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1 Azienda Speciale della Camera di Commercio di Massa Carrara Partecipata da: Amministrazione Provinciale, Comunità Montana della Lunigiana, Comuni di Massa e di Carrara Net Economy in Provincia di Massa-Carrara FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI CARRARA I

2 Coordinamento: Giorgio De Filippi Hanno collaborato: Massimo Marcesini Eliana Nicosia Alberto Ravecca Giorgio De Filippi Daniele Mocchi Claudio Sartorio Dicembre 2002 II

3 SOMMARIO FINALITA E METODO DELLA RICERCA... 2 INTRODUZIONE ALLA NET ECONOMY... 4 NET ECONOMY A MASSA CARRARA ( )... 9 L INDAGINE DIRETTA PRESSO LE IMPRESE ALCUNE IMPRESE DELLA NET ECONOMY PRESENTI A MASSA-CARRARA TAVOLE ALLEGATE I SITI WEB DELLE IMPRESE APUANE CONCLUSIONI

4 FINALITA E METODO DELLA RICERCA L obiettivo principale della ricerca è quello di fornire, per la prima volta a livello locale, un quadro di riferimento il più possibile esaustivo del panorama imprenditoriale e occupazionale nei settori economici collegati all informatica, sia hardware che software, alle telecomunicazioni ed ad internet. Giova segnalare che ci siamo mossi all interno di un campo d indagine particolarmente complesso, dovuto sia alla non omogeneità del settore dell Information and Communication Technology (ICT), sia al dato di fatto che alla ricchezza di fonti sulle dinamiche dell ICT a livello nazionale e regionale corrisponde una disponibilità particolarmente limitata d informazioni su scala provinciale. A tale proposito le fonti tradizionali sono state integrate da ricerche sul campo che hanno avuto il pregio di raccogliere le motivazioni del tutto soggettive e personali dei più diretti operatori del comparto. L indagine è stata pertanto indirizzata verso il conseguimento principale dei seguenti obiettivi: - La descrizione delle più recenti dinamiche della Net Economy a livello nazionale; - La consistenza del settore ICT a Massa-Carrara e nelle altre province toscane, dal punto di vista sia della struttura odierna che della recente dinamica nel periodo ; - Il monitoraggio dei siti web dedicati al commercio elettronico presenti a Massa-Carrara, tramite un campione rappresentativo della realtà estrapolato dal portale Infoimprese.it. realizzato da InfoCamere; - Un monitoraggio delle imprese ICT della provincia di Massa-Carrara. Il complesso delle attività economiche oggetto dello studio è quello codificato secondo la classificazione ATECO91, e corrisponde ai seguenti settori appartenenti all ICT: - Fabbricazione macchine per ufficio - Fabbricazione elaboratori e sistemi - Telecomunicazioni - Consulenza e installazione elaboratori - Fornitura software, consulenza informatica - Elaborazione elettronica dei dati - Attività delle banche di dati - Manutenzione e riparazione elaboratori - Servizi di telematica, robotica, eidomatica 2

5 - Altri servizi connessi informatica Inoltre, al fine di una migliore interpretazione dei risultati ottenuti, ricordiamo che l attuale classificazione ATECO91 mostra ormai limiti d inadeguatezza per inquadrare modernamente e correttamente la realtà dell ICT; la forte incidenza numerica costatata nella ricerca dell attività di elaborazione elettronica dei dati, il più delle volte si tratta di semplici uffici contabili, ne è uno degli esempi più rilevanti. Per mettere a fuoco la metodologia utilizzata rammentiamo che per la fase riguardante la consistenza, la composizione, e la recente dinamica del settore ICT a Massa-Carrara (Hardware e assistenza tecnica, Servizi delle telecomunicazioni, Software e servizi) i dati sono stati estrapolati dalla banca dati d Infocamere (stock view/movimpresa). Le fasi successive consistenti il monitoraggio del settore, effettuate con indagini sul campo, sono state realizzate, per le azienda avente sito web sul portale Infoimprese.it, visitando i siti e classificandoli mediante un questionario successivamente elaborato (circa 200 unità contattate), e per ogni impresa ICT presente in provincia sottoponendogli un questionario appositamente predisposto (302 unità per circa 115 contatti ottenuti). Tramite contatto diretto sono stati inoltre realizzati i casi aziendali di alcune imprese della Net Economy presenti a Massa-Carrara. Come spesso succede nelle ricerche svolte a livello locale è corretto evidenziare il limite costituito dall impossibilità di effettuare confronti specifici con altre realtà, mentre è altrettanto opportuno sottolineare il valore aggiunto consistente nell avere ottenuto le sensazioni soggettive e personali (andamento e prospettive del mercato, stato occupazionale e figure professionali richieste, limiti e vantaggi del settore, ecc.), dei protagonisti della Net Economy in provincia di Massa-Carrara. 3

6 2. INTRODUZIONE ALLA NET ECONOMY La diffusione di Internet e la penetrazione del Web nei processi aziendali e interaziendali è ormai divenuto un fatto inarrestabile, del quale anche le aziende di minori dimensioni ne sono divenute protagoniste. Il sito Web aziendale, indipendentemente dal livello di complessità e dal grado di interazione con il visitatore, è realtà per oltre la metà delle aziende italiane, con valori che superano ampiamente l 80% quando si analizzano aziende con oltre 100 addetti. E divenuto uso comune l utilizzo della , che a questo punto ha raggiunto, quale strumento di comunicazione, una diffusione paragonabile se non superiore a quella del tradizionale fax: tra le PMI italiane con oltre 10 addetti meno di una su venti non ha ancora attivato una connessione a Internet. 1 Negli ultimi anni abbiamo quindi assistito ad un processo di rapido cambiamento nel mondo produttivo e dei servizi in cui le aziende, fino ad ieri fortemente integrate verticalmente, stanno trasformandosi in aziende virtuali. La cosiddetta new economy, che alcuni definiscono anche più propriamente net economy, ed i settori ad essa collegati rappresentano gli elementi centrali attorno ai quali si muove quel processo di trasformazione ed innovazione che contribuisce alla crescita della competitività della singola unita produttiva come del singolo settore commerciale. Non vi è dubbio, comunque, che l Information and Communication Technology (ICT) rappresenti un comparto complesso, talvolta non omogeneo ed in continuo evolversi dal punto di vista dei servizi, dei prodotti e delle dinamiche della domanda, pertanto, condizionato, al pari degli altri settori economici, da battute di arresto come quelle registrate nell ultimo periodo. A tale proposito osserviamo i dati più recenti riguardanti il mercato italiano dell ICT presentati dal Rapporto Assinform nel settembre Quanto emerge dall indagine conferma il preannunciato rallentamento del mercato dell ICT e quindi dell informatica e delle telecomunicazioni in Italia. La non brillante situazione congiunturale dell economia sia a livello nazionale che mondiale sembrerebbe aver influito anche su di uno dei settori che negli ultimi anni aveva ottenuto i migliori risultati, con crescite addirittura a due cifre percentuali. La domanda aggregata del mercato ICT è risultata pari, nei primi sei mesi del 2002, a milioni di euro e nel raffronto con i del primo 1 Osservatorio INDIS sulla Net Economy maggio Assinform è l associazione nazionale delle principali aziende di Information Communication Technology operanti sul mercato italiano. 4

7 semestre dell anno scorso ha registrato una perdita dell 1,2%. E evidente che quest ultimo risultato indica una contrazione del mercato ma è quantomeno opportuno aver presente che il riferimento statistico è rappresentato dall eccezionale performance, più 12,2%, ottenuta nel primo semestre Anche le analoghe contrazioni generate dai due settori che contraddistinguono il mercato dell ICT (telecomunicazioni e informatica) devono essere lette in tale ottica. Le telecomunicazioni, che rappresentano quasi il 67% del mercato totale, hanno generato un volume di affari in diminuzione del 2% e pari a milioni di euro, ripiegando sotto la soglia dei 20 miliardi di euro rispetto i primi sei mesi del 2001 quando le vendite si erano attestate a milioni. Il mercato dell informatica ha raggiunto quota milioni di euro, con un avanzamento del tutto trascurabile, del più 0,5%, nel raffronto con il primo semestre 2001 quando invece l incremento era stato del più 10,7%. Secondo il parere di esperti operatori del settore il mercato dell ICT soffre le conseguenze di un quadro macroeconomico stagnante, del rallentamento dei grandi investimenti nelle infrastrutture di telecomunicazione e della resistenza agli investimenti in nuove tecnologie da parte delle piccole imprese che sono l asse portante della nostra economia. Il mercato italiano delle comunicazioni (apparati, terminali e servizi per reti fisse e mobili) ha inoltre risentito dell esaurirsi della prima fase di investimenti infrastrutturali per le reti a banda larga e la quasi completa maturazione del mercato delle telecomunicazioni mobili. Nel primo semestre 2002 la domanda di infrastrutture è risultata di milioni di euro, in diminuzione del 20,9% rispetto al primo semestre 2001, quella dei terminali di milioni di euro, con calo del 3,6%, ed infine quella dei servizi con milioni di euro ha registrato in controtendenza un più 2,9%. La tenuta dei servizi è dovuta soprattutto a quelli su rete mobile, più 6,1%, che pur confermando un calo tendenziale dei tassi di crescita, si registrava 24,1% nel primo semestre 2001 e 32,9% nel primo semestre 2000, permane tuttavia l elemento più significativo del comparto, soprattutto se raffrontato con la telefonia fissa che conferma un trend negativo, meno 7,4%, nei primi sei mesi del L informatica che rappresenta l altro macrocomparto dell ICT è passata, come abbiamo già detto, dai tassi di crescita a due cifre ad un modesto più 0,5%. Una situazione simile a quella di altri paesi europei ma non per questo meno preoccupante. Dalle opinioni più autorevoli sembrerebbe essere venuta a mancare la spinta delle famiglie, della Pubblica Amministrazione e soprattutto delle imprese meno strutturate. In tal senso l andamento dei 5

8 mercati nei quali convenzionalmente si suddivide il mercato dell informatica (hardware, assistenza tecnica e servizi) è eloquente. Nel primo semestre 2002 le vendite di hardware pari a milioni di euro sono risultate in calo del 8,6% (contro una crescita del 6,3% del primo semestre del 2001), quelle di servizi di assistenza tecnica pari a 475 milioni sono risultate ancora in calo (-4,7%), mentre quelle di software e servizi pari a milioni sono cresciute del 5,2% (contro il 14,2% dei primi sei mesi del 2001). Se alla deludente performance dei PC ha contribuito in particolare il rallentamento della domanda espressa dalle famiglie, per quanto riguarda le positive dinamiche dei software servizi la domanda è stata trainata quasi esclusivamente dalle imprese di dimensioni maggiori. In definitiva è opportuno porre in evidenza che il mercato dell ICT, dopo l irripetibile espansione del periodo , lascerà il posto ad uno sviluppo meno impetuoso, anzi al rallentatore: secondo taluni analisti del settore dovremo abituarci ad incrementi ad una cifra, quando va bene, o a percentuali con il segno meno, come nel primo semestre 2002, quando va meno bene. E altresì diffusa l opinione secondo cui lo sviluppo dell ICT sia stato guidato da un movimento spontaneo di imprese e famiglie che hanno investito spinte dal recente sviluppo dei PC, dei telefonini e di internet, ma esauritasi tale spinta spontanea diviene fondamentale ripensare, da parte di tutti gli attori in campo, ad un uso più strategico delle nuove tecnologie. 6

9 Grafico 1 Mercato italiano dell ICT (1 sem /01/02 ), distinto in informatica e telecomunicazioni, con valori in milioni di Euro TLC IT semestre semestre semestre 2002 Fonte: Elaborazioni I.S.R. su dati Assinform Grafico 2 Mercato italiano delle telecomunicazioni (1 sem. 2000/01/02), distinto in infrastrutture, terminali e servizi, con valori in milioni di Euro Servizi Terminali Infrastrutture semestre semestre semestre 2002 Fonte: Elaborazioni I.S.R. su dati Assinform 7

10 Grafico 3 Mercato italiano dell informatica (1 s em. 2000/01/02), distinto in hardware, assistenza tecnica e software e servizi, con valori in milioni di Euro SOFTWARE E SERVIZI ASSISTENZA TECNICA HARDWARE semestre semestre semestre 2002 Fonte: Elaborazioni I.S.R. su dati Assinform Grafico 4 - Variazioni percentuali del mercato italiano dell ICT, distinto in mercato IT, mercato TLC, TLC mobile, TLC fissa Mercato IT Mercato TLC TLC mobile TLC fisse 32,90% 17,50% 24,10% 10,20% 11,10% 13,10% 11,30% 4,30% 13,70% 12,90% 10,50% 12,70% 6,10% 10,70% 5,50% 8,20% 6,50% 0,50% 4,20% -2,10% -7,40% -2,00% 1 sem sem sem sem sem sem sem Fonte: Elaborazioni I.S.R. su dati Assinform 8

11 3. NET ECONOMY A MASSA CARRARA ( ) 3.1 PREMESSA L obiettivo che si propone questa parte della ricerca è quello di fornire un aggiornamento sulla struttura e relativa evoluzione dei settori della net economy in provincia di Massa- Carrara, nell arco del periodo , con ulteriori riferimenti alle tendenze rilevabili per le altre province della Toscana. L attuale identificazione delle attività economiche dell Information and Communication Technology (ICT), codificate secondo la classificazione ATECO 91 e adottata in recenti analisi effettuate dal centro studi dell Unioncamere nazionale 3, pur non permettendo un individuazione specifica e corretta dell attuale realtà ICT, dà facoltà, tuttavia, di estrapolare alcuni settori economici che possono essere fatti rientrare nella net economy. In particolare possono essere prese in esame le seguenti tre classi di attività economiche: Hardware e assistenza tecnica (codici ateco ) Servizi delle telecomunicazioni (codice ateco 64.2) Software e servizi dell informatica (codici ateco ) Al di là di una descrizione analitica riferita ai suddetti comparti saranno esaminate le principali dinamiche del periodo preso in considerazione, confrontando le imprese attive (sedi + unità locali) al 31/12/2001 con quelle alla stessa data del 1998, in modo da poter precisare le modificazioni intervenute nella consistenza della base imprenditoriale della net economy nel territorio apuano, con riferimenti sia alle distinte realtà provinciali toscane sia alle dinamiche registrate mediamente a livello nazionale. 3.2 STRUTTURA NET ECONOMY IN TOSCANA In primo luogo procediamo fornendo alcune osservazioni riguardanti la consistenza attuale della base produttiva a livello regionale, in modo da poter disporre di efficaci dati quantitativi idonei a valutare con chiarezza la presenza delle imprese del nuovo mercato. A fine 2001 le imprese attive in Toscana erano delle quali il 42,7% riferibile al comparto Elaborazione elettronica dei dati, il 24,2% riguardava la Fornitura software e consulenza informatica, l 11,2% le Altre attività connesse all informatica, il 7,7% alla Manutenzione e riparazione macchine per ufficio ed elaboratori elettronici, mentre 3 Centro Studi Unioncamere in collaborazione con il Ministero del Lavoro, Il settore ICT in Italia: imprese, occupazione e fabbisogni professionali (dati e previsioni 2001), Roma, maggio

12 nell ordine seguivano Fabbricazione macchine per ufficio, elaboratori e sistemi informatici (3,4%), Telecomunicazioni (3,3%), Informatica e attività connesse (1,2%), Consulenza e installazione elaboratori (1 %), ed infine con lo 0,5% le Attività delle banche dati. Nell arco degli ultimi quattro anni ( ) le incidenze percentuali delle attività sopra elencate hanno subito singolari e notevoli variazioni unicamente per i tre settori aventi la maggiore consistenza. L elaborazione elettronica dei dati ha visto diminuire in maniera consistenza la propria incidenza di quasi 10 punti percentuali, mentre si è registrato sia l incremento di circa il 4% per il settore della fornitura software e consulenza informatica, sia l aumento considerevole, 6%, delle altre attività connesse all informatica. Le dinamiche appena descritte nell ambito della regione Toscana, con valori percentuali di variazione quasi identici, si sono verificate anche a livello nazionale dove il peso del comparto del software e consulenza informatica raggiunge il 30% circa del totale delle attività della net economy, invece l elaborazione dati è pari al 40% del totale. Quest ultimo dato permette di porre in evidenza come il settore dell elaborazione elettronica dei dati rappresenti la componente di maggioranza nel panorama dell ICT sia nel computo nazionale sia in quello regionale toscano. In quest ultimo caso, inoltre, il comparto in oggetto è tale da incidere per 8,6 punti percentuali sul totale nazionale, laddove il peso complessivo del nuovo mercato della regione rappresenta il 7,4% di quello italiano, oltretutto in diminuzione di mezzo punto dal 1998 al Soffermandoci sul ruolo delle varie province toscane è possibile osservare che il 35% delle imprese della net economy sono localizzate a Firenze, segue la provincia di Pisa, quasi 12%, la quale diviene una realtà di notevole valore grazie all attività di ricerca e specializzazione informatica presente nel polo universitario. Seguono Prato (10 %), Lucca (8,5%) e Livorno (7,5%), mentre il peso percentuale di Massa-Carrara è pari al 5% con un aumento di mezzo punto dal 1998 al Sempre in ambito regionale è degno di attenzione rilevare l incidenza percentuale delle imprese del nuovo mercato sul totale del tessuto imprenditoriale. Le province di Firenze e Prato guidano la graduatoria con il 2,14%, anche Pisa (2,03%) si posiziona sopra la media nazionale (1,58%) e regionale (1,64%). La provincia di Massa-Carrara si colloca in quarta posizione con un incidenza del 1,52%, confermando un trend di crescita costante dal 1998 al 2001, oltre a rappresentare una delle realtà più reattive alle tendenze evolutive dell ICT. 10

13 3.3 STRUTTURE E TENDENZE NET ECONOMY A MASSA-CARRARA Delle 302 imprese attive al 31 dicembre 2001 ben il 55% sono riferibili all Elaborazione elettronica dei dati, il 18% alla Fornitura software e consulenza informatica, ed il 14% si riferisce alle Altre attività connesse all informatica. Dai suddetti elementi quantitativi si pone in evidenza come più della metà della net economy a Massa-Carrara, secondo l attuale classificazione ateco, risulti identificabile con l elaborazioni dei dati, un settore che nel 1998 pesava addirittura per il 66%, e che incide in maniera nettamente superiore rispetto a quanto avviene sia a livello regionale sia nazionale. Un esame più attento della considerevole presenza numerica di imprese aventi come principale attività l elaborazione elettronica dei dati pone la necessità di alcune ulteriori precisazioni. Innanzitutto è opportuno sottolineare come l attuale codificazione, oltre a scontare un inadeguatezza alla quale abbiamo già fatto riferimento, prenda in considerazione branche di attività economica talvolta non aventi alcuna attinenza con la net economy. Tale è il caso degli studi professionali, i quali rientrano nella suddetta classificazione ma in realtà svolgono attività tradizionali quali la tenuta della contabilità aziendale, la realizzazione di buste paghe, consulenze commerciali ed aziendali varie, ed altro ancora. Queste imprese inserite nella rete delle nuove attività attinenti al mercato dell ICT producono un incremento numerico fittizio ma non sostanziale, presentando, inoltre, problemi di attinenza e distinzione con la presenza delle reali ed innovative imprese del nuovo mercato; un fenomeno che, i dati a nostra disposizione, identificano come ancor più significativo nella realtà economica di Massa-Carrara. Proseguendo nell analisi osserviamo ulteriori elementi distintivi delle imprese della net economy rispetto alle imprese considerate nel loro complesso per quanto concerne la localizzazione imprenditoriale. La quasi totalità delle imprese dell ICT sono presenti nell Area di Costa, il 43% a Massa e il 41% a Carrara (nel 1998 Massa rappresentava il 37% mentre Carrara il 45%), restando alla Lunigiana il solo 13,2% del totale. Quest ultima incidenza se paragonata al peso imprenditoriale della Lunigiana sul totale complessivo delle imprese della provincia, pari al 27,5%, manifesta una differenza di quasi 15 punti percentuali. E visibile quindi un ritardo del sistema economico lunigianese nel campo dell innovazione tecnologica, infatti, se non vi è dubbio sulla presenza di alcune realtà imprenditoriali dinamiche e innovative nel complesso il territorio sembrerebbe non sfruttare al meglio le opportunità logistiche e di sviluppo economico che la net economy sta offrendo. 11

14 In riferimento alle dinamiche evolutive dell imprenditoria del nuovo mercato, nella provincia apuana dal 1998 al 2001, possiamo rilevare che, considerando i dati disponibili, appare evidente l effettiva crescita in ambito locale dell attività dell ICT: tale positiva tendenza risulta, con chiarezza, comparando il trend di Massa-Carrara con quanto avvenuto mediamente a livello regionale e nazionale. Nel complesso a livello regionale le imprese operanti nell area della net economy ammontavano alla fine del 2001 a unità con una crescita del +25,7% rispetto al 1998, mentre nello stesso periodo la variazione complessiva della base imprenditoriale è stata del +5,5%, con una differenza di quasi 20 punti percentuali. Si è verificata una situazione in parte analoga a livello nazionale con un aumento del 34,8% della net economy a fronte di un 5,5% del totale delle imprese di tutti i settori. In questo contesto s inserisce Massa-Carrara che passando dalle 216 imprese del nuovo mercato nel 1998 alle 302 unità di fine 2001 realizza un tasso di crescita del 39,8%, nettamente superiore sia al dato regionale sia a quello nazionale, mentre il tasso di crescita del totale delle imprese è stato del 6,8%. L incremento numerico assoluto si è verificato soprattutto nel comune di Carrara (+30 unità) e nel comune di Massa (+51 unità), ed è attribuibile alle dinamiche strutturali descritte in precedenza che hanno interessato quasi esclusivamente l area dei servizi software, delle attività connesse all informatica, e delle telecomunicazioni (non dimenticando quanto detto a proposito del dato riferito alla elaborazione elettronica dei dati). Dall altro canto di poca rilevanza sono state le variazioni, oltretutto in perdita per peso percentuale sul totale della net economy, che hanno riguardato le attività manifatturiere di produzione per l industria di macchine per ufficio, di elaboratori e di sistemi informatici. Da notare, infine, l ottimo andamento osservato nell ultimo periodo (2001) che segnala, per Massa-Carrara, una performance di crescita del settore pari al 14,3%, a fronte del 10,8% nazionale ed in particolare del 8,9% regionale, a testimonianza degli ampi margini di miglioramento ancora a disposizione della net economy nel territorio apuano. 12

15 Tabella 1. Valori assoluti delle imprese attive della new economy al 31/12/ 1998 e 2001 in Italia e Toscana, suddivise per settori ateco di appartenenza Anno Codice ateco Fabbricazione macchine per ufficio, elaboratori e sistemi informatici Telecomunicazioni Informatica e attività connesse Consulenza e installazione elaboratori Fornitura software, consulenza informatica Elaborazione elettronica dei dati Attività delle banche dati Manuten. e riparaz. macchine ufficio e di elaboratori elettronici Altre attività connesse all'informatica D I 64.2 K 72 K 72.1 K 72.2 K 72.3 k 72.4 K 72.5 k 72.6 TOTALE Peso % per Provincia AREZZO ,37 6,67 FIRENZE ,53 34,35 GROSSETO ,37 3,61 LIVORNO ,24 7,56 LUCCA ,54 8,52 MASSA-CARRARA ,12 4,58 PISA ,82 11,99 PISTOIA ,89 7,43 PRATO ,87 10,05 SIENA ,24 5,26 TOSCANA ,00 100,00 Incid. % settori 3,05 3,42 1,81 3,36 3,01 1,24 1,43 1,02 20,40 24,23 56,81 47,22 0,48 0,55 7,76 7,70 5,26 11,26 100,00 100,00 ITALIA Incid. % settori 3,81 4,34 1,84 3,03 4,58 2,60 1,61 1,13 24,86 28,24 47,43 40,45 0,89 0,72 8,49 8,08 6,50 11,41 100,00 100,00 Incid. % Toscana su Italia 6,38 5,86 7,85 8,25 5,24 3,54 7,08 6,69 6,53 6,37 9,54 8,67 4,27 5,66 7,28 7,08 6,44 7,33 7,96 7,43 Fonte: Elaborazioni I.S.R. su dati Infocamere 13

16 Tabella 2. Valori assoluti delle imprese attive della new economy al 31/12/ 1998 e 2001 a Massa-Carrara, suddivise per settori ateco di appartenenza Fabbricazione macchine per ufficio, elaboratori e sistemi informatici Telecomunicazioni Informatica e attività connesse Consulenza e installazione elaboratori Fornitura software, consulenza informatica Elaborazione Attività delle elettronica dei banche dati dati Manuten. e riparaz. macchine ufficio e di elaboratori elettronici Altre attività connesse all'informatica Codice ateco D I 64.2 K 72 K 72.1 K 72.2 K 72.3 k 72.4 K 72.5 k 72.6 TOTALE Peso % per Comuni Anno AULLA ,09 3,97 BAGNONE ,46 0,33 CARRARA ,83 41,39 CASOLA L ,00 0,00 COMANO 0 0 0,00 0,00 FILATTIERA 0 0 0,00 0,00 FIVIZZANO ,31 1,99 FOSDINOVO ,85 1,66 LICCIANA N ,46 0,33 MASSA ,04 43,38 MONTIGNOSO ,31 1,99 MULAZZO 0 0 0,00 0,00 PODENZANA 0 0 0,00 0,00 PONTREMOLI ,31 2,98 TRESANA 0 0 0,00 0,00 VILLAFRANCA L ,31 1,99 ZERI 0 0 0,00 0,00 TOTALE ,00 100,00 Incid. % settori 2,31 1,66 0,46 1,99 1,39 0,66 0,46 0,66 16,67 17,88 66,20 55,30 0,00 0,00 9,26 7,62 3,24 14,24 100,00 100,00 Fonte: Elaborazioni I.S.R. su dati Infocamere 14

17 Tabella 3. Incidenza percentuale delle imprese della "new economy" dal 1998 al 2001 per Massa- Carrara,Toscana e Italia Totale imprese new economy Totale imprese di tutti i settori Inc. % new economy sul totale Anni AREZZO ,92 0,97 1,08 1,16 FIRENZE ,85 1,90 2,00 2,13 GROSSETO ,60 0,62 0,67 0,77 LIVORNO ,23 1,31 1,44 1,51 LUCCA ,12 1,17 1,28 1,37 MASSA-CARRARA ,16 1,27 1,35 1,52 PISA ,69 1,76 1,90 2,03 PISTOIA ,33 1,36 1,43 1,49 PRATO ,78 1,86 1,99 2,14 SIENA ,96 0,99 1,04 1,13 TOSCANA ,37 1,43 1,53 1,64 ITALIA ,24 1,32 1,45 1,58 Fonte: Elaborazioni I.S.R. su dati Infocamere Tabella 4. Tassi di crescita imprese della "new economy" dal 1998 al 2001 per Massa-Carrara,Toscana e Italia Anni MASSA-CARRARA Totale imprese new economy Totale imprese Provincia MS Inc. % new economy sul totale 1,16 1,27 1,35 1,52 Tasso % di crescita new economy / 12,04 9,09 14,39 39,81 Tasso % di crescita totale imprese / 2,18 2,40 2,12 6,85 TOSCANA Totale imprese new economy Totale imprese Toscana Inc. % new economy sul totale 1,37 1,43 1,53 1,64 Tasso % di crescita new economy / 5,64 9,26 8,98 25,79 Tasso % di crescita totale imprese / 1,76 2,01 1,71 5,58 ITALIA Totale imprese new economy Totale imprese Italia Inc. % new economy sul totale 1,24 1,32 1,45 1,58 Tasso % di crescita new economy / 8,52 12,16 10,83 34,89 Tasso % di crescita totale imprese / 1,55 2,02 1,84 5,50 Fonte: Elaborazioni I.S.R. su dati Infocamere 15

18 Grafico 1. Incidenza % delle imprese della "new economy" al distinte per province nella regione Toscana PRATO 10% SIENA 5% AREZZO 7% PISTOIA 7% PISA 12% FIRENZE 33% MASSA-CARRARA 5% LUCCA 9% LIVORNO 8% GROSSETO 4% Fonte: Elaborazioni I.S.R. su dati Infocamere Grafico 2. Incidenza % delle imprese della "new economy" al distinte per comune nella Provincia di Massa-Carrara BAGNONE 0% LICCIANA N. 0% FIVIZZANO 2% FOSDINOVO 2% PONTREMOLI 3% VILLAFRANCA L. 2% AULLA 4% MONTIGNOSO 2% CARRARA 41% MASSA 44% Fonte: Elaborazioni I.S.R. su dati Infocamere 16

19 Grafico 3. Tassi di crescita delle imprese della "new economy" dal 1998 al 2001 distinti per Massa- Carrara,Toscana e Italia Massa-Carrara Toscana Italia 16,00 14,00 12,00 12,04 12,16 14,39 10,83 10,00 9,09 8,00 8,52 9,26 8,98 6,00 4,00 5,64 2,00 0, / / /01 Fonte: Elaborazioni I.S.R. su dati Infocamere Grafico 4. Incidenza dei vari settori ateco nel complesso delle attività delle imprese della "new economy" al 31/12/2001 in Italia Altre attività connesse all'informatica 7% Attività delle banche dati 1% Fabbricazione macchine per ufficio, elaboratori e sistemi informatici 5% Telecomunicazioni 3% Informatica e attività connesse 3% Manutenzione e riparazioni macchine ufficio e di elaboratori elettronici 8% Elaborazione elettronica dei dati 42% Fornitura software, consulenza informatica 30% Consulenza e installazione elaboratori 1% Fonte: Elaborazioni I.S.R. su dati Infocamere 17

20 Grafico 5. Incidenza dei vari settori ateco nel complesso delle attività delle imprese della "new economy" al 31/12/2001 in Toscana Altre attività connesse all'informatica 11% Fabbricazione macchine per ufficio, elaboratori e sistemi informatici 3% Attività delle banche dati 1% Telecomunicazioni 3% Informatica e attività connesse 1% Manutenzione e riparazioni macchine ufficio e di elaboratori elettronici 8% Elaborazione elettronica dei dati 48% Consulenza e installazione elaboratori 1% Fornitura software, consulenza informatica 24% Fonte: Elaborazioni I.S.R. su dati Infocamere Grafico 6. Incidenza dei vari settori ateco nel complesso delle attività delle imprese della "new economy" al 31/12/2001 a Massa-Carrara Altre attività connesse all'informatica 14% Fabbricazione macchine per ufficio, elaboratori e sistemi informatici 2% Telecomunicazioni 2% Informatica e attività connesse 1% Consulenza e installazione elaboratori 1% Fornitura software, consulenza informatica 18% Manutenzione e riparazioni macchine ufficio e di elaboratori elettronici 8% Elaborazione elettronica dei dati 54% Fonte: Elaborazioni I.S.R. su dati Infocamere 18

21 Grafico 7. Peso % imprese di tutti i settori ed imprese della new economy sui relativi totali, distinte per comune della Provincia di Massa-Carrara al 31/12/2001 Peso % delle imprese della new economy nei vari comuni della provincia di MS sul totale new economy Peso % delle imprese dei vari comuni della provincia di MS sul totale delle imprese 45,00 40,00 35,00 30,00 25,00 20,00 15,00 10,00 5,00 0,00 AULLA BAGNONE CARRARA CASOLA L. COMANO FILATTIERA FIVIZZANO FOSDINOVO LICCIANA N. MASSA MONTIGNOSO MULAZZO PODENZANA PONTREMOLI TRESANA VILLAFRANCA L. ZERI Fonte: Elaborazioni I.S.R. su dati Infocamere Grafico 8. Incidenza % imprese della new economy sul totale delle imprese al 31/12/2001 per Massa- Carrara, Toscana e Italia ITALIA TOSCANA SIENA PRATO PISTOIA PISA MASSA-CARRARA LUCCA LIVORNO GROSSETO FIRENZE AREZZO 0,77 1,13 1,16 1,58 1,64 1,49 1,52 1,37 1,51 2,03 2,14 2,13 0 0,5 1 1,5 2 2,5 Fonte: Elaborazioni I.S.R. su dati Infocamere 19

22 4. L INDAGINE DIRETTA PRESSO LE IMPRESE 4.1 INTRODUZIONE In Toscana, negli ultimi anni, è cresciuto all interno dell Information and Communication Technolgy (ICT), il distretto tecnologico dell Arno Valley, che si è posto come un importante bacino d imprese di rilevanza nazionale. Nell area che si estende tra Pisa e Firenze (per questo Arno Valley ), sono concentrate circa il 70% delle imprese ICT della regione. L alta concentrazione d imprese per abitante, il peso dell ICT sul totale delle imprese dell area, la loro rapida crescita e la disponibilità di risorse umane formate presso i poli universitari di Pisa, Siena e Firenze e presso centri d eccellenza come quelli del Cnr, stanno offrendo le condizioni ideali per attivare un ciclo virtuoso di sviluppo economico e di benessere senza precedenti (cfr. Net economy in Toscana, Studio Ambrosetti, 2002). L Arno Valley è quindi potenzialmente ricca di valenze di formazione e di risorse specialistiche e, se mancanti, esistono ampie possibilità di formazione in loco e si configura come un nuovo territorio di sviluppo di competenze anche da esportare al di fuori del bacino geografico di riferimento. La società più nota che opera nell area è Dada che ha stilato un rapporto di partnership finanziaria e strategica con il gruppo HDP (fra cui RCS, Corriere della Sera, Gazzetta dello Sport e Periodi Rizzoli), ma sono tante le aziende degne di nota come la Bassilichi Spa, la Publinet Spa, la Publicom Spa, ecc. Alla base di questo sviluppo, vi è anche il ruolo svolto dagli Enti Pubblici che hanno fatto in modo che tante esperienze comuni potessero trovare una convenienza a legarsi tra loro e, fra le varie iniziative, vi è la creazione dell Associazione per Internet che funziona come canale di comunicazione privilegiato fra le diverse imprese locali, cercando di far conoscere tra loro i vari soggetti e le opportunità di lavoro che si possono avere nell Arno Valley. L azione dell Associazione è orientata anche verso l ambiente esterno dove si cerca di creare delle relazioni con i distretti industriali esteri, per facilitare l accesso delle imprese dell Arno Valley a mercati altrimenti irraggiungibili. Le diverse attività dell Associazione per Internet sono coordinate da un comitato che, a sua volta, coordina un ampio gruppo d operatori del settore e la comunicazione interna è affidata ad un sito Internet ( e ad una newsletter settimanale. Le imprese dell Arno Valley presentano un ampia dispersione dei loro fatturati per area d attività, ma il 50% del fatturato deriva dall offerta di software e servizi informatici. Quest insieme d imprese, sviluppa il proprio fatturato prevalentemente nell ambito della provincia d appartenenza (54%), e per quasi un quinto nell ambito delle altre province della Toscana. I 20

23 mercati esteri generano invece poco meno del 3% del fatturato complessivo. Per quanto concerne le dimensioni, quasi i nove decimi di esse possiede livelli del fatturato inferiori al milione di euro all anno e per l 84,7% hanno un numero di dipendenti inferiore alle dieci unità. Perché questa premessa? Perché dobbiamo aver sempre presente che il processo di toscanizzazione del modello di sviluppo dell area apuana (dalla centralità delle grandi imprese alla centralità delle PMI), è partito con molto ritardo, solo negli anni 90, rispetto ad altre aree della regione, ma sembra ripercorrere (nell ICT come in tutti gli altri settori), le tappe fondamentali note di questa tipologia di sviluppo. Con analoghe caratteristiche anche sul mercato del lavoro, con analoghi problemi sociali ed economici quando il processo di crescita si arresta o si attenua, con analoghe e crescenti tensioni di compatibilità con la salvaguardia del territorio e con le difficoltà nel campo delle infrastrutture e dei servizi, anche di terziario avanzato. Guardare alla Toscana, essere più toscani, diventa anche nel campo dell ICT, un punto di riferimento essenziale, per non ripercorrere inutilmente strade già battute, per imitare, per copiare con umiltà, percorsi di successo. La seconda ragione è la risposta alla seguente domanda: ma davvero i contenuti ed il trend dell ICT in provincia di Massa-Carrara, sono così profondamente diversi da quelli rilevati all interno dell Arno Valley? A nostro parere, dall esame dei dati strutturali, apparentemente no. L incidenza delle imprese della new economy sul totale delle imprese provinciali è a Massa- Carrara pari all 1,52%, inferiore sicuramente a quella delle province di Firenze, Prato e Pisa (di poco al di sopra del 2%), ma decisamente superiore a quella delle restanti sei province toscane (Arezzo, Grosseto, Livorno, Lucca, Pistoia e Siena) ed il tasso di crescita della new economy della provincia di Massa-Carrara, nel periodo 1998/2001 (+39,81%), è risultato superiore a quello medio della Toscana (+25,79%) e dell Italia (+34,89%). Così come non mancano, nella realtà locale, imprese che rappresentano punte di eccellenza nel panorama dell ICT nazionale o perché autoctone o come filiali importanti di imprese ICT italiane. Tra le autoctone citiamo il caso della C-Map un leader mondiale nel campo delle carte nautiche computerizzate e la Ogenet che si occupa di logistica avanzata, di intermodalità attraverso l integrazione, via Internet, del trasporto marittimo con l autotrasporto, servizi door to door, warehousing, ecc., tra le filiali di imprese nazionali la TAM-Zucchetti di Aulla nel settore del software applicativo, la Datasystem di Marina di Carrara che occupa 92 addetti ed opera nel 21

24 settore dell office automation e Rigel di Massa che opera come fornitore di soluzioni integrate nel campo della Information Communication Technology Security. Ma abbiamo voluto entrare più in profondità nell analisi dell ICT provinciale, scoprendo, come era inevitabile, in un settore giovane (il 62,3% delle imprese ICT, sono nate tra il 1999 ed il 2002), una pluralità di situazioni da stato nascente, dove accanto ad imprese serie, professionalizzate e strutturate, si muovono aziende sorte anche probabilmente in virtù del fatto che la provincia ricade all interno dell Obiettivo 2 e può quindi beneficiare di consistenti aiuti della Comunità Europea, e poi tante micro imprese, spesso individuali o nate dall iniziativa tra amici, tra compagni di università che propongono alle imprese di produzione e di commercializzazione, il più o meno scontato sito web, più o meno ben fatto sotto il profilo grafico. Piccole imprese per dimensione (con una media di 4,3 addetti per azienda) e per fatturato che, per il 78,9% dei casi esaminati, è inferiore ai euro, prodotto muovendosi all interno di un mercato prevalentemente locale ed interno alla provincia di Massa-Carrara dove è ubicata in media, per ogni azienda, l 89,4% della clientela. Un settore comunque dinamico, in espansione e in buona salute ed ottimista per le prospettive future, che fa largo ricorso al lavoro flessibile, atipico ed indipendente, che richiede elevate professionalità e figure professionali specifiche e ben delineate. Un ICT apuano che opera inoltre in un contesto dove le imprese non hanno pienamente compreso le enormi potenzialità legate ad un più significativo utilizzo di Internet. A tale proposito abbiamo analizzato duecento siti web di altrettante aziende provinciali (tutti quelli contenuti nel portale infoimprese.it), verificando come si tratti in prevalenza di siti vetrina, cioè siti dove compaiono anche cataloghi dei prodotti, aggiungendo quindi alla semplice, banale e statica presentazione dell azienda, la presentazione dei propri prodotti e servizi organizzati in un data base. Si tratta di siti che rappresentano un evoluzione rispetto a quelli meramente pubblicitari, ma sono ancora pochi i siti di vendita, dove è possibile compiere transazioni on line e, all interno di questa categoria, sono ancora meno quelli dedicati al commercio elettronico con pagamenti mediante carte di credito. Ciò dipende non solo dal fatto che l industria prevalente dell area, il lapideo, poco si presta a tali soluzioni, sia perché il target di riferimento delle imprese non sono i consumatori finali, sia perché, in generale, i prodotti lapidei non sono standardizzati. Inoltre, a queste difficoltà si sommano quelle proprie del commercio elettronico nel nostro Paese: scarsa diffusione delle carte di credito, diffidenza per ragioni di sicurezza rispetto alle transazioni via Internet, scarsa propensione all acquisto 22

25 per corrispondenza anche indipendentemente da Internet, ecc. Per queste ragioni, i margini di miglioramento del settore ICT restano anche in queste applicazioni, assai elevati. Cosa manca in sostanza? Un identità del settore, un luogo di incontro tra nuova la cultura di cui sono portatrici queste nuove imprese ed il sistema economico locale, anche politico/istituzionale che, ad esse, non sa ancora bene cosa chiedere in termini di servizi innovativi ed avanzati. Manca una più stretta relazione tra ciò che si sta muovendo in Toscana e la provincia di Massa-Carrara, in una situazione che sembra analoga a quella già vissuta inizialmente, per l Area Vasta di Costa. Manca un adeguata politica finanziaria privata a sostegno di questa particolare tipologia di imprese. Manca, ci pare, la voglia di credere in un futuro diverso di sviluppo per la provincia di Massa-Carrara, obiettivo per il quale anche il presente lavoro di ricerca intende offrire il proprio contributo. Ed allora, in questo contesto, ci sembra importante segnalare almeno due iniziative che possono inserirsi in quella parte del processo di innovazione tecnologica che può essere guidata dalle Amministrazioni locali nel contesto del piano regionale di e-government. La prima è il GigaPort dell Area Vasta i cui promotori sono le Amministrazioni provinciali di Pisa, Livorno, Lucca e Massa-Carrara che costituiscono l Area Vasta costiera e l Università di Pisa. Il GigaPort, in quanto parte della rete telematica Regionale Toscana (RTRT), sarà una infrastruttura abilitante per tutti i servizi di e-government del sistema degli Enti Locali sul territorio dell Area Vasta e permetterà alla Pubblica Amministrazione Locale di annettersi efficientemente e velocemente (Banda Larga), anche alla rete nazionale. Ciò permetterà ad ogni Ente di adempiere alla sua funzione di Front-Office generale della Pubblica Amministrazione e di fornire ai cittadini una serie potenzialmente infinita di servizi: sportelli unici per le attività produttive, uffici relazioni con il pubblico virtuali, telelavoro, telemedicina, formazione a distanza, videoconferenze, gestione integrata delle anagrafi, gestione cartografica del territorio, protezione civile e telesoccorso, sistema di interscambio catasto, carta di identità elettronica con gestione centralizzata, gestione elettronica dei flussi documentali, ecc. L altro progetto che vede come capofila a livello regionale proprio la provincia di Massa-Carrara, è GE.NE.S.I. (Gestione integrata dei servizi sociali e sociosanitari), che si propone come obiettivo una gestione più efficiente ed omogenea dei servizi sociali offerti sul territorio regionale, nel quadro di un sistema informativo che tenga conto delle articolazioni locali e delle relazioni con associazioni di volontariato terzo settore. 23

26 4.2 L ICT A MASSA-CARRARA L articolazione del campione. E tutta new economy? Per omogeneità con i dati nazionali, anche l indagine condotta presso le imprese (attraverso la somministrazione diretta di un questionario tramite rilevatori), non poteva che far riferimento ai settori ATECO che a livello nazionale individuano la new economy. Ma proprio visitando le imprese, abbiamo avuto conferma di quanto osservato, nelle pagine precedenti a proposito della categoria elaborazione elettronica dei dati (codice ATECO K72.3). Le imprese che ricadono in questo settore svolgono veramente quasi tutte le attività di tenuta della contabilità aziendale, realizzazione di buste paga, consulenze aziendali, ecc., sono in sostanza o studi di commercialisti o consulenti, o aziende che presenti fisicamente o no all interno degli studi, sono registrate come autonome, ma in realtà svolgono la funzione d immissione dati della clientela amministrata per conto del professionista di riferimento. Rientrano anche in questa tipologia, ad esempio, i CED dell Associazioni di Categoria che tengono la contabilità per gli associati amministrati. Appartengono o no, queste imprese alla new economy? La risposta a questa domanda è fondamentale per determinare la reale consistenza del settore. In provincia di Massa-Carrara le imprese attive della new economy sono 302, ma senza questa categoria che pesa per il 55,3%, pari a 167 imprese, si ridurrebbero a sole 135. Analogamente, a livello regionale, il settore che ha una consistenza di imprese, ne conterebbe soltanto e a livello nazionale si scenderebbe da a La presenza quindi nell analisi dell elaborazione elettronica dei dati comporta, a nostro parere, una sovrastima della reale consistenza del settore, sia a livello locale, sia regionale, sia nazionale. Tuttavia, poiché evidentemente non è possibile in una ricerca provinciale, utilizzare parametri diversi rispetto alle classificazioni nazionali, pena l impossibilità dei confronti, anche nel campione d aziende intervistate, abbiamo continuato ad includere l elaborazione elettronica dei dati, limitandoci a segnalare il problema, ma tenendo distinto, nell elaborazione delle risposte ottenute, questo settore dagli altri della new economy. Le aziende contattate a Massa-Carrara, sono state 115, pari al 38,1% dell universo di riferimento, di cui 62 nel comparto elaborazione dati e 53 più propriamente appartenenti all Information and Communication Technology (ICT). Le 53 imprese ICT rappresentano oltre il 39% delle aziende ICT provinciali. Il rapporto tra le due categorie che nel nostro campione è 54% elaborazione dati e 46% ICT, è in sostanza identico a quello della realtà. Si tratta quindi, proprio per l elevato numero d imprese intervistate, di un alta significatività statistica e di una buona rappresentazione dell universo di riferimento. 24

27 4.3 LA STRUTTURA DELLE AZIENDE Prevalgono le società di persone. Per quanto riguarda la forma giuridica, prevalgono tra le aziende intervistate, le società di persone: 33% Srl, 23,5% Sas, 14,8% Snc, ecc. Le ditte individuali sono il 22,6% del totale e le società di capitali, le s.p.a., l 1,7%. Tra le due categorie, elaborazione elettronica dei dati (d ora in poi abbrevieremo in Elab. Dati) e ICT esistono delle differenze: nella prima prevalgono le S.a.s 40,3% (che rinviano immediatamente agli studi professionali) e le Srl (30,6%) ed assai limitata è la presenza di Ditte individuali (16,1%), mentre nell ICT, vi è una più marcata presenza di Ditte Individuali. Occorre tener conto che, rispetto al totale delle imprese iscritte al registro ditte della Camera di Commercio, dove le ditte individuali sono il 64,5% e le S.p.a., il 13,4%, le percentuali del settore sono certamente più basse. Si tratta, probabilmente, di un primo indizio dell importanza del capitale umano, delle professionalità associate, all interno della new economy. (Tavola 1) Scarsi i legami con altre imprese e in ogni modo prevalentemente locali. Avevamo chiesto alle imprese, tutte localizzate in provincia di Massa-Carrara, se avessero legami strutturali e/o giuridici (partnership, holding, ecc.) con altre imprese. Non hanno alcun legame l 82,6% del totale, che salgono all 88,7% nel caso delle Elab. Dati, e scendono al 75,5% per l ICT Per quanto riguarda il più significativo 24,5% delle imprese ICT, collegate con altre, il 9,6% ha rapporti strutturali e/o giuridici con altre imprese ubicate nel comprensorio apuo-versiliese (9,5%), mentre il restante 15% ha legami con imprese ubicate a Cagliari, Milano, Parma, Pisa e Torino. Sono quindi comunque scarsi i rapporti con il resto della Toscana e ciò mentre si discute in regione di distretti tecnologici ( Arnovalley ), sembra rappresentare un limite. (Tavole 2-3) Poca la visibilità sul Web. L 82,6% delle aziende possiede lo strumento basilare della posta elettronica che sale al 96,2% nel caso delle aziende ICT, ma complessivamente soltanto il 32,2% del totale ha un proprio sito web. E vero che contribuisce a diminuire questa percentuale il fatto che il 90,3% delle imprese d Elab. Dati non lo possiede, ma anche all interno dell ICT, non è presente in Internet il 41,5% delle aziende. A coloro che possiedono un sito, è stato chiesto se svolgessero anche l attività di commercio elettronico di prodotti e/o servizi. Hanno risposto di sì nove imprese, tre d Elab Dati (ma nessuna di queste offre la possibilità di pagamento on line dei servizi offerti mediante carta di credito) e sei 25

28 dell ICT, cinque delle quali permettono pagamenti con carta di credito e/o altri strumenti ed una solo in contrassegno. (Tavole 4-5) L attività prevalente è la fornitura di software e di servizi connessi all informatica. Al fine di evitare una pluralità di risposte (dove tutti fanno tutto), è stato chiesto di indicare l attività prevalente. Tralasciando le imprese d Elab. Dati, dove tutte si sono inserite nella categoria software e servizi connessi all informatica e, al suo interno, ovviamente, nell elaborazione elettronica dei dati (anche se nelle specifiche successive alcune hanno dichiarato di occuparsi di banche dati e d altri servizi), le imprese ICT si sono così suddivise: hardware ed assistenza tecnica 7,5%, hardware e software 11,3% (si tratta d imprese che non hanno voluto scegliere tra i due settori proposti dichiarando di svolgere in modo paritario entrambe le attività), software e servizi connessi all informatica 69,8%, telecomunicazioni 9,4% e telecomunicazioni hardware e software 1,9% (anche in questo caso non è stata scelta un attività prevalente). Le imprese hardware svolgono prevalentemente l attività di manutenzione e riparazione d elaboratori (cinque casi), le altre quattro imprese associano a questa attività la fabbricazione di sistemi informatici. Le imprese di telecomunicazioni, poche in verità, solo cinque, si occupano in un caso, di comunicazioni telefoniche, telegrafiche e mediante telex, in un altro di trasmissione radiofoniche e/o televisive e tre di altre attività connesse alle telecomunicazioni. Più variegate sono le sottocategorie d attività in cui si suddividono le imprese ICT che svolgono l attività di fornitura di software. Per il 30,2% svolgono attività di consulenza e installazione elaboratori, per il 27,9% fornitura software e consulenza informatica, per il 25,6% altri servizi, per il 9,3% elaborazione elettronica dei dati, per il 2,3% associano l attività delle banche dati alla fornitura d altri servizi, per il 2,3% si occupano di servizi di telematica, robotica eidomatica connessi ad altri servizi, ed il restante 2,3%, ha dichiarato di fare un po di tutto. Siamo scesi, ove è stato possibile, ancor più nel particolare nel rilevare l attività specifica delle imprese ICT della provincia di Massa-Carrara e, proprio per dar conto della varietà ed anche dell eterogeneità dei servizi offerti, ne forniamo un parziale elenco: automazione industriale e sistema qualità, commercio e digitalizzazione carte nautiche, comunicazione e marketing, grafica computerizzata, realizzazione e creazione di siti web, fornitura di software gestionali, programmazione assistenza ed insegnamento, gestioni finanziarie e assicurative, 26

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