SARDEG LA MIA. Spot Sardegna. onna, nonna andausu a pei! Nonna, sto male,

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1 Spot Sardegna TESTO e FOTO Mauro Cottone onna, nonna andausu a pei! Nonna, sto male, «N andausu a pei non voglio più andare in macchina». Sono trascorsi più di trent anni da quando piccino vomitavo anche l anima sui tornanti di Passo Correboi. Me lo ricordo bene, come se fosse ieri. In quegli anni, in genere, interrompevamo le vacanza al mare a Portoscuso, vicino a Cagliari, per andare in montagna a trovare qualche giorno mio zio Bruno e la sua famiglia che abitavano a Villanova Strisaili, proprio alle pendici del Gennergentu. LA MIA SARDEG Non bastava la guida attenta di mio papà, né le amorevoli attenzioni di mia nonna Filomena. Quella stradina di montagna, che sembrava attorcigliarsi su se stessa, da quanto era contorta, rappresentava per me uno scoglio insormontabile. E così, quel viaggio in macchina diventava uno strazio. L unico, per fortuna, di quei pochi giorni d estate che avevo la fortuna di trascorrere in Ogliastra. Ho, infatti, ricordi bellissimi di quelle giornate da bambino, trascorse con mio zio e i cugini in riva al Flumendosa, sull albero di ciliegie, a giocare con i conigli e i maialini nel pollaio proprio sotto al nuraghe, a fare pic nic nel fiabesco bosco di Santa Barbara. Ricordo bene la suggestione di quei paesaggi, così belli e selvaggi, capaci di evocare nella fantasia di un bimbo cresciuto in una città come Milano, ogni sorta di avventura. Talmente affascinanti da non farmi rimpiangere la bellezza del mare, che in Sardegna certo non è meno allettante. Ancora adesso, che ho superato i quarant anni e che sulla strada di Correboi ci pascolano mucche e pecore, perché le macchine transitano per la maggior parte sulla moderna statale, tornare in Ogliastra per me è sempre come tornare bambino. Un avventura meravigliosa In realtà, pur avendo continuato a frequentare la Sardegna, da queste parti non ero più ritornato per molto tempo. Negli ultimi anni, invece, mi è capitato spesso, soprattutto grazie al Rally di Sardegna Mtb che si corre proprio in Ogliastra. E così, al seguito di questa manifestazione e in sella alla mountain bike ho riscoperto la mia Sardegna, quella più autentica e segreta, in parte sconosciuta al turismo di massa, che invece si accalca (una volta almeno era così) sulle spettacolari coste. "#!!365mountainbike

2 NA SULLA TRACCE DEL RALLY DI SAREGNA MTB ALLA SCOPERTA DELL OGLIASTRA, UNA DELLE PROVINCE PIÙ SUGGESTIVE E SELVAGGE DELL ISOLA. QUELLA PIÙ AUTENTICA E SEGRETA IN PARTE SCONOSCIUTA AL TURISMO DI MASSA CHE SI ESTENDE DAL VERSANTE ORIENTALE DEL MASSICCIO DEL GENNARGENTU AL SUPROMONTE E ANCORA PIÙ GIÙ FINO ALLA COSTA ORIENTALE CON LE SUE LOCALITÀ PIÙ NOTE COME CALA LUNA, CALA SISINE E CALA GOLORITZTÉ, RAGGIUNGIBILI ANCHE IN MOUNTAIN BIKE 365mountainbike!!"

3 Spot Sardegna Un tesoro naturalistico inestimabile che si estende dal versante orientale del massiccio del Gennargentu, che svetta fino ai metri sul mare di Punta La Marmora, la cima più alta dell isola, fino alla costa orientale con le sue località più note come Cala Luna, Cala Sisine, Cala Goloritzté e la grotta del Bue Marino. E più a Sud dalle altrettanto belle spiagge di Tancau, Girasole, Orrì, Cea, Marina di Barisardo, Cardedu, Coccorrocci e il Golfo di Sarrala. Quello che ancora adesso mi colpisce dell Ogliastra, ma anche di altre parti di questa magnifica isola, tanto da togliermi il fiato quando mi avventuro solitario con la mia mtb, o anche in compagnia, è la maestosità dei paesaggi e la totale diversità rispetto gli scenari tipici italiani. Pedalare o avventurarsi a piedi, allontanandosi il più rapidamente possibile dalle zone costiere più turistiche (comunque meno violentate che altrove), significa attraversare paesaggi molto differenti tra loro, ma sempre unici per tipologia e cromatismi. Dalla cima del Gennargentu, con i maestosi e verdeggianti pascoli di montagna frequentati da cavalli allo stato brado, mufloni e cinghiali, alle verticali architetture naturali dei Supramonte che formano ampie vallate con profondi canyon (come quello spettacolare di Su Goroppu), fino alle spiagge incastonate tra ripide pareti rocciose e un mare cristallino e a tratti caraibico. Senza considerare il patrimonio archeologico di nuraghi, domus de janas, tombe dei giganti e menhir, testimoni di una storia millenaria unica e misteriosa. È questa la Sardegna che amo veramente, quella meno turistica (anche se in fondo anche le coste più rinomate sono frequentate solo d estate), quella che si rivela solo a chi sceglie un turismo alternativo. Proprio come quello che è possibile fare sulla nostra mtb, che ci può portare laddove la natura è maestosa e ancora domina sull uomo. "#!!365mountainbike

4 DALLA CIMA DEL GENNARGENTU ALLE VERTICALI ARCHITETTURE NATURALI DEI SUPRAMONTE, FINO ALLE SPIAGGE INCASTONATE TRA RIPIDE PARETI ROCCIOSE DAL MARE CRISTALLINO E A TRATTI CARAIBICO. QUESTA È LA SARDEGNA CHE AMO VERAMENTE, QUELLA MENO TURISTICA!"#$

5 Spot Sardegna RALLY DI SARDEGNA MTB Il Rally di Sardegna mtb, la cui prossima edizione si svolge dall 8 al 14 giugno, oltre ad essere una bellissima gara, è anche una rara opportunità per conoscere i percorsi più belli dell Ogliastra in tutta sicurezza e guidati da persone che conoscono il territorio come le loro tasche. In realtà si tratta di una vera e propria gara Internazionale a tappe (cospicua è la presenza di stranieri) e anche piuttosto impegnativa perché affronta un percorso off-road di quasi 500 Km e con oltre metri di dislivello. Ma è adatta anche per chi non ha nessun interesse agonistico, perché è prevista anche una categoria escursionisti, i quali possono affrontare il percorso senza l assillo del cronometro e con una guida al seguito (se raggiunto il numero minimo di escursionisti partecipanti). Inoltre, anche per chi parte con il numero attaccato al manubrio, la gara consente momenti di relativa tranquillità. La formula del rally, infatti, contempla tratti di trasferimento, con un tempo massimo da rispettare e delle prove speciali cronometrate, con partenze singole o a piccoli gruppi. La manifestazione è quest anno alla settima edizione e presenta percorsi duri, ma anche bellissimi per l ambiente naturale e per la tradizionale ospitalità delle comunità che lo hanno preservato. Si può dormire in tenda o in camper nei campi base organizzati a ridosso dei paesi che ospitano l evento, oppure in hotel. Rispetto alle precedenti edizioni, per quest anno si prevedono solo due basi logistiche. Si trascorreranno, dunque, tre notti ad Arzana, paese di collina che fa parte del Parco del Gennargentu e Golfo di Orosei e tre notti a Bari Sardo, una cittadina che si estende tra spiagge e colline e dove si trovano importanti monumenti storici come i nuraghi, le tombe dei giganti e la Torre Aragonese. Si torna, quindi, nelle aree di Tertenia e Cardedu. Atleti e accompagnatori potranno così stemperare le fatiche della gara anche con qualche tuffo tra le incontaminate acque della Marina di Torre di Barì. Le iscrizioni al 7 Rally di Sardegna Bike sono ancora aperte. Regolamento, programma, modalità di iscrizione e molto altro li trovate sul sito DAL RALLY ALLE ESCURSIONI Oltre che per la gara, i percorsi del Rally, tracciati da Corrado Deiana di Lanusei e dal suo staff, possono essere d ispirazione per molte escursioni dentro la Sardegna più vera e segreta. Arzana, ma anche Lanusei per esempio, rappresentano un punto ideale per itinerari alla scoperta del massiccio del Gennargentu, il rilievo più imponente dell isola. Sono piccoli paesi di collina, non molto distanti anche dal mare e dai più rinomati Santa Maria Navarrese o Tortolì per la verità, dove il turismo di massa non arriva, ma non è raro incontrare escursionisti o biker provenienti da tutta Europa. Arzana ha un sindaco biker (Marco Melis) e un club mtb molto attivo che organizza!"!!!365mountainbike

6 INFORMAZIONI SUL RALLY ED ESCURSIONI IN SARDEGNA GIAN DOMENICO NIEDDU GOOD LOOKING ENTERTAINMENT Off: Mob: OLTRE CHE PER LA GARA, I PERCORSI DEL RALLY POSSONO ESSERE D ISPIRAZIONE PER MOLTE ESCURSIONI DENTRO LA SARDEGNA PIÙ VERA E SEGRETA anche escursioni guidate (cercare Michele Pinna Da queste parti, quindi, puntano molto sul turismo alternativo e gli escursionisti, in bici, a piedi, cavallo, in moto o in macchina, sono sempre benvenuti. Luoghi suggestivi e itinerari interessanti certo non mancano. Lo stesso Rally, che qui è di casa da molti anni, ha spesso disegnato tappe nei dintorni di Ulassai, negli splendidi scenari di Gairo, Seui, e Ussassai, lungo le foreste di monte Idolo, Gairo Taquisara o al cospetto delle singolari pareti rocciose di Perda Liana, e del Montarbu. Percorrendo le innumerevoli strade sterrate e mulattiere, per la verità solo a tratti attrezzate con segnaletica turistica, sempre facendo base a Arzana, o spostandosi sul mare e contemplando qualche trasferimento in macchina, si può esplorare un area molto vasta, compresa tra il massiccio del Gennargentu, la Barbagia ad Oriente e la costa Orientale. Poco più a Nord, per esempio, dal tortuoso passo Correboi, il più alto della Sardegna delizia di ciclisti e motociclisti, si può puntare verso monte Pisu Cerbu, a metri slm, dopo aver attraversato le bellissime foreste di monte Idolo, Santa Barbara, Villagrande e Monte Genziana. L escursione che comunque assolutamente vi consiglio è quella che porta in cima al Gennargentu al cospetto di paesaggi naturalistici tra i più tipici della Sardegna e in gran parte selvaggi e frequentati da una fauna di notevole pregio naturalistico. Sia il versante dell Ogliastra sia quello della Barbagia ad Ovest, sono facilmente percorribili in mtb, perché solcati da strade, sterrate e sentieri. Arrivare in cima, ai m s.l.m. di punta la Marmora, invece, non è facile: gli ultimi cinque chilometri, per la pendenza e la tipologia del sentiero, non sono del tutto pedalabili e in alcuni tratti bisogna portarsi la bici in spalla. In ogni caso, proprio grazie al passaggio del Rally sul tetto della Sardegna, che si ripeterà anche quest anno, il comune di Arzana ha fatto recentemente ripristinare e ripulire un bellissimo sentiero quasi interamente pedalabile e che si ricongiunge alla strada sterrata sottostante e al villaggio nuragico Ruinas, raggiungibile anche in macchina. Il tracciato, ancora in fase di ultimazione, è lungo ben 17 chilometri e permetterà ai biker escursionisti di arrivare più agevolmente fin sulla cima del Gennargentu. Fatica e anche alcuni tratti di bici in spalla saranno comunque necessari, ma lo scenario e la discesa dalla cima, una vera e propria chicca, valgono tutta l impegnativa salita. Puntando verso il mare e la splendida costa, invece, l escursione più bella che mi è capitata, forse in tutta la mia lunga vita da biker, è quella che ricalca in pieno una tappa di un paio di anni fa del Rally. Racchiude in sé l aspetto severo e montano delle ardite architetture rocciose del Supramonte e il fascino tutto mediterraneo della costa. 365mountainbike!!"

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8 Il punto di partenza ideale è a passo Genna Silana, a metri di quota, sulla mitica strada Orientale sarda 125, dove si si trova l hotel Silana ( com), l area attrezzata per camper e tende e diversi punti che offrono informazioni turistiche e organizzano escursioni di varia natura, compresa quella a su Goroppu che dista pochissimo e che, volendo, si può raggiungere anche in bici. Noi l abbiamo fatto accompagnati da Antonio, della società Chìntula che gestisce l ingresso alla gola di Su Gorropu e organizza vari tipi di escursioni, a piedi, in bici, in macchina in tutto il territorio ( info@gorropu.info, tel. 328/ / ). Dal passo, dominato dallo scenario unico del Supramonte di Urzulei, ci si può avventurare dentro il sistema montuoso dei Supramonte, caratterizzato dalle strapiombanti parete rocciose di calcaree che rendono così tipica questa zona di Sardegna, la cui estensione è molto ampia e interessa i territori comunali di Urzulei (dove è situato il passo), Orgosolo, Oliena, Dorgali e Baunei. In pratica, si estende dalle pendici del Gennargentu fino al Golfo di Orosei. Significa, quindi, addentrarsi in un area selvaggia e complessa, dove si possono trovare gole molto ripide, doline e grotte profonde, pareti strapiombanti, ampli pianori e lunghe Còdule, come quelli spettacolari della Còdula di Luna e di Sisine, SIA IL VERSANTE DELL OGLIASTRA SIA QUELLO DELLA BARBAGIA AD OVEST, SONO FACILMENTE PERCORRIBILI IN MTB. ARRIVARE IN CIMA, AI M S.L.M. DI PUNTA LA MARMORA, INVECE, NON È FACILE: PER LA PENDENZA IN ALCUNI TRATTI BISOGNA PORTARSI LA BICI IN SPALLA grandi canaloni calcarei che, in questi due casi, arrivano fino al mare. Ed è proprio verso il mare e precisamente a Cala Sisine che vi consiglio di puntare. Partire in mtb dal Passo Genna Silana e ricalcare il tracciato del rally (per le tracce gps scrivetemi pure: mauro. cottone@365mountainbike.com), passando per Cala Sisine e poi Santa Maria Navarrese, è comunque decisamente lungo e impegnativo. Per tornare al punto base ci vorrebbero, quindi, due giorni o l ausilio una macchina per il rientro da Santa Maria a Passo Genna Silana. L itinerario comunque meriterebbe, perché oltre alla bellissima costa consente di pedalate anche nell entroterra. Una bella alternativa fattibile in giornata, è l esplorazione della parte costiera, con partenza dal paese di Baunei o direttamente dalla Piana del Golgo (raggiungibile anche in macchina) dove si trova la Chiesetta di San Pietro. Da questa Piana, dove sono presenti il rifugio, un ristorante tipico e anche un piccolo parcheggio/campeggio proprio all inizio del sentiero che scende a Cala Golortitzé (è una struttura molto semplice, ma ve la consiglio per la bellezza del posto e la disponibilità dei ragazzi sardi che la gestiscono), ci si può avventurare in mtb in quella che non esito a definire la costa più bella e selvaggia d Italia, e non solo. Dal Golgo, si può arrivare in bici (magari non sempre in sella) fino a Cala Luna e volendo ancora più in là fino a Cala Gonone. Oppure come abbiamo fatto noi, si può fare un anello di circa 50 Km che, risalendo fino alla Ss125, da Genna Salbene torna in fuoristrada e si rimette sul magnifico sentiero di Su Irove Lungu che scende fino a Cala Sisine. La discesa, a tratti tecnici a tratti scorrevoli e divertente (come nell incredibile sotto bosco), è in assoluto uno dei percorsi mtb su fondo naturale più divertenti e paesaggistico che mi sia mai capitato di fare. In più, alla fine, dopo un brevissimo tratto non pedalabile, c è la bellissima e tranquilla Cala Sisine (non andate però a luglio o agosto!) e il mare trasparente del Golfo di Orosei. Il giusto premio prima della lunga risalita nello spettacolare canyon della Codùla di Sisine, impegnativa ma incredibilmente affascinante. Insomma, un avventura meravigliosa. Proprio come quando da bambino andavo a trovare zio Bruno. 365mountainbike!!!