MODELLI LOCALI DI SVILUPPO
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- Jacopo Pellegrini
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1 MODELLI LOCALI DI SVILUPPO 1.a PRESENTAZIONE DEL CORSO A Obiettivi i) Meccanismi ii) Cause iii) Politiche B Contenuti i) ottica lungo periodo ii) fatti stilizzati iii) rassegna storica iv) modelli v) concetti base C Modalità i) offerta: lezioni frontali e bibliografia estesa online ii) domanda: tesina con presentazione e/o prova scritta iii) tempi: appelli
2 1.b RECUPERO: MACROECONOMIA CONGIUNTURALE A Concetti base i) Prodotto (pil): Y <= C + I + G + (X-M) ii) Reddito: Y => C + S + T iii) Equilibrio macroeconomico: Reddito = Prodotto = Y iv) Condizioni di equilibrio: da I = S a I + G + X = S + T + M B L interpretazione di Keynes i) Domanda autonoma e non: C = cy S = Y-cY M = my T = ty I = I(i,E) X = X(e,p/p*) G = G ii) Moltiplicatore iii) Equilibrio macro e pieno impiego delle risorse: solo il primo è garantito quindi strumenti intervento iv) Un ottica di breve periodo? prezzi fissi C L interpretazione dei (neo-)classici i) Scelta intertemporale: Ct = C(i) e quindi I(i) = S(i) ii) Neutralità della moneta: iii) Equilibrio macro e pieno impiego: coincidono, se intervento su regole del gioco e forse beni pubblici iv) Un ottica di lungo periodo? prezzi flessibili D Ponti verso il lungo periodo i) Scelta intertemporale (ponte neoclassico) ii) Scelte di investimento e stock di capitale: I = K iii) Disavanzo e debito pubblico: G T = D e D = T o B o M iv) Bilancia dei pagamenti e debito estero
3 2.a CONGIUNTURA, CRESCITA E SVILUPPO A Macroeconomia congiunturale vs. economia della crescita e dello sviluppo La macroeconomia congiunturale vede gli aspetti di domanda (e di efficiente allocazione di risorse date) L economia dello sviluppo vede gli aspetti di offerta (accrescere la capacità produttiva) B Sviluppo del prodotto potenziale e funzione di produzione aggregata Y = f(k,l) = f(k,l,t) = f(k,l,e,m) = f(k,l,infra) = f(k,l,cap.umano) = f( Ipotesi di produttività marginali del capitale e del lavoro positive Cobb-Douglas: rendim. marginali decrescenti, rendim. scala costanti, progresso tecnico non incorporato Y = A.K b.l (1-b) => Y = A.(K/L) b.l => Y/L = A.(K/L) b => q = A.k b C Reddito pro capite e produttività per addetto: nei modelli hp tassi attività L/P e disoccup. U/L costanti D Differenziali nei livelli di benessere e nei tassi di crescita (legami e confronti) I differenziali nei livelli di benessere sono connessi a differenziali nei tassi di crescita di lungo periodo => piccoli differenziali nei tassi di l.p. hanno conseguenze assai più grandi dei differenziali congiunturali => politiche strutturali (vs. congiunturali) anche per ottenere piccoli differenziali convengono E Bisogni, distribuzione del reddito (tra proprietari delle risorse e tra famiglie) e crescita La crescita soddisfa meglio i bisogni e facilita soluzione problemi socio-economici perché riduce il peso della scarsità (vincoli alla frontiera delle possibilità produttive) crescita per dividere la torta (Kaldor) F Benessere materiale e immateriale: sviluppo economico, sviluppo umano e sostenibilità ambientale Reddito pro capite vs. human development index (speranza di vita, scolarizzazione, consumi)? correlati!
4 2.b CRESCITA E SVILUPPO A Definizione e fatti stilizzati della crescita (Kaldor, 1963) Crescita: variazione del PIL pro capite la produttività non è tutto, ma nel lungo periodo è quasi tutto (Krugman) - crescita del reddito pro capite (Y/P = y = q = Y/L) - crescita del capitale fisso per addetto (K/L = k) - costanza del tasso di rendimento del capitale - costanza delle quote di reddito di lavoro e capitale (nella f.p. Cobb-Douglas (1-b), b ) - differenze internazionali (e interregionali) nel tasso di crescita della produttività per addetto ( q/q) empiricamente validi almeno per i paesi sviluppati, in genere B Definizione e fatti stilizzati dello sviluppo (Kuznets, 1973) Sviluppo: crescente capacità di fornire beni economici sempre più diversificati grazie a progresso tecnologico e conseguenti mutamenti ideologici e istituzionali (Kuznets, 1966) n.b. esclude che la ricchezza dipenda dalla dotazione di risorse o dallo sfruttamento di risorse altrui - rapido mutamento strutturale (peso relativo dei settori) - urbanizzazione (e metropolizzazione) - maggiore istruzione (scolarizzazione) - dal lavoro a domicilio al lavoro dipendente in fabbrica/ufficio (pendolarismo) - apertura agli scambi internazionali (e interregionali) - progresso tecnologico che riduce la dipendenza dalle risorse naturali - peso crescente dello stato nazionale (regole, infrastrutture)
5 C Contabilità della crescita Fondata sulla funzione di produzione Cobb-Douglas, semplice e realistica, stimando b Y = A.K b.l (1-b) => Y = A.(K/L) b.l => Y/L = A.(K/L) b => q = A.k b A: TFP ossia produttività totale dei fattori (stato della conoscenza o della tecnologia) Equazione di contabilità del reddito nazionale o PIL (in %): g = (1-b).n + b.k + a 0 < b < 1 => g < n, k ; n = k = 0 => g = a : il progresso tecnologico determina il saggio di crescita per confronti nel tempo e nello spazio è più rilevante l equazione di contabilità del prodotto pro capite: g = y + n ; k = q + n => y+n = (1-b).n + b.(q+n) + a => y = b.q + a = b.(k n) + a Tinbergen (1942): Abramowitz (1956): Solow (1957): a conta per 80% della crescita ( residuo di Solow ), n conta per g ma deprime y (Malthus) Denison (1962): crescita USA , poi aggiornato, fino a K: 54,23% => 12,3% 19% L: 76,71% => 54,3% 32% T: 0% => 0,0% 0% (incluse risorse naturali) A: => 30,0% 28% H: 14% economie di scala 9% (grazie a dimensione del mercato) efficienza allocativa (settori) 8% (grazie a libero scambio) regolazione normativa - 9% (sanità sicurezza ambiente; conflittualità reati) Kuznets (1971): lo sviluppo bilanciato appare empiricamente più vero di take-off o catching-up Mankiw-Romer-Weil (1992): inserendo il capitale umano, h assorbe gran parte di a e non deprime y
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