ADOLESCENTI E SCUOLA: METOMOTIVANDO UN PERCORSO SU METODO E MOTIVAZIONE ALLO STUDIO IL METODO: PROPOSTE E STRUMENTI APRILE 2016

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1 ADOLESCENTI E SCUOLA: METOMOTIVANDO UN PERCORSO SU METODO E MOTIVAZIONE ALLO STUDIO IL METODO: PROPOSTE E STRUMENTI APRILE 2016 Dott.ssa Pecchi Marta Psicologa In collaborazione con ITIS Galileo Galilei Arezzo 1

2 LE TEMATICHE CHE AFFRONTEREMO INSIEME PERCHE MOLTI ALUNNI HANNO DIFFICOLTA A SCUOLA? INTRODUZIONE: COSA NON E MAI STATO SVELATO SULL APPRENDIMENTO VERSO UN METODO EFFICACE APPROFONDIMENTI LE TECNICHE DI MEMORIA ALCUNI SUGGERIMENTI PRATICI LE MAPPE CONCETTUALI E MENTALI METACOGNIZIONE: RIFLETTERE SUL MIO MODO DI STUDIARE: ATTEGGIAMENTI E CONVINZIONI STILI E STILI STRUTTURAZIONE DI CASE STUDY

3 COSA APPRENDERO OGGI Quali sono i blocchi dell apprendimento e come aggirarli Cosa è il flow e come attivarlo? Quali sono le indicazioni più recenti della ricerca sul metodo di studio? Le fasi dello studio Metacognizione, atteggiamenti, convinzioni e stili come influenzano l apprendimento?

4 APPRENDIMENTO L'apprendimento è un cambiamento relativamente permanente che deriva da nuova esperienza o dalla pratica di nuovi comportamenti, ovvero una modificazione di un comportamento complesso, abbastanza stabile nel tempo, derivante dalle esperienze di vita e/o dalle attività dal soggetto. Esso è dunque un processo "esperienziale": le nostre esperienze, compresa l'attuazione di nuove attività, possono infatti influenzare significativamente le nostre connessioni neuronali e quindi le nostre strutture cerebrali.

5 IL SUCCESSO SCOLASTICO

6 ECCO PERCHE A SCUOLA SI APPRENDE A FATICA ESPERIENZA SENSAZIONE DI COMPETENZA EMOZIONI POSITIVE VOGLIA DI CRESCITA PERSONALE E DI DIVULGAZIONE DI QUANTO APPRESO

7 IL METODO DA AUTODIDATTI

8 PERCHE GLI ALUNNI HANNO DIFFICOLTA A SCUOLA? TOGLIAMO IL FRENO A MANO Sondaggio 1400 genitori di alunni scuola media e superiore Padova Quali sono le difficoltà che tuo figlio incontra di più nell apprendimento?

9 DIECI RISPOSTE 1.noia 2. mancanza di concentrazione 3. mancanza di interesse 4. mancanza di motivazione 5. mancanza di obiettivi 6. mancanza di metodo 7. non riesco ad individuare i concetti chiave 8. memorizzazione 9. atteggiamento 10. ansia

10 IL TUO FLOW: QUANDO IL LIVELLO DI ABILITA E PROPRORZIONATO AL LIVELLO DI SFIDA O DIFFICOLTA

11 COME ENTRARE NEL FLOW Il Videogioco La durata della situazione (partite) 2. Interesse verso l argomento 3. Sentirsi protagonista 4. Senso di sfida 5. Obiettivo chiaro e preciso

12 DURATA DELLA SITUAZIONE

13 I MITICI 40

14 INTERESSE VERSO L ARGOMENTO Vividezza concretezza realta Condivisione (insieme) Aggancio con la realtà Competenza (sensazione di profonda gratificazione motivazione intrinseca) Dimostrazione (io valgo e te lo dimostro) Sfida (posso fare ancora meglio)

15 SENTIRSI PROTAGONISTI IMPORTANTI La valorizzazione personale dell alunno CHI VALORIZZA L ALUNNO? I genitori, il proff, se stesso? Il messaggio dell Insegnante Il messaggio genitoriale: non lo vedi come credo in te?

16 AUTOSTIMA E AUTOCOMPETENZA

17 L AUTOSTIMA IL QUESTIONARIO

18 OBIETTIVO CHIARO E PRECISO DESIDERIO: Voglio sapere l inglese..voglio andare meglio a scuola.. OBIETTIVO In questo ciclo voglio saper ripetere il verbo essere e saperlo usare in una breve conversazione

19 PER COSTRUIRE UN OBIETTIVO Un verbo operativo Uno scopo specifico Un vantaggio finale che ottengo Es. sottolinea con il giallo (VO) i concetti chiave pensati (S) cosi da poterli schematizzare in una mappa e visualizzare (O)

20 GRAFICO OBIETTIVI

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22 COSA NON E MAI STATO DETTO SULL APPRENDIMENTO Efficienti VS efficaci La tinteggiatura della stanza STAI USANDO GLI STRUMENTI ADATTI?

23 IL CONO DELL APPRENDIMENTO

24 APPRENDIMENTO ATTIVO SWITCH OWNERSHIP IL TRASFERIMENTO DELLE COMPETENZE RENDI L APPRENDIMENTO REALE: STUDIA PER SPIEGARE Qual è il concetto centrale? Che cosa mi fa venire in mente? Cosa è difficile e come posso chiarirlo a chi non sa? Qual è il punto chiave? Come si collegano? Cosa serve per sapere questo?

25 ENTRIAMO NEL VIVO: VERSO UN METODO EFFICACE

26 1. ORGANIZZAZIONE SENSORIALE MATERIALI INTERNA: EMOZIONI

27 GLI UFFICI DI GOOGLE

28 EMOZIONI E STUDIO Quali emozioni provo mentre studio? Quali emozioni vorrei provare? Quali emozioni provo quando faccio la cosa che più mi piace: la visualizzazione QUANDO CI SI ANNOIA O SI VIVONO EMOZIONI NEGATIVE IL RENDIMENTO E BASSO: la didattica del sorriso d90pm

29 2. PORSI IN MODO ATTIVO UNA POSTURA ATTIVA E UNA MENTE ATTIVA MENTE BOMBARDATA E RIFIUTO COGNITIVO Metodo paradosso: RICERCA LE INFORMAZIONI SENZA SUBIRLE, anticipando l attacco La curiosita che crea competenza: il gioco dei perché e la sua scomparsa

30 INVITO A FARSI DOMANDE L autodialogo metacognitivo e il metodo dell anticipazione Cosa mi interessa? Cosa meno? Cosa so già? Cosa ricordo? Cosa potrei incontrare? Cosa significa..? Cosa secondo me è collegato a..? Come si arriva a questo? Cosa c è prima? Cosa serve per? Cosa vorrei sapere o imparare? PIU RICHIAMO PIU APPRENDO

31 IL PRINCIPIO DI PARETO APPLICATO ALLO STUDIO: INDIVIDUARE LA LISTA DELLE COMPETENZE E DELLE DOMANDE

32 3. CAPIRE LA STRUTTURA DEL LIBRO Introduzione Prefazione Sommario indice Guida al testo immagini- mappe -allegrezza-marilena-righetti-fabiotottola/chimica-per-noi-edizioneverde/ #prettyphoto/1/

33 5. PIANIFICARE IL TEMPO..SERIAMENTE La regola del Apprendimento funzionale e rispettoso delle caratteristiche della mente Informazioni che riesco a richiamare durante l apprendimento: la regola PEAR OBIETTIVO PER OGNI CICLO AUTENTICO, FATTIBILE E SFIDANTE

34 RECALL DURING LEARNING

35 40..TROPPI O TROPPO POCHI Coltivare la concentrazione

36 IL BERSAGLIO DELLA CONCENTRAZIONE CONVINZIONI IMPOTENZA APPRESA CONCENTRAZIONE EMOZIONI NEGATIVE STRESS DISTRAZIONI ANSIA

37 MONITORARE IL PROPRIO LIVELLO DI CONCENTRAZIONE LIVELLO ORE 9 X ORE 9:40 X ORE 10:00 X ORE 11:30 X

38 LA PIANFICAZIONE SETTIMANALE SE L ORARIO SCOLASTICO E IMPOSTO STA A NOI A PIANIFICARLO IN MODO STRATEGICO A CASA

39 6 E 7. LA LETTURA GENERALE E LA LETTURA CRITICA Leggere il titolo del capitolo Visionare la conclusione (leggere domande, schemi) Leggere i titoli Visionare immagini e didascalie Visionare i grafici Leggere le parole in grassetto No sottolineatura OBIETTIVO: ORIENTARSI NELLA MAPPA

40 LA LETTURA CRITICA NON STUDI PER IMPARARE MA STUDI PER SPIEGARE: In questo passaggio qual è il punto chiave? Quali parole lo richiamano? Finche non rispondi non sottolinei CONCETTO CHIAVE PAROLE CHE MI AIUTANO A RIEVOCARLO COSTRUZIONE GANCI MENTALI SOTTOLINEO I GANCI E SOLO QUELLI

41 SOTTOLINEO PER CREARE UN PERCORSO

42 IN UNA PAROLA SOLA..RIELABORAZIONE Non serve avere una testa piena ma una testa ben fatta- Morin Rielaborare significa lavorare sul testo 1. di fronte ad ogni concetto bisogna chiedersi se si possiede una buona immagine mentale Es. Ormoni trasmissione informazioni- SMS Ho una rappresentazione chiara nella mia mente di mitocondrio, enzima, equazione, logaritmo, canoni estetici, barocco?

43 LAVORARE SUL TESTO 2 Applicabilita pratica LEGAME TRA TEORIA E REALTA.. A COSA CI SERVE STUDIARE QUESTO? PERCHE DEVO STUDIARE CHIMICA? STUDIA E BASTA! -chimica/9727/default.aspx

44 LAVORARE SUL TESTO 3 CREARE COLLEGAMENTI CONTINUI E SAPER ORGANIZZARE LE INFORMAZIONI

45 8. FASE DI VERIFICA Ripercorro le parole chiave mentalmente chiedendomi se riuscirei a spiegarle ad una persona che non sa nulla del testo- posso organizzare le parole chiave in una MAPPA MENTALE

46 MAPPA MENTALE

47 MEMORIZZARE I CONCETTI CHIAVE LE TECNICHE DI MEMORIA: conoscere tecniche per memorizzare numeri, parole, formule, date, tabelline, concetti

48 LA NOSTRA MEMORIA

49 COME FUNZIONA LA NOSTRA MEMORIA Partiamo dalle basi. La nostra memoria funziona per associazioni di immagini A COLORI, quindi tutto cio che si desidera memorizzare con minor sforzo va tradotto in un immagine mentale ES. CAVALLO

50 COME FORMARE L IMMAGINE MENTALE E fondamentale coinvolgere tutti i nostri 5 sensi Attivando i sensi attiviamo noi stessi e andiamo a costruire il posto in cui il documento verra riposto (metafora della memoria come biblioteca)

51 LA MEMORIA DUNQUE FUNZIONA PER IMMAGINI.. La seconda caratteristica importante è che essa fa costantemente delle associazioni: 1. di immagini 2. di suoni 3. di idee o concetti

52 TERZA E QUARTA CARATTERISTICA La nostra memoria è emotiva: assieme al ricordo si ricorda l emozione La nostra memoria è creativa, semplicemente per una sua attitudine: tutto ciò che è strano e fuori dall ordinario si ricorda meglio!

53 IL METODO P.A.V. Serve a verificare la correttezza di un associazione mnemonica. Essa deve rispettare le tre regole: 1.PARADOSSO 2.AZIONE 3.VIVIDO

54 PER STUPIRVI.. FACCIAMO INSIEME QUESTO TEST DI MEMORIA F_cGY

55 MEMORIZZARE I NUMERI E I CONCETTI THE SHAPE SYSTEM e LA CONVERSIONE FONETICA TONY BUZAN E LE MAPPE MENTALI

56 9. L ESPOSIZIONE Comprendere NON E SUFFICIENTE A RICORDARE PREPARAZIONE MENTALE COMUNICAZIONE

57 PREPARAZIONE MENTALE PRIMO PASSO ATTENUARE LE EMOZIONI NEGATIVE E LE CONVINZIONI BOICOTTANTI Autoistruzioni autosuggestioni e autodialogo Emozioni che provo e che vorrei provare Tecniche di visualizzazione ed esercizi di rilassamento muscolare

58 L IO BAMBINO E L IO ADULTO Il bisogno di conforto e il bisogno di accudimento

59 LA VISUALIZZAZIONE DELL INTERROGAZIONE Vivida, 5 sensi, nitida, più reale Visualizzare il risultato desiderato: le autoprofezie della mente..la tua mente ti accontenta sempre sia quando tu pensi che la cosa vada bene sia quando ti stai autosabotando

60 SAPETE COME SI FREGANO LE AUTOPROFEZIE? Riconoscendo la paura e le emozioni intanto, poi parlandosi e visualizzando..per riprendere il controllo della mente Es. mai parlare usando negazioni..o imperativi negativi..non TI AGITARE..NON FARE QUESTO, NON BUTTARTI GIU ECC..

61 LA COMUNICAZIONE: IL POTERE DEL VIDEO FILMARSI RIVEDERSI- AUTOVALUTARSI- RIFLETTERE

62 10. MEMORIZZARE A LUNGO TERMINE Costruire una strada nella mente..dal tosaerba all asfaltatrice

63 IL PIANO DEL RIPASSO SU BASE SCIENTIFICA Il ripasso aggiunge ogni volta uno strato di asfalto alla strada delle informazioni. Ogni volta esse si fisseranno di più ma ci sarà sempre qualche ciuffo d erba pronto a ricrescere per un po. Per evitarlo, prima di farlo spuntare, depositiamo un altro strato di asfalto. PIANO SCIENTIFICO DEL RIPASSO DOPO UN ORA DOPO UN GIORNO DOPO UNA SETTIMANA DOPO UN MESE DOPO SEI MESI (SE NECESSARIO)

64 NON ESISTE SUCCESSO SENZA METODO MA.. IL RUOLO DELLA MOTIVAZIONE, DELLA METACOGNIZIONE, DELLE CONVINZIONI E DEGLI ATTEGGIAMENTI, DEGLI STILI COGNITIVI..

65 DE BENI 2013 METACOGNIZIONE PROCESSI CHE COORDINANO L ATTIVITA MENTALE E RIFLETTONO SU DI ESSA

66 METACOGNIZIONI CALDE E FREDDE

67 LA METACOGNIZIONE DIVENTA CAPACITA DI MENTALIZZARE ESSA PRODUCE CONOSCENZE METACOGNITIVE E INDUCE PROCESSI DI CONTROLLO CHE REGOLANO LE CONOSCENZE STESSE IL LIVELLO PERSONALE DIVENTA CENTRALE

68 MENTALIZZARE COMPORTA CONSAPEVOLEZZA DEL SE, RICONOSCIMENTO DEL SE E DEGLI ALTRI, TEORIE INGENUE DELLA MENTE, STILI COGNITIVI, SISTEMA ATTRIBUTIVO, CREDENZE E CONVINZIONI STIMARE E FARE PREVISIONI, CONTROLLARE E SCEGLIERE, MONITORARE

69 METACOGNIZIONE COME LA DIREZIONE DA DENTRO A DENTRO Si puo insegnare la metacognizione a scuola? Si possono aiutare gli studenti a diventare..filtri CONSAPEVOLI E AUTOREGOLATI E SOPRATTUTTO CON CAPACITA DI AUTODETERMINAZIONE DELLA PROPRIA QUALITA COGNITIVA E UMANA? 4iams&nohtml5=False

70 CONVINZIONI E ATTRIBUZIONI TEORIE IMPLICITE, PERCEZIONE DI AUTOEFFICACIA, OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO, ATTRIBUZIONI

71 TEORIE IMPLICITE Convinzioni personali circa la staticità o la modificabilità Teoria incrementale L idea di poter sviluppare la propria intelligenza. E associata ad un superiore atteggiamento strategico e a maggiori aspettative di riuscita. Teoria dell entità L idea di non poter sviluppare la propria intelligenza. Questo porta ad affrontare solo situazioni verso le quali ci si sente portati e ad evitare le altre.

72 IDEE SULLA PROPRIA INTELLIGENZA

73 AUTOEFFICACIA L autoefficacia si riferisce alla percezione soggettiva di riuscire a controllare e ad affrontare una situazione con successo. L esercizio del controllo SI NO ASPETTATIVE DI RIUSCITA ASPETTATIVE DI FALLIMENTO IMPEGNO EVITAMENTO/FUGA BUONII RISULTATI SCARSO RENDIMENTO

74 AUTOEFFICACIA E ASPETTI COGNITIVI, EMOTIVI, MOTIVAZIONALI Percezione di alta autoefficacia Percezione di bassa autoefficacia Aspettative di successo Scelta del compito mediamente difficile Obiettivi concreti e ben definiti Impegno nel compito alto (coping) Persistenza alta Attribuzione di Impegno Fiducia in sé, soddisfazione Aspettativa di fallire Scelta del compito facile Obiettivi non chiari e irraggiungibili Impegno nel compito basso (evitamento) Persistenza bassa Attribuzione di Abilità Ansia, depressione (impotenza appresa)

75 Impotenza appresa Senso di incapacità appreso attraverso esperienze fallimentari, vissute come il riflesso della propria mancanza di abilità e vissuto di impotenza di fronte a questa condizione. Livello cognitivo Livello emotivo Percezione di mancanza di controllo e di non riuscire a padroneggiare la situazione. Si ha paura, ansia di fronte alle situazioni che non si vorrebbero affrontare, apatia e rassegnazione di fronte ai fallimenti che sono vissuti come inevitabili, depressione per la propria incapacità di riuscire.

76 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Mete che gli studenti si prefiggono di realizzare Quantità: es. numero di pagine, scadenze Qualità: es. valore (importanza data alle varie materie) credenze (come è inteso apprendimento)

77 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO OBIETTIVI DI PRESTAZIONE: scopo principale dimostrare le proprie conoscenze per ottenere il consenso sociale Motivazione estrinseca OBIETTIVO DI PADRONANZA: acquisire nuove competenze, senza il bisogno di dimostrare niente a nessuno Motivazione intrinseca

78 PRESTAZIONE PADRONANZA Scarso impegno nei compiti Scelta di compiti semplici in cui si è sicuri di riuscire Paura del fallimento Fallimento come mancanza di abilità Clima scolastico competitivo Impegno ai massimi livelli Scelta di compiti difficili, compito come sfida Non paura del fallimento Fallimento come scarso impegno Clima scolastico cooperativo

79 2.LE ATTRIBUZIONI Processi attraverso i quali gli individui interpretano le cause degli eventi Permettono di predire il comportamento al successo Non sono statiche ma possono essere modificate grazie all esperienza ed all insegnamento

80 QUANTI TIPI DI ATTRIBUZIONI ESISTONO? (WEINER) LOCUS OF CONTROL Interno: impegno, abilità, esperienza Esterno: aiuto, fortuna, situazioni STABILITA CONTROLLABILITA Cause stabili: abilità, caratt. compito Cause instabili: impegno, fortuna, aiuto Cause controllabili: impegno Cause incontrollabili: fortuna

81 CARATTERISTICHE DI STILI ATTRIBUTIVI Impegno Strategico IMPEGNO MANCANZA IMPEGNO Se insuccesso cerca soluzioni strategiche, mantiene aspettative positive Molto funzionale ad apprendimento Negatore ABILITA CAUSE ESTERNE Abile ABILITA MANCANZA DI ABILITA Non riconosce responsabilità x insuccesso Poca riflessione su errori Convinzione che le cose riescano senza impegno Prestazioni dipendono da capacità Se insuccesso non si è portati Poca persistenza; tanto impegno = scarsa abilità

82 CARATTERISTICHE DI STILI ATTRIBUTIVI Depresso CAUSE ESTERNE MANCANZA DI ABILITA Se molti insuccessi impotenza appresa: perdita di percezione di controllo, rassegnazione, passività, vergogna Assenza di impegno porta a risultati mediocri che confermano la convinzione Ansia da prestazione e possibili forme depressive Disfunzionale ad apprendimento Pedina CAUSE ESTERNE CAUSE ESTERNE Fatalismo, scarso impegno, passività Rabbia (se attribuzione a mancanza di aiuto) o rassegnazione (se attribuzione alla sfortuna)

83 EMOZIONI CONSEGUENTI AD ATTRIBUZIONI ABILITA /NON ABILITA IMPEGNO/NON IMPEGNO SUPERBIA SODDISFAZIONE VERGOGNA SENSO DI COLPA AIUTO/NON AIUTO GRATITUDINE RABBIA FORTUNA/SFORTUNA SORPRESA SORPRESA

84 E TU CHE STILE HAI?

85 PARLA GARDNER.. ekps

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100 ALLA SCOPERTA DEL PROPRIO STILE NUOVI TERMINI.. Adattatore/Innovatore Assimilatore/Esploratore Superficiale/Profondo Destro/Sinistro

101 STILI A CALDO. Stili a caldo..conoscere il proprio stile coinvolgendo gli studenti in attività in diretta.. Insegnante osservatore invisibile, utilizza griglie di riferimento e conduce la discussione finale

102 ESEMPI DI ATTIVITA Parole e immagini Mi presento, le mie convinzioni. Simulazione di studio Indovina il greco

103 E STILI A FREDDO Questionari, interviste, scelte multiple ESEMPI.. 1. Nella vita di tutti i giorni 2. Quando studio storia.. 3. Ma che lingua parli? 4. Un giorno con il Signor Armando 5. Una visita al Museo dell apprendimento 6. La comprensione di un testo

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105 TO BE CONTINUED GRAZIE PER L ATTENZIONE DOTT.SSA MARTA PECCHI martapecchi@gmail.com

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