I lezione. Corso di Programmazione e Costi per l Edilizia

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1 Corso di Programmazione e Costi per l Edilizia Contenuti della Lezione Presentazione del Corso Le motivazione del fare sicurezza I lezione Ing. Vittorio Bozzetto Piazzetta Nino Bixio n Pordenone tel Cel mail vittorio.bozzetto@libero.it Quando si parla di sicurezza si parla di individui. Mica si fa male la betoniera: 1

2 Chi è il Vs docente : Ing. Vittorio Bozzetto Piazzetta Nino Bixio n Pordenone E mail vittorio.bozzetto@direttiva 391.it info@direttiva391.it vittorio.bozzetto@libero.it 2

3 Gli orari del corso Corso Giorno Ora Aula Programmazione e costi per l'edilizia Giovedì CIVILE-SC.COSTR.- AUL.A/A Programmazione e costi per l'edilizia Giovedì CIVILE-SC.COSTR.- AUL.A/A Programmazione e costi per l'edilizia Venerdì CIVILE-SC.COSTR.- AUL.A/C Programmazione e costi per l'edilizia Venerdì CIVILE-SC.COSTR.- AUL.A/C Programmazione e costi per l'edilizia Venerdì CIVILE-SC.COSTR.- AUL.A/C 3

4 La struttura del corso 41 ore di lezioni frontali 3 seminari della durata di 3 ore ciascuno con la partecipazione di esperti Dott. Luciano Bomben Avv. Gianni Zgagliardich P.to Bruzio Bisignano 4

5 Le regole della normale convivenza Il Corso di Programmazione e Costi per l edilizia unitamente al Corso di Processi e Metodi della Programmazione Edilizia in Sicurezza ed ad uno stage di 200 ore presso Studi Professionali o Imprese avente per tema la sicurezza nei cantieri abilita alla professione di Coordinatore per l igiene e la sicurezza nei cantieri edili Per ottenere l attestato bisogna Aver frequentato i due corsi anche in più anni con una frequenza minima dell 80% Aver sostenuto con profitto i due esami Aver sostenuto lo stage di 200 ore La percentuale di frequenza è consultabile su internet al sito nella sezione università 5

6 I contenuti del corso a. Le ragioni del pensare e fare la sicurezza, cenni statistici; le malattie professionali b. La legislazione vigente in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro c. L effettuazione dei lavori in sicurezza: l analisi dei rischi d. Norme di buona tecnica e criteri per l organizzazione dei cantieri e. Le metodologie per l elaborazione dei piani di sicurezza e coordinamento Conformi all allegato V del D.Lgs 494/96 6

7 I gruppo di lezioni Le motivazioni del fare sicurezza I Decreti anni 50 : le norme La piramide della sicurezza : il D.Lgs 494/96 Il Committente Il Coordinatore in Progettazione Il Coordinatore in esecuzione inquadramento generale delle diverse figure in gioco ed i loro riflessi sulla gestione del cantiere: gli argomenti L Impresa esecutrice Il D.Lgs 626/94 Il Piano Operativo dell impresa Il Progetto e la Merloni 7

8 Una Novità A fine corso si terrà una prova scritta avente validità per il voto finale d esame. 8

9 II gruppo di lezioni La teoria dell analisi dei rischi La sicurezza e le macchine di cantiere La sicurezza e le attrezzature di cantiere I ponteggi La sicurezza nei lavori di carpenteria edile La sicurezza nell esecuzione di opere prefabbricate La sicurezza nei lavori di scavo La sicurezza nei lavori di demolizione La sicurezza in alcune lavorazioni particolari Aspetti particolari della sicurezza legata alle diverse lavorazioni: l analisi dei rischi: gli argomenti 9

10 III gruppo di lezioni La nozione di cantiere L organizzazione dei servizi generali di cantiere Esame di alcuni casi tipici L allestimento e la gestione delle diverse tipologie di cantiere gli argomenti La gestione delle emergenze La gestione della prevenzione incendi Il Cantiere mobile Il Codice della strada I d.p.i. - cenni 10

11 Una seconda Novità Durante il corso verrà eseguita una esercitazione pratica con la redazione di un Piano di Sicurezza e Coordinamento Tale esercitazione si terrà a gruppi L elaborato verrà giudicato e costituirà parte del voto d esame 11

12 Gli obiettivi formativi dei due corsi Acquisire i concetti di : SICUREZZA ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE GERARCHIA DEL CANTIERE SICUREZZA DELLE MACCHINE E DELLE ATTREZZATURE PROGETTAZIONE DELLA SICUREZZA 12

13 I gruppo di lezioni inquadramento generale delle diverse figure in gioco ed i loro riflessi sulla gestione della sicurezza nel cantiere Le motivazioni del fare sicurezza La domanda è perché dobbiamo parlare di sicurezza? 13

14 Il problema della sicurezza è Un problema di uomini Un problema di attrezzature Un problema di materiali Un problema di incoscienza Un problema di organizzazione Un problema di acrobazia Un problema di Committente Un problema economico E essenzialmente un problema culturale 14

15 Perché dobbiamo parlare di sicurezza PERCHE I PROBLEMI SI RISOLVONO CON LA PARTECIPAZIONE E LA COLLABORAZIONE 15

16 Perché è in corso una guerra morti sul lavoro Fonte FILLEA CGIL morti sul lavoro morti sul lavoro 2006* 180 morti sul lavoro (*) al 13//09/ ** 256 morti sul lavoro (**) proiezione al 31/12/

17 E comunque perchè SU INABILITA TEMPORANEE GRAVANO SUL SETTORE DELL EDILIZIA CIRCA IL 20% 17

18 Gli infortuni sul lavoro MORTALI NEL MONDO IN EUROPA all anno all anno al giorno all anno all anno IN ITALIA all anno al giorno all anno 5 al giorno DANNO ECONOMICO PER L ITALIA (3% PIL NAZIONALE) 18

19 incidenza degli infortuni rispetto agli occupati SPAGNA Spagna Portogallo , Tassi di incidenza standardizzati per occupati negli Stati membri Francia Lussemburgo E-12 (Zona EURO) Germania Belgio MEDIA UE-15 3, ITALIA 3, Olanda* Finlandia Austria Danimarca * Grecia Gran Bretagna * Irlanda* Il dato italiano sul rischio infortunistico complessivo ( 3,78 infortuni ogni occupati ) è migliore delle due medie europee ((zona euro e complesso U.E.). Svezia* SVEZIA ,50 (*) Paesi i cui dati non provengono dal sistema assicurativo Slide tratta dalla Tesi di Laurea di Carlo Sperco fonte: EUROSTAT

20 incidenza degli infortuni mortali rispetto agli occupati PORTOGALLO Portogallo Austria Spagna 4,4 4,8 6,1 La posizione dell Italia è peggiore nel caso di infortuni mortali: Belgio 3,8 Francia UE-12 (Zona UE EURO) (12) ITALIA Grecia MEDIA UE-15 Irlanda* Finlandia 2,6 2,4 2,9 2,7 3,2 3,1 3,1 nell Unione Europea il dato medio di casi mortali per centomila occupati è 2,7 In Italia il numero medio di casi mortali per centomila occupati è 3,3. Germania Danimarca* Lussemburgo Olanda* Gran Bretagna* SVEZIA Svezia* 2,0 1,7 1,7 1,7 1,5 1,4 (*) Paesi i cui dati non provengono dal sistema assicurativo fonte: EUROSTAT 2001 Slide tratta dalla Tesi di Laurea di Carlo Sperco 20

21 confronto fra settori produttivi in Europa complesso infortuni infortuni mortali Industria Manifatturiera Costruzioni COSTRUZIONI Commercio e Riparazioni Trasporti e comunicazioni Attività Finanziarie e Immobiliari Agricoltura Alberghi e Ristoranti Elettricità, gas e acqua Non tutte le attività lavorative presentano la stessa intensità di rischio infortunistico Infatti sono le Costruzioni a costituire il problema più grave in campo infortunistico per la contemporanea ampiezza del settore, per l elevata frequenza infortunistica e per l ancor più elevata gravità delle lesioni fonte: EUROSTAT 2001 Slide tratta dalla Tesi di Laurea di Carlo Sperco 21

22 confronto fra settori produttivi in Italia complesso infortuni infortuni mortali Totale Industrie manifatturiere COSTRUZIONI Costruzioni Totale commercio Trasporti Attività immobiliari Sanità Pubblica Amministrazione Alberghi e ristorazione Servizi pubblici Intermediazione finanziaria Elettricità, gas, acqua Agrindustria Istruzione Estrazione di minerali Pesca in acque interne fonte: INAIL 2002 Slide tratta dlla Tesi di Laurea di Carlo Sperco A. 22

23 incidenza degli infortuni mortali sul totale degli infortuni raffronto tra l totale infortni e infortuni mortali per i 3 settori più esposti Dei casi d infortunio mortale che avvengono annualmente in Italia, 1/3 appartiene al settore delle costruzioni Totale Industrie manifatturiere COSTRUZIONI Costruzioni totale infortuni mortali Trasporti Il raffronto tra il numero degli infortuni totali ed il numero degli infortuni mortali per settori produttivi mostra che il settore delle costruzioni (e quello dei trasporti) siano i primi per gravità di infortunio. Il danno economico dovuto agli infortuni sul lavoro nel complesso dei settori produttivi è di 28 miliardi. Di questi, 5 miliardi sono imputabili al settore delle costruzioni fonte: INAIL 2002 Slide tratta dalla Tesi di Laurea di Carlo Sperco 23

24 ANALISI DEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI Il settore delle costruzioni è suddiviso in 6 tipi di attività. L attività Edilizia è responsabile per più della metà degli infortuni dell intero settore per l ampiezza del mercato dell edilizia per l interazione di più imprese % TIPI DI ATTIVITA 52,7 Edilizia 52,7 29,2 Installazione, manutenzione e rimozione impianti 29,2 10,6 3,4 2,4 Movimentazione di terre, costruzioni stradali e ferroviarie Costruzioni di linee e condotte Costruzioni idrauliche 3,4 2,4 10,6 1,7 Palificazioni. Lavori in aria compressa 1,7 100 SETTORE COSTRUZIONI fonte: INAIL 2002 Slide tratta dalla Tesi di Laurea di Carlo Sperco A.7 24

25 MODALITÀ DI ACCADIMENTO gruppi di agenti materiali ambiente di lavoro materiali e sostanze attrezzi e utensili mezzi di sollevamento e trasporto macchine parti meccaniche impianti di distribuzione serbatoi e contenitori persone e animali non determinato IN COMPLESSO AMBIENTE DI LAVORO Per determinare le Modalità di Accadimento degli infortuni si raccolgono dati statistici riguardo: L'AGENTE MATERIALE (elemento che venendo a contatto con la vittima le provoca il danno) Il gruppo di agenti materiali che causa il maggior numero di infortuni è di gran lunga quello denominato ambiente di lavoro. La FORMA dell'infortunio (il modo in cui tale impatto ha luogo). fonte: INAIL 2002 Slide tratta dalla Tesi di Laurea di Carlo Sperco 25

26 MODALITÀ DI ACCADIMENTO L analisi delle FORME di infortunio associate agli agenti materiali maggiormente responsabili di infortuni gravi in edilizia porta alla seguente graduatoria: % 39 % 13 % 10 % 8 % 7 % 6 % 4 % 3 % 1 % 1 % 8 % LE CAUSE CADUTA DALL ALTO ALTO Crollo muro Travolto da gru, carrello elevatore o ruspa CADUTA DALL ALTO Colpito da materiali lavoro 39% Schiacciato da macchina operatrice Ribaltamento automezzo Travolto da mezzo trasporto in autostrada Caduta improvvisa materiale fonte: INAIL 2002 Folgorato Investito da gettata calcestruzzo Cause non accertate AMBIENTE DI LAVORO 1% 1% 4% 3% 8% 7% 6% 8% 10% 13% Le cadute dall alto uccidono in Italia ogni anno 160 lavoratori di cui i 2/3 nel settore delle costruzioni Slide tratta dalla Tesi di Laurea di Carlo Sperco 39% 26

27 Di chi le responsabilità? IL 60% DEGLI INFORTUNI CHE AVVENGONO NEI CANTIERI EDILI E ATTRIBUIBILE A SCELTE EFFETTUATE PRIMA DELL INIZIO DEI LAVORI. 27

28 Le responsabilità dei committenti IL 30% DEGLI INFORTUNI MORTALI CHE AVVENGONO IN CANTIERE E ATTRIBUIBILE ALLA CONTEMPORA- NEITA DI ATTIVITA LAVORATIVE DIFFERENTI CHE SI INFLUENZANO NEGATIVAMENTE A VICENDA. 28

29 Quindi se ricordiamo che COSTO DELLA NON SICUREZZA DEL SISTEMA ITALIA ALL ANNO :

30 L ultima pubblicazione INAIL 30

31 Ne discende che IL FARE SICUREZZA NON E E UN COSTO LO E INVECE LA NON-SICUREZZA 31

32 E quindi l obiettivo da porsi ARRIVARE A CONCEPIRE LA SICUREZZA NON COME OPTIONAL DA VALUTARE SOLO IN CERTE CIRCOSTANZE, NE COME TEMATICA CHE RIGUARDI SOLO GLI SPE- CIALISTI DEI SERVIZI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE MA CONSIDERATA COME VALORE INTRINSECO CHE DEVE PERMEARE OGNI FASE DELL ATTIVITA LAVORATIVA E PROGETTUALE IN UNA PROSPETTIVA DELLA QUALITA TOTALE CHE COINVOLGE TRASVERSAL- MENTE TUTTE LE FUNZIONI AZIEN- DALI 32

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