Dipartimento di Scienze Economico Aziendali DISEA

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1 Dipartimento di Scienze Economico Aziendali DISEA Relazione sull attività scientifica Anno

2 Indice 1. Anagrafica del DISEA Pag Dati finanziari Pag Organico del DISEA Pag Progetti di ricerca, contratti, convenzioni Pag Iniziative scientifiche Pag Pubblicazioni Pag Corsi di dottorato di ricerca Pag. 31 2

3 Premessa del Direttore La Relazione sull attività di ricerca del DiSEA Dipartimento di Scienze Economico Aziendali per il 2009 è stata redatta nel mese di settembre 2010 poiché il Dipartimento ha aderito alla sperimentazione dell applicazione software sviluppata dal CILEA proprio per la predisposizione della relazione, applicazione rilasciata nel mese di agosto Il DiSEA nell anno 2009 Il 2009 è stato un anno caratterizzato da diversi cambiamenti nell organizzazione del Dipartimento sia sotto il profilo della sua gestione che delle attività di ricerca. Sotto il profilo gestionale vi sono stati due cambiamenti di ordine strutturale: la definizione della carta dei servizi informatici e la riunificazione del dipartimento nell edificio U7. Riunificazione del dipartimento. Nel mese di settembre 2009 si sono conclusi i lavori di ristrutturazione al 3 piano dell edificio U7 e alla fine del mese, con la consegna degli spazi, si è potuto procedere al trasloco dei docenti che erano ubicati nell edificio U6, superando definitivamente la doppia localizzazione del DiSEA che poneva non pochi problemi sotto il profilo gestionale. È stato così possibile avviare un notevole processo di razionalizzazione negli acquisti e nella gestione sia del magazzino, sia del personale amministrativo. Carta dei servizi informatici. Rinunciando ad una unità di personale con l incarico di referente informatico, il DiSEA è stato il primo Dipartimento dell Ateneo ad attivare la Carta Servizi con il Laboratorio Didattico d Ateneo. In forza di tale accordo il personale del Laboratorio Didattico d Ateneo assicura la manutenzione hardware e software delle attrezzature del DiSEA e svolge attività di consulenza sugli acquisti. Anche dal punto di vista delle attività di ricerca i cambiamenti sono stati molteplici. Innanzitutto sono da sottolineare quelli intervenuti nella composizione dei docenti del DiSEA con il trasferimento dal Dipartimento di Sociologia del Dott. Marco Grasso, il pensionamento della Prof.ssa Ida Nerici e il conferimento del titolo di professore emerito al Prof. Jean Jacques Lambin. Significative sono state anche le evoluzioni dal punto di vista del coordinamento della ricerca. Infatti, per favorire lo sviluppo di programmi di ricerca comuni, è stata approvata l attivazione di quattro sezioni e cioè: a) Banking and Finance; b) Economia Aziendale; c) Economia e Gestione delle Imprese; d) Management ed Economia dei Territori. È stata inoltre nominata una Commissione per individuare modalità condivise di incentivazione, di valorizzazione e di verifica dell attività di ricerca che, salvaguardando comunque l autonomia dei singoli e dei gruppi, individui linee guida che consentano anche all esterno di comprendere i tratti qualificanti del Dipartimento. La Commissione risulta composta dai proff. Alberto Nobolo, Arturo Patarnello, Claudio Chiacchierini, Flavio Gnecchi e Marco Grasso. Sempre nell ottica di favorire la crescita delle attività di ricerca condivise è stato istituito un Comitato Scientifico per la collana di Dipartimento. Fanno quindi parte di tale comitato i proff. Andrea Amaduzzi, Silvio Brondoni, Claudio Chiacchierini, Flavio Gnecchi, Alberto Nobolo, Arturo Patarnello, Massimo Saita ed Enrico Uliana. Sotto il profilo degli accordi internazionali il DiSEA Dipartimento di Scienze Economico-Aziendali collabora stabilmente con diverse Università estere nonché con Enti internazionali operanti in campo economico. Le collaborazioni promuovono lo scambio di studenti e di ricercatori sia per una didattica sempre più efficace ed aperta agli sviluppi di un'economia globale, sia per favorire la cooperazione nell'ambito della ricerca scientifica. In particolare nel 2009 sono stati stipulati, grazie al Prof. Massimo Saita, Preside della di Economia, gli accordi inter-universitari con le Università dei seguenti paesi: Cina, Emirati Arabi e Russia. 3

4 È da segnalare infine il convegno Il Sistema di Internal Auditing: Amministrazioni Pubbliche a confronto promosso nel mese di ottobre 2009 dal DiSEA. Il Convegno ha avviato il dibattito sulle tematiche dei controlli all interno delle amministrazioni pubbliche centrali e locali a seguito del profondo processo di innovazione che ha interessato il settore pubblico. A conclusione di questa premessa alla Relazione 2009, desidero ringraziare tutti i colleghi del Dipartimento per le loro valutazioni costruttive e la collaborazione ricevuta in tutte le iniziative. Un ringraziamento particolare va al prof. Arturo Patarnello, vicedirettore del DiSEA e coordinatore di una sezione, e agli altri coordinatori di sezione proff. Andrea Amaduzzi, Silvio Brondoni e Fausto Fronzoni. 4

5 1. Gestione anagrafica DISEA Indirizzo Edificio U7, Via Bicocca degli Arcimboldi 8, Milano Telefono Segreteria Direttore Fax Url Direttore Mail Settori ISI-CRUI Prof. Angelo Di Gregorio angelo.digregorio@unimib.it Economia, Management 5

6 2. Dati finanziari Entrate Dotazione ordinaria di funzionamento ,00 Finanziamenti per la didattica ,00 Finanziamenti per le scuole di specializzazione 0,00 Finanziamenti per i corsi di dottorato di ricerca ,00 Finanziamenti per le scuole di dottorato di ricerca 0,00 Finanziamenti da tariffari conto terzi 0,00 Finanziamenti da contratti conto terzi 5.880,00 Finanziamenti da altre attività conto terzi 0,00 Fondo di Ateneo per la Ricerca ,75 Finanziamenti MIUR (PRIN, FIRB, FAR...) 0,00 - PRIN 0,00 - FIRB 0,00 - FAR 0,00 Finanziamenti per la ricerca da altri ministeri 0,00 Finanziamenti per la ricerca da enti pubblici e privati 0,00 Finanziamenti per la ricerca dal CNR 0,00 Finanziamenti per l'acquisto di attrezzature scientifiche 0,00 Spese Spese per il funzionamento scuole di specializzazione 0,00 Spese per il funzionamento master e corsi di perfezionamento 0,00 spese per il funzionamento della didattica 0,00 Spese per tariffari conto terzi 60,00 Spese per contratti di ricerca conto terzi 0,00 Spese per il funzionamento dei corsi dottorati di ricerca 9.205,43 Spese per il funzionamento dei centri di studio universitari 0,00 Spese per acquisto apparecchiature tecnico-scientifiche 0,00 Spese per acquisto di apparecchiature informatiche 4.831,04 Spese per acquisto di materiale bibliografico 0,00 Spese per il funzionamento ricerca Fondo di Ateneo ,01 Spese per il funzionamento ricerca finanziata dal MIUR 825,60 Spese per il funzionamento ricerca finanziata da altri ministeri 0,00 Spese per il funzionamento ricerca finanziata da altri enti pubblici e privati 585,84 Spese per il funzionamento ricerca finanziata dal CNR - contratti 0,00 Spese per il funzionamento ricerca finanziata dal CNR - contributi 0,00 6

7 3. Organico del DISEA 3.1 Personale docente Professori Ordinari Brondoni Silvio telefono 3140 Ufficio U7, stanza 3010V ECONOMIA E TECNICA DELLA COMUNICAZIONE AZIENDALE MANAGEMENT PRICING MERCATI E IMPRESE GLOBALI ADVANCED MARKETING CDL IN SCIENZE DELL'ECONOMIA CDL MAGISTRALE IN MARKETING E MERCATI GLOBALI CDL IN ECONOMIA E GESTIONE DEI SERVIZI TURISTICI SECS-P/08 ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE Chiacchierini Claudio claudio.chiacchierini@unimib.it telefono 3206 Ufficio U7, stanza 3010R MARKET DRIVEN MANAGEMENT CDL IN ECONOMIA E COMMERCIO SECS-P/08 ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE Di Gregorio Angelo angelo.digregorio@unimib.it telefono 3131 Ufficio U7, stanza 3010D MARKET DRIVEN MANAGEMENT COMMUNICATION MANAGEMENT CDL IN ECONOMIA E AMMINISTRAZIONE DELLE IMPRESE CDL MAGISTRALE IN SCIENZE ECONOMICO-AZIENDALI SECS-P/08 ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE Nobolo Alberto alberto.nobolo@unimib.it telefono 3174 Ufficio U7, stanza 3036 ECONOMIA AZIENDALE GOVERNANCE E BILANCIO CONSOLIDATO CDL IN ECONOMIA, STATISTICA E INFORMATICA PER L AZIENDA CDL IN SCIENZE ECONOMICO-AZIENDALI Patarnello Arturo arturo.patarnello@unimib.it telefono 3034 Ufficio U7, stanza 3010M BANK MANAGEMENT ECONOMIA DELLE ISTITUZIONI FINANZIARIE ECONOMIA E GESTIONE DELLA BANCA CDL IN MAGISTRALE IN ECONOMIA E FINANZA CDL IN MARKETING, COMUNICAZIONE AZIENDALE E MERCATI INTERNAZIONALI 7

8 CDL IN ECONOMIA DELLE BANCHE, DELLE ASSICURAZIONI E DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI SECS-P/11 ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI Saita Massimo massimo.saita@unimib.it telefono 3160 Ufficio U7, stanza 3040A ECONOMIA AZIENDALE CONTABILITA BILANCIO E CONTROLLO STRATEGIA AZIENDALE E VALUTAZIONE METODOLOGIE E DETERMINAZIONI QUANTITATIVE DI AZIENDA CDL IN ECONOMIA E AMMINISTRAZIONE DELLE IMPRESE CDL MAGISTRALE IN SCIENZE ECONOMICO-AZIENDALI CDL IN SCIENZA DELLA SICUREZZA ECONOMICO FINANZIARIA Professori Associati Arrigo Ugo ugo.arrigo@unimib.it telefono 3087 Ufficio U7, stanza 3010H FINANZA PUBBLICA TEORIA DELLE SCELTE COLLETTIVE CDL IN ECONOMIA E AMMINISTRAZIONE DELLE IMPRESE CDL IN ECONOMIA E COMMERCIO SECS-P/03 SCIENZA DELLE FINANZE Beccarello Massimo massimo.beccarello@unimib.it telefono 3086 Ufficio U7, stanza 3010F ECONOMIA INDUSTRIALE FONDAMENTI ED ECONOMIA INDUSTRIALE E DELLA CONCORRENZA CDL MAGISTRALE IN SCIENZE ECONOMICO-AZIENDALI CDL IN ECONOMIA E COMMERCIO SECS-P/06 ECONOMIA APPLICATA Bongini Paola paola.bongini@unimib.it telefono 3012 Ufficio U7, stanza 3010O GESTIONE DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI ECONOMIA E GESTIONE DELLA BANCA CDL IN MAGISTRALE IN ECONOMIA E FINANZA CDL IN ECONOMIA E COMMERCIO SECS-P/11 ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI Capocchi Alessandro alessandro.capocchi@unimib.it telefono 3191 Ufficio U7, stanza 3028 ECONOMIA AZIENDALE PROGRAMMAZIONE ED ORGANIZZAZIONE DELLE AZIENDE TURISTICHE 8

9 CDL MAGISTRALE IN ECONOMIA DEL TURISMO CDL IN ECONOMIA E GESTIONE DEI SERVIZI TURISTICI Corniani Margherita margherita.corniani@unimib.it telefono 3150 Ufficio U7, stanza 3010T CORPORATE GLOBAL COMMUNICATION MARKET DRIVEN MANAGEMENT MARKETING MANAGEMENT CDL IN MARKETING COMUNICAZIONE AZIENDALE E MERCATI GLOBALI CDL IN MARKETING E MERCATI GLOBALI CDL MAGISTRALE IN MARKETING E MERCATI GLOBALI SECS-P/08 ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE Fronzoni Fausto fausto.fronzoni@unimib.it telefono 3157 Ufficio U7, stanza 3010C MARKETING MANAGEMENT CDL MAGISTRALE IN SCIENZE ECONOMICO-AZIENDALI SECS-P/08 ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE Martinelli Mauro mauro.martinelli@unimib.it telefono 3170 Ufficio U7, stanza 3040B BILANCIO RAGIONERIA GENERALE ED APPLICATA SISTEMI AMMINISTRATIVI E DI CONTROLLO CDL IN ECONOMIA E AMMINISTRAZIONE DELLE IMPRESE CDL MAGISTRALE IN SCIENZE ECONOMICO-AZIENDALI Nerici Ida ida.nerici@unimib.it telefono 3172 Ufficio U7, stanza 3045 SECS-P/11 ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI Orlandini Paola paola.orlandini@unimib.it telefono 3166 Ufficio U7, stanza 3033 ECONOMIA AZIENDALE ECONOMIA DELLE AZIENDA PUBBLICHE CDL IN ECONOMIA E COMMERCIO CDL MAGISTRALE IN GIURISPRUDENZA CDL IN MARKETING COMUNICAZIONE AZIENDALE E MERCATI GLOBALI Saracino Paola paola.saracino@unimib.it telefono 3162 Ufficio U7, stanza 3037 BILANCIO CONTABILITA BILANCIO E CONTROLLO RAGIONERIA GENERALE ED APPLICATA 9

10 PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO DELLE AZIENDE PUBBLICHE GOVERNANCE E BILANCIO CONSOLIDATO METODOLOGIE E DETERMINAZIONI QUANTITATIVE DI AZIENDA CDL IN ECONOMIA E AMMINISTRAZIONE DELLE IMPRESE CDL MAGISTRALE IN SCIENZE ECONOMICO-AZIENDALI CDL IN SCIENZA DELLA SICUREZZA ECONOMICO FINANZIARIA Tami Alessandra alessandra.tami@unimib.it telefono 3169 Ufficio U7, stanza 3044 ANALISI CONTABILITA E BILANCIO BILANCIO E PRINCIPI CONTABILI ANALISI DI BILANCIO E CORPORATE FINANCE METODOLOGIE DI CONSOLIDAMENTO DI BILANCI CDL MAGISTRALE IN ECONOMIA E FINANZA CDL IN ECONOMIA E COMMERCIO CDL IN ECONOMIA, STATISTICA E INFORMATICA PER L AZIENDA Professori Straordinari Amaduzzi Andrea andrea.amaduzzi@unimib.it telefono 3173 Ufficio U7, stanza 3034 CONTABILITA BILANCIO E CONTROLLO STRATEGIA AZIENDALE E VALUTAZIONE BILANCIO CDL IN ECONOMIA E AMMINISTRAZIONE DELLE IMPRESE CDL MAGISTRALE IN SCIENZE ECONOMICO-AZIENDALI Gnecchi Flavio flavio.gnecchi@unimib.it telefono 3154 Ufficio U7, stanza 3010P ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE PUBBLICHE ELEMENTI DI MARKETING MARKETING CDL IN ECONOMIA E COMMERCIO CDL IN MARKETING, COMUNICAZIONE AZIENDALE E MERCATI GLOBALI SECS-P/08 ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE Ricercatori Arrigo Elisa elisa.arrigo@unimib.it telefono 3212 Ufficio U7, stanza 3010N COMMUNICATION MANAGEMENT MARKETING COMMUNICATIONS CDL MAGISTRALE IN MARKETING E MERCATI GLOBALI SECS-P/08 ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE 10

11 Bisio Luca telefono 3199 Ufficio U7, stanza 3010Z MARKET DRIVEN MANAGEMENT CORPORATE GOVERNANCE COMMUNICATIONS CDL MAGISTRALE IN MARKETING E MERCATI GLOBALI CDL IN MARKETING, COMUNICAZIONE AZIENDALE E MERCATI GLOBALI SECS-P/08 ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE Ciao Biagio biagio.ciao@unimib.it telefono 3219 Ufficio U7, stanza 3043 ECONOMIA AZIENDALE CDL IN ECONOMIA E COMMERCIO Codignola Federica federica.codignola@unimib.it telefono 3213 Ufficio U7, stanza 3010N ECONOMIA E TECNICA DELLA COMUNICAZIONE DIGITALE CORPORATE GLOBAL COMMUNICATION MARKETING E COMUNICAZIONE DEL TURISMO CDL MAGISTRALE IN ECONOMIA DEL TURISMO CDL IN MARKETING, COMUNICAZIONE AZIENDALE E MERCATI GLOBALI CDL MAGISTRALE IN MARKETING E MERCATI GLOBALI SECS-P/08 ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE Croci Ettore ettore.croci@unimib.it telefono 3152 Ufficio U7, stanza 3010L FINANZA AZIENDALE FINANZA AZIENDALE E MERCATI FINANZIARI ANALISI DI BILANCIO E CORPORATE FINANCE CDL MAGISTRALE IN ECONOMIA E FINANZA CDL IN SCIENZE STATISTICHE ED ECONOMICHE CDL IN ECONOMIA DELLE BANCHE, DELLE ASSICURAZIONI E DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI SECS-P/09 FINANZA AZIENDALE Doni Federica federica.doni@unimib.it telefono 3182 Ufficio U7, stanza 3041B RAGIONERIA GENERALE ED APPLICATA CDL IN ECONOMIA E COMMERCIO Forte Gianfranco gianfranco.forte@unimib.it telefono 3221 Ufficio U7, stanza 3010L CORPORATIONS AND MARKETS FINANZA AZIENDALE E MERCATI FINANZIARI STRATEGIE DI INVESTIMENTO 11

12 CDL MAGISTRALE IN ECONOMIA E FINANZA CDL MAGISTRALE IN SCIENZE DELL ECONOMIA CDL IN ECONOMIA DELLE BANCHE, DELLE ASSICURAZIONI E DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI SECS-P/11 ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI Garbelli Maria mariaemilia.garbelli@unimib.it telefono 3210 Ufficio U7, stanza 3010Q CORPORATE GLOBAL COMMUNICATION MARKET DRIVEN MANAGEMENT MARKETING INTERNAZIONALE VENDITE E MARKETING CDL IN ECONOMIA E COMMERCIO CDL IN MARKETING, COMUNICAZIONE AZIENDALE E MERCATI GLOBALI SECS-P/08 ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE Grasso Marco marco.grasso@unimib.it telefono 3211 Ufficio U7, stanza 3010I ECONOMIA POLITICA ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE ECONOMIA DEL MERCATO CULTURALE CDL IN SOCIOLOGIA CDL SCIENZE DEL TURISMO E COMUNITA LOCALE FACOLTA DI SOCIOLOGIA SECS-P/03 SCIENZA DELLE FINANZE Guarini Enrico enrico.guarini@unimib.it telefono 3125 Ufficio U7, stanza 3046A ECONOMIA AZIENDALE CDL IN ECONOMIA DELLE BANCHE, DELLE ASSICURAZIONI E DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI Inghirami Iacopo iacopo.inghirami@unimib.it telefono 3171 Ufficio U7, stanza 3041B CONTABILITA SU PC ORGANIZZAZIONE AZIENDALE CDL IN ECONOMIA E AMMINISTRAZIONE DELLE IMPRESE CDL IN ECONOMIA E COMMERCIO Magli Francesca francesca.magli@unimib.it telefono 3215 Ufficio U7, stanza 3046B ECONOMIA AZIENDALE CDL IN ECONOMIA E COMMERCIO 12

13 Modina Silvio telefono 3195 Ufficio U7, stanza 3046B ECONOMIA AZIENDALE PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO IMPRESE INDUSTRIALI SU PC CDL IN ECONOMIA E COMMERCIO CDL IN MARKETING, COMUNICAZIONE AZIENDALE E MERCATI GLOBALI Pierotti Mariarita mariarita.pierotti@unimib.it telefono 3023 Ufficio U7, stanza 3043 ELEMENTI DI CONTABILITA E BILANCIO FONDAMENTI DI CONTABILITA E BILANCIO CDL IN ECONOMIA DELLE BANCHE, DELLE ASSICURAZIONI E DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI CDL IN MARKETING, COMUNICAZIONE AZIENDALE E MERCATI GLOBALI Provasi Roberta roberta.provasi@unimib.it telefono 3197 Ufficio U7, stanza 3046A ECONOMIA AZIENDALE REVISIONE E CERTIFICAZIONE DI BILANCIO CDL IN ECONOMIA E AMMINISTRAZIOEN DELLE IMPRESE Rancati Elisa elisa.rancati@unimib.it telefono 3153 Ufficio U7, stanza 3010Q CORPORATE GLOBAL COMMUNICATION GLOBAL ACCOUNTING AND FINANCE RICERCHE DI MARKETING ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE CDL IN ECONOMIA E COMMERCIO CDL IN MARKETING COMUNICAZIONE AZIENDALE E MERCATI GLOBALI CDL IN MARKETING E MERCATI GLOBALI CDL MAGISTRALE IN SCIENZE STATISTICHE ED ECONOMICHE FACOLTA DI SCIENZE STATISTICHE SECS-P/08 ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE Riboldazzi Sabina sabina.riboldazzi@unimib.it telefono 3214 Ufficio U7, stanza 3010Z ADVANCED MARKETING DRIVEN MANAGEMENT ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE COMMERCIALI FONDAMENTI DI MARKET DRIVEN MANAGEMENT MARKET DRIVEN MANAGEMENT CDL IN ECONOMIA E COMMERCIO CDL MAGISTRALE IN MARKETING E MERCATI GLOBALI CDL IN ECONOMIA DELLE BANCHE, DELLE ASSICURAZIONI E DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI SECS-P/08 ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE 13

14 3.2 Dottorandi Arienti Francesca ciclo XXIV Barzaghi Andrea ciclo XXV Bastia Elena ciclo XXIV Bevilacqua Francesca ciclo XXIII Ceruti Francesca ciclo XXV Gandini Matteo ciclo XXIV Martino Antonella ciclo XXII Mascherpa Serena ciclo XXIV Messaggi Silvia ciclo XXIII Morellato Massimo ciclo XXIII Porro Elena ciclo XXV Seri Valeria ciclo XXIII Stellino Nicoletta ciclo XXII Tagliolini Elisa ciclo XXV Trezzi Simone ciclo XXII Villa Elena ciclo XXII Villa Paolo ciclo XXIV 14

15 3.3 Personale tecnico-amministrativo Personale categoria C Bonaldo Mara Mail mara.bonaldo@unimib.it (fino al 8 marzo 2009) Telefono 3141 Ufficio U6, St. 332 Magro Roberto Mail roberto.magro@unimib.it Telefono 3187 Ufficio U7, St. 3041A Salvi Marco Mail marco.salvi@unimib.it (dal 23 aprile 2009) Telefono 3141 Ufficio U7, St. 3010A Tranquillo Francesca Mail francesca.tranquillo@unimib.it Telefono 3161 Ufficio U7, St. 3041A Personale categoria D De Mitri Loredana Mail loredana.demitri@unimib.it Telefono 3181 Ufficio U7, St Visitatori Solovyeva Olga - Swen Valerie - Ulyanova Maria - Uliana Enrico 15

16 Sommario organico Personale docente Professore Ordinario 6 Professore Associato 11 Professore Straordinario 2 Professore Fuori Ruolo 0 Assistente 0 Ricercatore a tempo pieno 17 Ricercatore a tempo definito 0 Assegnisti Assegnista di Ricerca 0 Dottorandi e specializzandi Dottorando 17 Specializzando 0 Personale tecnico - amministrativo Dirigente 0 Tecnico o amministrativo categorie B - C 4 Tecnico o amministrativo categorie D - EP 1 Collaboratore ed esperto linguistico di lingua madre, lettore 0 Altro personale Tecnico o Amministrativo 0 Visitatori Professore Emerito 1 Professore Visitatore 1 Frequentatore 0 Ospite 4 Collaboratori Altro collaboratore 0 16

17 4. Progetti di ricerca, contratti e convenzioni Contratti su commissione Contratto con So.Ge.M.I. Responsabile Prof. Massimo Saita Corrispettivo Euro ,00 Approfondimenti in ordine al posizionamento strategico dei mercati all ingrosso;valutazione dei meccanismi di governance delle partnership pubblico-privato nello sviluppo del piano industriale di So.Ge.M.I. di So.Ge.M.I. in una prospettiva comparata;studio degli impatti istituzionali, organizzativi ed economico-finanziari delle opzioni previste dal piano industriale, con particolare riferimento alla individuazione delle fonti di finanziamento/impieghi;individuazione degli strumenti economico-finanziari per il governo delle partnership pubblico - privato; eventuali altre tematiche che So.Ge.M.I. dovesse segnalare, a seguito di significativi cambiamenti nello sviluppo del piano industriale. Contratto con Coop Italia nell ambito del Progetto Comunicazione Aziendale Responsabile Prof. Silvio Brondoni Corrispettivo Euro 8.400,00 Il Progetto Comunicazione Aziendale si configura come una ricerca multiclient, ovvero una ricerca contraddistinta da un unico oggetto d indagine e da una committenza costituita da una molteplicità di soggetti che, pur operando in differenti comparti dell'attività economica, presentano un comune interesse verso le problematiche economico-aziendali della comunicazione e, più in generale, del marketing e dell economia d impresa. Le attività di ricerca per l anno 2009 si articolano in: - una ricerca volta ad approfondire la tematica fedeltà, non fedeltà, infedeltà e fidelizzazione della domanda. I nuovi rapporti distribuzione-industria ; - i rapporti previsionali sulla dinamica degli investimenti della pubblicità in Italia. Fondo di Ateneo Prof. Amaduzzi Andrea La rilevanza del reddito e del patrimonio netto nella previsione della dinamica del valore dell'impresa: conseguenze derivanti dall'adozione in Italia dei principi contabili internazionali IAS/IFRS La ricerca si propone di indagare, da un punto di vista sia teorico sia empirico, la rilevanza del reddito nella previsione della dinamica del processo di creazione del valore d'impresa. L'ipotesi di ricerca che verrà indagata riguarda il fatto che l'adozione, dall'anno 2005, dei principi contabili internazionali, nella redazione del bilancio d'esercizio e consolidato di tutte le società quotate italiane, abbia comportato una progressiva riduzione, e non un accrescimento, della rilevanza previsionale del reddito d'esercizio dell'andamento futuro del valore dell'impresa. In altri termini la ricerca indagherà la correttezza dell'ipotesi di ricerca che l'adozione dei principi contabili IAS/IFRS abbia comportato una riduzione della rilevanza nel reddito d'esercizio nella misurazione del processo di creazione del valore dell'impresa. L adozione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, nella realtà europea e in quella italiana, è stata vista come un opportunità in grado di migliorare le informazioni fornite all utilizzatore del bilancio. Tuttavia è bene evidenziare come, l attuale evoluzione dei principi contabili internazionali imponga un attenta analisi del modello contabile IAS/IFRS assunto quale riferimento. Lo studio si propone, quindi, di fornire un contributo in grado: a) di chiarire, da un punto di vista teorico, gli aspetti caratterizzanti il dibattito in corso; b) di dimostrare come il modello teorico condiviso dai principi IAS/IFRS sia soggetto a numerosi limiti e rischi, se applicato in modo estensivo, di limitare, invece di migliorare, l utilità dell informativa contabile, con particolare riguardo alla "rilevanza" del reddito d'esercizio nella previsione della dinamica del valore dell'impresa; c) di evidenziare come il modello teorico proposto dalla dottrina economico aziendale italiana sia tuttora valido e se, correttamente interpretato ed integrato, consenta di disporre delle informazioni rilevanti per un appropriato apprezzamento e valutazione della dinamica del valore dell impresa. Euro 7.602,75 Prof. Arrigo Ugo Lo sviluppo della tecnologia nucleare per un mercato elettrico sostenibile Le principali sfide dell economia energetica globale dei prossimi anni sono rappresentate dalla necessità di garantire approvvigionamenti sicuri ed economicamente accessibili, di porre un freno alla domanda di combustibili fossili e di contenere le emissioni inquinanti. In assenza di una seria politica di sviluppo delle fonti alternative agli idrocarburi (rinnovabili e nucleare) e soprattutto, dell efficienza energetica, lo scenario energetico al 2030, senza eventuali "interventi correttivi", desta profonde preoccupazioni. Secondo il World Energy Outlook 2006 dell AIE, nel caso di crescita inerziale, da oggi al 2030, la domanda mondiale di energia primaria aumenterà di circa il 50% (+1,6% l anno), con oltre il 70% dell aumento a carico dei Paesi emergenti ed il 30% della sola Cina. Circa la metà dell incremento dei consumi sarà dovuto alla generazione di energia elettrica. 17

18 Se nel frattempo non si verificheranno cambiamenti drastici nelle politiche energetico - ambientali, le emissioni mondiali di CO2 subiranno un incremento del 55% rispetto al Complessivamente, entro il 2030, i Paesi emergenti saranno responsabili di circa la metà delle emissioni mondiali. Nel panorama internazionale si è registrato, negli ultimi anni, un rinnovato interesse verso l energia nucleare, legato fondamentalmente all evoluzione dello scenario energetico: le crescenti preoccupazioni relative alla sicurezza energetica, il costante incremento dei prezzi dei combustibili fossili ed infine il progressivo aumento delle emissioni di CO2. I fattori chiave che contribuiscono a rendere la tecnologia nucleare particolarmente interessante nel settore elettrico sono molteplici: il contributo dell energia nucleare alla sicurezza degli approvvigionamenti, alla stabilità del prezzo dell energia, riducendo l esposizione alle fluttuazioni del prezzo dei combustibili fossili; la competitività dell energia nucleare in termini relativi; il rilevante contributo alla riduzione delle emissioni, poiché l energia nucleare non emette GHG, SOx e Nox. Euro 5.068,50 Prof.ssa Bongini Paola Idiosyncratic Volatility, Takeover Premiums and Target Gains Hietala, Kaplan and Robinson (2003) suggest that acquisition announcements reveal information about the bidder premium, the stand-alone values of the bidder and the target and the potential synergies of the deal. When the acquirer announces a bidding offer, the information prompts a revaluation of the bidder and the target. Bidders and targets information asymmetry models have been used to examine the effect on bidder returns (Moeller, Schlingemann, and Stulz (2008) and Officer, Poulsen, and Stegemoller (2008)) and explain return differences of bidding firms in cash versus stock acquisitions. While information asymmetry models assume different levels of information among managers and investors, which in turn influence the method of payment decision, there is no evidence on whether uncertainty about target firm s value drives the premium paid by the bidder and, subsequently, target returns. Even though value-creation to target shareholders is a well-documented phenomenon, there is a considerable variation in the target shareholders gains. As Bargeron, Schlingemann, Stulz and Zutter (2008) posit, there should be some unobservable target characteristics that are responsible for the premium difference and hence different returns enjoyed by target firm s shareholders. In this project, we examine the relationship between target s idiosyncratic volatility (sigma) with takeover premium received and target s announcement returns. We argue that target firms with greater pre-event sigma receive considerably larger premiums and, subsequently, experience significantly larger announcement returns relative to low sigma firms. Given that targets with high sigma, which have greater uncertainty and are more difficult-to-value, are higher risk investment projects, it is expected that their acquisition will lead to larger returns for the bidding company. Otherwise the bidder would not undertake these projects, assuming that there are no behavioral or agency motivations behind the deals. Hence, once the bidder decides that it is worth proceed to a bid offer for a target with relatively greater uncertainty, this reflects that she believes that the conduction of the deal will create relatively larger value to the company. Therefore she is disposed to offer relatively higher premium in order to make the deal successful, in favor of targets shareholders. To analyze the relation between target firm s idiosyncratic volatility with premium received and target s acquisition announcement abnormal return, we collect a sample of all successful acquisition deals announced during the period from the Thomson ONE Banker Mergers and Acquisitions Database. We require that both the acquirer and the target are US firms listed on CRSP. We analyze majority acquisitions in which the acquirer owns less than 10% six months before the announcement date and owns 100% of the target s shares after the deal. Following Moeller, Schlingemann and Stulz (2004), we also restrict our sample to deals whose transaction value is at least $1 million and at least 1% of the acquirer market value four weeks before the announcement date. We also exclude any deal without method of payment information. We define as cash deals those that are fully paid with cash and stock deals those that are fully paid with stock. All others are defined as mixed deals. Our sample that meets the above criteria includes 2,110 deals. Euro 5.568,50 Prof. Brondoni Silvio Market Driven Management, mercati globali e politiche di sviluppo dell'impresa La globalizzazione dei mercati evidenzia un profondo ripensamento della filosofia di sviluppo di lungo periodo delle imprese che tendono a contemperare un orientamento quantitativo alla crescita (supply-driven management) con una focalizzazione prioritaria alla concorrenza ed al soddisfacimento della domanda (market-driven management). Lo sviluppo d impresa presuppone, pertanto, innovativi rapporti spazio-temporali di concorrenza, che più precisamente riguardano tempi decisionali brevissimi (time based competition) e spazi di concorrenza non condizionati da confini geografici fisici e da vincoli di giurisdizione del management locale. Il market-driven management, infatti, assume rilevanza critica nello sviluppo delle imprese che si confrontano nei mercati aperti, dove l orientamento competitivo parte dal basso, per forzare l incontro tra offerta e domanda, generando transazioni ed al contempo flussi di comunicazione (push/ pull communication). Nei mercati globali, il successo di impresa e condizionato sia dall intensita di presenza nel mercato che dal livello di sofisticazione delle risorse immateriali d impresa (corporate intangible assets), cioè di quelle particolari capacità gestionali che riguardano l insieme delle conoscenze accumulate ed il complesso dei canali che permettono l acquisizione delle informazioni vitali per la crescita aziendale. Il perseguimento di un rapido sviluppo, inoltre, induce spesso a sovrastimare l importanza dei risultati di brevissimo periodo, focalizzando l attenzione sulle risorse investite ed eliminando i costi dello sviluppo sociale locale. Al contrario, lo sviluppo a lungo termine delle imprese globali non può prescindere dal soddisfacimento di un nuovo benessere, da perseguire con: l espansione dei confini di concorrenza (market-space competition) e l adozione di politiche aziendali fondate su una globalizzazione armonica delle produzioni e dei consumi (market-space management); 18

19 la creazione di new industries (tutela sviluppi biologici; valorizzazione patrimoni nutrizionali di massa e selettivi; preservazione climatica; politica dell energia e del riciclaggio rifiuti), in coerenza con le nuove esigenze trasversali determinate da mercati con produzioni e consumi globali; la focalizzazione dell economia d impresa su fattori-chiave non elementari (techno, comunicazione, intangible assets), il cui valore si determina in relazione all intensità di condivisione di una definita risorsa con strutture esterne all organizzazione in una logica di network. Euro 5.068,50 Prof. Capocchi Alessandro La creazione di valore nei servizi alberghieri: un'indagine empirica a livello nazionale Premessa metodologica La crescente competizione nel settore alberghiero e, più in generale, nell accoglienza, spinge le aziende (sia a livello indipendente che a livello corporate) ad adottare e fare propria la logica di creazione del valore che, nel modello universalmente riconosciuto di M. E. Porter, pone il cliente (sia esso esterno e sia esso interno) al centro di tutte le attività aziendali. Il progetto di ricerca intende seguire le linee metodologiche legate al modello di creazione di valore adattato e personalizzato alla realtà dei servizi alberghieri e dei servizi di accoglienza. La Fondazione Campus Studi del Mediterraneo intende garantire la validità scientifica della metodologia adottata e dei risultati ottenuti attraverso la personalizzazione e la coerenza di un modello come di seguito proposto. a) La creazione di valore La creazione di valore ha come presupposto la soddisfazione del cliente. La soddisfazione del cliente (anche potenziale) è condizione imprescindibile per costruire le basi della redditività aziendale: redditività che poggia sull efficienza tecnica della combinazione aziendale, ossia sulla ricerca dello sfruttamento della propria massima capacità produttiva. La creazione di valore richiede dapprima la determinazione e la misurazione delle variabili critiche che compongono il giudizio di maggiore o minore soddisfazione del potenziale cliente e, successivamente, la misurazione in termini economici della stessa. La determinazione delle variabili critiche del potenziale cliente consta nel definire in modo scientifico attraverso quali valutazioni e quali elementi il cliente o il potenziale cliente formula il proprio giudizio ed effettua le proprie scelte in termini di consumo e di spesa. In altri termini si devono individuare le variabili ritenute dal cliente importanti per l accesso al consumo ed alla spesa, ossia per l accesso all acquisto di un determinato bene/servizio. La misurazione in termini economici della creazione del valore è indispensabile per determinare la propensione al consumo del cliente o del potenziale cliente: la willingness to pay. Determinare la propensione al consumo è condizione base per raggiungere l obiettivo dell ottimizzazione della redditività aziendale: vendere il giusto prodotto (bene/servizio) al giusto cliente al giusto prezzo in qualsiasi istante. La misurazione in termini economici della creazione del valore avviene con la determinazione in termini scientifici del massimo prezzo che il cliente in un determinato momento è disposto a pagare per l acquisto del bene/servizio. La determinazione del massimo prezzo che il cliente o il potenziale cliente è disposto a pagare per l acquisto del bene/servizio impone alle aziende che operano nell ambito dei servizi aziende per le quali non si rileva la presenza del magazzino come strumento per ammortizzare o trasferire nel tempo le inefficienze tecniche un approccio dinamico alle proprie politiche di prezzo: pricing dinamico. Da ultimo il valore per l azienda non è legato a singole attività, ma si forma attraverso la combinazione e l integrazione di singole attività di cui alcune dirette (ossia percepite direttamente dal cliente) o di front-office ed altre indirette (non percepite dal cliente) di back-office. b) Il modello elaborato per la misurazione della creazione di Valore nei servizi di accoglienza Nel settore dell accoglienza ed alberghiero il prodotto non è identificato in un unico servizio ma scaturisce dalla combinazione sistemica di una pluralità di servizi. La misurazione della creazione del valore richiede pertanto la scomposizione del sistema prodotto nei diversi servizi che lo compongono e nello svolgimento delle seguenti misurazioni: Distinzione dei servizi tra servizi diretti e servizi indiretti. Definizione delle variabili critiche, ossia posizionamento dei singoli servizi sulla base dell importanza attribuita agli stessi dal cliente/potenziale cliente. Catena del Valore. Nuova costruzione in logica sistemica del prodotto sulla base delle variabili critiche identificate: ciò può condurre l azienda ad una differenziazione ed a politiche di focalizzazione con impatti positivi sul proprio vantaggio competitivo. Misurazione del livello di soddisfazione del cliente per i singoli servizi. Misurazione del valore in termini economici attraverso il massimo prezzo che il cliente è disposto a pagare per ciascun servizio e per l intero prodotto. Le misurazioni sopra identificate sono espressione di sintesi del grado di soddisfazione del cliente e del potenziale cliente (customer satisfaction) e rappresentano una leva importante per le politiche strategiche aziendali non solo nell innovazione del sistema prodotto, ma anche e soprattutto nel riposizionamento in termini di prezzo del sistema prodotto medesimo e dei singoli servizi che lo compongono. Euro 2.534,25 Prof. Chiacchierini Claudio L analisi competitiva per la valutazione di impresa. Il collegamento mancante tra strategia e corporate finance 19

20 Con il proliferare di prodotti finanziari sempre più complessi e sofisticati nella loro architettura e nelle modalità di funzionamento, al punto da richiedere quel genere di know-how più di ogni altro, la finanza e parsa diventare una industria autonoma, con i suoi prodotti, i suoi processi produttivi e una peculiare quanto sbalorditiva capacità di creare valore. Questa illusione e durata per qualche anno e ha prodotto forse alcune grandi ricchezze private ma un sicuro disastro pubblico. E giunto il tempo di ristabilire alcune verità fondamentali e di sfruttare l occasione per affinare le capacità di analisi e d intervento. Il punto di partenza di questa ricerca e semplice da enunciare: non si da distribuzione (e tanto meno moltiplicazione) di ricchezza senza che questa sia prima prodotta. I numeri e gli algoritmi separati dalla conoscenza delle imprese e dei mercati nei quali queste operano sono solo pericolose astrazioni. Occorre trovare rapidamente il modo di riallacciare quel legame tra economia reale e finanza che si e spezzato innescando una crisi senza precedenti. La ricerca qui presentata qui risponde a quest obiettivo evidenziando e analizzando le fonti ultime di creazione del valore per l impresa, l azionista, gli stakeholders e il paese, attraverso la costruzione di un ponte solido che collega la moderna teoria della finanza d impresa, l economia, la strategia e l organizzazione aziendale. La ricerca in oggetto, in particolare, si svilupperà intorno a un modello di catena del valore per l azionista, che ha nell analisi dei processi di acquisto e perdita di valore degli intangibili il primo e fondamentale anello. Un sistema organico e scientificamente fondato di relazioni di causa effetto collega queste fonti intangibili di valore alla dinamica (intensità, espandibilità replicabilità e durata) delle cinque forme di vantaggio competitivo individuate in strategia: 1) attrattività del settore, 2) resource based (risorse e competenze rare, non imitabili e di valore), 3) capacità dinamiche, 4) networks strategici, 5) sinergie. Euro 2.534,25 Prof.ssa Corniani Margherita Market-Driven Management e dinamiche di concorrenza L apertura dei mercati ha profonde e significative influenze sull economia e sulla gestione delle imprese. In effetti, in questi contesti si afferma il concetto di intensità competitiva che individua la rilevanza delle relazioni che si sviluppano tra una impresa e gli altri attori del mercato: fornitori, clienti, concorrenti, ambiente economico e politico. Tale rilevanza può essere tradotta nella numerosità, complessità ed articolazione delle relazioni a due vie sviluppate in un contesto di no-space competition. Quando l operato di un impresa dipende in grande misura dal sistema di relazioni che essa intrattiene con gli interlocutori indicati, si dice che si sviluppa una condizione di elevata intensità competitiva. Dove invece, l impresa presenta una minore dipendenza dal suddetto sistema di relazioni l intensità competitiva è contenuta. Tale concetto si distingue da quello classico e neoclassico di concorrenza che si fonda su dimensioni del tutto diverse. Negli studi economici classici e neoclassici, infatti, il contesto di mercato in cui si indaga la concorrenza è un contesto chiuso, rispetto al quale, cioè, è necessario, in primo luogo definire i confini dell analisi (tipo specifico di business, area geografica di riferimento), quindi, procedere alla numerazione dei concorrenti presenti, nonché, in alcuni casi, provvedere alla loro descrizione per conoscerne alcune caratteristiche distintive utili all analisi (fatturato, strutture di costo, ecc.). Questa impostazione è alla base delle note forme di mercato, distinte in relazione alla numerosità degli attori presenti sul mercato ed al diverso grado di potere che tali attori sono i grado di esercitare sugli altri competitor e sulla domanda. Così, in base alla numerosità delle imprese offerenti si è soliti individuare monopolio e concorrenza perfetta quali forme di concorrenza estreme ed antitetiche. In pratica, la condizione neoclassica di oligopolio coincide con stati di elevata intensità competitiva del mercato, laddove cioè più forti sono le relazioni di interdipendenza tra concorrenti, come è dimostrato anche negli studi economici, dalle applicazioni della teoria dei giochi che, proprio nell oligopolio, hanno inteso modellizzare il dinamismo delle relazioni di concorrenza per prevedere i processi di azione e reazione competitiva all interno di un mercato. Anche nell ambito degli studi manageriali la concorrenza è stata prevalentemente analizzata con riferimento ad uno specifico business e con riguardo ad uno spazio geografico chiaramente delimitato, al fine di enumerare le imprese presenti, e condurre analisi di tipo relativo. In questo ambito di analisi, si afferma il concetto di competitive environment che si riferisce ad uno specifico contesto competitivo dove il concorrente è anche un antagonista, cioè un soggetto contro cui sviluppare le proprie azioni competitive. Gli approcci allo studio della concorrenza sopra indicati hanno avuto grande diffusione fino agli anni 90 del 1900 e ben si sono adattati a descrivere e spiegare i fenomeni competitivi sviluppatisi nella gran parte dei mercati mondiali, sia che ci si riferisse a contesti di mercato locali, sia che si indagassero le logiche di concorrenza attive sui mercati internazionali. Euro 7.602,75 Prof. Di Gregorio Angelo Sviluppo sostenibile nelle attività estrattive L obiettivo del presente lavoro è quindi presentare un concetto di sviluppo sostenibile relativo che contemperi l esigenza di salvaguardare le risorse non rinnovabili con i fabbisogni della nostra vita quotidiana, dati certi standard di vita. Si tratta perciò di individuare il giusto trade off fra consumo del capitale naturale e sua conservazione in tempi futuri. Volendo compiere un analisi mirata, focalizzandosi su uno specifico contesto, si è scelto di analizzare il settore minerario, fortemente legato ad un determinato territorio nel quale si realizza la coltivazione. I fattori chiave da analizzare, nello specifico, riguardano l ubicazione del territorio stesso, l alterazione del paesaggio circostante e le implicazioni globali delle attività estrattive. In primo luogo, l ubicazione di tali attività dipende fortemente dalla presenza e dalla localizzazione di giacimenti minerari coltivabili. Le 20

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