Fior di tomba. AESS Archivio di Etnografia e Storia Sociale

Transcript

1 Fior di tomba Esecuzione diteresa Viarengo, Asti, , registrazione di Roberto Leydi e Franco Coggiola Maggio 2005

2 Temi/Aspetti 3 Personaggi 4 Storia 5 Approfondimenti 6 Da Fior di tomba a Bella ciao 6 Fior di tomba altra versione 7 Bella ciao - versione di risaia 7 Bella ciao - versione partigiana 8 Trascrizione fonetica 9 Esercizi 10 2

3 Fior di tomba Teresa Viarengo, Asti, , registrazione di Roberto Leydi e Franco Coggiola Temi/Aspetti Tema: amore Aspetto: famiglia (1) Tema: morte/delitto Aspetto: esecuzione capitale (2) suicidio (3) O papà, mi voi mariemi (1), perché i pasa la stagiùn. El ciresi sun maduri e i grafiùn na sun già bun. O papà, mi voi cul giuvu (1), ca i é là 'n cula persùn. O fìa dla me fìa, cul giuvu fa pa per ti. E dumàn a le undes uri a lu mènu a fé murì (2). Putost fé morì cul giuvu, voi ca m' fasu mori mi. Putost fè morì cul giuvu, voi ca m' fasu mori mi. O papà, fé fé 'na tumba, o, ca stagu tre cun mi: el me pari e la me mari e 'l mio amante an bras a mi. E po 'n suma a cula tumba noi butruma rosi e fiur. E tuta la gent che i pasa na diràn "che bun udùr". "O papà, voglio maritarmi (1), perchè passa la stagione. Le ciliege sono mature e duroni sono già buoni. O papà, voglio quel giovane (1), che è là in quella prigione." "Figlia, o mia figlia, quel giovane non fa per te. Domani alle undici lo portano a morire (2)." "Piuttosto che far morire quel giovane, voglio che facciano morire me. O papà, fate fare una tomba, che ci stiano tre persone, con me: mio padre e mia madre e il mio amante in braccio a me. E poi in cima a quella tomba metteremo rose e fiori. E tutta la gente che passa dirà che buon profumo. Diranno che è morta la bella, che è morta per amore. (3) Na diràn chi é mort la béla, ca l'é morta per l'amùr. (3) Na diràn chi é mort la béla, ca l é morta per l'amùr. 3

4 Personaggi padre (1) figlia (2) giovane condannato (3) O papà (1), mi voi mariémi, perché i pasa la stagiùn. El cirési sun maduri e i grafiùn na sun già bun. O papà (1), mi voi cul giuvu (3), ca i é là 'n cula persùn. O fìa (2) dla me fìa, cul giuvu fa pa per ti. E dumàn a le undes uri a lu mènu a fé murì. Putost fé morì cul giuvu, voi ca m' fasu mori mi. Putost fè morì cul giuvu (3), voi ca m' fasu mori mi. O papà, fè fè 'na tumba, el me pari e la me mari bras a mi. E po 'n suma a cula tumba E tuta la gent che i pasa o, ca stagu tre cun mi: e 'l mio amante (3) an noi butruma rosi e fiur. na diràn "che bun udùr". "O papà (1), voglio maritarmi, perchè passa la stagione. Le ciliege sono mature e duroni sono già buoni. O papà (1), voglio quel giovane (3), che è là in quella prigione." "Figlia (2), o mia figlia, quel giovane non fa per te. Domani alle undici lo portano a morire." "Piuttosto che far morire quel giovane (3), voglio che facciano morire me. O papà, fate fare una tomba, che ci stiano tre persone, con me: mio padre e mia madre e il mio amante (3) in braccio a me. E poi in cima a quella tomba metteremo rose e fiori. E tutta la gente che passa dirà che buon profumo. Diranno che è morta la bella, che è morta per amore." Na diràn chi é mort la béla, ca l é morta per l'amùr. Na diràn chi é mort la béla, ca l'é morta per l'amùr. 4

5 Storia esordio Una ragazza ama e desidera un giovane condannato a morte O papà, mi voi mariemi perché i pasa la stagiùn. El ciresi sun maduri e i grafiùn na sun già bun. O papà, mi voi cul giuvu, ca i é là 'n cula persùn. O fìa dla me fìa, cul giuvu fa pa per ti. E dumàn a le undes uri a lu mènu a fé murì. "O papà, voglio maritarmi, perchè passa la stagione. Le ciliege sono mature e duroni sono già buoni. O papà, voglio quel giovane, che è là in quella prigione." "Figlia, o mia figlia, quel giovane non fa per te. Domani alle undici lo portano a morire." sviluppo dell azione La ragazza progetta di morire per l amore perduto Putost fé morì cul giuvu, voi ca m' fasu mori mi. Putost fè morì cul giuvu, voi ca m' fasu mori mi. O papà, fé fé 'na tumba, el me pari e la me mari mi. o, ca stagu tre cun mi: e 'l mio amante an bras a "Piuttosto che far morire quel giovane, voglio che facciano morire me. O papà, fate fare una tomba, che ci stiano tre persone, con me: mio padre e mia madre e il mio amante in braccio a me. conclusione La ragazza vuole un fiore sulla tomba che ricordi la sua pena E po 'n suma a cula tumba noi butruma rosi e fiur. E tuta la gent che i pasa na diràn "che bun udùr". Na diràn chi é mort la béla, ca l'é morta per l'amùr. Na diràn chi é mort la béla, ca l é morta per l'amùr. E poi in cima a quella tomba, metteremo rose e fiori. E tutta la gente che passa dirà che buon profumo. Diranno che è morta la bella, che è morta per amore." 5

6 Approfondimenti Da Fior di tomba a Bella ciao Nel 1973, nel quinto volume della Storia d Italia della casa editrice Einaudi, appare un articolo dell etnomusicologo Robero Leydi dal titolo: La canzone popolare. Nella prima sezione di questo importante saggio l autore ipotizza che la fortunatissima canzone partigiana nota come Bella ciao rappresenti il risultato di una possibile ed emblematica evoluzione di un canto popolare più antico, conosciuto come Fior di tomba. Nonostante l evidente distanza dell argomento (nel primo canto morire per un ideale, nel secondo morire per amore) e della funzione (nel primo canto politica, nel secondo narrativa), si possono notare alcune coincidenze testuali significative, per esempio l immagine finale della tomba fiorita. E questa, secondo Leydi, una testimonianza della resistenza culturale di un motivo popolare antico, che affonda le sue radici nel mito: presente nella tradizione favolistica viene rifunzionalizzato per essere adattato a scopi e contesti comunicativi diversi. Accanto alla versione partigiana Bella ciao, che si riallaccia a una delle due note tipologie di Fior di tomba, si colloca un altra Bella ciao come canto di risaia. Al di là della possibile storia di una canzone, che viene illustrata e circostanziata su ampie basi documentarie, il saggio di Roberto Leydi fornisce una fondamentale indicazione di metodo. Si seguono infatti alcuni precisi criteri interpretativi, funzionali a un analisi corretta dei prodotti culturali popolari. Questo lavoro di ricostruzione della vicenda almeno possibile di un canto che il riscontro con la realtà materiale ha via via rifunzionalizzato e quindi reso assolutamente contemporaneo, nel filo della resistenza culturale del mondo popolare, può indicarci un altro modo di ascoltare tutto il canto popolare, oltre le profondità che ormai ci sono celate, ma evidentemente non sono state annientate, cioè come testimonianza dell essere nella storia e nella realtà, autonomamente e antagonisticamente alla classe dominante, del mondo popolare e proletario. 1973, Roberto Leydi, La canzone popolare, in Storia d Italia, V, I documenti 2, Torino, Einaudi, Un analisi puntuale sui rapporti tra i due canti, da un punto vista testuale, musicale ed esecutivo è stata presentata da Bruno Pianta nel seminario di studi Voci Parole Memorie, promosso dal Centro di Documentazione Storica di Cinisello Balsamo, nel

7 Fior di tomba altra versione Esecuzone di Teresa Viarengo Asti registrazione di R. Leydi e F. Coggiola, Custa matìn sun levami bunura, una mes ura prima dal sol, Angiolina una mes ura prima dal sol. E mi sun fami a la finestra, mi ho vedù l me primo amòr. Mi l hoi vedù, o cun na ragazza, là, sulla piazza, faceva l amòr, Angiolina con na ragazza faceva l amòr. O mamma mia, menarmi in chiesa, menarmi in chiesa dal confessòr, Angiolina menarmi in chiesa dal confessòr. E con la bocca diceva i peccati, e con il cuore faceva l amòr, Angiolina e con il cuore faceva l amòr. O ragazza, o ragazzina, o, s è peccato fare l amòr! Angiolina o, s è peccato fare l amòr! O s è peccato, peccato sia. La mamma mia me la insegnò. Angiolina la mamma mia me la insegnò. Me l ha insegnata da piccolina, da ragazina di quindes agn. Traduzione Questa mattina mi sono alzata presto, una mezz ora prima del sole. Mi sono affacciata alla finestra, ho visto il mio primo amore. L ho visto con una ragazza, là, sulla piazza, faceva l amore. O mamma mia, portami in chiesa, portami in chiesa dal confessore. E con la bocca diceva i peccati, e con il cuore faceva l amore. O ragazza, o ragazzina, se è peccato fare l amore! Se è peccato, peccato sia. La mamma mia me lo insegnò. Me l ha insegnato da piccolina, da ragazzina di quindici anni. Bella ciao - versione di risaia Esecuzione di Giovanna Daffini Spoleto 1964 Dallo spettacolo Bella ciao di Roberto Leydi e Filippo Crivelli Alla mattina, appena alzata, alla mattina, appena alzata, in risaia mi tocca andar. E fra gli insetti, e le zanzare, e fra gli insetti, e le zanzare, 7

8 un duro lavoro mi tocca far. O mamma mia, o che tormento, o mamma mia, o che tormento, io t invoco ogni domàn. Ma verrà un giorno che tutte quante, ma verrà un giorno che tutte quante lavoreremo in libertà. Bella ciao - versione partigiana Esecuzione voci miste Spoleto 1964 Dallo spettacolo Bella ciao di Roberto Leydi e Filippo Crivelli Stamattina mi sono alzato stamattina mi sono alzato ho trovato l invasòr. O partigiano, portami via, o partigiano, portami via che mi sento di morìr. E se muoio da partigiano e se muoio da partigiano tu mi devi seppellìr. Seppellire, lassù in montagna, Seppellire, lassù in montagna, sotto l ombra di un bel fior. E le genti che passeranno e le genti che passeranno mi diranno che bel fior. E questo è il fiore del partigiano e questo è il fiore del partigiano morto per la libertà. 8

9 Trascrizione fonetica O pap, mi v i mari mi, perch j pasa la stagi n. el cir i sun madu ri e j grafi n na sun gi bun. O pap, mi v i cul giu-u, ca j l 'n cula per n.ø O fa dla me fa, cul giuvu fa pa per ti. E dum Ì a le unde uri a lu mšìu a f mur.ø Pu t st f m r cul giu-u, Pu t st fš m r cul giu-u, v i ca m' fasu m ri mi. v i ca m' fasu m ri mi. O pap, fš fš 'na tumba, el me pari e la me mari o, ca stagu tre cun mi: e 'l mio amante an bras a mi. E p 'n su ma a cula tumba E tu ta la gent che j pasa noi bu tr ma r i e fiur. na dir n "che bun ud r". Na dir n chi mort la b la, Na dir n chi m rt la b la, ca l' m rta per l'am r. ca l' m rta per l'am r.ø 9

10 Esercizi 1. Amore-passione, amore-famiglia, amore-morte, morire per una passione, morire condannati, morire per la libertà. Dall intreccio di questi due temi, fondamentali nel canto narrativo, nascono molte combinazioni possibili. Potete rintracciarle anche nelle vostre personali esperienze di lettura, musicali o artistiche? Vedete qualche improbabile ma suggestiva connessione tra mondi così lontani? 2. Proposta di lavoro. Il motivo della tomba fiorita nei testi letterari. 10