Psicologia Generale I
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- Giulia Nicoletti
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1 Psicologia Generale I Dott.ssa Paola Ricciardelli Dipartimento di Psicologia Edificio U6-3026c, int paola.ricciardelli@unimib.it Ricevimento: Giovedì, 11:30-12:30 1
2 Sommario Il concetto di attenzione ed alcuni fenomeni ad essi legata Le funzioni e le componenti dell attenzione Lo studio sperimentale dell attenzione La misura dei Tempi di Reazione (TR) 2
3 Dalla ns. vita quotidiana: Cercare posto in un parcheggio Farsi distrarre da un cartellone pubblicitario bizzarro mentre si è alla guida Espressioni del linguaggio corrente come: Non mi sono accorto oppure Non ho notato Non posso star dietro a tutto oppure Concentrati solo sulle parti importanti sono strettamente legate al concetto di attenzione 3
4 L attenzione? Tutti sanno cos è l attenzione. E l atto per cui la mente prende possesso in forma limpida e vivida di uno fra tanti oggetti e fra diverse correnti di pensieri che si presentano come simultaneamente possibili. La focalizzazione e la concentrazione della coscienza ne rappresentano l essenza. Essa implica l abbandono di certe cose, per poter trattare in modo più efficace con altre, ed è uno stato che trova precisamente il suo opposto in quello stato di dispersione, confusione, che viene detto distrazione William James,
5 Cos è e cosa fa l attenzione? L attenzione è una risorsa psichica (mentale), quindi non direttamente osservabile Poi, in qualche modo limita, o meglio seleziona solo alcuni aspetti della realtà 5
6 Domanda? Guardando una scena visiva la nostra impressione da osservatori è di vedere l intera scena in tutti i suoi dettagli. E davvero così? 6
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8 The Door Study Solo 7 su 15 (46.6%) realizzano che c è stato un cambio di persona (Simons e Levin, 1998) 8
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10 Cecità inattenzionale La mancata percezione (consapevole) di oggetti nel ns campo visivo è definita Cecità Inattenzionale o diattentiva Simons and Chabris (1999). 10
11 Un po di magia. Buona giornata! Nel mio prossimo numero vi mostrerò come possa controllare la vostra mente attraverso il computer 11
12 Un po di magia. Seleziona mentalmente una carta tra queste e memorizzatela Ora sussurra il nome della tua carta a chi ti sta di fianco 12
13 Un po di magia. Ho selezionato la carta che avete scelto e l ho rimossa Sorpresi? Carl Il Mago Cautley 13
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16 Cecità al cambiamento Il cambiamento può passare del tutto inosservato La cecità al cambiamento (change blindness) consiste nell incapacità di notare cambiamenti rilevanti nella scena quando questi si verificano insieme ad altri eventi visivi 16
17 Cosa ci dicono tutti questi esempi? Guardare non coincide con vedere Es. Leggere un libro Esiste una disparità tra la ricchezza della ns. esperienza e i dettagli della ns. rappresentazione di questa esperienza In ogni istante solo una minima parte dell informazione che proviene dall ambiente circostante viene elaborata e percepita consapevolmente 17
18 I limiti imposti a e dall attenzione Il mondo circostante è ricco d informazioni ed in continuo cambiamento Ci è richiesto di agire adeguatamente nello spazio e nel tempo Solo l informazione rilevante per il comportamento deve essere selezionata L attenzione assolve questo compito limitando la quantità di info che in un dato momento viene elaborata a livello consapevole E la presenza dell attenzione che consente o meno la percezione consapevole del cambiamento 18
19 Ri-definire l attenzione L attenzione non è un qualcosa di unitario, ma riguarda piuttosto una varietà di fenomeni psicologici anche molto diversi fra loro, né ha una localizzazione unica nel sistema nervoso. Non esiste un unico meccanismo di selezione. Ad esempio, l attenzione può agire direttamente sulla selezione di un particolare spazio nella scena visiva, oppure rendere il sistema generalmente più sensibile a certe caratteristiche a prescindere dal punto in cui si trovano. 19
20 Ri-definire l attenzione L attenzione è anche necessaria per la costruzione di una rappresentazione coerente dell intera scena visiva es. Change Blindness I meccanismi attentivi operano in tutte le modalità sensoriali. 20
21 Quando agisce l attenzione? Scegliere una bevanda da un distributore Selezionare un solo stimolo tra tanti Scrivere mentre si parla al telefono Fare più cose contemporaneamente Preparare il caffè Eseguire di più azioni in sequenza (es. piano d azioni) Controllore di volo Prestare attenzione per un lungo periodo 21
22 Le molteplici funzioni dell attenzione Selezione Distribuzione di risorse Assegna delle priorità Controllo delle azioni Formula piani di azione stabilendo l ordine in cui eseguirle Concentrazione 22
23 Componenti dell attenzione Attenzione selettiva (o focale) Attenzione divisa Attenzione sostenuta e vigilanza Queste componenti dell attenzione interagiscono fra loro, anche se sono sistemi parzialmente differenziati e dissociabili 23
24 Lo studio dell attenzione Lo studio della prestazione umana Abilità e limiti L analisi degli aspetti cognitivi Processi e meccanismi che determinano la prestazione umana La relazione tra processi attentivi e substrato neuronale La neuropsicologia e le neuroscienze cognitive 24
25 Scopo della ricerca Spiegare i meccanismi di funzionamento delle componenti attentive Facilitarne il buon funzionamento e prevenire il malfunzionamento (es. errori umani ) Individuare le cause del mancato funzionamento 25
26 L approccio dell elaborazione dell informazione (HIP) L approccio HIP = la cornice teorica ed empirica nella maggior parte degli studi sui processi attentivi Input ambientali Registri Sensoriali Visivo Uditivo. Tattile Memoria di lavoro Le informazioni non ripetute vanno perdute rapidamente MLT o Magazzino permanente Output o Risposta 26
27 Metologia e strumenti per lo studio dell attenzione Gli strumenti utilizzati per l analisi e la comprensione dei processi attentivi: 1) Resoconti verbali (es. esperimenti sul CB) 2) Metodologia dei tempi di reazione (TR) 3) Metodologia delle neuroscienze Tecniche di neuroimaging (fmri)-localizzazione Potenziali evocati (ERP)-Sequenza temporale 2) e 3) permettono di esaminare l elaborazione mentale conscia e inconscia 27
28 La misura dei Tempi di Reazione (TR) Si basa sulla cronometria mentale: L analisi dei tempi impiegati dalla mente per compiere determinate operazioni Si confrontano due tempi di risposta corrispondenti a due situazioni diverse Il Tempo di reazione (TR) è la quantità di tempo che intercorre tra la presentazione dello stimolo e l emissione della risposta. 28
29 Quali TR? I TR semplici Compiti molto semplici Presentazione di un solo stimolo e possibilità di una sola risposta Es. Compiti di rilevamento dello stimolo (detection)=premere il tasto di risposta tutte le volte che viene presentato uno stimolo I TR di scelta Compiti più complessi Lo stimolo è scelto da un insieme di stimoli ed il soggetto deve scegliere tra due o più risposte Es. Compiti di scelta=premere il tasto di dx se compare un cerchio, quello di sinistra se compare un rettangolo 29
30 Quali TR? Metodo del go/no go Lo stimolo è scelto da un insieme di stimoli ed il soggetto deve scegliere di dare o non dare una sola risposta Es. Compiti di go/no go = premere la barra spaziatrice solo quando compare un cerchio, non dare nessuna risposta quello se compare un rettangolo Il TR ci permette di esaminare l andamento temporale dell elaborazione dell informazione e quanto è efficiente l elaborazione 30
31 Riassumendo... Cos è l attenzione Varietà di fenomeni psicologi anche molto diversi tra loro Si parla di componenti dell attenzione Cosa fa l attenzione? Selezione e filtra l informazione Influenza la prestazione Ci permette di far fronte ad eventi imprevisti (es. sistema di priorità) Lo studio sperimentale dell attenzione Prestazione, comportamento e le operazioni cognitive alla base di esso L approccio HIP La misura dei TR 31
32 Esercizio Secondo voi, è più facile notare una lampadina che si accende tra tante lampadine spente, o una lampadina che si spegne tra tante accese? Es. Insegna luminosa Perché? 32
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