STUDIO GEOLOGICO RIVOLTA E GRASSI

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1 1. PREMESSA Su incarico del Committente è stata svolta un indagine geologica preliminare allo scopo di verificare la natura dei terreni, l assetto geologico e geomorfologico, nonché la presenza di eventuali vincoli di carattere geologico sull area già sede del Convento delle Suore Orsoline e, a partire dal 2005, abbandonata. Allo scopo del lavoro sono stati consultati la bibliografia disponibile, la cartografia geologica ufficiale e gli elaborati geologici del P.R.G.C. di Cannobio, redatti a cura del dott. geol. Marco Cattin (aggiornamento settembre 2008), desunti dal sito web dell Amministrazione Comunale di Cannobio. Sono inoltre stati eseguiti 4 pozzetti esplorativi con escavatore meccanico, per la definizione della stratigrafia locale del sottosuolo, spinti fino a profondità massima di circa 4 m dal p.c. 2. INQUADRAMENTO GEOGRAFICO L area ricade nel centro storico dell abitato di Cannobio, a poche decine di metri di distanza dal lungolago; il lotto è delimitato da: Viale Rimembranze, Piazza Santa Pietà, Via Meschio, Via Zaccheo. Inquadramento toponomastico (immagine di fotoripresa aerea tratta da: Per quanto riguarda la cartografia ufficiale il lotto è interamente compreso nella tavoletta IGM 16 III S.E. Cannobio alla scala di 1: e nella sezione della Carta Tecnica Regionale (CTR) della Regione Piemonte n , alla scala di 1: La quota topografica media del lotto è all incirca pari a 205 m s.l.m. 1

2 Di seguito si riportano due estratti dei riferimenti topografici citati. Stralcio della tavoletta IGM 16 III S.E. Cannobio Stralcio della sezione CTR 16 n

3 3. INQUADRAMENTO GEOLOGICO L area ricade sul Foglio n. 16 Cannobio della Carta Geologica d Italia alla scala 1: , del quale si riporta uno stralcio. Allo scopo i definire i lineamenti geologici, strutturali e geomorfologici del sito è stato fatto riferimento, come accennato in premessa, alla bibliografia disponibile ed agli elaborati geologici del PRGC del Comune di Cannobio, redatto dal dott. geol. M. Cattin - aggiornamento Assetto geologico strutturale L assetto generale dell area di studio, facente parte del basamento Subalpino, è ben descritta all interno del volume 1 delle Guide Geologiche Regionali Le Alpi dal M. Bianco al Lago Maggiore, a cura della Società Geologica Italiana, 1992: «Il basamento Sudalpino delle Alpi occidentali è costituito dalla Zona Ivrea Verbano e dalla Serie dei Laghi. Quest ultima comprende due subunità litologiche: gli Scisti dei Laghi e la Zona Strona Ceneri, di prevalente natura metapelitica la prima, metarenitica la seconda. Entrambe le unità hanno un impronta metamorfica varisica e conservano ampie tracce di due cicli magmatici. Il primo è rappresentato da granitoidi ordoviciani di composizione intermedio-acida, trasformati in ortogneiss durante l orogenesi varisica. Il secondo ciclo, di età permiana, è posteriore al metamorfismo varisico ed alle associate trasformazioni duttili; vi appartengono filoni di composizione basica ed intermedia, indicati dagli studiosi milanesi con il termine di suite appinitica (Boriani et al., 1990), e gli estesi corpi epiplutonici (Graniti dei Laghi) ed effusivi (porfidi e rocce associate». Più in dettaglio, i litotipi affioranti in zona sono individuabili con gneiss minuti, scistosi, granulari e compatti con mica nero-violetta e verdiccia (da: Legenda del Foglio n. 16 della Carta Geologica d Italia). 3

4 Dal punto di vista strutturale l area è caratterizzata dalla presenza di una sinclinale con asse vergente verso WSW con presenza, al nucleo, dei metasedimenti a grana fine della Strona-Ceneri (gneiss minuti); la piega presenta a settentrione la struttura cosiddetta a schlingenbau, con pieghe a laccio sviluppate lungo gli assi verticali. Il trend geologico-strutturale locale è prevalentemente rappresentato da giaciture immergenti verso NW-NE ( ), con inclinazioni sempre superiori a 45 ; in questo quadro i piani di scistosità vengono spesso a trovarsi in condizioni di franapoggio, favorendo fenomeni di instabilità lungo questa direzione. Il sito in esame si trova sui sedimenti alluvionali, attuali, recenti e terrazzati, come individuati nella carta geologica del PRGC: Si tratta di sedimenti sciolti, a tessitura prevalentemente grossolana, con alternanze di sedimenti fini al decrescere dell energia deposizionale. La potenza di questi depositi è stata stimata, negli elaborati geologici di PRGC, in circa 50 m e gli stessi sono caratterizzati come materiali eterometrici con netta prevalenza delle frazioni più grossolane, blocchi e ciottoli (d 50 pari a circa 10 cm), con elevato grado di arrotondamento e con percentuale di matrice fine subordinata (φ < 8 mm inferiore al 20%). 4

5 3.2 Assetto geomorfologico: Il sito come descritto al paragrafo precedente, è ubicato su un terrazzo alluvionale, generato dalle migrazioni laterali del conoide del T. Cannobino, con gradiente di pendenza contenuto (generalmente inferiore all 1%). Le caratteristiche morfologiche sono condizionate dalla presenza del lago, che influenza il controllo deposizionale della frazione solida presa in carico e sedimentata dal torrente, conferendole inclinazione e tessitura minori rispetto a quelle di un vero e proprio conoide di deiezione; più propriamente, infatti, sarebbe corretto attribuire a questo elemento la classificazione di delta conoide (fan delta), come in effetti viene meglio specificato nella relazione generale, a corredo degli elaborati geologici di PRGC. Si riporta di seguito lo stralcio della carta geomorfologica relativa agli studi geologici del PRGC: 5

6 3.3 Pericolosità geomorfologica e idoneità all utilizzazione urbanistica: L area è ascritta alla classe I di pericolosità geomorfologica e di idoneità all utilizzazione urbanistica: non si ravvisano, pertanto, particolari rischi connessi agli elementi geomorfologici naturali e, di conseguenza, alcuna limitazione all utilizzazione urbanistica, fatto salvo il rispetto delle norme contenute nei D.M e , che si applicano, peraltro, nell ambito di qualsiasi nuovo intervento edificatorio, a prescindere dal grado di pericolosità geomorfologica dell area. L elemento responsabile del modellamento locale del territorio, il conoide del T. Cannobino, risulta infatti, dagli studi effettuati in sede di adeguamento al PAI dello strumento urbanistico, stabilizzato e non più raggiungibile dalla dinamica evolutiva dell alveo torrentizio. 6

7 3.4 Classificazione sismica Il sito in parola ricade in Zona 4 della Classificazione sismica dei Comuni italiani, come desumibile dagli stralci degli elaborati di seguito riportati. Stralcio dalla Classificazione sismica dei Comuni italiani In base all azzonamento sismico, secondo il quale l intervento ricade in un area ascritta alla Zona sismica 4, le Norme tecniche per le costruzioni D.M prevedono, al paragrafo 2.7, quanto segue: Per le costruzioni di tipo 1 e 2 e Classe d uso I e II, limitatamente a siti ricadenti in Zona 4, è ammesso il Metodo di verifica alle tensioni ammissibili. Per tali verifiche si deve fare riferimento alle norme tecniche di cui al D.M. LL. PP , per le strutture in calcestruzzo e in acciaio, al D.M. LL. PP , per le strutture in muratura e al D.M. LL. PP per le opere e i sistemi geotecnici. Le norme dette si debbono in tal caso applicare integralmente, salvo per i materiali e i prodotti, le azioni e il collaudo statico, per i quali valgono le prescrizioni riportate nelle presenti norme tecniche. Le azioni sismiche debbono essere valutate assumendo pari a 5 il grado di sismicità S, quale definito al B.4 del D.M. LL. PP , ed assumendo le modalità costruttive e di calcolo di cui al D.M. LL. PP. Citato, nonché alla Circ. LL. PP , n. 65/AA.GG. e relativi allegati. 7

8 4. INDAGINI PRELIMINARI SVOLTE IN LOCO Come accennato in premessa, allo scopo di verificare in fase preliminare la natura dei terreni sui quali andranno ad insistere i fabbricati in progetto, in data sono stati eseguiti 4 pozzetti stratigrafici con escavatore meccanico, le cui risultanze e la relativa ubicazione sono di seguito riportate. Ubicazione indicativa dei pozzetti esplorativi effettuati 8

9 4.1 Descrizione stratigrafica dei pozzetti POZZETTO n cm: materiale di riporto eterogeneo a tessitura prevalente sabbioso-limosa, con ciottoli, brunogrigiastro; presenza di abbondanti laterizi; cm: orizzonte pedologico Ap sepolto, FL, bruno con abbondanti radici; cm: sabbie grossolane, giallastre con laminazioni incrociate; cm: ghiaie e ciottoli con sabbie, bruno-nocciola; diametro massimo dei ciottoli: circa 30 cm, diametro medio circa 15 cm. 9

10 POZZETTO n cm: materiale di riporto eterogeneo a tessitura prevalente sabbioso-limosa, con rara ghiaia, brunogrigiastro; cm: sabbie limose massive, brune; cm: sabbie e sabbie limose massive, nocciola; cm: ghiaie e sabbie limose, bruno-nocciola; diametro massimo dei ciottoli: circa 20 cm, diametro medio circa 10 cm. 10

11 POZZETTO n cm: orizzonte pedogenetico bruno, FS; cm: sabbie limose massive con rari ciottoli alterati, bruno-nocciola; cm: ghiaie e sabbie, bruno-nocciola; diametro massimo dei ciottoli: circa 20 cm, diametro medio circa 5 cm. 11

12 POZZETTO n cm: orizzonte pedogenetico bruno, FS; cm: sabbie limose massive con rari ciottoli alterati, bruno-nocciola; cm: ghiaie e sabbie, bruno-nocciola; diametro massimo dei ciottoli: circa 20 cm, diametro medio circa 5 cm. 12

13 4.2 Classificazione dei terreni In base alle litologie osservate nel corso dello scavo dei pozzetti, è possibile effettuare una classificazione delle terre, mediante le tabelle UNI-CNR (derivata dalla classificazione AASHO degli U.S.A.) e UNIFIED SOIL CLASSIFICATION SYSTEM: UNITÀ LITOSTRATIGRAFICA UNI-CNR USCS Materiali di riporto eterogenei a tessitura sabbioso-limosa e suoli A4 ML Sabbie e sabbie limose A3-A4 SM Ghiaie e sabbie con ciottoli A2 GW/GP 13

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