TERZO RAPPORTO SULLA TELEVISIONE DIGITALE TERRESTRE IN EUROPA. Parte III - Schede di sintesi. (aggiornamento dicembre 2008)

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1 TERZO RAPPORTO SULLA TELEVISIONE DIGITALE TERRESTRE IN EUROPA Parte III - Schede di sintesi (aggiornamento dicembre 2008)

2 ASCOLTI. Il futuro è chiaro sulla Tdt In Italia, al Dicembre 2008, il consumo di televisione attraverso piattaforma Tdt è pari al 7.8% del totale (dati Auditel). Il digitale terrestre ha raggiunto questi risultati in un tempo breve, se confrontato con i tredici anni impiegati dal satellite per raggiungere analoghe quote di consumo. Gli ascolti Tdt rappresentano il % degli ascolti digitali (Tdt + Sat + Iptv), che a loro volta cumulativamente rappresentano il 22,8% del totale ascolti tv. Ma cosa vedono le famiglie che hanno accesso alla Tdt? Premesso che su entrambe le piattaforme gli ascolti dei canali in simulcast rappresentano la parte preponderante (60% su satellite, 9% su Tdt), per quanto riguarda gli ascolti multichannel: nelle famiglie satellitari il consumo di canali a pagamento è nettamente prevalente con un 7% del totale ascolto (pari al 92,% degli ascolti multichannel sat) destinato ai canali compresi nel bouquet di Sky Italia, contro il % (7,% del totale sat) agli altri canali in chiaro; nelle famiglie Tdt l offerta in chiaro di nuovi canali digitali terrestri raccoglie complessivamente il % (pari al 7% degli ascolti Tdt), mentre l offerta pay raggiunge quasi il 2% degli ascolti tv totali (29%). Italia - Ascolti satellite 2008 Multichannel pay 7% Multichannel in chiaro % Simulcast analogico 60% Italia - Ascolti nelle famiglie Tdt 2008 Multichannel in chiaro,0% Fonte: elaborazioni IT Media Consulting su dati Auditel Multichannel pay,9% Simulcast analogico 9,% Anche nei 4 Paesi considerati, la Tdt conferma la propria vocazione free. Ovunque è il simulcast dei broadcasters analogici a generare le audience più elevate, tra il 0 e il 60% su piattaforma sat/cavo, l 80% in media su Tdt. La restante parte degli ascolti, su satellite e cavo si ripartisce fra canali premium e tematici, mentre su Tdt le offerte pay, ove presenti (in Spagna sono assenti), non raggiungono risultati comparabili. Rilevano piuttosto le offerte free generaliste o semigeneraliste, e in particolare quelle riconducibili ai broadcasters tradizionali. E qui emerge un aspetto peculiare della piattaforma Tdt. Come già detto, i canali generalisti tradizionali mantengono una share importante in ambiente multicanale, share che però sta progressivamente calando. Si va da un massimo del Regno Unito, dove negli ultimi 8 anni i canali tradizionali hanno complessivamente perso 20 punti cumulativi di share a favore dei nuovi canali, al minimo dell Italia (9). La piattaforma Tdt si è di fatto imposta come terreno di sperimentazione della brand extension e delle sinergie editoriali dei canali generalisti: nei mercati dove le emittenti tradizionali hanno prodotto un offerta più ricca su Tdt (Regno Unito), non solo si è bloccata l emorragia di ascolti, ma si sono anche recuperate quote di mercato in un ottica di famiglia di canali. Regno Unito: un modello di evoluzione delle audience nel passaggio dall analogico al digitale 00% 7% ALTRI CANALI DIGITALI (specializzati, minigeneralisti, gratuiti e a pagamento) ALTRI CANALI DIGITALI prodotti dagli operatori generalisti terrestri potrebbero conquistare una quota di share compresa fra il 0 e il % 0% 2% CANALI GENERALISTI TERRESTRI L audience share sul totale universo decresce a fronte dell ascesa, piú o meno rapida, di un ambiente televisivo ricco) L audience share sul totale universo TV (divenuto ora multichannel ) dovrebbe stabilizzarsi in una fascia compresa fra il e il 6% SWITCH-OVER ALL-DIGITAL Fonte: e-media Institute Note: i dati sono il frutto di una modellizzazione basata sui trend del mercato britannico. In altri Paesi, le quote di ascolto potrebbero ripartirsi in misura molto differente, per numerosi fattori (offerta, abitudini di consumo, etc.). SWITCH OFF

3 DIFFUSIONE. Il doppio sorpasso della Tdt In Italia si stima che a fine 2008 la diffusione della televisione digitale terrestre - intesa come numero di famiglie in possesso di almeno un ricevitore per il digitale terrestre nella propria abitazione - raggiunga quota 7,6 milioni di abitazioni pari al 4% del totale. La Tdt risulta così più diffusa del satellite: le famiglie dotate di almeno un ricevitore satellitare sono infatti 6,6 milioni, il 28% del totale, di cui 4,7 milioni ricevono la tv a pagamento. Il 2008 è anche l anno del sorpasso della televisione digitale (tutte le piattaforme, %) sull analogico (47%). Negli ultimi due anni, la penetrazione della Tv digitale in Europa Occidentale ( Paesi UE + Norvegia e Svizzera) è cresciuta a ritmi sostenuti, al punto che a fine 2008 le abitazioni digitali sono 08 milioni, pari al 6% del totale. Lo sviluppo della del digitale terrestre varia da Paese a Paese a seconda del mix di piattaforme di accesso e il loro stadio di digitalizzazione: se Paesi Bassi, Finlandia, Svezia e Germania hanno già spento il segnale analogico, essendo la trasmissione Tv via etere residuale rispetto alle altre piattaforme, altri Paesi, come ad esempio il Portogallo, devono ancora lanciare un offerta Tdt. milioni abitazioni Diffusione della tv digitale in Europa Occidentale ( ) 27,6% 4,6 mln HH %,%,6 40,7% 67,9 4,0% 89,9 6,% E2008 Fonte: It Media Consulting 70,0% 60,0% 0,0% 40,0% 0,0% 20,0% 0,0% 0,0% % Solo analogico,2% Diffusione della tv digitale (4 Paesi, stime dicembre 2008) Digitale 66,8% IPTV 9,4%Cavo 7,6% Satellite,8% Tdt 47,2% Limitando l analisi ai Paesi in cui la televisione terrestre costituisce l infrastruttura prevalente in analogico (Regno Unito, Francia, Spagna e Italia), oggetto del presente rapporto, la Tdt ha decisamente superato il satellite quale primo canale di accesso alla Tv digitale, ed è presente in circa la metà delle abitazioni digitali. Nel corso del 2008, nei suddetti 4 Paesi, complessivamente considerati, la Tdt ha operato un doppio sorpasso: ha superato il satellite, e rappresenta oggi il primo canale di accesso alla Tv digitale; ha superato la televisione analogica che si è ridotta a meno di un terzo delle abitazioni Tv. La Tdt è la prima piattaforma di accesso in Regno Unito e Francia (rispettivamente 9% Fonte: It Media Consulting e %) e la prima piattaforma digitale in Spagna (6%). Il processo di transizione al digitale è dunque ben avviato verso le date fissate per lo switch-off europeo, nel 202. Meno intrusiva e più accessibile/flessibile delle altre piattaforme (plug and play sulle antenne esistenti, ricca offerta free e pay lite, ricezione del segnale in mobilità) la Tdt guiderà la penetrazione del digitale e accelererà la conversione dei terminali. Spingono in questa direzione alcuni interventi normativi ad es. l obbligo di includere tuner digitali nei nuovi televisori immessi in commercio in Francia e Italia (in vigore, rispettivamente, dal marzo 2008 e dall aprile 2009) che di fatto inducono uno switch-over a livello dei terminali d utenza.

4 La Tdt si configura principalmente come piattaforma multicanale in chiaro, al contrario di cavo e satellite, che derivano la grande maggioranza dei propri ricavi dalla vendita di bouquet di canali a pagamento. La pubblicità, principale fonte di ricavi della Tdt, rappresenta mediamente nei 4 Paesi europei, il 70% dei ricavi della piattaforma. La proporzione inversa si riscontra su cavo e satellite, dove la pubblicità rappresenta il 6% circa delle risorse multichannel, mentre la restante parte deriva da abbonamenti a pacchetti pay. In Italia i ricavi pubblicitari dei canali Tdt sono stimabili per il 2008 in 2 milioni, pari al 6% circa delle risorse complessivamente generate dalla Tdt (pay e free). A fronte di ricavi pubblicitari ancora contenuti, l Italia si distingue però per il primato relativo alle offerte pay su Tdt: 400 milioni nel 2008 (inclusi i ricavi da rivendita di diritti a terzi) oltre l 80% in più rispetto alla Francia e 4 volte i ricavi del Regno Unito. Il successo dell offerta pay in Italia nasce, fra l altro, dall innovativo sistema aperto e flessibile con carte pre-pagate cha ha caratterizzato l offerta della piattaforma fin dalle origini. Con la calendarizzazione dello switch-off tuttavia anche in Italia la Tdt si apre al mercato pubblicitario. RISORSE DELLA TDT. Pubblicità e pay mln Ricavi su Tdt (2008, 4 Paesi) Regno Unito Francia Spagna Italia pay free Fonte: elaborazioni ITMedia Consulting su fonti varie. NB: Pay comprende anche PPV. Diversamente dagli altri Paesi per l Italia le risorse pay comprendono anche la rivendita diritti a terzi. In Spagna non esistono offerte pay. La situazione è opposta negli altri Paesi considerati dove la principale fonte di ricavi Tdt è rappresentata dalla pubblicità. In Francia i canali su Tdt generano già ricavi pubblicitari analoghi a quelli dei canali solo su cavo e satellite. Lo stesso fenomeno si rileva in Spagna, seppure con dimensioni di mercato inferiori. Si tratta di ricavi ancora contenuti che soffrono della scarsa visibilità della piattaforma in questa fase di transizione, ma che sono destinati a crescere con la digitalizzazione del segnale e soprattutto con la nuova offerta. L analisi comparata suggerisce infatti che esiste una soglia di ascolti oltre la quale i nuovi canali Tdt iniziano ad entrare stabilmente nella pianificazione degli inserzionisti e a raccogliere investimenti pubblicitari in misura proporzionale alla propria audience: in Spagna, i nuovi canali Tdt generano un audience complessiva del.%, e ricavi pubblicitari pari all % del mercato pubblicitario TV. In Francia i nuovi canali raccolgono, a ottobre 2008, il 2% degli ascolti totali, e il % dei ricavi. Nel Regno Unito però, dove il processo di digitalizzazione è quasi completo, l offerta multichannel su Tdt genera l % dei ricavi pubblicitari del settore a fronte di un 4% degli ascolti complessivi. Nei paesi esaminati, mentre i ricavi pubblicitari dei canali tradizionali risultano stabili o addirittura con previsioni di ribasso, il segmento multichannel fa registrare tassi di crescita significativi. Risorse multichannel -Cavo/Iptv/Sat (4 paesi, 2008, mln ) Risorse multichannel - Tdt (4 paesi, 2008, mln ) Pubblicità.407 Pay 6 Pay.762 Pubblicità.00 Fonte: elaborazioni IT Media Consulting

5 OFFERTE TV TERRESTRI. Prima e dopo la diffusione della Tdt Il principale elemento innovativo della diffusione della televisione digitale terrestre è la creazione e poi estensione su larga scala di un ambiente televisivo multicanale gratuito, caratterizzato da un offerta tendenzialmente ricca e variegata, tanto nelle tipologie di canali quanto nella pluralità degli editori. Nei 4 Paesi considerati, si contano attualmente 04 canali Tv nazionali distribuiti gratuitamente su piattaforma Tdt. Di questi, 27 sono il simulcast dei canali già diffusi su piattaforma analogica terrestre, mentre i rimanenti 77 sono nuovi (anche se la larga maggioranza non esclusivi) alla distribuzione terrestre. La Tdt ha cioè permesso di quadruplicare l offerta di canali nazionali disponibili attraverso la tradizionale ricezione terrestre, a cui va aggiunta l offerta di canali regionali e locali. Con la Tdt, d altra parte, l offerta terrestre si è arricchita anche di servizi a pagamento, che hanno in genere assunto una configurazione alternativa alle altre offerte multicanale pay (cavo e satellite), caratterizzandosi per due aspetti fondamentali: Arpu ridotto e flessibilità di accesso (ingresso-uscita) per l utente. Oltre alla moltiplicazione dell offerta disponibile, la Tdt ha permesso di aumentare significativamente il numero di famiglie e individui in grado di accedere ad una offerta allargata rispetto alla ricezione analogica terrestre. Fra il 2002 e il 2008, nei 4 Paesi considerati, il numero di individui con accesso ad offerte multicanale è più che raddoppiato da 77 a 6 milioni. Inoltre, con la diffusione della Tdt si è invertito il rapporto fra popolazione che accede alla multicanalità pay e popolazione che accede alla multicanalità free. Individui con accesso a offerte tv multicanale free e pay (dati cumulati Regno Unito, Francia, Spagna, Italia) Dicembre 2002, m. 70% 2,2 m. 0% 76,2 m. 47% 86,6 m. % Individui con accesso a offerte multicanale FTA Individui con accesso a offerte multicanale PAY Fonte: e-media Institute Giugno 2008 L Italia è il secondo tra i 4 Paesi considerati, per numero di servizi su Tdt. Rai è l operatore che vanta più canali free (8 in totale, inclusi i generalisti in simulcast: Rai Gulp, Rai Sport+, Rai 4, Rai News 24 e Rai Edu). Seguono gli operatori privati nazionali: Mediaset (Boing, Iris, Mediashopping), Gruppo L espresso (Repubblica TV), Facile TV, Sat 2000, Sportitalia e Sportitalia 24, tutti nuovi all offerta terrestre. Nutrita anche l offerta esclusiva pay del gruppo Mediaset. Il Regno Unito è il primo tra i 4 Paesi studiati per numero di canali nazionali su Tdt, e per numero di nuovi canali terrestri (non ricevibili in modalità analogica). Attualmente, l offerta gratuita della Tdt si compone di 8 canali nazionali. Rispetto ai nazionali diffusi via analogica terrestre (Bbc One, Bbc Two, Itv, Channel 4 e Five), la Tdt ha cioè permesso di moltiplicare di quasi 8 volte l offerta disponibile via etere. Principali protagonisti della crescita dell offerta sono gli stessi broadcasters della tv analogica tradizionale, che hanno creato diversi canali spin-off gratuiti puntando in particolare su un offerta mini-generalista e di intrattenimento che sta fruttando buoni risultati in termini di audience e investimenti pubblicitari. La nuova offerta su Tdt si completa con il servizio a pagamento on-demand di Top Up TV. L offerta Tdt gratuita in Francia è la più limitata, tra i Paesi considerati, per numero dei canali nazionali ricevibili gratuitamente, 8 di cui nuovi alla ricezione terrestre (anche se tutti già presenti via cavo e satellite). Accanto all offerta gratuita nazionale, sono presenti alcuni canali locali (in media 2- per bacino di utenza) e una decina di canali a pagamento offerti in 4 diverse configurazioni. In Spagna, si contano attualmente 20 canali nazionali diffusi su piattaforma Tdt: 6 di questi (Tve-, Tve-2, Antena, Cuatro, Telecinco e La Sexta) sono il simulcast dei canali analogici, mentre i rimanenti 4 sono nuovi alla diffusione terrestre. La Spagna si contraddistingue per la presenza di un ampia offerta regionale e locale, anch essa in corso di migrazione verso la Tdt. Numero di canali gratuiti su piattaforma TDT in Regno unito, Francia, Spagna, Italia (unità) UK IT ES FR Canali analogici in simulcast Canali TDT solo digitali Fonte: e-media Institute@e-Media Research Ltd. Esclusi i canali time-shifted.

6 OFFERTA FREE SU TDT. Numeri e generi Lanciata nel dicembre 200, la piattaforma digitale terrestre in Italia conta attualmente 28 canali gratuiti. A livello di composizione per genere editoriale, l Italia presenta un offerta piuttosto diversificata. Se si escludono i 7 canali analogici in simulcast, il genere più rappresentato è l informazione, con canali Tdt a novembre Con tre canali ciascuno, hanno una presenza rilevante anche i generi musica e sport (quest ultimo è una peculiarità dell offerta Tdt italiana, in altri Paesi il genere è assente o scarsamente presidiato). Al contrario di altri Paesi (Regno Unito soprattutto), l Italia mostra però un offerta meno ricca sul versante dei nuovi canali di intrattenimento (fiction, mini-generalisti etc.). Il recente lancio di Iris (novembre 2007) e Rai 4 (luglio 2008) sembra però preludere a un progressivo ampliamento dell offerta. Da segnalare la presenza di due canali per bambini nati per la piattaforma Tdt, Boing e Rai Gulp (il primo prodotto da Mediaset in joint venture con Turner e il secondo prodotto da Rai). L offerta della TDT in Italia al novembre 2008 Generalisti News Musica Bambini Ragazzi Educazione Cultura Mini-gen. Sport Film Televendite Altro Intrattenimento Mediashopp. Qoob CANALI ANCHE DISPONIBILI IN ANALOGICO TERRESTRE CANALI SOLO DIGITALI Fonte: e-media Institute e-media Research Ltd. L offerta gratuita su Tdt del Regno Unito è la più ampia tra i Paesi analizzati, a conferma dell avanzato stadio di sviluppo del mercato televisivo britannico. La line-up di Freeview (8 canali nazionali) è contraddistinta dalle offerte mini-generaliste/di intrattenimento, con ben canali, pari a circa / del totale, che raccolgono quote crescenti di audience e investimenti pubblicitari. Tra i nuovi canali di entertainment, diversi sono editi dagli stessi broadcaster analogici, ovvero Bbc, Itv, Channel 4 e Five. Da segnalare la ricca offerta per bambini e ragazzi, con 2 canali-istituzioni come Cbbc e CBeebies (BBC) a cui si aggiunge CItv (Itv). L offerta di canali Tdt in chiaro in Francia è la meno sviluppata, tra i Paesi analizzati, con 8 canali. Anche in Francia, seppure in maniera più sfumata rispetto al Regno Unito, il primo genere è quello minigeneralista/di intrattenimento, con 4 canali: Direct 8, W9 (M6), Tmc ( storico canale frutto di una partnership tra Tf e Ab Groupe) e Nt. Seguono canali all news (incluso il canale parlamentare LCP), 2 culturali (Arte e France ) e 2 musicali. Il segmento kids vede un solo canale, Gulli, che risulta tra i più seguiti della piattaforma. L offerta gratuita su Tdt in Spagna, meno ampia rispetto a Italia e Regno Unito, conta 20 canali cui si devono aggiungere però una lunga lista di reti locali. Dei 20 canali free to air, 6 sono il simulcast dei canali analogici. I canali mini-generalisti e di intrattenimento sono il genere più presente, con ben dei 4 canali solo digitali. Tra questi, si segnalano Telecinco FDF (fiction) e Telecinco 2 (mini-generalista). L offerta per bambini conta tre canali: Clan TVE, Antena.Neox e Disney Channel. 2 2 L offerta gratuita della Tdt per genere (Nov 08) Generalisti FR ES IT UK Fonte: e-media Institute. NB: esclusi i canali time-shifted. 2 2 Altro Televendite Cinema Sport Cultura / educazione Musica Bambini / ragazzi News / informazione Intratt. / mini-generalisti

7 OFFERTA TDT. L emergere dei canali minigeneralisti La Tdt si sta dimostrando terreno di crescita di una nuova generazione di canali di intrattenimento, molti dei quali prodotti dai broadcaster analogici. Contrariamente a quanto si pensava in una prima fase, lo sviluppo della TV multicanale ha infatti dimostrato di non comprimere lo spazio delle offerte generaliste, ma piuttosto di rafforzarlo, spingendo gli editori a una sorta di rigenerazione nelle organizzazioni di palinsesti e programmi. Di fatto caratterizzata da una coda corta o comunque non lunga come quella di satellite, cavo e Iptv, il digitale terrestre sembra destinato a premiare canali in grado di raggiungere vasti pubblici insistendo su generi, interessi e passioni condivisibili a larghe fasce della popolazione televisiva. Tali canali definiti mini (o semi) generalisti si concentrano, in genere, su pochi (-4) generi prevalenti. In questo senso, non sono assimilabili né ai generalisti tradizionali, la cui offerta risulta più varia, né ai tematici, concentrati su un solo ambito editoriale. Numero di canali mini-generalisti gratuiti su TDT (totale per Regno Unito, Francia, Italia, e Spagna) Nel triennio , i canali mini-generalisti disponibili su Tdt nei 4 Paesi sono raddoppiati da a 2. Molti sono prodotti dagli stessi broadcaster generalisti che vedono nella crescita del proprio portafoglio d offerta la possibilità di intercettare target progressivamente allontanatisi dai canali storici e sono il risultato dell estensione di brand televisivi consolidati o della creazione di sinergie editoriali con altri operatori. Ma è questa una tendenza recente che coinvolge anche i nuovi entranti nella Tdt. L analisi dell audience mostra infatti che la piattaforma premia le offerte più adatte a raggiungere pubblici vasti oppure quelle (come alcuni canali per bambini, è il caso ad es. quelli BBC, CBBC e Cbeebies) che divengono una sorta di testata-istituzione. In Italia, l offerta gratuita della Tdt si è sviluppata principalmente sul versante dei canali tematici (sport, kids, news / current affairs, musica etc.). Solo negli ultimi due anni ha preso forma un offerta specifica mini-generalista e di intrattenimento. Attualmente sono i nuovi canali di intrattenimento sulla Tdt italiana. Oltre al Gruppo Sitcom, che opera su Tdt Facile TV (già SitcomUNO), e a SAT 2000, Rai e Mediaset, hanno puntato sull intrattenimento con il lancio, rispettivamente, di Rai 4 (luglio 2008) e Iris (novembre 2007): Rai 4, è un canale di taglio mini-generalista con programmazione incentrata su fiction, reality, cinema e musica, per un target di giovani adulti; Iris, è un canale di intrattenimento con un palinsesto costruito intorno fiction Tv e film, musica, teatro e documentari. Il Regno Unito è il Paese dove le nuove offerte di intrattenimento/semi-generaliste sono più consolidate. Attualmente Freeview propone ben canali riconducibili a questo macro-genere, ovvero / dei canali disponibili su Tdt. Se a questi si aggiungono i canali generalisti in simulcast e i in time-shifting, i canali riconducibili alla macro-area generalista superano la metà dei canali disponibili (2 su 4). Molti mini-generalisti sono prodotti dagli stessi broadcaster terrestri, che espandendo il proprio portafoglio d offerta cercano di intercettare target allontanatisi dai canali storici. Bbc opera BBC Three (giovani adulti) e Bbc Four (pubblico adulto, colto), Channel 4 è editore di More 4, E4 (intrattenimento) e Film 4 (cinema), Itv ha creato gli spin-off Itv2, Itv (drama) e Itv4 (maschile), mentre Five propone Fiver (giovani) e Five US. Di fatto i broadcaster storici hanno puntato quasi esclusivamente sulle offerte di intrattenimento per la Tdt. Nel 2007 esse hanno rappresentano il,% di ascolto sul totale universo Tv. Anche in Francia, i mini-generalisti sono il genere più rappresentato nella line-up gratuita della piattaforma Tdt (se si esclude il simulcast dei canali analogici). Ad oggi sono infatti presenti canali riferibili a questa area, Direct 8, W9, Tmc, France 4 e Nt. Nel primo trimestre del 2008, hanno raccolto un audience share complessiva del,9% presso l universo delle famiglie Tdt. Particolarmente positivi sono i risultati di TMC, storico canale semigeneralista francese, e W9, edito dal broadcaster analogico M6 (Gruppo RTL). Anche in Spagna sono le offerte generaliste a prevalere per quanto riguarda la line-up della Tdt: in totale, sono canali sui 20 disponibili su TDT. Oltre ai 6 canali generalisti in simulcast, i nuovi canali di intrattenimento nati per la Tdt sono. Tra questi, si segnalano i due canali editi da Telecinco (Telecinco 2 e FDF) e Sony TV en Veo. Fatta 00 l audience prodotta dai nuovi canali della TDT, i mini-generalisti / intrattenimento sono attualmente il secondo genere per quota di ascolto, dietro ai canali per bambini e ragazzi Fonte: e-media Institute

8 OFFERTA PAY SU TDT. Light e flessibile In Italia, la TV a pagamento su Tdt è disponibile già dal gennaio 200, quando vennero lanciati i due servizi Mediaset Premium e La7 Cartapiù dai due broadcaster commerciali. Entrambi avevano adottato un innovativo modello Ppv tramite carta prepagata ricaricabile, che permetteva l accesso a singoli titoli e su decoder unico (ossia non proprietario). Inizialmente limitata alle partite di serie A, l offerta veniva successivamente allargata ad altri generi (film, serie Tv etc.). A partire dall'inizio del 2008, Mediaset Premium si è arricchita di nuove proposte: Joi, Mya e Steel (intrattenimento, con prevalenza di fiction e film) a cui si è aggiunto Disney Channel (luglio 2008). Questi 4 servizi, più le rispettive versioni time-shifted, sono confluiti nel pacchetto Premium Gallery, a cui si affianca il pacchetto Premium Calcio (Calcio 24 e accesso a singoli eventi sportivi). A dicembre 2008, Mediaset Premium ha allargato l offerta con Premium Fantasy, dedicato a bambini e ragazzi (Cartoon Network, Disney Channel, Playhouse Disney e Hiro). Nel dicembre 2008, Telecom Italia Media ha perfezionato la cessione delle proprie attività pay su Tdt all operatore svedese AirPlus TV, specializzato nella fornitura di servizi pay su Tdt e già attivo in Finlandia. Infine, Il mercato pay su Tdt in Italia comprende un terzo player, Pangea, che fornisce a editori terzi soluzioni tecnologiche (mantenimento, head-end, sicurezza etc.) a supporto della gestione di servizi di pay. Le principali offerte di pay tv via Tdt presenti in Italia Operatore Offerta Contenuti Mediaset AirPlus TV Premium Gallery (offerta base) * Premium Calcio* Premium Fantasy La7 Cartapiù Include i quattro servizi Joi, Mya, Steel e Disney Channel, più le versioni time-shifted (+) Include Calcio 24, servizio di informazione e approfondimento calcistico, oltre a singoli eventi sportivi in Pay per View. Offerta per bambini. Include Cartoon Network, Disney Channel, Playhouse Disney e Hiro. Offre eventi sportivi (campionato di calcio di serie A e B), film e serie TV in modalità PPV tramite carta prepagata ricaricabile. Fonte: e-media Institute su dati degli operatori. (*) L offerta Tutto Premium include Premium Gallery e Premium Calcio. Nel Regno Unito, dal marzo 2004, l offerta gratuita di Freeview è affiancata dal servizio pay di Top Up TV. Fin dalla nascita, Top Up ha puntato su un modello pay lite flessibile e "a basso costo", per intercettare il segmento di utenti con bassa propensione alla spesa per il consumo di Tv. Dall agosto 2006, Top Up ha sostituito l offerta di canali lineari con una a titolo, secondo un modello push-vod (contenuti pre-caricati a distanza sul set-top-box dell'utente, dotato di disco rigido). L offerta include circa 600 titoli al mese, di cui 0 sempre disponibili, tratti da 2 canali Tv specializzati (intrattenimento, factual, musica, kids etc.). Altri servizi pay includono: il canale premium Setanta Sports e l offerta Vod Picture Box (film). BSkyB ha da tempo annunciato di voler lanciare un mini-pacchetto pay su Tdt (Picnic) nell ambito di un offerta triple play: la proposta è al vaglio dell Ofcom. In Francia, sono attualmente 0 i canali pay su Tdt, a cui si aggiunge il principale canale premium francese, Canal Plus (alcune finestre in chiaro). I canali sono variamente inclusi all interno delle 4 offerte disponibili sul mercato: 2 operate dal Gruppo Canal Plus, Canal Plus Le Bouquet (pacchetto di canali premium incentrati su cinema e sport) e Minipack CanalSat (7 canali); le altre offerte di TNTop (Top Up TV) e TV Numerique, propongono un pacchetto simile, per canali e prezzo, a Minipack CanalSat. In Spagna la Tdt aveva inizialmente adottato un modello pay (Quiero TV), fallito nel L offerta è oggi disponibile Utenti a servizi pay tv (valori assoluti 000, al giugno 2008, 4 Paesi) esclusivamente su base gratuita, 00% anche se è in corso un dibattito sulla possibilità di autorizzare tali servizi. 7 80% Nell attesa dell evoluzione del quadro normativo, alcuni operatori % hanno già avviato attività di sperimentazione e annunciato l eventuale lancio di servizi. Tra % questi Mediapro, primo azionista della nuova emittente La Sexta, e % Dahlia TV..82 0% Francia Italia Spagna UK Totale 4 Paesi Satellite Cavo IPTV TDT TV Analogica Terr. Fonte: e-media Institute. Nota: nel computo sono inclusi gli utenti attivi di servizi di pay tv via Tdt. Sono esclusi gli utenti di pay tv via Internet / Web e mobile e gli utenti che accedono via cavo al solo servizio di accesso. In generale nei Paesi considerati, ove esistenti, i servizi Pay su Tdt si stanno caratterizzando per un offerta light e flessibile con ARPU (average revenue per user) più bassi e maggiore libertà di accesso (entrata/uscita) per l utente rispetto ai servizi pay sulle altre piattaforme.

9 SWITCH-OFF. Piani nazionali Il 0 settembre 2008 l Italia ha definito con Decreto Ministeriale il calendario per aree del passaggio definitivo alla televisione digitale terrestre, processo che si compirà entro il 202. Il decreto prevede una transizione progressiva delle varie regioni italiane suddivise in 6 aree tecniche. Le prime due aree coinvolte dalla transizione sono regioni pilota: la Sardegna, che ha spento le trasmissioni analogiche a fine ottobre 2008, e la Valle d Aosta che completerà il processo di switch-off ad aprile Italia: mappa di avvicinamento allo switch-off Milioni di famiglie (4 EU) coinvolte nelle varie fasi dello switch-off ( ) Fonte: Digital UK, CSA, ImpulsaTDT, DGTVi, Agcom, Istat, analisi Booz & Co. Regno Unito, Francia e Spagna spegneranno definitivamente le trasmissioni analogiche nel 202, 20 e 200 rispettivamente. Nel Regno Unito l Ofcom ha approvato il programma per lo spegnimento nel settembre 200. Il piano è stato articolato per regioni seguendo le 4 aree in cui trasmette il canale commerciale Itv, network di consociate locali. In Francia il Csa ha pubblicato nel dicembre 2008 il proprio piano di switch-off; gli spegnimenti delle 7 aree tecniche individuate partiranno a novembre 2009 per terminare a novembre 20. In 24 mesi la Francia diverrà all digital con una media di uno switch-off regionale al mese. In Spagna, il Governo ha approvato a settembre 2007 il Piano Nazionale di Transizione alla Tdt, elaborando 90 progetti di transizione su 7 aree tecniche. A differenza degli altri Paesi, il criterio alla base della calendarizzazione spagnola non è stato la suddivisione per regioni, ma la progressione dalle zone meno popolate a quelle a più alta densità per finire con le metropoli. Già nel 200, 0 milioni di famiglie (pari al 4% del totale) passeranno al digitale terrestre nei 4 Paesi analizzati. I big 4 analizzati nel rapporto non arrivano per primi allo spegnimento: in Europa, Lussemburgo, Paesi Bassi, Svezia, Finlandia e Germania sono già passati al digitale. Nel 2009 gli USA diventeranno il maggiore mercato all digital via etere nel mondo.

10 SWITCH OFF. Politiche di sostegno Le politiche di sostegno alla transizione al digitale possono coinvolgere i tre stakeholder del processo - industria dei terminali, broadcaster e utenti finali con approcci e strumenti molto diversi. E tuttavia gli ambiti di intervento sono riassumibili in tre grandi aree: politiche di sostegno e incentivi all industria dei terminali di ricezione (decoder e televisori integrati); politiche di sostegno ai broadcaster per l aggiornamento delle reti di trasmissione (generalmente sotto forma di compensazione in frequenze digitali aggiuntive); sussidi alla diffusione dei terminali, generalmente con politiche a favore di determinate fasce deboli. L Italia è stato l unico paese a concentrare inizialmente gli investimenti in contributi all acquisto di decoder interattivi. In seguito i contributi sono stati stanziati solo per le regioni che avevano già intrapreso lo switch-off: Sardegna (0 per abbonato Rai che acquista un decoder), Provincia Autonoma di Trento (0 ), Piemonte (un totale di milioni in 2 anni). Per i prossimi anni il Governo sta lavorando allo stanziamento di un Fondo Nazionale per il Digitale alimentato attraverso una politica finanziaria congiunta Stato/Regioni: il Fondo sarà indirizzato al sostegno delle fasce deboli nell'acquisto dei ricevitori, a iniziative volte all'erogazione di servizi di pubblica utilità e a campagne di comunicazione mirate. Per quanto riguarda la politica industriale, l Italia, seguendo l esempio della Francia, ha imposto ai produttori di televisori l inserimento nei Tv set di tuner Tdt per la sintonizzazione dei canali digitali terrestri (da Aprile 2009). Infine, l associazione DGTVi, in collaborazione con i costruttori di decoder (l 80% dei modelli sul mercato) e televisori (90%) ha lanciato il bollino DGTVi: tale bollino, certificando il rispetto di regole comuni, garantisce il funzionamento dell apparato di ricezione (set top box o televisore integrato) prima, durante e dopo lo switch-off. Il Regno Unito, a differenza degli altri Paesi, ha adottato una politica di finanziamento che pesa marginalmente sulle finanze pubbliche e affida un ruolo importante ai broadcaster ed agli utenti. In particolare le emittenti televisive hanno sostenuto tutti i costi di comunicazione e i costi di aggiornamento delle reti di trasmissione. Gli aiuti alle famiglie sono finanziati dal broadcaster pubblico BBC, grazie ad un aumento del canone, e hanno come target le famiglie con uno o più anziani e/o con disabili (Digital Switchover Help Scheme). La Francia ha investito con forza in campagne di informazione per il passaggio al digitale (finanziate per metà anche dai broadcaster storici). Le due categorie di famiglie target delle sovvenzioni alla digitalizzazione sono le famiglie con anziani e/o disabili e le famiglie a reddito annuo basso. La Francia è anche il primo Paese ad avere introdotto per i produttori di Tv l obbligo dell integrazione del tuner Tdt nei televisori per la sintonizzazione dei canali digitali terrestri (marzo 2008). Sempre a livello di politiche industriali, la Francia si caratterizza per il sostegno all alta definizione con l obbligo di commercializzazione di ricevitori Hd ready per terminali superiori ai 26 pollici a partire da Dicembre La spinta all Hd inoltre si evidenzia nell obbligo per i broadcaster di trasmettere i loro canali sulla Tdt in questa tecnologia. La Spagna finora si è contraddistinta per una politica di finanziamenti e sussidi per il passaggio alla Tdt molto localizzata a livello di comunità autonome. Dal punto di vista delle politiche industriali, ha attuato interventi per sostenere lo sviluppo dei decoder Mhp. Francia Spagna Regno Unito Italia Politiche di sostegno alla transizione (4 EU) Sovvenzioni agli Investimenti in Aiuti ai broadcaster utenti comunicazione Scelte industriali 00 M/ (in anni) per famiglie con anziani e disabili Canali riservati per i broadcaster analogici storici in chiaro, in 240 M/ (in anni, per la metà investiti dai broadcaster storici) Obbligo di tuner DTT negli idtv Spinta all HD 8 M/ (in anni) per cambio del passaggio in Bollino TNT famiglie a basso reddito DTT delle reti di trasmissione Previsti 0 milioni nel biennio per comunicazione, sostegno fasce deboli, Contributi per ampliamento copertura reti TDT (8.7 M/ nel 2008) Investimenti ad hoc nelle sole zone di switch-off (es. 2 M/ per Soria) Spinta ai decoder MHP regioni 60 M/ per il Digital Switchover Help Scheme (aiuti a famiglie target) Rinnovo licenze per broadcasting in cambio del passaggio al DTT delle reti di trasmissione 200 M/ per il piano di comunicazione sviluppato e gestito da Digital UK Bollino Freeview Sovvenzioni regionali per acquisto ricevitori DTT solo nelle zone di switch-off M/ nel 2007 elargiti a RAI per la DTT 4 M/ per la campagna di comunicazione nell area pilota della Sardegna Obbligo di tuner DTT negli idtv Bollino DGTVi Fonte: Digital UK, Ofcom, Impulsa TDT, CSA, Agcom, DGTVi, analisi Booz & Company

11 SWITCH-OFF. Iniziative pilota L Italia è stato l unico paese a scegliere per lo spegnimento del segnale analogico non un area pilota ma un intera regione: la Sardegna. La selezione è stata facilitata dal fatto che la Sardegna è una regione a statuto speciale e un isola, con minori problematiche di sovrapposizioni di frequenze con i Paesi limitrofi (solo due: Tunisia e Francia). Lo spegnimento delle trasmissioni analogiche è stato gestito in fasi: Fase : Switch-over marzo 2007: spegnimento di Rai2, Rete 4 e Qoob nell area di Cagliari Fase 2: Switch-over 6 novembre 2007: spegnimento di Rai2, Rete 4 e Qoob nelle aree di Badde Urbara, Monte Limbara, Monte Oro e Monte Ortobene Fase : Switch-off - ottobre 2008: progressivo spegnimento delle trasmissioni analogiche su tutta la Sardegna Il ottobre 2008 la Sardegna è entrata nella nuova era della TV digitale attribuendo di fatto all Italia un ruolo da pioniere nel passaggio al digitale terrestre, in quanto unico paese europeo con una regione da,6 milioni di abitanti all digital. La transizione della Sardegna è stata un successo: il 7% degli individui non ha avuto problemi di ricezione o risintonizzazione o li ha risolti autonomamente, il 2% li ha risolti agevolmente con aiuto esterno (amici/famiglia, call center, antennisti), solo il 4% ha dovuto far intervenire un tecnico (Makno, C.A.T.I., 4-7 Novembre 2008). Regno Unito Switch-off Pilota: Whitehaven (concluso a novembre 2007, abitanti) Budget:.7 M/ Switchover: si, per mese BBC2 era DTT only Francia Switch-off Pilota: Coulommiers (conclusione gennaio 2009, abitanti) Budget: 400 k/ Switchover: no U.K. Spagna Switch-off Pilota: Soria (concluso a luglio 2008, abitanti) Budget:. M/ Switchover: no Spagna Francia Fonte: Digital UK, Ofcom, Impulsa TDT, CSA, Agcom, DGTVi, analisi Booz & Company Italia e Regno Unito sono stati gli unici Paesi a praticare prima uno switch-over (spegnimento di solo alcune reti) e successivamente uno switch-off (spegnimento di tutte le reti analogiche). La Spagna ha direttamente effettuato lo switch-off e la Francia prevede di fare lo stesso nel gennaio Tutti i Paesi, tranne l Italia, hanno scelto aree poco popolose per gli spegnimenti pilota. Il Regno Unito è stato il primo paese (in termini temporali, tra i 4 considerati) a rendere un intera area all digital (anche se poco popolosa). Lo switch-off pilota di Whitehaven (città dell area di Copeland, contea di Border, quest ultima prevista come prima area di passaggio al digitale nel piano nazionale di transizione) è stato annunciato nel marzo 2007, ed è stato portato a compimento il 4 novembre dello stesso anno, dopo un mese di switch-over parziale (la sola rete BBC2 era all digital). Le prime evidenze post switch-off dall area (interviste) hanno indicato che gli utenti preferiscono uno switch-off diretto o comunque uno switch-over limitato nel tempo. La Spagna ha anch essa scelto un area a bassa densità abitativa come Soria (9.000 abitanti): lo spegnimento della regione è stato annunciato nel settembre 2007 per esser poi concluso nel luglio Il pilot spagnolo, attuato con molti punti informativi sul territorio e ampia assistenza tecnica agli utenti (al di sotto della media nazionale per reddito e al di sopra per età media) è stato agevole. La Francia ha scelto la località di Coulommiers per lo switch-off pilota, selezionandola tra altre 7 aree candidate per la sperimentazione. Iniziato il 4 novembre 2008, il progetto pilota dura 88 giorni e si estende su una zona che comprende, oltre alla città che dà il nome al cantone altri 9 comuni vicini, per un totale di circa abitanti. Italia Switch-off definitivo al 20 Switch-off definitivo al 200 Switch-off definitivo al 202 Italia Switch-off Pilota: Sardegna (concluso ad ottobre 2008,,6 M abitanti) Budget: 4 M/ in comunicazione + 0 di contributo STB per abbonati Rai Switchover: si, per anno e 7 mesi Rai 2, Rete 4 e Qoob DTT only (nel sud dell isola)

12 ITALIA/SARDEGNA. Primi riscontri dal laboratorio all digital Gli italiani dedicano al consumo di Tv 262 minuti al giorno. La Tv analogica ne assorbe il 77%, la satellitare il %, la Tdt il 7,6%, l Iptv lo 0,2: questi i valori medi di novembre Il digitale terrestre ha raggiunto la quota del 7,6% in un tempo piuttosto breve, rispetto ai anni impiegati dal satellite per raggiungere analoghe quote d'ascolto. I dati di utilizzo delle diverse piattaforme mostrano, tra l aprile 2007 e il novembre 2008, un aumento costante della Tdt con un impennata tra ottobre e novembre 2008, dal 6,4% al 7,6% (+8,8%), solo in parte attribuibile allo switch-off della Sardegna. Ma il progressivo passaggio al digitale terrestre non ha eroso la quota d ascolto prodotto dal satellite: al contrario, trainato dall offerta pay di Sky, l ascolto satellitare è cresciuto, seppur con minor intensità rispetto alla Tdt (dal 4,2% nell aprile 2007 al % nel novembre 2008, con un picco record del 6,2% a giugno/luglio 2008). Non avvenendo a discapito degli ascolti satellitari, la crescita degli ascolti Tdt avviene dunque ai danni della piattaforma analogica. È questo un risultato armonico per il sistema Tv: l analisi dei dati mostra infatti come, nel periodo considerato, al decremento di 6, punti percentuali dell'analogico corrisponda quasi interamente la crescita della Tdt (+, punti). ITALIA, dotazione famiglie digitali Descrizione Universi 2009 /Dicembre 2008 (milioni di famiglie) Totale Free Tv Sat,9 Totale Pay Tv Sat 4, Totale possesso Tdt, Totale Famiglie, Fonte Studio Frasi su dati Auditel La Sardegna è ad oggi il più vasto territorio all digital europeo. Solo nell aprile 2007 l analogico era al 6,%, seguito dal Tdt al 2,9% e dal satellite al 4,6%; nel novembre 2008, scomparsa la quota analogica, le proporzioni si sono praticamente invertite, con la Tdt (in dotazione esclusiva) al 68% e il satellite (pay+free) al 22,%: per il satellite si tratta di una crescita di 7,7 punti percentuali, ma per raggiungere di valori standard, la quota è pari ad esempio a quella della Calabria. Esiste infine un 20% circa di sovrapposizione (Tdt e satellite) a livello di accesso. Se da ottobre i sardi seguono la Tv esclusivamente su digitale, editori ed analisti seguono con interesse l impatto del digitale sulle loro abitudini di consumo. Il tempo dedicato dai sardi alla Tv nel primo mese all digital è stato di 268 minuti al giorno, sopra la media nazionale, ma non è una novità: nel novembre 2007 i minuti furono ben 277. Lungi dal significare un improvviso mutamento delle abitudini televisive, questi valori segnalano piuttosto che non tutti i televisori delle abitazioni sarde sono dotati di decoder digitali. A conforto di questa ipotesi, i dati: nel novembre 2007, il % dei sardi ha seguito i programmi Tv da solo; nel 2008 la quota è salita al 6%. La visione in solitario della Tv non ha coinvolto in egual misura le reti: + 9,9% dei sardi hanno seguito da soli le reti ex analogiche, ma la visione collettiva dei canali digitali è salita di ben il 47,%. Che sia la scarsa digitalizzazione dei televisori secondari o l effetto curiosità, la visione collettiva delle nuove offerte digitali (sat e tdt, free e a pagamento) è cresciuta, a fronte del calo delle ex analogiche. Nel novembre 2007 le reti, nazionali e locali, il cui ascolto era esclusivamente analogico, produssero in Sardegna uno share del 90,%. Nel primo mese solo digitale la loro quota è dell 82,%. La share dei canali digitali prodotti dalle emittenti analogiche è, nello stesso arco di tempo, salita dallo 0,9% al 6,7%; gli editori hanno quindi già recuperato buona parte del gap grazie alla diversificazione dell offerta e alla segmentazione dei pubblici. Peraltro anche i canali digitali degli altri editori digitali sono cresciuti (dall'8,8% all',%). Il peso della Sardegna sul popolo della Tv è del %, mentre la popolazione sarda è il 2,8% di quella italiana. Ci sono poi differenze nella composizione: il peso dei maschi in Sardegna è superiore al resto d Italia; in Sardegna le persone con età compresa tra i ed i 44 anni sono il 2%, in Italia il 7%, gli over 6, grandi consumatori di Tv, sono il % contro il 2%in Italia. In Sardegna le famiglie composte da 4 persone sono il 40%, in Italia il 28% ecc. Ci vuole quindi estrema cautela nell estendere i dati del laboratorio Sardegna all intera penisola.

13 ITALIA, TV LOCALI. L opportunità digitale Le imprese televisive locali attualmente operanti sul territorio italiano (440 a carattere commerciale e a carattere comunitario) rappresentano una componente significativa del sistema radiotelevisivo nazionale e rivestono un ruolo che non ha confronto nel resto d Europa. Con oltre dipendenti, di cui circa.00 giornalisti, le imprese televisive locali danno lavoro al 8% degli addetti dell intero settore televisivo privato e rappresentano un importante bacino per la formazione di autori, registi, tecnici, giornalisti e artisti che alimentano da sempre le reti nazionali. Nei nuovi scenari digitali le Tv locali intendono assumere un ruolo protagonista, svolgendo sia l attività di operatore di rete, sia quella di fornitore di contenuti e servizi, dando vita ad una serie di nuove offerte televisive che rafforzano il loro insostituibile ruolo sul territorio. Svolgendo l attività di operatore di rete, le Tv locali hanno la possibilità di incrementare la propria offerta di programmi orientati al territorio, nel prossimo futuro anche attraverso trasmissioni in alta definizione. Le stesse, inoltre, possono fungere da carrier per nuove iniziative editoriali. Uno dei problemi più delicati per le Tv locali è però quello della mancanza di canali ridondanti, che non consente loro di effettuare il cosiddetto simulcast. Infatti le Tv locali, pur esercendo, nel complesso, circa un terzo dei canali analogici, non dispongono, nella stragrande maggioranza dei casi, di canali doppi nelle aree servite che permettano loro di trasmettere simultaneamente in analogico e in digitale. Nella fase di switch-over, le Tv locali, non disponendo di canali ridondanti, effettuano quindi le trasmissioni digitali a carattere sperimentale prevalentemente nelle ore notturne, sugli stessi canali trasmessi in analogico nelle ore diurne. In questo modo, infatti, la perdita di ascolti che interviene nelle ore dedicate alla sperimentazione non ha ricadute significative sulla raccolta pubblicitaria delle trasmissioni analogiche. Ma, allo stesso tempo, non permette di ottenere alcun posizionamento nel mercato della Tv digitale. Ne consegue l esigenza di uno switch-over estremamente limitato nel tempo. Nonostante questo, seguendo il trend registrato in Sardegna, l offerta di nuovi contenuti prodotti dalle Tv locali è principalmente orientato al rafforzamento del legame con il territorio. Nell ambiente digitale, le Tv locali tendono a coprire specifiche nicchie, che ne rappresentano la vera ricchezza e il tratto distintivo. In particolare, si assiste a una progressiva creazione di nuovi palinsesti tematici sugli aspetti informativi locali, sullo sport locale e gli sport minori, sulla cultura e le tradizioni regionali. Inoltre, alcune Tv locali stanno realizzando specifici prodotti editoriali tematici dedicati al mondo femminile, alla fiction, ai bambini, al costume. Nonché canali tematici a pagamento e servizi di tipo interattivo legati al territorio e alle pubbliche amministrazioni locali. Laddove il processo di digitalizzazione è già stato completato, cioè in Sardegna, le Tv locali stanno ottenendo, nella maggioranza dei casi, risultati sostanzialmente positivi. Un primo dato significativo è quello del numero di canali nell isola: prima dello switch-off operavano in Sardegna 6 emittenti locali; di queste una operava già in digitale, mentre due esercivano già, oltre alla rete analogica, un mux digitale; dopo lo switch-off, in Sardegna sono presenti (dicembre 2008) 8 multiplex di operatori di rete locale, che diffondono 64 programmi televisivi e programmi radiofonici. Sardegna. Situazione pre switch-off Sardegna. Situazione post switch-off Tv locali Contenuti disponibili Operatori locali di rete (n. mux) Contenuti disponibili emittenti analogiche, operatori digitali programmi analogici + MUX digitali 8 64 programmi Tv programmi radio L obiettivo delle emittenti locali è quello di attuare anche nel resto d Italia un processo di digitalizzazione analogo a quello della Sardegna.

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