Neuroscienze e Apprendimento

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1 I Lincei per una nuova didattica nella Scuola: una rete nazionale Polo di Brescia Edizione 2016 Neuroscienze e Apprendimento 10 marzo 2016, ore 15.00, Prof. Alessandro Padovani Dipartimento di Scienze Cliniche e Sperimentali La memoria

2 Memoria e Apprendimento

3 Memoria Capacità di acquisire, ritenere e rievocare al momento opportuno le informazioni necessarie all individuo.

4 Memoria Comprende due processi: APPRENDIMENTO RICORDO o MEMORIA vera e propria

5 Processo di apprendimento 1) CODIFICA: elaborazione iniziale di una nuova informazione (input) 2) CONSOLIDAMENTO: creazione di una rappresentazione (traccia mnestica) 3) IMMAGAZZINAMENTO: registrazione permanente della traccia 4) RECUPERO: rievocazione delle informazioni quando devono essere utilizzate

6 Perché il sistema apprende L'apprendimento è la modificazione del comportamento che si basa sull'esperienza e che dura nel tempo. L'apprendimento è un processo "esperienza-dipendente Dal punto di vista psicologico, l'apprendimento è una funzione dell'adattamento nel comportamento di un soggetto, risultato da una esperienza. Le esperienze influenzano significativamente le connessioni neuronali e le strutture cerebrali. L'apprendimento è un processo attivo di acquisizione di comportamenti stabili in funzione dell'adattamento delle connessione neuronali, dovuto a stimoli esterni o interni.

7 Perché il sistema apprende L apprendimento implica cambiamenti funzionali e/o strutturali nel SN e può aver luogo a qualunque età. L apprendimento produce l ampliamento delle aree di corticali riguardanti elettivamente strutture coinvolte nell apprendimento di un determinato compito.

8 Perché il sistema apprende Neuroscienze e Educazione Il cervello crea in continuazione nuove connessioni sinaptiche e rinforza le sinapsi pre-esistenti in risposta alle stimolazioni che riceve dall ambiente interno e dall ambiente esterno. Il rimodellamento delle connessioni tra neuroni ("sinapsi") lungo le vie nervose cerebrali costituisce la base per l apprendimento e per la memoria.

9 Perché il sistema apprende la plasticità cerebrale La plasticità è una proprietà intrinseca del cervello umano e rappresenta un invenzione dell evoluzione per consentire al sistema nervoso di superare le restrizioni imposte dal proprio genoma e quindi di adattarsi alle pressioni ambientali, ai cambiamenti fisiologici, e all esperienza La plasticità è il meccanismo per lo sviluppo e l apprendimento delle abilità cognitive, ma anche causa di patologia

10 Perché il sistema apprende La plasticità cerebrale È la capacità dei circuiti nervosi di poter variare struttura e funzione in risposta agli stimoli sia durante lo sviluppo che nel corso della vita adulta Durante il primo periodo di sviluppo del cervello, la plasticità è molto alta: si verifica una selezione di alcuni circuiti neuronali con l eliminazione di altri Nel corso della vita adulta molti circuiti rimangono sostanzialmente stabili, ma le popolazioni di neuroni continuano a mantenere una loro dinamicità, riorganizzandosi sotto l influenza del mondo esterno per rispondere a particolari esigenze motorie, sensoriali, cognitive o affettive

11 Perché apprende La plasticità cerebrale: apprendimento...cambiamenti permanenti nel comportamento prodotti dall esperienza L apprendimento coinvolge dei cambiamenti nel sistema nervoso prodotti dall esperienza I cambiamenti nel sistema nervoso sono fisici L apprendimento ci permette di adattarci all ambiente L apprendimento richiede interazioni tra il sistema sensoriale, motorio e mnesico

12

13 Come apprende Il cervello è una struttura plastica, che si rimodella continuamente. Ogni giorno circa il 70 percento dei collegamenti tra i neuroni cambia a causa delle nostre esperienze. Attività diverse vengono impresse in forma fisica nella struttura e nel funzionamento del cervello e formano circuiti specifici di cellule

14 Come apprende Funzioni verticali e funzioni trasversali Le funzioni che determinano l attività cognitiva si possono dividere in : - funzioni verticali - funzioni trasversali o orizzontali

15 FUNZIONI VERTICALI FUNZIONI TRASVERSALI funzioni specializzate si esplicano in domini ben delimitati sono molto sensibili all apprendimento e cambiano anche molto vistosamente nel corso dello sviluppo sono visibili in quanto vengono identificate con la prestazione funzioni non specializzate non sono dominio-specifiche si modificano lentamente non sono visibili, in quanto il loro ruolo non può essere analizzato separatamente rispetto alla prestazione

16 Come apprende Funzioni verticali Vengono anche chiamate abilità. Possono essere identificate con ambiti ben definiti quali Øla motricità, Øil linguaggio, Øle capacità grafico-espressive, Øla lettura Ø la scrittura Øil calcolo, ecc.

17 Come apprende Funzioni trasversali Sono solo in parte isolabili e identificabili come funzioni singole, come per esempio la memoria a breve termine e l attenzione focale. La maggior parte delle attività svolte dalle funzioni trasversali comprende veri e propri operatori invisibili (Pascual Leone), ma indispensabili all attività cognitiva. Comprendono: Øriconoscimento Øcategorizzazione Øselezione pianificazione Ødecisione Øindirizzamento delle risorse Ørappresentazione e ridescrizione rappresentazionale ØControllo o attenzione Queste attività sono invisibili, in quanto indissolubilmente legate al compito.

18 Come apprende Funzioni verticali e funzioni trasversali Fortemente interconnesse le une alle altre, ma c è anche una certa indipendenza delle funzioni verticali, che possono instaurarsi, svilupparsi e consolidarsi in maniera parzialmente autonoma dalle funzioni trasversali. Questa parziale autonomia funzionale è possibile anche per la semplicità della abilità da acquisire e anche perché ripetendo una sequenza di atti in modo stabile, l abilità può essere progressivamente automatizzata e quindi sottratta al controllo volontario di un sistema supervisore (controllo posturale, schemi di prensione, deambulazione, ecc)

19 Come apprende Processi automatici e processi volontari Descrittori che definiscono le caratteristiche dei due tipi di processi Automatici Inconsci Preattentivi Guidati dallo stimolo Agiscono dal basso verso l alto A capacità limitata Agiscono in parallelo Predisposti per attività durature Appresi o innati tipo stimolo-risposta riflessive Avviati con meccanismo on-off Rigidi, adatti per le routines creativi Richiedono un allerta generico Controllati Consci Attentivi Guidati dal concetto Dall alto verso il basso A capacità limitata Seriali Disponibili per tempi limitati Impiegati nelle attività Flessibili, adatti per compiti Richiedono allerta focale

20 Come apprende Progressivamente con la ripetizione dell atto e con la maturazione delle componenti neurobiologiche le procedure vengono automatizzate e le risorse cognitive implicate vengono liberate dal compito. Lo sviluppo può quindi essere caratterizzato dalla modularizzazione delle funzioni verticali cioè da un progressivo aumento di specializzazione e di efficienza delle abilità con cambiamento di ruolo delle funzioni trasversali.

21 Come apprende Durante le prime fasi di sviluppo le funzioni trasversali svolgono una funzione costitutiva per acquisire in maniera efficiente l abilità. Nel corso delle fasi successive il loro ruolo si sposta sempre di più verso la gestione dei processi integrativi. Quando è stato conseguito un sufficiente grado di padronanza comportamentale i processi trasversali agiscono solo da innesco del programma scelto e da supervisore dei risultati.

22 Come apprende Il rapporto tra funzioni verticali e funzioni trasversali nel corso dello sviluppo può essere visto come un intreccio nel quale i ruoli cambiano sostanzialmente. All inizio i processi trasversali sono al servizio della singola abilità da apprendere, successivamente le funzioni verticali sono al servizio degli scopi del sistema e vengono scelte e utilizzate dai processi trasversali.

23 Condizioni necessarie all APPRENDIMENTO Un sufficiente INPUT dall ambiente Strutture di Elaborazione idonee

24 Cos è il disturbo specifico di Apprendimento L'apprendimento umano nella teorie cognitiviste ( Chomsky, 1959) È necessario uno stimolo (input) ambientale adeguato È necessaria la presenza di uno speciale dispositivo di elaborazione (innato), specifico per l'input ( linguistico)

25 Cos è il disturbo specifico di Apprendimento Principi generali per l'apprendimento Presenza di sistemi specializzati, geneticamente prespecificati, capaci di campionare lo specifico input ambientale per cui sono destinati ed estrarre da esso regolarità Presenza di una quantità e una qualità sufficiente di input ambientali sui cui possa essere effettuato il campionamento e cogliere le regolarità Presenza di un sistema cognitivo capace di organizzare in strutture di conoscenza i dati che i moduli hanno ricavato

26 Come apprende Sistema cognitivo centrale moduli trasduttori

27 Come apprende Organizzazione del Sistema Cognitivo Trasduttori Componenti periferiche del sistema, specializzate nella trasformazione dei segnali fisici, in codici elettrochimici, utilizzabili dal sistema nervoso centrale Moduli Strutture di specializzate nell elaborazione dei vari tipi di INPUT sensoriale che arrivano dall ambiente Sistema Cognitivo Centrale Sistema centrale di elaborazione di tutte le informazioni provenienti dai MODULI

28 Come apprende Sistema cognitivo centrale moduli trasduttori

29 Come apprende Sistema cognitivo centrale moduli trasduttori

30 Problemi di apprendimento Fattori Esogeni Fattori Endogeni

31 Fattori Esogeni Difficoltà economiche Degrado sociale Arretratezza culturale Difficoltà di Apprendimento

32 Fattori Endogeni MODULI SPECIALIZZATI SISTEMA COGNITIVO CENTRALE Disturbo Specifico di Apprendimento Disturbo Generalizzato di Apprendimento

33 Una memoria o tante memorie?

34 La memoria non è un sistema unitario, ma un sistema multicomponenziale: Modalità: Verbale Visuo-spaziale Durata: Sistemi temporanei Sistemi permanenti

35 Memoria Sistemi temporanei M. a Breve Termine (MBT) M. di Lavoro (ML) Sistemi permanenti (MLT) M. DICHIARATIVA M. EPISODICA M. SEMANTICA M. AUTOBIOGRAFICA M. NON DICHIARATIVA M. PROCEDURALE

36 Sistemi temporanei Memoria a breve termine (MBT) Sistema mnesico adibito al temporaneo mantenimento di materiale verbale (MBT uditivo-verbale) o visuo-spaziale (MBT visuo-spaziale) Capacità limitata (span = 7 +/- 2) Mantiene l ordine di presentazione degli stimoli La perdita delle informazioni avviene per decadimento La strategia utilizzata è la reiterazione sub-vocalica

37 Memoria a breve termine Deficit di memoria a breve termine uditivo-verbale (o memoria fonologica) sono causati, per lo più, da danni vascolari in sede temporo-parietale sinistra. Lesioni in sede parietale inferiore o temporale: funzionalità magazzino fonologico Lesioni in sede frontale inferiore sinistro: ripasso articolatorio Deficit di memoria a breve termine visuo-spaziale sono causati, più frequentemente, da lesione vascolari in sede temporo-parieto-occipitale dell emisfero destro

38 Valutazione della MBT uditivo-verbale SPAN DI CIFRE FORWARD (Orsini, 1987) Si presentano al paziente sequenze di cifre di lunghezza progressivamente crescente che egli deve ripetere immediatamente nello stesso ordine della presentazione

39 Valutazione della MBT visuo-spaziale TEST DI CORSI (Corsi, 1972) Tavoletta di legno su cui sono incollati nove cubetti, numerati solo dal lato rivolto verso l esaminatore. Il compito del soggetto è quello di toccare nel medesimo ordine i cubetti indicati dall esaminatore, immediatamente dopo la presentazione. Lo span del soggetto corrisponde alla sequenza più lunga che riesce a rievocare correttamente

40 Memoria di Lavoro Sistema di memoria adibito al temporaneo mantenimento e all elaborazione di materiale verbale e visuo-spaziale Conserva temporaneamente le informazioni e nello stesso tempo procede ad una loro elaborazione attiva Il modello teorico più conosciuto sulla memoria di lavoro è quello elaborato da Alan Baddley (1986; 2003)

41 Modello di Baddley sulla ML La memoria di lavoro si compone di 3 magazzini, due passivi (corrispondenti alla MBT verbale e visuospaziale) e uno attivo: 1) Circuito fonologico (ritenzione passiva delle informazioni verbali) 2) Taccuino visuo-spaziale (ritenzione passiva delle informazioni spaziali) MBT 3) Esecutivo centrale (elaborazione attiva) Il coinvolgimento dell Esecutivo centrale nella ML fa rientrare tale sistema di memoria all interno delle funzioni esecutive La ML è mediata dalla corteccia prefrontale

42 Valutazione della ML SPAN DI CIFRE BACKWARD (Orsini, 1987) Si presentano al paziente sequenze di cifre di lunghezza progressivamente crescente che egli deve ripetere immediatamente, ma nel verso opposto (partendo dall ultima cifra)

43 Sistemi permanenti Memoria a lungo termine (MLT) Capacità di mantenere per lunghi periodi di tempo (da alcuni minuti a tutta una vita) le informazioni raccolte MLT DICHIARATIVA (esplicita) NON DICHIARATIVA (implicita) EPISODICA SEMANTICA PROCEDURALE AUTOBIOGRAFICA

44 Sistemi permanenti Memoria a lungo termine (MLT) Capacità di mantenere per lunghi periodi di tempo (da alcuni minuti a tutta una vita) le informazioni raccolte MLT DICHIARATIVA (esplicita) EPISODICA

45 Memoria episodica Sistema di memoria che permette di ricordare episodi contestualizzati Il ricordo episodico conserva traccia del contesto spaziale e temporale in cui è avvenuto l apprendimento Deficit di memoria episodica conseguenti a lesioni cerebrali o a traumi psicologici prendono il nome di amnesie: amnesia anterograda: incapacità di apprendere nuove informazioni a partire dall esordio della malattia amnesia retrograda: incapacità di rievocare eventi del passato, antecedenti l esordio della malattia amnesia globale: entrambi gli aspetti

46 Memoria episodica Lesioni al lobo temporale mediale (comprendente l ippocampo) TEORIA DELLA TRACCIA MULTIPLA: l ippocampo è sempre coinvolto nel riattivare la traccia mnesica, perché ricostruisce il contesto spaziale dell episodio (Vallar, 2007)

47 Memoria episodica Lesioni a livello del diencefalo (nucleo dorsomediale del talamo, i corpi mamillari, il fascio che collega i corpi mamillari al nucleo talamico anteriore). Il circuito che collega ippocampo, corpi mamillari, talamo anteriore e giro del cingolo è chiamato Circuito di Papez.

48 Memoria episodica Queste regioni possono essere danneggiate da lesioni vascolari, tumorali, traumatiche, ma anche dall etilismo cronico Amnesia da alcolismo cronico: SINDROME DI KORSAKOFF Quadro clinico simile a quello dell amnesia globale, ma con maggiore presenza di confabulazioni (falsificazioni involontarie della memoria che si verificano in presenza di coscienza integra) Spesso è presente anosognosia

49 Valutazione della Memoria episodica Si possono distinguere due principali tecniche di valutazione del ricordo: Rievocazione (recall): richiamo di informazioni presentate in precedenza (lista di parole, breve racconto, figura complessa ) - Libera: senza vincoli - Seriale: gli stimoli devono essere rievocati nell ordine di presentazione - Facilitata: vengono forniti dei suggerimenti (cue) Riconoscimento (recognition): individuare, come familiare, materiale incontrato in precedenza distinguendolo da stimoli distrattori. È stato ipotizzato che in presenza di danno ippocampale la componente di familiarità è risparmiata (capacità di riconoscere materiale familiare, o appreso, tra altri elementi)

50 Prove di apprendimento verbale BREVE RACCONTO (Novelli, 1986) Si presenta la prova al soggetto, dicendo: Ora le leggerò un breve racconto, dopodiché dovrebbe ripetermi tutto ciò che si ricorda. Si deve specificare che non è necessaria la ripetizione letterale del racconto, ma che vanno ricordati quanti più elementi possibili. Alla fine della rievocazione spontanea si incoraggia il soggetto a ricordare altri elementi. Poi si legge una seconda volta il racconto. Si impegna il soggetto in una prova diversa (non di memoria verbale) e dopo 10 minuti si chiede una seconda rievocazione. Si trascrive fedelmente ciò che il soggetto dice. Punteggio: media del numero di elementi rievocati nelle due ripetizioni (range 0-28).

51 Anna/ Pesenti/ di Bergamo/ che lavora/ come donna delle pulizie/ in una ditta/ di costruzioni/ riferì/ al maresciallo/ dei carabinieri/ che la sera/ precedente/ mentre rincasava/ era stata aggredita/ e derubata/ di 150 euro./ La poveretta/ aveva quattro/ bambini/ piccoli/ che non mangiavano/ da due/ giorni/ e doveva pagare/ l affitto/. I militari/ commossi/ fecero una colletta.

52 Prove di apprendimento verbale TEST DI MEMORIA DI PROSA (Babcock, 1930; Spinnler e Tognoni, 1987) Sei dicembre./ la scorsa settimana/ un fiume straripò/ in una piccola città/a 20 Km da Torino./ L acqua invase/ le strade e le case./ 14 persone/ annegarono/ e 600/ si ammalarono/ a causa dell umidità e del freddo./ Nel tentativo di salvare/ un ragazzo,/ un uomo/ si ferì le mani. Punteggio: media del numero di elementi rievocati nelle due ripetizioni (range 0-16).

53 Prove di apprendimento verbale LISTA DELLE 15 PAROLE DI REY (Rey, 1958; taratura italiana: Carlesimo, 1995) Questo test viene somministrato leggendo al paziente una lista di 15 parole, alla velocità di 1 parola al secondo. Alla fine della lettura si chiede al paziente di ripetere il maggior numero possibile di parole appena udite. Questa procedura viene ripetuta, con la stessa lista di parole, per altre 4 volte consecutivamente, registrando ogni volta il numero delle parole rievocate dal paziente. Dopo un intervallo di circa 15 minuti, durante il quale vengono eseguiti test di interferenza, ovvero una valutazione di tipo non verbale (ad esempio prove di tipo visuo-spaziale), al paziente viene chiesto di ricordare (senza che la lista venga riproposta dall esaminatore) il maggior numero possibile di parole facenti parte della lista. E utile per una valutazione qualitativa del test riportare le eventuali intrusioni (falsi riconoscimenti) e/o perseverazioni.

54 LISTA DELLE 15 PAROLE DI REY Tenda Tamburo Caffè Cintura Sole Giardino Baffi Finestra Fiume Paesano Colore Tacchino Scuola Casa Cappello

55 Curva di posizione seriale nella rievocazione libera Probabilità di rievocazione EFFETTO PRIMACY EFFETTO RECENCY Le ultime e le prime parole di una lista sono rievocate meglio rispetto alle parole in posizione centrale (EFFETTO RECENCY ed EFFETTO PRIMACY) Posizione seriale dello stimolo -Le ultime parole della lista sono rievocate immediatamente e provengono dalla MBT - Le prima parole provengono dalla MLT Importante la valutazione qualitativa della curva di apprendimento

56 LISTA DELLE 15 PAROLE DI REY Questo test permette di ottenere 2 punteggi separati: Rievocazione Immediata: data dalla somma delle parole ricordate al termine di ognuna delle 5 sessioni della prova. Il punteggio massimo ottenibile è pari a 75. Rievocazione Differita: il numero di parole ricordate dopo la prova di interferenza. Il punteggio massimo ottenibile è pari a 15.

57 Prove di Apprendimento Visuo-Spaziale RIEVOCAZIONE DELLA FIGURA COMPLESSA DI REY (Rey-Osterrieth, 1944) Si chiede al soggetto di copiare nel modo più accurato possibile la figura (non è possibile ruotare il foglio). Terminata la riproduzione si nasconde la figura stimolo, che non deve più essere mostrata. Dopo 10 minuti dalla fine della copia, durante i quali devono essere svolte solo prove di tipo verbale, viene chiesta una seconda riproduzione a memoria (Riproduzione differita). Punteggio: la figura complessa è costituita da 18 unità; per ognuna di esse viene attribuito un punteggio in base ai seguenti criteri: 2 punti: corretta e ben posta. 1 punto: corretta, ma mal posta o incopleta, ma ben posta. 0,5 punti: incompleta e mal posta. 0 punti: irriconoscibile o assente.

58 RIEVOCAZIONE DELLA FIGURA COMPLESSA DI REY

59 A voi

60 Memoria episodica e malattie neurodegenerative Malattia di Alzheimer Demenza a corpi di Lewy Variante frontale della demenza frontotemporale Sindrome di Korsakof Demenza vascolare Sclerosi multipla Review article Memory Dysfunction A.E. Budson, e B.H. Price New England Journal of Medicine; 2005

61 Memoria episodica e malattie degenerative Esempi di performance nel test del breve racconto: Malattia di Alzheimer Il paziente non apprende, ma ottiene un punteggio superiore nella prima rievocazione rispetto alla seconda rievocazione o mostra un apprendimento piatto. Demenza a corpi di Lewy In fase moderata: c.f.r. Malattia di Alzheimer In fase lieve: il paziente apprende (seconda rievocazione > prima rievocazione) Variante frontale della demenza frontotemporale Il paziente apprende (seconda rievocazione > prima rievocazione), ma con elementi di confabulazione. Demenza vascolare Il paziente apprende (seconda rievocazione > prima rievocazione), ma con elementi intrusivi

62 Sistemi permanenti Memoria a lungo termine (MLT) Capacità di mantenere per lunghi periodi di tempo (da alcuni minuti a tutta una vita) le informazioni raccolte MLT DICHIARATIVA (esplicita) SEMANTICA

63 Memoria semantica Comprende tutte le conoscenze sugli oggetti e sugli stimoli che il soggetto ha incontrato nella sua storia personale Ricordo delle conoscenze enciclopediche (linguistiche, storiche, geografiche, matematiche, musicali) acquisite nella vita scolastica, familiare e sociale che, una volta apprese, possono essere rievocate prescindendo dalle loro caratteristiche di spazio e di tempo I pazienti con deficit di memoria semantica hanno perso quindi le conoscenze relative al significato delle parole, ai simboli verbali, all immagine di oggetti di uso comune, ai volti di persone celebri e hanno perso le conoscenze generali del mondo.

64 Memoria semantica Deficit di memoria semantica sono stati descritti in pazienti con lesione bilaterale della regione inferiore e laterale dei lobi temporali e del polo temporale. Alcuni studi di neuroimmagine su soggetti neurologicamente indenni hanno dimostrato che l acquisizione di conoscenze nuove attiva un estesa rete corticale che include l ippocampo, il diencefalo e la corteccia prefrontale sinistra (le stesse aree coinvolte nell apprendimento episodico) (Vallar, 2007).

65 Valutazione della Memoria semantica TEST DI FLUENZA SEMANTICA (Spinnler, 1987) 4 categorie: COLORI ANIMALI FRUTTI CITTA Il paziente ha un minuto di tempo per dire il maggior numero di elementi appartenenti a ciascuna categoria. Il punteggio totale (somma degli elementi per ciascuna categoria) viene diviso per 4. Il punteggio finale viene successivamente corretto per età e scolarità.

66 Memoria semantica e malattie neurodegenerative Malattia di Alzheimer Demenza semantica Review article Memory Dysfunction A.E. Budson, e B.H. Price New England Journal of Medicine; 2005

67 Memoria semantica e malattie neurodegenerative Esempi di performance nel test del fluenze semantiche: Malattia di Alzheimer Il paziente non mostra difficoltà di accesso lessicale su base categoriale. È possibile osservare alcune risposte ripetitive ed in alcuni casi perseverative. Demenza semantica Il paziente ottiene una prestazione peggiore rispetto ai pazienti con Malattia di Alzheimer evidenziando difficoltà di accesso lessicale su base categoriale.

68 Sistemi permanenti Memoria a lungo termine (MLT) Capacità di mantenere per lunghi periodi di tempo (da alcuni minuti a tutta una vita) le informazioni raccolte MLT DICHIARATIVA (esplicita) AUTOBIOGRAFICA

69 Memoria autobiografica Capacità di rievocare gli eventi che costituiscono il proprio passato personale Comprende una componente semantica (ad es. la data e il luogo di nascita, il nome della scuola elementare, ecc.) e una componente episodica (ad es. uno specifico evento verificatosi a scuola) Valutazione della memoria autobiografica: QUESTIONARIO DI MEMORIA AUTOBIOGRAFICA: domande relative a tre periodi della vita del soggetto (infanzia e adolescenza, prima età adulta, tarda età adulta). Verifica delle risposte con un familiare

70 Sistemi permanenti Memoria a lungo termine (MLT) Capacità di mantenere per lunghi periodi di tempo (da alcuni minuti a tutta una vita) le informazioni raccolte MLT NON DICHIARATIVA (implicita) PROCEDURALE

71 Memoria procedurale Memoria delle abilità e delle procedure acquisite, la cui rievocazione può manifestarsi con un comportamento semi-automatico che dimostra l avvenuto apprendimento E un sistema di memoria che ci permette di imparare abilità cognitive e comportamentali utilizzate a livello inconscio e automatico (es. guidare l automobile). Poiché l apprendimento implicito non richiede necessariamente la consapevolezza del materiale da apprendere. Lesioni a livello dei basal ganglia, del cerebellum e della supplementary motor area (A.E. Budson, 2005)

72 Memoria procedurale e malattie neurodegenerative Malattia di Parkinson Corea di Huntington Paralisi progressiva sopranucleare (PSP) Review article Memory Dysfunction A.E. Budson, e B.H. Price New England Journal of Medicine; 2005

73 Memoria procedurale e malattie neurodegenerative Utile un approfondito colloquio con il caregiver per rilevare difficoltà nelle abilità procedurali della vita quotidiana. Indagine qualitativa della memoria procedurale attraverso l utilizzo di oggetti coinvolti in attività complesse (accendere una candela con un fiammifero, preparare il caffè)

74 Memoria prospettica Sistema di memoria che provvede alla programmazione di azioni che dovranno essere compiute a distanza di tempo e quindi anche alla rievocazione, nel momento opportuno, del programma precedentemente predisposto E la memoria per gli eventi futuri Comprende 2 aspetti: - Contenuto da ricordare - Richiamo di esso al momento opportuno Richiede anche la flessibilità necessaria per modificare il programma predisposto in base a variazioni impreviste o a nuove necessità Dipende sia dalla MLT sia dalla ML: coinvolgimento delle stesse aree cerebrali della memoria retrospettiva per l immagazzinamento dell evento da ricordare e delle strutture prefrontali per il momento in cui richiamare il ricordo

75 Memoria prospettica Non ricordo cosa devo fare Non ricordo gli appuntamenti Nella memoria prospettica si distinguono diverse fasi: Codifica dell intento Intervallo di ritenzione Intervallo di esecuzione Esecuzione Valutazione

76 Una memoria o tante memorie? E un normale pomeriggio di una normale giornata feriale. Maria sta tornando a casa dopo il lavoro. Oggi non ha la bicicletta perché questa mattina, quando è andata a prenderla, si è accorta che aveva una gomma completamente sgonfia. Le viene in mente che se vuole portarla a riparare deve sbrigarsi, per arrivare prima che il negozio chiuda. Si annota mentalmente che deve anche passare in lavanderia per ritirare un paio di pantaloni pronti per oggi. Con la coda dell occhio vede un vestito esposto in vetrina. Si ferma interessata perchè un cartello indica che verrà effettuato il 30% di sconto sui prezzi esposti. Dopo un rapido calcolo mentale Maria decide che il prezzo finale è lo stesso troppo alto e procede. Passando davanti a un ristorantino ricorda la volta in cui aveva festeggiato lì il suo compleanno. Era stata proprio una bella festa. Come si chiamava il locale dove poi erano andati a ballare? Il nome aveva a che fare con i pesci ah sì, il Medusa.

77 Si annota mentalmente che deve anche passare in lavanderia MEMORIA PROSPETTICA Dopo un rapido calcolo mentale Maria decide che il prezzo finale è lo stesso troppo alto MEMORIA DI LAVORO Ricorda la volta in cui aveva festeggiato lì il suo compleanno MEMORIA AUTOBIOGRAFICA ed EPISODICA Come si chiamava il locale dove poi erano andati a ballare MEMORIA SEMANTICA

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