proteasi (distrugge le proteine) batteri virulenti del ceppo S e del ceppo R
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- Gabriella Alberti
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1 unità 1. La funzione del DN negli organismi La funzione del DN L acido desossiribonucleico o DN (dall inglese deoxyribonucleic acid) è la molecola informazionale delle cellule. Essa contiene e trasmette le informazioni necessarie al corretto funzionamento della cellula e dell intero organismo e per questa ragione è spesso indicata come la «molecola della vita». lla fine dell ttocento, accurate osservazioni al microscopio ottico permisero di scoprire che i cromosomi sono responsabili della trasmissione delle informazioni ereditarie tra le cellule. razie alle osservazioni dei cromosomi al microscopio ottico e ad alcuni esperimenti successivi, i biologi erano a conoscenza del fatto che il materiale genetico fosse contenuto nel nucleo delle cellule, ma non erano ancora stati in grado di stabilire quali tra i composti presenti nel nucleo DN, RN e proteine fosse responsabile della trasmissione delle informazioni genetiche. lcuni esperimenti condotti nel 1944 da. very sui batteri, e altri studi successivi, dimostrarono che tale ruolo è svolto dal DN. very sottopose un ceppo batterico R a trattamenti con enzimi in grado di distruggere selettivamente il DN, l R- N (un altro acido nucleico di cui parleremo più avanti) o le proteine. I risultati mostravano chiaramente che i batteri perdevano la capacità di passare la virulenza soltanto quando veniva distrutto il DN. RNasi (distrugge l'rn) proteasi (distrugge le proteine) batteri virulenti del ceppo S e del ceppo R DNasi (distrugge il DN) solo batteri del ceppo R Nelle provette sono contenuti batteri del ceppo S virulento uccisi tramite il calore, centrifugati e filtrati. I campioni, centrifugati e trattati con gli enzimi, vengono mescolati a batteri del ceppo R non virulento. Solamente il ceppo che non ha ricevuto il DN, perché quest ultimo è stato distrutto con un enzima specifico, non è virulento. Il DN è pertanto la sostanza in grado di trasformare il ceppo R non virulento nel ceppo S virulento. La struttura chimica del DN L acido desossiribonucleico si presenta come una sostanza bianca, zuccherina e leggermente acida. La sua molecola è un polimero, cioè una molecola molto lunga costituita da unità relativamente piccole, dette monomeri, che si ripetono un numero elevato di volte. Nel caso del DN i monomeri sono nucleotidi, i quali a loro volta sono formati da tre parti chimicamente distinte: un gruppo fosfato; uno zucchero che presenta 5 atomi di carbonio, il desossiribosio e una base azotata. Lo scheletro del polimero del DN è costituito da un alternanza di molecole di desossiribosio e di gruppi fosfato, mentre le basi azotate si legano alle molecole di zucchero e sporgono lateralmente rispetto alla catena di desossiribosio e gruppi fosfato. Nel DN si trovano quattro basi diverse: due ad anello singolo appartenenti alla classe delle pirimidine la citosina () e la timina (T) e due ad anello doppio che appartengono alle purine l adenina () e la guanina (). opyright 01 Zanichelli Sp, Bologna [630] Idee per insegnare la biologia con Saraceni, Strumia sservare e capire la vita edizione azzurra Zanichelli 01 1
2 unità 1. La funzione del DN negli organismi estremità La timina (T) e l adenina () formano tra loro due legami a idrogeno. Se lungo ciascun filamento si traccia una freccia che va dal carbonio in posizione 5 al carbonio in posizione 3 si nota che le frecce vanno in direzioni opposte. estremità T T estremità, T T T T T T La guanina () e la citosina () formano tra loro tre legami a idrogeno. estremità La struttura del DN descritta da Watson e rick è costituita da due filamenti polinucleotidici appaiati tra loro. I due filamenti sono tenuti insieme da legami a idrogeno che si instaurano tra le basi azotate. L appaiamento delle basi avviene sempre e solo tra una purina e una pirimidina a causa della loro struttura chimica: la timina si può unire solo con l adenina, mentre la guanina si può abbinare solo con la citosina. Questo sistema di appaiamento costituisce la regola della complementarità delle basi. I due filamenti che costituiscono la molecola sono inoltre antiparalleli, ovvero sono orientati in direzioni opposte. La molecola di DN presenta una forma a doppia elica dato che i due filamenti che la costituiscono si avvolgono intorno all asse di allungamento della molecola stessa. La duplicazione del DN La duplicazione del DN è semiconservativa dato che le due molecole di DN prodotte contengono ciascuna un filamento nuovo e un filamento che era già presente nella molecola originaria. La sintesi dei nuovi filamenti avviene grazie all intervento delle DN polimerasi: enzimi di dimensioni piuttosto grandi (se confrontati con lo spessore della molecola di DN). Le DN polimerasi si legano a un filamento di DN preesistente e promuo- opyright 01 Zanichelli Sp, Bologna [630] Idee per insegnare la biologia con Saraceni, Strumia sservare e capire la vita edizione azzurra Zanichelli 01
3 unità 1. La funzione del DN negli organismi vono l allungamento del filamento in crescita aggiungendo i nucleotidi complementari. Questi enzimi non sono però in grado di iniziare un filamento dal nulla, per questo necessitano dell azione di un innesco, detto primer, che è costituito da un breve filamento di RN. Esiste pertanto un enzima chiamato DN primasi che sintetizza una molecola di RN provvisoria (lunga circa 10 nucleotidi), che verrà successivamente sostituita con un corrispondente tratto di DN. Dato che l enzima DN polimerasi può lavorare solo in direzione 5-3, l allungamento dei due filamenti antiparalleli del DN non procede in maniera simmetrica. Il filamento che presenta l estremità 3 dal lato della forcella e l estremità 5 libera viene percorso dalla DN polimerasi senza interruzioni e viene pertanto detto filamento veloce. Sull altro filamento la DN polimerasi procede in senso contrario a quello di separazione dei filamenti. ertanto l enzima è costretto a lavorare a salti, a partire da più molecole di RN primer, che vengono aggiunte man mano che l apertura della forcella procede. Il filamento così prodotto è detto filamento lento ed è composto da catene nucleotidiche relativamente brevi dette frammenti di kazaki. I frammenti di kazaki vengono successivamente uniti tra loro grazie all azione di un enzima specifico, detto DN ligasi. La DN polimerasi aggiunge nucleotidi esclusivamente in direzione 3-5 del filamento stampo (cioè 5-3 del filamento in costruzione). Sul filamento veloce la sua direzione coincide con quella di apertura della doppia elica. filamento filamento veloce veloce filamento lento filamento lento filamento stampo filamento stampo filamento stampo filamento stampo DN polimerasi DN polimerasi direzione di lavoro della direzione DN polimerasi di lavoro della DN polimerasi direzione di apertura della forcella di direzione di apertura duplicazione della forcella di duplicazione direzione di lavoro della DN polimerasi direzione di lavoro della DN polimerasi Sul filamento lento la direzione di lavoro della DN polimerasi è contraria a quella di apertura della forcella. La sintesi del nuovo filamento procede quindi «a salti» (segui la numerazione nello schema qui sotto). estremità libera estremità libera RN primer frammenti di kazaki RN primer frammenti di kazaki 1 primo primer 1 primo primer secondo primer secondo primer opyright 01 Zanichelli Sp, Bologna [630] Idee per insegnare la biologia con Saraceni, Strumia sservare e capire la vita edizione azzurra Zanichelli 01 3
4 unità 1. La funzione del DN negli organismi L organizzazione del DN nei cromosomi Il patrimonio genetico di una specie viene detto genoma ed è formato da un numero di molecole di DN variabile a seconda del tipo di organismo. l momento della divisione della cellula, cioè nella fase del ciclo cellulare detta mitosi, le molecole di DN si compattano e i cromosomi diventano visibili. Nelle cellule umane sono presenti 46 cromosomi: coppie di cromosomi omologhi detti autosomi e una coppia di cromosomi sessuali, responsabile della determinazione del sesso. doppia elica di DN nel nucleosoma il DN si avvolge attorno al rocchetto istonico, costituito da 8 istoni cromatina a perle fibra di nucleosomi addensati cromatina ad anse spirali condensate cromosoma opyright 01 Zanichelli Sp, Bologna [630] Idee per insegnare la biologia con Saraceni, Strumia sservare e capire la vita edizione azzurra Zanichelli 01 4
5 unità 1. La funzione del DN negli organismi er poter essere contenuto nel nucleo della cellula, il DN si ripiega e si compatta grazie a speciali proteine, dette istoni. L insieme del DN e degli istoni costituisce la cromatina, la sostanza che occupa gran parte del nucleo e che al microscopio ottico appare colorata. iù in dettaglio, 8 molecole di istoni si associano tra loro a formare una specie di «rocchetto» intorno al quale si avvolge due volte un tratto di una molecola di DN. iascun rocchetto e il DN avvolto intorno ad esso si chiama nucleosoma. I cromosomi si accorciano ad ogni ciclo di duplicazione della cellula. er evitare che questa perdita di materiale genetico danneggi la cellula, il DN all estremità dei cromosomi è caratterizzato da sequenze ripetitive di basi che non contengono informazioni. Queste regioni dei cromosomi sono dette telomeri. Nella specie umana e in tutti i vertebrati, i telomeri sono formati da una sequenza di 6 basi (TT) che si ripete circa 500 volte. d ogni replicazione, i telomeri possono perdere da 50 a 00 basi e quindi dopo circa 0-30 cicli di duplicazione di una cellula risultano completamente consumati. questo punto la cellula perde la capacità di duplicare il proprio patrimonio genetico e quindi di dividersi. Dal gene alle proteine Il rapporto tra la molecola informazionale, il DN, e le molecole funzionali, gli enzimi e le proteine, è stato chiarito e ha portato gli scienziati ha formulare il dogma centrale della biologia: esso afferma che, in tutte le cellule, l informazione passa in un solo senso, dai geni alle proteine. er fare ciò le cellule possiedono dei meccanismi molecolari in grado di leggere le informazioni contenute nelle sequenze di basi del DN e di trasformarle nelle sequenze di amminoacidi che formano le proteine. iò avviene grazie a due processi fondamentali. 1. La trascrizione, che avviene nel nucleo della cellula, consiste nella produzione di RN a partire dal tratto di DN corrispondente. DN RN catena polipetidica La rodopsina è un pigmento che permette la cattura della luce da parte della retina presente nell occhio umano. La rodopsina, come molte altre proteine, è formata da più catene polipeptidiche. trascrizione In questa zona del cromosoma 3 umano è situato il gene che codifica per la proteina rodopsina. Il tratto di DN che costituisce questo gene è lungo circa 700 basi. opyright 01 Zanichelli Sp, Bologna [630] Idee per insegnare la biologia con Saraceni, Strumia sservare e capire la vita edizione azzurra Zanichelli 01 traduzione [asieka / SL] 5
6 unità 1. La funzione del DN negli organismi. La traduzione, che avviene nel citoplasma, consiste nella produzione di sequenze di amminoacidi a partire dal trascritto di RN. I polimeri di amminoacidi costituiscono le catene polipeptidiche che formano le proteine. Le informazioni contenute nei geni escono dal nucleo della cellula sotto forma di molecole di RN, passando dai pori nucleari. La traduzione e la sintesi delle proteine avvengono nel citoplasma in prossimità dei ribosomi, organuli cellulari costituiti anch essi da RN e proteine. Il dogma centrale ha una sola parziale eccezione che non riguarda però gli esseri viventi, ma i virus, che sono parassiti intracellulari in grado di riprodursi solamente sfruttando cellule ospiti. lcuni tipi di virus sono infatti in grado di promuovere una trascrizione inversa, ovvero sintetizzare il DN a partire dall RN. Struttura e funzione dell RN li acidi nucleici, DN e RN, sono polimeri molto simili tra loro: le differenze nella loro struttura sono poche ma sostanziali. La prima differenza è che lo zucchero che si alterna ai gruppi fosfato per costituire il filamento polinucleotidico nell RN è il ribosio, mentre nel DN è presente il desossiribosio. La seconda differenza è costituita da una delle quattro basi azotate. Tre di queste, adenina (), guanina () e citosina () sono presenti in entrambi gli acidi nucleici, la quarta invece è diversa: l RN presenta l uracile (U) che sostituisce la timina (T) del DN. La terza differenza riguarda la struttura della catena polinucleotidica che nell RN, salvo alcune rare eccezioni, presenta un filamento singolo. Il processo di traduzione avviene grazie all azione fondamentale di tre tipi di RN. 1. L RN messaggero (abbreviato in mrn) è la molecola che svolge la funzione di intermediario tra DN e proteine. La maggioranza dei geni viene trascritta in RN messaggero e le informazioni che contengono sotto forma di sequenza di basi U U U U U U D U D U U T U U U U anticodone sito di legame dell'amminoacido I trn presentano una struttura tridimensionale complessa, determinata dall appaiamento delle basi complementari di diversi tratti della molecola. Su una delle anse è situata la tripletta di basi dell anticodone. opyright 01 Zanichelli Sp, Bologna [630] Idee per insegnare la biologia con Saraceni, Strumia sservare e capire la vita edizione azzurra Zanichelli 01 Nelle cellule eucariotiche gli mrn trasportano le informazioni genetiche dall interno del nucleo, dove vengono trascritti a partire dal DN, al citoplasma, dove vengono tradotti in proteine. rima di venire tradotti gli mrn, in genere, subiscono alcune modificazioni. mrn trn DN polipeptide trascrizione (nel nucleo della cellula) traduzione (nel citoplasma) ribosoma subunità minore subunità maggiore Le molecole di rrn costituiscono i (numerosi) ribosomi presenti nel citoplasma. Negli eucarioti, ciascun ribosoma è composto da una subunità maggiore, formata da 3 molecole di rrn, e da una subunità minore, formata da una molecola di rrn. Queste molecole di rrn sono associate a diverse proteine. 6
7 unità 1. La funzione del DN negli organismi azotate sono utilizzate per sintetizzare una catena polipeptidica. Nelle cellule eucariotiche l mrn è responsabile del trasporto delle informazioni dall interno del nucleo, dove avviene la trascrizione, al citoplasma, dove avviene la sintesi proteica.. L RN ribosomiale (rrn) svolge principalmente una funzione strutturale. Le molecole di rrn infatti non vengono tradotte in proteine, ma costituiscono i ribosomi, gli organuli cellulari in cui avviene la sintesi proteica. L RN ribosomiale è il tipo di RN più abbondante nella cellula. 3. L RN di trasporto o RN transfer (trn) è caratterizzato da una precisa e complessa struttura tridimensionale. Essa assume importanza nella fase di traduzione, durante la quale il trn svolge il ruolo di «interprete» molecolare in grado di tradurre il linguaggio delle basi nel linguaggio degli amminoacidi. Questa funzione viene svolta grazie alla presenza su un ansa della molecola di una particolare tripletta di basi azotate, detta anticodone. Queste basi sono complementari a una tripletta presente sull RN messaggero, detta codone. La trascrizione dell RN La trascrizione avviene nelle cellule partendo direttamente dalle molecole di DN, in maniera analoga a quanto descritto per la duplicazione del DN. La differenza principale riguarda il fatto che solo uno dei due filamenti del DN funziona da stampo, mentre quello complementare non viene trascritto. La trascrizione produce tutti e tre i tipi di RN. L enzima che promuove la trascrizione è l RN polimerasi che lavora in direzione 5-3. Il processo di trascrizione dell RN messaggero negli eucarioti presenta tre fasi distinte: 1. La trascrizione ha inizio quando l enzima RN polimerasi si attacca ad un punto preciso, detto INIZI filamento stampo LLUNMENT filamento complementare promotore (o primer) della molecola di DN. er ciascun gene esiste un promotore, cioè una sedirezione della trascrizione mentre l'enzima continua a trascrivere l'rn i filamenti di DN si riappaiano TERMINZINE opyright 01 Zanichelli Sp, Bologna [630] Idee per insegnare la biologia con Saraceni, Strumia sservare e capire la vita edizione azzurra Zanichelli 01 l'enzima RN polimerasi si lega al DN in corrispondenza del «promotore» e inizia a «svolgere» (separandoli) i filamenti RN RN l'rn polimerasi «legge» il filamento stampo di DN e inizia a trascrivere l'rn l'rn polimerasi termina la trascrizione in corrispondenza di una sequenza particolare di basi la molecola di RN (trascritto primario) viene liberata dal filamento stampo 7
8 unità 1. La funzione del DN negli organismi quenza di basi che fornisce una serie di importanti informazioni quali il punto da cui iniziare la trascrizione, quale dei due filamenti del DN deve essere trascritto e in quale direzione procedere.. mano a mano che l enzima di sposta lungo la molecola di DN, prosegue la separazione dei due filamenti e comincia l allungamento della molecola di RN. 3. La trascrizione arriva alla terminazione quando l RN polimerasi incontra particolari sequenze di basi dette terminatori. questo punto, l enzima si stacca dal DN e dal filamento di RN. Il filamento di RN appena prodotto costituisce il cosiddetto trascritto primario e deve affrontare una serie di cambiamenti e modifiche prima di poter essere tradotto in una proteina. Il codice genetico er effettuare la traduzione dalle sequenze di nucleotidi presenti nell RN messaggero alle sequenze di amminoacidi che formano le catene polipeptidiche, le cellule utilizzano il codice genetico. Il codice genetico è rappresentato da 64 triplette di basi azotate chiamate codoni. Nella sintesi proteica la lettura dei codoni avviene in successione, senza pause, a partire da un codone d inizio (U), che codifica l amminoacido metionina. Inoltre, esistono dei codoni che non corrispondono ad alcun amminoacido: tre codoni (U, U e U) indicano infatti la fine del messaggio stabilendo la conclusione della sintesi della catena polipeptidica. U U U U U UU U alanina (ala) arginina (arg) asparagina (asn) ac. aspartico (asp) cisteina (cys) glicina (gly) ac. glutammico (glu) N 3 N N N N U N 3 N U U UU N UU U UU U U UU N S N N glutammina (gln) istidina (his) isoleucina (ile) leucina (leu) lisina (lys) metionina (met) fenilalanina (phe) N U UU UUU N N N S N N N 3 N N N N U U U U U UU U U prolina (pro) serina (ser) treonina (thr) triptofano (trp) tirosina (tyr) valina (val) U UU U U U UU U U U stop N N N 3 N N N 3 3 N ST gruppo R apolare gruppo R polare gruppo R acido gruppo R basico opyright 01 Zanichelli Sp, Bologna [630] Idee per insegnare la biologia con Saraceni, Strumia sservare e capire la vita edizione azzurra Zanichelli 01 8
9 unità 1. La funzione del DN negli organismi Il codice presenta due caratteristiche fondamentali: è degenerato, dato che, in alcuni casi, più codoni codificano per uno stesso amminoacido. è universale, cioè è identico in tutti gli esseri viventi. In realtà si conoscono alcune eccezioni (di modesta entità) a entrambe queste caratteristiche del codice genetico. La sintesi delle proteine La sintesi delle proteine avviene all interno dei ribosomi con il processo di traduzione. I ribosomi sono organuli cellulari molto piccoli presenti sia nei procarioti sia negli eucarioti; in questi ultimi, i ribosomi possono essere attaccati al reticolo endoplasmatico oppure liberi nel citoplasma. L inizio della traduzione avviene quando l rrn che forma la subunità minore di un ribosoma si lega ad una specifica sequenza dell mrn da tradurre. Nelle immediate vicinanze di questa sequenza è presente la tripletta di basi U: a questo codone, il quale segnala l inizio della sintesi, si lega quindi il trn con l anticodone complementare alla tripletta U e che trasporta l amminoacido metionina (). La fase iniziale della traduzione si completa a questo punto con l aggancio della subunità maggiore che permette il completamento del ribosoma (3). Il primo amminoacido di ogni polipeptide è pertanto sempre la metionina, anche se in molte proteine viene successivamente rimossa. Nella fase di allungamento del polipeptide, la catena polipeptidica si allunga grazie all aggiunta degli amminoacidi. l termine della fase iniziale, il trn che trasporta l amminoacido metionina si trova nel sito del ribosoma. Il sito è libero e permette l inserimento di un altro trn. L anticodone di quest ultimo è complementare alla tripletta di basi di mrn che si trova nel sito (4). Quando le due molecole di trn LLUNMENT 4 UUUUUUUUU 6 UUUUUUUUU D anticodone UU D met pro met 5 pro trn in arrivo UUUUUUUUU 7 UUUUUUUUU D D U U met pro formazione del legame peptidico 8 pro met tyr successivo trn Recenti studi dimostrano che la formazione del legame peptidico viene catalizzata dall RN ribosomiale. er questa ragione l rrn viene considerato un ribozima, ovvero una molecola di RN in grado di svolgere anche la funzione enzimatica. Questo fatto rappresenta un eccezione dato che la funzione di catalizzare le reazioni nelle cellule è generalmente svolta dalle proteine. opyright 01 Zanichelli Sp, Bologna [630] Idee per insegnare la biologia con Saraceni, Strumia sservare e capire la vita edizione azzurra Zanichelli 01 UUUUUUUUU D tyr pro met catena polipeptidica in allungamento 9
10 unità 1. La funzione del DN negli organismi sono posizionate correttamente sul ribosoma si forma il legame peptidico tra i due amminoacidi da loro trasportati: la metionina si lega all amminoacido trasportato dal trn che occupa il sito (5). La sintesi proteica si interrompe quando lo scorrimento del ribosoma sulla molecola di mrn porta nel sito uno dei tre codoni di stop. Queste triplette indicano la terminazione dell allungamento e pertanto non si legano a nessun trn. Infatti, quando nel sito si trova la tripletta U, la tripletta U o la tripletta U esso viene occupato da una proteina, il fattore di rilascio, che interrompe l allungamento (9). Struttura e funzione delle proteine Le proteine sono il gruppo di molecole biologiche che presenta la struttura più complessa e diversificata. La loro funzione dipende strettamente dalla conformazione tridimensionale che assumono le catene polipeptidiche prodotte sui ribosomi. Questo processo di ripiegamento viene chiamato anche folding (dall inglese «to fold», cioè piegare). La sequenza degli amminoacidi costituisce la struttura primaria di una proteina; da essa dipendono i ripiegamenti che può assumere la catena polipeptidica. La struttura secondaria è un ripiegamento della catena polipeptidica che si realizza grazie alla formazione di legami a idrogeno tra il gruppo amminico e il gruppo carbossilico di due amminoacidi differenti. I due principali tipi di struttura secondaria sono l α-elica, che dà elasticità al tratto di catena di amminoacidi in cui è presente, e il foglietto-β ripiegato, che invece conferisce rigidità. Queste due strutture sono molto comuni e possono anche coesistere su una stessa proteina. La struttura terziaria è un ulteriore ripiegamento della catena polipeptidica dovuto alle interazioni che si stabiliscono tra i gruppi laterali R dei diversi amminoacidi. La struttura quaternaria caratterizza le proteine che sono formate dall unione di due o più catene polipeptidiche. In alcuni casi le molecole proteiche possono presentare al loro interno dei gruppi chimici non formati da amminoacidi; questi gruppi sono detti cofattori. Le proteine sono le molecole funzionali della cellula; esse svolgono varie funzioni, tra le quali quella enzimatica, quella strutturale, quella di trasporto, quella ormonale, quella di recettori di membrana e quella di difesa. Il lisozima è un enzima ad azione battericida, presente nelle lacrime e nella saliva. Esso è costituito da una proteina globulare la cui struttura primaria è una sequenza di 19 amminoacidi. Questo enzima è formato da una sola catena polipeptidica ed è pertanto privo di struttura quaternaria. Tra le diverse possibili interazioni tra gruppi R, la struttura terziaria del lisozima ne presenta una molto particolare: i ponti disolfuro, cioè dei legami covalenti che si instaurano tra gli atomi di zolfo (in giallo), presenti nell amminoacido cisteina. opyright 01 Zanichelli Sp, Bologna [630] Idee per insegnare la biologia con Saraceni, Strumia sservare e capire la vita edizione azzurra Zanichelli 01 10
11 unità 1. La funzione del DN negli organismi 1 ompleta la figura della molecola del DN inserendo i seguenti termini: gruppo fosfato, zucchero desossiribosio, adenina-timina, guanina-citosina, estremità 5, estremità 3. T T, ompleta la figura che illustra la codifica delle proteine a partire dai geni. DN RN catena polipetidica trascrizione traduzione opyright 01 Zanichelli Sp, Bologna [630] Idee per insegnare la biologia con Saraceni, Strumia sservare e capire la vita edizione azzurra Zanichelli 01 11
12 unità 1. La funzione del DN negli organismi 3 ompleta le seguenti frasi scegliendo i termini corretti tra quelli indicati nei corrispondenti riquadri.. La duplicazione del DN è dato che le molecole prodotte contengono ciascuna un nuovo e uno che era già presente nella molecola originaria. La duplicazione avviene in corrispondenza di una di duplicazione grazie all intervento della DN che per iniziare la sintesi necessita di un, un breve filamento di RN. elicasi, forcella, filamento, antiparalleli, primer, semiconservativa, polimerasi, polinucleotidici B. L insieme del DN e delle proteine costituisce la, la sostanza che occupa gran parte del nucleo della cellula. Il filamento di DN si avvolge intorno a queste proteine, dette e forma un. iascuna molecola di DN si compatta ulteriormente e forma le strutture dette. cromosomi, telomero, genoma, nucleosoma, cromatina, elicasi, istoni, polimerasi. La molecola dell RN è caratterizzata da una precisa struttura tridimensionale. Su un ansa della molecola è presente una di basi, detta, che è in grado di leggere le basi presenti sull RN. sequenza, tripletta, messaggero, ribosomiale, transfer, codone, anticodone, uracile D. La delle sequenze di nucleotidi dell RN nelle sequenze di amminoacidi delle avviene grazie al genetico. Questo è, dato che più codoni codificano per uno stesso amminoacido, ed è, cioè identico in tutti gli esseri viventi. trascrizione, traduzione, duplicazione, proteine, patrimonio, codice, degenerato, univoco, universale E. Il legame che si forma tra due durante la sintesi delle è detto legame. Tale legame viene catalizzato dall RN che per questa sua capacità viene detto. basi, codoni, proteine, monomeri, ribosomiale, messaggero, ribozima, peptidico, complementare opyright 01 Zanichelli Sp, Bologna [630] Idee per insegnare la biologia con Saraceni, Strumia sservare e capire la vita edizione azzurra Zanichelli 01 1
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