Città Metropolitana di Torino Comune di Chivasso
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- Emilio Marchetti
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1 srl Orbassano (TO) via Prima Strada n 2 km tang. Sud Interporto Torino tel fax Città Metropolitana di Torino Comune di Chivasso Istanza di rinnovo della D.D. n /2006 e smi Impianto di recupero rifiuti della Smaltimenti Controllati SMC S.p.A. sito in Chivasso, Regione Pozzo ex Fornace slet PERIZIA TECNICA sullo Stato di fatto, funzionalità, manutenzione e sicurezza dell impianto e RELAZIONE TECNICA sulle modifiche sostanziali da apportare SMC Spa REGIONE POZZO EX FORNACE SLET CHIVASSO (TO) Rev. Data Firma /03/2016
2 SMC Relazione tecnica Pag 2 di 24 INDICE 1. PREMESSA UBICAZIONE IMPIANTO OPERAZIONI DI RECUPERO AUTORIZZATE CER AUTORIZZATI DESCRIZIONE DELLE MODIFICHE RICHIESTE Inserimento pressa stazionaria e aggiornamento layout autorizzato Modifica capacità di stoccaggio Aggiornamento della definizione dei codici CER autorizzati Adeguamento normativo operazione R Adeguamento normativo operazione R3 per la produzione di carta/cartone End of Waste DESCRIZIONE DELL ATTIVITÀ Schema di flusso Capacità Impianto Macchinari utilizzati Organigramma e mansioni gestione impianto Misure tecniche e gestionali adottate per garantire la sicurezza dei lavoratori, della popolazione e dell ambiente Stato di fatto, funzionalità e manutenzione dell impianto Allegati... 24
3 SMC Relazione tecnica Pag 3 di PREMESSA Presso l impianto Smaltimenti Controllati SMC Spa sito nel comune di Chivasso (To), Regione Pozzo ex Fornace Slet sono svolte operazioni di messa in riserva (operazioni R13 di cui all Allegato C del D. L.vo 152/2006 e s.m.i.) di rifiuti speciali non pericolosi in forza dell autorizzazione rilasciata dalla Provincia di Torino con D.D. n /2006 del 14/09/2006, come modificata dalle seguenti determinazioni provinciali: D.D /2009 del 28/07/2009 D.D /2013 del 05/04/2013; D.D /2015 del10/03/2015; D.D /2015 del 04/08/2015. La presente relazione tecnica è redatta ai fini della richiesta di rinnovo, con contestuali modifiche sostanziali ai sensi dell art. 208 del d. Lgs. 152/2006 e s.m.i., dell autorizzazione in scadenza il 14/09/2016. Le modifiche sostanziali che l azienda intende richiedere sono le seguenti: a) inserimento di una pressa stazionaria e di un trituratore completo di nastro deferrizzatore con relativo aggiornamento del layout autorizzato; b) ripristino delle capacità di stoccaggio dei rifiuti valorizzati; c) aggiornamento delle definizioni dei codici CER autorizzati, in riferimento a quanto introdotto dalla Decisione della Commissione europea del 18 dicembre 2014, n 2014/955/Ue Decisione che modifica la decisione 2000/532/Ce relativa all elenco dei rifiuti ai sensi della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio; d) l adeguamento normativo al D. Lgs n. 205 del 03/12/2010, in merito all operazione di recupero R12 ( Scambio di rifiuti per sottoporli ad una delle operazione indicate da R1 a R11 ); il decreto 205/2010, nelle note all Allegato C, parte IV del D. Lgs. 152/2006 specifica che: in mancanza di altro codice R appropriato, l operazione R12 può comprendere le operazioni preliminari precedenti al recupero, incluso il pretrattamento come, tra l altro, la cernita, la frammentazione, la compattazione, la pellettizzazione, l essicazione, la triturazione, il condizionamento, il ricondizionamento, la separazione, il raggruppamento prima delle operazioni indicate da R1 a R11. e) per la sola carta/cartone in uscita la classificazione come materiale di recupero qualora soddisfi quanto evidenziato alla tipologia 1.1, attività di recupero b), caratteristiche delle materie prime b) del DM 5/2/98 come modificato dal DM Ambiente n.186 del 5 aprile 2006, in corrispondenza di quanto indicato dalla norma UNI 643. In caso di mancanza di aderenza
4 SMC Relazione tecnica Pag 4 di 24 quanto sopra il materiale sarà classificato come rifiuto con codice CER ; tali rifiuti saranno sottoposti all attività di recupero R3 ( Riciclo/recupero delle sostanze organiche non utilizzate come solventi (compreso le operazioni di compostaggio e altre trasformazioni biologiche) ). Nel seguito si riportano la descrizione delle attività svolte presso l impianto e le modifiche che si intendono apportare. Si precisa che le varianti richieste non determinano modifiche strutturali dell impianto ma solo l adeguamento normativo ed una modifica nella pianificazione delle attività e nella gestione degli spazi del piazzale presso il quale avvengono le attività di recupero rifiuti, nonché la riduzione volumetrica dei sovvalli da avviare ad impianti di deposito finale, con contestuale recupero delle frazioni ferrose al fine di ridurre i costi di trasporto e di spazio occupato presso i siti finali.
5 SMC Relazione tecnica Pag 5 di UBICAZIONE IMPIANTO L impianto di trattamento rifiuti è ubicato all interno dell area di circa mq, individuabili ai fogli catastali n 31 e 32, di proprietà della società Smaltimenti Controllati SMC S.pa. localizzato sul territorio del Comune di Chivasso (TO), in Regione Pozzo ex Fornace Slet in corrispondenza di una cava oggetto in passato di attività estrattive per laterizi, a servizio della vicina Fornace Slet, localizzata ad ovest della stessa. Il capannone al di sotto del quale avviene l attività di trattamento rifiuti, confina a nord e a est con la discarica di 1 categoria attualmente in fase di post-gestione, denominata Chivasso 1, ed a ovest con la discarica per rifiuti non pericolosi, in fase di coltivazione, denominata Chivasso 3. I nuclei abitativi posti nelle vicinanze del sito sono individuabili nell abitato di Pogliani a nord, Cascina Bellavista a est, Cascina Coccarello a sud, e Cascina Crova a ovest. Nelle vicinanze del sito scorre il corso d acqua Gora di Chivasso, un canale irriguo derivato dal torrente Orco. Le infrastrutture di maggiore rilevanza sono la S.S. n 26 ad est, l autostrada Milano Torino a sud, la nuova linea ad alta velocità Milano-Torino e la Ferrovia Canavesana e la S.P. n 82 ad ovest. L impianto in oggetto è localizzato all estremità nord-ovest dell area di proprietà al foglio 31, particelle 74, 75, 78, 79 e 139. L impianto inizialmente autorizzato con D.D. n /2006 del 14/09/2006 era costituito da due capannoni contigui di superficie complessiva pari a circa mq, di cui uno dedicato alla triturazione degli pneumatici e l altro dedicato alle operazioni di selezione e cernita di rifiuti speciali non pericolosi. A seguito di un incendio occorso in data 14/10/2014 che ha compromesso il capannone dedicato alla triturazione degli pneumatici e la linea di pressatura, la SMC ha richiesto di poter proseguire le attività limitatamente all esercizio delle operazioni all interno del capannone destinato alla selezione e cernita non interessato dall incendio. Pertanto con D.D /2015 del 10/03/2015 e successiva D.D /2015 del 04/08/2015 la città Metropolitana di Torino ha autorizzato la prosecuzione delle attività limitatamente al capannone dichiarato agibile dal Comune di Chivasso con Ordinanza 00374/15 del 17/07/2015. L area di tale capannone occupa una superficie coperta pari a mq.
6 SMC Relazione tecnica Pag 6 di 24 Nella planimetria allegata si evidenzia l area oggetto di autorizzazione e la ex area dedicata all impianto di triturazione non più oggetto di autorizzazione.
7 SMC Relazione tecnica Pag 7 di OPERAZIONI DI RECUPERO AUTORIZZATE L impianto di Chivasso è autorizzato a svolgere l operazione di messa in riserva di rifiuti speciali non pericolosi con cernita e recupero di frazioni merceologiche riutilizzabili (operazione R13 di cui all allegato C alla parte IV del D. Lgs. 152/2006 e s.m.i.[*]). [*] nella definizione antecedente l entrata in vigore del D. Lgs. 3 dicembre 2010 n 205 Disposizioni di attuazione della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 novembre 2008 relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive (So n 269 alla Gu 10 dicembre 2010 n 288). 4. CER AUTORIZZATI L impianto di Chivasso è autorizzato a ricevere i seguenti codici CER: CER ELENCO CER AUTORIZZATI IN INGRESSO Rifiuti plastici (ad esclusione degli imballaggi) Rifiuti metallici Scarti di corteccia e sughero Declaratoria Segatura, trucioli, residui di taglio, pannelli di truciolare e piallacci diversi da quelli di cui alla voce Scarti di corteccia e legno Rifiuti dalle operazioni di confezionamento e finitura Rifiuti da materiali compositi (fibre impregnate, elastomeri e plastomeri) Rifiuti da fibre tessili grezze Rifiuti da fibre tessili lavorate Rifiuti non specificati altrimenti limitatamente a rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso (PFFU) di plastiche, gomme sintetiche e fibre artificiali Limatura e trucioli di materiali plastici Imballaggi in carta e cartone Imballaggi in plastica Imballaggi in legno Imballaggi metallici Imballaggi in materiali compositi Imballaggi in materiali misti Imballaggi in vetro Pneumatici fuori uso Pastiglie per freni, diverse da quelle di cui alla voce Serbatoi per gas liquido Metalli ferrosi Metalli non ferrosi Plastica
8 SMC Relazione tecnica Pag 8 di Vetro Apparecchiature fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci da a Componenti rimossi da apparecchiature fuori uso, diversi da quelli di cui alla voce Rifiuti inorganici diversi da quelli di cui alla voce Miscugli o scorie di cemento, mattoni, mattonelle, ceramiche, diverse da quelle di cui alla voce Legno Vetro Plastica Ferro e acciaio Metalli misti Cavi, diversi da quelli di cui alla voce Rifiuti misti dalla attività di costruzione e demolizione, diversi da quelli di cui alle voci , e Rifiuti di ferro e acciaio Rifiuti di metalli non ferrosi Carta e cartone Metalli non ferrosi Plastica e gomma Vetro Legno diverso da quello di cui alla voce Carta e cartone Vetro Abbigliamento Prodotti tessili Legno, diverso da quello di cui alla voce Plastica Metallo Rifiuti ingombranti 5. DESCRIZIONE DELLE MODIFICHE RICHIESTE 5.1. Inserimento pressa stazionaria e aggiornamento layout autorizzato. L azienda intende apportare le seguenti modifiche all impianto attuale:
9 SMC Relazione tecnica Pag 9 di 24 1) Installazione di una pressa imballatrice: al fine di ripristinare le operazioni di riduzione volumetrica già autorizzate ma interrotte a seguito dell incendio occorso nel 2014, si prevede l inserimento di una nuova pressa stazionaria per la riduzione volumetrica dei materiali recuperabili, quali carta, cartone, plastica, nylon, nonché eventualmente i sovvalli al fine di ridurre i costi di trasporto presso i destini finali. 2) Installazione di un trituratore completo di deferrizzatore: al fine di ridurre la pezzatura dei sovvalli della cernita si intende procedere all installazione di un trituratore dotato inoltre di deferrizzatore per il recupero dei residui ferrosi, al fine di ridurre notevolmente sia gli spazi da utilizzare presso i destini finali, sia i relativi costi di trasporto. Di seguito si riportano una descrizione del funzionamento delle modifiche richieste all interno dell impianto. Pressa stazionaria Un nastro trasportatore di carico alimenterà la tramoggia fino ad oscurare il sensore di livello che comanda la partenza del carrello pressante, mentre il nastro di carico alimenterà la tramoggia fino al raggiungimento di un secondo livello preordinato che determina l arresto del nastro di alimentazione. In questa situazione si avrà il materiale da imballare nel tunnel e una quantità di materiale al di sopra del carrello pressante che cadrà sul fondo della pressa al ritorno del carrello pressante. Dopo un certo numero di cicli preimpostati nel programma di imballaggio specifico per tipo di materiale da imballare, la pressa andrà in legatura automatica. Al raggiungimento della lunghezza della balla prestabilita ed impostata sul pannello di controllo dall operatore addetto, il blocco di materiale pressato, sarà legato automaticamente con i 5 fili laterali all interno del canale di pressatura, in modo da non permettere ai vari materiali che comporranno la balla di ritornare alla forma primitiva. Nel tunnel di legatura troveranno spazio tre balle di cui due già legate ed una in formazione. L attrito e quindi la resistenza opposta dall avanzamento nel tunnel conico di compattazione e legatura, permetterà di pressare il materiale sfuso inserito nella tramoggia fra la testata del carrello espulsore e la testa della balla in formazione. Un sistema oleodinamico automatico, controllerà la densità della compattazione, aprendo o chiudendo lo strettoio mobile che forma il tunnel di compattazione e legatura. Le balle così prodotte, all uscita della pressa, già completamente legate, non potranno più espandersi per effetto della pressione interna a cui sono sottoposti i materiali, mantenendo così il massimo grado di densità richiesta.
10 SMC Relazione tecnica Pag 10 di 24 Il funzionamento di tutto il processo sarà automatico e controllato da un PLC installato nel quadro elettrico di comando e controllo. Un solo operatore controllerà il buon funzionamento delle procedure di compattazione e gli interventi saranno limitati al ripristino delle bobine di filo di legatura e alle operazioni di pulizia necessarie al buon funzionamento dell impianto stesso, nonché ad un controllo periodico generale. La pressa avrà le seguenti caratteristiche tecniche di massima: Produzione 30/40 ton/ora Peso balla: kg /2.300 Formato balla: mm x x (regolabile) Altezza: mm Larghezza: mm Lunghezza: mm 1.100/2.400 regolabile Pressione massima: bar 320 Pressione di esercizio: bar 220 Spinta massima di chiusura: ton 226 Pressione specifica sul carrello: kg/cm2 18,67 Cicli al 1 : n 4 Legature orizzontali: n 5 Linea di triturazione La linea di triturazione che si intende installare è costituita da un trituratore ad alimentazione elettrica di tipo DoppStadt avente un rotore del diametro pari a 60 cm e lunghezza pari 250 cm, a dotato di lame e controlame fisse che permette la triturazione del sovvallo della cernita ad una pezzatura dell ordine di circa 20 cm per lato circa. Il rifiuto sarà caricato attraverso la tramoggia di carico per mezzo di un caricatore gommato dotato di benna a polipo; una volta passata la fase di triturazione per mezzo di un nastro trasportatore installato al di sotto del trituratore il materiale lavorato sarà evacuato e scaricato su di un nastro inclinato che permetterà al materiale di essere scaricato in cumuli di altezza pari a circa 4 m. Durante il trasporto il materiale triturato passerà al di sotto di un deferrizzatore che ne permetterà pertanto l estrazione del residuo ferroso, che sarà scaricato su apposito cassone dedicato per le successive fasi di avvio presso impianti di recupero autorizzati. Una volta scaricato, il materiale sarà movimentato attraverso l utilizzo di una pala gommata e per mezzo del caricatore gommato che procederà al carico dei mezzi trasportatori per l avvio presso i destini finali. La produttività del trituratore varia tra 10 e 25 ton/h in base alla tipolgia di rifiuti trattati.
11 SMC Relazione tecnica Pag 11 di 24 L inserimento della pressa e del trituratore renderà necessaria una riorganizzazione degli spazi. L area al di sotto del capannone sarà pertanto divisa nelle seguenti aree, come indicato nella Planimetria Generale dell impianto di marzo 2016 in allegato alla presente relazione: Area A: area di accumulo e stoccaggio rifiuti da selezionare, Area B: area stoccaggio sovvalli, Area C: area stoccaggio materiali recuperabili in uscita, Area D: area di stoccaggio materiali da pressare, Area E: area stoccaggio RAEE in uscita, Area F: area stoccaggio carta/cartone (end of waste) 5.2. Modifica capacità di stoccaggio Il ripristino della pressa stazionaria descritto al punto precedente permette di massimizzare il volume di stoccaggio, pertanto la ditta richiede di incrementare la capacità di stoccaggio dei rifiuti recuperati in uscita riportandola da 250 ton autorizzate con D.D /2015 del 10/03/2015, a 500 ton come già previsto dalla D.D. n /2006 del 14/09/ Aggiornamento della definizione dei codici CER autorizzati In data 01/06/2015 è entrata in vigore la Decisione della Commissione Europea n. 2014/955/CE che ha sostituito l allegato 1 alla Decisione 2000/532/CE, tale Decisione ha apportato modifiche alle definizioni di taluni codici del Catalogo europeo dei rifiuti. L azienda richiede pertanto l aggiornamento delle definizioni dei codici CER autorizzati in accordo con la Decisione n. 2014/955/CE. Si riporta di seguito l elenco completo dei codici autorizzati, in cui sono riportate in rosso le modifiche richieste così come indicato dall attuale normativa in vigore. ELENCO CER AUTORIZZATI IN INGRESSO aggiornato alla Decisione n 2014/955/Ue CER Declaratoria Rifiuti plastici (ad esclusione degli imballaggi) Rifiuti metallici Scarti di corteccia e sughero dalla lavorazione del legno Segatura trucioli, residui di taglio, legno, pannelli di truciolati e piallaci diversi da quelli di cui alla voce scarti di corteccia e legno rifiuti delle operazioni di confezionamento e finitura
12 SMC Relazione tecnica Pag 12 di Rifiuti da materiali compositi (fibre impregnate, elastomeri, plastomeri) Rifiuti da fibre tessili grezze Rifiuti da fibre tessili lavorate Rifiuti non specificati altrimenti limitatamente a rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso (PFFU) di plastiche, gomme sintetiche e fibre artificiali Limatura e trucioli di materiali plastici Imballaggi di carta e cartone Imballaggi di plastica Imballaggi in legno Imballaggi metallici Imballaggi in materiali compositi Imballaggi in materiali misti Imballaggi di vetro Pneumatici fuori uso Pastiglie per freni diverse da quelle di cui alla voce Serbatoi per gas liquefatto Metalli ferrosi Metalli non ferrosi Plastica Vetro da demolizione vetture Apparecchiature fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci e Componenti rimossi da apparecchiature fuori uso, diverse da quelle di cui alla voce Rifiuti inorganici, diversi da quelli di cui alla voce Miscugli o scorie di cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche, diverse da quelli ci cui alla voce Legno dall'attività di costruzione e demolizione Vetro dall'attività di costruzione e demolizione Plastica Ferro e acciaio da operazioni di costruzione e demolizione edilizie Metalli misti da operazioni di costruzione e demolizione edilizie Cavi diversi da quelli di cui alla voce Rifiuti misti dell attività di costruzione e demolizione, diversi da quelli di cui alle voci e e Rifiuti di ferro e acciaio Rifiuti di metalli non ferrosi prodotti da operazioni di frantumazione di rifiuti contenenti metallo Carta e cartone Metalli non ferrosi prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti Plastica e gomma prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti Vetro risultante dalla selezione meccanica dei rifiuti Legno diverso da quello di cui alla voce Carta e cartone Vetro da raccolta differenziata Abbigliamento
13 SMC Relazione tecnica Pag 13 di Prodotti tessili Legno diverso da quello di cui alla voce Plastica da raccolta differenziata Metalli da raccolta differenziata Rifiuti ingombranti 5.4. Adeguamento normativo operazione R12 Con riferimento a quanto introdotto dal D. Lgs. n. 205 del 03/12/2010, in merito all operazione di recupero R12 Scambio di rifiuti per sottoporli ad una delle operazione indicate da R1 a R11, che nell allegato C specifica : in mancanza di altro codice R appropriato, l operazione R12 può comprendere le operazioni preliminari precedenti al recupero, incluso il pretrattamento come, tra l altro, la cernita, la frammentazione, la compattazione, la pellettizzazione, l essicazione, la triturazione, il condizionamento, il ricondizionamento, la separazione, il raggruppamento prima delle operazioni indicate da R1 a R11, SMC SpA richiede l adeguamento normativo così come definito dal D. Lgs. 205/2010, tramite l integrazione dell operazione R12 intesa come selezione, cernita, pressatura (compattazione) e triturazione, mantenendo l operazione R13 intesa come pura messa in riserva di rifiuti prima di sottoporli a una delle operazioni indicate da R1 a R12. In particolare SMC SpA richiede l adeguamento all operazione R12 di selezione, cernita, pressatura (compattazione) e triturazione per i rifiuti già autorizzati a questa tipologia di trattamento (attualmente codificata con l operazione R13) e per i quali la lavorazione consente di separare frazioni merceologiche recuperabili Introduzione operazione R3 per la produzione di carta/cartone End of Waste L impianto è in grado di provvedere, per la sola carta/cartone, mediante selezione manuale e per mezzo di caricatore dotato di benna a politpo, alla separazione della frazione cellulosica in ingresso, oltre alla separazione fra carta e cartone. Pertanto i materiali prodotti saranno classificati in uscita come materia prima secondaria o come rifiuto in funzione delle loro caratteristiche, secondo il seguente schema operativo: Materia prima secondaria Il prodotto in uscita sarà classificato come materia di recupero qualora soddisfi quanto evidenziato alla tipologia 1.1, attività di recupero b), caratteristiche delle materie prime b)
14 SMC Relazione tecnica Pag 14 di 24 dell allegato 1 suballegato 1 al DM 5/2/98 come modificato dal DM Ambiente n.186 del 5 aprile 2006, del quale nel seguito si riporta un estratto: 1. RIFIUTI DI CARTA, CARTONE, E PRODOTTI DI CARTA 1.1 Tipologia: rifiuti di carta, cartone e cartoncino, inclusi poliaccoppiati, anche di imballaggi [150101] [150105][150106] [200101] Provenienza: attività produttive raccolta differenziata di RU, altre forme di raccolta in appositi contenitori su superfici private; attività di servizio Caratteristiche del rifiuto: rifiuti, costituiti da: cartaccia derivante da raccolta differenziata, rifiuti di carte e cartoni non rispondenti alle specifiche delle norme Uni-En Attività di recupero: b) messa in riserva [R13] per la produzione di materia prima secondaria per l'industria cartaria mediante selezione, eliminazione di impurezze e di materiali contaminati, compattamento in conformità alle seguenti specifiche [R3]: impurezze quali metalli, sabbie e materiali da costruzione, materiali sintetici, vetro, carte prodotte con fibre sintetiche, tessili, legno, nonché altri materiali estranei, max 1% come somma totale; carta carbone, carte bituminate assenti; formaldeide e fenolo assenti; PCB + PCT <25 ppm Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: b) materie prime secondarie per l'industria cartaria rispondenti alle specifiche delle norme UNI-EN 643. Rifiuto selezionato Qualora il prodotto in uscita non possa essere classificato come materia prima secondaria in funzione delle caratteristiche chimico-fisiche, sarà contraddistinto dai seguenti codici CER: CER Descrizione tipologia carta e cartone Tali rifiuti saranno avviati a idonei impianti di trattamento. Con riferimento a quanto indicato in precedenza, pertanto, la sola carta/cartone sarà sottoposta all attività di recupero R3 in riferimento al D.Lgs 152/06 e s.m.i. ( Riciclo/recupero delle sostanze organiche non utilizzate come solventi (compreso le operazioni di compostaggio e altre trasformazioni biologiche) ).
15 SMC Relazione tecnica Pag 15 di DESCRIZIONE DELL ATTIVITÀ L impianto SMC SpA - Chivasso (TO) svolge operazioni di cernita di rifiuti speciali non pericolosi, con recupero di frazioni merceologiche riutilizzabili, quali: metalli ferrosi e non ferrosi; plastica; legno; carta e cartone; inerti; pneumatici; vetro; I mezzi in arrivo all impianto vengono pesati a mezzo di una pesa a ponte. Effettuato il controllo dei documenti, il mezzo viene autorizzato a scaricare i rifiuti al di sotto del capannone presso la zona di ricezione dei rifiuti in ingresso, per le successive fasi di verifica di conformità tra quanto indicato nella documentazione di trasporto e quanto scaricato. Una volta accettato il carico, il mezzo ritorna sulla pesa per le operazioni di chiusura documentale e per la registrazione del peso da parte del personale addetto. Successivamente i materiali conferiti vengono sottoposti a selezione manuale a terra con l ausilio di un caricatore semovente dotato di benna a polipo e per mezzo di operatori addetti alla separazione e cernita manuale. La selezione consente di separare i materiali recuperabili dalla frazione non recuperabile, successivamente caricati sugli automezzi per l invio a successivi impianti di recupero. Sulla base delle richieste a progetto, i materiali recuperabili costituiti da plastica, carta e imballaggi verranno inviati a rotazione alla pressa imballatrice nell Area D; le balle verranno stoccate a terra nell Area C Area stoccaggio materiali di recupero. Gli altri materiali non sottoposti a pressatura verranno direttamente inviati all area D dove saranno stoccati in cumuli e/o cassoni distinti per categoria merceologica, quindi avviati a recupero presso terzi. La frazione non recuperabile destinata allo smaltimento cme da progetto sarà triturata presso il trituratore dotato di deferrizzatore. Il residuo triturato con l ausilio di caricatore e/o di pala gommata, sarà inviato nell Area B area stoccaggio sovvalli e gestiti secondo i criteri del deposito temporaneo stabiliti dal D. lgs. 152/2006 e s.m.i.. Successivamente i residui vengono caricati sui mezzi in uscita dall impianto ed avviati a smaltimento Oltre ai carichi descritti in precedenza vengono conferiti in impianto carichi di monomateriali quali, ad esempio plastica e nylon, legno, carta e cartone, pneumatici fuori uso, metalli ferrosi e non ferrosi; questi vengono scaricati nell area di ricezione e subiscono una selezione manuale per
16 SMC Relazione tecnica Pag 16 di 24 eliminare eventuali impurità e, in base alle caratteristiche, vengono inviati alle rispettive aree di stoccaggio in Area C per poi essere ricaricati ed inviati ad impianti di recupero autorizzati ovvero potranno essere inviati alla linea di pressatura in Area D (in progetto) ove avverrà la riduzione volumetrica ed il conseguente stoccaggio in balle. Infine, i materiali di scarto potranno, secondo le attività a progetto, anch essi essere avviarti nella zona di pressatura per l operazione di riduzione volumetria, al fine di ottimizzare i costi di trasporto verso i destini finali. Tali rifiuti, stoccati nell area B, vengono poi avviati a destino finale. I RAEE in ingresso vengono scaricati nella zona di ricezione dei rifiuti in ingresso dove vengono sottoposti a selezione finalizzata all esclusivo recupero degli imballaggi. I RAEE disimballati vengono posizionati su pedane e stoccati nell Area E area di stoccaggio RAEE in uscita per il successivo avvio ad impianti di recupero autorizzati. Gli imballaggi recuperati vengono inviati alle rispettive aree di stoccaggio in Area C per poi essere ricaricati ed inviati ad impianti di recupero autorizzati
17 SMC Relazione tecnica Pag 17 di Schema di flusso Lo schema di flusso dell impianto è così configurato (in giallo le attività a progetto): Rifiuti in ingresso Selezione con ragno e/o cernita manuale Carta e cartone Altri Rifiuti recuperabili Rifiuti non recuperabili Verifica Qualità Triturazione e deferrizzazione Stoccaggio materiali ferrosi Stoccaggio Area F Stoccaggio Area B Pressatura Area D Stoccaggio Area C Avvio a impianti di smaltimento Avvio a impianti di utilizzo Avvio a impianti di recupero Pressatura di eventuali rifiuti Area D
18 SMC Relazione tecnica Pag 18 di Capacità Impianto In riferimento alla D.D /2015 del10/03/2015, la quantità massima complessiva di rifiuti movimentabile (R12) in impianto è pari a ton/anno. La capacità massima di stoccaggio dei rifiuti (R13) è pari a 1500 ton di cui 1000 ton per i rifiuti in ingresso e 500 ton per i rifiuti in uscita (attualmente 250ton). Inoltre per i soli rifiuti di pneumatici CER è prevista una capacità massima di stoccaggio in ingresso e in uscita pari a 50 ton Macchinari utilizzati Presso il sito vengono utilizzati i seguenti macchinari: 1 Pala gommata; 1 Pressa imballatrice (come già descritto al paragrafo 5.1), nella configurazione a progetto; 1 Caricatore gommato con ragno; 1 muletto dotato di pinze per la movimentazione delle balle; 1 trituratore, nella configurazione a progetto; 6.4. Organigramma e mansioni gestione impianto L'organigramma del personale adibito alla gestione dell'impianto, compreso il responsabile tecnico, è così composto: n.1 responsabile tecnico Responsabile della gestione tecnica dell impianto n.1 capo impianto Responsabile della gestione operativa dell impianto n.2 impiegati amministrativi Registrazione carichi in ingresso e in uscita, compilazione registri di carico e scarico, gestione amministrativa e operativa n.2 addetti al piazzale Gestione carichi in ingresso e in uscita dello stoccaggio e cernita materiali n.2 addetti alla cernita Addetti alla selezione manuale dei materiali recuperabili Il responsabile tecnico è rappresentato da Dott. Maurizio Arzenati
19 SMC Relazione tecnica Pag 19 di Misure tecniche e gestionali adottate per garantire la sicurezza dei lavoratori, della popolazione e dell ambiente Tra gli aspetti fondamentali sotto il profilo della sostenibilità dell impianto, anche se non strettamente legati alla tecnologia del processo di trattamento, figurano quelli attinenti ai presidi di controllo ambientale delle emissioni nell ambiente circostante. Le principali fonti di impatto generate da impianti di trattamento similari a quello in oggetto possono essere sintetizzate come segue: polveri, caratterizzanti l intero ciclo di trattamento dei rifiuti; rumori, derivanti dalle macchine di processo quali pressa, mezzi di movimentazione e di conferimento. Per il contenimento delle polveri dovute alla movimentazione del materiale prima e dopo il trattamento, nonché al transito degli autocarri, sono adottate le seguenti misure di controllo e mitigazione: i piazzali e le aree maggiormente soggette al transito di veicoli (accesso all insediamento e viabilità interna), compatibilmente con le lavorazioni svolte, sono adeguatamente pavimentati al fine di evitare il sollevamento di polveri e l imbrattamento dei mezzi; la viabilità interna e le aree pavimentate sono costantemente mantenute in piena efficienza; viene imposto l obbligo di riduzione della velocità di transito da parte dei mezzi lungo la viabilità interna, mediante l apposizione di idonea segnaletica; durante la giornata viene effettuata bagnatura della strada e del piazzale con trattore dotato di autobotte al fine di abbattere le polveri prodotte dalla viabilità dei mezzi. Per l impianto di trattamento in oggetto le fonti di rumore di maggior rilievo sono le seguenti: automezzi per trasporto materiali, pressa, mezzi d opera. Riguardo alla protezione degli operatori contro i rischi di esposizione al rumore durante il lavoro ed all inquinamento acustico indotto dall esterno, si fa riferimento alle disposizioni legislative vigenti. Sono adottate opportune scelte progettuali per l'attenuazione dei livelli sonori nelle zone di lavoro e conseguentemente nell'area esterna all'impianto. I provvedimenti adottati, dove necessario e tecnicamente possibile, per le apparecchiature in dotazione all impianto (pressa stazionaria e mezzi d opera), sono di seguito riassunti: utilizzo di apparecchiature intrinsecamente silenziose;
20 SMC Relazione tecnica Pag 20 di 24 uso di rivestimenti e carenature; scelta di macchine con velocità di rotazione relativamente limitata; posizionamento su basamenti sufficientemente ampi da limitare l'ampiezza delle vibrazioni; uso di supporti antivibranti; uso di giunti flessibili; apparecchiature conformi alla Direttiva macchine. I rifiuti manipolati sono di tipo speciale non pericoloso e pertanto le precauzioni adottate sono quelle previste dal D. LGS. n. 81 del 2008 e più precisamente. Adeguata formazione/informazione degli addetti per quanto riguarda utilizzo degli equipaggiamenti e riguardo alle emergenze Adozione dei dispositivi di protezione personale individuati dal documento di valutazione dei rischi Programma sanitario predisposto dal medico competente Utilizzo di segnaletica e cartellonistica sia sul piazzale che a bordo macchine per evidenziare eventuali pericoli, presidi sanitari e antincendio Impianto antincendio secondo quanto previsto da parere di conformità al progetto dai VVF Corsi di formazione e addestramento delle squadre di emergenza antincendio, evacuazione e pronto soccorso 7. Stato di fatto, funzionalità e manutenzione dell impianto In data 29/02/2016 si è provveduto ad effettuare un sopralluogo sul sito, al fine di verificare lo stato di fatto, la funzionalità e la manutenzione dell impianto. La SMC Spa risulta autorizzata alla gestione dei rifiuti con D.D. n /2006 del 14/09/2006, come modificata dalle seguenti determinazioni provinciali: D.D /2009 del 28/07/2009 D.D /2013 del 05/04/2013; D.D /2015 del10/03/2015; D.D /2015 del 04/08/2015.
21 SMC Relazione tecnica Pag 21 di 24 Le tipologie autorizzate risultano quelle indicate al capitolo 4 della presente relazione tecnica. All atto del sopralluogo non sono state rinvenute tipologie di rifiuti diverse da quelle attualmente autorizzate. E stato condotto un controllo a campione del rispetto delle prescrizioni inerenti le modalità di accettazione dei rifiuti e della tenuta della relativa documentazione (formulari di trasporto dei rifiuti e registro di carico e scarico dei rifiuti informatizzato, tenuto secondo le modalità previste dalle vigenti normative). Il controllo a campione ha riguardato i seguenti documenti, dei quali uno relativo ai rifiuti in ingresso presso l impianto ed uno relativo ai rifiuti prodotti all interno dell impianto e destinati allo smaltimento presso terzi: Documento: Formulario di trasporto n.xra007216/15 del 22/02/2016 CER rifiuto: Imballaggi in materiali misti Produttore: OMG srl Officine meccaniche Trasportatore: Rotella Bartolomeo Destinatario: Italmaceri srl Registrazione sul registro di Carico/Scarico: n.1110 del 23/02/2016 Documento: Formulario di trasporto n /15 del 23/02/2016 CER rifiuto: Carta e cartone Produttore: Smaltimenti Controllati SMC Spa Trasportatore: Vescovo Romano & c. snc Destinatario: Vescovo Romano & c snc Registrazione sul registro di Carico/Scarico: n.1124 del 23/02/2016 L analisi della documentazione esaminata ha fatto emergere la conformità a quanto previsto dalla normativa e la corrispondenza dei codici CER utilizzati con quelli autorizzati, sia per i materiali in ingresso sia per i materiali in uscita. Presso la Ditta vengono conservate le copie relative al destinatario (per i carichi in entrata) e quelle relative al produttore (per i rifiuti in uscita 1a e 4a copia controfirmata dal destinatario) dei formulari di identificazione rifiuti previsti all art. 193 c.1 del D.Lvo 152/2006 e smi. Durante il sopralluogo si è constatato che lo stato generale delle strutture è da considerarsi sufficiente ed adeguato per il mantenimento delle condizioni di garanzia minimali atte ad evitare
22 SMC Relazione tecnica Pag 22 di 24 fenomeni di contaminazione e/o inquinamento delle matrici ambientali interessate, nonché nel rispetto delle prescrizioni autorizzative vigenti. In particolare: le operazioni di selezione dei rifiuti vengono svolte interamente al coperto e su superficie interamente pavimentata; la pavimentazione interna al fabbricato è impermeabilizzata con soletta in cls armata con rete elettrosaldata; non sono evidenti fratture o fessurazioni del manto cementizio tale da comprometterne la tenuta. l area di movimentazione e manovra mezzi e di immagazzinamento delle materie prime secondarie e di deposito in cassoni risulta impermeabilizzata; L impianto antincendio risulta regolarmente manutenuto e ciascun elemento risulta facilmente accessibile e chiaramente identificato; Le principali strutture a servizio dell impianto risultano sostanzialmente idonei all uso e non presentano criticità od alterazioni tali da non consentirne il regolare utilizzo. I recipienti mobili (Cassoni metallici scarrabili) presenti sul sito risultano: funzionanti nelle normali condizioni di esercizio; dotati di sistemi antinfortunistici (carterizzazioni e barriere protettive, pulsanti di emergenza, barriere fonoassorbenti etc.) in base alla normativa vigente in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro; regolarmente manutenute; potenzialmente in grado di soddisfare i quantitativi da avviare a selezione e deposito come da relazione tecnica di cui ai precedenti paragrafi. Nell impianto sono distinte le aree di deposito dei RAEE e quella destinata alle materie prime; Il settore di conferimento è distinto da quello di deposito;
23 SMC Relazione tecnica Pag 23 di 24 Figura 1 Area di conferimento (sinistra) e di deposito dei rifiuti selezionati (destra) I residui non recuperabili destinati allo smaltimento sono stoccati separatamente da quelli destinati al recupero; Figura 2 Deposito rifiuti prodotti dalla selezione Non sono stati rinvenuti RAEE sovrapposti o stoccati in modo tale da comprometterne il successivo recupero; Lo stoccaggio dei rifiuti leggeri (nylon, etc..) avviene in modo da evitarne il trasporto eolico (deposito il cassoni, tamponamento laterale di una parte della tettoia, etc..)
24 SMC Relazione tecnica Pag 24 di 24 Nell area priva del tamponamento laterale, la tettoia presenta idonee protezione atte a contenere eventuali sversamenti all interno dell area di stoccaggio; Le aree di deposito sono correttamente individuate con apposita cartellonistica; Figura 3 Cartellonistica identificativa delle aree di stoccaggio Viene periodicamente effettuata la derattizzazione dell area; Allegati Planimetria generale Marzo 2016.
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