Realizzazione di impianti fotovoltaici sulle coperture di edifici comunali - annualità

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1 Ing. Daniele Panero Piazza Duncanville, Monasterolo di Savigliano (CN) /Fax Cell C.F. PNR DNL 79C25 B111C C O M U N E d i V O L V E R A P R O V I N C I A d i T O R I N O OGGETTO: UBICAZIONE IMPIANTO: COMMITTENTE: PROGETTISTA: Realizzazione di impianti fotovoltaici sulle coperture di edifici comunali - annualità Via Ponsati, 34 Via Risorgimento, VOLVERA TO Amministrazione Comunale di Volvera Via Ponsati, VOLVERA TO Timbro Firma COMMITTENTE: Timbro Firma NOTE E VISTI: AGGIORNAMENTI: PROGETTO IMPIANTO ELETTRICO - DEFINITIVO/ESECUTIVO - Relazione Specialistica - SCUOLA DELL INFANZIA RODARI - TAVOLA: SCALA: EL DATA: 03 ottobre 2013 : : CONTROLLO: Panero D. --- Questo elaborato è protetto dai diritti di proprietà - è VIETATA la riproduzione senza autorizzazione del progettista

2 Via Ponsati, VOLVERA TO Pag. 2 SOMMARIO 1. DESCRIZIONE 4 2. DATI GENERALI UBICAZIONE IMPIANTO COMMITTENTE TECNICO 5 3. DATI di PROGETTO LOCALIZZAZIONE DEL SITO FATTORI MORFOLOGICI E AMBIENTALI 6 Ombreggiamento 7 Albedo POTENZA E PRODUCIBILITA CLASSIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI DATI DEL SISTEMA DI DISTRIBUZIONE DESCRIZIONE dei CARICHI ELETTRICI POTENZE INSTALLATE, ASSORBITE E DIMENSIONAMENTI NORME TECNICHE di RIFERIMENTO CARATTERISTICHE GENERALI dell IMPIANTO CAVI E CONDUTTURE CARATTERISTICHE PRINCIPALI DEI PANNELLI CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELL INVERTER TRASFORMATORE DI ISOLAMENTO GRUPPO DI MISURA DESCRIZIONE delle MISURE di PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI ed INDIRETTI 14

3 Via Ponsati, VOLVERA TO Pag CONTATTI DIRETTI CONTATTI INDIRETTI SCELTA della TIPOLOGIA degli IMPIANTI, dei COMPONENTI e CRITERI di DIMENSIONAMENTO PROTEZIONE CONTRO I SOVRACCARICHI PROTEZIONE CONTRO I CORTOCIRCUITI PROTEZIONE CONTRO LE SOVRATENSIONI CADUTE DI TENSIONE MISURE DI PROTEZIONE SUL COLLEGAMENTO ALLA RETE ELETTRICA 16 Dispositivo di generatore - DDG 17 Dispositivo di interfaccia - DDI 17 Dispositivo generale - DG VARIAZIONE DELLA TENSIONE DEI MODULI CON LA TEMPERATURA IMPIANTO DESCRIZIONE delle MODALITÀ OPERATIVE degli IMPIANTI CONCLUSIONI 21

4 Via Ponsati, VOLVERA TO Pag DESCRIZIONE La presente relazione descrive le caratteristiche dell impianto elettrico di produzione fotovoltaica di proprietà dell Amministrazione Comunale di Volvera (TO), installato a tetto sulla copertura della Scuola dell Infanzia Rodari sita in Via Risorgimento, 19 Volvera (TO). È prevista l installazione a tetto dei pannelli solari, con specifiche indicate nei successivi paragrafi, di tutti i dispositivi relativi all impianto di produzione (quadri di campo, inverter, quadri di parallelo, ecc.) e di tutte le protezioni e gli organi di manovra necessari per realizzare l impianto a regola d arte. 2. DATI GENERALI 2.1. UBICAZIONE IMPIANTO Identificativo dell impianto Scuola Rodari Indirizzo Via Risorgimento, 19 Comune VOLVERA (TO) CAP COMMITTENTE Nome Cognome Amministrazione Comunale di Volvera Codice Fiscale P. IVA Indirizzo Via Posanti, 34 Comune VOLVERA (TO) CAP Ruolo R.U.P. Ragione Sociale RACCA Ing. Roberto Codice Fiscale P. IVA Indirizzo Via Ponsati, 34 Comune VOLVERA (TO) CAP 10040

5 Via Ponsati, VOLVERA TO Pag TECNICO Ragione Sociale PANERO Ing. Daniele Nome Cognome Daniele Panero Qualifica Ingegnere Codice Fiscale PNRDNL79C25B111C P. IVA Indirizzo Piazza Duncanville, 25 Comune MONASTEROLO DI SAVIGLIANO (CN) CAP Telefono Fax studio.panero@alice.it 3. DATI di PROGETTO Si riassumono di seguito i dati significativi dell impianto in termini di potenza installata, radiazione solare presente e conseguente producibilità dell impianto in oggetto LOCALIZZAZIONE DEL SITO Il sito di produzione fotovoltaica in oggetto si trova in Via Risorgimento al civico n. 19 nel comune di VOLVERA (TO). Per la località sede dell intervento, avente latitudine , longitudine e altitudine di 251 m.s.l.m.m., i valori giornalieri medi mensili della irradiazione solare sul piano orizzontale stimati sono pari a: Irradiazione giornaliera media mensile sul piano orizzontale [kwh/m²] Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Fonte dati: UNI Località di riferimento: TORINO (TO)/ASTI (AT)

6 Via Ponsati, VOLVERA TO Pag. 6 Quindi, i valori della irradiazione solare annua sul piano orizzontale sono pari a kwh/m² (Fonte dati: UNI Località di riferimento: TORINO (TO)/ASTI (AT)). Non essendoci la disponibilità, per la località sede dell impianto, di valori diretti si sono stimati gli stessi mediante la procedura della UNI 10349, ovvero, mediante media ponderata rispetto alla latitudine dei valori di irradiazione relativi a due località di riferimento scelte secondo i criteri della vicinanza e dell appartenenza allo stesso versante geografico. La località di riferimento N. 1 è TORINO avente latitudine N, longitudine E e altitudine di 239 m.s.l.m.m.. Irradiazione giornaliera media mensile sul piano orizzontale [kwh/m²] Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Fonte dati: UNI La località di riferimento N. 2 è ASTI avente latitudine N, longitudine E e altitudine di 123 m.s.l.m.m.. Irradiazione giornaliera media mensile sul piano orizzontale [kwh/m²] Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Fonte dati: UNI FATTORI MORFOLOGICI E AMBIENTALI Per poter fare un analisi di producibilità di massima dell impianto sono stati stimati alcuni parametri quali il coefficiente di ombreggiamento e quello di albedo.

7 Via Ponsati, VOLVERA TO Pag. 7 Ombreggiamento Gli effetti di schermatura da parte di volumi all orizzonte, dovuti ad elementi naturali (rilievi, alberi) o artificiali (edifici), determinano la riduzione degli apporti solari e il tempo di ritorno dell investimento. Il Coefficiente di Ombreggiamento, funzione della morfologia del luogo, è pari a Di seguito il diagramma solare per il comune di VOLVERA: DIAGRAMMA SOLARE VOLVERA (TO) - Lat N - Long E - Alt. 251 m Coeff. di ombreggiamento (da diagramma) 1.00 NORD EST SUD OVEST NORD NORD EST SUD OVEST NORD Albedo Per tener conto del plus di radiazione dovuta alla riflettanza delle superfici della zona in cui è inserito l impianto, si sono stimati i valori medi mensili di albedo, considerando anche i valori presenti nella norma UNI 8477: Valori di albedo medio mensile Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic L albedo medio annuo è pari a 0.20.

8 Via Ponsati, VOLVERA TO Pag POTENZA E PRODUCIBILITA L impianto presenta una potenza di picco installata pari a 19,980 kwp derivante da 74 moduli occupanti una superficie di m 2 collegati a 1 generatore. L impianto permette, in base al sito di installazione, orientamento dei moduli fotovoltaici e inclinazione degli stessi una producibilità stimata pari a ,20 kwh con una conseguente resa specifica di 1.013,62 kwh/kw. Tale producibilità permette di risparmiare circa 9,52 tco 2 all anno che non verranno appunto immesse nell ambiente come meglio specificato nel riquadro sottostante. Emissioni evitate in atmosfera Emissioni evitate in atmosfera di CO 2 SO 2 NO X Polveri Emissioni specifiche in atmosfera [g/kwh] Emissioni evitate in un anno [kg] Emissioni evitate in 20 anni [kg] Fonte dati: Rapporto ambientale ENEL 2011 Scheda tecnica dell'impianto Dati generali Committente AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI VOLVERA Indirizzo Via Ponsati, 34 CAP Comune (Provincia) VOLVERA (TO) Latitudine Longitudine Altitudine N E 251 m Irradiazione solare annua sul piano orizzontale kwh/m² Coefficiente di ombreggiamento 1.00

9 Via Ponsati, VOLVERA TO Pag. 9 Dati tecnici Superficie totale moduli m² Numero totale moduli 74 Numero totale inverter 1 Energia totale annua kwh Potenza totale kw Potenza fase L kw Potenza fase L kw Potenza fase L kw Energia per kw kwh/kw BOS % Energia prodotta L'energia totale annua prodotta dall'impianto è kwh. Nel grafico si riporta l'energia prodotta mensilmente: 3.4. CLASSIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI I moduli fotovoltaici verranno installati sulla copertura della scuola dell infanzia. Tale luogo viste le caratteristiche dello stesso può essere classificato quale luogo a maggior rischio in caso di incendio per elevato affollamento ed in quanto attività rientrante nell elenco di quelle sottoposte al controllo periodico da parte del competente comando provinciale dei Vigili del Fuoco.

10 Via Ponsati, VOLVERA TO Pag DATI DEL SISTEMA DI DISTRIBUZIONE Gli impianti fotovoltaici sono contraddistinti da una sezione di impianto in corrente continua (dai moduli sino agli inverter) e da una sezione in corrente alternata (dagli inverter a valle). Pertanto, proprio per le particolarità di tali impianti coesistono due tipi di distribuzioni. Gli inverter e quanto contenuto nei quadri elettrici AC sono collegati all impianto elettrico esistente e pertanto fanno parte del sistema elettrico TT di quest ultima. Quindi le masse sono collegate a terra mediante appositi conduttori di protezione ad eccezione degli involucri metallici delle apparecchiature di classe II. Il sistema in corrente continua invece, per la presenza del trasformatore di isolamento o dell isolamento ottenuto mediante l inverter, con neutro isolato da terra, tra la sezione DC e la sezione AC, si comporta come sistema IT e comprende la serie di moduli fotovoltaici, gli scaricatori di sovratensione, i fusibili e i loro collegamenti agli inverter. Anche in tal caso le masse vanno collegate a terra anche se in genere si preferisce, per questa parte dell impianto, utilizzare dispositivi in classe II. Tuttavia se si utilizzino dispositivi in classe II e pertanto non vengano collegati a terra gli involucri il dispositivo di controllo dell isolamento interno agli inverter potrebbe non intervenire perché non rileva il guasto. In tal modo accade che il primo guasto a terra non viene segnalato così come vogliono le norme in merito ai sistemi IT. Al secondo guasto a terra si crea un cortocircuito con correnti però di valore tale da non permettere l intervento dei dispositivi di sovracorrente in quanto la corrente di cortocircuito è paragonabile alla corrente di impiego. Il generatore fotovoltaico, infatti, corrisponde ad un generatore ideale di corrente (con corrente di cortocircuito simile alla corrente di normale impiego). La tensione assunta dalle masse interconnesse tra loro in caso di doppio guasto a terra è praticamente trascurabile a patto di contenere le dimensioni dell impianto. In caso contrario la normativa consente solo in questo caso di collegare a terra anche le cornici dei moduli in classe II proprio per consentire la segnalazione e l intervento del dispositivo di controllo dell isolamento in caso di primo guasto a terra in modo da poterlo eliminare e ripristinare le normali condizioni di funzionamento. Tuttavia è appurato che la maggior parte dei dispositivi convertitori (inverter) utilizzati intervengono, passando alla modalità di stand-by, anche qualora, utilizzando moduli in classe II essi non vengano collegati a terra e si verifichi un guasto verso la stessa.

11 Via Ponsati, VOLVERA TO Pag DESCRIZIONE dei CARICHI ELETTRICI L impianto fotovoltaico in oggetto verrà gestito in regime di Scambio sul Posto il che significa che l energia prodotta in eccesso rispetto a quanto utilizzato verrà immessa nel sistema elettrico nazionale. L impianto alimenterà quindi tutti i carichi elettrici dello stabile POTENZE INSTALLATE, ASSORBITE E DIMENSIONAMENTI Per quanto concerne le potenze e la producibilità si faccia riferimento al paragrafo 3.3. Per quanto concerne invece il dimensionamento dei dispositivi si faccia riferimento alla tavola allegata File 006_13_01-5.dwg. 5. NORME TECNICHE di RIFERIMENTO Per l esecuzione e la gestione di tale impianto occorrerà rispettare tutte le disposizioni normative e legislative in materia. 6. CARATTERISTICHE GENERALI dell IMPIANTO Come meglio si evince anche dagli schemi elettrici unifilari allegati (File 006_13_01-5.dwg) l impianto risulta costituito dai generatori FV che compongono un campo. Il campo fa capo ad un apposito sezionatore posto nel quadro DC. Dal quadro DC ci si andrà ad innestare nell inverter per la conversione DC/AC; esso risulta sezionato e protetto da apposito dispositivo magnetotermico differenziale che funge da DDG ed è posto nel quadro di parallelo AC. A valle dell inverter ci si andrà ad innestare sul quadro generale fotovoltaico per poi giungere al quadro contatore posizionato appunto nei pressi del sistema di misura CAVI E CONDUTTURE Per quanto concerne i cavi atti a trasportare energia in DC si sono utilizzati appositi cavi solari in grado di sopportare le elevate temperature che in prossimità dei moduli fotovoltaici si potrebbero creare. Tutti i cavi che invece sono di collegamento tra le varie parti dell impianto a valle degli inverters sono invece di tipo unipolare o multipolare isolati in gomma della sezione indicata negli schemi elettrici allegati. (File 006_13_01-5.dwg). Per quanto concerne le sezioni dei conduttori utilizzati nell impianto con particolare attenzione al conduttore di neutro si applicano le seguenti indicazioni:

12 Via Ponsati, VOLVERA TO Pag. 12 Tipo circuito Sezione conduttore di fase Sezione conduttore neutro Monofase S f S n = S f Trifase S f 16 mm 2 S n = S f Trifase 16 mm 2 S f 25 mm 2 16 mm 2 Trifase S f > 25 mm 2 S n S f /2 La posa dei suddetti cavi varia a seconda del tipo di cavo e del suo posizionamento all interno dell impianto. Si hanno pose in tubazione rigida a vista ed in canalina plastica o metallica staffata a muro. Per maggiori dettagli si rimanda sempre alla tavola esplicativa allegata alla presente e che ne è parte integrante CARATTERISTICHE PRINCIPALI DEI PANNELLI DATI GENERALI Marca Modello Tipo materiale TRINA (equivalente) TSM-270 DC05A.08 Si monocristallino CARATTERISTICHE ELETTRICHE IN CONDIZIONI STC Potenza di picco [W] W Im [A] 8.77 Isc [A] 9.23 Efficienza [%] Vm [V] Voc [V] ALTRE CARATTERISTICHE ELETTRICHE Coeff. Termico Voc [V/ C] Coeff. Termico Isc [%/ C] NOCT [ C] 20.0 Vmax [V] CARATTERISTICHE MECCANICHE Lunghezza [mm] Larghezza [mm] Superficie [m 2 ] Spessore [mm] Peso [kg] Numero celle 60

13 Via Ponsati, VOLVERA TO Pag CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELL INVERTER DATI GENERALI Marca Modello Tipo fase POWER-ONE (o equivalente) AURORA TRIO 27.6-TL Trifase INGRESSI MPPT N VMppt min [V] VMppt max [V] V max [V] I max [A] Max pot. FV [W] PARAMETRI ELETTRICI IN USCITA Potenza nominale [W] Tensione nominale [V] 400 Rendimento max [%] Distorsione corrente [%] 3 Frequenza [Hz] Rendimento europeo [%] CARATTERISTICHE MECCANICHE Dimensioni LxPxH [mm] 1060x1751x291 Peso [kg] TRASFORMATORE DI ISOLAMENTO Viste la potenza dell impianto non si prevede l installazione di trasformatore di isolamento GRUPPO DI MISURA Il gruppo di misura è conforme alle specifiche dettate dall ENEL e sarà installato in corrispondenza della zona dedicata indicata nelle tavole allegate. (File 006_13_01-4.dwg).

14 Via Ponsati, VOLVERA TO Pag DESCRIZIONE delle MISURE di PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI ed INDIRETTI All interno di un impianto occorre sia sempre verificata la protezione contro i contatti diretti (contatti con parti normalmente in tensione) e la protezione contro i contatti indiretti (contatti con le masse) CONTATTI DIRETTI Per far fronte a questo rischio tutti i dispositivi dell impianto devono avere un grado di protezione adeguato alle effettive condizioni di posa (all aperto, in luoghi particolari, ecc.) in modo da evitare contatti accidentali con parti normalmente in tensione durante il funzionamento dell impianto stesso CONTATTI INDIRETTI Per quanto detto al paragrafo 3.5 l impianto è gestito secondo due sistemi diversi a seconda se ci si trovi a monte o valle del trasformatore di isolamento (quindi dell inverter). (Il monte e valle si intendono nel verso dell energia prodotta dall impianto fotovoltaico). Sul lato a monte è presente un sistema per il quale ne il centro stella del trasformatore, ne le cornici dei moduli (per altro di classe II) sono collegati a terra. La sicurezza è comunque garantita dal sistema di controllo dell isolamento all interno dell inverter il quale in presenza di guasto a terra sul lato DC interviene mandando in stand-by l inverter con conseguente assenza di tensione sul lato AC dell impianto. Sul lato AC sono presenti idonei dispositivi magnetotermici differenziali che intervengono ad esempio nel caso in cui possa andare in tensione la carcassa di qualche quadro (se metallico). Sul lato a valle dell inverter invece il sistema è TT con le masse collegate normalmente a terra ad esclusione degli involucri di classe II. Anche in tal caso è presente un magnetotermico differenziale che funge anche da dispositivo generale il quale coordinato con l impianto di terra dello stabilimento garantisce la protezione dai contatti indiretti. 8. SCELTA della TIPOLOGIA degli IMPIANTI, dei COMPONENTI e CRITERI di DIMENSIONAMENTO Gli apparecchi e i dispositivi di comando, protezione, controllo, ecc. installati in tale impianto sono dimensionati e scelti in conformità con le grandezze elettriche in oggetto (tensione nominale, tensione massima applicabile, corrente nominale, correnti di guasto, frequenza di alimentazione, tipo di utilizzo, ecc.).

15 Via Ponsati, VOLVERA TO Pag. 15 In particolare sono state scelte le condutture e i dispositivi di protezione tenendo conto delle seguenti indicazioni: 8.1. PROTEZIONE CONTRO I SOVRACCARICHI Il dimensionamento dei conduttori e degli apparecchi di protezione è stato eseguito nel pieno rispetto delle indicazioni normative, secondo le quali la corrente di impiego I b dei circuiti deve essere non superiore alla corrente nominale I n dei dispositivi di protezione posti a monte, la quale a sua volte deve essere minore o al limite uguale alla portata I z dei conduttori. In sintesi: I I b I n 1, 45 I Z f I Z La portata I z deve scaturire dal prodotto della portata dei conduttori secondo le tabelle CEI-UNEL per il coefficiente riduttivo risultante dalle condizioni di posa. I f è la corrente convenzionale di intervento del dispositivo posto a protezione del circuito, risulta soddisfatta utilizzando interruttori conformi alla norme di prodotto. (Maggiori dettagli si possono evincere dagli schemi allegati alla presente. File 006_13_01-5.dwg). Per la parte in corrente continua, non protetta da interruttori automatici o fusibili nei confronti delle sovracorrenti e del corto circuito, la I b risulta pari alla corrente nominale delle stringhe in corrispondenza della loro potenza di picco, mentre I n e I f possono entrambe essere poste uguali alla corrente di corto circuito delle stringhe stesse, rappresentando questa un valore massimo non superabile in qualsiasi condizione operativa PROTEZIONE CONTRO I CORTOCIRCUITI I dispositivi di protezione devono avere un potere di interruzione superiore al valore della corrente di corto circuito presunta nel punto di installazione, al fine di garantire l apertura del circuito al verificarsi del guasto. La condizione ulteriore da soddisfare riguarda l energia specifica passante lasciata fluire prima dell interruzione del guasto, che deve essere sopportabile dai componenti dell impianto posti a valle del dispositivo di protezione. Tale condizione per un cavo è espressa dalla formula: t i 0 i 2 dt K 2 S 2

16 Via Ponsati, VOLVERA TO Pag. 16 dove l integrale rappresenta l energia specifica passante durante il tempo di interruzione di durata t i mentre K è un coefficiente dipendente dal tipo di isolante e dalla natura del conduttore e S è la sezione del conduttore. Per il lato corrente continua del sistema la protezione è assicurata dalla caratteristica tensionecorrente dei moduli fotovoltaici che limita la corrente di corto circuito degli stessi a valori noti e di poco superiori alla loro corrente nominale. Ai fini della sicurezza durante il dimensionamento delle linee, è più precisamente durante il calcolo della portata dei cavi (I z ) in regime permanente si è già tenuto conto di tali valori, attribuiti a I n e I f. In tal modo anche la protezione contro il corto circuito risulta assicurata. Per eventuali errori di installazione e comunque per la protezione dei moduli fotovoltaici e degli scaricatori sono inseriti dei fusibili per ogni stringa PROTEZIONE CONTRO LE SOVRATENSIONI L impianto fotovoltaico non influisce sulla forma e/o volumetria degli edifici e pertanto non aumenta la probabilità di fulminazione diretta sulle strutture presenti. L abbattersi di scariche atmosferiche in prossimità dell impianto può provocare il concatenamento del flusso magnetico associato alla corrente di fulmine con i circuiti dell impianto fotovoltaico, così da provocare sovratensioni in grado di mettere fuori uso i componenti tra cui, in particolare, gli inverter. I morsetti degli inverter risultano protetti internamente con varistori. Tuttavia, in fase di progetto, si è ritenuto opportuno rinforzare tale protezione con l inserzione di dispositivi SPD a varistore sulla sezione DC dell impianto in prossimità del generatore fotovoltaico CADUTE DI TENSIONE I conduttori sono stati dimensionati al fine di contenere la c.d.t. a valori sicuramente inferiori al 4% imposto dalle norme ma cercando comunque di avere cadute di tensione inferiori al 2% per limitare le perdite economiche derivanti MISURE DI PROTEZIONE SUL COLLEGAMENTO ALLA RETE ELETTRICA La protezione del sistema di generazione fotovoltaica nei confronti sia della rete autoproduttore che della rete di distribuzione pubblica è realizzata in conformità a quanto previsto dalla norma CEI 11-20, con riferimento anche a quanto contenuto nei documenti ENEL. L impianto risulta pertanto equipaggiato con un sistema di protezione che si articola su tre livelli: dispositivo del generatore, dispositivo di interfaccia, dispositivo generale.

17 Via Ponsati, VOLVERA TO Pag. 17 Dispositivo di generatore - DDG L inverter è internamente protetto contro il cortocircuito e il sovraccarico. Il riconoscimento della presenza di guasti interni provoca l immediato distacco dell inverter dalla rete elettrica. L interruttore magnetotermico presente sull uscita dell inverter agisce come rincalzo a tale funzione o comunque in caso di cortociruiti derivanti dalla rete AC e permette comunque di sezionare l impianto e isolare l inverter dalla rete elettrica. Dispositivo di interfaccia - DDI Il dispositivo di interfaccia deve provocare il distacco dell intero sistema di generazione in caso di guasto sulla rete elettrica. Il riconoscimento di eventuali anomalie sulla rete avviene considerando come anormali le condizioni di funzionamento che fuoriescono da una determinata finestra di tensione e frequenza così caratterizzata: minima tensione: 0,8 Vn massima tensione: 1,2 Vn minima frequenza: 49,7 Hz massima frequenza: 50,3 Hz In tal caso verrà utilizzato un DDI integrato nell inverter. La protezione offerta dal dispositivo di interfaccia impedisce che l inverter continui a funzionare, con particolari configurazioni di carico, anche nel caso di black-out esterno. Questo fenomeno, detto funzionamento in isola, deve essere assolutamente evitato, soprattutto perché può tradursi in condizioni di pericolo per il personale addetto alla ricerca e alla riparazione dei guasti. Dispositivo generale - DG Il dispositivo generale ha la funzione di salvaguardare il funzionamento della rete nei confronti di guasti nel sistema di generazione elettrica. In tal caso si tratta di dispositivo magnetotermico differenziale che permette di sezionare completamente l impianto fotovoltaico dal resto della rete oltre che di proteggerlo in caso di guasti.

18 Via Ponsati, VOLVERA TO Pag VARIAZIONE DELLA TENSIONE DEI MODULI CON LA TEMPERATURA In corrispondenza dei valori minimi della temperatura di lavoro dei moduli (-10 C) e dei valori massimi di lavoro degli stessi (55 C) sono verificate le seguenti disuguaglianze: TENSIONI MPPT Tensione nel punto di massima potenza, Vm, a 70 C maggiore o uguale alla Tensione MPPT minima (Vmppt min). Tensione nel punto di massima potenza, Vm, a -10 C minore o uguale alla Tensione MPPT massima (Vmppt max). I valori di MPPT rappresentano i valori minimo e massimo della finestra di tensione utile per la ricerca del punto di funzionamento alla massima potenza. TENSIONE MASSIMA Tensione di circuito aperto, Voc, a -10 C minore o uguale alla tensione massima di ingresso dell inverter. TENSIONE MASSIMA MODULO Tensione di circuito aperto, Voc, a -10 C minore o uguale alla tensione massima di sistema del modulo. CORRENTE MASSIMA Corrente massima (corto circuito) generata, Isc, minore o uguale alla corrente massima di ingresso dell inverter. Dimensionamento compreso tra il 70 % e 150 %. Per dimensionamento si intende il rapporto percentuale tra la potenza nominale dell inverter e la potenza del generatore fotovoltaico ad esso collegato (nel caso di sottoimpianti MPPT, il dimensionamento è verificato per il sottoimpianto MPPT nel suo insieme).

19 Via Ponsati, VOLVERA TO Pag IMPIANTO Il generatore, denominato IMPIANTO, ha una potenza pari a kw e una produzione di energia annua pari a kwh, derivante da 74 moduli con una superficie totale m². Il generatore ha una connessione trifase. Dati generali Posizionamento dei moduli Struttura di sostegno Complanare alle superfici Fissa Inclinazione dei moduli (Tilt) 4 Orientazione dei moduli (Azimut) 7 Irradiazione solare annua sul piano dei moduli kwh/m² Numero superfici disponibili 1 Estensione totale disponibile m² Estensione totale utilizzata m² Potenza totale Energia totale annua kw kwh Modulo Marca Modello TRINA - TSM-270 DC05A.08 (o equivalente) Numero totale moduli 74 Superficie totale moduli m² Configurazione inverter MPPT Numero di moduli Stringhe per modulo x x 12 Inverter Marca Modello POWER-ONE - AURORA TRIO 27.6-TL (o equivalente) Numero totale 1 Dimensionamento inverter (compreso tra 70 % e 150 %) % (VERIFICATO) Tipo fase Trifase

20 Via Ponsati, VOLVERA TO Pag. 20 Verifiche elettriche MPPT 1 In corrispondenza dei valori minimi della temperatura di lavoro dei moduli (-10 C) e dei valori massimi di lavoro degli stessi (70 C) sono verificate le seguenti disuguaglianze: TENSIONI MPPT Vm a 70 C ( V) maggiore di Vmppt min. ( V) Vm a -10 C ( V) minore di Vmppt max. ( V) VERIFICATO VERIFICATO TENSIONE MASSIMA Voc a -10 C ( V) inferiore alla tensione max. dell ingresso MPPT ( V) VERIFICATO TENSIONE MASSIMA MODULO Voc a -10 C ( V) inferiore alla tensione max. di sistema del modulo ( V) VERIFICATO CORRENTE MASSIMA Corrente max. generata (18.46 A) inferiore alla corrente max. dell ingresso MPPT (32.00 A) VERIFICATO Verifiche elettriche MPPT 2 In corrispondenza dei valori minimi della temperatura di lavoro dei moduli (-10 C) e dei valori massimi di lavoro degli stessi (70 C) sono verificate le seguenti disuguaglianze: TENSIONI MPPT Vm a 70 C ( V) maggiore di Vmppt min. ( V) Vm a -10 C ( V) minore di Vmppt max. ( V) VERIFICATO VERIFICATO TENSIONE MASSIMA Voc a -10 C ( V) inferiore alla tensione max. dell ingresso MPPT ( V) VERIFICATO TENSIONE MASSIMA MODULO Voc a -10 C ( V) inferiore alla tensione max. di sistema del modulo ( V) VERIFICATO CORRENTE MASSIMA Corrente max. generata (27.69 A) inferiore alla corrente max. dell ingresso MPPT (32.00 A) VERIFICATO

21 Via Ponsati, VOLVERA TO Pag DESCRIZIONE delle MODALITÀ OPERATIVE degli IMPIANTI L'impianto andrà eseguito a regola d'arte da impresa abilitata. Tutti i cablaggio dovranno essere eseguiti secondo le indicazioni del prodotto e rispettando le prescrizioni del presente progetto e comunque rispettando le disposizioni normative e legislative in materia. 10. CONCLUSIONI Per quanto non espressamente indicato nelle parti precedenti si rimanda agli elaborati allegati alla presente e alle disposizioni normative vigenti in materia. Monasterolo di Savigliano, lì 03 ottobre 2013 Ing. PANERO Daniele (Timbro) (Firma)

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