Capitolo 1 Le Indicazioni Geografiche nel sistema del Diritto del Commercio Internazionale

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Capitolo 1 Le Indicazioni Geografiche nel sistema del Diritto del Commercio Internazionale"

Transcript

1 LE INDICAZIONI GEOGRAFICHE NEL DIRITTO DEL COMMERCIO INTERNAZIONALE Il punto di vista europeo, americano e cinese e gli interessi legati a biodiversità e agricoltura. Tesi di Laurea di Alessia Silvia Placchi Capitolo 1 Le Indicazioni Geografiche nel sistema del Diritto del Commercio Internazionale Un indicazione geografica è un nome o segno usato su un determinato prodotto al quale corrisponde una specifica origine geografica. La nozione d indicazione geografica è strettamente legata al concetto di territorio, sia in termini di speciali caratteristiche geografiche, geologiche e climatiche esclusive di una determinata area, sia in termini d impatto che l ambiente circostante, comprensivo tanto di fattori naturali quanto umani, ha sulla produzione e sulle caratteristiche intrinseche del prodotto. A livello internazionale, è il TRIPs a costituire l unico sistema normativo di riferimento, con un numero di paesi firmatari sufficiente a incidere nei rapporti commerciali tra stati. Questo dedica alle indicazioni geografiche tre articoli specifici: Articolo 22, che contiene la definizione generica d indicazione geografica per tutte le tipologie di beni e obbliga gli Stati membri ad adottare misure preventive contro l uso ingannevole di una denominazione d origine, quando tale uso sia tale da ingenerare confusione nel pubblico o costituisca un atto di concorrenza sleale. Articolo 23, che legifera a favore della sola categoria dei prodotti vitivinicoli e distillati, accordando a questi ultimi una protezione più elevata dispensando il titolare del diritto dal provare il rischio di confusione per il pubblico così come l atto di concorrenza sleale ed estendendo la tutela a tutte le forme evocative dell indicazione geografica, sia in versione traslata, sia con l uso di delocalizzanti o espressioni quali simile a, di tipo, in stile, ecc. Articolo 24, impone agli Stati membri di avviare negoziazioni (obbligo de negotiando) per risolvere le lacune, i compromessi e le incertezze generatesi in fase di elaborazione dell accordo durante l Uruguay Round. L articolo 24 ammette poi una serie di ECCEZIONI all applicabilità del TRIPs laddove un indicazione geografica sia stata precedentemente registrata in buona fede o almeno dieci anni prima l entrata in vigore del TRIPs. A livello internazionale, un parziale riconoscimento arriva anche dalle convenzioni amministrate dall Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale che però richiamano solo indirettamente il concetto d indicazioni geografiche. A livello nazionale, il TRIPs stabilisce standard minimi di tutela lasciando poi liberi gli stati di implementare questi standard con i sistemi a loro più confacenti, generalmente legislazioni sui generis oppure legge marchi. S impone poi una fondamentale distinzione tra indicazioni geografiche e indicazioni di provenienza, così come tra indicazioni geografiche e marchi. Un indicazione di provenienza denota solo il luogo di produzione/lavorazione di un bene, mentre l indicazione geografica qualifica il legame sostanziale tra il territorio d origine e le caratteristiche, qualità o 1

2 reputazione del prodotto. Un marchio identifica e distingue il bene di un produttore da quello di altri produttori, mentre l indicazione geografica appartiene non a un singolo, ma a un gruppo di produttori e non può essere liberamente trasferita o data in licenza perché strettamente connessa al territorio d origine. Proprio grazie a questa forte connotazione locale, le Indicazioni Geografiche sono più che semplici segni distintivi, o semplici marchi o simboli, e offrono ai produttori artigianali, validi strumenti per affermarsi anche in mercati molto competitivi. Per di più, le Indicazioni Geografiche sono concettualmente in linea con le odierne tendenze di mercato orientate a qualità, tracciabilità e sicurezza del prodotto. I dati economici sono chiari in questo senso: studi recenti condotti a livello europeo hanno dimostrato che numerosi prodotti grazie alla loro connotazione come Indicazioni Geografiche, hanno ottenuto guadagni aggiuntivi pari al 20% o hanno visto moltiplicare le proprie vendite 4 volte tanto rispetto a prodotti similari non-ig. Questi aspetti si riflettono appunto sulla percezione e sulle tendenze dei consumatori, con la conseguenza che un Indicazione Geografica ha una capacità di esportazione molto più ampia rispetto a prodotti ordinari che non godono della stessa nomea. Capitolo 2 Le Indicazioni Geografiche nelle negoziazioni di Doha E evidente che prodotti a così alto valore commerciale non rimangono immuni dal rischio di contraffazione e abusi, violazioni queste che rischiano di minare la fedeltà del consumatore nel prodotto IGP e quindi tradursi in perdite economiche. Per questo motivo, un contesto giuridico di tutela delle Indicazioni Geografiche è fondamentale, tanto a livello nazionale quanto internazionale, al fine di tutelarne la natura intrinseca di proprietà intellettuale e tutti i benefici economici e non che ne conseguono. Nonostante la presenza delle Indicazioni geografiche all interno del sistema OMC, lo stesso accordo TRIPs non risulta essere pienamente esaustivo poiché anzi il disequilibrio normativo e il duplice livello di protezione tra l articolo 22, che si riferisce a tutte le categorie di beni e servizi, e l articolo 23, che invece accorda un più elevato grado di tutela per i soli prodotti alcolici, hanno dato luogo ad un aspro dibattito nei fora internazionali. Tale dibattito sulle indicazioni geografiche è spesso dipinto come un conflitto vecchio mondo contro nuovo mondo, perché vede contrapporsi due grandi blocchi: da un lato, la Comunità europea, India, Svizzera e vari paesi emergenti e dall altro, Stati Uniti, Canada e Australia e altri. Il dibattito verte su due questioni principali: la creazione di un registro multilaterale delle indicazioni geografiche e l estensione a tutte le categorie di prodotti del più elevato grado di tutela già accordato a vini e distillati. I punti di maggior disaccordo s incentrano sugli effetti legali e sulla natura della partecipazione al registro e sull ammissibilità o meno di un estensione della tutela giuridica a tutti i prodotti, oltre vini e distillati. L approccio cosiddetto massimalista, rappresentato dal blocco europeo, è a favore di un sistema legalmente vincolante in cui l indicazione geografica, una volta registrata, benefici di protezione piena e incondizionata nel mercato di tutti gli Stati membri; dunque un registro centralizzato la cui adesione sia obbligatoria per tutti i membri OMC come parte integrante del Single Understanding. L approccio opposto, cosiddetto minimalista, propone invece un 2

3 sistema volontario e dunque un database informativo, a libera consultazione, ma assolutamente non vincolante. Il campo di battaglia in questo caso verte sull ambigua formulazione dell articolo 23.4, che da un lato reclama l introduzione di un registro multilaterale e dunque, secondo la terminologia del diritto OMC, vincolante per tutti i membri; dall altro limita l obbligo di tutela solo a quei paesi che partecipano al sistema, facendo pensare a un regime di volontarietà. Entrambe le parti fanno leva su questa contraddittorietà delle espressioni usate, ciascuna avvallando l interpretazione a sé più favorevole. Secondo l interpretazione, diversi sarebbero poi gli effetti legali del registro sui doveri di ciascun membro in ambito OMC. In particolare, un sistema di registrazione vincolante creerebbe una presunzione di legalità, a favore dell indicazione geografica registrata, nel territorio di tutti i paesi membri; a ciò gli oppositori contestano che una simile presunzione aggraverebbe indebitamente gli obblighi OMC a carico degli stati e pertanto il sistema non può che essere volontario con funzione meramente consultiva. Quanto alla questione di estendere il grado di tutela ora garantito ai soli prodotti vinicoli e distillati, la situazione appare anche più complessa, poiché come già detto, non sussiste alcuna base giuridica né tantomeno alcuna ragione economica che giustifichi una differenziazione e una gerarchia tra prodotti alcolici e altre categorie, ma dall altro lato il mandato degli articoli 23.4 e 24 del TRIPs invoca ulteriori negoziazioni con riferimento esplicito ai soli prodotti alcolici con la conseguenza che da un punto di vista meramente formale la questione dell estensione non rientrerebbe neppure nell Agenda delle consultazioni ufficiali. Capitolo 3 Posizioni contrastanti tra Europa e Stati Uniti: quale direzione deve prendere la Cina? Europa e Stati Uniti rappresentano i due principali mercati per le indicazioni geografiche, ma anche i due poli opposti in termini di tutela legale, con forti differenze di carattere tecnico e concettuale. Da un lato l Europa che ha posto in vigore un sistema di protezione sui generis tra i più evoluti concependo le indicazioni geografiche nel loro senso più pieno, come indice di qualità del prodotto e mezzo per preservare le tradizioni agricole regionali. Dall altro lato gli Stati Uniti che incorporano le indicazioni geografiche all interno di un altra categoria di proprietà intellettuale ovvero la legge marchi, concependo l indicazione geografica quale niente più che un marchio con particolari caratteristiche relative all origine. Le differenze sono sostanziali. L obiettivo europeo è promuovere una politica commerciale improntata sulla qualità piuttosto che sulla quantità e questo è realizzato attraverso un complesso sistema di regolamenti che impongono conformità a standard qualitativi, rigidi controlli lungo tutta la filiera ed enfatizzano il ruolo centrale degli agricoltori/produttori nel garantire sicurezza e tracciabilità del prodotto. Nel sistema statunitense il processo di registrazione di un indicazione geografica come marchio collettivo o di certificazione appare invece molto più semplificato, con standard di conformità molto meno rigidi e una legislazione che ammette un legame tra prodotto, qualità e territorio nettamente più debole. Nella pratica commerciale, si cerca di smorzare queste sostanziali differenze attraverso la conclusione di accordi bilaterali o plurilaterali che mirano a un compromesso tra le parti 3

4 contraenti. Ne è un esempio l accordo CETA tra Europa e Canada che ha portato anche alla risoluzione di uno dei casi più emblematici che vedeva coinvolto il Consorzio del prosciutto di Parma. Questo caso evidenzia le differenze tra sistema sui generis e sistema marchi, e infatti, mentre in tutto il mondo, il nome Prosciutto di Parma identifica una tra le più pregiate tipologie di prosciutto originario, appunto, della regione di Parma in Italia; in Canada ciò che è venduto come Prosciutto di Parma con etichetta a strisce tricolori è in realtà un prosciutto prodotto in Canada dalla società Maple Leaf Meats. Il marchio Parma era stato registrato in Canada da un emigrante italiano che aveva iniziato a produrre prosciutto rifacendosi alla tradizione parmense, successivamente il marchio era passato in mano alla multinazionale Maple Leaf. Questa situazione aveva portato a una conseguenza paradossale: l impossibilità per il Consorzio italiano di commercializzare il proprio prodotto in Canada usando il nome legittimo Prosciutto di Parma a causa della preesistenza del marchio. Il Consorzio si è quindi visto costretto a registrare un nuovo marchio senza poter neppure menzionare il nome Parma con evidenti conseguenze negative e perdite economiche dovute a un problema di riconoscibilità del marchio e comunicazione ingannevole ai consumatori canadesi. Il caso del Consorzio del Prosciutto di Parma mostra concretamente le differenze concettuali e di interessi economici tra Europa e Stati Uniti. Da un lato, l Europa che fa delle indicazioni geografiche il punto cardine della sua politica agricola improntata a qualità piuttosto che quantità e che mira a difendere un valore di mercato delle indicazioni geografiche europee pari a 956 miliardi di euro l anno. Dall altro lato, gli Stati Uniti che proteggono il loro sistema basato sulla registrazione di marchi che in molti casi sono stati introdotti in quei mercati da emigranti del vecchio continente e che ora godono di reputazione anche grazie all evocazione di quelle origini. Nel caso Parma, dopo anni di battaglia legale, una parziale soluzione è arrivata con la conclusione dell accordo bilaterale tra EU e Canada (CETA), che ha affermato il principio della coesistenza tra marchi registrati e indicazioni geografiche, eliminando così il regime di esclusività detenuto dalla canadese Maple Leaf nell uso della denominazione Parma. Importante risultato anche per l Italia dove il cosiddetto Italian sounding (evocazione dell origine Italiana) sottrae al nostro paese guadagni pari a 147 milioni di euro al giorno. La Cina assume un ruolo particolare in materia di tutela internazionale delle indicazioni geografiche, poiché si pone a metà tra i due estremi rappresentati da Stati Uniti ed Europa, sia in termini di sistema nazionale di tutela sia per la posizione assunta in sede OMC. La Cina, attraverso Hong Kong, è stata, infatti, l unico paese a intervenire isolatamente nel dibattito internazionale con una proposta di compromesso, intermedia tra quelle di EU e USA. Inoltre, la Cina è l unico paese al mondo che utilizza nella sua legislazione interna entrambi i sistemi, sui generis e legge marchi. A questi due sistemi se ne aggiunge un terzo promulgato dal Ministero dell Agricoltura e con riferimento ai soli prodotti agro-alimentari. La mancanza però di una legge nazionale unitaria fa si che questi tre sistemi operino in parallelo e anziché tradursi in uniformità e coesione legislativa, creino sovrapposizioni e conflitti di competenza, lasciando per di più molte aree grigie per non dire buchi neri nella fase fondamentale dei controlli di filiera, ovvero i controlli di garanzia prima dell immissione del prodotto sul mercato. Un caso molto famoso circa il rapporto tra indicazioni geografiche e marchi in Cina è il caso del Prosciutto Jinhua, regione della provincia dello Zhejiang nel sud-est della Cina. Il nome Jinhua era stato registrato come marchio e poi dato in licenza dal titolare a vari produttori anche fuori dall area denominata Jinhua con la conseguenza che molti produttori tradizionali di Jinhua si erano visti sequestrare i loro prodotti con l accusa paradossale di contraffazione. Quando successivamente i produttori della regione Jinhua registrarono il nome Prosciutto 4

5 Jinhua come indicazione geografica, si è aperta una battaglia legale durata oltre 20 anni che si è conclusa ammettendo la coesistenza di entrambi secondo i principi di onestà e buona fede. A conferma di quanto detto circa la mancanza di controlli, lo stesso prosciutto Jinhua è stato protagonista nel 2003 di uno scandalo alimentare per l uso di pesticidi. Nonostante le differenze e le aree grigie che ancora caratterizzano il sistema cinese, molte sono le affinità con l Europa, in termini di tradizione millenaria, varietà a livello regionale, soprattutto perché la Cina guarda all Europa come un modello da seguire tanto che dal luglio 2007 sono state avviate le consultazioni ufficiali tra Europa e Cina per l elaborazione di un accordo specifico sulle indicazioni geografiche che ha già portato alla definizione di un progetto pilota, chiamato che vedrà 10 indicazioni geografiche europee entrare in Cina con il logo di tutela cinese e 10 indicazioni geografiche cinesi entrare in Europa con i loghi di garanzia europei. Questo accordo dovrebbe concretizzarsi a fine 2015 e porterebbe a due importantissimi risultati: innanzitutto allineare la Cina all Europa per quanto riguarda l impostazione concettuale e la tutela giuridica delle indicazioni geografiche e di conseguenza dare una nuova spinta al dibattito internazionale, sostenendo le posizioni europee e facendo nuova pressione sugli Stati Uniti per il raggiungimento di un accordo a livello OMC. Capitolo 4 Indicazioni Geografiche, Biodiversità e Agricoltura Il dibattito internazionale è ora giunto a uno stallo in cui nessuna delle parti sembra disposta a retrocedere dalle proprie posizioni. Un possibile spiraglio per uscire da questo blocco è quello proposto da un gruppo consistente di stati, 110 su 159 membri totali dell OMC, che sotto la guida della Comunità Europea hanno ufficialmente chiesto una decisione procedurale per negoziare parallelamente tre questioni in tema d indicazioni geografiche: le due tematiche già ampiamente discusse del registro e dell estensione e in parallelo il legame tra il TRIPs e la Convenzione ONU sulla Biodiversità. La Convenzione mira a promuovere la tutela della biodiversità e il suo sviluppo sostenibile in maniera compatibile con le esigenze della globalizzazione e del mercato globale. In quest ottica, l uso delle indicazioni geografiche per tutelare il sapere tradizionale e preservare le diversità locali appare uno strumento particolarmente idoneo più di molte altre forme di proprietà intellettuale. Le indicazioni geografiche, infatti, identificano prodotti locali, fortemente radicati nella tradizione storica, geografica e culturale di una determinata regione che premiano la reputazione costruita in anni, decenni di lavoro da parte dei produttori locali per mantenere quelle stesse caratteristiche tipiche e che per questo godono di un alto valore commerciale a livello globale. In poche parole, il mantenimento delle tecniche di produzione tradizionali tutela il saper fare tradizionale e rende questa cultura tangibile attraverso il prodotto finale; l uso di materie prime locali preserva la biodiversità e le risorse naturali del luogo; la commercializzazione di questi prodotti remunera tutti gli operatori del settore, dalla produzione alla lavorazione e distribuzione, così contribuendo allo sviluppo rurale e promuovendo la coesione sociale. Si realizzano così i tre obiettivi della Convenzione: tutela delle conoscenze tradizionali, conservazione della diversità locale ed equa condivisione dei benefici economici tra produttori e comunità locale. Un ulteriore finestra di dialogo si è aperta nelle negoziazioni OMC sull agricoltura. Se, infatti, le indicazioni geografiche identificano prodotti strettamente legati al territorio e 5

6 profondamente integrati nel contesto tradizionale, naturale e umano di una determinata regione, esse vanno a rappresentare una parte fondamentale dell economia e della tradizione locale e al tempo stesso un potente strumento di differenziazione e di competitività sul mercato globale. I ricavi derivanti dalla commercializzazione di prodotti IGP creano poi valore per la comunità locale in termini economici, culturali, agricoli e turistici, incentivando gli investimenti nel mantenimento di quegli stessi metodi tradizionali e di quelle caratteristiche costitutive del prodotto su cui si fonda la sua reputazione globale. In poche parole, le Indicazioni Geografiche supportano lo sviluppo rurale ed enfatizzano il rapporto tra uomo, cultura, terra e ambiente. In questi termini, le Indicazioni Geografiche sono la perfetta sintesi del concetto di glocalizzazione ovvero prodotti e servizi che partecipano al mercato globale e al tempo stesso supportano le economie e le culture locali in termini di agricoltura sostenibile e sviluppo del territorio. 6

LA TUTELA DELLA SALUTE

LA TUTELA DELLA SALUTE CAPITOLO I LA TUTELA DELLA SALUTE PUBBLICA 1. Salute e Costituzione L articolo 32 della Costituzione della Repubblica Italiana recita: La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell individuo

Dettagli

SENATO DELLA REPUBBLICA XVII LEGISLATURA

SENATO DELLA REPUBBLICA XVII LEGISLATURA SENATO DELLA REPUBBLICA XVII LEGISLATURA BOZZA Doc. XVIII n. 95 RISOLUZIONE DELLA 6ª COMMISSIONE PERMANENTE (Finanze e tesoro) (Estensore SUSTA) approvata nella seduta del 2 luglio 2015 SULLA PROPOSTA

Dettagli

queste domande e l importanza delle loro risposte, per quanto concerne questo lavoro.

queste domande e l importanza delle loro risposte, per quanto concerne questo lavoro. ABSTRACT La presenti tesi affronterà i problemi legati ai diritti umani, focalizzandosi specificatamente sul trattamento e lo sviluppo di questi diritti in Cina e nelle sue due Regioni Amministrative Speciali,

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

Alcuni chiarimenti in merito alla qualificazione del servizio di gestione del Centro diurno per anziani

Alcuni chiarimenti in merito alla qualificazione del servizio di gestione del Centro diurno per anziani Alcuni chiarimenti in merito alla qualificazione del servizio di gestione del Centro diurno per anziani Per quanto riguarda la richiesta di chiarimenti presentata, relativa alla corretta qualificazione

Dettagli

POLITICA DI COESIONE 2014-2020

POLITICA DI COESIONE 2014-2020 INVESTIMENTO TERRITORIALE INTEGRATO POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A dicembre 2013, il Consiglio dell Unione europea ha formalmente adottato le nuove normative e le leggi che regolano il ciclo successivo

Dettagli

,/0(5&$72',&216802,/0(5&$72 '(//(25*$1,==$=,21,,7$/,$12(' (67(52(/(/252&$5$77(5,67,&+(

,/0(5&$72',&216802,/0(5&$72 '(//(25*$1,==$=,21,,7$/,$12(' (67(52(/(/252&$5$77(5,67,&+( ,/0(5&$72',&216802,/0(5&$72 '(//(25*$1,==$=,21,,7$/,$12(' (67(52(/(/252&$5$77(5,67,&+( 6(/(=,21('(,3$(6, Nella precedente ricerca si sono distinti, sulla base di indicatori quali la produzione, il consumo

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA L attuale contesto economico, sempre più caratterizzato da una concorrenza di tipo internazionale e da mercati globali, spesso

Dettagli

SERVE ANCORA AVERE UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO?

SERVE ANCORA AVERE UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO? LA NUOVA ISO 9001 : 2008 SERVE ANCORA AVERE NEL 2009 UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO? Paolo Citti Ordinario Università degli Studi di Firenze Presidente AICQ Tosco Ligure 1 Si legge oggi sui giornali

Dettagli

Volontariato. Sulle delibera della regione Marche che trasferisce al Centro servizi volontariato risorse per sostenere progetti delle associazioni

Volontariato. Sulle delibera della regione Marche che trasferisce al Centro servizi volontariato risorse per sostenere progetti delle associazioni Fabio Ragaini, Gruppo Solidarietà Volontariato. Sulle delibera della regione Marche che trasferisce al Centro servizi volontariato risorse per sostenere progetti delle associazioni Quale valutazione dare

Dettagli

FUSIONI E ACQUISIZIONI

FUSIONI E ACQUISIZIONI FUSIONI E ACQUISIZIONI 1. Fusioni e acquisizioni: concetti introduttivi 2. Il valore del controllo di un impresa 3. La redditività di un acquisizione 4. Alcuni tipi particolari di acquisizioni: LBO, MBO

Dettagli

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO GEOGRAFIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Paesaggio Capire che cos è la geografia e di che cosa si occupa. Saper distinguere tra geografia fisica e umana. Capire il mondo in cui viviamo attraverso le

Dettagli

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE: IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti

Dettagli

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio

Dettagli

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione.

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione. ISO 9001 Con la sigla ISO 9001 si intende lo standard di riferimento internazionalmente riconosciuto per la Gestione della Qualità, che rappresenta quindi un precetto universale applicabile all interno

Dettagli

La digitalizzazione della Pubblica Amministrazione ed il dato territorlale

La digitalizzazione della Pubblica Amministrazione ed il dato territorlale Scuola di Dottorato Il Codice dell Amministrazione Digitale: le origini Alberto Leoni Università IUAV di Venezia a.leoni1@stud.iuav.it 1. I Fondamenti Normativi: Scaletta di Intervento La Direttiva Europea

Dettagli

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;

Dettagli

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Le norme cosiddette organizzative definiscono le caratteristiche ed i requisiti che sono stati definiti come necessari e qualificanti per le organizzazioni al

Dettagli

Le istituzioni politiche dell Unione europea. Le funzioni delle istituzioni politiche CONSIGLIO EUROPEO

Le istituzioni politiche dell Unione europea. Le funzioni delle istituzioni politiche CONSIGLIO EUROPEO Le istituzioni politiche dell Unione europea Le funzioni delle istituzioni politiche Riflettono il loro carattere rappresentativo delle istanze che coesistono nell UE Il centro nevralgico dell Unione europea

Dettagli

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell Agenzia Europea per l'ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella

Dettagli

AMMINISTRAZIONE DEL PERSONALE

AMMINISTRAZIONE DEL PERSONALE AMMINISTRAZIONE DEL PERSONALE RAPPORTO DI LAVORO 1 Il rapporto individuo azienda si basa su un contratto per lo scambio di una prestazione di lavoro a fronte di un corrispettivo economico retribuzione

Dettagli

assolutamente condivisibili.

assolutamente condivisibili. Si fa riferimento alla proposta di Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 7 settembre 2006. Il Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli contiene le seguenti definizioni: Competenze

Dettagli

LA SICUREZZA STRADALE IN ITALIA NEL CONTESTO DELL OBIETTIVO EUROPEO 2020

LA SICUREZZA STRADALE IN ITALIA NEL CONTESTO DELL OBIETTIVO EUROPEO 2020 LA SICUREZZA STRADALE IN ITALIA NEL CONTESTO DELL OBIETTIVO EUROPEO 2020 Roma, 18 settembre 2013 Dott. Dario Focarelli DG ANIA L ASSICURAZIONE IN CIFRE (ANNO 2011) Oltre 230 le imprese che operano in Italia

Dettagli

Il progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I

Il progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I CORSO DI DIRITTO COMUNITARIO IL NOTAIO TRA REGOLE NAZIONALI E EUROPEE Il progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I Alfredo Maria Becchetti Notaio in Roma Componente Commissione Affari

Dettagli

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo I modelli di qualità come spinta allo sviluppo Paolo Citti Ordinario Università degli studi di Firenze Presidente Accademia Italiana del Sei Sigma 2005 1 Si legge oggi sui giornali che l azienda Italia

Dettagli

Programmazione Pubblica/Mercato

Programmazione Pubblica/Mercato Programmazione Pubblica/Mercato I modelli centrati sulla programmazione pubblica si fondano sulla assunzione della incapacità del sistema di auto regolarsi, o meglio sulla sua incapacità di autoorientarsi

Dettagli

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007 Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 PIANO e PIANIFICAZIONE 3 Pianificazione È il Processo con il quale un individuo, una impresa, una istituzione, una collettività territoriale

Dettagli

Costruzioni: mercato interno sempre più debole. Niente ripresa nel 2014

Costruzioni: mercato interno sempre più debole. Niente ripresa nel 2014 Costruzioni: mercato interno sempre più debole. Niente ripresa nel 2014 Roma 28 novembre 2013 - Nel 2012 il volume economico generato dal sistema italiano delle costruzioni, compresi i servizi, è stato

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. Disciplina del franchising N. 768. d iniziativa del deputato CARLUCCI. Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. Disciplina del franchising N. 768. d iniziativa del deputato CARLUCCI. Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 768 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato CARLUCCI Disciplina del franchising Presentata il 6 maggio 2008 ONOREVOLI COLLEGHI! Ilfranchising,

Dettagli

STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE

STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE 1 Indice 1. Premessa 2. Obiettivo 3. Le competenze del profilo ideale Competenze 3.1. Età ed esperienza 3.2. Le reali competenze

Dettagli

La valutazione delle immobilizzazioni immateriali

La valutazione delle immobilizzazioni immateriali CORSO DI CONTABILITA E BILANCIO 2 La valutazione delle immobilizzazioni immateriali Seconda lezione 1 DEFINIZIONE condizioni produttive controllate dall impresa, utili per l esercizio della sua gestione

Dettagli

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE GRUPPI DI LAVORO GRUPPO DI LAVORO Un gruppo di lavoro è costituito da un insieme di individui che interagiscono tra loro con una certa regolarità, nella consapevolezza di dipendere l uno dall altro e di

Dettagli

CHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it

CHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it CHI SIAMO C.I.M. non è un comune consorzio ma una società consortile creata dopo approfonditi studi ed esperienze maturate da un gruppo di specialisti in grado di operare in molte aree geografiche del

Dettagli

Commissione federale delle case da gioco

Commissione federale delle case da gioco Commissione federale delle case da gioco Segretariato 4 novembre 2014/Ama/Mun Riferimento: N452-0038 Revisione parziale dell'ordinanza della Commissione federale delle case da gioco sugli obblighi di diligenza

Dettagli

Salute e sicurezza sul lavoro

Salute e sicurezza sul lavoro Salute e sicurezza sul lavoro Migros promuove una gestione sistematica della salute in azienda e, proprio per questo, ha ricevuto il marchio Friendly Work Space. Questo garantisce l impegno e gli ottimi

Dettagli

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed. Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS 1 Anteprima Con il termine politica monetaria si intende la gestione dell offerta di moneta. Sebbene il concetto possa apparire semplice,

Dettagli

Centrali Uniche di Committenza

Centrali Uniche di Committenza Centrali Uniche di Committenza Si segnalano i primi rilevanti orientamenti adottati dall Autorità Nazionale Anticorruzione 1. Determinazione n. 3 del 25 febbraio 2015 Oggetto: rapporto tra stazione unica

Dettagli

RISOLUZIONE N. 102/E

RISOLUZIONE N. 102/E RISOLUZIONE N. 102/E Roma, 26 novembre 2012 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Interpello ART. 11, legge 27 luglio 2000 n. 212 FONDO DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA BANCA Regime fiscale

Dettagli

Forma giuridica dell impresa

Forma giuridica dell impresa Forma giuridica dell impresa Quando una impresa si costituisce deve affrontare il problema di quale forma giuridica scegliere: Impresa individuale Società di persone (S.s., S.n.c., S.a.s.) Società di capitali

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ANNUALE per le classi GEOGRAFIA

PROGRAMMAZIONE ANNUALE per le classi GEOGRAFIA ISTITUTO COMPRENSIVO DI SORISOLE Scuole Primarie PROGRAMMAZIONE ANNUALE per le classi QUARTE GEOGRAFIA Anno Scolastico 2015/2016 COMPETENZE: Saper confrontare le proprie preconoscenze con i nuovi apprendimenti

Dettagli

UNIVERSITÀ CA FOSCARI DI VENEZIA DIRITTO DEL LAVORO E IMMIGRAZIONE. DISCIPLINA ATTUALE E PROSPETIVE FUTURE

UNIVERSITÀ CA FOSCARI DI VENEZIA DIRITTO DEL LAVORO E IMMIGRAZIONE. DISCIPLINA ATTUALE E PROSPETIVE FUTURE UNIVERSITÀ CA FOSCARI DI VENEZIA Facoltà di Economia Corso di Laurea in Consulenza Aziendale e Giuridica Indirizzo: Consulente del Lavoro e Gestione delle Risorse Umane Tesi di Laurea DIRITTO DEL LAVORO

Dettagli

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE della Regione Art. 1 Costituzione E costituita su delibera della ConVol nazionale la Rete regionale ConVol della Regione come articolazione regionale della ConVol nazionale,

Dettagli

1. Il fine del sistema territoriale. 2. Le dimensioni dello sviluppo sostenibile. 3. Il significato ed il ruolo del marketing territoriale

1. Il fine del sistema territoriale. 2. Le dimensioni dello sviluppo sostenibile. 3. Il significato ed il ruolo del marketing territoriale Indice degli argomenti Convegno Qualità Ambientale e Marketing Territoriale Reggio Emilia, 22 Aprile 2009 Ambiente come strategia del marketing 1. Il fine del sistema 2. Le dimensioni dello sviluppo sostenibile

Dettagli

II.11 LA BANCA D ITALIA

II.11 LA BANCA D ITALIA Provvedimento del 24 marzo 2010. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di contenuto generale della Banca d Italia nell esercizio delle funzioni di vigilanza bancaria

Dettagli

Negoziati commerciali e competitività delle imprese agro alimentari italiane

Negoziati commerciali e competitività delle imprese agro alimentari italiane Negoziati commerciali e competitività delle imprese agro alimentari italiane Giovanni Anania Università della Calabria Il commercio agroalimentare mondiale e il ruolo del Made in Italy Milano Expo 2015

Dettagli

Più processori uguale più velocità?

Più processori uguale più velocità? Più processori uguale più velocità? e un processore impiega per eseguire un programma un tempo T, un sistema formato da P processori dello stesso tipo esegue lo stesso programma in un tempo TP T / P? In

Dettagli

Outlook finanziario dell agricoltura europea

Outlook finanziario dell agricoltura europea Gian Luca Bagnara Outlook finanziario dell agricoltura europea I prezzi agricoli hanno colpito i titoli dei giornali negli ultimi cinque anni a causa della loro volatilità. Tuttavia, questa volatilità

Dettagli

L ESEPRIENZA DELLO SPORTELLO: DATI STATISTICI

L ESEPRIENZA DELLO SPORTELLO: DATI STATISTICI L ESEPRIENZA DELLO SPORTELLO: DATI STATISTICI Pagina 1 di 5 1 QUADRO DI RIFERIMENTO Con il Reg. Ce 1169/2011, del 25 ottobre 2011, è stata varata la riforma comunitaria dell etichettatura dei prodotti

Dettagli

CONVENZIONE SUI SERVIZI SANITARI SUL LAVORO 1

CONVENZIONE SUI SERVIZI SANITARI SUL LAVORO 1 Convenzione 161 CONVENZIONE SUI SERVIZI SANITARI SUL LAVORO 1 La Conferenza generale dell Organizzazione Internazionale del Lavoro, Convocata a Ginevra dal Consiglio di Amministrazione dell Ufficio Internazionale

Dettagli

Roma, 30 ottobre 2008

Roma, 30 ottobre 2008 RISOLUZIONE N. 405/E Roma, 30 ottobre 2008 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000. Immobili di tipo residenziale - Cessione

Dettagli

Osservazioni di eni s.p.a.

Osservazioni di eni s.p.a. Consultazione pubblica del Dipartimento del Tesoro per l attuazione della direttiva 2013/34/EU del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 giugno 2013, relativa ai bilanci d esercizio, ai bilanci consolidati

Dettagli

La nuova Politica Agricola Comune (PAC)

La nuova Politica Agricola Comune (PAC) Argomenti trattati La nuova Politica Agricola Comune (PAC) Il percorso per giungere alla nuova PAC I principali elementi della discussione in atto Lo Sviluppo Rurale nella nuova PAC Spunti di riflessione

Dettagli

DISTRETTO BIOLOGICO E BIO-DISTRETTO: L APPROCCIO AL MARKETING TERRITORIALE SILVIO FRANCO DIPARTIMENTO ECONOMIA E IMPRESA UNIVERSITÀ DELLA TUSCIA

DISTRETTO BIOLOGICO E BIO-DISTRETTO: L APPROCCIO AL MARKETING TERRITORIALE SILVIO FRANCO DIPARTIMENTO ECONOMIA E IMPRESA UNIVERSITÀ DELLA TUSCIA DISTRETTO BIOLOGICO E BIO-DISTRETTO: L APPROCCIO AL MARKETING TERRITORIALE SILVIO FRANCO DIPARTIMENTO ECONOMIA E IMPRESA UNIVERSITÀ DELLA TUSCIA CARATTERIZZAZIONE DEI DISTRETTI DI AGRICOLTURA BIOLOGICA

Dettagli

GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI

GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI Divulgazione Implementazione/Modifica Software SW0003784 Creazione 23/01/2014 Revisione del 25/06/2014 Numero 1 Una gestione avanzata dei materiali strategici e delle materie

Dettagli

Oggetto: Istanza d interpello. Fondazione X. Acquisizione della qualifica di ONLUS. Partecipazione di enti pubblici e società commerciali.

Oggetto: Istanza d interpello. Fondazione X. Acquisizione della qualifica di ONLUS. Partecipazione di enti pubblici e società commerciali. RISOLUZIONE N.164/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma 28 dicembre 2004 Oggetto: Istanza d interpello. Fondazione X. Acquisizione della qualifica di ONLUS. Partecipazione di enti pubblici

Dettagli

Workflow grafico. Daniele Fortarel La stampa digitale Materiale tratto da: brochure tecniche (Xerox Docucolor 7002/8002) TAGA doc 12 - Stampa digitale

Workflow grafico. Daniele Fortarel La stampa digitale Materiale tratto da: brochure tecniche (Xerox Docucolor 7002/8002) TAGA doc 12 - Stampa digitale Workflow grafico Daniele Fortarel La stampa digitale Materiale tratto da: brochure tecniche (Xerox Docucolor 7002/8002) TAGA doc 12 - Stampa digitale Considerazioni Il mercato ANALISI - CONSIDERAZIONI

Dettagli

Gli aggiornamenti della normativa italiana e Il Codice dell Amministrazione digitale dlgs 82/05

Gli aggiornamenti della normativa italiana e Il Codice dell Amministrazione digitale dlgs 82/05 Gli aggiornamenti della normativa italiana e Il Codice dell Amministrazione digitale dlgs 82/05 Comune di Nembro Progetti dematerializzazione del Comune di Bergamo 26/092011 Finalità e caratteristiche

Dettagli

Europa per i cittadini 2007-2013

Europa per i cittadini 2007-2013 Europa per i cittadini 2007-2013 Il Programma ha come scopo primario la promozione della cittadinanza europea attiva, ovvero il coinvolgimento diretto dei cittadini e delle organizzazioni della società

Dettagli

schede di approfondimento.

schede di approfondimento. I macro temi segnalati nella mappa sono trattati nella presentazione e fruibili attraverso schede di approfondimento. 2 è l insieme delle attività volte a smaltirli, riducendo lo spreco(inparticolaredirisorsenaturaliedienergia)elimitandoipericoliperlasalutee

Dettagli

Le strumentazioni laser scanning oriented per i processi di censimento anagrafico dei patrimoni

Le strumentazioni laser scanning oriented per i processi di censimento anagrafico dei patrimoni CONVEGNO FACILITY MANAGEMENT: LA GESTIONE INTEGRATA DEI PATRIMONI PUBBLICI GENOVA FACOLTA DI ARCHITETTURA 06.07.2010 Le strumentazioni laser scanning oriented per i processi di censimento anagrafico dei

Dettagli

Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna

Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Gian Carlo Sangalli Presidente Camera di Commercio di Bologna IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO BOLOGNESE E E IN UNA FASE

Dettagli

Provincia di Reggio Calabria

Provincia di Reggio Calabria Provincia di Reggio Calabria Sett.1 AA.GG, Giunta, URP, Segr./Direz. Generale, Contratti- -Assistenza Giuridico Amm.va ai Comuni, Controllo Strategico/Direzionale, Pari Opportunità, Consigliera di parità

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE DI INTERVENTI DI PROMOZIONE DEI DIRITTI UMANI E DELLA CULTURA DI PACE

PROGRAMMA TRIENNALE DI INTERVENTI DI PROMOZIONE DEI DIRITTI UMANI E DELLA CULTURA DI PACE CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO (SETTIMA LEGISLATURA) PROGRAMMA TRIENNALE DI INTERVENTI DI PROMOZIONE DEI DIRITTI UMANI E DELLA CULTURA DI PACE PERIODO 2004-2006 * Allegato alla deliberazione consiliare

Dettagli

VADEMECUM UFFICIO PACE

VADEMECUM UFFICIO PACE VADEMECUM UFFICIO PACE In questi ultimi anni, in molti comuni italiani, si è andata diffondendo la pratica dell istituzione di un ufficio pace. Ma che cosa sono questi uffici? E di cosa si occupano? Attraverso

Dettagli

AGENDA 21 LOCALE DELLE PROVINCE D ABRUZZO

AGENDA 21 LOCALE DELLE PROVINCE D ABRUZZO Regione Abruzzo AGENDA 21 LOCALE DELLE Rete Agende 21 Locali della Regione Abruzzo PIANO DI LAVORO della PROVINCIA DELL AQUILA PREMESSA L Agenda 21 è il documento messo a punto a livello mondiale durante

Dettagli

PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE

PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE Esiste l immagine del disabile intellettivo come persona adulta nella mia mente? Quali sono i maggiori ostacoli che i famigliari/ operatori incontrano nella costruzione di un

Dettagli

Bollettino Ufficiale n. 26 del 28 / 06 / 2007. Deliberazione della Giunta Regionale 11 giugno 2007, n. 45-6134

Bollettino Ufficiale n. 26 del 28 / 06 / 2007. Deliberazione della Giunta Regionale 11 giugno 2007, n. 45-6134 Bollettino Ufficiale n. 26 del 28 / 06 / 2007 Deliberazione della Giunta Regionale 11 giugno 2007, n. 45-6134 Nuove disposizioni in materia di trasporto a mezzo autoambulanza ai sensi della l.r. 42/1992.

Dettagli

rispetto a... La normativa Quadro normativo Quadro normativo Regolamento dell'unione Europea Regolamento rintracciabilità sicurezza

rispetto a... La normativa Quadro normativo Quadro normativo Regolamento dell'unione Europea Regolamento rintracciabilità sicurezza rispetto a... La normativa rintracciabilità sicurezza Quadro normativo COGENTE: disposizione di legge che impone l adozione di un sistema gestionale o di uno standard di qualità VOLONTARIO: regola tecnica

Dettagli

qualità e certificazione

qualità e certificazione Globalizzazione, standard di qualità e certificazione Maria Angela Perito INEA Istituto Nazionale di Economia Agraria Campobasso, 19 maggio 2008 Complessità del problema Cambiamenti delle esigenze del

Dettagli

INDICI SINTETICI DI PROTEZIONE E TUTELA DELL IMPIEGO

INDICI SINTETICI DI PROTEZIONE E TUTELA DELL IMPIEGO INDICI SINTETICI DI PROTEZIONE E DELL IMPIEGO Analisi comparata Dicembre 2014 SINTETICA LETTURA INTERPRETATIVA Nel 2013 l Italia ha un sistema di tutela e di protezione dei licenziamenti collettivi e

Dettagli

COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE

COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE 75 i dossier www.freefoundation.com COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE NEL RAPPORTO CONCLUSIVO DELLA MISSIONE IN ITALIA DEL 3-16 MAGGIO 17 maggio 2012 a cura di Renato Brunetta EXECUTIVE

Dettagli

Project Cycle Management

Project Cycle Management Project Cycle Management Tre momenti centrali della fase di analisi: analisi dei problemi, analisi degli obiettivi e identificazione degli ambiti di intervento Il presente materiale didattico costituisce

Dettagli

Corso Tecnico di redazione di progetti Europei

Corso Tecnico di redazione di progetti Europei Corso Tecnico di redazione di progetti Europei Politiche, programmi, bandi Dovrebbe essere innanzitutto chiaro che le risorse finanziarie messe a disposizione dal bilancio europeo attraverso i bandi servono

Dettagli

La disciplina della Consulenza Finanziaria nella Mifid 2

La disciplina della Consulenza Finanziaria nella Mifid 2 La disciplina della Consulenza Finanziaria nella Mifid 2 tra conferme, novità e condizioni Prof. Maria-Teresa Paracampo Associato di Diritto del Mercato Finanziario Università degli Studi di Bari Aldo

Dettagli

VADEMECUM. Le Organizzazioni di Produttori Biologici ----------------

VADEMECUM. Le Organizzazioni di Produttori Biologici ---------------- VADEMECUM Le Organizzazioni di Produttori Biologici ---------------- L attuale normativa sulle Organizzazioni di Produttori (O.P.) è disciplinata su base europea, per quanto riguarda il settore ortofrutta,

Dettagli

RISOLUZIONE N.126/E QUESITO

RISOLUZIONE N.126/E QUESITO RISOLUZIONE N.126/E Roma, 16 dicembre 2011 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Consulenza giuridica - Adempimenti contabili degli enti non commerciali ed obbligo di rendicontazione di cui all'art. 20

Dettagli

Codice etico. 1.2 Non ammette associati che perseguano o intendano perseguire propositi illeciti né ideali contrari alle leggi o alla morale pubblica.

Codice etico. 1.2 Non ammette associati che perseguano o intendano perseguire propositi illeciti né ideali contrari alle leggi o alla morale pubblica. Codice etico Parte I. I principi dell associazione La Rete per l Eccellenza Nazionale (RENA): 1.1 È un associazione di individui motivati a perseguire, nel pieno della propria indipendenza, scopi collettivi

Dettagli

Cantiere formativo territoriale Associazione Intercomunali delle Valli delle Dolomiti friulane verso l Unione

Cantiere formativo territoriale Associazione Intercomunali delle Valli delle Dolomiti friulane verso l Unione Cantiere formativo Riordino del sistema regione Autonomie Locali del Friuli Venezia Giulia Cantiere formativo territoriale Associazione Intercomunali delle Valli delle Dolomiti friulane verso l Unione

Dettagli

Scuola Primaria Statale Falcone e Borsellino

Scuola Primaria Statale Falcone e Borsellino ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI LOVERE VIA DIONIGI CASTELLI, 2 - LOVERE Scuola Primaria Statale Falcone e Borsellino PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE Le programmazioni didattiche sono state stese in base

Dettagli

Il mercato di monopolio

Il mercato di monopolio Il monopolio Il mercato di monopolio Il monopolio è una struttura di mercato caratterizzata da 1. Un unico venditore di un prodotto non sostituibile. Non ci sono altre imprese che possano competere con

Dettagli

Comunicazione FINMA 52 (2013) 18. November 2013. Einsteinstrasse 2, 3003 Berna Tel. +41 (0)31 327 91 00, fax +41 (0)31 327 91 01 www.finma.

Comunicazione FINMA 52 (2013) 18. November 2013. Einsteinstrasse 2, 3003 Berna Tel. +41 (0)31 327 91 00, fax +41 (0)31 327 91 01 www.finma. Comunicazione FINMA 52 (2013) 18. November 2013 Negoziazione su titoli propri con lo scopo di approntare un adeguato livello di liquidità degli stessi, alla luce delle nuove disposizioni in materia di

Dettagli

LE STRATEGIE DI COPING

LE STRATEGIE DI COPING Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono

Dettagli

IDENTIKIT delle FATTORIE DIDATTICHE della Regione EMILIA-ROMAGNA

IDENTIKIT delle FATTORIE DIDATTICHE della Regione EMILIA-ROMAGNA IDENTIKIT delle FATTORIE DIDATTICHE della Regione EMILIA-ROMAGNA Ottobre 2009 Sono passati dieci anni dall avvio del progetto regionale Fattorie Didattiche che ha creato nel periodo un apertura di dialogo

Dettagli

FORMARE IL NO PROFIT

FORMARE IL NO PROFIT FORMARE IL NO PROFIT Iniziativa finanziata ai sensi della Legge n. 383 del 2000 art. 12 lett d), annualità 2007 Corso di formazione e aggiornamento Pescara 21-24 maggio 2009 Argomenti : Ciclo CIVILE AMMINISTRATIVO

Dettagli

8.2.1.2 Descrizione della Misura, inclusa la logica di intervento ed il contributo alle FA ed agli obiettivi trasversali

8.2.1.2 Descrizione della Misura, inclusa la logica di intervento ed il contributo alle FA ed agli obiettivi trasversali 8.2 Descrizione della Misura 8.2.1 Codice e titolo della Misura Regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari. Cod. Misura 3. 8.2.1.1 Basi giuridiche Base giuridica della Misura 3 è l Art. 16 del

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato

Dettagli

LA RESPONSABILITÀ SOCIALE DELLE IMPRESE CORPORATE SOCIAL RESPONSABILITY

LA RESPONSABILITÀ SOCIALE DELLE IMPRESE CORPORATE SOCIAL RESPONSABILITY Attenzione: la Guida che state stampando è aggiornata al 10/10/2007. I file allegati con estensione.doc,.xls,.pdf,.rtf, etc. non verranno stampati automaticamente; per averne copia cartacea è necessario

Dettagli

CASO D USO: MICRORACCOLTA. 21 aprile 2015 www.sistri.it

CASO D USO: MICRORACCOLTA. 21 aprile 2015 www.sistri.it CASO D USO: MICRORACCOLTA 21 aprile 2015 www.sistri.it DISCLAIMER Il presente documento intende fornire agli Utenti SISTRI informazioni di supporto per poter utilizzare agevolmente ed in maniera efficace

Dettagli

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale

Dettagli

Responsabilità Sociale d Impresa

Responsabilità Sociale d Impresa Responsabilità Sociale d Impresa Sessione Formativa Modulo 1 1 CSR La competitività dell impresa è molto condizionata dalla capacità di dare al mercato un immagine di eccellenza. Un buon esempio di comunicazione

Dettagli

CONSIDERATO CHE. Adesso, dunque, in considerazione delle precedenti premesse, con la presente il sottoscritto si impegna come segue:

CONSIDERATO CHE. Adesso, dunque, in considerazione delle precedenti premesse, con la presente il sottoscritto si impegna come segue: CONDIZIONI CONSIDERATO CHE (i) GE.MA.R S.r.l. (qui di seguito anche nominato il Produttore ) è una azienda leader italiana specializzata nella produzione e nella stampa di palloncini di latex; (ii) Il

Dettagli

Corporate Social Responsibility

Corporate Social Responsibility Corporate Social Responsibility Prof. Gianluca Colombo Professore Ordinario di Economia aziendale, all Università Svizzera Italiana e all Università degli Studi dell Insubria. MBCF. Il panorama delle imprese

Dettagli

LA QUALITÀ. Prof. Vincenzo Leo - Trasformazione dei prodotti- ITA Emilio Sereni

LA QUALITÀ. Prof. Vincenzo Leo - Trasformazione dei prodotti- ITA Emilio Sereni LA QUALITÀ REPETITA IUVANT «le cose ripetute aiutano» La qualità produttiva(libro): La qualità produttiva è la conformità delle caratteristiche del prodotto a standard prefissati, esiste anche la qualità

Dettagli

GEOGRAFIA. Disciplina di insegnamento: TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

GEOGRAFIA. Disciplina di insegnamento: TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Disciplina di insegnamento: GEOGRAFIA COMPETENZE (dal profilo dello studente) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE

Dettagli

Modulo 8. Moneta e prezzi nel lungo periodo. UD 8.1. Il sistema monetario

Modulo 8. Moneta e prezzi nel lungo periodo. UD 8.1. Il sistema monetario Modulo 8. Moneta e prezzi nel lungo periodo Questo modulo si occupa dei problemi della moneta e dei prezzi nel lungo periodo. Prenderemo in esame gli aspetti istituzionali che regolano il controllo del

Dettagli

Il Gruppo di lavoro ha articolato l operazione in fasi:

Il Gruppo di lavoro ha articolato l operazione in fasi: La Camera dei deputati è stata tra le prime istituzioni italiane a realizzare, nella seconda metà degli anni novanta, una versione del proprio sito che, riferita ai tempi, poteva definirsi accessibile.

Dettagli

La mediazione sociale di comunità

La mediazione sociale di comunità La mediazione sociale di comunità Percorso di formazione destinato agli operatori e alle operatrici del numero verde contro la tratta della Provincia di Milano Elvio Raffaello Martini Agosto 2008 MartiniAssociati

Dettagli

FONTI DEL DIRITTO IN MATERIA DI TURISMO

FONTI DEL DIRITTO IN MATERIA DI TURISMO FONTI DEL DIRITTO IN MATERIA DI TURISMO Quali sono le autorità che possono produrre norme relative al turismo? 1) Stato; 2) Regioni; 3) Enti locali; 4) Diritto internazionale; 5) Unione europea. Art. 117

Dettagli

Linee guida sulla Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro nella legislazione europea

Linee guida sulla Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro nella legislazione europea Linee guida sulla Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro nella legislazione europea Giovanni Bartoli Nell Unione europea la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro rappresentano argomenti tra i più

Dettagli