Centro Studi Investigazione Criminale - Criminologia Investigativa. Direttore Prof. Carmelo Lavorino

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1 - CE.S.CR.IN. - Centro Studi Investigazione Criminale - Criminologia Investigativa Direttore Prof. Carmelo Lavorino OMICIDIO KATIA TONDI Il punto della situazione delle indagini e le investigazioni del Pool di Difesa di Emilio Lavoretano, marito della vittima. Il profilo criminale dell assassino. Le piste investigative da seguire. Confutazione dell ipotesi accusatoria degli Inquirenti. Chiarimenti e comunicazioni. PRODROMICA ALL INVESTIGAZIONE GLOBALE SISTEMICA

2 - CE.S.CR.IN. - Centro Studi Investigazione Criminale Criminologia Investigativa Direttore Prof. Carmelo Lavorino Per rispetto del segreto istruttorio e degli Inquirenti ci si riferisce soltanto a documenti pubblicati/apparsi ufficialmente e/o sulla stampa e a fotografie scattate quando l appartamento scena del crimine non era sotto sequestro. Non viene divulgata alcuna notizia riservata.

3 - CE.S.CR.IN. - Centro Studi Investigazione Criminale - Criminologia Investigativa Direttore Prof. Carmelo Lavorino IL FATTO Verso le ore 20 di sabato 20 luglio 2013, personale della Volante Delta 33 viene inviato a San Tammaro Parco Laurus per segnalazione di una persona morta. Sul posto vi è già personale del 118. La vittima è Katia Tondi, il corpo è scoperto dal marito Emilio Lavoretano il quale fornisce la seguente versione:

4 - CE.S.CR.IN. - Centro Studi Investigazione Criminale - Criminologia Investigativa Direttore Prof. Carmelo Lavorino Sono uscito verso le ore 19 per andare a fare la spesa al supermercato MD di Capua con la lista fattami da mia moglie, ho pagato alle 19,25; poi alla ricevitoria tabacchi, poi alla farmasanitaria per comprare il latte per nostro figlio ed altro. Tornato a casa ho portato con me tre buste, una l ho lasciata in macchina. Dalle scale ho sentito il pianto del bambino, cosa rara. Ho trovato la porta di casa aperta di circa 20 cm, sono entrato e ho visto il corpo di mia moglie a terra, ho notato la sua borsa a terra rovistata e la camera da letto a soqquadro. Ho preso il bambino che piangeva, ho telefonato al 118, al 113, ho avvisato la mia vicina Rosaria Rossi la quale ha allarmato altri

5 - CE.S.CR.IN. - Centro Studi Investigazione Criminale - Criminologia Investigativa Emilio Lavoretano consegna lo scontrino della spesa fatta al supermercato MD h 19:25 per euro 31,29; lo scontrino della farmasanitaria h 19:51 per euro 113,97 e la lista della spesa fattagli dalla moglie. Intervengono il medico legale e la polizia scientifica. Katia è stata strangolata ma non è stata repertata l arma del delitto. Non risulta che siano state prese le temperature cadaveriche e quelle ambientali. Non tracce di difesa, non aggressione sessuale. Non tracce papillari e/o Dna.

6 - CE.S.CR.IN. - Centro Studi Investigazione Criminale - Criminologia Investigativa Alla vittima mancano la fede nuziale, un anello e una catenina, circa 30 euro dal portafoglio. Emilio dichiara che verso le 17,45 ha bevuto una birra con la moglie, poi hanno fumato una sigaretta in terrazzo. La notte l appartamento viene liberato e per 55 giorni la scena del crimine è inquinata.

7 BICCHIERI DOVE HANNO BEVUTO H KATIA ED EMILIO PZ del crimine

8 - CE.S.CR.IN. - Centro Studi Investigazione Criminale - Criminologia Investigativa Il 4 settembre 2013 Emilio Lavoretano viene iscritto nel registro degli indagati per il reato di omicidio ai danni della moglie perché cagionava la morte della moglie lasciandole un solco al collo dopo averle provocato un asfissia mortale strangolandola con un mezzo a superficie non sottile, di consistenza non dura: in San Tammaro il 20 luglio E.L. nomina sin dall inizio l avv. Natalina Mastellone come difensore. In seguito anche l avv. Raffaele Crisileo.

9 - CE.S.CR.IN. - Centro Studi Investigazione Criminale - Criminologia Investigativa Direttore Prof. Carmelo Lavorino La sera stessa del delitto la scena del crimine viene liberata, invece di essere congelata e posta sotto sequestro. Si verifica il seguente gravissimo evento: non vengono prese le temperature della vittima e le temperature ambientali. Eppure sono decenni che diciamo, scriviamo, gridiamo, indichiamo e decidiamo in convegni, seminari, trattati forensi-investigativi e in sedi universitarie che la "scena del crimine è sacra", "via tutti, la scena diventa un santuario a disposizione della polizia scientifica", "prendere immediatamente tutti i dati di temperatura della vittima e degli ambienti", "non sottovalutare nulla". In tal modo è stato impedito alla "via investigativa" di individuare il momento zero e il segmento zero: momento della morte e segmento temporale di 30 minuti: un regalo al vero assassino: un regalo alla legge del sospetto! In tal modo gli inquirenti possono essere condizionati psicologicamente a valorizzare solo il proprio operato..

10 - CE.S.CR.IN. - Centro Studi Investigazione Criminale - Criminologia Investigativa Direttore Prof. Carmelo Lavorino PERCHÉ IL MARITO È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI? Non penso che sia un atto dovuto, ho la certezza che gli inquirenti, allo stato dei fatti e degli atti, lo ritengano colpevole. Ecco i presupposti dell'impianto del sospetto degli inquirenti, fermo restando che ora non posso più scoprire tutte le carte, lo farò al momento opportuno: 1. è regola regina sospettare in primis del marito; 2. è regola sospettare di tutti, quindi anche del marito; 3. le statistiche degli ultimi anni portano a sospettare del marito, del convivente, dello spasimante, del corteggiatore: nella fattispecie l'unica figura esistente ed appurata è solo quella del marito; 4. la legge statistica criminologica investigativa del femminicidio spinge a puntare il marito; 5. il marito aveva le possibilità esecutive, spaziali, temporali, di capacità e di opportunità di uccidere la moglie; 6. esiste in modo invisobile ma prepotenete e determinante - il modello Parolisi; 7. esiste la regola dell'ultimo contatto in vita della vittima e della contiguità dell'aggressore; 8. seguire il principio del rasoio di Occam (la via più semplice è sempre la migliore); 9. chi se non lui? (legge dell'esclusione); 10. qualunque incertezza/contraddizione del marito diviene motivo di sospetto.

11 - CE.S.CR.IN. - Centro Studi Investigazione Criminale - Criminologia Investigativa CHIARIMENTI NON È VERO QUANTO AFFERMATO DAL TESTIMONE CHE DICHIARA DI AVERE VISTO EMILIO LAVORETANO E IL PADRE GIOVANNI USCIRE ASSIEME ALLE 18:45 DAL PARCO LAURUS NON È VERO CHE I CANI DELLA SIG.RA ROSSI ABBAIANO A OGNI MOVIMENTO ESTERNO (CONSTAZIONE DIRETTA, DEDUZIONE LOGICA) NON È VERO CHE EMILIO TENEVA LA MOGLIE SEGREGATA IN CASA NON È VERO CHE L ASSASSINO È NELLA FAMIGLIA DEL MARITO COSÌ COME INSINUATO

12 - CE.S.CR.IN. - Centro Studi Investigazione Criminale - Criminologia Investigativa Direttore Prof. Carmelo Lavorino CONFUTAZIONE DELLE DICHIARAZIONI DEL SIG. CARLO TONDI Non è vero quanto dichiara il sig. Tondi al settimanale GIALLO (pag. 16, Nr 24): "Io e mia moglie, infatti, abbiamo avuto sempre avuto un sospetto: a uccidere Katia non è stato uno sconosciuto, bensì una persona molto vicina alla nostra famiglia. Oggi i nostri sospetti sembrano avuto conferma". Nemmeno corrisponde a verità l'affermazione riportata dal settimanale GIALLO a pag. 17 ed attribuita alla mamma di Katia "... per questo siamo sempre stati convinti che a ucciderla sia stata una persona di cui si fidava molto". L'avverbio "SEMPRE" intende riportare una realtà soggettiva, temporale e di sospetto in realtà MAI avvenuta.

13 - CE.S.CR.IN. - Centro Studi Investigazione Criminale - Criminologia Investigativa Direttore Prof. Carmelo Lavorino CONFUTAZIONE DELLE DICHIARAZIONI DEL SIG. CARLO TONDI Affermo ciò con chiara conoscenza di causa perché la sig.ra assunta Giordano, moglie di Carlo Tondi e madre di Katia, mi ha dichiarato di fronte a testimoni (1) di avere la certezza che si trattava di omicidio in seguito a rapina, (2) che era sicura al 100% dell'innocenza del genero Emilio. Tale dichiarazione è stata proferita di fronte al sottoscritto, all'avv. Natalina Mastellone, al dott. Enrico Delli Compagni ed al figlio Antonio: eravamo a casa sua. Ed anche il figlio Antonio si è sempre dichiarato convinto dell'estraneità di Emilio e di qualcuno della famiglia. Quindi l'avverbio "SEMPRE" non corrisponde a realtà e rappresenta una falsa realtà.

14 - CE.S.CR.IN. - Centro Studi Investigazione Criminale - Criminologia Investigativa Direttore Prof. Carmelo Lavorino I TRE SCENARI OMICIDIARI 1. OMICIDIO IN SEGUITO A RAPINA/FURTO/ATTO CRIMINALE 2. OMICIDIO IN SEGUITO A LITIGIO O ALTRO SCONTRO EMOZIONALE 3. OMICIDIO PREMEDITATO O SITUAZIONALE CON INTRUSIONE ORGANIZZATA

15 - CE.S.CR.IN. - Centro Studi Investigazione Criminale - Criminologia Investigativa Direttore Prof. Carmelo Lavorino OMICIDIO IN SEGUITO A RAPINA/FURTO/ATTO CRIMINALE commesso da soggetto/i della malavita predatoria itineranti, specializzata in furti con intrusione, che agiscono in bande, con pali, avanguardie e controllori. Il MOVENTE è per tacitazione testimoniale, per perdita del controllo di fronte all imprevisto e per autosicurezza. La CIRCOSTANZA è per allarme e reazione della vittima. OMICIDIO IN SEGUITO A LITIGIO O ALTRO SCONTRO EMOZIONALE agito da un soggetto che in seguito ha organizzato staging, depistaggi e messinscena OMICIDIO PREMEDITATO O SITUAZIONALE CON INTRUSIONE ORGANIZZATA agito da un soggetto organizzato e motivato, che si era appostato, che aveva calcolato tempi, opportunità, logistica e modalità per affettuare il blitz intrusivo: esistono la firma psicologica comportamentale e le tracce di un modus operandi speciale sulla scena del crimine.

16 SdC con le TRE zone del percorso omicidiario

17 PZ = Punto Zera Epicentro della Scena del Crimine L3=L4: Luogo distacco SI/Vittimarinvenimento cadavere

18 PZ = Punto Zera Epicentro della Scena del Crimine L3=L4: Luogo distacco SI/Vittimarinvenimento cadavere

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20 PZ = Punto Zera Epicentro della Scena del Crimine L3=L4: Luogo distacco SI/Vittima Luogo rinvenimento cadavere

21 Il corpo visto dalla porta d entrata

22 Ricostruzione e stilizzazione del corpo visto dal lato opposto al precedente

23 Il cerchio rosso indica il Punto Zero = L3 = L4 = L2

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26 Panoramica zona SdC

27 CIABATTE AI PIEDI, con altissima probabilità infilate alla vittima dal SI dopo l uccisione, vero e proprio atto di matrice psicologica (messa in posa + undoing = negazione psichica ), significativo del fatto che aveva una rapporto di frequentazione psichica con la vittima (odio, invidia, vendetta, rancore, rapporti rotti per motivi personali ed emotivi ), immaginaria. Il CAPO è verso la porta d entrata, il corpo è stato così disposto / adagiato dal SI, come forma di provocazione e di sfida verso i soccorrittori e il marito. Le BRACCIA hanno una posizione incompatibile con una caduta, bensì sono il risultato di una messa in posa e composizone della vittima e della scena: il SI si è attardato a contemplare la propria opera. AZIONE ESECUTIVA + RITUALE ALMENO 20 MINUTI

28 La vittima avrebbe dovuto usare la piastra per i capelli portatagli dalla madre verso le ore 16: La posizione delle braccia è il risultato di un azione del SI che ha composto la scena e il corpo. Il SI ha avuto il bisogno di attardarsi sulla scena e questo lo ha messo in stato di pericolo, ma ha dovuto/voluto farlo per la motivazione, il movente e la gratificazione dei bisogni intimi. La zona di contatto del corpo è la zona centrale dell appartamento, non battuta dal sole, quindi la più fresca.

29 CIABATTE AI PIEDI, con altissima probabilità infilate alla vittima dal SI dopo l uccisione, vero e proprio atto di matrice psicologica (messa in posa e undoing = negazione psichica), significativo del fatto che aveva una rapporto di frequentazione psichica con la vittima (odio, invidia, vendetta, rancore, rapporti rotti per motivi personali ed emotivi ) e del tipo immaginario: ATTO DI CHIUSURA DEL MOTIVO DEL CONTENDERE E DI USCITA DI SCENA COL SIPARIO ABBASSATO.

30 CONTESTO MOVENTE INTENTO PRIMARIO Omicidio in seguito a rapina/furto/atto criminale

31 CONTESTO MOVENTE INTENTO PRIMARIO Omicidio in seguito a rapina Per tacitazione testimoniale Per allarme e reazione della vittima Per autosicurezza Per perdita del controllo di fronte all imprevisto Soggetti della malavita predatoria itineranti, specializzati in furti con intrusione, che agiscono in bande, con pali, avanguardie e controllori. BMW sospetta

32 CONTESTO MOVENTE INTENTO PRIMARIO Omicidio in seguito a rapina/furto/atto criminale Per tacitazione testimoniale Per allarme e reazione della vittima Per autosicurezza Per perdita del controllo di fronte all imprevisto DICHIARAZIONE CHE SI VA A CONFUTARE "L'ipotesi di una rapina finita in tragedia ci risulta inverosimile: i malviventi, per entrare nell'abitazione, avrebbero dovuto scavalcare il cancello condominiale, salire al terzo piano del palazzo e suonare il campanello per farsi aprire.

33 CONTESTO MOVENTE INTENTO PRIMARIO Omicidio in seguito a rapina/furto/atto criminale Per tacitazione testimoniale Per allarme e reazione della vittima Per autosicurezza Per perdita del controllo di fronte all imprevisto Soggetti della malavita predatoria itineranti, specializzati in furti con intrusione, che agiscono in bande, con pali, avanguardie e controllori. Diversi omicidi tramite strangolamento sono stati effettuati da rapinatori e/o ladri che, trovatisi di fronte a un imprevisto, un pericolo, una reazione hanno scelto la via dell'assassinio con il mezzo costrittore portato seco; rapinatori e predatori professionisti entrano dove, quando e come vogliono, certamente non suonano al campanello e, se lo fanno, lo fanno fare a una donna o a una persona insospettabile, fanno abbassare le difese alla vittima, usano stratagemmi ingegnosi e fantasiosi; sicuramente chi vuole entrare in casa altrui conosce e usa espedienti pratici e psicologici di tipo diverso, dal doppione di chiavi al passepartout, alla lastra, alla forzatura: decine di modi per entrare; inoltre la porta presentava evidenti segni di manomissione; il problema dello scavalcare il cancello condominiale non esiste, perché il cancello posteriore del condominio aveva la serratura divelta, serratura che è stata aggiustata in seguito.

34 CONTESTO MOVENTE INTENTO PRIMARIO Omicidio in seguito a rapina/furto/atto criminale Soggetti della malavita predatoria itineranti, specializzati in furti con intrusione, che agiscono in bande, con pali, avanguardie e controllori. Diversi omicidi tramite strangolamento sono stati effettuati da rapinatori e/o ladri che, trovatisi di fronte a un imprevisto, un pericolo, una reazione hanno scelto la via dell'assassinio con il mezzo costrittore portato seco; rapinatori e predatori professionisti entrano dove, quando e come vogliono, certamente non suonano al campanello e, se lo fanno, lo fanno fare a una donna o a una persona insospettabile, fanno abbassare le difese alla vittima, usano stratagemmi ingegnosi e fantasiosi; sicuramente chi vuole entrare in casa altrui conosce e usa espedienti pratici e psicologici di tipo diverso, dal doppione di chiavi al passepartout, alla lastra, alla forzatura: decine di modi per entrare; inoltre la porta presentava evidenti segni di manomissione; il problema dello scavalcare il cancello condominiale non esiste, perché il cancello posteriore del condominio aveva la serratura divelta, serratura che è stata aggiustata in seguito.

35 CONTESTO MOVENTE INTENTO PRIMARIO Omicidio in seguito a rapina/furto/atto criminale Per tacitazione testimoniale Per allarme e reazione della vittima Per autosicurezza Per perdita del controllo di fronte all imprevisto Soggetti della malavita predatoria itineranti, specializzati in furti con intrusione, che agiscono in bande, con pali, avanguardie e controllori.

36 CONTESTO MOVENTE INTENTO PRIMARIO Omicidio in seguito a rapina/furto/atto criminale Soggetti della malavita predatoria itineranti, specializzati in furti con intrusione, che agiscono in bande, con pali, avanguardie e controllori.

37 Serratura divelta: fotografia di Carmelo Lavorino

38 CONTESTO MOVENTE INTENTO PRIMARIO Omicidio in seguito a rapina/furto/atto criminale ZONA AGGREDIBILE E VULNERABILE: PORTONE APERTO

39 CONTESTO MOVENTE INTENTO PRIMARIO Omicidio in seguito a rapina/furto/atto criminale LA SERRATURA PRESENZA SEGNI DI FORZATURA

40 OMICIDIO IN SEGUITO A LITIGIO O ALTRO SCONTRO EMOZIONALE agito da un soggetto che in seguito ha organizzato staging, depistaggi e messinscena La vicina Rosaria Rossi non ha sentito urla o rumori, mentre un litigio è sempre animato e rumoroso. L uccisione per strangolamento non avviene quasi mai durante un litigio, nella casistica non risultano esistere scontro emozionale litigio uccisione tramite mezzo costrittorio, mentre esiste litigio strozzamento.

41 OMICIDIO PREMEDITATO O SITUAZIONALE agito da un soggetto organizzato e fortemente motivato, che si era appostato, che aveva calcolato tempi, opportunità, logistica e modalità per affettuare il blitz intrusivo: esistono la firma psicologica comportamentale e le tracce di un modus operandi speciale sulla scena del crimine.

42 OMICIDIO PREMEDITATO O SITUAZIONALE L intrusione è stata del tipo silenziosa e organizzata, prevista e stabilita. L appartamento sottostante alla SdC era vuoto; SI lo sapeva: controllore. Emilio Lavoratano si è assentato. Il soggetto ignoto era in stato di controllo e di appostamento della vittima e del marito. All esterno è stato invisibile, calcolatore ed efficiente.

43 OMICIDIO PREMEDITATO O SITUAZIONALE All interno della SdC si è mosso con abilità, destrezza, conoscenza territoriale, sicurezza e calma. Aggressione, soqquadro, ricerca, messinscena, messa in posa: almeno 20 minuti: motivato/organizzato Aveva i guanti, non avendo lasciato proprie impronte papillari La camera da letto è volutamento a soqquadro Sparpagliamento inutile da collegare alla ricerca di denaro Lettere del matrimonio trattate con disprezzo e odio

44 OMICIDIO PREMEDITATO O SITUAZIONALE Fede nuziale con impressa la data dell evento e il nome del marito sfilata e rubata Violazione della camera matrimoniale con intenzione e tutto a soqquadro: rabbia distruttiva Messa in posa e composizione della scena e della vittima Ha espresso l odio profondo e la rabbia distruttiva che lo hanno animato contro la vittima, contro il marito e contro la loro unione Ha voluto colpire la coppia e il matrimonio che li ha uniti

45 L omicidio viene agito esattamente un anno dopo la scadenza per proporre opposizione al matrimonio con pubblicazione dell 11 luglio 2012 e termine del 19 luglio. SI agisce esattamente un anno dopo, dopo avere ruminato la ferita narcisistica ed avere deciso, lentamente, la vendetta tramite l uccisione di Katia Tondi. L arma del delitto, mezzo costrittorio per strangolare, è venuta col SI e con lo stesso è scomparsa. Un SI organizzato prepara il piano d attesa, d intrusione, di aggressione e di fuga: agisce in tal senso. Atto di negazione psichica e di chiusura di scena, certo di aver fatto quel che doveva essere fatto UNDOING

46 L omicidio viene agito esattamente un anno dopo la scadenza per proporre opposizione al matrimonio con pubblicazione dell 11 luglio 2012 e termine del 19 luglio. SI agisce esattamente un anno dopo, dopo avere ruminato la ferita narcisistica ed avere deciso, lentamente, la vendetta tramite l uccisione di Katia Tondi.

47 L arma del delitto, mezzo costrittorio per strangolare, è venuta col SI e con lo stesso è scomparsa. Un SI organizzato prepara il piano d attesa, d intrusione, di aggressione e di fuga: agisce in tal senso. Atto di negazione psichica e di chiusura di scena, certo di aver fatto quel che doveva essere fatto UNDOING

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50 ATTIVITÀ INVESTIGATIVE RICHIESTE AGLI INQUIRENTI 1. ricerca del Dna mitocondriale nel capello repertato fra le dita della mano destra della vittima; 2. ricerca di Dna sulla molletta per i capelli repertata dal sottoscritto ct prof. Lavorino sulla scena del crimine in occasione dei tre sopralluoghi effettuati, verbalizzati e documentati e dal dr Denti col prof. Lavorino 3. ricerca di Dna sui due capelli repertati dal prof. Lavorino in occasione dei tre sopralluoghi effettuati, verbalizzati e documentati, e comparazione fra i loro Dna e seguenti; 4. comparazione del Dna del capello punto 1) con il Dna dei capelli del punto 2) e seguenti;

51 ATTIVITÀ INVESTIGATIVE RICHIESTE AGLI INQUIRENTI 1. ricerca del Dna mitocondriale nel capello repertato fra le dita della mano destra della vittima; 2. ricerca di Dna sulla molletta per i capelli repertata dal sottoscritto ct prof. Lavorino sulla scena del crimine in occasione dei tre sopralluoghi effettuati, verbalizzati e documentati e dal dr Denti col prof. Lavorino 3. ricerca di Dna sui due capelli repertati dal sottoscritto prof. Lavorino in occasione dei tre sopralluoghi effettuati, verbalizzati e documentati, e comparazione fra i loro Dna e seguenti; 4. comparazione del Dna del capello punto 1) con il Dna dei capelli del punto 2) e seguenti; 5. acquisizione delle telefonate agganciate fra le ore 18 e le 21 del da tutte le BTS che coprono a zona del delitto, in quanto si ritiene se trattasi di omicidio effettuato da un soggetto con un complice che gli faceva da palo - che sia stato dato l'allarme al rientro del marito previa telefonata e che, precedentemente, possa esserci stata attività di controllo e di comunicazione per motivi di autosicurezza e di modus operandi; 6. ricerca a cura della Polizia scientifica - tramite luci forensi di tracce biologiche sul corridoio e il muro relative all'interazione della diade omicidiaria vittima-assassino, in quanto il sottoscritto ritiene che sul muro possano esserci tracce latenti d'interesse investigativo-criminalisticocriminologico; ricerca tracce biologiche su tutti i mezzi costrittori della casa; 7. ricerca a cura della PS- di tracce biologiche sulle scarpe della vittima (specialmente ai lati) e sui vestiti, in quanto si ritiene che la stessa possa essere stata messa in posa per motivi di ordine psicologici e tattici (atti di matrice psicologica, atti esecutivi e di modus operandi, atti di autosicurezza);

52 ATTIVITÀ INVESTIGATIVE RICHIESTE AGLI INQUIRENTI 1. ricerca del Dna mitocondriale nel capello repertato fra le dita della mano destra della vittima; 2. ricerca di Dna sulla molletta per i capelli repertata dal sottoscritto ct prof. Lavorino sulla scena del crimine in occasione dei tre sopralluoghi effettuati, verbalizzati e documentati e dal dr Denti col prof. Lavorino 3. ricerca di Dna sui due capelli repertati dal sottoscritto prof. Lavorino in occasione dei tre sopralluoghi effettuati, verbalizzati e documentati, e comparazione fra i loro Dna e seguenti; 4. comparazione del Dna del capello punto 1) con il Dna dei capelli del punto 2) e seguenti; 5. acquisizione delle telefonate agganciate fra le ore 18 e le 21 del da tutte le BTS che coprono a zona del delitto, in quanto si ritiene se trattasi di omicidio effettuato da un soggetto con un complice che gli faceva da palo - che sia stato dato l'allarme al rientro del marito previa telefonata e che, precedentemente, possa esserci stata attività di controllo e di comunicazione per motivi di autosicurezza e di modus operandi; 6. ricerca a cura della Polizia scientifica - tramite luci forensi di tracce biologiche sul corridoio e il muro relative all'interazione della diade omicidiaria vittima-assassino, in quanto il sottoscritto ritiene che sul muro possano esserci tracce latenti d'interesse investigativo-criminalistico-criminologico; ricerca tracce biologiche su tutti i mezzi costrittori della casa; 7. ricerca a cura della Polizia scientifica - di tracce biologiche sulle scarpe della vittima (specialmente ai lati) e sui vestiti, in quanto si ritiene che la stessa possa essere stata messa in posa per motivi di ordine psicologici e tattici (atti di matrice psicologica, atti esecutivi e di modus operandi, atti di autosicurezza); 8. ricerca a cura della Polizia scientifica - sulla vestiti della vittima zone del collo, in quanto si ritiene che la stesse possano contenere sudore, tessuto epiteliale e liquidi biologici dell'assassino lasciati in occasione dello strangolamento; 9. controllare i filmati di cui al capo A) punto 6) lett. B per verificare se il Lavoretano fosse pedinato, controllato ed attenzionato; verifica atteggiamento e comportamento dello stesso; 10.attenzionare alcune persone interessanti 11.Armonizzazione dei risultati dei tabulati telefonici di TUTTI 12.MACREV/TAPEC

53 Il lato esterno al condominio Laurus facilmente accessibile

54 Il prof. Carmelo Lavorino e il dott. Enrico Delli Compagni

55 Parte del circondario ripreso dalla scena del crimine

56 Parte del circondario ripreso dalla scena del crimine

57 Parte del circondario ripreso dalla scena del crimine

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59 Il giorno del delitto sotto l appartamento di Emilio Lavoretano non erano presenti i proprietari (segno indicatore: assenza delle asciugamani)

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