Ai fini della presente decisione, la Commissione si è fondata sulle considerazioni seguenti:

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1 COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, SG(2000) D/ Oggetto: Aiuto di Stato n. N 164/ Italia Progetto di intervento della società Itainvest nel capitale della società Floramiata S.p.A. Signor Ministro, con lettera del 21 marzo 2000, registrata il 29 marzo 2000, codesta Rappresentanza ha notificato alla Commissione la misura in oggetto, ai sensi dell'articolo 88, paragrafo 3 del trattato. Con lettere del 4 maggio 2000 e dell'11 maggio 2000, registrate rispettivamente il 10 maggio 2000 e il 18 maggio 2000, codesta Rappresentanza ha trasmesso alla Commissione le informazioni richieste alle autorità italiane in occasione di contatti informali tra queste ultime e i servizi della Commissione. Mi pregio di comunicarle che la Commissione non solleva obiezioni in merito alla misura ai sensi degli articoli 87 e 88 del trattato. Ai fini della presente decisione, la Commissione si è fondata sulle considerazioni seguenti: Descrizione L intervento in oggetto consiste in un aumento di capitale sociale di Floramiata S.p.A., sovrapprezzo 1, che verrà interamente sottoscritto da Itainvest 2. 1 Valutata a 4,0 da Deloitte & Touche Consulting, in base al rapporto tra l equity (10,550 miliardi di ITL) e il capitale sociale di Floramiata S.p.A. (cifre aggiornate al 31 dicembre 1998). S.E. On. Lamberto DINI Ministro degli Affari esteri P.le Farnesina, 1 I ROMA Rue de la Loi 200, B Bruxelles/Wetstraat 200, B-1049 Bruxelles - Belgio Telefono: centralino 32 (0) Telex: COMEU B Indirizzo telegrafico: COMEUR Bruxelles

2 La società Floramiata S.p.A. è una PMI ai sensi di una raccomandazione della Commissione del 3 aprile , che produce piante ornamentali tropicali in strutture protette, nonché piante mediterranee e continentali. Gli azionisti sono attualmente i seguenti 4 : % Nuova Aidiru S.r.l. 52 A. Mele 14 G. Masina 8 Monte dei Paschi di Siena 7,5 Fidi Agricola 7,5 E. De Zio 6 Geras S.r.l. 5 TOTALE 100 Floramiata S.p.A. è al primo posto per capacità produttiva nel segmento delle piante ornamentali in vaso e delle piante da vivaio. Secondo i dati OCSE 5, i segmenti di mercato in cui essa opera sono in espansione a livello mondiale e dovrebbero confermare tale tendenza in futuro. Il mercato italiano dal canto suo è stabile per quanto riguarda la domanda, mentre sul fronte dell'offerta si assiste a politiche commerciali aggressive da parte dei produttori/distributori esteri. In Italia ci sono attualmente circa aziende florovivaistiche 6, che occupano una superficie complessiva di ha di cui a serra. Gli addetti sono circa con un rapporto di quasi due addetti per azienda. Floramiata S.p.A. intende acquisire partecipazioni di controllo in società già costituite o costituende, operanti principalmente nel segmento delle piante in vaso nel quadro di un piano di sviluppo che prevede investimenti per immobilizzazioni, finanziato in parte con l'intervento di Itainvest e per la rimanente quota mediante indebitamento a medio-lungo termine, con il sistema creditizio, a condizioni di mercato e senza interventi pubblici. Sono previsti i seguenti investimenti: 1. ingresso di Floramiata S.p.A. nel capitale della Viviflor srl attraverso un aumento di capitale, articolato in due tranche, per complessivi milioni di ITL. Previa trasformazione in S.p.A., Viviflor emetterà un prestito obbligazionario di milioni di ITL, che verrà sottoscritto da Floramiata a condizioni di mercato. I nuovi fondi serviranno a completare l'investimento già in parte realizzato nella società Viviflor e ad avviare la produzione di piante in vaso che hanno già superato la prima fase di crescita. Floramiata fornirà tutte le piante da coltivare e commercializzerà tutta la produzione attraverso la propria rete di vendita. 2. Intervento di Floramiata nella Pamafi S.p.A., società cooperativa nella quale ha già investito milioni di ITL di risorse proprie. L'intervento è finalizzato 2 Itainvest (ex GEPI S.p.A.) è una società finanziaria pubblica che mira a promuovere lo sviluppo economico, in particolare mediante investimenti nelle imprese. A norma della decisione SG(96) D/9548, i suoi interventi sono sottoposti ad un regime speciale di monitoring comunitario. 3 Raccomandazione della Commissione relativa alla definizione delle piccole e medie imprese (GU L 107 del , pag. 4). 4 Tra questi Fidi Agricola S.p.A. e Monte Paschi di Siena S.p.A. sono società a partecipazione pubblica maggioritaria. 5 Fonte: Databank del marzo 1997 Vivai e Agrisole Flormart - Il sole 24 ore del settembre Il termine designa sia le aziende produttrici di fiori che quelle produttrici di piante in contenitori. 2

3 all'adeguamento degli impianti esistenti e alla costruzione dei nuovi. Sono previste spese per milioni di ITL. 3. Floramiata costruirà un impianto serricolo riscaldato di 5 ettari, una serie di strutture leggere per un ettaro e allestirà 15 ettari di vivai per la coltivazione di pieno campo. Il programma di investimenti prevede un impegno complessivo di 11,8 miliardi di ITL. Per la realizzazione degli investimenti Floramiata fornirà ad una costituenda società una dotazione di 2,950 miliardi di ITL. Complessivamente, le tre iniziative daranno lavoro a 128 addetti. Per la realizzazione degli investimenti, Floramiata ricorrerà all'aumento di capitale, con sovrapprezzo, per complessivi 7 miliardi di ITL (con il sovrapprezzo di cui alla nota in calce della pagina 1, il versamento effettivo ammonterà a 1,750 miliardi di ITL). Al completamento della sottoscrizione, il capitale sociale di Floramiata sarà così composto: Capitale sociale (milioni di Partecipazione (%) ITL) Itainvest ,9 Nuova Aidiru ,2 A. Mele 369 8,4 G. Masina 210 4,8 Monte dei Paschi di Siena 197 4,5 Fidi Agricola 197 4,5 E. De Zio 158 3,7 Geras S.r.l ,0 Totale Per quanto riguarda il way-out per Itainvest, si prevedono due possibilità: a) quotazione in borsa (a decorrere dal 1 luglio 2004); b) riacquisto della quota di Itainvest da parte di Nuova Aidiru. Nella prima ipotesi, Nuova Aidiru avrà il diritto (opzione call) di riacquistare le azioni di Itainvest ad un prezzo prestabilito equivalente all'importo sottoscritto da Itainvest (7 miliardi di ITL), maggiorato di un interesse del 10,58%, calcolato sulla base del piano finanziario valido nel periodo utile per l'esercizio dell'opzione call. Nella seconda ipotesi, ossia in caso di mancata quotazione in borsa, Itainvest avrà un'opzione put nei confronti di Nuova Aidiru, che sarà obbligata a riacquistare la partecipazione di Itainvest ad un prezzo compreso tra un valore penalizzante e un valore premiante, calcolati applicando il metodo dei multipli impliciti 7. Il rendimento della partecipazione di Itainvest risulterà del 5,80% in caso di utilizzazione del valore penalizzante, e del 12,60 %, in caso di utilizzazione del valore premiante. 7 Metodo che consiste nel rapportare il fatturato, il margine operativo lordo e il risultato operativo, da un lato, al valore dell'equity; i vari parametri sono stati quantificati, nella fattispecie da Deloitte & Touche Consulting. 3

4 Ove Itainvest decidesse di non esercitare l'opzione put entro il 30 giugno 2005, la società si impegna a procedere ad una nuova notifica ai fini dell'autorizzazione da parte della Commissione della sussistente partecipazione. Al fine di garantire la liquidabilità della partecipazione di Itainvest, Floramiata S.p.A. emetterà dei warrants che saranno attribuiti ad Itainvest in ragione della sua sottoscrizione e che - se esercitati - consentiranno alla società di recuperare l'importo investito, maggiorato dei summenzionati interessi. Valutazione La sottoscrizione di Itainvest (finanziaria pubblica) dell'aumento di capitale di Floramiata S.p.A. è un'operazione che rientra nella categoria trattata al punto 2, lettera d) del documento applicazione degli articoli 92 e 93 (attualmente 87 e 88) del trattato CE alla partecipazione delle autorità pubbliche nei capitali delle imprese 8. A norma delle disposizioni del punto 3.2 di tale documento non vi è aiuto pubblico quando, in occasione di un apporto di nuovo capitale in imprese, tale apporto si verifica in circostanze che sarebbero accettabili per un investitore privato operante nelle normali condizioni di un'economia di mercato. I criteri che consentono di stabilire se il principio in questione è rispettato, precisati nello stesso documento e applicati nell'ambito dell'esame delle pratiche RIBS Pomella 9 e Granarolo 10 sono i seguenti: La situazione finanziaria dell'impresa dev'essere sana: I dati trasmessi dalle autorità italiane dimostrano che nel periodo sono aumentati il valore della produzione (da 21,499 miliardi di ITL a 22,008 miliardi di ITL) e il risultato netto (da milioni di ITL del 1996 a milioni di ITL nel 1997 e + 37 milioni di ITL nel 1998; il risultato del 1997 è determinato dal rimborso degli oneri sociali a seguito del riconoscimento del diritto alla fiscalizzazione degli stessi; inoltre, secondo le proiezioni effettuate da Deloitte & Touche Consulting è destinato ad aumentare nel corso del periodo di intervento di Itainvest). Il patrimonio netto della società è anch'esso in aumento (nel periodo è passato dal 10,173 a 14,747 miliardi di ITL). Infine, il cash flow della società è positivo (6,924 miliardi di ITL nel 1997 e 2,412 miliardi di ITL, andamento determinato dal rimborso degli oneri sociali nel cfr. sopra); il valore aggiunto è stabile (10,851 miliardi di ITL nel 1997, 10,681 miliardi di ITL nel 1998); il margine operativo lordo è in ascesa (dai 2,820 miliardi di ITL del 1996 era scivolato a 2,211 miliardi di ITL nel 1997, risalendo però a 2,358 miliardi di ITL nel 1998; secondo le indicazione di Deloitte & Touche Consulting dovrebbe salire a 2,808 miliardi di ITL nel 1999 ed aumentare ulteriormente durante il periodo d'intervento di Itainvest). Sulla scorta di tali dati, si può considerare che l'andamento dei parametri economici della società è soddisfacente e che il criterio in parola è soddisfatto. La redditività dell'intervento dev'essere sufficiente: 8 Bol. CE Aiuto n. N 191/ Aiuto n. N 652/99. 4

5 Secondo le informazioni fornite dalle autorità italiane, l'intervento di Itainvest avrà un tasso di rendimento del 10,58% qualora venga esercitata l'opzione call, mentre varierà tra il 5,80% e il 12,60 % in caso di esercizio dell'opzione put, in funzione dell'applicazione, rispettivamente, di un valore penalizzante o di un valore premiante. Di conseguenza, l'intervento avrà comunque una redditività superiore al tasso di rendimento normale del settore (3,7 %) e al tasso di riferimento utilizzato dalla Commissione ai fini della valutazione degli elementi di aiuto di Stato (5,70% alla data della notifica) 11. La Commissione può pertanto ritenere che il criterio sia soddisfatto. La partecipazione dello Stato non dev'essere accompagnata da un disimpegno corrispondente degli investitori privati Non vi è disimpegno da parte degli investitori privati, in quanto la diminuzione della loro quota nel capitale sociale è dovuta esclusivamente all'ingresso di Itainvest in tale capitale. La Commissione può pertanto considerare che tale criterio è soddisfatto. L'apporto di capitale pubblico non deve superare il valore effettivo dell'impresa (ad eccezione delle PMI). Anche questo criterio è rispettato, in quanto l'apporto di capitale di Itainvest (7 miliardi di ITL, ossia 1,75 miliardi effettivi, in considerazione del sovrapprezzo di 4,0) è inferiore sia al capitale sociale di Floramiata S.p.A. (2,632 miliardi di ITL) sia al suo valore (10,5 miliardi di ITL) 12. L'apporto di capitale deve essere proporzionale alla partecipazione degli investitori privati, che deve avere una rilevanza economica reale L'aumento di capitale verrà sottoscritto integralmente da Itainvest. Pertanto, il summenzionato principiononèrispettatoelacommissionepotrebberitenerechenonvengarispettatoil principio dell'investitore privato. Tuttavia, l'intervento è accompagnato dalla costituzione, da parte di Floramiata, di garanzia sotto forma di warrants a favore di Itainvest, che le consentiranno in ogni caso di recuperare il proprio investimento con il rendimento summenzionato. In tal, il rischio connesso all'apporto di capitale si annulla e l'operazione può essere assimilata a un prestito, rendendo pertinente il raffronto tra il tasso di riferimento e la redditività del progetto. Inoltre, la summenzionata comunicazione della Commissione relativa all'applicazione degli articoli 92 e 93 (attualmente 87 e 88) del trattato CE alla partecipazione delle autorità pubbliche stabilisce, al punto 3.2, che un apporto di nuovo capitale pubblico alle imprese non costituisce aiuto di Stato qualora la partecipazione riguardi PMI le cui prospettive possono giustificare una partecipazione pubblica superiore al volume di investimenti privati nelle stesse imprese (come nella fattispecie, se si considera che secondo Deloitte & Touche Consulting il risultato netto di Floramiata continuerà ad aumentare durante il periodo di partecipazione di Itainvest al capitale della società, per passare da 1,937 a 2,822 miliardi di ITL in cinque anni, e a 3,847 miliardi di ITL, qualora Itainvest dovesse rimanere nel capitale di Floramiata più di cinque anni). A tutti questi parametri si aggiunge l'impegno esplicito di Itainvest di esercitare tutti i diritti e le facoltà (comprese le opzioni put e call) che le spetteranno in virtù del suo ingresso nel capitale della società Floramiata. 11 In realtà, nell'ipotesi penalizzante la redditività è pari al 3,98%. Le autorità italiane hanno tuttavia innalzato il tasso in modo da rimanere al di sopra del tasso di riferimento. 12 Calcolato da Deloitte & Touche Consulting. 5

6 Ciò premesso e dato che tutti gli altri criteri applicabili sono rispettati, la Commissione può ritenere che Itainvest interviene in circostanze che sarebbero accettabili per un investitore privato operante nelle normali condizioni di un'economia di mercato. Decisione Alla luce della precedente analisi e dell'impegno a notificare la sussistenza della partecipazione al capitale di Floramiata qualora l'intervento dovesse durare più di 5 anni, la Commissione può ritenere che la partecipazione di Itainvest al capitale della società Floramiata non costituisce aiuto di Stato ai sensi dell'articolo 87, paragrafo 1 del trattato. Ove la presente lettera dovesse contenere informazioni riservate da non divulgare, si prega informarne la Commissione entro 15 giorni lavorativi dalla data di ricezione della presente. Ove non riceva una domanda motivata in tal senso entro il termine indicato, la Commissione presumerà l'esistenza del consenso alla comunicazione a terzi e alla pubblicazione del testo integrale della lettera, nella lingua facente fede, sul sito Internet La domanda dovrà essere inviata a mezzo lettera raccomandata o fax al seguente indirizzo: Commissione europea Direzione generale dell agricoltura Direzione B.2. RuedelaLoi,200 B-1049 BRUXELLES Fax n.: 32 (0) Voglia gradire, Signor Ministro, i sensi della mia alta considerazione. Per la Commissione Pedro SOLBES MIRA 6