Istituto Comprensivo Statale C. Ederle C.so Fraccaroli, Villa Bartolomea (VR)
|
|
- Annalisa Verde
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Istituto Comprensivo Statale C. Ederle C.so Fraccaroli, Villa Bartolomea (VR) Tel. 0442/ Fax 0442/ Sito: vric84600r@istruzione.it - PEC: icvillabartolomea@pec.icvillabartolomea.it DISPOSIZIONI E ISTRUZIONI SPECIFICHE A CUI SI DEVE ATTENERE IL PERSONALE PER IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA E DELLA SALUTE SUI LUOGHI DI LAVORO Ogni lavoratore, nell ambito della propria mansione, del proprio ruolo e del proprio settore d intervento nello svolgimento della propria attività si atterrà alle seguenti istruzioni in materia di sicurezza, al fine di prevenire e ridurre i rischi individuati nelle schede seguenti: OBBLIGHI DEL PERSONALE SCOLASTICO: docenti, personale ATA, altri operatori. 1. È vietato lasciare incustoditi i bambini, per qualunque motivo. Qualsiasi adulto presente (insegnante, genitore, bidello, personale ATA ) deve intervenire nel caso un alunno (a qualsiasi classe appartenga) si trovi in situazione di pericolo oppure non si comporti in modo conforme alle norme di sicurezza. Gli insegnanti non se ne abbiano a male se un collega riprende un alunno di un altra classe. Genitori, bidelli, personale ATA e insegnanti debbono intervenire per richiamare gli alunni a atteggiamenti corretti oppure per arginare e controllare eventuali comportamenti pericolosi. 2. Ciascun lavoratore deve prendersi cura della propria sicurezza, della propria salute e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui possono ricadere gli effetti delle sue azioni od omissioni, conformemente alla sua formazione e alle istruzioni ricevute. ottemperano alle disposizioni e istruzioni impartite dal Dirigente Scolastico ai fini della protezione collettiva e individuale; utilizzano correttamente le apparecchiature, gli utensili, le sostanze, le attrezzature di lavoro, nonché i dispositivi di sicurezza esclusivamente in possesso della scuola e omologati; IN PARTICOLARE I LAVORATORI segnalano immediatamente al Dirigente Scolastico e/o all addetto alla sicurezza le deficienze dei mezzi o dispositivi di sicurezza, nonché le altre eventuali condizioni di pericolo di cui vengono a conoscenza nell ambito delle loro competenze e possibilità per eliminare o ridurre tali deficienze o pericoli, dandone notizia al Dirigente Scolastico; non rimuovono o modificano senza autorizzazione dispositivi di sicurezza, di segnalazione e di controllo, attrezzature e sussidi; non compiono di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenza e che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori; contribuiscono insieme al Dirigente Scolastico all adempimento di tutti gli obblighi imposti dall autorità competente e comunque necessari per la tutela della sicurezza e della salute.
2 A) LUOGHI DI LAVORO STRUTTURE Il personale deve: vigilare sul comportamento degli alunni negli spazi interni ed esterni ed evitare attività incontrollate; controllare frequentemente i cortili, i locali, i lampadari, i soffitti; attenersi alle circolari sulla vigilanza per l entrata, l uscita e gli spostamenti degli alunni e le visite guidate; non ingombrare con materiali corridoi, atri, uscite di sicurezza e non chiuderle a chiave dall interno verso l esterno in modo da consentire un uso agevole nella stessa direzione e sia impedito l accesso dall esterno; aver cura di lasciare una luce netta di 1,20 metri; attenersi alle istruzioni impartite nel piano di evacuazione; segnalare con qualsiasi oggetto eventuali pericoli oppure isolare le zone pericolose; verificare la presenza di spigoli vivi, chiodi, ; segnalare porte trasparenti o vetrate con un segno, disegno o altro all altezza degli occhi; aprire frequentemente le finestre per arieggiare in modo da non creare potenziali pericoli di salute per le persone; verificare la corretta sistemazione degli arredi nei locali; svolgere attività compatibili con le strutture e la loro destinazione d uso; vigilare in modo continuo, a terra, la persona che esegue lavori su scala; predisporre l organizzazione per l utilizzazione separata e regolamentare dei servizi igienici, anche prevedendo adeguati turni di utilizzo da parte delle classi. Si deve aver cura che un adulto segua gli alunni che si recano ai servizi nei momenti pre e post-mensa per lavarsi le mani e in tutti quei momenti in cui l utilizzo dei bagni da parte dei minori avviene contemporaneamente per tutte le classi della scuola. evitare di lavare i pavimenti durante l attività didattica ed eventualmente porre la segnaletica adeguata; non consentire l accesso agli estranei nei locali mensa e refettorio, centrale termica e archivi; tenere in ordine tutti i locali scolastici.
3 Il personale deve: vigilare e controllare quotidianamente la praticabilità delle vie d uscita che devono rimanere sempre sgombre e non chiuse dall interno; segnalare l eventuale presenza di materiale infiammabile; osservare le istruzioni contenute nel piano di evacuazione che è parte integrante della presente circolare; non accedere nel locale della centrale termica; non utilizzare fornelli elettrici, caffettiere elettriche, in genere apparecchi con resistenza elettrica non in dotazione alla scuola e non dotati di marchio CEE o IMQ. B) IMPIANTISTICA Sapendo che nelle scuole sono ancora in uso apparecchi obsoleti, è raccomandata la graduale ricognizione di tutti i dispositivi elettrici e il controllo della presenza del marchio CEE o IMQ. Durante le manifestazioni e le attività scolastiche non vanno usate né fiamme né candele. È consentito allestire un albero di Natale, con marchio IMQ, lontano da: o materiali infiammabili, o estintori, o vie di d accesso/fuga da utilizzare per l evacuazione dell edificio in caso di emergenza. Eventuali catene luminose collegate alla rete elettrica possono essere accese al mattino e spente alla sera o al termine delle lezioni.
4 È vietato fumare in tutti i locali scolastici. In ogni plesso un insegnante è incaricato di: o vigilare sull osservanza del divieto e o accertare le relative violazioni. Al fine di ridurre il problema della polvere, è necessario: C) o pulire e lavare le lavagne, gli arredi, i locali o aerare i locali stessi, o usare gessi anallergici. AGENTI FISICI, CHIMICI E IGIENE Prima di usare prodotti chimici, si devono leggere le istruzioni, le etichette, le schede di sicurezza, inoltre devono essere usati i guanti. Tali prodotti vanno tenuti lontano dalla portata dei bambini! Si devono evitare prodotti lucidanti per i pavimenti. Il materiale di pulizia deve essere custodito in locali chiusi o armadi inaccessibili agli alunni e deve essere usato previa lettura delle istruzioni. Nell uso di disinfettanti a base di candeggina per la pulizia degli ambienti scolastici è obbligatorio attenersi agli indirizzi tecnici della Circolare Regionale. È necessario fare educazione igienico-sanitaria, curare l igiene personale e seguire modalità previste dalla normativa (come da Circolare AUSSL) in caso di malattie infettive. Nelle situazioni di affollamento (palestra, ricreazione, mensa, ), è necessario che siano osservate le disposizioni sulla vigilanza già impartite e le regole organizzativocomportamentali da stabilirsi e precisare da parte del gruppo docente, nelle programmazioni di plesso.
5 D) ATTREZZATURE DI LAVORO E ARREDI Gli arredi e le postazioni di lavoro vanno sistemati in modo accurato. Gli arredi non si possono accatastare nelle aule. L accumulo di materiali può avvenire a non meno di 60 cm da fonti potenzialmente pericolose (lampade ). Arredi e attrezzature da lavoro vanno sempre tenuti puliti e riposti dopo l uso. Le attrezzature per le pulizie (secchi, scope, spazzoloni, ) non possono essere lasciate incustodite lungo i corridoi. Il personale è tenuto a controllare frequentemente i giochi esterni (stabilità, fissaggio, usura, ) e vigilare gli alunni durante l uso. È necessario, qualora non sia ancora stato fatto, verificare lo stato dei sussidi e il controllo dei marchi di sicurezza: IMQ o CEE. Si deve prestare la massima attenzione nell utilizzare correttamente, e previa lettura delle relative istruzioni d uso, i sussidi, le fotocopiatrici, i computers, i materiali e le attrezzature scolastiche. Nell utilizzo di computers, registratori e altri sussidi durante le lezioni, si deve vigilare sugli alunni perché ne facciano un uso corretto ed evitino di manipolarne le parti interne. Il personale riserverà all uso del computer un periodo inferiore alle quattro ore giornaliere continuative, inserendo una pausa di 15 minuti ogni due ore. Le fotocopiatrici e i fax devono essere dislocati in ambienti ben areati e sistemati in modo da consentire un certo movimento operativo. La rimozione dell eventuale inceppamento della carta deve avvenire solo con l uso di guanti usa e getta, stacco dell alimentazione elettrica, apertura del portello e automatico blocco di sicurezza. La manutenzione delle apparecchiature deve essere eseguita da Ditte idonee, con personale tecnico qualificato. Il personale deve evitare: o l uso improprio di materiali da parte dei bambini; o l uso di materiale didattico pericoloso (punteruoli, forbici appuntite, ). Si ribadisce il divieto di usare i punteruoli. Si raccomanda di ritirare i punteruoli presenti negli armadi e sistemarli in luogo sicuro, lontano dalla portata dei bambini. L uso del compasso è subordinato ad una vigile e stretta sorveglianza da parte dell insegnante;. o l uso di strumenti e supporti pericolosi; o l accumulo di materiali infiammabili e deperibili; o l accumulo di materiale pesante sugli armadi (coppe, ); o l utilizzo di distributori automatici deve essere sorvegliato. La cassetta del pronto soccorso va tenuta chiusa a chiave, collocata in luogo sicuro, ma ben segnalata. Il contenuto deve essere usato previa lettura delle istruzioni d uso e controllato frequentemente per eliminare i prodotti scaduti. I farmaci salvavita vanno conservati secondo le modalità previste e fornite dal medico curante che dovrà redigere il previsto protocollo di somministrazione d intesa SCUOLA/FAMIGLIA. È vietata la somministrazione agli alunni di qualsiasi farmaco (antibiotici, fermenti lattici, aspirine, sciroppi, ) agli alunni. Nel caso di bambini diabetici, farsi consegnare dalla famiglia i dosaggi in confezioni predisposte per singole applicazioni, tenerle in luogo sicuro e prevedere l assistenza di un adulto durante la somministrazione al bambino.
6 Le attività vanno adeguatamente programmate nel rispetto di ruoli, competenze e procedure decisionali. Nell organizzazione delle stesse vanno curati i carichi di lavoro, le relazioni, i tempi, le esigenze e la prevenzione. Durante la refezione scolastica i bambini vanno abituati ad essere ordinati, autonomi e a parlare con un adeguato tono di voce. E) In base all esperienza, la quasi totalità degli infortuni in campo scolastico si verifica durante le attività motorie e quelle ricreative oppure durante gli spostamenti delle classi. Pertanto, é necessario intensificare l azione di vigilanza durante tali momenti e regolare tali attività a livello di team docente e di plesso, nel rispetto delle disposizioni generali in materia di vigilanza dettate dal Dirigente Scolastico a tutto il personale. È altresì importante responsabilizzare e abituare gli alunni a conformarsi alle regole scolastiche e ad esigerne il rispetto. ATTIVITÀ Inoltre si rileva utile sensibilizzare i genitori all utilità dell osservanza delle norme di comportamento in ambiente scolastico. Sono da evitare accatastamenti precari di materiali quando si ha necessità di raccoglierli in un locale e immaganizzarli. Nella movimentazione manuale dei carichi, quando necessaria, il personale deve prestare attenzione al peso eccessivo, all ingombro, alla posizione e allo squilibrio. Si ricorda che il peso di movimentazione manuale dei carichi non può essere superiore ai 30 Kg per gli uomini e ai 20 Kg per le donne non in gravidanza. Nelle procedure d acquisto si devono controllare sempre le certificazioni di sicurezza (schede tecniche di sicurezza, prodotti atiossici, anallergici, ).
7 In occasione di manifestazioni scolastiche, dovranno essere preventivamente interessati gli addetti alle emergenze o, in mancanza di questi, altri incaricati che dovranno accertare e controllare, almeno con tre giorni di anticipo, che: o tutte le uscite di sicurezza esistenti siano funzionali ed efficienti; o le lampade di emergenza poste sopra le uscite di emergenza siano funzionanti e lasciate accese almeno per 15 minuti; o gli spazi esterni prospicienti le uscite siano facilmente agibili, sgombri da ostacoli, puliti da sterpaglie; F) MANIFESTAZIONI SCOLASTICHE o i cancelli carrai, eventualmente utilizzati per l ingresso di mezzi di soccorso, siano liberi da ostacoli e possano essere completamente aperti; o nei locali in cui si svolge la manifestazione ci siano almeno due estintori a polvere da 6 KG, regolarmente visionati (basta controllare la punzonatura sul cartellino), fissati alla parete in due punti all interno della stanza (dell androne, del teatro, ) fra loro lontani e indicati da apposita segnaletica di sicurezza; o non siano presenti in loco armadi, fotocopiatrici o altri ostacoli che possano costituire intralcio alla movimentazione del flusso di persone previsto per la manifestazione. o Per quanto riguarda l uso di fiamme, candele, catene luminose, alberi di Natale, si fa riferimento alle disposizioni riportate al punto B) di questo documento.
8 SORVEGLIANZA DURANTE LA MANIFESTAZIONE: Occorre predisporre un piano d uscita d emergenza per i locali utilizzati (atrio scuola, teatro, sala incontri parrocchiali, centro polifunzionale, ). Gli spettatori vanno adeguatamente informati su come servirsi delle vie di fuga in caso d emergenza e sui comportamenti corretti, per la sicurezza propria e altrui, durante la manifestazione. Si dovrà procedere all individuazione delle persone (genitori, bidelli, docenti, ) disponibili a collaborare e registrarne i nominativi su un apposito stampato che verrà inviato a tutte le scuole. F) È necessario individuare: o le persone incaricate alla vigilanza (anche genitori), MANIFESTAZIONI o le uscite d emergenza che devono essere usate dagli alunni, o le uscite d emergenza per il pubblico. SCOLASTICHE Secondo le ipotesi prospettate, sarà necessario incaricare almeno due persone alla sorveglianza e gestione di un eventuale emergenza. Tali persone saranno addette a: o accogliere il pubblico e guidarlo alla sistemazione, o sorvegliare la manifestazione e assistere in caso di eventuali necessità logistiche; o controllare eventuali situazioni comportamentali scorrette del pubblico. In caso di necessità, tali persone dovranno intervenire per: o usare gli estintori; o allertare i soccorsi pubblici (Vigili del fuoco, ambulanze, Carabinieri, ); o controllare e guidare l esodo del pubblico verso l esterno; o istruire i soccorritori sulla natura dell evento; o intercettare, se necessario, l interruttore generale dell energia elettrica e la valvola del gas.
9 G) ISTRUZIONI PER VISITE GUIDATE E VIAGGI D ISTRUZIONE Di seguito si riassumono le procedure e le modalità di svolgimento che devono essere seguite nel caso di uscite didattiche, visite e viaggi d istruzione. PROCEDURE Prima dell effettuazione del viaggio, i docenti dovranno presentare in direzione: o l elenco nominativo degli alunni partecipanti; o la dichiarazione di consenso delle famiglie (autorizzazione); Inoltre, dovranno: o espletare in tempo utile tutte le pratiche organizzative (prenotazioni, tempistica organizzativa della visita, ) in modo da prevedere ogni eventuale contrattempo e/o situazione di pericolo per gli alunni; o avvisare il servizio mensa e quello di trasporto (relativamente agli alunni che ne usufruiscono); o al termine della visita, fornire una relazione scritta e dettagliata al capo d Istituto che riporti eventuali inconvenienti e disservizi registrati durante il viaggio. Sarà compito dei docenti controllare che ogni alunno possieda un documento di riconoscimento (cartellino identificativo), da portare con sé durante le uscite, appuntato su un capo d abbigliamento. MODALITÀ Ogni iniziativa di viaggio e/o uscita deve trovare motivata giustificazione nella programmazione educativo-didattica; é obbligatoria l adesione di almeno un docente ogni quindici alunni, con deroga fino a diciotto, deliberata dal Consiglio d Istituto; non sarà autorizzata la partecipazione dei Genitori, salvo motivata eccezione; sarà garantita l attività didattica per gli studenti che non aderiscono alle uscite; all inizio di ogni anno scolastico, sarà cura degli insegnanti acquisire agli atti, per ciascun alunno, il permesso dei Genitori alla partecipazione alle uscite a piedi; durante le passeggiate sarebbe auspicabile indossare indumenti ad alta visibilità (bretelline o giacchini catarifrangenti). devono altresì essere autorizzate dai Genitori le uscite e/o le visite da effettuarsi con lo scuolabus. Le richieste di autorizzazione andranno distribuite agli alunni in prossimità dell uscita e, comunque, in tempo utile perché siano restituite all insegnante prima della visita. Nella programmazione delle uscite di un intera giornata a mezzo pullman, si dovranno tenere nella dovuta considerazione le distanze chilometriche che dovranno essere compatibili con l arco di tempo di una giornata, l età dei bambini e i criteri economici delle uscite stesse.
10 Tutti i lavoratori devono: conoscere l edificio scolastico (posizione, quadri elettrici, ); dotare ogni plesso di tutti i numeri telefonici delle istituzioni pubbliche e private in materia di sicurezza ed esporli in modo visibile sopra gli apparecchi telefonici; H) attivare, in caso d infortunio e in relazione alla gravità della situazione, gli adempimenti previsti nella specifica circolare di questo Ufficio, riassunte di seguito o avvisare i genitori dell alunno infortunato, o avvisare l Ufficio segreteria dell Istituto, MISURE OPERATIVE o produrre specifiche relazioni; attivare, nel caso di evacuazione dall edificio scolastico, le procedure previste nel piano di emergenza, avvisare l ufficio dell Istituto Comprensivo o, in caso di impossibilità il Pronto Soccorso, in situazione di malori diffusi riconducibili al servizio mensa o altro; in situazione di pericolo grave e immediato, assumere le decisioni necessarie sulla base delle istruzioni, della propria formazione e del pericolo stesso, per salvaguardare la sicurezza individuale e collettiva. In questi casi il lavoratore non è perseguibile penalmente. L addetto alla sicurezza I) coordina le attività di plesso in materia, sollecita il rispetto delle istruzioni, ADDETTO ALLA SICUREZZA verifica locali, attrezzature, dispositivi di sicurezza redige apposita segnalazione scritta, indirizzata al Dirigente Scolastico, sull esito dei sopralluoghi effettuati e in merito a eventuali situazioni di pericolo rilevate, assume le decisioni nel plesso nel caso di impossibilità di comunicazione con il Dirigente Scolastico. Contestualmente all invio della presente circolare, si procederà a interessare le Amministrazioni Comunali affinché adottino tutte le misure di competenza in materia di sicurezza. Approvato in sede di Commissione Sicurezza il 22 Novembre Il Dirigente Scolastico Dott.ssa Anna Patrizia Girardi
11 Approvato dal Consiglio d Istituto del 26 Maggio 2011
IS DIR 09 ISTRUZIONE SICUREZZA DOCENTI
IS DIR 09 ISTRUZIONE SICUREZZA DOCENTI I docenti non possono mettere a repentaglio la sicurezza degli alunni e devono pertanto: sorvegliare gli alunni conoscere e informare gli alunni loro affidati sulle
DettagliMINISTERO DELL ISTRUZIONE DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO ANTONIO DE CURTIS
Circ. n. 10 Ai docenti Al personale ATA Albo Sito web Prot. N.3657/S2 Oggetto: disposizioni in materia di sicurezza e prevenzione rischi (D. Lgs. 81/08 ex legge 626/94). Per opportuna conoscenza e per
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DI LENO
ISTITUTO COMPRENSIVO DI LENO ANNO 2014 PROGRAMMA INTERVENTI PER LA SICUREZZA IN AZIENDA OGGETTO: D. LGS. 81/08 E S.M.I. SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO. L impostazione del programma aziendale per
DettagliISTITUTO TECNICO COMMERCIALE F. M. GENCO
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE F. M. GENCO COMPITI DEL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS) Ruolo del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (D. Lgs. 81/08) 1. Fatto salvo quanto
DettagliSCHEDA n. 5. Le figure costitutive della sicurezza. 1. Le figure costitutive del D. Lgs. 626/ 94. Contenuti e finalità del D. Lgs. 19-9-94, n.
SCHEDA n. 5 Le figure costitutive della sicurezza 1. Le figure costitutive del D. Lgs. 626/ 94 Contenuti e finalità del D. Lgs. 19-9-94, n. 626/94 Il D. Lgs. del 19-9-94 n. 626 recepisce direttive comunitarie
DettagliRegolamento docenti ANNO SCOLASTICO 2013/14
Regolamento docenti ANNO SCOLASTICO 2013/14 FONTI NORMATIVE Ogni docente è tenuto a rispettare quanto contenuto nel contratto di lavoro individuale, nel contratto collettivo AGIDAE, nel Progetto Educativo,
Dettaglidella SICUREZZA e della SALUTE SUI LUOGHI DI LAVORO
M. LEPORE della SICUREZZA e della SALUTE SUI LUOGHI DI LAVORO Manuale ad uso dei lavoratori Informazione dei lavoratori ai sensi dell art. 36 del D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 e s.m.i. della SICUREZZA DEFINIZIONI...5
DettagliMANUALE INFORMATIVO IN MATERIA DI SICUREZZA
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO CROCE Via Porrettana, 97 40033 Casalecchio di Reno (BO) Tel.051 598372 fax 051 6192124 e-mail: iccroce@iccroce.org sito web:
DettagliFormazione Particolare Aggiuntiva Preposti Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011
Formazione Particolare Aggiuntiva Preposti Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011 Modalità d esercizio della funzione di preposto Relazioni tra i vari soggetti interni ed esterni del sistema di prevenzione
DettagliDOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (D.U.V.R.I.)
All. 5 DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (D.U.V.R.I.) APPALTO DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA AD ALUNNI DISABILI NELLA SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI 1 E 2 GRADO SERVIZIO
DettagliPO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.
INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE
DettagliDOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE D.U.V.R.I. - BOZZA
COMUNE DI COSSIGNANO Gara per l affidamento del servizio di mensa scolastica per la scuola dell infanzia e la scuola primaria anni scolastici 2012/2013 e 2013/2014. DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
DettagliCOMUNE DI MONTICELLO D ALBA - Provincia di Cuneo- REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO MENSA SCOLASTICA
COMUNE DI MONTICELLO D ALBA - Provincia di Cuneo- REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO MENSA SCOLASTICA APPROVATO CON DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. 41 DEL 22/12/2010 MODIFICATO CON DELIBERA DI CONSIGLIO
DettagliRUOLI E FUNZIONI DEI SOGGETTI DEL SISTEMA PREVENZIONISTICO
RUOLI E FUNZIONI DEI SOGGETTI DEL SISTEMA PREVENZIONISTICO QUALIFICA RUOLO FUNZIONI E MANSIONI DIRIGENTE SCOLASTICO DATORE DI LAVORO Definisce gli interventi, le priorità, le necessità finanziarie, riguardo
DettagliREGOLAMENTO DEI LABORATORI DI ESERCITAZIONI ELETTRICO/ELETTRONICHE E DI MISURE ELETTRICHE
ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE POLO DI FELTRE sez. I.T.C. Colotti Viale Mazzini, 12-0439/302480 - Fax 0439/317937 sez. I.P.I.A. Rizzarda Via Martiri della Libertà, 5-0439/840313 - Fax 0439/840932
DettagliVIGILANZA SUGLI ALUNNI
ISTITUTO COMPRENSIVO COMO PRESTINO-BRECCIA Via Picchi 6-22100 COMO Tel. 031507192 Fax 031 004738 C.F. 80020220135 coic81300n@istruzione.it VIGILANZA SUGLI ALUNNI REGOLAMENTO concernente la disciplina della
DettagliPROCEDURA DI SICUREZZA
SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DAI RISCHI Pagina 1 di 5 PROCEDURA DI SICUREZZA 1. NORME DI COMPORTAMENTO GENERALI 2. Revisione numero Data emissione e/o ultima modifica Approvata da Emessa da S.P.P.R.
DettagliMASSIMO RAMASCO - Sede A.N.CO.R.S. Varese
Il concetto di sicurezza a scuola è quasi sempre associato a situazioni di rischio connesse alla vulnerabilità degli edifici scolastici e alle questioni inerenti la loro sicurezza strutturale, igienica
DettagliPROCEDURA DEL SISTEMA QUALITA. NORME UNI EN ISO 9001:2008 Data 28/01/2015 Pag. 1 di 6 CONTROLLO E SICUREZZA DEGLI ALUNNI
NORME UNI EN ISO 9001:2008 Data 28/01/2015 Pag. 1 di 6 CONTROLLO E DEGLI ALUNNI Indice 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RESPONSABILITA' 4. PROCEDURA 4.1 Rilascio del diario 4.2 Assenze 4.2.1 Assenze
DettagliDOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI SPECIFICI DEL LUOGO DI LAVORO E MISURE ADOTTATE PER ELIMINARE LE INTERFERENZE (L.123/07 - art. 26 del D.Lgs. 81/08) STAZIONE APPALTANTE:
DettagliREGOLAMENTO DI UTILIZZO DEL LABORATORIO DI INFORMATICA. Norme di accesso:
REGOLAMENTO DI UTILIZZO DEL LABORATORIO DI INFORMATICA Norme di accesso: 1) L accesso al laboratorio di informatica è subordinato all accettazione del presente regolamento; 2) L accesso è riservato ai
DettagliREGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO NEI LOCALI DELL UNIVERSITA TELEMATICA e-campus
REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO NEI LOCALI DELL UNIVERSITA TELEMATICA e-campus Art. 1 - Finalità e riferimenti normativi 1. Il presente Regolamento viene emanato al fine di disciplinare il divieto di fumo
DettagliMISURE DI EVACUAZIONE PER LA SEZIONE INFN DI MILANO RELATIVAMENTE AL LABORATORIO LASA REGOLAMENTO
MISURE DI EVACUAZIONE PER LA SEZIONE INFN DI MILANO RELATIVAMENTE AL LABORATORIO LASA REGOLAMENTO Qualora si verichi un incidente tale da rendere necessario l abbandono cautelativo dell edificio (p. es.
DettagliLICEO SCIENTIFICO STATALE TITO LUCREZIO CARO Via A. Manzoni, 53 80123 NAPOLI Tel.: 0817144396 fax: 081649021 e-mail lucreziocaro@libero.
LICEO SCIENTIFICO STATALE TITO LUCREZIO CARO Via A. Manzoni, 53 80123 NAPOLI Tel.: 0817144396 fax: 081649021 e-mail lucreziocaro@libero.it INFORMAZIONE AGLI STUDENTI (ai sensi D.Lgs. 81 del 9 aprile 2008)
DettagliRegolamento alunni della Scuola Primaria
Regolamento alunni della Scuola Primaria ISTITUTO COMPRENSIVO DI FICARAZZI Cortile Giallombardo - 90010 FICARAZZI La Scuola, come ogni società esistente, richiede il rispetto di regole chiare e precise
DettagliParte IV Area personale ATA
Sommario PARTE IV AREA PERSONALE ATA... 1 Art. 29 Norme di comportamento comuni a tutto il Personale A.T.A.... 1 Art. 30 - Norme di comportamento specifiche del Personale amministrativo agli sportelli
DettagliREGOLAMENTO DI ISTITUTO SCUOLA PRIMARIA
REGOLAMENTO DI ISTITUTO SCUOLA PRIMARIA Entrata 8.10 8.15 Chiusura cancelli: 8.20 Ingresso Gli alunni non possono accedere nei locali scolastici se non 5 minuti prima dell inizio delle lezioni. L ingresso
DettagliCOMUNE DI SASSARI. Provincia di Sassari
COMUNE DI SASSARI Provincia di Sassari Azienda ISTITUTO COMPRENSIVO MONTE ROSELLO ALTO VIA MANZONI N. 1/A 07100 SASSARI TEL 079/244074 FAX 079/2590926 Email: ssic84900t@istruzione.it Datore di Lavoro Dott.
Dettagli6. COORDINAMENTO E VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE
Pagina 1 di 5 1. PREMESSA Il presente documento è parte integrante della documentazione contrattuale viene allegato alla documentazione inviata agli offerenti in fase di selezione e deve essere firmata
DettagliMODALITA DI ACCESSO E DI UTILIZZAZIONE DEI LABORATORI DI INFORMATICA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO E DELLA SCUOLA PRIMARIA
ISTITUTO COMPRENSIVO OLGA ROVERE DI RIGNANO FLAMINIO (RM) A.S. 2011-2012 MODALITA DI ACCESSO E DI UTILIZZAZIONE DEI LABORATORI DI INFORMATICA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO E DELLA SCUOLA PRIMARIA
DettagliGestione servizio di segreteria (Processo di Supporto)
Istituto Comprensivo E. Curti di Gemonio Gestione servizio di segreteria (Processo di Supporto) Codice PQ 043 Modalità di distribuzione Copia non controllata Copia controllata numero 1 consegnata a: Dirigente
DettagliLABORATORIO AUTOMAZIONI INDUSTRIALI
I.T.I.S. Max Planck Lancenigo di Villorba (TV) LABORATORIO AUTOMAZIONI INDUSTRIALI A) Aspetti generali REGOLAMENTO DEL LABORATORIO 1) Tutti i docenti che, a qualsiasi titolo, utilizzano il laboratorio
DettagliSERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
Istituto Comprensivo TALIERCIO Via Commercio, 1 Marina di Carrara SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE REGISTRO ANTINCENDIO CONTROLLI E MANUTENZIONE DI SISTEMI, DISPOSITIVI, ATTREZZATURE ED IMPIANTI ANTINCENDIO
DettagliComune di Spilamberto Provincia di Modena. Regolamento per la gestione del sistema di video sorveglianza
Comune di Spilamberto Provincia di Modena Regolamento per la gestione del sistema di video sorveglianza approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n 8 del 18 gennaio 2005 INDICE ART. 1: ART. 2:
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA
1 REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA ART. 1 OGGETTO E FINALITA DEL SERVIZIO Il servizio di refezione scolastica è realizzato dal Comune nell ambito delle proprie competenze. Il servizio
DettagliI.C. ALDO MORO - CAROSINO a.s. 2012-2013 REGOLAMENTO DI UTILIZZO DEL LABORATORIO DI INFORMATICA
I.C. ALDO MORO - CAROSINO a.s. 2012-2013 REGOLAMENTO DI UTILIZZO DEL LABORATORIO DI INFORMATICA Norme di accesso: 1) l accesso al laboratorio di informatica è subordinato all accettazione del presente
DettagliDatori di Lavoro LORO SEDI
Prot.n. 40765 Del 07/06/2016 Classif. IX/9 Ai Datori di Lavoro E, p.c. Al Magnifico Rettore Prof. Eugenio Gaudio LORO SEDI Oggetto: corretto utilizzo degli estintori portatili e delle porte antincendio
DettagliB C. della SICUREZZA negli ALBERGHI Manuale ad uso dei lavoratori Informazione ai sensi dell art. 36 e dei Titoli II e III del D.Lgs. 81/2008 e s.m.
ROCCO VITALE A B C della SICUREZZA negli ALBERGHI Manuale ad uso dei lavoratori Informazione ai sensi dell art. 36 e dei Titoli II e III del D.Lgs. 81/2008 e s.m. 1 A B C della SICUREZZA negli ALBERGHI
DettagliINDICE REGOLAMENTO DELLE USCITE DIDATTICHE, DEI VIAGGI D'ISTRUZIONE E DELLE VISITE GUIDATE E OCCASIONALI. Delibera n. 4 del Consiglio di istituto
Istituto comprensivo Statale G. Carducci Porto Azzurro REGOLAMENTO DELLE USCITE DIDATTICHE, DEI VIAGGI D'ISTRUZIONE E DELLE VISITE GUIDATE E OCCASIONALI Delibera n. 4 del Consiglio di istituto Data: 16/12/09
DettagliUNIVERSITA DI MESSINA. REGISTRO ANTINCENDIO DPR n 37/98
UNIVERSITA DI MESSINA REGISTRO ANTINCENDIO DPR n 37/98 CONTROLLI E MANUTENZIONE DI SISTEMI, DISPOSITIVI, ATTREZZATURE ED IMPIANTI ANTINCENDIO Struttura: DATA del Responsabile della struttura PAGINE Totali.
DettagliISTITUTO ONNICOMPRENSIVO CELANO REGOLAMENTO PER L USO DELLE MACCHINE FOTOCOPIATRICI
ISTITUTO ONNICOMPRENSIVO CELANO REGOLAMENTO PER L USO DELLE MACCHINE FOTOCOPIATRICI Adottato dal Commissario Straordinario con delibera n. 7 del 11/09/2015 INDICE PREMESSA 2 Art. 1 Uso della macchina fotocopiatrice
DettagliCircolare n. 47 data, 15.10.2015. E, p.c. R.L.S.
ISTITUTO COMPRENSIVO Sede Centrale Via Don Minzoni, n 1 tel segret 099 5635481 tel presid 099 5619721, Fax n 099 5669005 wwwistitutocomprensivopignatelligovit Distretto n054 - Cod Mecc TAIC85900X - CF
DettagliCorso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi
Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi La sicurezza sui luoghi di lavoro Norme di sicurezza per costruzione e gestione impianti sportivi Ing. Luca Magnelli Firenze 19 ottobre 2010 D.M. 18 marzo
DettagliComune di Rovello Porro Prov. di Como
Comune di Rovello Porro Prov. di Como REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA 1. Oggetto del Regolamento e finalità del servizio. Le norme del presente Regolamento si applicano al servizio
DettagliLo Stoccaggio dei Prodotti Fitosanitari
Lo Stoccaggio dei Prodotti Fitosanitari Dal 01/01/15, come previsto dal Piano di Azione Nazionale sull uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, diventeranno obbligatorie le norme relative al Deposito
DettagliREGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA IC8 (Approvato dal Consiglio d Istituto nella seduta del 30/06/2015)
ISTITUTO COMPRENSIVO N. 8 VIA CA' SELVATICA,11-40123 BOLOGNA Tel 051333384 Fax 0516143898 Sito Web: http://www,ottovolante.org e-mail: comprensivo8@gmail.com boic85100g@istruzione.it REGOLAMENTO DELLA
DettagliNorme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita
Pag. 1 di 5 Norme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita Premessa Questa nota è indirizzata al personale, dipendente e/o associato, autorizzato
DettagliREGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA COMUNALE.
REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA COMUNALE. Approvato con deliberazione di C.C. n. 30 del 27.3.1998 Modificato con deliberazioni di C.C.: n. 49 del 29.5.1998 n.
DettagliSICUREZZA DELLE VIE DI FUGA NEI PICCOLI LUOGHI DI LAVORO
SICUREZZA DELLE VIE DI FUGA NEI PICCOLI LUOGHI DI LAVORO Le vie di esodo costituiscono il primo problema da affrontare quando si progetta la sicurezza di un edificio. Infatti, la sicurezza delle persone
DettagliPreparazione Verifica Approvazione
Pag. 1 di pag. 5 NORME UNI EN ISO 9001 : 2008 GESTIONE LE PULIZIE E LA MANUTENZIONE INDICE 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RESPONSABILITA 4. PROCEDURA 4.1 Pulizia 4.2 Manutenzione ordinaria e straordinaria
DettagliISTITUTO COLOMBO PIANO DI EMERGENZA ESTERNO ORGANIZZAZIONE ATTIVITA ESTERNE TORRE G. NA
ISTITUTO COLOMBO PIANO DI EMERGENZA ESTERNO ORGANIZZAZIONE ATTIVITA ESTERNE (redatto ai sensi del D.Lgs 81/2008 ) TORRE G. NA Definizioni generali 1.1 Obiettivi I principali obiettivi del piano di emergenza
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO ALBENGA 2 REGOLAMENTO VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE
ISTITUTO COMPRENSIVO ALBENGA 2 REGOLAMENTO VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE Premessa 1.1 Le visite guidate e i viaggi di istruzione si configurano come esperienze di crescita personale e di apprendimento
Dettaglidella SICUREZZA NELLA SCUOLA
Informazione ai sensi del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, D.M. 382/98, D.M. 363/98 e Circolare Ministero Pubblica Istruzione n. 119 del 29/4/1999 A B C della SICUREZZA NELLA SCUOLA Manuale ad uso dei docenti,
DettagliGUIDA ALLA SICUREZZA SUL POSTO DI LAVORO
GUIDA ALLA SICUREZZA SUL POSTO DI LAVORO Il presente opuscolo vuole essere un utile guida per lavoratori, lavoratrici, datori di lavoro e i soggetti collegati al mondo del lavoro. Le informazioni contenute
DettagliNORME GENERALI DI COMPORTAMENTO
NORME GENERALI DI COMPORTAMENTO Il comportamento corretto e prudente di ognuno è il miglior modo di prevenzione contro ogni genere di infortunio - Non correre nei corridoi, scale, laboratori, ecc. - Non
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DI ARESE
Arese, 22 settembre 2013 Prot. n. 3233 / viaggi A tutto il personale docente e non docente IC Don Gnocchi Loro Sedi REGOLAMENTO PER VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE Premessa All Albo Le iniziative
DettagliREGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEI LOCALI DELL ORDINE
REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEI LOCALI DELL ORDINE Il Consiglio dell OMCeO Ve disciplina le modalità di utilizzo della sala riunioni dell Ordine, al fine di favorire e promuovere lo svolgimento di attività
DettagliOBIETTIVI DI UN PIANO DELLE EMERGENZE E DI EVACUAZIONE
OBIETTIVI DI UN PIANO DELLE EMERGENZE E DI EVACUAZIONE MINIMIZZARE I DANNI ALLE PERSONE AGEVOLARE L ESODO DALLE STRUTTURE PREVENIRE O LIMITARE I DANNI AL PATRIMONIO, ALL ATTIVITA LAVORATIVA ED AGLI AMBIENTI
DettagliPIANO DI PRIMO SOCCORSO
SCUOLA DELL'INFANZIA L'AQUILONE 9 Istituto Comprensivo - PADOVA PIANO DI PRIMO SOCCORSO IL PRIMO SOCCORSO È RIVOLTO A QUALSIASI PERSONA PRESENTE NELLA SCUOLA CHE INCORRA IN INFORTUNIO O MALORE. Insegnanti
Dettaglirischi in negozio CULTURA DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NEL TERZIARIO E NEI SERVIZI
CULTURA DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NEL TERZIARIO E NEI SERVIZI rischi in negozio Cultura della sicurezza patrimonio comune del mondo del lavoro: impresa, lavoratori e parti sociali. Il testo unico sulla
DettagliPROCEDURE GENERALI DA SEGUIRE IN CASO DI EMERGENZA PER IL PERSONALE NON DOCENTE Tra il personale non docente sono inclusi anche gli Addetti alle emergenze, i quali sono formati in modo specifico sul comportamento
DettagliRegolamento per la tutela della riservatezza dei dati personali
CITTA DI RONCADE Provincia di Treviso Via Roma, 53 31056 - RONCADE (TV) Tel.: 0422-8461 Fax: 0422-846223 Regolamento per la tutela della riservatezza dei dati personali Approvato con delibera di Consiglio
DettagliLA SICUREZZA NELL AMBIENTE SCOLASTICO
LA SICUREZZA NELL AMBIENTE SCOLASTICO dispensa informativa per docenti e non docenti A CURA DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE PREMESSA Le informazioni contenute nella presente dispensa sono nozioni
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE DI COMMISSIONE MENSA
COMUNE di PORTO MANTOVANO REGOLAMENTO COMUNALE DI COMMISSIONE MENSA Approvato con Deliberazione Consiglio Comunale n. del 2 Art. 1 - Finalità La Commissione Mensa ha la finalità di favorire la partecipazione,
DettagliREGOLAMENTO SULL USO DI TELEFONI CELLULARI ED ALTRI DISPOSITIVI ELETTRONICI IN AMBITO SCOLASTICO
REGOLAMENTO SULL USO DI TELEFONI CELLULARI ED ALTRI DISPOSITIVI ELETTRONICI IN AMBITO SCOLASTICO PREMESSA L'uso improprio del cellulare e di altri dispositivi elettronici di comunicazione o di intrattenimento
DettagliCOMUNE DI SESTU PROVINCIA DI CAGLIARI LINEE DI INDIRIZZO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA
COMUNE DI SESTU PROVINCIA DI CAGLIARI LINEE DI INDIRIZZO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA Indice generale Articolo 1...3 Articolo 2...3 Articolo 3...3 Articolo 4...3 Articolo 5...3 Articolo
DettagliCOMUNE DI VILLANOVA DI CAMPOSAMPIERO PROVINCIA DI PADOVA REGOLAMENTO DISCIPLINANTE L ALBO DEI VOLONTARI
COMUNE DI VILLANOVA DI CAMPOSAMPIERO PROVINCIA DI PADOVA REGOLAMENTO DISCIPLINANTE L ALBO DEI VOLONTARI Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 6 del 18.03.2016 1 REGOLAMENTO DISCIPLINANTE
DettagliCOMUNE DI SASSARI. Provincia di Sassari
COMUNE DI SASSARI Provincia di Sassari Azienda ISTITUTO COMPRENSIVO MONTE ROSELLO ALTO VIA MANZONI N. 1/A 07100 SASSARI TEL 079/244074 FAX 079/2590926 Email: ssic84900t@istruzione.it Datore di Lavoro Dott.
DettagliCOMUNE DI TAVERNERIO Regolamento Comunale della Mensa Scolastica
COMUNE DI TAVERNERIO Regolamento Comunale della Mensa Scolastica Art. 1 Finalità Il servizio di mensa scolastica è realizzato dal Comune nell ambito delle proprie competenze stabilite dalla legislazione
DettagliAppalto per l affidamento dei Servizi relativi alle aree infanzia e adolescenza dei Comuni di Sotto il Monte Giovanni XXIII e Carvico
CITTA DI SOTTO IL MONTE GIOVANNI XXIII PROVINCIA DI BERGAMO Appalto per l affidamento dei Servizi relativi alle aree infanzia e adolescenza dei Comuni di Sotto il Monte Giovanni XXIII e Carvico Biennio
DettagliRISCHIO INCENDIO NEI CANTIERI
RISCHIO INCENDIO NEI CANTIERI Normalmente poco considerato nei cantieri. Tuttavia possono costituire fonte di innesco con conseguenze devastanti: - Uso fiamme libere per operazioni di impermeabilizzazioni
DettagliPiano di sorveglianza
ISTITUTO COMPRENSIVO DON LORENZO MILANI Scuola dell infanzia Giovanni Paolo II Via Flaminio Plati 20029 Turbigo (Mi) Tel e Fax 0331871086 email infanziaturbigo@comprensivoturbigo.gov.it - http://www.comprensivoturbigo.gov.it
DettagliPROGETTO SICUREZZA ISTITUTO COMPRENSIVO OVEST 1
PROGETTO SICUREZZA ISTITUTO COMPRENSIVO OVEST 1 BRESCIA Unità didattica n. 1 LA PROVA D EVACUAZIONE Percorsi d apprendimento A 1A.1 Il percorso d evacuazione 1A.2 I comportamenti corretti 1A.3 La segnaletica
DettagliI DIRITTI E DOVERI DEI LAVORATORI
Avv. Luisella Collu I DIRITTI E DOVERI DEI LAVORATORI 28/05/2015 Avv. Luisella Collu CENNI STORICI LEGISLATIVI 2 Il Codice civile Art. 2087 - Tutela delle condizioni di lavoro L imprenditore è tenuto ad
DettagliISTITUTO TECNICO ECONOMICO STATALE L. AMABILE
ISTITUTO TECNICO ECONOMICO STATALE L. AMABILE Via De Concilii, 13 83100 AVELLINO Tel. 0825.1643241 Fax 0825. 1643242 E-mail: AVTD03000B@istruzione.it PEC: AVTD03000B@PEC.ISTRUZIONE.IT Sito web: www.itcamabile.it
DettagliOBBLIGHI DEL PREPOSTO ART. 19 D.LGS. 81/08
PREPOSTO Il PREPOSTO è la persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell incarico conferitogli, sovrintende alla attività
DettagliPROCEDURA PER LA GESTIONE DEI LABORATORI/ AULE SPECIALI E LA MANUTENZIONE DELLE APPARECCHIATURE DEI LABORATORI
PROCEDURA PER LA GESTIONE DEI LABORATORI/ AULE SPECIALI E LA MANUTENZIONE DELLE APPARECCHIATURE DEI LABORATORI EMESSA DA: VERIFICATA DA: APPROVATA DA: (Responsabile della gestione dei laboratori/aule )
DettagliDISPOSIZIONI GENERALI IN MATERIA DI ORGANIZZAZIONE DELLA VIGILANZA DEGLI ALUNNI a.s. 2015/16
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Antonio Genovesi SAIC87700C Via Domenico Amato, 2 c.a.p. 84099 SAN CIPRIANO PICENTINO (SA) Tel.e Fax 089861753 e.mail : saic87700c@istruzione.it www.icsanciprianopicentino.gov.it
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE PER IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA SCOLASTICA
REGOLAMENTO COMUNALE PER IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA SCOLASTICA Approvato con deliberazione di Consiglio comunale n.4 in data 10.03.2003 In vigore dal 01.04.2003 Il Sindaco: Alberto Bartesaghi
DettagliComune di Airuno REGOLAMENTO SERVIZIO MENSA SCOLASTICA
Comune di Airuno REGOLAMENTO SERVIZIO MENSA SCOLASTICA Deliberazione di Consiglio Comunale 31 25.09.2002 Approvazione Deliberazione di Consiglio Comunale 14 29.06.2005 Modifica Deliberazione di Consiglio
DettagliUniversità di Parma Facoltà di Ingegneria. Polo Tecnologico Nettuno
Università di Parma Facoltà di Ingegneria Polo Tecnologico Nettuno Guida ai servizi FINALITÀ...2 COORDINATORE...3 SEGRETERIA DIDATTICA E CEDI...4 TUTORI...5 DATI UTILI...6 Finalità L obiettivo di questa
DettagliGli attori della sicurezza
Gli attori della sicurezza Materiali didattici elaborati CHANGE srl Ente di Formazione Accreditato dalla Regione Emilia Romagna DG n 1182 e 255/08 Certificato UNI EN ISO 9001:2008 n 10270 20/12/05 Organizzare
DettagliMODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI
Pagina:1 di 6 MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI INDICE 1. INTRODUZIONE...1 2. ATTIVITÀ PRELIMINARI ALL INIZIO DELLE VERIFICHE...2 3. PIANO OPERATIVO DELLE ATTIVITÀ...2
DettagliSERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA DOCUMENTO UNICO VALUTAZIONE RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) E COSTI PER LA SICUREZZA DEL LAVORO
SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA DOCUMENTO UNICO VALUTAZIONE RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) E COSTI PER LA SICUREZZA DEL LAVORO (art. 26 del d.lgs. n. 81/2008 - Sicurezza e salute nel luogo di lavoro)
DettagliLE PERSONE COINVOLTE. Ha i principali obblighi nei riguardi della salute e della sicurezza dei lavoratori durante il lavoro.
Sicurezza Sul Lavoro LE PERSONE COINVOLTE IL DATORE DI LAVORO Ha i principali obblighi nei riguardi della salute e della sicurezza dei lavoratori durante il lavoro. Datore di lavoro è il titolare del rapporto
DettagliREGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE. ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento.
REGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento Il Centro socio-culturale di Azzanello di Pasiano di Pordenone (di seguito nominato
DettagliPROCEDURA VIAGGI DI ISTRUZIONE PR.10. ORGANIZZAZIONE VIAGGI DI ISTRUZIONE e VISITE GUIDATE
Pag. 1 di 6 ORGANIZZAZIONE e VISITE GUIDATE REV. MOTIVO REDAZIONE VERIFICA ED APPROVAZIONE 00 Prima edizione Responsabile della Qualità Prof. Fausto Di Palma Firma Dirigente Scolastico Prof. Adriano Di
DettagliLA SICUREZZA NELLE SCUOLE D.Lgs. 81/2008
LA SICUREZZA NELLE SCUOLE D.Lgs. 81/2008 IL DECRETO LEGISLATIVO La disciplina dettata dal Decreto Legislativo 81/2008 è volta espressamente al miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori.
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO P. CARMINE CANNOBIO. Regolamento volontari. Regolamento. a scuola. volontari a scuola
ISTITUTO COMPRENSIVO P. CARMINE CANNOBIO Regolamento volontari a scuola Regolamento volontari a scuola REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DI VOLONTARI PER IL MIGLIORAMENTO DELL OFFERTA FORMATIVA Art.1 Oggetto
Dettagli4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;
Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui
DettagliREGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA
REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA (Emanato con D.R. n. 1215 del 28 giugno 2007, pubblicato nel Bollettino Ufficiale n. 69) Sommario
DettagliREGOLAMENTO D USO AMBIENTI SCOLASTICI
REGOLAMENTO D USO AMBIENTI SCOLASTICI IN TUTTI I LOCALI SCOLASTICI E obbligo per tutto il personale: attenersi e far attenere gli alunni alle disposizioni ai fini della prevenzione e protezione individuale
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA COMUNALE (C.M.) Approvato con Delibera C.C n.
REGOLAMENTO COMUNALE PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA COMUNALE (C.M.) Approvato con Delibera C.C n. 13 del 11/02/2005 ART. 1 FUNZIONI La Commissione Mensa Comunale (d ora
DettagliCOMUNE DI RENATE Provincia di Monza e Brianza
REGOLAMENTO COMUNALE PER L INSTALLAZIONE E LA TENUTA DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato dal Consiglio Comunale con delibera n. 50 del 25/11/2009 versione 3 03/11/2009 REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE
DettagliREGOLAMENTO MENSA DEL PLESSO DON MILANI
Ministero dell istruzione, università e ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI NAVE Via Brescia, 20 25075 NAVE (BS)-Tel. 0302537490 Fax 0302534680 C.F. 80051740175 Cod.Mecc.BSIC85300T e-mail icnave@provincia.brescia.it--p.e.c.
DettagliPROGETTO VIAGGI D ISTRUZIONE
PROGETTO VIAGGI D ISTRUZIONE Anno scolastico 2011-2012 PREMESSA I Viaggi d Istruzione effettuati durante l anno scolastico sono iniziative integrative dell attività didattica e del percorso formativo dei
DettagliDirigente Scolastico / Collaboratore D.S.
7/a Dirigente Scolastico / Collaboratore D.S. 1. Il Dirigente Scolastico (o in sua vece il collaboratore del Dirigente Scolastico), una volta valutata la necessità di abbandonare rapidamente l edificio:
DettagliÈ assolutamente vietato utilizzare apparecchiature elettriche non a norma. Evitare l uso di prese multiple. Non utilizzare apparecchiature
LAVORO ELETTRICO In Italia la norma CEI 11-48 del 1998 stabilisce le prescrizioni generali per l esercizio sicuro degli impianti elettrici e per l esecuzione dei lavori su od in prossimità di tali impianti.
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE DEI SERVIZI DI TRASPORTO E MENSA SCOLASTICA
COMUNE DI BASCHI PROVINCIA DI TERNI REGOLAMENTO COMUNALE DEI SERVIZI DI TRASPORTO E MENSA SCOLASTICA (Approvato con delibera consiliare n. 50 del 30.09.2010) TITOLO I Norme Generali TITOLO II Trasporto
Dettagli