Notizie! Credito: obiettivo chiarezza e trasparenza

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1 Notizie! Il Vicepresidente API Torino Claudia Porchietto INSERTO REDAZIONALE A CURA DI API TORINO Via Pianezza 123, Torino Tel Fax Allegato a API Flash 15 novembre 2004 Per commenti, comunicazioni e per segnalare notizie: Ufficio Stampa Andrea Zaghi Tel stampa@apito.it Credito: obiettivo chiarezza e trasparenza A metà del percorso che porterà alla fase attuativa dei criteri di erogazione del credito dettati da Basilea 2, API Torino ha lanciato una nuova serie di iniziative rivolte alle Piccole e Medie Imprese. L obiettivo non è cambiato: creare migliori rapporti fra le aziende e il sistema bancario, basati sulla reciproca chiarezza delle posizioni e dei metodi di lavoro Basilea 2 cambierà le modalità di valutazione del merito creditizio delle nostre imprese che dovranno trasformarsi da semplici comparse in attori principali di questa evoluzione del rapporto Banca Impresa, in soggetti propositivi ed in grado di promuovere il prodotto-azienda in modo chiaro e trasparente; in taluni casi questo implicherà una vera e propria rivoluzione nella conduzione delle nostre imprese: la gestione economico-finanziaria diverrà strategica per il futuro posizionamento sui mercati, con l obiettivo di condurre ad un ottimizzazione della gestione complessiva della nostra attività. Tutto ciò non possiamo nasconderlo ha dei risvolti positivi, ma porta con sé anche dei pesanti oneri per le PMI. Da tempo, API Torino sta lavorando a fianco dei propri associati per adattare, per quanto possibile, i dettati di Basilea 2 alla realtà delle aziende associate, promuovendo importanti iniziative tra cui, in collaborazione con la Camera di Commercio di Torino, un progetto per aiutare le PMI ad affrontare questa nuova sfida in modo efficace. Tale iniziativa prevede una vera e propria assistenza finanziaria alle PMI con l obiettivo di migliorare le relazioni banca-impresa e consentire alle aziende di accedere con facilità e senza sorprese ai finanziamenti del sistema del credito. Due i momenti principali: una serie di incontri di informazione e formazione su Basilea 2 e sui cambiamenti in atto, poi una vera e propria assistenza in azienda per il chiarimento e la messa a punto della gestione finanziaria. In questo numero di API Notizie trovate le ultime attività su questo punto. Ma l azione di API Torino nei confronti dello snellimento e della trasparenza dei rapporti fra PMI e sistema del credito non finisce certo qui. La nostra presenza sui tavoli istituzionali e la pressione che l Associazione esercita sui diversi attori presenti sul territorio per far comprendere l importanza della necessità di correttezza in questo settore sono continui. Perché a ben vedere il punto cardine del problema è uno solo: quando si parla di credito alle imprese occorre responsabilità da parte di tutti. Certamente le PMI devono compiere un lungo percorso per arrivare a soddisfare i criteri di Basilea 2, che dal 2007 faranno sentire tutto il loro effetto. Ma altrettanta responsabilità e chiarezza deve esserci da parte delle banche, a tutti i livelli e nei confronti di tutte le imprese cui esse si rivolgono. Questo per evitare gli errori fatti in passato, che hanno danneggiato tutto il sistema e cha vanno oltre il problema dell anatocismo, di cui in questi giorni molto si parla e cha a più riprese negli anni l associazione ha denunciato. Rimane chiaro l obiettivo che API sta perseguendo: assistere le PMI nei conflittuali rapporti con le banche, ribadendo ad esse la vitale importanza di un rapporto corretto e trasparente. Non possiamo fare a meno gli uni degli altri, il sistema finanziario ha bisogno del mondo produttivo; ora la partita è nelle nostre mani, cogliamo l attimo. Claudia Porchietto Vicepresidente di API Torino

2 La Vita dell Associazione Manifesto delle PMI torinesi Il documento inviato a tutti i protagonisti della vita economica, politica e sociale. Servono più attenzione alle piccole imprese e una nuova politica per lo sviluppo e la crescita della competitività Maurizio Frari Presidente di Unionmeccanica Vogliamo farci sentire e continuare a fare impresa. Con queste parole è possibile sintetizzare l atteggiamento delle Piccole e Medie Imprese alle prese con una situazione di crescente difficoltà e sofferenza. Problemi derivanti sia dal contesto economico locale e nazionale, sia da quello internazionale, a cui non sono state date per ora risposte adeguate alla gravità del momento. Per questo, su iniziativa di Unionmeccanica, API Torino ha deciso di diffondere un vero e proprio Manifesto delle PMI torinesi. Il documento (che trovate in questo stesso numero di API Notizie) sarà diffuso a tutte le istituzioni (dal Comune alla Provincia alla Regione al Parlamento), alle Organizzazioni Sindacali, alla stampa. API Notizie ha chiesto a Maurizio Frari, presidente di Unionmeccanica, di spiegare il senso dell iniziativa. Le nostre aziende hanno a che fare ogni giorno di più con una situazione economica difficile da molti punti di vista. Basta pensare all aumento dei costi di produzione, ma anche alle difficoltà che continuano a permanere sul fronte del credito e della burocrazia. Accanto a tutto ciò, il contesto internazionale e monetario non ci aiuta certo a guardare con tranquillità al futuro. Ma, se nell attività quotidiana constatiamo ogni giorno questi problemi, da imprenditori e da cittadini dobbiamo purtroppo rilevare la clamorosa assenza della necessaria consapevolezza da parte dell'opinione pubblica e delle istituzioni - ad ogni livello e di ogni parte politica della gravità del quadro in cui le nostre aziende e il Paese stanno vivendo. E chiaramente impossibile pensare di continuare a resistere ancora per molto senza fare nulla. D altra parte, però, è la nostra stessa natura di imprenditori che ci spinge a voler proseguire nel fare impresa. Che, per noi, significa produrre ricchezza e occupazione, affrontare e risolvere i problemi. Non possiamo, tuttavia, agire nel vuoto totale. Non è accettabile che delle esigenze delle Piccole e Medie Imprese nessuno si occupi seriamente. Basta pensare a due circostanze per capire. A Torino, mentre cresce il numero delle imprese costrette a ridimensionarsi o addirittura a chiudere, si impiegano ingenti risorse economiche per meravigliosi studi di fattibilità di Grandi Progetti di incerta realizzazione. A Roma sta nascendo una Legge Finanziaria (e un cosiddetto collegato sulla competitività) che tutto contiene tranne misure concrete per lo sviluppo e le PMI. Tutto questo non è più sopportabile. Il Manifesto delle PMI torinesi, quindi, ha l obiettivo di chiedere anche con una clamorosa dimostrazione di esistenza una nuova politica per lo sviluppo e per la competitività. Una iniziativa politica che abbia come obiettivo il vero governo degli scambi internazionali, il sostegno delle esportazioni, l aiuto all innovazione e alla ricerca, il varo di misure fiscali sensate e in grado di favorire la crescita delle imprese, la resposabilizzazione del sistema creditizio nei confronti delle PMI. Maurizio Frari Presidente di Unionmeccanica 2

3 MANIFESTO DELLE PMI TORINESI Alle Istituzioni Ai Parlamentari Alle Organizzazioni Sindacali FARE IMPRESA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE 3 lunghi anni di crisi per l'industria e di progressiva perdita di competitività Selvaggio aumento delle materie prime e la grande committenza non è disponibile a riconoscerci adeguamenti Forte apprezzamento dell'euro con crescenti difficoltà per le nostre esportazioni e le istituzioni non se ne preoccupano Continue difficoltà nella concessione del credito e le banche non scommettono sul nostro futuro Vincoli e costi opprimenti della burocrazia e dobbiamo pagare una schiera di professionisti Costo del lavoro in continuo aumento e le ore produttive calano NOI VOGLIAMO CONTINUARE A FARE IMPRESA Chiediamo che le PMI possano continuare a crescere per produrre ricchezza e occupazione per tutti Crisi e difficoltà delle imprese determinano situazioni di grave disagio sociale Rivendichiamo attenzione e senso di responsabilità a Governo, Parlamento, Istituzioni locali, Banche, Sindacati CHIEDIAMO UNA NUOVA POLITICA PER LO SVILUPPO E LA COMPETITIVITÁ Governare gli scambi internazionali, l'andamento delle valute e la lotta alle contraffazioni Offrire aiuti concreti all'export per compensare l'apprezzamento dell'euro Governare le delocalizzazioni responsabilizzando la grande impresa ad investire sul territorio Promuovere l'innovazione e la formazione attraverso la semplificazione delle procedure, con controlli sostanziali e non burocratici Favorire con appropriate misure fiscali le aggregazioni e i consorzi di imprese Ridurre il prelievo sulle imprese con l abolizione dell'irap: un intervento vero e non limitato ai ricercatori che solo la grande impresa si può permettere Responsabilizzare le banche per il credito alle PMI 3

4 Cellino confermato presidente dei Giovani dell API Conferma per altri quattro di Fabrizio Cellino alla carica di Presidente del Gruppi Giovani Imprenditori di API Torino. La nomina è avvenuta lunedì 18 ottobre scorso. Cellino conduce la omonima azienda alle porte di Torino attiva nel comparto dell automotive. Il nuovo Consiglio direttivo è invece composto da: Carlo Balabio, Marcellino Conteri, Stefano Gindro, Davide Maiocco, Ivan Monciotti, Claudia Porchietto, Alberto Russo, Davide Varvello. Al via un plafond di credito per le PMI da 10 milioni di euro Nuova iniziativa di API Torino rivolta alle piccole e medie imprese associate che debbano investire per la loro crescita produttiva. Un accordo con Unicredit Banca, infatti, mette a disposizione 10 milioni di euro per investimenti in beni strumentali (nuovi e/o usati) e scorte di magazzino. L accesso alle possibilità di credito, tuttavia, è concesso solamente a chi sia già associato ad API. Le imprese possono già essere clienti o meno di Unicredit Banca (sono escluse dal plafond le imprese clienti di Unicredit Banca D impresa). Gli importi vanno da un minimo di 20mila euro (per le scorte di magazzino) ad un massimo di 300mila euro per i veri e propri investimenti. I rimborsi possono avvenire in mesi per gli investimenti in scorte con rata mensile; e in mesi per gli investimenti in beni strumentali (per la durata di 60 mesi è previsto un preammortamento di 12 mesi) con rata mensile o semestrale. Le richieste sono effettuabili solamente attraverso il sito a partire dal 15/11/04 e fino al 28/02/05. L istruttoria verrà effettuata da Unicredit Banca e da Unionfidi. Gestione aziendale e Basilea 2 Il 18 novembre un incontro per capire cosa cambia con le nuove regole Come devono comportarsi le PMI di fronte agli istituti di credito in vista di Basilea 2? E una domanda che ogni imprenditore deve porsi nel momento in cui vuole capire di più e migliorare i rapporti con la propria banca. Per questo API Torino, insieme alla Camera di Commercio, ha avviato un progetto di assistenza finanziaria alle PMI con l obiettivo di migliorare le relazioni bancaimpresa e consentire alle aziende di accedere con facilità e senza sorprese ai finanziamenti del sistema del credito. Tappa importante del progetto è stato l incontro organizzato per il 18 novembre prossimo su Gestione aziendale e Basilea 2. Fattori critici di successo. Incontro con Sergio Romano Un momento dell incontro con Sergio Romano Globalizzazione e crisi internazionale: come la politica può influire sull economia. E stato questo il tema di un incontro che API Torino ha organizzato con l Ambasciatore Sergio Romano, acuto osservatore della realtà economica e sociale internazionale. In una situazione economica e sociale sempre più difficile da decifrare ha spiegato Sergio Rodda, presidente di API, presentando l intervento -, occorre avere a disposizione strumenti in grado di interpretare i fatti in maniera chiara e utile. Questo vale anche per le Piccole e Medie Imprese, proiettate con forza su mercati ben più vasti che in passato. Al seminario oltre a numerosi imprenditori hanno anche partecipato i componenti della Giunta e del Consiglio di API Claudia Porchietto, Piero Arduini, Maria Grazia Doglione, Luigi Lacidogna, Massimiliano Grasso, oltre che la presidente di APID Giovanna Boschis, il Direttore Generale di API Torino Vittorio Claretta Assandri e il Segretario Generale Alessandro Cocirio. 4

5 Per MEPIT 35 anni di precisione La storia dell azienda inizia nell agosto del 1969 Possono essere due le caratteristiche principali della MEPIT di Settimo Torinese, azienda associata ad API Torino che da pochi giorni ha compiuto 35 anni di attività. Prima di tutto la capacità di realizzare singoli pezzi e lavorazioni in piccole e medie serie di altissima precisione. Poi, la particolare sensibilità nei confronti dell evoluzione che tecnologia e materiali hanno imposto, in maniera sempre più serrata, in questi ultimi anni. MEPIT, oggi, è una delle aziende leader nella produzione di componenti aeronautici ma anche per turbine per la produzione di elettricità e per trafile per la lavorazione della gomma. A raccontare l azienda è il suo fondatore, Giuseppe Pigato, che nell agosto del 1969 rilevò quattro macchine utensili da un altra attività. L officina dice Pigato ad API Notizie era composta da tre persone. Siamo cresciuti e ci siamo allargati. Prima ero l unico titolare, poi ho creato una impresa-famiglia e poi una vera società con mia moglie e mio fratello. Le ultime tappe della crescita sono state il trasloco nello stabilimento di Settimo Torinese, dove adesso lavorano 15 persone, e la certificazione in base alle norme UNI EN ISO 9002 nel Nel frattempo, in azienda sono entrati anche mio figlio Luca che ci ha portati alla certificazione e mia figlia Angela che si è dedicata alla parte amministrativa. MEPIT lavora per imprese del calibro della Avio (l ex Fiat Avio), ma anche per il Politecnico di Torino. In questo caso spiega Pigato stiamo lavorando a strumenti per l esecuzione di prove di resistenza sia alle vibrazioni che alle trazioni. Ma l azienda costruisce anche attrezzature per i banchi prova, parti di turbine per le centrali elettriche e per l industria della gomma. MEPIT riesce a lavorare praticamente qualsiasi tipo di materiale metallico e non: dal plexiglass all alluminio, dal nylon all acciaio super rapido temprato, dalla ghisa all INCONEL, oltre che a tutte le leghe dell acciaio speciale. Un passo importante per noi spiega poi Luca Pigato è stata la certificazione che è arrivata nel settembre del 98 dopo solamente un anno di lavoro. Si è trattato dell occasione per rivedere tutte le nostre procedure, accreditarci presso altri clienti e confermare la nostra qualità nei confronti dei vecchi. E per il futuro? Noi dice Giuseppe Pigato abbiamo ben chiara la necessità che al futuro si guarda attraverso un continuo aggiornamento delle procedure di produzione e delle tecniche. D altra parte, siamo partiti dalle macchine tradizionali e siamo arrivati ai torni a controllo numerico, a centri di lavoro a 5 assi e a macchina di misura a controllo continuo. E il mercato per ora continua a darci risposte positive. 5

6 La Vita dell associazione Dieci punti per la crescita dell economia locale API elabora una piattaforma di proposte rivolta alla Provincia di Torino Migliorare le infrastrutture e i servizi, investire di più in termini di ricerca e di risorse umane. Tutto per dare una nuova carica al territorio e all economia torinesi. Sono dieci i punti operativi che API l associazione che riunisce oltre 3mila PMI ha fornito alla Provincia di Torino come contributo per le Linee Programmatiche Una sorta di piattaforma di lavoro e collaborazione che prende in esame tutti gli aspetti inerenti l attività delle imprese e che nasce da una indagine compiuta dall Ufficio Studi di API Torino che ha permesso di evidenziare le criticità e le positività ma soprattutto le aspettative da parte delle aziende nei confronti dell azione dell Amministrazione Provinciale. Tutto, poi, è sostenuto da un idea di fondo: Alla competitività di un territorio spiega infatti Sergio Rodda, presidente di API - si devono legare due ordini di azioni: il miglioramento delle infrastrutture e dei servizi e, dall altra, gli investimenti in termini di risorse finanziare ed umane nella ricerca, nell innovazione, nei processi di qualità e nella formazione. Più in generale, API Torino da tempo ritiene che la complessità della situazione renda urgente un forte e rinnovato patto per la competitività, lo sviluppo e la coesione sociale. L Amministrazione provinciale può sostenere una iniziativa di questo genere attraverso una forte capacità selettiva nell individuazione degli obiettivi e nella conseguente allocazione delle risorse. Il contributo di API Torino si fonda su dieci proposte operative in cui l Associazione si propone sempre come interlocutore. Eccone la sintesi. 1) 2) 3) 4) 5) Patti territoriali. API Torino è favorevole al mantenimento e rafforzamento di questi strumenti, sottolineando la necessità di governance e di un maggiore orientamento verso il settore industriale. Ricerca e innovazione. E prioritario, da un lato il raccordo tra i centri di ricerca pubblici e quelli privati, in buona parte riconducibili alle grandi imprese operanti in Piemonte e, dall altro, il consolidamento dei rapporti di tali strutture con il mondo della piccola e media impresa. API Torino, a tale proposito, si propone quale interlocutore strategico dei protagonisti della ricerca. Internazionalizzazione. La Provincia deve continuare a sostenere le iniziative promozionali dirette a gruppi omogenei di aziende e/o a serie di imprese che vogliano unirsi in filiera per concorrere alla realizzazione di importanti business, che per limiti dimensionali e di fatturato, non sarebbero in grado di raggiungere singolarmente. Credito. API Torino ritiene opportuno concentrarsi più che sulla definizione di nuovi strumenti finanziari evoluti, sul rendere maggiormente operativi ed efficienti quelli già esistenti. La Provincia deve assumere il ruolo di facilitatore tra il sistema bancario e quello imprenditoriale, in modo che si discuta su quali debbano essere gli strumenti più adatti alle rispettive esigenze. Distretto industriale dell auto, Mirafiori. API Torino sollecita la Provincia a lavorare sul distretto dell auto, sulla scorta dei progetti già sperimentati come l Agenzia dell auto, opportunamen- 6

7 te rimodulati e ricalibrati. Ma vanno evitate inutili dispersioni di energie progettuali. Occorre coordinare il tentativo di policy con tutte le iniziative che insistono sul campo dell automotive. Disegnare un Progetto per Mirafiori richiede azioni e politiche, pubbliche e private, coerenti con il duplice obiettivo di confermare, rinnovandola e potenziandola, l'identità industriale della città, e di programmare un ridisegno urbanistico e territoriale funzionale ed efficiente. Le linee di discussione messe all ordine del giorno dalla Provincia sono condivisibili; nel merito però, dovrà essere chiaro quale ruolo intende giocare la FIAT nella Torino industriale futura. 6) 7) 8) 9) Settore aerospaziale. L associazione accoglie con favore l ipotesi di creare un tavolo di lavoro tra le PMI, gli enti territoriali, le autonomie funzionali, Finmeccanica e FIAT Avio. Il confronto dovrà essere funzionale all elaborazione di una sorta di agenda distrettuale, in cui andranno individuate le priorità e le opportunità che garantiranno le scelte di politica industriale. Information & Comunication Technology. La centralità del comparto dell ICT per la tenuta ed il futuro del nostro sistema è di tutta evidenza, ma altrettanto chiare dobbiamo riconoscere sono le criticità di questo comparto: le azioni della Provincia dovranno necessariamente tener conto della situazione e, in relazione a queste, dovranno essere individuati i primi obiettivi. Energia e Ambiente. In questo settore esistono collaudate relazioni tra API Torino e Provincia. E prioritario lavorare congiuntamente per la semplificazione delle procedure. API Torino, inoltre è disponibile, nell ambito di Agenda 21, per nuovi progetti ambientali di interesse generale o che contemplino miglioramenti di performance ambientali. Infrastrutture. API Torino ritiene necessario: il completamento della tangenziale verso est, la realizzazione dell asse di Corso Marche, allo scopo di alleggerire il traffico della tangenziale, la realizzazione di opere immateriali quali la diffusione dell accesso a reti a banda larga. Per quanto concerne i trasporti urbani, invece, Torino deve saper cogliere l opportunità dell evento olimpico per realizzare: la nuova stazione ferroviaria a Porta Susa, i nuovi progetti per Porta Nuova con auspicabili interventi di interramento dei binari. 10) Politiche del Lavoro e della Formazione. Le recenti modifiche normative, potenzialmente, sono in grado di garantire un significativo miglioramento del mercato del lavoro e della formazione. Sarà centrale, a questo proposito, la capacità di promuovere una fattiva collaborazione che permetta di affinare nuovi strumenti e metodi: basti pensare alla Commissione Tripartita, alle Commissione per la certificazione dei rapporti di lavoro o alla revisione dell istituto dell Apprendistato. 7

8 Il Fatto di cui si parla Provincia promossa, ma le Pmi si aspettano di più Una indagine dell Ufficio Studi ha verificato l efficacia degli interventi ma anche le aspettative e i problemi da risolvere Le Piccole e Medie Imprese promuovono la Provincia di Torino sui Patti territoriali, sulle iniziative per l internazionalizzazione e per i Centri per l Impiego, ma si aspettano molto di più per quanto riguarda l innovazione, la ricerca e le infrastrutture. Sono questi i risultati principali dell indagine che l Ufficio Studi di API Torino ha condotto presso le imprese associate per valutare il grado di efficacia e di conoscenza, oltre che le attese da parte delle aziende, delle azioni dell Amministrazione Provinciale nei confronti delle Pmi e più in generale del sistema economico torinese. La ricerca è stata condotta nell ottobre scorso, ed è servita come base conoscitiva per la redazione di un documento di proposte operative che API Torino ha fornito alla nuova Giunta provinciale. Sempre in generale, la ricerca ha evidenziato la necessità di un maggiore coinvolgimento diretto delle aziende nelle iniziative messe in atto dall Amministrazione Provinciale, anche con una maggiore e più puntuale comunicazione. Ma vediamo, più in dettaglio, alcuni dati. L 89,4% delle aziende non ha percepito qualche cambiamento significativo nell attività svolta dalla Provincia dopo il trasferimento di molte competenze dallo Stato agli enti territoriali. Per quanto riguarda singole iniziative di sviluppo locale, invece, il più alto grado di utilizzo e apprezzamento si registra sui Patti territoriali (57,6%), sui Centri per l impiego (56,1%), sulle iniziative per il sostegno dell internazionalizzazione (51,5%). Interessanti anche i giudizi sui risultati conseguiti dalla partecipazione delle PMI alle iniziative provinciali. Sulle otto principali iniziative della Provincia, cinque (Sportello Unico per le Attività Produttive, progetti per il trasferimento tecnologico, politiche per i distretti industriali, incentivi all occupazione e interventi dei programmi integrati d area), hanno raccolto valutazioni negative. Ma per le PMI quali sono gli interventi prioritari da compiere? La ricerca dell Ufficio Studi di API Torino ha dato una risposta. Per oltre il 50% delle imprese sono da mettere al primo posto le azioni a sostegno dell innovazione e della ricerca applicata e gli interventi per il miglioramento delle infrastrutture. Nello specifico, infine, l indagine ha rilevato che il 54,5% delle imprese chiede la realizzazione della tangenziale est, il 53% della banda larga su tutti i comuni, il 40,9% della linea ferroviaria Torino-Lione e il 36% del prolungamento di corso Marche. 8

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