Roma 6 maggio Uno sponsor commerciale per la Lazio? Denuncia di false notizie. ( Avv. Massimo Rossetti, Responsabile dell Area Giuridico-Legale)

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1 Football Supporter Europe (F.S.E.) Member Roma 6 maggio 2016 Uno sponsor commerciale per la Lazio? Denuncia di false notizie. ( Avv. Massimo Rossetti, Responsabile dell Area Giuridico-Legale) In un articolo, intitolato Lazio, arrivano i soldi, a firma di Alberto Abbate ed Emiliano Bernardini, pubblicato su Il Messaggero, pag. 28, del 5 maggio scorso, si parla che la Lazio starebbe per definire un accordo di sponsorizzazione triennale sulla base di 5 milioni di euro a stagione con la Dussmann Service, società tedesca che si occupa, tra l altro, di pulizie nel settore sanitario e scolastico. Lo stesso 5 maggio scorso, con proprio Comunicato ufficiale, la SS Lazio spa, denuncia, peraltro in maniera generica, senza alcun espresso e specifico riferimento al suddetto articolo, che, per l ennesima volta, organi di informazione in realtà disinformati diffondono notizie prive di qualsiasi fondamento, letteralmente inventate, senza preoccuparsi delle conseguenze che possano derivare per una società quotata. Denuncia, inoltre, trattarsi di iniziative che denotano una grave mancanza di responsabilità nei confronti dell opinione pubblica e del mercato derivata anche da una assenza totale di verifica della loro fondatezza ed attendibilità.pertanto, la Società annuncia che E stato dato mandato ai legali di attivare in ogni sede- civile e penale- tutte le azioni volte alla tutela della società e dei suoi azionisti, e per la repressione dell eventuale reato di aggiotaggio informativo e la punizione degli autori. Il suddetto Comunicato fa immediatamente seguito ad un altro del 30 aprile scorso, con il quale, con riferimento a notizie di stampa, giornali, radio e televisioni, circa presunte trattative per la cessione della Società, si smentivano tali notizie e si annunciava, anche in quell occasione, il mandato ai legali per l attivazione in sede civile e penale di tutte le azioni a tutela della Società e dei suoi azionisti, così come per la repressione del reato di aggiotaggio informativo e la punizione degli autori. Nel prendere spunto da questo Comunicato, con mie note del 3 maggio scorso, ho fornito alcune delucidazioni tecnico-giuridiche in materia di aggiotaggio e di manipolazione del mercato finanziario. Ora, alla luce del nuovo Comunicato del 5 maggio scorso, ritengo opportuno ed utile, ad integrazione delle suddette delucidazioni, fornire ulteriori elementi di conoscenza e di riflessione. A questo proposito, sul tema dello sponsor commerciale della Lazio, rinvio, per memoria storica, alle mie note dell 11 marzo 2013, consultabili sul sito ma che, per comodità di riferimento, unisco alla presente.. Ribadito che, trattandosi di società quotata, non è appropriato parlare del reato di aggiotaggio di cui all art CC, reato specificamente previsto per le società non quotate, bensì del reato di manipolazione del mercato ex art.185 del T.U.F. ( Testo Unico in materia di Intermediazione Finanziaria), bisogna tenere presente che tale reato è integrato da condotte che devono essere concretamente idonee a provocare una sensibile alterazione del prezzo di strumenti finanziari. Via Alberico II, Roma Tel./fax

2 In altre parole, si deve verificare, con un giudizio di prognosi postuma da effettuare ex ante, il complesso delle circostanze che accompagnano la condotta incriminata ed esprimere la sua idoneità a provocare una sensibile variazione del valore dello strumento finanziario ( così Tribunale di Milano, sentenza del 7 gennaio 2008). Per notizia deve intendersi una informazione su avvenimenti o fatti storici avvenuti o destinati ad avvenire e la falsità di essa può rinvenirsi, oltre che nella sua non conformità al vero, anche nella sua esagerazione e/o tendenziosità. Laddove per esagerata deve intendersi la notizia che, pur comprendendo un nucleo di verità, ingigantisce la realtà dei fatti e per tendenziosa, quella che rappresenta fatti reali ma in modo da indurne una interpretazione fuorviante. Dal reato di manipolazione informativa ex art 185 del T.U.F. si distingue l illecito amministrativo, avente pure ad oggetto la manipolazione del mercato, di cui all art. 187/ter dello stesso T.U.F. Illecito che è integrato dalla diffusione, non solo di notizie, ma anche di semplici voci, che siano, non soltanto false, ma anche fuorvianti, intendendosi per tali quelle che, pur riportando fatti veri, sono presentate in maniera da fornire una rappresentazione distorta della realtà. Voci che, sebbene inidonee ad alterare in modo sensibile il prezzo di strumenti finanziari, tuttavia, siano suscettibili, costituendone il mero presupposto, di provocare tale alterazione. Una specifica scriminante dell illecito è prevista, come pure già evidenziato nelle mie note del 3 maggio scorso, per i giornalisti professionisti nell esercizio della loro professione, purchè la diffusione di informazioni e voci sia avvenuta nel rispetto delle regole di autoregolamentazione disposte dall Ordine professionale di appartenenza. Ribadisco, altresì, anche in questo caso, come già detto nelle mie citate note, che smentite ufficiali da parte della società emittente di notizie, informazioni, voci che la riguardano, smentite che dovessero dimostrarsi, a propria volta, false o fuorvianti, esporrebbero la società stessa, oltreché alla possibile contestazione del reato ex art. 185 o dell illecito amministrativo ex art. 187/ter del T.U.F., anche all incriminazione per il di ostacolo all attività di vigilanza della Consob ex art CC. Quanto sopra con particolare riferimento alle così dette informazioni privilegiate : cioè a dire quelle che l art. 181 del T.U.F. definisce informazioni di carattere preciso, non ancora rese pubbliche, che, se rese pubbliche, potrebbero influire in modo sensibile sui prezzi di strumenti finanziari e che, quindi, ex art.114 dello stesso T.U.F., devono essere comunicate al pubblico, senza indugio, dalla società stessa. Avv. Massimo Rossetti I motivi della mancanza di uno sponsor commerciale per la Lazio. ( Avv. Massimo Rossetti, Responsabile dell Area Giuridico-Legale) Roma 11 marzo 2013 Alcuni nostri soci, piccoli azionisti e sostenitori della Lazio, ci hanno chiesto di fornire informazioni e chiarimenti circa la mancanza di uno sponsor commerciale per la Società. -2-

3 Tali informazioni e chiarimenti possono rinvenirsi nelle dichiarazioni rese dall attuale maggiore azionista e Presidente del Consiglio di Gestione della Società stessa e verbalizzate in occasione della Assemblea ordinaria dei soci tenutasi il 28 ottobre A specifica domanda di un piccolo azionista, il suddetto maggiore azionista e Presidente così rispondeva : La Lazio non chiede la luna, bensì una congrua e proporzionata valorizzazione del suo Marchio che non può essere svilito svendendo la maglia della Lazio, in quanto, pur volendo prescindere dall aspetto morale della dignità e del valore storico e sportivo della Lazio, che pure ha il suo fondamentale peso, una sponsorizzazione inadeguata dal punto di vista economico porterebbe, tra l altro, a ripercussioni negative sui diritti televisivi. In termini economici se le altre squadre di primo piano concludono contratti che vanno da 7 ( sette) milioni di Euro ( per la Roma) ai 15 ( quindici) milioni di Euro del Milan a stagione, non si vede perché la Lazio dovrebbe accettare contratti da 1,5 ( unovirgolacinque) milioni a stagione ; la cifra minima, secondo il Presidente, si potrebbe aggirare intorno ai 4 ( quattro), 4,5 ( quattrovirgolacinque) milioni di Euro. Una delle motivazioni principali nel non riuscire a concludere un soddisfacente contratto di sponsorizzazione sta nel fatto che la Lazio, a differenza di altre squadre non gode di alcun appoggio istituzionale, necessario a tal fine. La mancata sponsorizzazione, tuttavia, non crea depauperamenti di sorta, in quanto la Società ha realizzato altre attività che possono costituire rilevanti fonti di reddito, quali, ad esempio, la rivista della squadra, l apertura di una radio privata di proprietà della Società ( caso unico in campo nazionale), la prossima apertura del canale televisivo Lazio dedicato, lo Stadio nuovo ( Cittadella dello Sport) che, se finalmente costruito, porterà una notevole capitalizzazione stabile della Società che oggi invece si basa essenzialmente sul capitale di rischio costituito dai giocatori, soggetti a trasferimenti, infortuni e cali di rendimento scarsamente prevedibili. Dalle sopra riportate, testuali dichiarazioni si possono trarre alcune considerazioni. 1) Sembra di capire che la Lazio avrebbe potuto concludere contratti di sponsorizzazione commerciale da almeno 1,5 milioni di euro a stagione. Se si moltiplica tale importo per il numero di anni ( circa sette dall inizio dell attuale gestione), si perviene, ad oggi, ad un mancato ricavo complessivo di circa 10 milioni di euro. Laddove soccorrono alcuni antichi adagi, quali, il meglio è nemico del bene e il poco è meglio del nulla. Non si vede, poi, perché una valorizzazione ritenuta inadeguata del proprio marchio sarebbe più negativa di una mancata valorizzazione totale del marchio stesso; 2) Per ottenere contratti di sponsorizzazione, comparabili con quelli di altre squadre di primo piano, sarebbe necessario godere di appoggi istituzionali. Si tratta indubbiamente di affermazioni che lasciano perplessi e che appaiano persino inquietanti. Oltre, infatti, a rimanere del tutto non esplicitati quali e di che tipo sarebbero detti appoggi istituzionali, si lascia intendere che alcune squadre godrebbero di tali appoggi, contrariamente ad altre e che delle Istituzioni, peraltro, anche in questo caso, non meglio specificate, svolgerebbero una illegittima e scorretta attività di sostegno economico, sia pure indiretto, a favore di talune squadre a discapito di altre; 3) Un contratto di sponsorizzazione economicamente inadeguato avrebbe ripercussioni negative sui diritti televisivi. E, questa, una affermazione difficilmente comprensibile, in quanto i criteri previsti per la determinazione di tali diritti non fanno alcun riferimento alla valorizzazione di contratti di sponsorizzazione, bensì ai risultati sportivi conseguiti e ai bacini di utenza; -3-

4 4) La mancata sponsorizzazione non creerebbe depauperamenti di sorta, poiché essa sarebbe compensata da fonti di reddito ricavabili da altre attività. Non si comprende perché fonti di reddito ricavabili da altre attività dovrebbero essere alternative alla fonte di reddito ricavabile da un contratto di sponsorizzazione e non, invece, aggiungersi ad essa. Viceversa, le citate, altre attività dovrebbero rendere più appetibili per i potenziali sponsor contratti con la Lazio. D altronde, le fonti di reddito ricavate o ricavabili dalle altre attività non vengono in alcun modo quantificate né sono quantificabili, poiché di esse non vì è, allo stato, alcuna specifica rendicontazione o stima desumibili da documenti pubblici della Società. Nel caso, poi, del nuovo Stadio ( Cittadella dello Sport), si tratta, tuttora, di una realizzazione meramente ipotizzata e sperata e che, comunque, come già rilevato, non si capisce perché dovrebbe essere considerata come una fonte di reddito alternativa a quella derivante da un contratto di sponsorizzazione, anziché come una fonte aggiuntiva e promozionale rispetto a quest ultima. Per completezza di informazione, si riporta, di seguito, secondo i dati dell Istituto di ricerca Sport Economy (fonte dal sito La biblioteca del tifoso bilanciato ), l elenco dei contratti degli sponsor di maglia per il Campionato di calcio Serie A 2012/2013: Club Main sponsor Second Sponsor /000 Juventus Jeep Inter Pirelli Milan Fly Emirates Napoli Acqua Lete MSC Crociere Siena MPS Roma Wind Fiorentina Mazda Atalanta Axa Konica Minolta Cagliari Regione Sardegna Tirrenia Parma Folletto Navigare Chievo B. POP.Verona/ Midac Paluani Palermo Eurobet Sampdoria Gamenet Bologna NGM Mobile Serenissima Cir Pescara Acqua Santa Croce Risparmio Casa Udinese Dacia Qbell Catania AranciaRossa Sicilia TTT lines Lazio Genoa Torino Aruba TOTALE

5 Resta, infine, il fatto, che, a tutt oggi, la Lazio, unica, insieme con il Genoa tra le società di calcio di serie A (il Torino ha solo un second sponsor, senza ricavi), risulta essere priva di uno sponsor commerciale. Avv. Massimo Rossetti. -5-