etc) necrosi avascolare della testa omerale resezioni tumorali Controindicazioni infezioni acute neuropatie di spalla (spalla di Charcot) Ulteriori consigli sono disponibili nella brochure allegata al prodotto artropatia da lesione cuffia rotatori fratture complesse dell epifisi prossimale di omero vizi di consolidazione postraumatici nelle fratture dell epifisi di omero prossimale

6 Sistema Anatomico di Spalla: Tecnica Chirurgica Concetti Biomeccanici La natura modulare del sistema protesico di spalla permette un accurata ricostruzione dell articolazione gleno-omerale, ristabilendo così una normale cinematica ed una normale distribuzione dei carichi dell articolazione. Questo sistema ha il vantaggio di poter essere considerato un sistema custommade, perché può essere adattato all anatomia del paziente. E costituito da tre componenti: la testa e lo stelo che sono disponibili in numerose taglie e due differenti glene, ognuna delle quali disponibili in tre differenti taglie. La testa protesica omerale può essere rimossa dallo stelo grazie al sistema conico-ovale di assemblaggio. Lo stelo e la testa Per ottenere una ricostruzione anatomica dell epifisi prossimale di omero è necessario riprodurre l esatta dimensione della testa omerale ed il suo corretto orientamento. La posizione della testa omerale in rapporto all asse diafisario dell omero è descritta dall angolo cervico-diafisario (angolo di inclinazione), dal grado di retroversione e dall offset Inclinazione L angolo di inclinazione anatomico della testa omerale varia da 120 a 140. Con il sistema Anatomico di Spalla, l inclinazione può essere progressivamente modificata da 113 fino a 165.

7 Sistema Anatomico di Spalla: Tecnica Chirurgica 30 /+30 S = Asse dell omero (diafisi) C = Centro della testa p = Offset posteriore (0 8 mm) m = Offset mediale (2 12 mm) 2 7 mm S p C m Retroversione La retroversione anatomica della testa omerale varia da +60 and 20. Con il Sistema Anatomico di Spalla, la retroversione può essere modificata da 30 fino a +30. Offset Il centro della testa omerale è in genere posteriore e mediale al centro del canale diafisario (asse dell omero). Il grado di offset mediale e posteriore varia da individuo a individuo e dipende dalla dimensione dell omero. La graduale correzione dell eccentricità del Sistema Anatomico di Spalla, che tiene conto di questa variazione di offset, varia da 2 mm ( 40 mm) a 7 mm ( 52 mm).

8 Sistema Anatomico di Spalla: Tecnica Chirurgica Fissaggio dello stelo e della testa protesica La combinazione di queste tre variabili richiede un sistema in cui la posizione spaziale della testa protesica possa essere variata in relazione alla posizione dello stelo. Con il Sistema Anatomico di Spalla, il posizionamento eccentrico della testa protesica permette un progressivo aggiustamento di entrambi gli angoli, tenendo in considerazione anche l offset. La testa protesica viene fissata in una posizione che riproduce l anatomia originale. La raspa modulare viene lasciata nell omero (figura A) e, se necessario, può essere ulteriormente stabilizzata con una vite. La testa protesica viene posizionata con l orientamento richiesto direttamente sul piano di resezione omerale, grazie ad un cono interno ovale ed ad un componente conico con giunto sferico, e successivamente prefissata sulla raspa modulare (figura B). Il bloccaggio si ottiene grazie alla dilatazione del giunto sferico. Per ottenere questo, dopo aver scelto l orientamento corretto, la testa viene prefissata al giunto sferico con un colpo secco (figura B). La testa prefissata viene irrevesibilmente bloccata al giunto sferico grazie ad un particolare sistema La testa viene poi fissata allo stelo della protesi attraverso il cono ovale (vedi figura D e la tecnica operatoria a pagina 17). Nelle fratture viene utilizzato un cono dilatatore con un pin di stabilizzazione, per assicurare la fissazione sul giunto sferico in una posizione predefinita. Il pin si blocca in un foro presente nella testa protesica, garantendo una retroversione di 18 e una inclinazione di 130 (vedi tecnica chirurgica speciale Figure A Raspa modulare all interno della dialisi omerale Figura B Raspa modulare utilizzata come prova per la testa protesica Figura C Fissazione irreversibile della testa protesica al giunto sferico Figura D Visione in sezione dell impianto completo

9 Sistema Anatomico di Spalla: Tecnica Chirurgica La glena L incongruenza tra il raggio di curvatura della glena e quello della testa protesica permette un lieve rotolamento e scivolamento della testa stessa, così da assorbire meglio le forze di taglio. La glena può essere preparata e fresata con gli alesatori disponibili, che permettono di ottenere una ottima congruenza tra superficie ossea e superficie posteriore della glena in modo da ridurre al minimo il cosiddetto effetto cavallo a dondolo, diminuendo le probabilità di mobilizzazioni della componente glenoidea. Il disegno convesso preserva maggior osso, riduce le forze di taglio e risponde meglio ai carichi eccentrici rispetto ad Testa omerale- glena incongruenza in mm S M L combinazione più adatta Glenoid evaluations and biomechanical tests Anglin C, Wyss UP, Pichora DR (2000). Shoulder prosthesis subluxation: theory and experiment. Journal of Shoulder and Elbow Surgery, 9(2): Anglin C, Wyss UP, Pichora DR (2000). Mechanical testing of shoulder prostheses and recommendations for glenoid design. Journal of Shoulder and Elbow Surgery, 9(4): Anglin C, Wyss UP, Nyffeler RW, Gerber C. Loosening performance of cemented glenoid prosthesis design pairs. Clinical Biomechanics (in press: Nov 2000). American Society for Testing and Materials (ASTM) F : Standard test method for the dynamic evaluation of glenoid loosening or disassociation. Nyffeler RW, Anglin C, Sheikh R, Gerber C: The effect of peg design on pullout strength of glenoid components. J. Bone Joint Surg. 85-B, , 2003 Nyffeler RW, Anglin C, Sheikh R, Gerber C (1999). Influence of glenoid peg design on pullout strength. 4th Eur Fed of Nat Assoc of Orthop and Traum (EFORT), Brussels, Belgium, June 3 8, p Nyffeler RW, Anglin C, Sheikh R, Gerber C (1999). Influence of glenoid peg design on pullout strength. Proc Société Internationale de Recherche Orthopédique et Traumatologique (SIROT), Sydney, Australia, April 16 19, pp

10 10 Sistema Anatomico di Spalla: Tecnica Chirurgica Descrizione dell impianto Stelo protesico cementato Lo stelo cementato del Sistema Anatomico di Spalla è costuito da una lega di CoCrMo (ISO ) ed è disponibile nelle seguenti taglie: 7, 9, 12 e 14. Le taglie vengono definite in base al diametro distale dello stelo. La parte prossimale della protesi è a forma di trombetta. Questo permette un ancoraggio mirato dello stelo omerale alla metafisi. La lunghezza dello stelo nelle taglie 9, 12 e 14 è di 110 mm. Lo stelo taglia 7 è lungo 100 mm. Questa differenza tiene in considerazione del restringimento del canale intramidollare dell omero. Tutte queste taglie, 7, 9, 12 e 14 sono disponibili anche nella versione extended di 100 mm per le revisioni. Nella porzione prossimale dello stelo vi è un invaso conico per accogliere la componente conica con giunto sferico. La stabilità rotatoria viene garantita dalla prima prossimale. In previsione di un eventuale fissazione di entrambe le tuberosità, se necessario, sono presenti due fori, uno mediale ed uno laterale nella parte prossimale dello stelo. La componente conica con giunto sferico, che ha da un lato una testa sferica fessurata e dall altro lato un cono ovale, è identica per tutte le misure. Il cono dilatatore standard 1 o il cono dilatatore (con il pin di stabilizzazione) 2 viene introdotto nella componente conica con giunto sferico assieme ad una vite di bloccaggio, allargando la testa sferica del giunto sferico medesimo. La testa della protesi bloccata viene introdotta nello stelo dove è saldamente connessa e bloccata contro le rotazioni tramite il cono ovale. 1 2

11 Sistema Anatomico di Spalla: Tecnica Chirurgica 11 Stelo protesico non cementato (press-fit) Lo stelo non cementato (press-fit) è costuito da una lega di titanio forgiato (ISO ) ed è disponibile in 5 taglie: 7, 9, 10.5, 12 e 14. Le taglie vengono definite in base al diametro distale dello stelo. La fissazione dello stelo contro le rotazioni nell osso corticale dell omero è ottenuta grazie alla forma stellata della sezione prossimale e grazie alla prima prossimale. La porzione prossimale dello stelo ha una forma a trombetta e presenta tre pinne sia sulla superficie anteriore che su quella posteriore. Questo garantisce un ottima fissazione metafisaria dello stelo. La lunghezza dello stelo nelle taglie 9, 12, 14 è di 110 mm. Lo stelo taglia 7 è lungo 100 mm. Questa differenza tiene in considerazione del restringimento del canale intramidollare dell omero. La porzione distale dello stelo è lucidata in un rapporto di 1/3 a 2/3. Nella porzione prossimale dello stelo vi è un invaso conico per accogliere la componente conica con giunto sferico. La stabilità rotatoria viene garantita dalla pinna prossimale. In previsione di un eventuale fissazione di entrambe le tuberosità, se necessario, sono presenti due fori, uno mediale ed uno laterale nella parte prossimale dello stelo. La componente conica con giunto sferico, che ha da un lato una testa sferica fessurata e dall altro lato un cono ovale, è identica per tutte le misure. Il cono dilatatore standard 1 o il cono dilatatore per fratture (con il pin di stabilizzazione) 2 viene introdotto nella componente conica con giunto sferico assieme ad una vite di bloccaggio, allargando la testa sferica del giunto, così da bloccare stabilmente la testa protesica al giunto sferico medesimo. La testa della protesi bloccata viene introdotta nello stelo dove è fermamente connessa e bloccata contro le rotazioni tramite il cono ovale. 1 2

12 12 Sistema Anatomico di Spalla: Tecnica Chirurgica La testa omerale La testa della protesi è costituita da una lega di CoCrMo (ISO ) ed è disponibile in 7 differenti diametri (le taglie variano da 40 a 52 mm con incrementi di 2 mm). Le taglie 48, 50 e 52 sono disponibili in due differenti altezze (taglie speciali sono disponibili solo su richiesta). L alloggiamento per lo stelo è posizionato eccentricamente. Il grado di eccentricità può variare da 2 mm ( 40 mm) a 7 mm ( 52 mm). Due fori nell alloggiamento sferico della testa determinano la posizione della testa nel trattamento delle fratture. La componente glenoidea La componente glenoidea è costruita in polietilene ad alta intensità (ISO /2). E disponibile in tre taglie (S, M, L). La superficie posteriore è convessa, a risparmio di osso e presenta i sistemi di ancoraggio (Pegs o Chiglia). La curvatura della superficie posteriore è uguale per tutte le taglie. Lo strato di polietilene previene la deformazione, l usura e la lateralizzazione del centro di rotazione dell articolazione. Ancoraggio con 4 pegs La stabilità primaria viene ottenuta grazie all ancoraggio di 4 peg filettati. Piccoli reperi metallici sferici nella porzione terminale dei tre pegs periferici permettono di capire l orientamento della glena quando viene eseguita una radiografia. Ancoraggio con chiglia La stabilità primaria viene ottenuta grazie all ancoraggio di una chiglia con una forma ed incisura esterna particolare. Tre piccoli reperi metallici sferici permettono di capire l orientamento della glena quando viene fatta una radiografia.

13 Sistema Anatomico di Spalla: Tecnica Chirurgica 13 Planning Preoperatorio Per un corretto planning preoperatorio sono necessarie tre immagini radiografiche dell articolazione di spalla: 1. Proiezione antero-posteriore full size in rotazione neutra (0 ), centrata sull articolazione. 2. Proiezione assiale 3. Scansioni TC per la pianificazione della glena Planning preoperatorio L omero Dopo aver allineato il lucido dello stelo protesico sulla radiografia antero-posteriore a 0, posizionare il lucido della testa su quello dello stelo e scegliere la taglia della testa. Questa viene determinata sulla base della distanza, dalla giunzione, fra grande tuberosità e testa omerale, alla cartilagine e il confine del calcar omerale mediale. La linea che unisce questi due punti corrisponde al piano di resezione della testa omerale. Se vi è una grave deformità della testa omerale, il planning deve essere fatto sulla testa controlaterale sana. Determinare la dimensione dello stelo utilizzando gli appositi lucidi sulla radiografia antero-posteriore e assiale. Lo stelo deve approssimativamente riempire il canale midollare, sia prossimamente che distalmente. L eccentricità e la retroversione vengono modificate intraoperatoriamente. Nelle fratture dell epifisi prossimale di omero, il planning viene eseguito sulla spalla controlaterale sana disegnando l arto sano sulla radiografia di quello fratturato. Disegnare quindi lo stelo protesico alla giusta altezza e la testa della taglia giusta e nella posizione corretta. Durante queste procedure, identificare zone di fratture utili successivamente intraoperatoriamente come landmarks per posizionare all altezza corretta lo stelo. Lucidi disponibili Lucidi radiografici per stelo cementato Codice di riferimento Lucidi radiografici per lo stelo non cementato (press-fit) Codice di riferimento Lucidi radiografici per la testa omerale Codice di riferimento Commenti: I lucidi radiografici sono ingranditi del 10%.

14 14 Sistema Anatomico di Spalla: Tecnica Chirurgica Planning preoperatorio La glena La glena deve essere attentamente studiata tramite scansioni TC. Una TC preoperatoria è consigliata se si decide di eseguire una protesi totale di spalla. Se si riscontra un difetto nella porzione posteriore della glena, questo deve essere corretto o con la fresatura o con la ricostruzione ossea (utilizzando l osso della testa resecata). Come illustrato sotto, utilizzare la prima scansione TC sagittale al di sotto dell apice della coracoide per valutare l orientamento della glena (gli osteofiti devono essere presi in considerazione). Quindi, in base alla misurazione effettuata, determinare l angolo di correzione di orientamento della glena, ricordando che la retroversione coronale (fisiologica) della glena varia da 0 a 10 (retro). Impostare l angolo misurato sulla guida di posizionamento della componente glenoidea. Durante la progettazione e l intervento chirurgico, assicurarsi che la guida di posizionamento della glena giacia correttamente sul piano a-a. Rilevare visivamente l allineamento cranio-caudale tramite un filo di K. Quindi impostare questo angolo di correzione sulla guida, ricordando che ogni tacca corrisponde a 5 (vedi pagina 25). β a β a α Una TC preoperatoria è raccomandata per determinare l eventuale correzione di orientamento della glena. L obiettivo è raggiungere una retroversione (fisiologica) tra 0 e 10 (retro). a Guida di posizionamento della glena (una tacca = 5 ) β = α preoperatorio α postoperatorio preoperatorio a α postoperatorio

15 Sistema Anatomico di Spalla: Tecnica Chirurgica 15 Tecnica chirurgica Posizionamento del paziente e via di accesso chirurgica Il paziente viene posizionato sul bordo del tavolo operatorio in posizione beach-chair (semiseduta) (Fig. 1). L arto superiore deve poter essere mosso liberamente e deve poter essere esteso completamente. L utilizzo di un reggibracccio è facoltativo. Dopo aver esposto lo spazio subacromiale, il deltoide viene divaricato tramite appositi divaricatori. Divaricare il tendine congiunto del capo breve del bicipite e coracobrachiale con un retrattore di Langenbeck (Fig. 3). Fig. 3 Incidere il sottoscapolare circa un centimetro lateralmente alla giunzione muscolotendinea del sottoscapolare, in modo da lasciare circa un centimetro di tendine attaccato al muscolo. In alternativa, è possibile distaccare il tendine del sottoscapolare sia per via subperiostale sia tramite un osteotomo dalla piccola tuberosità, reinserendolo successivamente con punti transossei al termine dell impianto (vedi pagina 16, Fig. 7). Distaccare il sottoscapolare per eseguire la capsulotomia e prepararlo con 4 o 5 fili non riassorbibili (Fig. 5). La dissezione del legamento coracoacromiale viene eseguita in casi eccezionali. Fig. 1 L incisione cutanea rettilinea parte dal bordo laterale della coracoide e si estende distalmente fino all inserzione distale del deltoide. Identificare e risparmiare la vena cefalica tra deltoide e grande pettorale. Passare medialmente alla vena (Fig. 2). In genere non è necessario incidere il tendine del grande pettorale. Ruotare esternamente il braccio ed esporre il sottoscapolare (Fig. 4). Fig. 5 Addurre il braccio e posizionare il divaricatore per l omero (divaricatore ad anello), in modo da esporre completamente la glena. A questo punto è possibile, trazionando il tendine del sottoscapolare con il braccio addotto e flesso, esporre il nervo ascellare e proteggerlo (Fig. 6). Fig. 4 Fig. 2 Fig. 6

16 16 Sistema Anatomico di Spalla: Tecnica Chirurgica Se vi è una marcata rigidità in intrarotazione, può essere necessario effettuare un release del muscolo sottoscapolare dalla fossa (Fig. 7). Dopo aver esposto il nervo ascellare, rimuovere il divaricatore ad anello e lussare l omero ruotandolo esternamente. L epifisi prossimale dell omero è ora esposta. Mantenere l arto addotto, extraruotato ed esteso. Posizionare un divaricatore smusso di Homann a livello del calcar e rimuovere accuratamete gli osteofiti con un mangiossi dal collo anatomico dell omero. Esporre la zona di passaggio (Fig. 8). Fig. 7 Fig. 8

17 Sistema Anatomico di Spalla: Tecnica Chirurgica 17 Inserimento dello stelo cementato e non cementato (press-fit) della Protesi Anatomica di Spalla Protesi di spalla cementata con glena Protesi di spalla non cementata (press-fit) con glena

18 18 Sistema Anatomico di Spalla: Tecnica Chirurgica La testa omerale deve essere resecata esattamante a livello del collo anatomico. Nella porzione supero-anteriore, il collo anatomico corrisponde alla zona di inserzione della cuffia dei rotatori (sovraspinato e porzione superiore del sottoscapolare). Nella porzione inferiore, si può identificare una sottile zona di passaggio tra cartilagine e osso corticale. Si esegue quindi l osteotomia esattamente a livello del collo anatomico tramite una sega oscillante - i.e. asportando solo la porzione di testa ricoperta da cartilagine. La resezione viene eseguita in direzione caudale. Per un corretto orientamento e per un assistenza migliore, può essere utilizzata una guida angolare ed una di taglio (Fig. 9). Posteriormente, a livello della zona dell infraspinato e del piccolo rotondo, è indicato da un solco della lunghezza di 6-8 mm, senza cartilagine ed inserzioni tendinee. L osteotomia deve iniziare esattamante a livello della cartilagine. Non resecare la porzione libera di cartilagine. Guida di misurazione Fig. 9 Guida di resezione Fig. 10 Dopo l osteotomia della testa, si identifica il punto di inserimento delle raspe omerali tramite un punteruolo da 3 mm, a livello della zona più alta del piano di resezione, medialmente al tendine del bicipite (Fig. 10).

19 Sistema Anatomico di Spalla: Tecnica Chirurgica 19 Se la glena viene protesizzata La superficie di resezione omerale può essere preservata da una protezione circolare a forma di disco (Fig. 11), disponibile in tre differenti misure (40-44 e 48). I pin nella parte inferiore del disco vengono inseriti a livello dell incisione (vedi la glena: preparazione e inserimento a pag. 25). Negli steli da revisione è presente un ulteriore marker sugli alesatori come riferimento. Dopo aver aperto il canale midollare, la porzione prossimale dell omero viene preparata tramite l utilizzo delle raspe modulari iniziando dalla taglia 7. Bisogna porre attenzione al fatto che la raspa sia completamente all interno dall omero, cioè fino a quando le alete mobili giungano a contatto della superficie di resezione (Fig. 13). Se la raspa non raggiunge questo livello, lo stelo non cementato (press-fit) di questa misura non può essere utilizzato. Fig. 11 Dopo aver identificato il punto di ingresso nella cavità intramidollare, iniziare con l alesatore della misura 7 (Fig. 12). Fig. 12 Il canale midollare viene gradualmente allargato utilizzando gli alesatori in misura successivamente progressiva - 9, 10.5, 12 e 14. L affondamento dell alesatore è definito dal dente più alto. Bisogna porre attenzione che la porzione superiore del dente dell alesatore sia completamente affondata all interno del canale midollare. La pinna viene orientata approssimativamente 9 mm posteriormente alla doccia bicipitale. La porzione prossimale dell omero viene preparata con le raspe in successione progressivamente crescente 9, 10.5, 12, 14, fino alla misura dell aleatore precedentemente utilizzato. Fig. 13 Si rimuove l impugnatura e si lascia la raspa all interno dell omero (Fig. 14). Fig. 14 La pinna presente sulla raspa è ora ben visibile posteriormente al solco bicipitale.

20 20 Sistema Anatomico di Spalla: Tecnica Chirurgica E possibile aumentare la stabilità della raspa utilizzando una vite di fissazione introdotta all interno della raspa stessa (Fig. 15). (La procedura viene consigliata quando la qualità dell osso è inadeguata). Questo garantisce che la raspa non si affondi durante l impattazione della testa protesica sulla raspa stessa. Il diametro prescelto rappresenta il primo parametro (Fig. 17). Fig. 17 Per le teste 48, 50, 52mm deve anche essere scelta l altezza della testa. Nella testa di prova prescelta viene posto il giunto sferico di prova (Fig. 18). Fig. 15 La preparazione dell omero è ora completata. La taglia della testa omerale protesica viene misurata utilizzando la testa omerale resecata e la superficie di resezione omerale. Se presenti degli osteofiti, questi devono essere rimossi prima di procedere alla suddetta misurazione. Il diametro rappresenta il parametro più importante per la definizione della taglia (Fig. 16). Fig. 18 Fig. 16 Tutte le viti equatoriali della testa di prova devono essere avvitate fino a giungere a contatto con il giunto sferico.

21 Sistema Anatomico di Spalla: Tecnica Chirurgica 21 La testa protesica di prova, agganciata al giunto sferico senza essere serrata, viene posta sulla raspa modulare affondata nell omero, in modo che la superficie inferiore della testa vada a contatto con la superficie ossea della resezione (Fig. 19). Il segno per l offset presente sulla testa omerale di prova viene riportato sull omero con l ausilio de bisturi elettrico. La testa di prova viene rimossa dalla raspa modulare. Lo stelo protesico definitivo (scelto in base alla misura dell ultima raspa modulare utilizzata come prova), la componente conica con giunto sferico, il cono dilatatore standard e la sua vite di bloccaggio vengono aperti e preparati. Fig. 19 La testa viene quindi fatta ruotare utilizzando una chiave di Allen (brugola) fino ad ottenere la copertura completa della superficie di resezione, ristabilendo la corretta anatomicità della testa resecata (Fig. 20, 21). cementata non cementata Fig. 20 Viti equatoriali Fig. 21 Serrando le viti equatoriali utilizzando una chiave di Allen, la testa viene saldamente fissata al giunto sferico.

22 22 Sistema Anatomico di Spalla: Tecnica Chirurgica Il cono dilatatore standard viene alloggiato all interno del giunto sferico (Fig. 22). Fig. 22 Il cono dilatatore viene fissato all interno del giunto sferico tramite un inseritore, senza causare la dilatazione del giunto (Fig. 23). La testa con agganciato il giunto sferico non bloccato e con all interno il cono dilatatore standard è ora assemblata (Fig. 25). Fig. 25 Un sottile spazio tra la superficie inferiore della testa e la superficie di resezione ossea è necessario, poiché la testa deve essere prima bloccata al giunto sferico. Questo spazio è necessario prima della fissazione. Una volta posizionata la testa parallelamente alla superficie di resezione e dopo aver allineato il segno per l offset presente sulla testa all incisura precedentemente fatta sull omero, la testa viene prefissata al giunto sferico. Dare tre colpi secchi con l impattatore della testa per il prefissaggio (Fig. 27). Fig. 23 La testa protesica definitiva, la cui taglia era stata precedentemente scelta con la prova, viene aperta. La testa viene montata sul giunto sferico come mostrato (Fig. 24). La testa preparata viene posizionata sulla raspa modulare nello svaso conico ovale (Fig. 26). Fig. 26 Fig. 27 Assicurarsi che l impattatore sia posto centralmente sulla superficie della testa e che la molla sia in massima compressione, prima di sferrare i tre colpi. Questi tre colpi spingono il cono dilatatore standard all interno del giunto sferico in direzione della sfera. Il cono dilatatore standard è ora bloccato e la testa è prefissata al giunto sferico. La testa viene ora rimossa dalla raspa modulare. L inclinazione, la retroversione e l offset sono ora tutti bloccati. La testa viene ruotata in modo da coprire completamente la superficie omerale di resezione. Fig. 24

23 Sistema Anatomico di Spalla: Tecnica Chirurgica 23 La vite di bloccaggio viene tolta dalla confezione e inserita all interno della componente conica con giunto sferico utilizzando un portavite. La vite viene avvitata all interno del giunto sferico fino a quando si arresta (Fig. 28). La morsa viena avvitata utilizzando la chiave fino a quando è stretto completamente. La testa adesso è permanentemente bloccata e viene rimossa delicatamente dal torchio. Lo stelo protesico viene montato sul portastelo (Fig. 30). Prima di posizionare la testa sullo stelo, il cono deve essere accuratamente asciugato dal sangue e pulito da qualunque detrito presente. La testa protesica viene finalmente impattata sullo stelo grazie all impattatore (Fig. 32). Fig. 28 Fig. 32 La testa viene inserita nel torchio di assemblaggio e fissata delicatamente nella morsa (Fig. 29). Fig. 30 Assicurarsi che l impattatore sia posizionato centralmente sulla testa omerale prima di sferrare il colpo finale. L impianto omerale è specificamente pronto per il nostro paziente. Anche lo svaso conico dello stelo deve essere accuratamente pulito ed asciugato (Fig. 31). Fig. 29 Fig. 31 L incisura per l offset precedentemente fatta sull omero viene esaminata per vedere se sia mediale o laterale ed anteriore o inferiore. La testa protesica viene quindi montata sullo stelo con la giusta rotazione.

24 24 Sistema Anatomico di Spalla: Tecnica Chirurgica La raspa modulare può essere rimossa dall omero (Fig. 33). Se è stata utilizzata la vite di bloccaggio, questa deve essere rimossa per prima. Il manipolo portaraspa non può essere montato sulla raspa se la vite è ancora in sede. Inserimento della protesi nella dialisi omerale Nella protesi cementata, un tappo distale viene inserito nel canale omerale seguito dal cemento ancora in fase fluida (Fig. 35). Il tendine del sottoscapolare viene suturato con punti grossi nonriassorbibili termino-terminali oppure transossei. La sutura inizia dalla zona dell intervallo dei rotatori. Suturare con punti riassorbibili il tendine del sottoscapolare con il tendine del sovraspinato (Fig. 37). Fig. 33 Fig. 35 Se non fosse possibile agganciare il manipolo portaraspa, questa può essere rimossa dall omero anche utilizzando lo strumento estrattore specifico (Fig. 34). La protesi viene quindi inserita esercitando una spinta progressiva del pollice sulla testa protesica. La pinna laterale viene utilizzata come repere per controllare il corretto orientamento. Questo è possibile controllarlo fino a quando la testa protesica giunge a contatto dell omero (Fig. 36). Fig. 36 Fig. 34 La protesi viene collocata nella posizione definitiva con colpetti leggeri sull impattatore dello stelo. Se lo stelo è stato cementato, è necessario rimuovere tutto il cemento in eccesso. Fig. 37 A questo punto, ricostruire la cuffia dei rotatori.

25 Sistema Anatomico di Spalla: Tecnica Chirurgica 25 La glena: preparazione e impianto Componente glenoidea con ancoraggio a 4 pegs Componente glenoidea con ancoraggio a chiglia

26 26 Sistema Anatomico di Spalla: Tecnica Chirurgica Preparazione Dopo aver rimosso tutti gli osteofiti dalla glena, si inserisce un divaricatore ad anello e si lussa la testa omerale posteriormente (Fig. 38). La capsula inferiore deve essere incisa delicatamente per non ledere il nervo ascellare. Il nervo ascellare deve essere accuratamente protetto. La capsula inferiore viene incisa e la glena viene esposta. Dopo questo, rimuovere la guida di posizionamento lungo il filo guida di K. da 3 mm. Il filo risulta essere ora perpendicolare alla superficie di resezione della glena determinata preoperatoriamente (Fig. 40). Ora alesare la glena in base alla dimensione dell alesatore e lungo l orientamento precedentemente stabilito (Fig. 42). Fig. 42 Fig. 38 Impostare sulla guida di posizionamento il corretto angolo di versione precedentemente misurato sulle scansioni TC, identificare il corretto punto di inserimento del filo guida ed introdurlo nella glena (Fig. 39). Fig. 40 La fresa con il manipolo viene posizionata sul filo guida. Per l osso sclerotico può essere utilizzata una fresa differente per iniziare l alesaggio. Se non fosse possibile inserire il filo guida, allora è necessario eseguire un foro nel centro della glena e alesare la glena con le frese con centralizzatore (Fig. 41). La misura dell ultimo alesatore utilizzato corrisponde alla taglia della glena definitiva. Nota: se la scelta della taglia fosse difficile e dubbiosa, generalmente è preferibile orientarsi verso teste più piccole e glene più grandi, anche se tutte le taglie delle glene possono essere combinate con tutte le taglie delle teste. Fig. 39 Ogni spostamento di una tacca sulla guida di posizionamento corrisponde ad una variazione di 5 di angolazione (vedi pag. 14). Il segno presente sul filo guida da 3 mm deve scomparire appena al di sotto della guida di posizionamento. Fig. 41

27 Sistema Anatomico di Spalla: Tecnica Chirurgica 27 Componente glenoidea con ancoraggio a 4 pegs Ora inserire il foro centrale della guida di preparazione glenoidea sul filo di K. da 3 mm, facendola scivolare fino a giungere a contatto con l osso. La guida può essere temporaneamente stabilizzata in sede tramite una boccola per il foro centrale (Fig. 43). Nel foro prossimale appena eseguito viene posta una boccola di stabilizzazione, quindi si procede alla fresatura di uno dei due fori distali. In quest ultimo a sua volta viene inserita un ulteriore boccola di stabilizzazione e si procede eseguendo l altro foro distale (Fig. 45). Svasare lievemente tutti i fori con l apposito alesatore a coda di rondine per ottenere un alloggiamento perfetto per la glena (Fig. 48). Fig. 48 Fig. 43 Si esegue il foro prossimale con una fresa da 6,2 mm. Assicurarsi di approfondire con il foro il più possibile (Fig. 44). Fig. 45 Una volta stabilizzato il terzo foro con la boccola, il filo di K. da 3 mm con il centralizzatore vengono rimossi (Fig. 46). Quindi inserire la componente di prova sulla glena appena preparata, utilizzando l apposito posizionatore (Fig. 49). Fig. 49 Fig. 44 Fig. 46 Ora fresare il foro centrale. Ancora una volta, assicurarsi di fresare fino allo stop della fresa contro la guida glenoidea (Fig. 47). Fig. 47

28 28 Sistema Anatomico di Spalla: Tecnica Chirurgica Componente glenoidea con ancoraggio con chiglia Dopo aver rimosso tutti gli osteofiti della glena che vengono esposti (questi possono anche essere identificati tramite una TC preoperatoria), posizionare il divaricatore ad anello lungo il bordo posteriore della glena. Se la glena fosse sclerotica, si consiglia di fresare con una fresa a parte. Per assicurare una precisa preparazione dell osso per accogliere la chiglia, in ultimo si prepara l osso con una raspa (Fig. 51). Questa procedura garantisce un ottima densità ossea. Porre attenzione a non danneggiare il nervo ascellare. Incidere la capsula inferiormente ed espore la glena. N.B. La guida di preparazione della glena è disponibile solo in due taglie: una taglia per le glene S ed M ed una taglia per la glena L. Impostare le correzioni misurate tramite la TC sulla guida di posizionamento e infilare un filo di K. da 3 mm nell occhiello centrale della guida di posizionamento nel centro della glena e lasciarlo in sede. Ogni spostamento di una tacca sulla guida di posizionamento corrisponde ad una variazione di 5 di angolazione (vedi pag. 14). Fig. 51 Se è stata utilizzata la guida S-M, si deve utilizzare la raspa S-M; se è stata utilizzata la guida L allora si utilizza la raspa L. La componente glenoidea di prova viene posizionata utilizzando l apposito posizionatore (Fig. 52). Nel foro prossimale eseguito viene posta una boccola di stabilizzazione. Il filo di K. da 3 mm ed il centralizzatore vengono rimossi. Quindi fresare il foro centrale. Le frese con il manipolo cannulato possono anche essere posizionate sul filo di K. da 3 mm. Fig. 52 Fig. 50

29 Sistema Anatomico di Spalla: Tecnica Chirurgica 29 Cementazione La componente di prova glenoidea viene utilizzata per valutarne la stabilità. La componente protesica viene cementata utilizzando l apposito impattatore (Fig. 53). Fig. 53 La superficie della glena e la zona di ancoraggio vengono accuratamente pulite ed asciugate. I fori di ancoraggio vengono riempiti di cemento che viene pressurizzato utilizzando una garza pulita oppure gli strumenti illustrati. I fori di ancoraggio vengono riempiti dove necessario ed il cemento viene posto sulla superficie glenoidea e sul retro della componente protesica glenoidea. Non utilizzare l impattatore sulla componente protesica mentre il cemento si sta indurendo. Il cemento in eccesso viene rimosso immediatamente ed accuratamente con la lama del bisturi.

30 30 Sistema Anatomico di Spalla: Tecnica Chirurgica Trattamento Postoperatorio Dal primo giorno postoperatorio, il paziente dovrebbe togliere il braccio dal tutore per la mobilizzazione del gomito. Dal giorno dell intervento si iniziano gli esercizi pendolari, dal primo giorno postoperatorio la ginnastica passiva, meglio se eseguiti con una corda e carrucola. In base ai riscontri operatori, gli esercizi di ginnastica attiva possono essere iniziati dalla terza settimana. Se viene suturata o ricostruita la cuffia dei rotatori, si rende necessario utilizzare un tutore in abduzione per 4-6 settimane. Case report 1 Paziente maschio, 78 anni, artrosi con lesione della cuffia dei rotatori antero/posteriore postoperatorio a/p postoperatorio assiale

31 Sistema Anatomico di Spalla: Tecnica Chirurgica 31 Case report 2 Paziente maschio, 68 anni, grave osteoartrosi con sublimazione posteriore. La correzione della glena con l apposita guida di posizionamento ha permesso una ricostruzione anatomica della spalla e un rientramento dell articolazione. antero/posteriore assiale postoperatorio a/p postoperatorio assiale

32 32 Sistema Anatomico di Spalla: Tecnica Chirurgica Modello speciale per il trattamento delle fratture Nelle fratture dell epifisi prossimale di omero, la protesi omerale è fissa, con una retroversione di 18 gradi e con un iclinazione (angolo cervicodiafasario di 130 gradi). La fissazione della testa in questa posizione è permessa grazie al cono dilatatore con pin che si stabilizza nell apposito foro presente nella testa stessa. Eseguire un accurato planning preoperatorio sull arto controlaterale, seguendo le istruzioni riportate a pagina 4. Eseguire la preparazione con le raspe e impiantare la protesi con il gomito flesso a 90 gradi parallelamente all asse epicondilare. Questo automaticamente garantirà un angolo di inclinazione di 130 gradi e di retroversione di 18 gradi. Successivamente le due tuberosità vengono stabilizzate utilizzando un grosso filo passato attraverso il foro presente nella parte prossimale e mediale dello stelo. Aprire lo stelo definitivo e la testa protesica (la misura dello stelo e della testa devono già essere state definite in base rispettivamente alle misure della raspa e della testa di prova precedentemente utilizzate). Quindi aprite la componente con giunto sferico, il cono dilatatore per frattura e la vite di bloccaggio. Riponete lo stelo protesico da parte.

33 Sistema Anatomico di Spalla: Tecnica Chirurgica 33 Ora introdurre il supporto conico per frattura nel torchio di assemblaggio. E disponibile un supporto conico destro ed uno sinistro. Posizionare la testa sul supporto conico precedentemente montato nel torchio di assemblaggio. Ruotare la testa fino a fare corrispondere il segno presente sul supporto conico con quello presente sulla testa prima di stringere la testa nella morsa del torchio. Una volta fatto questo, stringere la vite di bloccaggio del cono dilatatore con una chiave dinamometrica, fino a quando questa si sgancia. Quindi assemblare la testa al giunto sferico come illustrato. Inserire il cono dilatatore con pin di ancoraggio all interno del giunto sferico dalla parte opposta ad assicurarlo in sede utilizzando la vite di bloccaggio delicatamente, in modo da non dilatare ancora il giunto sferico. Prima di fissare la testa sul giunto sferico, è necessario assicurarsi che il segno presente sulla testa coincida con quello presente sul rapporto conico e che la testa aderisca perfettamente al supporto conico. La testa protesica è irreversibilmente bloccata e può essere delicatamente rimossa dal torchio di assemblaggio. La testa presenta così un inclinazione media di 130 gradi, una retroversione di 18 gradi ed un offset appropriato. Ora assemblare la testa allo stato protesico. La protesi può essere a questo punto impiantata. Rammentare che la protesi deve essere impiantata in posizione neutra con 0 gradi di rotazione poichè la corretta rotazione viene data dal tilt della testa sullo stelo protesico.

34 34 Sistema Anatomico di Spalla: Tecnica Chirurgica Revisione - Rimozione della testa e dello stelo protesico Revisione della testa e della protesi di spalla

35 Sistema Anatomico di Spalla: Tecnica Chirurgica 35 Rimozione della testa protesica Dopo aver isolato il nervo ascellare, rimuovere il divaricatore ad anello e lussare l omero ruotandolo all esterno. L epifisi prossimale di omero ora è esposta. Mantenere l arto addotto, extraruotato ed esteso. Posizionare un divaricatore smusso di Homann a livello del calcar e rimuovere tutti gli osteofiti dal collo anatomico utilizzando una pinza ossivora. Ora esporre la zona di giunzione della cartilagine utilizzando un uncino da 8 mm sotto il tendine del bicipite omerale. Nelle protesi cementate, la testa viene liberata dal cemento tramite un cesello di Lexer così da poter posizionare lo strumento per l estrazione. Lo strumento per l estrazione viene posizionato sulla testa omerale e fissato con una vite a doppio bordo (Fig. 54). Con l aiuto dell impattatore e di una massa battente, la testa viene separata dallo stelo femorale parallelamente alla parte inferiore della testa omerale. Per rimuovere il cemento dal filetto, se lo stelo è cementato, viene utilizzato un centratore per punte da trapano inserito nel cono ovale interno dello stelo ed utilizzato come guida per la punta da trapano (Fig. 55). Bisogna assicurarsi di trapanare il più profondamente possibile. Fig. 55 Il cemento rimasto sul filetto dello stelo viene rimosso utilizzando l alesatore filettato (Fig. 56). Il pin X viene avvitato nello stelo omerale (Fig. 57). Il pin X guida l alesatore ed è assolutamente necessario per l orientamento ed il fissaggio della nuova testa. Bisogna assicurarsi che il pin X sia avvitato completamente e che non rovini il cono ovale interno mentre lo si avvita. Fig. 57 Per rimuovere il cemento al di sopra del cono ovale interno utilizzare l alesatore RH (Fig. 58). L alesaggio viene effettuato con il manico a T cannulato presente nel vassoio strumentario della glena. Fig. 58 Fig. 54 Fig. 56 Il piano di resezione viene ricreato con la sega oscillante. Il piano dell osteotomia viene protetto con l apposito protettore. La preparazione e l impianto della componente glenoidea può ora iniziare - vedi pag. 25 per la tecnica chirurgica.

36 36 Sistema Anatomico di Spalla: Tecnica Chirurgica Dopo aver terminato la parte glenoidea esaminare attentamente la testa protesica omerale rimossa con il giunto sferico agganciato per identificare eventuali danni. Se tu, come chirurgo, hai stabilito senza alcun dubbio che la testa con il giunto è ancora in perfette condizioni, allora puoi riutilizzare la stessa testa e riposizionarla sullo stelo nella stessa posizione precedente, orientando il cono ovale nella giusta posizione. Altrimenti, una nuova testa omerale con un nuovo giunto sferico deve essere preparata e poi impiantata. Il cono di connessione tra stelo e testa omerale deve essere accuratamente pulito ed asciugato quando si posiziona la testa sullo stelo.

37 Sistema Anatomico di Spalla: Tecnica Chirurgica 37 Rimozione dello stelo Il portastelo con l impattatore viene utilizzato se deve essere rimosso anche lo stelo dopo che è stata rimossa la testa ed alesato il piano di resezione. Il portastelo viene posizionato come illustrato in figura (Fig. 59). Il pin X deve preventivamente essere rimosso dallo stelo omerale. Il portastelo viene fissato tenacemente allo stelo omerale, utilizzando una vite tensionatrice che viene avvitata nel filetto dello stelo. La vite tensionatrice viene stretta con una chiave esagonale. L impattatore con la massa battente viene agganciato al portastelo. Lo stelo può essere ora rimosso dal canale omerale con colpi energici. Se il giunto sferico non può essere rimosso con la testa omerale, si deve considerare la struttura come un monoblocco. Un orientamento della testa omerale sullo stelo in questo tipo di costrutto non è più possibile e l impianto deve essere rimosso in toto. Un alesatore viene alloggiato sopra il giunto sferico, aprendo lo spazio per il posizionamento dello strumentario di estrazione (Fig. 60). Lo strumentario per l estrazione consiste in un colletto a morsa, una conchiglia per l estrazione e una vite esagonale (Fig. 61). Questo strumentario è necessario per la rimozione dello stelo omerale. Il colletto a morsa viene posto per primo sul giunto sferico. La conchiglia di estrazione viene posta sopra il colletto a morsa. La vite esagonale viene stretta, garantendo una fissazione stabile tra il colletto a morsa e la conchiglia di estrazione. Fig. 61 Fig. 60 L alesaggio viene effettuato con il manico a T cannulato presente nel vassoio strumentario della glena. Fig. 59 L impattatore con la massa battente può essere agganciato (Fig. 62). La protesi viene rimossa dall omero lungo la sua diafisi. Fig. 62

38 38 Sistema Anatomico di Spalla: Tecnica Chirurgica Preparazione e descrizione dell assemblaggio degli strumentari Torchio di assemblaggio per la testa Il supporto conico destro e sinistro devono essere utilizzati nei casi per il trattamento dele fratture (vedi pagina 32).

39 Sistema Anatomico di Spalla: Tecnica Chirurgica 39 Montaggio e smontaggio dell impattatore Caricamento dell impattatore Tensionare l impattatore con l aiuto del caricatore. L impattatore è connesso all asta del caricatore. Vi sono due possibili differenti procedure: il caricatore può essere posizionato sul tavolo oppure tenuto in una mano, l impattatore viene mantenuto nell altra mano mentre l asta del caricatore viene inserita nell impattatore che viene caricato.

40 40 Sistema Anatomico di Spalla: Tecnica Chirurgica Vassoi dello strumentario Vassoio strumentario I Vassoio strumentario II Vassoio per la componente glenoidea Vasoio per la revisione

41 Sistema Anatomico di Spalla: Tecnica Chirurgica 41 Informazioni per gli ordini Testa omerale Anatomical 02 Shoulder 1 Dettagli CoCrMo ISO Stelo cementato omerale Anatomical Shoulder Dettagli CoCrMo ISO confezione sterile* Ø mm L mm REF Stelo omerale da revisione Anatomical Shoulder Stelo cementato omerale Anatomical Shoulder Dettagli CoCrMo Stelo non cementato (press-fit) ISO Anatomical Shoulder confezione sterile* Dettagli Titanlegierung ISO Ø mm L mm REF confezione sterile* Ø mm L mm REF Stelo 10.5 omerale 110 da revisione Anatomical Shoulder Ø mm L mm REF Testa omerale Anatomical Shoulder Stelo non cementato (press-fit) Anatomical Shoulder Dettagli CoCrMo ISO confezione sterile Dettagli Titanlegierung ISO H confezione sterile* Ø mm H mm REF Ø mm L mm REF Ø confezione sterile H Ø mm H mm REF Ø Ø mm L mm REF *con: 1 cono dilatatore, 1 cono dilatatore per fratture, 1 vite (ISO ) Anatomical Shoulder Schulterprothese Anatomical Shoulder Shoulder Prosthesis Anatomical Shoulder Prothèse d épaule Edition *con: cono dilatatore, 1 cono dilatatore per fratture, 1 vite (ISO ) Anatomical Shoulder Schulterprothese Anatomical Shoulder Shoulder Prosthesis Anatomical Shoulder Prothèse d épaule Edition 2001

42 42 Sistema Anatomico di Spalla: Tecnica Chirurgica 02 2 Giunto sferico per steli omerali Anatomical Shoulder Glena cementata Anatomical Shoulder Glena cementata Anatomical Shoulder REF Dettagli Sulene -PE ISO confezione sterile Dettagli Sulene -PE ISO confezione sterile Taglia REF S M L Taglia REF S M L Anatomical Shoulder Schulterprothese Anatomical Shoulder Shoulder Prosthesis Anatomical Shoulder Prothèse d épaule Edition 2001

43

44 2006 by Zimmer GmbH Printed in Switzerland Subject to change without notice Contatta il tuo rappresentante ZIMMER o visita il sito Lit. No Ed. 03/2006 WL +H /$070601F07/

Lussazione di spalla:

Lussazione di spalla: Lussazione di spalla: Per lussazione si intende la perdita completa dei rapporti reciproci tra i capi ossei di una articolazione. Può essere congenita, ovvero presente alla nascita, od acquisita. Le condizioni

Dettagli

Tecnica chirurgica. Cappello di chiusura per TEN. Per la stabilizzazione assiale e la protezione contemporanea dei tessuti molli.

Tecnica chirurgica. Cappello di chiusura per TEN. Per la stabilizzazione assiale e la protezione contemporanea dei tessuti molli. Tecnica chirurgica Cappello di chiusura per TEN. Per la stabilizzazione assiale e la protezione contemporanea dei tessuti molli. Sommario Indicazioni e controindicazioni 3 Impianti 4 Strumenti 4 Piano

Dettagli

LCP per metafisi per tibia distale mediale. Placca metafisaria premodellata all anatomia.

LCP per metafisi per tibia distale mediale. Placca metafisaria premodellata all anatomia. Indicazioni La LCP per metafisi per tibia distale mediale è una placca premodellata che consente un trattamento delle fratture iuxta-articolari che si estendono fino alla zona diafisaria della tibia distale.

Dettagli

Placca per omero prossimale. Per le fratture complesse e pluriframmentarie.

Placca per omero prossimale. Per le fratture complesse e pluriframmentarie. . Per le fratture complesse e pluriframmentarie. Caratteristiche e vantaggi Disegno anatomico della placca e basso profilo (2,2mm) 95 Non richiede un modellamento Minimizza l irritazione dei tessuti molli

Dettagli

Capitolo 3. Iniziamo col far vedere cosa si è ottenuto, per far comprendere le successive descrizioni, avendo in mente ciò che si vuole realizzare.

Capitolo 3. Iniziamo col far vedere cosa si è ottenuto, per far comprendere le successive descrizioni, avendo in mente ciò che si vuole realizzare. Realizzazione meccanica Iniziamo col far vedere cosa si è ottenuto, per far comprendere le successive descrizioni, avendo in mente ciò che si vuole realizzare. - 37 - 3.1 Reperibilità dei pezzi La prima

Dettagli

PROTOCOLLO CHIRURGICO PER ESPANSORI

PROTOCOLLO CHIRURGICO PER ESPANSORI E S P A N S O R I E O S T E O T O M I ESPANSORI BTLocK 4 mm Gli espansori sono dei dispositivi utili all implantologo per creare siti osteotomici di difficile realizzazione con le procedure chirurgiche

Dettagli

CASI CLINICI. situazioni di grave atrofia ossea usando tecniche chirurgiche che sfruttano l anatomia

CASI CLINICI. situazioni di grave atrofia ossea usando tecniche chirurgiche che sfruttano l anatomia 73 CASI CLINICI Sono stati scelti tre casi clinici di riabilitazione impianto protesica postestrattiva. Due casi sono esempi didattici per dimostrare come spesso sia possibile risolvere situazioni di grave

Dettagli

AMBIENTE. Istruzioni di posa per professionisti

AMBIENTE. Istruzioni di posa per professionisti AMBIENTE Istruzioni di posa per professionisti Indice Travetti 4 Scelta del materiale Posa dei travetti Posa di travetti per terrazzoa senza profilo di finitura (Sit. A) Preparazione dei travetti Preparazione

Dettagli

INDICAZIONI SU GIUNTI DEI NASTRI TRASPORTATORI

INDICAZIONI SU GIUNTI DEI NASTRI TRASPORTATORI GIAVA sas Manutenzione e Gestione Impianti Industriali www.giavasas.it INDICAZIONI SU GIUNTI DEI NASTRI TRASPORTATORI interventi di giunzione La giunzione di un nastro si rende necessaria quando bisogna

Dettagli

ESERCITAZIONE Scrittura di un programma CNC per la fresatura di un componente dato

ESERCITAZIONE Scrittura di un programma CNC per la fresatura di un componente dato ESERCITAZIONE Scrittura di un programma CNC per la fresatura di un componente dato Nella presente esercitazione si redige il programma CNC per la fresatura del pezzo illustrato nelle Figure 1 e 2. Figura

Dettagli

SCHEDA 17A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A RUOTE A CARREGGIATA STANDARD MODELLO FIAT 415R E SIMILI (FIAT 215, FIAT 315, etc.)

SCHEDA 17A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A RUOTE A CARREGGIATA STANDARD MODELLO FIAT 415R E SIMILI (FIAT 215, FIAT 315, etc.) SCHEDA 17A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A RUOTE A CARREGGIATA STANDARD MODELLO FIAT 415R E SIMILI (FIAT 215, FIAT 315, etc.) Il presente documento è stato realizzato nell ambito dell attività di ricerca prevista:

Dettagli

Riabilitazione della artroprotesi inversa di spalla

Riabilitazione della artroprotesi inversa di spalla Riabilitazione della artroprotesi inversa di spalla Indicazioni : Omartrosi eccentrica secondaria a lesione massiva di cuffia ) Indicazioni : Revisione di Artroprotesi di Spalla Indicazioni : Omartrosi

Dettagli

THE BOXER. www.stamping.it

THE BOXER. www.stamping.it Misura, cordona e piega accuratamente con questa innovativa tavola per fare scatole! Da un lato trovi le misure in centimetri con incrementi di 1/2 cm. e sull altro quelle in pollici con incrementi di

Dettagli

SCHEDA 21A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A RUOTE A CARREGGIATA STANDARD MODELLO FIAT 500 E SIMILI (FIAT 550, FIAT 600, etc.)

SCHEDA 21A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A RUOTE A CARREGGIATA STANDARD MODELLO FIAT 500 E SIMILI (FIAT 550, FIAT 600, etc.) SCHEDA 21A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A RUOTE A CARREGGIATA STANDARD MODELLO FIAT 500 E SIMILI (FIAT 550, FIAT 600, etc.) Il presente documento è stato realizzato nell ambito dell attività di ricerca prevista:

Dettagli

INDICAZIONE E RIABILITAZIONE NELLA PROTESICA DI SPALLA

INDICAZIONE E RIABILITAZIONE NELLA PROTESICA DI SPALLA INDICAZIONE E RIABILITAZIONE NELLA PROTESICA DI SPALLA Giovanni Di Giacomo, M.D. Alberto Costantini, M.D. Andrea De Vita, M.D. TROCHITE TESTA DELL OMERO Concordia Hospital for Special Surgery Rome - Italy

Dettagli

BREVE GUIDA ALLA PROTESI DI SPALLA:

BREVE GUIDA ALLA PROTESI DI SPALLA: BREVE GUIDA ALLA PROTESI DI SPALLA: Premesse anatomiche L articolazione della spalla (scapolo-omerale) è costituita dalla testa dell omero, che ha la forma di una porzione di sfera, e dalla cavità glenoidea

Dettagli

Risultati. Discussione

Risultati. Discussione Negli ultimi 8 anni nel nostro dipartimento abbiamo trattato circa 200 schisi del mascellare con il metodo tradizionale già descritto nei precedenti articoli. Dal 1966 abbiamo seguito la teoria di Skoog,

Dettagli

Casi clinici di: Caso clinico 1.

Casi clinici di: Caso clinico 1. Casi clinici di: Protesi totale superiore: il paziente ha perduto tutti i denti della arcata superiore, e vuole sostituirli semplicemente con una estetica dentiera removibile, e Situazione C2: il paziente

Dettagli

LAVORI SPECIALI. (Articolo 148 D.Lgs 81/08)

LAVORI SPECIALI. (Articolo 148 D.Lgs 81/08) 146 LAVORI SPECIALI (Articolo 148 D.Lgs 81/08) Prima di procedere alla esecuzione di lavori su lucernari, tetti, coperture e simili, fermo restando l obbligo di predisporre misure di protezione collettiva,

Dettagli

SPALLA ANATOMIA PATOLOGIA

SPALLA ANATOMIA PATOLOGIA SPALLA ANATOMIA PATOLOGIA ANATOMIA L enartrosi : possiede una superficie convessa a forma di segmento di sfera che articola con una cavità pure sferica. Permette i movimenti di flessione e di estensione,

Dettagli

Sistemi di bloccaggio idraulici -- Mandrini idraulici

Sistemi di bloccaggio idraulici -- Mandrini idraulici Sistemi di bloccaggio idraulici -- Mandrini idraulici La tecnologia del serraggio idraulico ad espansione si è evoluto fino a raggiungere livelli di precisione e di affidabilità tali da poter soddisfare

Dettagli

Ft. Valentina Azzolini

Ft. Valentina Azzolini Ft. Valentina Azzolini Basa la sua funzione su: Abbassamento dell omero Distalizzazione del centro di rotazione della nuova articolazione Medializzazione del braccio di forza del deltoide QUINDI: incremento

Dettagli

L allenamento del nuotatore con particolare riferimento ai movimenti della spalla a cura di Gianni Cedolini

L allenamento del nuotatore con particolare riferimento ai movimenti della spalla a cura di Gianni Cedolini L allenamento del nuotatore con particolare riferimento ai movimenti della spalla a cura di Gianni Cedolini La spalla del nuotatore è una patologia infiammatoria dell articolazione scapolo omerale che

Dettagli

Istruzioni per l uso ed il montaggio. Montaggio ADS

Istruzioni per l uso ed il montaggio. Montaggio ADS ADS La serie ADS è stata progettata sulla base della comprovata serie di ammortizzatori per carichi pesanti LDS da utilizzare su ascensori per persone e carichi. La prova di omologazione garantisce che

Dettagli

ALLEGATO II Dispositivi di attacco

ALLEGATO II Dispositivi di attacco ALLEGATO II Dispositivi di attacco. : il testo compreso fra i precedenti simboli si riferisce all aggiornamento di Maggio 2011 Nel presente allegato sono riportate le possibili conformazioni dei dispositivi

Dettagli

106.566. Gioco di Basket. Elenco dei componenti: Utensili ed accessori necessari per il montaggio

106.566. Gioco di Basket. Elenco dei componenti: Utensili ed accessori necessari per il montaggio 106.566 Gioco di Basket Elenco dei componenti: 1 x assicella di base, spesso (1) 10 x 210 x 300 mm 1 x assicella di base, sottile (2) 3,2 x 210 x 300 mm 2 x compensato (3) 5 x 60 x 535 mm 1 x listello

Dettagli

IMC advanced education ARTO SUPERIORE

IMC advanced education ARTO SUPERIORE IMC advanced education ARTO SUPERIORE Ciascun braccio si articola con il tronco attraverso il cingolo scapolare. Esso è costituito dalla clavicola e dalla scapola, cui si connette l omero. La clavicola

Dettagli

RIPETITORE DI SEGNALE WIRELESS PER SISTEMA VIA RADIO ART. 45RPT000

RIPETITORE DI SEGNALE WIRELESS PER SISTEMA VIA RADIO ART. 45RPT000 RIPETITORE DI SEGNALE WIRELESS PER SISTEMA VIA RADIO ART. 45RPT000 Leggere questo manuale prima dell uso e conservarlo per consultazioni future 1 DESCRIZIONE GENERALE L espansore senza fili è un modulo

Dettagli

Patologie della spalla. www.sportrauma.net

Patologie della spalla. www.sportrauma.net CENTRO DI TRAUMATOLOGIA DELLO SPORT E CHIRURGIA ARTROSCOPICA Resp. H. Schönhuber UNITA OPERATIVA DI RIABILITAZIONE SPORTIVA Resp. D. Tornese I.R.C.C.S. ISTITUTO ORTOPEDICO GALEAZZI - MILANO Patologie della

Dettagli

VarioSole SE. Manuale di installazione

VarioSole SE. Manuale di installazione Manuale di installazione VarioSole SE Integrazione parziale Moduli con telaio Disposizione verticale Disposizione orizzontale Carico di neve zona I-IV Copertura in cemento Tegole Tegole piane Tegole in

Dettagli

PROIEZIONI RADIOLOGICHE. Cingolo scapolare

PROIEZIONI RADIOLOGICHE. Cingolo scapolare UNIVERSITA POLITECNICA DELLE MARCHE Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia PROIEZIONI RADIOLOGICHE. Cingolo scapolare A.A. 2014 2015

Dettagli

Quick Up. Materiale autopolimerizzante per cementazione di attacchi e componenti secondarie nelle protesi

Quick Up. Materiale autopolimerizzante per cementazione di attacchi e componenti secondarie nelle protesi Materiale autopolimerizzante per cementazione di attacchi e componenti secondarie nelle protesi Un kit per tutte le esigenze di cementazione In molti casi, la tenuta delle protesi totali è insoddisfacente.

Dettagli

Installazione Tooway. Guida veloce all installazione del servizio Tooway

Installazione Tooway. Guida veloce all installazione del servizio Tooway 1 Installazione Tooway Guida veloce all installazione del servizio Tooway 2 INDICE 1. Materiale richiesto 2. Identificazione dati per puntamento 3. Assemblaggio Kit 4. Preparazione al puntamento 5. Puntamento

Dettagli

OSPEDALE C. e G. MAZZONI ASCOLI PICENO UNITA OPERATIVA ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA. Direttore: Dott. Gianfranco Gozzi

OSPEDALE C. e G. MAZZONI ASCOLI PICENO UNITA OPERATIVA ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA. Direttore: Dott. Gianfranco Gozzi OSPEDALE C. e G. MAZZONI ASCOLI PICENO UNITA OPERATIVA ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA Direttore: Dott. Gianfranco Gozzi U.O. Ortopedia e Traumatologia Ospedale C. e G. Mazzoni Ascoli Piceno SINTESI PERCUTANEA

Dettagli

Appunti sul galleggiamento

Appunti sul galleggiamento Appunti sul galleggiamento Prof.sa Enrica Giordano Corso di Didattica della fisica 1B a.a. 2006/7 Ad uso esclusivo degli studenti frequentanti, non diffondere senza l autorizzazione della professoressa

Dettagli

Usando il pendolo reversibile di Kater

Usando il pendolo reversibile di Kater Usando il pendolo reversibile di Kater Scopo dell esperienza è la misurazione dell accelerazione di gravità g attraverso il periodo di oscillazione di un pendolo reversibile L accelerazione di gravità

Dettagli

Press Brake Productivity Guida rapida

Press Brake Productivity Guida rapida Come iniziare Press Brake Productivity Guida rapida Grazie per aver acquistato un prodotto di qualità realizzato da Wila Per più di 80 anni, Wila ha fornito supporti per utensili, utensili e accessori

Dettagli

Sostituzione di listelli del parquet con giunzione senza colla

Sostituzione di listelli del parquet con giunzione senza colla N 527 Sostituzione di listelli del parquet con giunzione senza colla A Descrizione In questo esempio viene illustrata la sostituzione dei listelli del parquet in un pavimento di parquet posato. In un pavimento

Dettagli

Gruppo Freno a Disco MILLENNIUM

Gruppo Freno a Disco MILLENNIUM Gruppo Freno a Disco MILLENNIUM Manutenzione Sistema 11 17-19 idraulico Bassano Grimeca S.p.A. Via Remigia, 42 40068 S. Lazzaro di Savena (Bologna) Italy tel. +39-0516255195 fax. +39-0516256321 www.grimeca.it

Dettagli

Salto di quota presso in canale principale. Salto di quota presso l ingresso laterale

Salto di quota presso in canale principale. Salto di quota presso l ingresso laterale SALTI DI QUOTA ESTERNI PFEIFENKOPF Pfeifenkopf, salto di quota esterno al pozzetto in polietilene per pozzetti di canalizzazione e di pompe, è costituito da una camera di raccolta con un muro rinforzato

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Facoltà di Ingegneria sede di Vicenza A.A. 2007/08

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Facoltà di Ingegneria sede di Vicenza A.A. 2007/08 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Facoltà di Ingegneria sede di Vicenza Corso di Disegno Tecnico Industriale per il Corso di Laurea triennale in Ingegneria Meccanica e in Ingegneria Meccatronica Tolleranze

Dettagli

codiagnostix 9 Informazioni di assistenza per scansioni (CB)TC

codiagnostix 9 Informazioni di assistenza per scansioni (CB)TC codiagnostix 9 Informazioni di assistenza per scansioni (CB)TC DEUTSCH INDICE 4 1.1 Scansioni TC 4 1.1.1 Preparazione 4 1.1.2 Posizionamento del paziente 5 1.1.3 Processo di scansione 6 1.1.4 Archiviazione

Dettagli

Tecnica chirurgica. Chiodo per osteotomia dell olecrano. Per fratture semplici e osteotomie dell olecrano.

Tecnica chirurgica. Chiodo per osteotomia dell olecrano. Per fratture semplici e osteotomie dell olecrano. Tecnica chirurgica Chiodo per osteotomia dell olecrano. Per fratture semplici e osteotomie dell olecrano. Sommario Introduzione Chiodo per osteotomia dell olecrano. 2 Principi AO 4 Indicazioni 5 Tecnica

Dettagli

Tricotomia pre-operatoria

Tricotomia pre-operatoria Tricotomia pre-operatoria Introduzione La corretta preparazione pre-operatoria della cute del paziente è uno degli elementi chiave nel controllo delle infezioni del sito chirurgico. La tricotomia, considerata

Dettagli

Installazione del sistema di cavi per distribuzione dati

Installazione del sistema di cavi per distribuzione dati Installazione del sistema di cavi per distribuzione dati Panoramica Il sistema di cavi per distribuzione dati rappresenta un sistema di collegamento da rack a rack ad alta densità per apparecchiature per

Dettagli

Novità. Il carico immediato in implantologia.

Novità. Il carico immediato in implantologia. Novità. Il carico immediato in implantologia. FAQ Che cosa è il carico immediato? Come è possibile rimettere i denti in prima seduta sugli impianti endoossei? Che possibilità dà al paziente il carico immediato?

Dettagli

Cerniere per mobili serie 1

Cerniere per mobili serie 1 Settore 2_2012:Settore 2_2008.qxd 20.11.2012 11:58 Seite 10 Cerniere per mobili serie 1 in acciaio spessore max. anta 30 mm chiusura automatica regolazione laterale e frontale regolazione verticale sulla

Dettagli

Presentazione azienda. Nuova Gema Srl

Presentazione azienda. Nuova Gema Srl Presentazione azienda Nuova Gema Srl La sede operativa della Nuova Gema S.r.l. è a Sesto al Reghena (PN), in quella che è da sempre la sede storica della Gema S.a.s. La Gema Sas è stata uno dei punti di

Dettagli

EVOLUZIONE DEL LANCIO ETA -CORRELATA

EVOLUZIONE DEL LANCIO ETA -CORRELATA EVOLUZIONE DEL LANCIO ETA -CORRELATA Dott. Nicola de Gasperis Dott. Giovanni Di Giacomo Dott. Alberto Costantini Dott. Andrea De Vita Concordia Hospital for Special Surgery Rome - Italy Per gettare un

Dettagli

2.5.1 CAROTE PRELIEVO, ESAME E PROVA DI COMPRESSIONE

2.5.1 CAROTE PRELIEVO, ESAME E PROVA DI COMPRESSIONE Pag. 1 di 1 PROVE SUL CALCESTRUZZO NELLE STRUTTURE CAROTE PRELIEVO, ESAME E PROVA DI COMPRESSIONE 1. Scopo La presente prova è specifica nel prelievo di carote di calcestruzzo indurito e contempla l esame,

Dettagli

Pressix. Sommario prodotti H 5.0 Pressix 30 H 5.1 Pressix 41 H 5.2 Determinazione del taglio della barra filettata ed esempi d installazione H 5.

Pressix. Sommario prodotti H 5.0 Pressix 30 H 5.1 Pressix 41 H 5.2 Determinazione del taglio della barra filettata ed esempi d installazione H 5. Sommario prodotti H 5.0 Pressix 0 H 5. Pressix 4 H 5. Determinazione del taglio della barra filettata ed esempi d installazione H 5. H 5.i Sommario prodotti Profilato ad U - PUP Chiodo ad espansione PPN

Dettagli

Istruzioni originali Accessorio Orion per un allineamento semplificato Orion Laser

Istruzioni originali Accessorio Orion per un allineamento semplificato Orion Laser Istruzioni originali Accessorio Orion per un allineamento semplificato Orion Laser Nonostante sia stato impiegato ogni sforzo possibile per assicurare l'accuratezza delle informazioni contenute nel presente

Dettagli

Cap. 3 METODI E MEZZI DI CARICAMENTO

Cap. 3 METODI E MEZZI DI CARICAMENTO Cap. 3 METODI E MEZZI DI CARICAMENTO Rev. 1.02 22/07/2014 Numerosi sono i metodi ed i mezzi con cui si possono trasportare pazienti ed infortunati. Quelli maggiormente usati sono: 1. La sedia portantina

Dettagli

art.4580/2 porta calcio in lega leggera con reggirete posteriori in alluminio, incassati nel terreno, misure 7.32x2.44m. prodotto certificato

art.4580/2 porta calcio in lega leggera con reggirete posteriori in alluminio, incassati nel terreno, misure 7.32x2.44m. prodotto certificato La porta in oggetto, rientra nella normativa europea EN 748, documento elaborato dal CEN/TC 136; tale documento, contempla i requisiti di funzionalità di 4 tipi e due dimensioni di porte da calcio ed è

Dettagli

Dimensioni Altezza del telaio di protezione dai supporti: Larghezza del telaio di protezione:

Dimensioni Altezza del telaio di protezione dai supporti: Larghezza del telaio di protezione: Scheda 23: TELAIO ANTERIORE ABBATTIBILE SALDATO PER MOTOAGRICOLE CON STRUTTURA PORTANTE DI TIPO ARTICOLATO O RIGIDO CON POSTO DI GUIDA ARRETRATO CON MASSA MAGGIORE DI 2000 kg E FINO A 3500 kg SPECIFICHE

Dettagli

Capitolo 3. L applicazione Java Diagrammi ER. 3.1 La finestra iniziale, il menu e la barra pulsanti

Capitolo 3. L applicazione Java Diagrammi ER. 3.1 La finestra iniziale, il menu e la barra pulsanti Capitolo 3 L applicazione Java Diagrammi ER Dopo le fasi di analisi, progettazione ed implementazione il software è stato compilato ed ora è pronto all uso; in questo capitolo mostreremo passo passo tutta

Dettagli

Istruzioni per l'installazione del rack

Istruzioni per l'installazione del rack Istruzioni per l'installazione del rack Riesaminare la documentazione fornita con il cabinet rack per informazioni sulla sicurezza e il cablaggio. Prima di installare il server in un cabinet rack, riesaminare

Dettagli

MAUNUALE D USO DEL SYSTEM WALL

MAUNUALE D USO DEL SYSTEM WALL Roberto Bagnoli MAUNUALE D USO DEL SYSTEM WALL www.climbingtraining.it DESCRIZIONE SW DA ALLENAMENTO 6 7 6 permettono invece di far lavorare soggetti di livello molto diverso sulla stessa inclinazione.

Dettagli

Forze come grandezze vettoriali

Forze come grandezze vettoriali Forze come grandezze vettoriali L. Paolucci 23 novembre 2010 Sommario Esercizi e problemi risolti. Per la classe prima. Anno Scolastico 2010/11 Parte 1 / versione 2 Si ricordi che la risultante di due

Dettagli

Modulo di Conoscenza delle metodiche e tecniche di bendaggio dinamico ad immobilizzazione parziale nella traumatologia delle articolazioni

Modulo di Conoscenza delle metodiche e tecniche di bendaggio dinamico ad immobilizzazione parziale nella traumatologia delle articolazioni GECAV 9/2007 per Operatori 118 1 Modulo di Conoscenza delle metodiche e tecniche di bendaggio dinamico ad immobilizzazione parziale nella traumatologia delle articolazioni A cura del GECAV (Gestione Emergenza

Dettagli

Riabilitazioni implanto-protesiche a carico immediato - Parte II -

Riabilitazioni implanto-protesiche a carico immediato - Parte II - Riabilitazioni implanto-protesiche a carico immediato - Parte II - Ramon Cuadros Cruz Nella seconda parte di questo articolo proseguiamo nella descrizione di casi clinici, che dimostrano come questo sistema

Dettagli

Sistema di diagnosi CAR TEST

Sistema di diagnosi CAR TEST Data: 30/09/09 1 di 7 Sistema di diagnosi CAR TEST Il sistema di diagnosi CAR TEST venne convenientemente utilizzato per: - verificare che la scocca di un veicolo sia dimensionalmente conforme ai disegni

Dettagli

2.2.4 Distanze di sicurezza UNI EN ISO 13857:2008, UNI EN 349:1994

2.2.4 Distanze di sicurezza UNI EN ISO 13857:2008, UNI EN 349:1994 2.2.4 Distanze di sicurezza UNI EN ISO 13857:2008, UNI EN 349:1994 2.2.4.1 Descrizione L uso delle distanze di sicurezza rappresenta un modo per garantire l integrità fisica dei lavoratori in presenza

Dettagli

Il gradino tra l impianto e il trasportatore consente un miglior riconoscimento della posizione della spalla dell impianto.

Il gradino tra l impianto e il trasportatore consente un miglior riconoscimento della posizione della spalla dell impianto. DENTSPLY ITALIA S.r.l. Via Curtatone, 3-00185 Roma Numero verde 800-310333 - Fax: 06 72640322 Corporate: Dentsply International - World Headquarters Susquehanna Commerce Center - 221, W. Philadelphia Street

Dettagli

VECTRA. TECNICA CHIRURGICA. Sistema di placche cervicali anteriori. Questa pubblicazione non è prevista per la distribuzione negli USA.

VECTRA. TECNICA CHIRURGICA. Sistema di placche cervicali anteriori. Questa pubblicazione non è prevista per la distribuzione negli USA. VECTRA. Sistema di placche cervicali anteriori. Questa pubblicazione non è prevista per la distribuzione negli USA. TECNICA CHIRURGICA Sommario Indicazioni e controindicazioni Impianti Vario Case Strumenti

Dettagli

Scanner serie i5000. Informazioni sul codice patch. A-61801_it

Scanner serie i5000. Informazioni sul codice patch. A-61801_it Scanner serie i5000 Informazioni sul codice patch A-61801_it Informazioni sul codice patch Sommario Dettagli sul modello patch... 4 Orientamento del modello patch... 5 Dettagli sul modello di barra...

Dettagli

Nella tecnica a carico immediato o istantaneo si devono eseguire le seguenti fasi :

Nella tecnica a carico immediato o istantaneo si devono eseguire le seguenti fasi : Nella tecnica a carico immediato o istantaneo si devono eseguire le seguenti fasi : 1) Eseguire una impronta dove devono essere ben visibili i fornici e le inserzioni muscolari( impronta molto estesa)

Dettagli

Oggi l odontoiatra si confronta con pazienti informati

Oggi l odontoiatra si confronta con pazienti informati Protesi removibile ancorata su barra con utilizzo di attacchi calcinabili micro Introduzione Carlo Borromeo Oggi l odontoiatra si confronta con pazienti informati che sempre più spesso arrivano con richieste

Dettagli

Manuale di servizio. Sunwing C+

Manuale di servizio. Sunwing C+ Manuale di servizio GLATZ AG, Neuhofstrasse 12, 8500 FRAUENFELD / SWITZERLAND Tel. +41 52 723 64 64, Fax +41 52 723 64 99 email: info@glatz.ch Modifiche tecniche riservate. Glatz AG 2007 1 INDICE 1. Frenaggio

Dettagli

Informazioni preliminare, valevoli per tutti i tipi di installazione:

Informazioni preliminare, valevoli per tutti i tipi di installazione: Le linee guida da seguire per prendere le misure corrette delle vostre antine in legno sono piuttosto semplici, esistono però alcune differenze specifiche in base al modello di antina Onlywood che vi piace,

Dettagli

Posizione inversa rispetto al senso di marcia. Manuale dell utente. Gruppo Peso Età. 0+ 0-13 kg 0-12 m

Posizione inversa rispetto al senso di marcia. Manuale dell utente. Gruppo Peso Età. 0+ 0-13 kg 0-12 m Posizione inversa rispetto al senso di marcia Manuale dell utente ECE R44 04 Gruppo Peso Età 0+ 0-13 kg 0-12 m 1 Grazie per aver scelto izi Sleep ISOfix di BeSafe BeSafe ha sviluppato questo seggiolino

Dettagli

Ragionamento spaziale visivo e percezione

Ragionamento spaziale visivo e percezione 2 Ragionamento spaziale visivo e percezione Serie e analogie figurali! In alcune batterie di test psicoattitudinali sono ampiamente rappresentati i quesiti che propongono un elenco di figure: in alcuni

Dettagli

- Il limite di sostituzione delle pastiglie anteriori è pari a 0,8 mm. (a) riscontrabile come in figura sotto:

- Il limite di sostituzione delle pastiglie anteriori è pari a 0,8 mm. (a) riscontrabile come in figura sotto: Sostituzione pastiglie freni ant. e post. XP500 TMAX 04->06 1 Chiave a bussola da 12 con cricchetto di manovra 1 Chiave Dinamometrica (se la si ha ) 1 Cacciavite Piano Piccolo 1 Calibro ventesimale 1 Pinza

Dettagli

MITA - DISPOSITIVO ANTISLITTAMENTO PER PNEUMATICI

MITA - DISPOSITIVO ANTISLITTAMENTO PER PNEUMATICI MITA - DISPOSITIVO ANTISLITTAMENTO PER PNEUMATICI A T T E N Z I O N E!! DISPOSITIVO ANTISLITTAMENTO SOLO PER PNEUMATICI CON SCANALATURA CIRCOLARE REGOLARE SUL BATTISTRADA DI LARGHEZZA MINIMA 6mm E PROFONDITÀ

Dettagli

MONTAGGIO 1 - POWER UNIT EPS V2 (SOLUZIONE 1) Attrezzi e accessori:

MONTAGGIO 1 - POWER UNIT EPS V2 (SOLUZIONE 1) Attrezzi e accessori: MONTAGGIO 1 - POWER UNIT EPS V2 (SOLUZIONE 1) 1.1 - POSIZIONAMENTO ALL INTERNO DEL TUBO VERTICALE (CON MAGGIOR INGOMBRO VERSO L ALTO) Consigliato nei telai di taglia normale o grande. E la soluzione più

Dettagli

GYSLINER GYSLINER 35.02 GYSLINER 35.04 INDICE

GYSLINER GYSLINER 35.02 GYSLINER 35.04 INDICE MANUALE D ISTRUZIONI GYSLINER GYSLINER 35.02 GYSLINER 35.04 INDICE MONTAGGIO... 2 COMPOSIZIONE... 3 LEVE E BARRE PER RADDRIZZARE... 3 Scelta della barra o della leva... 3 Scelta del giusto procedimento

Dettagli

Un nuovo grado di perfezione

Un nuovo grado di perfezione 0 30 30 Un nuovo grado di perfezione Straumann SFI-Anchor 1 Compensazione dell angolazione e facilità d uso Le soluzioni di attacco esistenti consentono di restaurare impianti non paralleli con divergenza

Dettagli

19 Ispezione e Manutenzione del MOVI-SWITCH

19 Ispezione e Manutenzione del MOVI-SWITCH Intervalli di ispezione e di manutenzione Ispezione e Manutenzione del MOVISWITCH Utilizzare solo parti di ricambio originali secondo la lista delle parti di ricambio valida. Attenzione pericolo di ustioni:

Dettagli

CAPSULITE ADESIVA ESERCIZI PER LA RIABILITAZIONE

CAPSULITE ADESIVA ESERCIZI PER LA RIABILITAZIONE CAPSULITE ADESIVA ESERCIZI PER LA RIABILITAZIONE Esercizio nr. 1) Piegate il busto in avanti in modo che sia parallelo al pavimento ed appoggiatevi con il braccio sano ad uno sgabello o ad un tavolino.

Dettagli

Pannello solare Heat-Pipe con tubi sottovuoto Istruzioni di montaggio

Pannello solare Heat-Pipe con tubi sottovuoto Istruzioni di montaggio Pannello solare Heat-Pipe con tubi sottovuoto Istruzioni di montaggio N.B. Prima di inserire i tubi sotto-vuoto nella loro sede e' opportuno collegare l'impianto di acqua fredda e riempire il serbatoio

Dettagli

Puros Blocchi per Alloinnesti

Puros Blocchi per Alloinnesti Rivoluzionare il concetto Puros Blocchi per Alloinnesti di innesto a blocco. Rigenerazione ossea di successo documentata Puros, Blocchi per Alloinnesti, Tecnica Chirurgica 1 Selezione del paziente: Accertare

Dettagli

Utilizzo del foglio di lavoro con gli strumenti di disegno di Excel

Utilizzo del foglio di lavoro con gli strumenti di disegno di Excel Utilizzo del foglio di lavoro con gli strumenti di disegno di Excel Geometra Luigi Amato Guida Avanzata per immagini Excel 2000 1 Presentazione della barra degli strumenti di disegno La barra degli strumenti

Dettagli

BARI 14-16 DICEMBRE 2006 IL COLLARE CERVICALE

BARI 14-16 DICEMBRE 2006 IL COLLARE CERVICALE BARI 14-16 DICEMBRE 2006 IL COLLARE CERVICALE Dott. Michele Perrini U.O. DI RIANIMAZIONE AUSL BAT/1 BARLETTA 1 COLLARE CERVICALE presidio principe nell immobilizzazione atraumatica del rachide cervicale

Dettagli

SCHEDA TECNICA PER IL MONTAGGIO DELLE COPERTURE LA COPERTURA TOSCANA.

SCHEDA TECNICA PER IL MONTAGGIO DELLE COPERTURE LA COPERTURA TOSCANA. SCHEDA TECNICA PER IL MONTAGGIO DELLE COPERTURE LA COPERTURA TOSCANA. La COPERTURATOSCANA, prodotta da COTTOREF, è composta da tre articoli fondamentali: tegole, coppi e colmi, oltre ad una serie di pezzi

Dettagli

ESTRATTO ATTUATORE CON VITE SENZA FINE PER TRAIETTORIE NON LINEARI E ALZACRISTALLI REALIZZATO CON IL MEDESIMO

ESTRATTO ATTUATORE CON VITE SENZA FINE PER TRAIETTORIE NON LINEARI E ALZACRISTALLI REALIZZATO CON IL MEDESIMO ESTRATTO ATTUATORE CON VITE SENZA FINE PER TRAIETTORIE NON LINEARI E ALZACRISTALLI REALIZZATO CON IL MEDESIMO vittorio.scialla@strumentiperleaziende.com Attuatore per traiettorie non lineari dotato di

Dettagli

CUCITURA A PUNTI ZIGZAG

CUCITURA A PUNTI ZIGZAG CUCITURA A PUNTI ZIGZAG Portare la rotella di selezione del punto su B. Funzione della rotella larghezza punto La larghezza massima del punto zigzag per la cucitura a punti zigzag è 5, tuttavia, è possibile

Dettagli

GUIDA RAPIDA. Il Fissatore XCaliber Ibrido. A cura di: Dr. S. Berki, Dr. V. Caiaffa, Dr. F. Lavini e Dr. M. Manca

GUIDA RAPIDA. Il Fissatore XCaliber Ibrido. A cura di: Dr. S. Berki, Dr. V. Caiaffa, Dr. F. Lavini e Dr. M. Manca 19 Il Fissatore XCaliber Ibrido A cura di: Dr. S. Berki, Dr. V. Caiaffa, Dr. F. Lavini e Dr. M. Manca CARATTERISTICHE GENERALI Il fissatore XCaliber è realizzato con materiale radiotrasparente; gli unici

Dettagli

WWW.FaiDaTeGratisGS.it

WWW.FaiDaTeGratisGS.it WWW.FaiDaTeGratisGS.it I D R A U L I C A Come installare in un gruppo o miscelatore monocomando a parete un distanziatore dietro gruppo per l'attacco dell'acqua per la lavatrice la lavastoviglie o per

Dettagli

EN 14399 IL CONFRONTO TECNICO FRA LE VARIE TIPOLOGIE

EN 14399 IL CONFRONTO TECNICO FRA LE VARIE TIPOLOGIE EN 14399 IL CONFRONTO TECNICO FRA LE VARIE TIPOLOGIE Bulloneria strutturale secondo EN 14399 EN 14399-1 10 UNI EN 14399-1:2005 UNI EN 14399-2:2005 UNI EN 14399-3:2005 UNI EN 14399-4:2005 UNI EN 14399-5:2005

Dettagli

MANUALE REVISIONE Indice:

MANUALE REVISIONE Indice: MANUALE REVISIONE Indice: 1.0 SMONTAGGIO GENERALE 1.1 SOSTITUZIONE OLIO 1.2 RIVALVOLARE IL PISTONE 1.3 REVISIONARE IL COVER 1.4 RIASSEMBLAGGIO 1.0 SMONTAGGIO GENERALE 1 Rimuovere la molla e il portamolla.

Dettagli

SISTEMI DI SOLLEVAMENTO KK

SISTEMI DI SOLLEVAMENTO KK SISTEMI DI SOLLEVAMENTO KK 9/2006 SISTEMI DI SOLLEVAMENTO KK Vantaggi dei sistemi di sollevamento kk Sistemi a sganciamento rapido Soluzioni economiche Per supporto tecnico, contattare l indirizzo e-mail:

Dettagli

PROCEDURA PER LA VALUTAZIONE DELL INTEGRITA DELLE PARTI FISSE

PROCEDURA PER LA VALUTAZIONE DELL INTEGRITA DELLE PARTI FISSE Power and productivity for a better world TM Introduzione La seguente procedura è da utilizzarsi per valutare l integrità ed il buon funzionamento delle parti fisse prima di ordinare i seguenti kit, che

Dettagli

scheda 04.03 Chirurgia Chirurgia dell arto superiore

scheda 04.03 Chirurgia Chirurgia dell arto superiore scheda 04.03 Chirurgia Cos è Il servizio di di MediClinic tratta in regime di day surgery tutte le patologie del polso, del gomito e della spalla che non richiedono degenza notturna post-intervento. Gli

Dettagli

Rappresentazione delle saldature

Rappresentazione delle saldature TIPI DI GIUNTI SALDATI (UNI 1307-2a parte) Si definisce giunto saldato la zona in cui avviene il collegamento dei pezzi mediante saldatura. Le superfici minori dei pezzi, vicine e interessate alla saldatura,

Dettagli

MINI IMPIANTI ORTODONTICI Procedure cliniche per il posizionamento. Ortodonzia e Implantologia

MINI IMPIANTI ORTODONTICI Procedure cliniche per il posizionamento. Ortodonzia e Implantologia MINI IMPIANTI ORTODONTICI Procedure cliniche per il posizionamento Ortodonzia e Implantologia Tutti i diritti sono riservati. La riproduzione della presente pubblicazione è vietata in tutto o in parte

Dettagli

bene Ora passiamo alle maniglie

bene Ora passiamo alle maniglie il taglio delle ali in polistirolo è di per se molto semplice,ma bisogna conoscere qualche piccolo trucco ed avere gli strumenti giusti " tra l'altro realizzabili con poche decine di euro a parte l'alimentatore".

Dettagli

Stazionamento di una montatura equatoriale

Stazionamento di una montatura equatoriale Stazionamento di una montatura equatoriale Autore: Focosi Stefano Strumentazione: Celestron SCT C8 su Vixen SP (Super Polaris) Sistema di puntamento: Vixen SkySensor 2000 Sito osservativo: Loc. Molin Nuovo,

Dettagli

TECNICHE DI LAVORAZIONE DELLA CRETA CORSO 2

TECNICHE DI LAVORAZIONE DELLA CRETA CORSO 2 Pagina 1 di 4 TECNICHE DI LAVORAZIONE DELLA CRETA CORSO 2 Realizzazione di un vaso con la tecnica a Lastra NOTE INTRODUTTIVE La tecnica di costruzione a lastra offre la possibilità di realizzare una svariata

Dettagli

Via Appia Nuova 669, 00179 ROMA tel.06-7811759 fax 06-7811759 - portatile 337802536 GUIDA ALLA INSTALLAZIONE DEL SISTEMA SOLARE HEAT KIT

Via Appia Nuova 669, 00179 ROMA tel.06-7811759 fax 06-7811759 - portatile 337802536 GUIDA ALLA INSTALLAZIONE DEL SISTEMA SOLARE HEAT KIT Via Appia Nuova 669, 00179 ROMA tel.06-7811759 fax 06-7811759 - portatile 337802536 GUIDA ALLA INSTALLAZIONE DEL SISTEMA SOLARE HEAT KIT Versione 2002 Il sistema HEAT KIT, sistema SOLARE di riscaldamento

Dettagli