ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI BALANGERO

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1 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI BALANGERO ANNO SCOLASTICO 2014/2015 1

2 Il P.O.F. è: IL DOCUMENTO fondamentale costitutivo dell identità culturale e progettuale dell Istituto Comprensivo che formalizza in un progetto unico il complessivo processo educativo delle diverse realtà scolastiche UN PERCORSO dinamico destinato a crescere nel tempo, con l esperienza e la partecipazione di tutti i soggetti, docenti, genitori e studenti, interessati e coinvolti Si fonda su criteri di : Flessibilità Progettualità Collegialità Responsabilità Inclusione Valorizzazione Ha il compito di : Definire l identità dell Istituto, rendendo espliciti sia l offerta formativa della scuola sia le scelte conseguenti Attivare processi di condivisione, favorendo la coesione e l unitarietà dei diversi operatori scolastici Orientare il cambiamento trovando un punto di incontro con il territorio e le famiglie Migliorare la qualità del servizio, in base agli esiti della valutazione di sistema 2

3 INDICE: Le caratteristiche del nostro Istituto pag. 4 Le nostre scuole 5 Riferimenti e recapiti 6 Organigramma e Organi Collegiali 7 Finalità e principi educativi 8 Obiettivi educativi generali 9 Scelte metodologiche e didattiche 10 Inclusione scolastica 12 Continuità educativa 13 L orientamento scolastico 14 La valutazione 15 Modelli organizzativi : Scuola dell infanzia 19 Scuola Primaria 20 Scuola Secondaria di 1 grado 23 Progetti 25 Sicurezza 28 Nuove tecnologie 29 Monitoraggio dell offerta formativa 30 Allegati 3

4 CARATTERISTICHE DEL NOSTRO ISTITUTO L Istituto Comprensivo di Balangero nasce il 1 settembre 2000 dalla fusione delle Scuole dell Infanzia di Balangero, Cafasse e Monasterolo, delle Scuole primarie di Balangero, Cafasse, Mathi e Grosso e delle Scuole Secondarie di Balangero, Cafasse e Mathi. L istituto Comprensivo ha riunito in sé numerose realtà scolastiche dislocate su un territorio abbastanza vasto. Tali realtà si presentano assai diverse fra di loro sia per l appartenenza a vari ordini di scuola, sia per la peculiarità della storia, della tradizione educativa e dell organizzazione interna di ognuna di esse. Fin dall inizio della sua costituzione, i docenti si sono impegnati costantemente a confrontarsi, a cercare nel lavoro quotidiano linee guida comuni, nella convinzione che la diversità non sia un ostacolo bensì una ricchezza. La situazione socio-ambientale è quella tipica di un area un tempo prettamente agricola, che ha vissuto un notevole cambiamento per l insediarsi sul territorio di un discreto numero di aziende tessili e meccaniche a partire dagli anni sessanta. Alcune di queste imprese hanno però attraversato periodi di crisi con la conseguente ristrutturazione o la riconversione di alcune di esse e la chiusura di altre. L ambiente socio-culturale è abbastanza eterogeneo, tuttavia non vi sono grandi dislivelli, né aree di particolare disagio o benessere preponderanti, tali da connotare in un senso o nell altro la fisionomia della popolazione scolastica. Tale situazione emerge anche dalle indagini svolte nel corso degli ultimi anni. La composizione del tessuto sociale si è modificata recentemente con l inserimento degli alunni stranieri che attualmente raggiungono il 7% del totale della popolazione scolastica. La proposta formativa ha dovuto di conseguenza adeguarsi all insieme dei cambiamenti verificatisi all interno di tale contesto La molteplicità degli enti locali, dei servizi, delle associazioni presenti sul territorio ha costituito e costituisce attualmente una risorsa cui attingere, con cui confrontarsi e collaborare, per migliorare l azione formativa attraverso il coinvolgimento anche di attori esterni, ma soprattutto per individuare sempre meglio i bisogni del territorio cui la scuola deve rispondere. In tale contesto, si avrà cura di valorizzare e quindi utilizzare le risorse presenti nelle varie scuole o nei territori in cui esse operano per rendere il più possibile qualificata l offerta formativa. Il rapporto scuola-extrascuola non potrà poi prescindere da una corretta interazione con le famiglie, fondata sul rispetto del bambino e del suo patrimonio culturale da parte della scuola, ma anche dalla comprensione delle famiglie stesse circa le esigenze e gli obiettivi formativi di quest ultima. A tale proposito, sarà indispensabile impostare con i genitori un dialogo finalizzato a far comprendere come il rispetto delle regole di convivenza, nella scuola come nella società, sia condizione fondamentale per ogni vita di relazione 4

5 LE NOSTRE SCUOLE sede nome alunni sezioni CAFASSE Magnoni & Tedeschi 50 2 BALANGERO M. Palberti 70 3 MONASTEROLO G. Giachetti 44 2 sede nome alunni classi CAFASSE G. Marconi BALANGERO E. De Amicis sede nome alunni classi CAFASSE A. Brofferio 77 5 MATHI G. Marconi GROSSO 86 5 BALANGERO 10 Martiri 84 5 MATHI B. Vittone POPOLAZIONE SCOLASTICA TOT ; 28% 164; 17% sc. Infanz sc primaria sc second 555; 55% 5

6 BALANGERO Scuola dell Infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria di I grado infanziabalangero@icbalangero.it primariabalangero@icbalangero.it secondariabalangero@icbalangero.it CAFASSE Scuola dell Infanzia infanziacafasse@icbalangero.it Scuola dell Infanzia Monasterolo infanziamonasterolo@icbalangero.it Scuola Primaria primariacafasse@icbalangero.it Scuola Secondaria di I grado secondariacafasse@icbalangero.it MATHI Scuola Primaria primariamathi@icbalangero.it Scuola Secondaria di I grado secondariamathi@icbalangero.it GROSSO Scuola Primaria primaria grosso@icbalangero it Segreteria d Istituto: Piazza X Martiri, 3 Balangero FAX DIRIGENTE E VICARIO del DIRIGENTE ricevono su appuntamento ORARIO DELLA SEGRETERIA PER IL PUBBLICO Dal lunedì al mercoledì Giovedì e venerdì Durante il periodo di sospensione dell attività didattica l orario sarà: Sito Internet: TOIC829003@istruzione.it 6

7 ORGANIGRAMMA Dirigente Scolastico Prof. G. Brachet Contol DSGA Mariella Nosotti Funzioni Strumentali Collaboratore vicario 2 Collaboratore Vicario del DSGA Coordinatori Sezioni Orizzontali Coordinatori di Plesso Assistenti Amministrativi Coordinatori Dipartimenti Coordinatori Commissioni, Progetti d Istituto Docenti Addetti alla sicurezza Addetti ai sussidi Addetti alle attività parascolastiche Addetti alla comunicazione Collaboratori scolastici Referente Educazione fisica Referente della DSA Referente HC Referente della valutazione Referente rete Coordinatori di classe Tutor Insegnanti neoassunti ORGANI COLLEGIALI La gestione democratica dell Istituto e la partecipazione dei genitori alla vita della scuola sono attuate attraverso i seguenti organismi COLLEGIO DEI DOCENTI Plenario Sezioni Orizzontali Commissioni Dipartimenti Organo tecnico CONSIGLIO D ISTITUTO Docenti Genitori ATA Organo di governo elettivo CONSIGLIO di: Intersezione Interclasse Classe Docenti Genitori Organi tecnici e propositivi Comitato di valutazione Gruppo per l integrazione Comitato di garanzia 7

8 FINALITÀ EDUCATIVE GENERALI La scuola è luogo di incontro e di crescita di persone. Persone sono gli insegnanti e persone sono gli allievi. Educare istruendo significa essenzialmente tre cose: 1. consegnare il patrimonio culturale che ci viene dal passato, perché non vada disperso e possa essere messo a frutto; 2. preparare al futuro i giovani, fornendo loro quelle competenze indispensabili per essere protagonisti all interno del contesto economico-sociale in cui viviamo; 3. accompagnare il percorso di formazione personale che uno studente compie nella costruzione della propria personalità PRINCIPI ISPIRATORI Gli obiettivi educativi non possono che fare riferimento alle nuove Indicazioni per il Curricolo. In esse la convivenza democratica trova grande rilevanza, perché è intesa non solo come capacità di star bene insieme, bensì di conoscere, accettare e rispettare culture diverse. Quindi, in conformità alle Indicazioni nazionali e nell ottica della continuità e unitarietà pedagogica, la nostra scuola promuove: LA CENTRALITÀ DELLA PERSONA: Lo studente è al centro dell azione educativa in tutti i suoi aspetti cognitivi, affettivi, relazionali. L azione educativa favorisce lo star bene a scuola. UNA NUOVA CITTADINANZA La scuola si apre alle famiglie e al territorio. La scuola affianca al compito dell insegnare ad apprendere quello dell insegnare ad essere. La scuola deve formare cittadini italiani che siano nello stesso tempo cittadini dell Europa e del mondo. UNA NUOVA CULTURA La scuola sviluppa nell alunno le capacità per comprendere, valutare, affrontare positivamente i continui cambiamenti. La scuola si pone come comunità educante che valorizza la dimensione della persona alla ricerca di un progetto comune e condiviso. 8

9 OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI La scuola pone al centro dei suoi obiettivi la formazione, l apprendimento e l insegnamento in condizioni di serenità e benessere L organizzazione delle attività s impernia sulla spinta motivazionale ad insegnare e ad apprendere in un rapporto interattivo fra adulto e bambino/ragazzo che abbia come sfondo l emozione del conoscere e il desiderio dell apprendere. Diventano pertanto obiettivi educativi generali: formare gli allievi sul piano cognitivo e culturale perché possano affrontare positivamente l incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali e professionali, presenti e futuri; accompagnare gli alunni attraverso un percorso pluriennale di crescita che si fonda su scelte educative condivise; rispettare l unità psico-fisica del bambino-ragazzo per uno sviluppo integrale e armonico della persona; costruire una solida preparazione di base favorendo l acquisizione di saperi e competenze ritenuti essenziali; prevenire le varie forme di disagio che possano verificarsi nelle fasi della crescita, nelle tappe dell apprendimento scolastico e nel passaggio da un ciclo all altro; favorire la relazione interpersonale nel riconoscimento e nel rispetto delle diversità educando al confronto, alla condivisione, al rispetto delle regole della convivenza civile; promuovere il benessere in ogni alunno attraverso percorsi di educazione alla salute, alla sicurezza; sviluppare negli alunni il senso di identità e di appartenenza in un ottica di formazione di una cittadinanza attiva e consapevole; promuovere culture e pratiche inclusive attraverso una più stretta collaborazione fra tutte le componenti della comunità educante. 9

10 SCELTE METODOLOGICHE E DIDATTICHE Tutti coloro che operano nella scuola concorrono, ciascuno secondo la propria funzione, a rendere operativo il Piano dell Offerta Formativa nell ottica della Qualità attraverso: l utilizzo ottimale delle risorse la flessibilità oraria ed organizzativa il confronto continuo sulle necessità e disponibilità il coinvolgimento di tutti gli operatori per realizzare un miglioramento continuo relazioni positive con le famiglie l applicazione di modelli e strumenti di valutazione condivisi la verifica puntuale dei processi e dei risultati Le linee didattico-metodologiche vengono attuate attraverso i CAMPI DI ESPERIENZA nella Scuola dell Infanzia e le singole DISCIPLINE nella scuola Primaria e Secondaria Nella scuola dell Infanzia I CAMPI DI ESPERIENZA IL SÈ E L ALTRO: le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme IL CORPO IN MOVIMENTO: identità, autonomia, salute LINGUAGGI, CREATIVITÁ, ESPRESSIONE: gestualità, arte, musica, multimedialità I DISCORSI E LE PAROLE: comunicazione, lingua, cultura LA CONOSCENZA DEL MONDO: ordine, misura, spazio, tempo, natur 10

11 Nella scuola Primaria e Secondaria LE DISCIPLINE LINGUA ITALIANA: strumento per conoscere, comunicare ed integrarsi; MATEMATICA: per pensare per fare per contare; LINGUE STRANIERE: conoscere le lingue per essere cittadini del mondo; SCIENZA E TECNOLOGIA: mezzo per capire la realtà che ci circonda sperimentando e riprovando; EDUCAZIONE AL SUONO ED ALLA MUSICA: mezzo per comunicare, esprimere e socializzare; SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE: attività fisica per star bene con se stessi e con gli altri; GEOGRAFIA: mezzo per orientarsi e per individuare aspetti e problemi dell interazione uomoambiente; STORIA, EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA E ALLA COSTITUZIONE: per la formazione di cittadini attivi e consapevoli; ARTE E IMMAGINE: creatività attraverso l osservazione, la percezione e la rielaborazione della realtà; RELIGIONE: opportunità per capire se stessi e gli altri, scelta di valori per crescere insieme; ATTIVITÀ ALTERNATIVA all insegnamento della religione cattolica CURRICOLO D ISTITUTO Il nostro Istituto Comprensivo, nell ambito della propria autonomia didattica ed organizzativa, ha elaborato il Curricolo all interno del Piano dell Offerta Formativa traducendo didatticamente gli obiettivi di apprendimento posti dalle Indicazioni. Il Curricolo si articola attraverso i Campi di Esperienza nella Scuola dell Infanzia e attraverso le discipline nella scuola Primaria e Secondaria di 1 grado. Il percorso curricolare formativo, unitario, traduce gli standard presenti nelle indicazioni nazionali in percorsi disciplinari contestualizzati all ambiente e condivisi da tutti i docenti. 11

12 INCLUSIONE SCOLASTICA La scuola si pone l obiettivo della massima integrazione e del pieno sviluppo delle potenzialità degli alunni che si trovano in situazione di disagio (relazionale, comunicativo, cognitivo). Tutti i docenti sono tenuti a creare, all interno di ciascuna classe/gruppo, un ambiente favorevole al raggiungimento di una effettiva integrazione e non di un semplice inserimento. In conformità con la nuova normativa sono destinatari dell intervento a favore dell inclusione tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES ) comprendenti: Disabilità (legge 104/92 art 3 commi 1, 2 Disturbi evolutivi specifici ( legge 170/2010) Svantaggio socio-economico; linguistico-culturale: comportamentale-relazionale La Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 ricorda che ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che la scuola offra adeguata e personalizzata risposta Diventa pertanto compito della scuola ridurre o rimuovere quelle barriere che limitano l apprendimento e la partecipazione attraverso l utilizzo di pratiche inclusive esplicitate nel PAI (Piano Annuale per l Inclusione ) che l Istituto adotta e condivide all inizio dell anno scolastico. Il nostro Istituto a tal fine intende: definire pratiche condivise tra tutto il personale del nostro Istituto; favorire l accoglienza e l integrazione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali attraverso percorsi comuni, individualizzati o personalizzati che fanno coesistere socializzazione e apprendimento favorire la diagnosi precoce e i percorsi didattici riabilitativi; incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari, durante il percorso di istruzione e di formazione; adottare forme di verifica e valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti. Per gli alunni nuovi italiani (in generale di lingua madre non italiana) è attiva una Commissione specifica che si occupa di fornire strumenti ed elaborare strategie atti al raggiungimento di tale obiettivo. In alcuni casi è previsto l intervento del mediatore culturale nella prima fase dell inserimento. Agli insegnanti, nelle cui classi sono presenti alunni diversamente abili, vengono affiancati docenti aggiuntivi per un numero variabile di ore. Il docente di sostegno ha il compito di facilitare i processi di apprendimento dell alunno in difficoltà predisponendo, in collaborazione con il team / consiglio di classe, percorsi individualizzati e interventi mirati all interno della classe, in situazione di piccolo gruppo o singolarmente. Per garantire ad ogni alunno in difficoltà un percorso adeguato e rispettoso della singola persona, il consiglio di classe/interclasse/intersezione predispone un Piano Educativo Individualizzato (PEI). A questo proposito si evidenzia la presenza di un gruppo per l integrazione all interno del quale vengono prese in esame le singole problematiche e le eventuali soluzioni. Per gli alunni con diagnosi di disturbo specifico d apprendimento (DSA, EES) i docenti mettono in atto le indicazioni operative che il MIUR ha fornito alle istituzioni scolastiche in merito agli strumenti dispensativi e compensativi a disposizione di questi alunni (pc con software di videoscrittura e sintesi vocale; calcolatrice; formulari, tabelle). I docenti, seguendo le indicazioni della normativa vigente, approfondite durante corsi di formazione specifici, mettono in atto strategie metodologiche adeguate (programmazione delle interrogazioni, 12

13 ampliamento del tempo a disposizione per le verifiche, ). La valutazione e la verifica degli apprendimenti tiene conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni. Il nostro Istituto seguendo le Linee Guida Ministeriali ha predisposto, per questi alunni, un documento specifico ( modello PDP ) Nell ottica della promozione del successo formativo di ciascun alunno, la scuola predispone interventi di recupero a favore di alunni che manifestano generiche difficoltà d apprendimento dovute a svantaggio socio-culturale che determina demotivazione, ritardo nell apprendimento, difficoltà nell acquisizione della strumentalità di base, problemi comportamentali, anche sotto forma di tutoraggio individuale. Per questi alunni si cercherà di organizzare interventi di personalizzazione dell insegnamento per il raggiungimento de saperi essenziali agevolando l integrazione sociale e culturale. Inoltre il nostro Istituto aderisce al progetto Istruzione Domiciliare rivolto agli alunni che per gravi motivi di salute, non possono frequentare le lezioni. Gli interventi formativi a domicilio sono svolti da docenti del Plesso. In questo modo si cerca di realizzare pienamente la finalità della scuola di base, di essere una scuola PER TUTTI E PER CIASCUNO CONTINUITÁ EDUCATIVA La continuità educativa, affermata nelle indicazioni per la scuola dell infanzia, per la scuola primaria e per la scuola secondaria di primo grado, investe l'intero sistema formativo di base e sottolinea il diritto di ogni bambino e di ogni ragazzo ad un percorso scolastico unitario, organico e completo che valorizzi le competenze già acquisite, che riconosca la specificità e la pari dignità educativa di ogni scuola cercando di attenuare le difficoltà che spesso si presentano nel passaggio tra i diversi ordini di scuola. L obiettivo fondamentale sarà quella di individuare e condividere strategie comuni sia di carattere cognitivo, sia comportamentale, sulla base delle quali costruire gli itinerari del percorso educativo e di apprendimento e di realizzare altresì un clima culturale, relazionale ed istituzionale che consenta a tutti di partecipare ed essere protagonisti. Non si tratta di rendere omogenei gli ambienti e le esperienze che sono differenti tra loro, ma di costruire un percorso che colleghi le diverse specificità: in questo modo l alunno potrà mantenere, anche nel cambiamento, la consapevolezza della propria identità e del proprio ruolo. La continuità deve essere intesa come momento di reale e proficua collaborazione tra gli insegnanti dei tre ordini di scuola che intendono dare importanza alla centralità dell alunno nel processo di insegnamento - apprendimento. In questi anni nel nostro Istituto sono state condotte esperienze di incontro tra i vari ordini di scuola che dovranno essere consolidate: Incontri tra docenti per una migliore conoscenza degli alunni e per uno scambio di informazioni sulla situazione di inserimento nella nuova realtà scolastica Visite degli alunni della Scuola dell Infanzia alla Scuola Primaria e degli alunni delle quinte alla Scuola Secondaria per familiarizzare con l ambiente e le persone che incontreranno nel successivo anno scolastico Incontri tra docenti delle classi finali per concordare le prove in uscita-ingresso 13

14 ORIENTAMENTO SCOLASTICO Generalmente per orientamento si intende l'insieme delle iniziative tese a favorire una scelta consapevole degli studi da seguire e della professione da intraprendere, tenendo conto della personalità, delle attitudini dimostrate, delle condizioni familiari, sociali e ambientali, nonché delle tendenze del sistema produttivo e delle possibilità di occupazione. In realtà, nella sua accezione più piena, l'orientamento è un processo lungo e incessante verso l'autonomia che non investe solo il periodo scolastico, ma l'intero arco della vita, nell'ottica di un'autentica educazione permanente. E' un processo che la scuola non può ridurre ad attività di orientamento in momenti prestabiliti e limitati, per es. a fine ciclo. Gli alunni devono essere costantemente coinvolti, motivati e stimolati ad essere artefici coscienti, non condizionati, della loro crescita culturale e psicologica. Si tratta, in definitiva, di favorire i processi di autoconsapevolezza, di autonomia di pensiero, di confronto con se stessi e con gli altri, per acquisire una positiva immagine di sé e un buon equilibrio interiore. L'alunno che vive serenamente la realtà scolastica ha i reali presupposti per orientarsi consapevolmente, utilizzare nuove forme di comunicazione, raggiungere il successo personale e scolastico, consolidare e rafforzare l autostima. Il periodo che va dai 3 ai 14 anni è fondamentale per la costruzione del Progetto di vita di ogni persona perché fornisce le basi che permettono a ciascuno di affrontare in modo positivo le esperienze successive di istruzione e formazione. La scuola occupa gran parte dei nostri primi anni di vita, e non è solo un luogo dove si imparano delle cose, dei contenuti, delle informazioni che poi ci serviranno per il futuro, ma si impara anche a vivere, a confrontarci con gli altri, a pianificare delle scelte e soprattutto a conoscere noi stessi. Ecco perché questo lungo tempo deve essere affrontato al meglio. Certo non è facile: i bambini e i ragazzi hanno bisogno di essere accompagnati in questo percorso, affinché possano capire quali sono i loro interessi, che cosa li mette maggiormente in difficoltà, che cosa vorranno fare da grandi, perché riescono più facilmente ad imparare alcune materie piuttosto che altre, affinché incomincino ad imparare come rapportarsi con il mondo degli adulti e con i loro coetanei nel modo più sereno e proficuo per loro. L orientamento, quale attività istituzionale delle scuole di ogni ordine e grado, costituisce parte integrante dei curricoli di studio e, più in generale, del processo educativo e formativo fin dalla scuola d infanzia. Esso si esplicita in un insieme di attività che mirano a formare e potenziare le capacità delle studentesse e degli studenti di conoscere se stessi, gli ambienti in cui vivono, i mutamenti culturali e socio-economici, le offerte formative, affinché possano essere protagonisti di un personale progetto di vita e partecipare allo studio e alla vita familiare e sociale in modo attivo, paritario e responsabile. Il nostro Istituto nell ottica dell orientamento: FAVORISCE la conoscenza di se stessi per individuare le potenzialità di ognuno, integrando la propria attività con progetti, laboratori, collaborazioni con enti esterni. INCORAGGIA il più ampio confronto con il mondo esterno, arricchendo le personalità con letture, attività teatrali, sport, test orientativi CREA le occasioni per far emergere le attitudini e le capacità in vista di scelte responsabili, ampliando l orizzonte culturale con visite guidate, mostre, film, fruizione di biblioteche 14

15 LA VALUTAZIONE La valutazione è parte integrante della progettazione non solo come controllo degli apprendimenti, ma anche come verifica dell intervento didattico al fine di operare con flessibilità sul progetto educativo. La valutazione accompagna i processi di insegnamento/apprendimento e consente un costante adeguamento della progettazione didattica in quanto permette ai docenti di: personalizzare il percorso formativo di ciascun alunno; predisporre collegialmente percorsi individualizzati per i soggetti in situazione di insuccesso. fornire all alunno uno strumento per implementare il proprio livello di consapevolezza del percorso formativo intrapreso Tale valutazione, di tipo formativo, ha il compito di: fare il punto della situazione; individuare eventuali errori di impostazione del lavoro; impostare soluzioni e rendere possibile la realizzazione del progetto educativo. Nella Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado i docenti in sede di programmazione prevedono e mettono a punto prove di verifica degli apprendimenti, da utilizzare: in ingresso; in itinere; nel momento conclusivo. Nel corso degli incontri di dipartimento, i docenti hanno elaborato le prove comuni per la valutazione delle competenze finali per tutte le classi/sezioni di ogni ordine di scuola. I risultati ottenuti, adeguatamente tabulati, costituiranno la base di partenza per il miglioramento dell offerta formativa dell intero Istituto. I risultati delle verifiche e delle valutazioni sono trasmessi alle famiglie mediante comunicazioni sul diario o sul quaderno e discusse di norma durante le riunioni di classe e i colloqui individuali. Al termine di ogni quadrimestre viene compilata la scheda di valutazione. Costituiscono oggetto della valutazione periodica e annuale: gli apprendimenti, che riguardano i livelli raggiunti dagli allievi nelle conoscenze/abilità individuate negli Obiettivi Formativi formulati dai docenti, desunti dalle Indicazioni Nazionali; il comportamento dell alunno, considerato in ordine al grado di interesse e alle modalità di partecipazione alla comunità educativa della classe e della scuola, all impegno, alla capacità di relazione con gli altri. La valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti e della certificazione delle competenze da essi acquisite è espressa in decimi ed illustrata con giudizio analitico, sul livello globale di 15

16 maturazione raggiunto dall alunno, come indicato nel Regolamento Ministeriale sulla valutazione degli alunni. Un ulteriore verifica degli apprendimenti verrà effettuata con la somministrazione delle PROVE INVALSI nelle classi seconde e quinte della Scuola Primaria e nelle classi prime e terze della Scuola Secondaria di primo grado. CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA Ai sensi dell art. n. 1 comma 5 del DPR 122/09 Il collegio dei docenti definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità e trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della libertà di insegnamento. Detti criteri e modalità fanno parte integrante del piano dell offerta formativa. Il Collegio dei docenti dell Istituto Comprensivo di Balangero ribadendo che la valutazione dello studente : è un momento delicato in cui si intrecciano elementi di diversa natura che coinvolgono conoscenze, competenze, abilità, fattori relazionali e ambientali; deve tener conto, oltre che dei risultati raggiunti in termini di apprendimento, anche di altre componenti che attengono alla personalità dell alunno: impegno, serietà nello studio, livello di interesse e di partecipazione, progressione nell apprendimento; deve essere il più possibile formativa, in modo che ognuno possa superare le proprie difficoltà. effettuerà la valutazione e l attribuzione dei voti disciplinari in base ai seguenti criteri : 1. adozione, in linea di massima e compatibilmente con il tipo di prova, di punteggi compresi fra 0 e 10 per le prove di verifica sommativa proposte in corso d anno, in particolare per quelle oggettive, relative alle classi 4 e 5 della Scuola Primaria e per tutte le classi della Scuola Secondaria; 2. punteggio minimo nelle suddette prove, per le classi della Scuola Primaria, non inferiore al 4; 3. adozione di una valutazione compresa tra 4 e 10 sui documenti ufficiali La valutazione del comportamento per la Scuola Primaria e per la Scuola Secondaria viene fatta tenendo conto dei seguenti fattori: Capacità di autocontrollo Rispetto delle regole Attenzione e partecipazione Responsabilità verso i doveri scolastici (compiti, studio, materiale) 16

17 DESCRITTORI DI RIFERIMENTO PER LA SCHEDA DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA VOTO DESCRITTORI Conoscenze incomplete o inesistenti degli argomenti trattati Esposizione orale e/o scritta confusa e scorretta Produzione difficoltosa e incompleta Scarse capacità organizzative Obiettivi non raggiunti Conoscenza frammentaria e superficiale degli argomenti trattati Esposizione scritta e/o orale approssimativa Produzione non adeguata Insufficienti capacità organizzative Obiettivi raggiunti in modo parziale Conoscenza essenziale degli argomenti trattati Esposizione scritta e/o orale semplice ma sufficientemente corretta Produzione sufficiente Limitata capacità organizzativa Obiettivi raggiunti in modo sufficiente Conoscenze generali discrete Esposizione scritta e/o orale abbastanza chiara e corretta Produzioni semplici, ma precise Discreta capacità organizzativa Obiettivi raggiunti in modo discreto Buona conoscenza degli argomenti trattati Esposizione scritta e/o orale corretta Produzione chiara e coerente Buona capacità organizzativa Obiettivi raggiunti in modo abbastanza completo Conoscenza completa degli argomenti trattati Esposizione scritta e/o orale corretta e sicura Produzione completa, precisa e chiara Capacità organizzativa più che buona Obiettivi raggiunti in modo completo Conoscenza approfondita degli argomenti trattati Esposizione personale dei contenuti con l uso di linguaggi specifici Produzione completa /originale con collegamenti interdisciplinari Ottima capacità organizzativa Obiettivi raggiunti in modo completo e sicuro 17

18 SCUOLA SECONDARIA VOTO DESCRITTORI Conoscenza incompleta o inesistente degli argomenti trattati Esposizione orale e/o scritta confusa e scorretta Scarse capacità organizzative Produzione molto limitata Obiettivi non raggiunti Conoscenza frammentaria e superficiale degli argomenti trattati Esposizione orale e/o scritta approssimativa Limitate capacità organizzative Produzione incompleta e imprecisa Obiettivi raggiunti in modo parziale Conoscenza essenziale degli argomenti trattati Esposizione orale e/o scritta semplice ma sufficientemente corretta Sufficienti capacità organizzative Produzione essenziale Obiettivi raggiunti in modo sufficiente Discreta conoscenza degli argomenti trattati Esposizione orale e/o scritta abbastanza chiara e corretta Capacità organizzative abbastanza autonome Produzione semplice ma precisa Obiettivi raggiunti in modo sostanziale Buona conoscenza degli argomenti trattati Esposizione orale e/o scritta corretta Buone capacità organizzative Produzione chiara e coerente Obiettivi raggiunti in modo abbastanza completo Conoscenza completa degli argomenti trattati Esposizione corretta e rielaborazione personale dei contenuti Capacità organizzative pienamente autonome Produzione completa con adeguati riferimenti anche interdisciplinari Obiettivi raggiunti in modo completo Conoscenza approfondita degli argomenti trattati Esposizione precisa e rielaborazione personale e critica dei contenuti Eccellenti capacità organizzative Produzione completa e originale con agili collegamenti interdisciplinari Obiettivi raggiunti in modo completo e articolato 18

19 MODELLI ORGANIZZATIVI SCUOLA DELL INFANZIA La scuola dell infanzia è caratterizzata dall apprendere attraverso l esperienza, l esplorazione, la socializzazione. FINALITA Al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze (come si evince dalle indicazioni per il curricolo) la scuola dell Infanzia si pone la finalità di promuovere lo sviluppo dell IDENTITÀ, dell autonomia, delle competenze, della cittadinanza attraverso i campi d esperienza: - il sé e l altro - il corpo e il movimento - linguaggi, creatività, espressione - i discorsi e le parole - la conoscenza del mondo. Ogni singola scuola, attraverso la programmazione, prevedrà obiettivi generali e specifici, attività e verifiche atte al raggiungimento delle finalità educative. METODOLOGIA Base di ogni attività proposta è un esperienza pratica che permetta agli alunni un adeguata base rappresentativa. Ampio spazio viene riservato alla vita di gruppo per valorizzare il vissuto del bambino e guidarlo gradualmente all acquisizione di un sapere personale e condiviso. Le metodologie intendono fare leva sulla motivazione e sul coinvolgimento attivo degli alunni alle attività educative, rispettando le potenzialità di ciascuno in un luogo di apprendimento sereno e collaborativi che porti ad aumentare il livello di autonomia di ognuno. Si favoriranno: - i metodi di gioco, ricerca, esplorazione ed i lavori di gruppo, con la mediazione/regia didattica dell insegnante; - interventi educativi volti a favorire la comprensione e l acquisizione delle regole di comportamento e indispensabili alla vita comunitaria della sezione ed il loro rispetto.. ORARIO E ORGANIZZAZIONE DIDATTICA L'orario delle tre scuole dell'infanzia dell'istituto Comprensivo di Balangero (Balangero-Cafasse- Monasterolo) si estende nell'arco di otto ore giornaliere (dal lunedì al venerdì), dalle 8.30 alle con l'anticipo alle h.8.00 e il posticipo alle h per coloro che per motivi di lavoro ne fanno richiesta. Ogni plesso modulerà il suo orario in base alle proprie esigenze, come risulta dalla programmazione di plesso. L'orario delle insegnanti varia a seconda dell'organizzazione interna di ciascun plesso. I nuovi iscritti non frequentando ancora il turno pomeridiano, nelle prime due settimane, non usufruiscono della mensa. 19

20 In ciascuno dei tre plessi la suddivisione dell'orario di servizio dei docenti è tale da favorire il buon andamento delle attività didattiche previste nella programmazione sia di laboratorio antimeridiano che pomeridiano e di sezione. Il percorso educativo avviene attraverso la specializzazione delle insegnanti nei campi di esperienza previsti dalle "Indicazioni per il Curricolo". Le compresenze e le attività di laboratorio di piccolo gruppo organizzate sono utili mezzi per favorire l individualizzazione dell insegnamento e la motivazione all apprendimento individuale e nel gruppo. SCUOLA PRIMARIA La scuola primaria è caratterizzata dall acquisizione delle abilità strumentali e dalla prima organizzazione di saperi disciplinari FINALITÀ Attuare un processo di alfabetizzazione culturale: - offrendo a ogni bambino contesti e modi in cui sia effettivamente possibile esercitare le diverse intelligenze; - garantendo la crescita dell autonomia e della sicurezza psicologica; - promuovendo l acquisizione, ai diversi livelli, di tutti i fondamentali tipi di linguaggio e la progressiva costruzione della capacità di pensiero riflesso e critico; - potenziando l espressività e l indipendenza di giudizio. Educare alla partecipazione alla vita sociale e alla convivenza democratica: - sostenendo l alunno nella progressiva conquista della sua autonomia di giudizio, di scelta, di assunzione di impegni; - organizzando il lavoro scolastico anche con l adesione a iniziative promosse dagli Enti locali e da Associazioni culturali e sportive; - favorendo l inclusione di tutti gli alunni con Bisogni educativi speciali ( BES) Pur salvaguardando la libertà di insegnamento, curare il più possibile l unitarietà dell insegnamento, intesa come coerenza di metodologie e comportamenti. A tal proposito, gli insegnanti utilizzeranno al meglio le ore di programmazione, anche al fine di organizzare attività comuni e stabilire insieme le fondamentali regole da rispettare e da far rispettare. Attuare un percorso che accompagni gli alunni nel passaggio da un patrimonio di cultura e di comportamenti strettamente legati alla loro esperienza a una prima consapevolezza delle categorie presenti nelle discipline di studio, che danno significato a ciò che essi via via apprendono. 20

21 METODOLOGIE Le varie attività didattiche si svolgono secondo i seguenti criteri: ampia autonomia programmatica e gestionale dei vari plessi scolastici (che esplicitano ciascuno la propria offerta formativa) nell ambito di un progetto generale comune e condiviso e di una metodologia basata sul confronto e la collaborazione; ottimale utilizzo possibile delle risorse collaborazione attiva con il territorio (enti e istituzioni varie) e coinvolgimento delle associazioni di volontariato; costante attenzione al mondo affettivo del bambino e alla sua sicurezza psicologica; costruzione di un ambiente in cui le capacità di ciascuno, anche di coloro che presentano difficoltà dovute a situazioni di svantaggio o di handicap, siano valorizzate e utilizzate da tutti, in uno spirito di collaborazione attiva. Allo stesso modo, attenzione alle eccellenze e valorizzazione delle loro capacità e potenzialità; massimo coinvolgimento possibile degli alunni nel lavoro, con particolare attenzione ai ritmi di apprendimento e ad una coerente integrazione tra le varie attività, curricolari e non; particolare attenzione alla lingua italiana come canale comunicativo di tutti gli apprendimenti. Il tutto per costruire un sereno ambiente di apprendimento, che metta in gioco livelli cognitivi, esperienziali ed attitudinali e produca il piacere di apprendere. ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE Le Indicazioni Nazionali definiscono gli obiettivi specifici di apprendimento, per le diverse classi, ma lasciano ampio margine alla costruzione dei percorsi formativi. L attività didattica si sviluppa secondo criteri consolidati da tempo e può essere organizzata e svolta con modalità diverse, allo scopo di rendere più efficace l intervento formativo, senza trascurare la necessità di personalizzare gli interventi: lezione collettiva a livello di classe; attività di gruppo; interventi individualizzati. Ciò comporta l assunzione del principio secondo il quale non si può insegnare/educare se non attraverso un processo che, per essere realizzato, necessita di: analisi delle pre-conoscenze e individuazione delle potenzialità; osservazione in itinere degli sviluppi nelle diverse aree che compongono la personalità; adeguamento delle proposte didattiche alle reali potenzialità dei singoli alunni. La Scuola Primaria ha un orario che, tenuto conto della scelta operata dalle maggior parte delle famiglie all atto dell iscrizione, è calcolabile di norma, in 40 ore settimanali, distribuite in cinque mattine e cinque pomeriggi comprensivi del tempo mensa. Il Plesso di Grosso ha un orario che di norma non prevede la frequenza del venerdì pomeriggio. 21

22 Le Indicazioni Nazionali per i piani di studio personalizzati prevedono per la Scuola Primaria le seguenti discipline: ITALIANO STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE GEOGRAFIA INGLESE MATEMATICA SCIENZE TECNOLOGIA MUSICA ARTE ED IMMAGINE SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE RELIGIONE/ATTIVITÀ ALTERNATIVA Il monte-ore minimo, relativo ad ognuna di queste discipline, è stato così definito: Per la classe prima: lingua italiana matematica-tecnologia storia-cittadinanza /Costituzione-geografia scienze ed. immagine ed. motoria ed. musicale religione lingua inglese totale 6 ore 6 ore 4 ore 2 ore 1 ora 1 ora 1ora 2 ore 1 ora 24 ore Le restanti ore si gestiranno all interno dei team dei docenti in modo condiviso. Alla Religione cattolica/attività alternativa sono destinate due ore settimanali. Particolare attenzione viene data all educazione alla sicurezza, in spirito di prevenzione e con l impegno dell educazione degli utenti della Scuola a rispettare le condizioni di sicurezza e ad affrontare eventuali incidenti/infortuni/incendi senza panico e con il massimo senso di responsabilità. Viene inserita nella programmazione l educazione alla legalità, cittadinanza e Costituzione come richiesto dalle direttive ministeriali. 22

23 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO La scuola secondaria di primo grado è caratterizzata dalla ricerca dello sviluppo armonico di ogni singolo ragazzo, attraverso l approfondimento delle capacità espressive, l assimilazione di linguaggi specifici, nuove e diverse esperienze culturali e l educazione al metodo scientifico FINALITÀ promozione dello sviluppo della persona nella sua globalità; acquisizione di un metodo di studio efficace; acquisizioni di conoscenze fondamentali specifiche; acquisizione di competenze logiche, scientifiche, linguistiche, espressive e operative; maturazione della coscienza di sè e del proprio rapporto con il mondo esterno; sviluppo della capacità di collaborazione; acquisizione delle capacità di operare scelte realistiche e responsabili. SCELTE METODOLOGICHE La metodologia verrà scelta secondo la peculiarità di ogni disciplina. Si attueranno interventi per valorizzare l esperienza e le conoscenze degli alunni; incoraggiare l apprendimento collaborativo creando un clima sociale positivo sollecitando il dialogo e la comunicazione; adottare atteggiamenti coerenti in armonia con gli stili educativi scelti di comune accordo; rispettare le diversità valorizzando le risorse di ciascuno. LINEE ORGANIZZATIVE creare spazi per la revisione sistematica dei saperi; sperimentare il metodo dell apprendere; favorire l integrazione e la socializzazione; favorire l inserimento degli alunni delle classi prime creando un rapporto di continuità con l esperienza pregressa e, per le classi successive, sviluppare un clima di appartenenza, di collaborazione e di consapevolezza dei propri cambiamenti; favorire una migliore conoscenza di sé, delle proprie attitudini e competenze al fine di operare scelte consapevoli. 23

24 ORARIO MATERIE CURRICOLARI Ripartizione oraria del tempo da dedicare alle singole discipline. MATERIE CURRICOLARI LEZIONI SETTIMANALI Normale Prolungato ITALIANO + appr STORIA 2 3 GEOGRAFIA 1 2 SCIENZE MATEMATICHE 4 5 SCIENZE FISICHE, CHIMICHE, NATURALI 2 2 LINGUA STRANIERA INGLESE 3 3 LINGUA STRANIERA FRANCESE 2 2 EDUCAZIONE ARTISTICA 2 2 EDUCAZIONE MOTORIA 2 2 EDUCAZIONE MUSICALE 2 2 TECNOLOGIA 2 2 RELIGIONE 1 1 TOTALE ore mense Le contemporaneità dei docenti delle classi a Tempo Prolungato vengono utilizzate per attività di recupero e/o approfondimento come da programmazione di ogni singolo plesso. Particolare attenzione viene data all educazione alla sicurezza, in spirito di prevenzione e con l impegno dell educazione degli utenti della Scuola a rispettare le condizioni di sicurezza e ad affrontare eventuali incidenti/infortuni senza panico e con il massimo senso di responsabilità. Viene inserita nella programmazione l educazione alla legalità, cittadinanza e Costituzione come richiesto dalle direttive ministeriali. 24

25 PROGETTI L Istituto Comprensivo arricchisce l offerta formativa elaborando progetti che. mirano al conseguimento di obiettivi trasversali a tutte le discipline, rispondono alle esigenze dell utenza; si avvalgono della collaborazione di esperti ed enti locali; costituiscono l approfondimento di attività programmate. I tempi di realizzazione dei progetti variano: alcuni hanno durata annuale, altri prevedono pacchetti orari; alcuni progetti sono comuni a tutte le scuole dell istituto, altri caratterizzano classi, scuole o gruppi. Tutti i progetti hanno una pluralità di valenze formative, ma sono stati raggruppati sulla base della finalità prevalente in aree tematiche: ATTIVITÀ SPORTIVA L attività fisica è un esperienza significativa sia per il potenziamento delle competenze motorie, sia per la formazione della personalità ed è uno strumento valido per favorire l aggregazione sociale, la solidarietà e il senso civico: EDUCAZIONE AMBIENTALE In questa area convergono tutti quei progetti che approfondiscono tematiche legate direttamente o indirettamente all ambiente e agli aspetti scientifici ad esso correlato. I percorsi attivati aiutano a conoscere e a comprendere le problematiche ambientali e a rispettarne i valor EDUCAZIONE ALLA SALUTE Gli interventi vogliono promuovere un percorso formativo il più organico e completo possibile, facilitare il passaggio fra ordini di scuola, prevenire il disagio e favorire l integrazione, aiutare bambini e ragazzi a crescere in modo armonioso dal punto di vista fisico, psicologico ed affettivo ED. LINGUISTICO-ESPRESSIVA Percorsi finalizzati al potenziamento degli apprendimenti linguistici e alla valorizzazione della cultura locale in collaborazione con le famiglie e il territorio con l obiettivo finale di evitare insuccessi scolastici NOI CREATIVI Interventi mirati al recupero, consolidamento e potenziamento degli apprendimenti e alla valorizzazione dei diversi linguaggi: voce, gestualità, drammatizzazione, suoni, musica, manipolazioni e trasformazioni di materiali, esperienze grafico-pittoriche, multimedialità. La funzione di questi codici linguistici sviluppa il senso estetico, educa alla conoscenza di se stessi, degli altri e della realtà. 25

26 PROGETTI D ISTITUTO Questi progetti, comuni alle diverse scuole, caratterizzano l offerta formativa del nostro Istituto, in collaborazione con Enti esterni o con altre scuole del territorio per gestire al meglio l attività di aggiornamento e di ricerca. In particolare assume grande valenza formativa il tema della sicurezza quale elemento fondamentale per la gestione e la tutela della salute degli operatori e degli utenti, alunni e famiglie. Sicurezza ed Educazione alla sicurezza Move up Integrazione alunni stranieri Valutazione e miglioramento Rete sulle indicazioni Nazionali Orientarsi Supporto ed assistenza informatica ai plessi e sito web Invalsi Visite mediche classi II e V Promuovi saperi e sapori Stage studenti Albert presso sc. Infanzia e Primarie La frutta nelle scuole Laboratorio scuola/formazione Sportello d ascolto Gruppo sportivo PROGETTI SCUOLA DELL INFANZIA CAFASSE MONASTEROLO BALANGERO Lingua inglese (5 anni) Calcio(5 anni) Propedeutica al basket Lingua inglese (4-5 anni) Danze popolari (5 anni) Ed. stradale Ed. alimentare Gioco motricità Danze tradizionali 26

27 PROGETTI DELLA SCUOLA PRIMARIA CAFASSE BALANGERO MATHI GROSSO Progetto tecnico scuola volley Minitennis Un mondo di colori Educare all affettività Noi artisti Arte contemporanea Ed. civica e sicurezza Nuoto Minivolley Incontrando il flauto Incontrando le note Psicomotricità Musica da giardino Ed. stradale Le pigotte Lab. Di danza Insieme si può.. Teatran..do emozionan..do Il linguaggio delle emozioni Minibasket Minivolley Nuoto Ed, ritmo suono musica Laboratorio di cucina Twirling Musicoterapia Visite mediche Minivolley Linguaggi musicali La cultura del dono Balli tradizionali Progetto didattico a sostegno di alunni PROGETTI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CAFASSE BALANGERO MATHI I colori della festa Concorso fotografico Adolescenza Puliamo il mondo Legalità Nuoto Sessualità Orientamento Bullismo Ed. alimentare Pallacanestro, pallavolo.pallamano,calcio Domus-Maf Recupero Ed. sessuale Recupero Lab. Scuola/formazione 2013 anno della cultura italiana in USA Legalità Mensa Alfabetizzazione alunno Nuovo Italiano Educazione sessuale Recupero Visite mediche Lab. Scuola/formazione 27

28 EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA Il P.O.F. dell' IC BALANGERO assume il tema della sicurezza quale elemento fondamentale per la gestione e la tutela della salute degli operatori e degli utenti, alunni e famiglie. Gli interventi didattici relativi ai temi della sicurezza sono coordinati nell ambito del progetto unitario denominato Sicurezza che ha come destinatari: tutti gli alunni della scuola; tutto il personale; le famiglie Il progetto e tutte le attività sulla sicurezza hanno lo scopo di: a. promuovere la cultura della prevenzione dei rischi; b. informare per prevenire; c. sviluppare l abitudine a prevedere ( anticipare ) le possibili conseguenze delle proprie ed altrui azioni o di eventi ambientali; d. acquisire il concetto della tutela del benessere della persona quale valore di riferimento nelle scelte di vita. Per raggiungere tali obiettivi nel nostro Istituto si attuano attività di: 1) contestualizzazione dei temi della sicurezza nell ambito dei programmi disciplinari ordinari; 2) rilevazione/memorizzazione dei fattori di rischio presenti negli ambienti scolastici; 3) promozione negli alunni della capacità di adottare i comportamenti preventivi adeguati; 4) vigilanza al fine di prevenire posture scorrette (in particolare a carico della schiena e degli occhi); 5) esposizione limitata ai video-terminali; 6) partecipazione alle prove simulate di evacuazione d emergenza, lettura consapevole della cartellonistica, rispetto delle consegne; 7) trasferimento degli apprendimenti afferenti ai temi della sicurezza anche in ambito extrascolastico (sulla strada, negli ambienti domestici, nei locali pubblici ecc); 8) effettuazione da parte dei docenti di interventi informativi su: i fattori di rischio presenti negli ambienti scolastici; corretto uso delle strutture, strumentazioni e dotazioni scolastiche; comportamenti preventivi; sensibilizzazione degli alunni e delle famiglie sulla necessità di osservare le norme igieniche e di effettuare controlli periodici di tipo ortopedico, oculistico e dentale. A livello di programmazione di plesso, di classe e/o di team sono previsti interventi didattici specifici sul tema della sicurezza scolastica e non, secondo le indicazioni del progetto. 28

29 NUOVE TECNOLOGIE Le tecnologie dell informazione e della comunicazione si sono molte diffuse in questi ultimi decenni ed hanno interessato vari ambiti: lavorativi, di svago, di apprendimento... E quindi indispensabile che la scuola si preoccupi di offrire agli studenti un adeguata formazione affinché siano in grado di affrontare la realtà, anche attraverso l impiego di queste tecnologie. Le metodologie informatiche hanno una forte valenza formativa in quanto favoriscono lo sviluppo delle capacità creative, logiche ed organizzative degli alunni e sono, quindi, un valido strumento di crescita per l allievo. Le nuove tecnologie, impiegate nella didattica, devono essere intese come strumento a disposizione di ogni docente, per l acquisizione e il potenziamento dei contenuti delle discipline e lo sviluppo del ragionamento logico necessario nella gestione delle informazioni, nella risoluzione dei problemi. Per rispondere alle nuove esigenze il nostro Istituto da anni ha avviato un processo di alfabetizzazione digitale che ha coinvolto allievi e insegnanti ed ha prodotto, con alcune difficoltà, notevoli risultati: tutti i nostri 10 plessi sono collegati alla linea internet a banda larga, con un sistema di comunicazione veloce e funzionale, di grande utilità per le comunicazioni; oltre 100 computer (anch'essi connessi alla rete) vengono utilizzati quotidianamente nei vari plessi (laboratori informatici, pc per comunicazioni e registri elettronici); in tutti i plessi (primaria e secondaria) è presente un sistema di archiviazione dati intranet che si affianca a quelli internet; l'80 % dei computer ha software aggiornato e libero; l 80 % dei computer dedicati alla didattica sono coperti da filtro per la navigazione internet a tutela dei nostri alunni. Inoltre il nostro Istituto è promotore di attività di monitoraggio e formazione sull'uso consapevole e responsabile dei nuovi media anche attraverso la collaborazione con enti specifici territoriali e collabora attivamente in progetti di rete legati alle nuove tecnologie. 29

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