ECM in provincia di Bolzano. Il punto di vista dei medici. Dr Giulio Donazzan, Vicepresidente Ordine dei Medici Commissione Provinciale ECM
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1 ECM in provincia di Bolzano Il punto di vista dei medici Dr Giulio Donazzan, Vicepresidente Ordine dei Medici Commissione Provinciale ECM
2 Il punto di vista dei professionisti, (prima dell ECM) Aggiornamento necessario: il 50% delle nostre conoscenze nell arco di 3-5 anni diventa vecchio e superato ( In passato molti OdM, avevano creato al loro interno una struttura dedicata all aggiornamento o creato sezioni locali di associazioni finalizzate all aggiornamento ). Aggiornamento proposto da vari attori: società scientifiche, università, ordini dei medici, industria farmaceutica, enti ed istituzioni pubbliche e private ( Situazione a volte caotica, non sempre proposta da competenti, non sempre finalizzata alla cultura medica, commistione di interessi ).
3 Aggiornamento lasciato alla iniziativa del singolo ( mancata verifica delle iniziative di aggiornamento del singolo e quindi della capacità del singolo di portare ai propri pazienti la conoscenza medica del momento). Aggiornamento spesso teorico, nozionistico, legato più al sapere, ad avere informazione, ad avere conoscenza delle cose, che non piuttosto al saper fare le cose; in Internet si trovano tutte le informazioni per fare diagnosi Aggiornamento gestito dai promotori, mancanza di un rilevamento del fabbisogno
4 Normativa nazionale: Legge dello stato Occasione per cambiare le cose (valutazione FNOMCeO) Aggiornamento come sapere e ma anche saper fare, legato alle cose che uno fa veramente, che gli servono praticamente Punteggio e valutazione delle proposte di aggiornamento e quindi selezione qualitativa Punteggio e valutazione dei professionisti, che devono dimostrare di restare aggiornati nel tempo
5 Valutazione di chi l aggiornamento lo propone, di chi organizza gli eventi Chiarimento dei conflitti di interessi, (ridimensionamento del potere dell industria farmaceutica) e disponibilità di fondi anche per argomenti orfani Far crescere la cultura medica ( intesa non tanto come ricerca avanzata, che ha delle proprie modalità e capacità di aggiornamento, ma) quella rivolta agli aspetti teorici e pratici della categoria, che determina poi la qualità dell assistenza diretta al paziente.
6 Fase di sperimentazione : Imposizione di legge, perchè l ECM è obbligatorio per legge in Italia, e non lasciato alla iniziativa ed al buon senso common sense di professionisti e società Una certa laboriosità ( mancanza di cultura dell aggiornamento nei medici, mancanza di indirizzi operativi pratici, chi fa che cosa e chi propone cose nuove al di fuori delle proposte tradizionali ) Difficoltà di rilevamento del fabbisogno formativo, che esiste tuttora, anche perchè è difficile comprendere e valutare la effettiva preparazione e qualità di un professionista
7 Mancanza di risorse, sia per la creazione degli eventi che per la creazione dei sistemi di valutazione degli eventi Conflitti di interessi tra vari attori: Ministero della Salute, Regioni, Università, FNOMCeO a livello nazionale, ma anche società scientifiche, aziende sanitarie ed Assessorato a livello locale Disponibilità di fondi dedicati all aggiornamento, intesa come favorente la partecipazione ad iniziative (contratti di lavoro), ma non circa la creazione di iniziative (cambiare la cultura dell aggiornamento se vogliamo arrivare all Ospedale di insegnamento)
8 Ha avuto una applicazione soft : L obbligo formativo ha avuto un punteggio introdotto gradualmente nel tempo (10, 20, 30 e poi ancora 30 per anno, fino agli attuali 150 in 3 anni La applicazione ai vari campi dell aggiornamento è stata graduale ( prima aggiornamento residenziale, poi a distanza, poi all estero, poi valutazione dei provider ) ed è ancora in parte in corso Le sanzioni per il mancato rispetto della normativa da parte del singolo professionista non sono ancora ben definite, nè chi dovrà comminarle
9 I requisiti richiesti a chi propone eventi formativi non sono stati inizialmente particolarmente rigidi, forse con il tempo prevedono ulteriori sviluppi Ha introdotto la valutazione di attività ed eventi anche non propriamente scientifici ( partecipazione a commissioni, funzioni di tutor, punteggi ai relatori, etc) che a nostro avviso non ha un grosso impatto formativo Non ha toccato la formazione specialistica, che resta alla Università, ma che ha bisogno di una rifondazione strutturale che preveda anche l Ospedale di insegnamento
10 Situazione attuale in Provincia di Bolzano: Conforme al nazionale, ma anche con ricerca di ulteriori idee e proposte, assieme ad altre regioni, all interno della Conferenza Stato-Regioni Commissione ECM: uniformità tra le varie figure professionali, ricerca di semplificazioni, ricerca di comprensibilità e maneggevolezza del sistema, ricerca di soluzioni automatizzate (computerizzate) Importante la delega ai singoli Ordini e Collegi della valutazione degli eventi formativi, per coinvolgere i professionisti nel processo ed alla ricerca di valutazioni competenti
11 ECM: semplificato rispetto al nazionale, ed ora anche in parte automatizzato, con semplificazione di burocrazia gratuito, appunto per non costringere gli organizzatori ad introdurre costi di iscrizione, anche se poi i costi del sistema vengono assorbiti dai singoli Ordini e Collegi che organizzano le commissioni di valutazione: favorisce chi propone eventi formativi rapido, che valuta gli eventi in 60 giorni dalla richiesta: semplifica le procedure burocratiche per chi propone eventi formativi valuta anche gli eventi svolti all estero, favorendo i professionisti, in particolare nella nostra realtà
12 Mancano: controllo effettivo dello svolgimento degli eventi e dei proponenti, sul campo: aspetto trascurato ulteriori semplificazioni come la registrazione automatica dei crediti conseguiti dai singoli professionisti all interno dell anagrafe unica dei professionisti, che comunque è in fase di costruzione a livello nazionale rilevamento del fabbisogno formativo reale, che dipende in parte dalla carenza di programmazione sanitaria ed in parte dai limiti nei compiti di Ordini e Collegi confronto sistematico con i sistemi ECM creati in altre regioni ed in altri paesi europei
13 Ulteriori considerazioni: problema costi: soprattutto se rapportato alla qualità degli eventi proposti, all impegno per Ordini e Collegi, all impegno per i singoli professionisti che partecipano, bisogna trovare un sistema che valuti effettivamente la qualità degli eventi proposti e riesca a scartare quello che non fa cultura in ambito sanitario Manca la verifica di come il sistema ECM riesca ad incidere sulla nostra realtà sanitaria, se cioè veramente la creazione di questo sistema porta da un miglioramento delle prestazioni erogate ai clienti della sanità, oppure se abbiamo creato un ulteriore appesantimento burocratico al nostro lavoro
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