LEA: DEFINIZIONE CRITERI DI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI SPECIALISTICHE DI RIABILITAZIONE E AI PERCORSI AMBULATORIALI DI ASSISTENZA RIABILITATIVA
|
|
- Emma Poletti
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 LEA: DEFINIZIONE CRITERI DI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI SPECIALISTICHE DI RIABILITAZIONE E AI PERCORSI AMBULATORIALI DI ASSISTENZA RIABILITATIVA Il documento interviene in attuazione delle disposizioni per la definizione dei Livelli Essenziali di Assistenza di cui al DPCM 29 novembre 2001, allegato 2B, punto c) : medicina fisica riabilitativa, ambulatoriale. Sono individuati distinti percorsi assistenziali al fine di assicurare, in modo appropriato al bisogno sanitario espresso, risposte adeguate e di dimostrata efficacia. 1. PERCORSO ASSISTENZIALE PER SINDROMI ALGICHE DA IPOMOBILITÀ Sono definite come sindromi algiche da ipomobilità le condizioni riportate nella tabella n 1) e identificate con il livello 1, caratterizzate da un andamento cronicizzante e con un bisogno di adattamento del proprio stile di vita. Per tali condizioni si ritengono appropriati programmi di attività motoria anche di tipo modificato e di gruppo, non necessariamente sanitari, che rientrano nel campo della educazione alla salute e della promozione di stili di vita corretti( igiene motoria e posturale fitness adattato). Tali programmi dovranno essere organizzati e resi accessibili su tutto il territorio regionale e previsti nell ambito dei piani integrati di salute. Sono attori privilegiati del percorso: la medicina generale nei momenti specifici di educazione alla salute con indicazioni di igiene motoria e posturale da far gestire come self management le risorse presenti nelle comunità locali nella capacità di gestire attività motorie non sanitarie dedicate a soggetti con uno stato di salute compatibile con l età ma con un bisogno di proposte motorie mirate che favoriscano il mantenimento di uno stile di vita sano A questo scopo si prevede l inserimento di iniziative specifiche anche di tipo formativo nell ambito dei medesimi programmi integrati di salute e la verifica dei cambiamenti indotti anche predisponendo allo scopo apposite elaborazioni utilizzando i flussi informativi. La Regione è impegnata ad emanare Linee di indirizzo per l attività motoria a carattere preventivo. modalita di accesso Con l avvio a regime del percorso, questo viene attivato dal MMG con specifiche indicazione di educazione alla salute e invio dell assistito alla rete delle strutture operanti per l attività motoria adattata, per svolgere al loro interno i programmi appropriati di movimento. In presenza di condizioni cliniche di riacutizzazione per i quadri patologici indicati nelle sindromi da ipomobilità,il MMG può prescrivere pacchetti di prestazioni indivuati nel percorso specialistico di medicina fisica e riabilitazione. Percorso transitorio Nell immediato, per facilitare il passaggio della gestione di tali problematiche da una modalità esclusivamente sanitaria, che è quella attuale, a quella di self management e coinvolgimento della comunità locale, che risulta più appropriata, sopra descritta, si rende necessario, per la
2 medesima condizione, prevedere un percorso di transizione, della durata di anni 2, che prevede ancora la erogazione, sempre nelle strutture del Servizio Sanitario, pubbliche o private accreditate, della seguente attività: - un momento di valutazione fisioterapica, con indicazioni specifiche di educazione alla salute (igiene motoria e posturale); - indicazione per attività motorie da svolgere individualmente (self management) o, in gruppo all interno di strutture non sanitarie che effettuano attività motoria di gruppo ( strutture private, attività no profit, volontariato). Nel corso dei due anni di transizione, il MMG, in presenza di un problema riconducibile alle condizioni cliniche individuate (sindromi algiche da ipomobilità), consente l accesso al percorso assistenziale di attività motoria adattata tramite prescrizione su ricettario regionale per l erogazione di specifici pacchetti di attività come di seguito definiti: condizione diagnostica Sindrome algica da ipomobilità Tempo appropriato di inizio Obiettivo/ tempo stimato di recupero Pacchetto prestazioni erogabili accessi comprensivi di: 2 Valutazione, 2 incontri di educazione sanitaria, sedute di attività motoria di gruppo con cadenza bisettimanale, (gruppo max 12 persone) Costo medio pacchetto n. max pacchetti autorizzabili l anno Tempo medio per seduta ora partecipazione alla spesa La prestazione, assicurata nei termini previsti considerata la non appropriatezza sanitaria per le motivazioni esposte, prevede la partecipazione alla spesa (ticket) senza applicazione della esenzione. 2. PERCORSO ASSISTENZIALE SPECIALISTICO DI MEDICINA FISICA Rientrano in questo percorso le condizioni cliniche acute o in fase di riacutizzazione ( come previsto nella tabella n 1 ) e identificate con il livello 2), che hanno determinato una disabilità di tipo segmentario riferibili alle patologie identificate con codice ICD9, e suscettibili di modificabilità (senza esiti in disabilità strutturata) attraverso gli interventi definiti nella tabella stessa. Il programma prevede una serie di prestazioni appropriate a ciascuna tipologia diagnostica, fra queste, la struttura erogatrice è tenuta ad applicarne almeno in un numero minimo definito in relazione alla specificità presentata, ripetute nel tempo considerato adeguato al raggiungimento dell esito desiderato.(vedi tabella 2)
3 modalita di accesso Il medico prescrittore (MMG /PLS, Specialista pubblico) in presenza di un problema acuto o in fase di riacutizzazione riconducibile ad una delle condizioni diagnostiche inserite nella tabella n 1 ) e identificate con il livello 2), richiede l accesso al percorso assistenziale specialistico di medicina fisica, tramite prescrizione su ricettario regionale del percorso stesso, indicando espressamente la diagnosi e la condizione clinica (acuta o in fase di riacutizzazione) per la quale viene richiesto l intervento. Il medico prescrittore è tenuto a segnalare particolari condizioni cliniche che possono limitare l applicazione di terapie fisiche, previste nel programma. Le strutture sanitarie ambulatoriali pubbliche e private accreditate di recupero e riabilitazione funzionale e/o di medicina fisica e riabilitazione, a fronte della attivazione del medesimo percorso, verificata la congruità clinica, attuano il programma tipo così come predisposto nella tabella n 2) corrispondente alla condizione diagnostica indicata nella prescrizione. A conclusione di ogni ciclo di prestazioni i professionisti sanitari delle strutture erogatrici sono tenuti a comunicare al medico curante i risultati ottenuti e ulteriori eventuali proposte d intervento: a) non presenza di ulteriori possibilità di recupero perseguibili, b) necessità di ulteriore percorso di prestazioni specialistiche di medicina fisica e riabilitazione c) attivazione di percorso riabilitativo, Nel caso b) il medico di medicina generale, se lo ritiene opportuno, può prescrivere l ulteriore ciclo di prestazioni. Nel caso c), l attivazione del percorso riabilitativo prevede la definizione del progetto riabilitativo individuale secondo le modalità previste dagli atti regionali in merito. partecipazione alla spesa La partecipazione alla spesa è quella prevista dalla normativa vigente da applicarsi nelle modalità indicate nella tabella per pacchetto ripetibile per un massimo di volte indicate nella tabella.. PERCORSO ASSISTENZIALE AMBULATORIALE DI RIABILITAZIONE Rientrano in questo percorso gli stati di salute che hanno determinato una disabilità anche transitoria di tipo segmentario o globale che richiedono, per la complessità del quadro clinico, una presa in carico globale e la predisposizione di programmi di intervento previsti all interno di un progetto riabilitativo individuale avente gli obiettivi del contenimento della disabilità o per favorirne la gestione degli esiti, della prevenzione delle menomazioni secondarie e per contenere e/o evitare l handicap e consentire alla persona disabile la migliore qualità di vita e l inserimento psico sociale. Le condizioni di disabilità per le quali si consente l accesso al percorso sono quelle riferibili alle condizioni cliniche indicate nella tabella n 1) e identificate con il livello ). Le condizioni indicate sono state individuate riconducendo all ICD-IX-CM gli MDC indicati nella delibera di GR n. 904 del 02/08/1999.
4 Possono rientrare in questo percorso anche quelle condizioni richiamate nel percorso 2 quando, nonostante l attuazione degli interventi previsti dal percorso assistenziale specialistico di medicina fisica, permangono condizioni di disabilità che necessitano di un progetto riabilitativo e una presa in carico globale per il raggiungimento delle finalità sopra riportate e specifiche del percorso assistenziale della attività riabilitativa. modalita di accesso Per le condizioni di disabilità riconducibili alle classificazioni diagnostiche presenti nella tabella 1) e identificate con il livello ), il medico MMG/PLS indirizza l utente al percorso assistenziale riabilitativo ai sensi della deliberazione GR n. 72 del 2/06/1997 e successive modificazioni ed integrazioni; l accesso è comunque subordinato alla predisposizione del piano di trattamento e alla validazione dello stesso, quando non predisposto da struttura pubblica. partecipazione alla spesa La partecipazione alla spesa è quella prevista dalla normativa vigente per le prestazioni di riabilitazione TABELLA n 1 " Bozza classificazione delle patologie per livelli di accesso alle prestazioni di medicina fisica e riabilitazione 1 indicazione discrezionale del MMG 2 patologie per prestazioni specialistiche 2 livello quadri funzionali che PER GLI ESITI DISABILITANTI richiedono prestazioni complesse di riabilitazione liv CODICE PATOLOGIA Artrosi con disturbo algofunzionale Altre artropatie non specificate con disturbo algofunzionale Osteoporosi ( a rischio di frattura) 2 51,00 Disturbi del nervo facciale 2 55,00 Mononeuriti dell'arto inferiore e di sede non specificata 2 56,00 Neuropatie periferiche ereditarie ed idiopatiche 2 78,00 Strabismo ed altri disturbi dei movimenti binoculari 2 86,00 Sindromi vertiginose ed altri disturbi del sistema vestibolare 2 478,00 Altre malattie delle vie respiratorie superiori 2 491,00 Bronchite cronica riacutizzata con persistente disturbo funzionale 2 717,00 Lesioni interne del ginocchio 2 718,00 Altre lesioni articolari 2 718,0 Lussazioni recidivanti o abituali 2 72,00 Stenosi del canale vertebrale cervicale 2 72,0 Sindrome cervicobrachiale (diffusa) 2 724,00 Stenosi del canale vertebrale, eccetto la regione
5 cervicale 2 724,0 Sciatalgia (con limitazione algofunzionale persistente 2- settimane) 2 726,00 Entesopatie periferiche e sindromi analoghe 2 726,00 Capsulite adesiva scapolo-omerale 2 726,10 Sindrome della cuffia dei rotatori e disturbi associati 2 727,00 Altri disturbi delle membrane sinoviali, dei tendini e delle borse (con disturbo algofunzionale) 2 727,61 Rottura atraumatica completa della cuffia dei rotatori 2 7,82 Mancata saldatura di frattura 2 77,00 Deviazioni della colonna vertebrale (in trattamento con ortesi) 2 788,0 Incontinenza di urina 2 805,00 Frattura della colonna vertebrale amielica 2 808,00 Frattura del bacino 2 810,00 Frattura della clavicola 2 811,00 Frattura della scapola 2 812,00 Frattura dell'omero 2 81,00 Frattura del radio e dell'ulna 2 814,00 Frattura delle ossa del carpo 2 815,00 Frattura delle ossa del metacarpo 2 816,00 Frattura di una o più falangi della mano 2 817,00 Fratture multiple delle ossa della mano 2 821,00 Frattura di altre e non specificate parti del femore 2 822,00 Frattura della rotula 2 82,00 Frattura della tibia e del perone 2 824,00 Frattura della caviglia 2 825,00 Frattura di una o più ossa del tarso e metatarso 2 826,00 Frattura di una o più falangi del piede 2 80,00 Lussazione della mandibola 2 81,00 Lussazione della spalla 2 82,00 Lussazione del gomito 2 8,00 Lussazione del polso 2 84,00 Lussazione delle dita della mano 2 86,00 Lussazione del ginocchio 2 87,00 Lussazione della caviglia 2 88,00 Lussazione del piede 2 840,00 distrazione della spalla e del braccio 2 841,00 distrazione del gomito e dell'avambraccio 2 842,00 distrazione del polso e della mano 2 84,00 distrazione dell'anca e della coscia 2 844,00 distrazione del ginocchio e della gamba 2 845,00 distrazione della caviglia e del piede 2 846,00 distrazione della regione sacroiliaca 2 847,00 distrazione di altre e non specificate parti del dorso 2 996, Infezione e reazione infiammatoria da protesi, impianti e innesti interni 2 * Limitazione algofunzionale da mal di schiena acuto persistente (2- settimane) Altre malattie del motoneurone
6 Sindrome post-infartuale Altre cardiomiopatie primitive Sindrome cervicobrachiale (diffusa)con disfunzione funzionale grave Stenosi del canale vertebrale, eccetto la regione cervicale Frattura patologica Genu recurvatum (acquisito) Con idrocefalo Turbe della coordinazione Disfagia Traumatismo delle radici dei nervi e dei plessi rachidei, sede non specificata 171 Tumori maligni del connettivo e di altri tessuti molli 277,00 Fibrosi cistica Psicosi Schizofrenica psicosi affettive Psicosi con origine specifica nell'infanzia 15,00 Ritardi specifici dello sviluppo ritardo mentale lieve altri ritardi specificati (media gravità, profondo, non specificato) 21 Meningite da altri microrganismi 22 Meningite da causa non specificata 2 Encefalite, mielite, ed encefalomielite 24 Ascesso intracranico ed intrarachideo 25 Flebite e tromboflebite dei seni venosi intracranici 26 Postumi di ascesso intracranico o di infezione da piogeni 0 Degenerazioni cerebrali che si manifestano abitualmente nell'infanzia 1 Altre degenerazioni cerebrali 2 Morbo di Parkinson Altre malattie extrapiramidali e altri disturbi del movimento 4 Malattie spinocerebellari 5 Malattie delle cellule delle corna anteriori 6 Altre malattie del midollo spinale 7 Disturbi del sistema nervoso autonomo 40 Sclerosi multipla 41 Altre malattie demielinizzanti del sistema nervoso centrale 42 Emiplegia e emiparesi 4 Paralisi cerebrale infantile 44 Altre sindromi paralitiche 51 Disturbi del nervo facciale 52,00 Disturbi di altri nervi cranici 5,00 Disturbi delle radici e dei plessi nervosi con alterazione funzionale (escluso brachialgia e sciatalgia) 54,00 Mononeuriti dell'arto superiore e mononeuriti multiple 56 Neuropatie periferiche ereditarie ed idiopatiche 57,00 Neuropatie infiammatorie e tossiche 58 Disturbi neuromuscolari
7 59,00 Distrofie muscolari e altre miopatie 68 Disturbi visivi con riduzine del visus > 20 69,00 Cecità e ipovisione 78 Strabismo ed altri disturbi dei movimenti binoculari 89,00 Perdita dell'udito 410 Infarto miocardico acuto 411 Altre forme acute e subacute di cardiopatia ischemica 412 Infarto miocardico pregresso 416,00 Malattia cardiopolmonare cronica 416 Malattia cardiopolmonare cronica 425 Cardiomiopatie 428,00 Insufficienza cardiaca (scompenso cardiaco) 429,40 Disturbi funzionali conseguenti a chirurgia cardiaca 40,00 Emorragia subaracnoidea 41,00 Emorragia cerebrale 42 Altre e non specificate emorragie intracraniche 4 Occlusione e stenosi delle arterie precerebrali 44 Occlusione delle arterie cerebrali 46 Vasculopatie cerebrali acute, mal definite 47 Altre e mal definite vasculopatie cerebrali 48,00 Postumi delle malattie cerebrovascolari 478 Altre malattie delle vie respiratorie superiori 49 Asma 515,00 Fibrosi polmonare postinfiammatoria 516 Altre pneumopatie alveolari e parietoalveolari 519,00 Altre malattie dell'apparato respiratorio 710,00 Malattie diffuse del tessuto connettivo sclerodermia e altre malattie diffuse del tessuto 710 connettivo 714,00 Artrite reumatoide ed altre poliartropatie infiammatorie 718,50 Anchilosi articolari 720,00 Spondilite anchilosante ed altre spondilopatie infiammatorie 70,00 Osteomielite, periostite e altre infezioni ossee (con esiti in limitazione funzionale) 7,40 Necrosi asettica delle ossa (con esiti in limitazione funzionale) 77 Deviazioni della colonna vertebrale con evoluzione scoliotica 741,00 Spina bifida 742 altre malformazioni congenite del sistema neroso 754 Alcune malformazioni congenite del sistema muscoloscheletrico 755 Altre anomalie congenite degli arti 758 aberrazioni cromosomiche 767,20 Frattura ostetrica della clavicola 767,0 Altre lesioni scheletriche dovute a trauma ostetrico 767, Lesione del plesso brachiale dovute a trauma ostetrico 768,00 Ipossia intrauterina e asfissia alla nascita 770,00 Altre malattie respiratorie del feto e del neonato 77,00 Malattia emolitica del feto o del neonato dovuta a isoimmunizzazione materno 780,00 Alterazioni della coscienza 780,01 Coma
8 780,0 Stato vegetativo persistente 804,00 Fratture multiple relative al cranio o alla faccia unitamente con altre ossa 806,00 Frattura della colonna vertebrale con lesione del midollo spinale 807,00 Frattura delle costola(e), dello sterno, della laringe e della trachea 819,00 Fratture multiple di ambedue gli arti superiori e dell'arto superiore con le costole e lo sterno 820,00 Frattura del collo del femore 821 Frattura di altre e non specificate parti del femore 828,00 Fratture multiple interessanti ambedue gli arti inferiori, l'arto inferiore con quello superiore e l'arto inferio 85,00 Lussazione dell'anca 851 Lacerazione e contusione cerebrali 852,00 Emorragia subaracnoidea, subdurale ed extradurale consecutive a traumatismo 85,00 Altre e non specificate emorragie intracraniche consecutive a traumatismo 854,00 Traumatismi intracranici di altra e non specificata natura 8,00 Pneumotorace ed emotorace traumatici 885,00 Amputazione traumatica del pollice (completa) (parziale) 886,00 Amputazione traumatica delle altre dita della mano (completa) (parziale) 887,00 Amputazione traumatica del braccio e della mano (completa) (parziale) 895,00 Amputazione traumatica delle dita del piede (completa) (parziale) 896,00 Amputazione traumatica del piede (completa) (parziale) 897,00 Amputazione traumatica della gamba (completa) (parziale) 945 Ustione dell'arto inferiore 947,90 Ustione/i con esiti funzionali 955 Traumatismo dei nervi periferici del cingolo scapolare e dell'arto superiore altrie patologie neuropsichiche dell'età evolutiva * che determinano disabilità * grave limitazione algofunzionale da mal di schiena cronico (-6 mesi) 7.81 Viziosa saldatura di frattura 7.82 Mancata saldatura di frattura 7.92 Condromalacia da 140 a 29 tumori con esiti di limitazione funzionale V42,10 Cuore sostituito da trapianto V42,20 Valvola cardiaca sostituita da trapianto V42.1 Cuore sostituito da trapianto V42.2 Valvola cardiaca sostituita da trapianto V4,20 Cuore sostituito con altri mezzi V4,0 Valvola cardiaca sostituita con altri mezzi V4,64 Sostituzione di articolazione dell'anca V4,65 Sostituzione di articolazione del ginocchio V4,70 Arto sostituito con altri mezzi V4.7 Arto sostituito con altri mezzi V44,40 Presenza di altra apertura artificiale dell'apparato digerente V49,70 Amputazione di arto inferiore V49,75 Amputazione sotto il ginocchio V49,76 Amputazione sopra il ginocchio
9 TABELLA n 2 "PERCORSO SPECIALISTICO DI MEDICINA FISICA " Condizione Diagnostica con classificazione ICD 9 Adeguatezza per tipologia di prestazione e tempo medio stimato di recupero tempo appropriato di inizio Obiettivo/Te mpo stimato di recupero pacchetto prestazioni erogabili Costo medio a pacchetto n. massimo pacchetti attività autorizzabili Tempo medio per seduta 2 51 Disturbi del nervo facciale 2 55 Mononeuriti dell'arto inferiore e di sede non specificata Val, 10 rieducaz funz, strumentali 40' 2 56 Neuropatie periferiche ereditarie ed idiopatiche 2 78 Strabismo ed altri disturbi dei movimenti binoculari Val, 10 esercizi ortottici 1 0' 2 86 Sindromi vertiginose ed altri disturbi del sistema vestibolare Val, 10 manuali chine, 10 strumentale complessa 1 ' Altre malattie delle vie respiratorie superiori Bronchite cronica riacutizzata con persistente disturbo funzionale 1^volta anno finalizzato al superamento delle riacutizzazioni con rieducazione allo sforzo 2 val, 10 manual app complessa+ 10 respiratorie 2 ' Lesioni interne del ginocchio Altre lesioni articolari Lussazioni recidivanti o abituali 0-7dalla rimozione dell'eventuale mezzo di contenzione 2Val, 10 (strum.complesse, Training del passo, Kinesiter.) 2 72 Stenosi del canale vertebrale cervicale Solo in presenza di limitazione algofunzionale. 0 2Val, 5/10 (Kinesiter. Esercizi postur.propriocett 2
10 2 724 Stenosi del canale vertebrale, eccetto la regione cervicale 15-0 dall'esordio. ) Sindrome cervicobrachiale (diffusa) Sciatalgia (con limitazione algofunzionale persistente da 2- settimane) Entesopatie periferiche e sindromi analoghe Solo in presenza di limitazione algofunzionale 10-0 dopo terapia medica Capsulite adesiva scapolo-omerale Sindrome della cuffia dei rotatori e disturbi associati 2Val, 10 (terapia fisica, Kinesiter.) 2 40' 10-0 dopo terapia medica Altri disturbi delle membrane sinoviali, dei tendini e delle borse (con disturbo algofunzionale) Rottura atraumatica completa della cuffia dei rotatori In continutà post intervento chirurgico 2Val, 10 (strum.complesse, Training del passo, Kinesiter.) ' Mancata saldatura di frattura come fratture 2 77 Deviazioni della colonna vertebrale (in trattamento con ortesi) come fratture
11 Incontinenza di urina (stress o urge) 0- gg dalla diagnosi 2 val, 20 eserc propiocettivi, 20 ried mot segm (+ sonda?) 2 ' Frattura della colonna vertebrale amielica Frattura del bacino 0-7 dalla rimozione dell'eventuale mezzo di contenzione 2Val, 10 (Kinesiter. Esercizi postur.propriocett. ) 2 ' Frattura della clavicola Frattura della scapola Frattura dell'omero 2 81 Frattura del radio e dell'ulna Frattura delle ossa del carpo 2 val, 10 manual app complessa+ 10 Kinesi Frattura delle ossa del metacarpo Frattura di una o più falangi della mano Fratture multiple delle ossa della mano Frattura di altre e non specificate parti del femore 2Val, 10 (strum.complesse, Training del passo, Kinesiter.) Frattura della rotula 2 82 Frattura della tibia e del perone Frattura della caviglia Frattura di una o più ossa del tarso e metatarso
12 2 826 Frattura di una o più falangi del piede 2 80 Lussazione della mandibola Lussazione della spalla Lussazione del gomito Lussazione del polso Lussazione delle dita della mano 0-7 dalla rimozione dell'eventuale mezzo di contenzione 2 val, 10 manual app complessa+ 10 Kinesi 2 ' Lussazione del ginocchio Lussazione della caviglia 2Val, 10 (strum.complesse, Training del passo, Kinesiter.) 2 88 Lussazione del piede distrazione della spalla e del braccio 0-7 dalla rimozione dell'eventuale mezzo di contenzione 2 ' distrazione del gomito e dell'avambraccio 2 val, 10 manual app complessa + 10 kinesi distrazione del polso e della mano 2 84 distrazione dell'anca e della coscia distrazione del ginocchio e della gamba 2 val, 10 strum complesse, training del passo, kinesiterapia distrazione della caviglia e del piede
13 2 846 distrazione della regione sacroiliaca distrazione di altre e non specificate parti del dorso 10 eser posturali proprioc, mobilizzazione Infezione e reazione infiammatoria da protesi, impianti e innesti interni come infiammazioni parti molli 2 * Limitazione algofunzionale da mal di schiena acuto persistente (2- settimane) 15-0 dall'esordio 15-0 dall'esordio 0 0 2Val,6 (Kinesiter. Esercizi postur.propriocett. ) 2Val; 5 Manipolazioni vert
Delibera Giunta Regionale N 595 del 30.5.05
Delibera Giunta Regionale N 595 del 30.5.05 Percorso assistenziale per le prestazioni specialistiche di medicina fisica e riabilitazione (allegato 2b, DPCM 29 Novembre 2001). Percorso assistenziale per
DettagliLEA: DEFINIZIONE CRITERI DI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI SPECIALISTICHE DI MEDICINA FISICA E AI PERCORSI AMBULATORIALI DI ASSISTENZA RIABILITATIVA
DOCUMENTO ALLEGATO A LEA: DEFINIZIONE CRITERI DI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI SPECIALISTICHE DI MEDICINA FISICA E AI PERCORSI AMBULATORIALI DI ASSISTENZA RIABILITATIVA Il documento interviene in attuazione
DettagliPACCHETTI AMBULATORIALI COMPLESSI DI MEDICINA FISICA E RIABILITATIVA
PACCHETTI AMBULATORIALI COMPLESSI DI MEDICINA FISICA E RIABILITATIVA il medico prescrittore è tenuto ad indicare la condizione di disabilità relativa alla patologia indicata nelle tabelle.l' esecuzione
DettagliPROGRAMMA DI ATTIVITÀ FISICA ADATTATA PER SINDROMI ALGICHE DA IPOMOBILITÀ
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ FISICA ADATTATA PER SINDROMI ALGICHE DA IPOMOBILITÀ Sono definite Sindromi algiche da ipomobilità le condizioni di artrosi con disturbo algofunzionale e di altre artropatie non specificate
Dettagli( ) %'!"#$%!&'(!)*%%+!,-.$%!$/ $%!&.$%!*# 0 # $, $%!-'(!)"$& +1 (( (!)*%%!"(!!($%!&(
!"##"$!"#!" %&#' ) %'!"#$%!&'!)*%%+!,-.$%!$/ $%!&.$%!*# 0 # $, $%!-'!)"$& +1!)*%%!"!!$%!&!,-.$%!$/ $%!&.$%!*# 2 & * ## $! #!"! "!""!+"&#,-!&! 1/3 4#56!7#5 # 8 1#/ 3 ' *,,!9%"$%!- 8 / #8,*)$!*:$9%"$%!-'
DettagliLa sincope: Modalità di codifica
GIAC Volume 6 Numero 3 Settembre 2003 NOTE DI ECONOMIA SANITARIA La sincope: Modalità di codifica a cura di AIAC e Medtronic G Ital Aritmol Cardiostim 2003;3:152-157 S econdo il recente accordo Stato-Regioni,
DettagliCondizioni generali e specifiche di erogazione delle prestazioni di medicina fisica e riabilitativa
Allegato 1 alla D.G.R. n. 11/7 del 21.3.2006 Condizioni generali e specifiche di erogazione delle prestazioni di medicina fisica e riabilitativa Le prestazioni afferenti alla branca specialistica di medicina
Dettaglila riabilitazione dopo ictus e frattura di femore La riabilitazione in RSA
auditorium di s. apollonia, firenze 17 aprile 2012 la riabilitazione dopo ictus e frattura di femore La riabilitazione in RSA Sandra Moretti Bruna Lombardi U.O. Recupero e Rieducazione Funzionale Azienda
DettagliUNIVERSITA' DEGLI STUDI DI PERUGIA DIPARTIMENTO DI MEDICINA SPERIMENTALE Corso di Laurea in SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE (L22)
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI PERUGIA DIPARTIMENTO DI MEDICINA SPERIMENTALE Corso di Laurea in SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE (L22) Insegnamento di Metodi e Didattica degli SPORT DI SQUADRA MeD della PALLAVOLO
DettagliL utilizzo dei dati SDO per l analisi epidemiologica: il caso degli incidenti domestici
Rovigo, 6 ottobre 2006 L utilizzo dei dati SDO per l analisi epidemiologica: il caso degli incidenti domestici Paola Cacciatore Ministero della Salute - Direzione Generale della programmazione sanitaria,
DettagliIl case manager del territorio nel bambino con disabilità complessa. Dr. Giorgio Conforti SAVONA 10 maggio 2008
Il case manager del territorio nel bambino con disabilità complessa Dr. Giorgio Conforti SAVONA 10 maggio 2008 TRE PERPLESSITA 1. LA NORMATIVA 2. LA COMPETENZA 3. LE REALI RISORSE SUL TERRITORIO SCOPRIAMO
DettagliDr. Mentasti Riccardo
TRAUMATOLOGIA Dr. Mentasti Riccardo Obiettivi Apprendere nozioni di anatomia e fisiologia dell apparato muscolo sceletrico Conoscere i meccanismi ed i principali traumi muscolo-scheletrici più frequenti
DettagliLussazione di spalla:
Lussazione di spalla: Per lussazione si intende la perdita completa dei rapporti reciproci tra i capi ossei di una articolazione. Può essere congenita, ovvero presente alla nascita, od acquisita. Le condizioni
DettagliUNITA OPERATIVA DI RIABILITAZIONE GENERALE IN REGIME DIURNO CONTINUO PER ETA EVOLUTIVA
UNITA OPERATIVA DI RIABILITAZIONE GENERALE IN REGIME DIURNO CONTINUO PER ETA EVOLUTIVA DEFINIZIONE E UTENZA: L Unità Operativa di Riabilitazione Generale in Regime Diurno Continuo, accreditata presso il
DettagliALLEGATO 1 - II parte
CLASSIFICAZIONE INTERNAZIONALE DELLE MALATTIE - ICD-9-CM MALATTIE E CONDIZIONI CHE DANNO DIRITTO ALL'ESENZIONE DALLA PARTECIPAZIONE AL Codice Definizione di malattia Codice esenzione 394 MALATTIE DELLA
DettagliREGOLAMENTO SANITARIO PER L EROGAZIONE IN REGIME AMBULATORIALE DI PRESTAZIONI DI RECUPERO E RIEDUCAZIONE FUNZIONALE A FAVORE DI PAZIENTI ESTERNI
A.P.S.P. GIUDICARIE ESTERIORI Frazione Santa Croce nr. 41 38071 BLEGGIO SUPERIORE (TN) REGOLAMENTO SANITARIO PER L EROGAZIONE IN REGIME AMBULATORIALE DI PRESTAZIONI DI RECUPERO E RIEDUCAZIONE FUNZIONALE
DettagliProgetto Comes, sostegno all handicap
TITOLO Progetto Comes, sostegno all handicap TEMPI ANNO SCOLASTICO 2010/2011 Destinatari Minori disabili (fascia d età 3/14 anni) frequentanti la scuola dell obbligo, affetti da patologie varie: ipoacusia,
Dettagli4 BIOFEEDBACK... 27 Obiettivo... 27 Tecnica... 28
1 APPROCCIO ALL INTEGRITÀ BIOPSICOSOCIALE.......... 1 2 VALUTAZIONE DELLA PATOLOGIA SPECIFICA............ 3 Scopi della valutazione............................ 3 Contenuti della valutazione.........................
DettagliINDICE CAPITOLO 1 IL DANNO ALLA PERSONA IN RESPONSABILITÀ CIVILE
Prefazioni alla seconda edizione............................ XI Prefazione alla prima edizione............................. XIX Introduzione....................................... 1 CAPITOLO 1 IL DANNO
DettagliCROCE ROSSA ITALIANA COMITATO LOCALE AREA SUD MILANESE
Opera TRAUMI LO SCHELETRO FUNZIONE: DI SOSTEGNO DI MOVIMENTO DI PROTEZIONE ORGANI INTERNI (es: cranio/cervello) EMOPOIETICA (midollo osseo, produzione cellule sangue) DI DEPOSITO (riserva di Sali, Calcio)
DettagliSTATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE
STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE Titolo 3 - PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO DELLA RETE PEDIATRICA REGIONALE Art. 20 - Art. 21 - Art. 22 - Art. 23 - Art. 24 - Art. 25 - Verso
DettagliRegione Campania Il Presidente
Il Presidente Commissario ad acta per la prosecuzione del Piano di rientro del settore sanitario (Deliberazione Consiglio dei Ministri 23/4/2010) DECRETO N. 64 del 26.09.2011 Oggetto: Procedura prescrittiva
DettagliTabella ANIA. Tabella ANIA Invalidità Permanente
Tabella ANIA Tabella ANIA Invalidità Permanente Percentuale di invalidità permanente Destro Sinistro Perdita totale di un arto superiore 70% 60% Perdita della mano o di un avambraccio 60% 50% Perdita di
Dettagli- 1 - Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia INDICE. Capo I Finalità e disposizioni generali
- 1 - Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia INDICE Capo I Finalità e disposizioni generali Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art. 4 Art. 5 (Finalità) (Definizioni) (Pianificazione regionale) (Campagne di informazione)
DettagliDecessi per causa. Causa1 Causa2 Maschi Femmine Totale
Decessi per causa Causa1 Causa2 Maschi Femmine Totale Condizioni morbose di origine perinatale Disturbi relativi a gestazione breve e a basso peso alla nascita non specificato 4 0 4 4 0 4 Disturbi psichici
DettagliProf. Tarcisio Niglio CURE PALLIATIVE
Prof. Tarcisio Niglio Anno Accademico 2012-2013 Corso Triennale in Scienze Infermieristiche III anno 2 semestre CURE PALLIATIVE Troverete copia di queste diapositive nel sito internet: www.tarcisio.net
DettagliNOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA
NOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA Il Disturbo autistico è un disordine dello sviluppo che compromette il funzionamento globale e si traduce in un funzionamento cognitivo atipico.
DettagliTEMPI DI ATTESA DELLE PRESTAZIONI AMBULATORIALI aggiornati al 26 luglio 2012
TEMPI DI ATTESA DELLE PRESTAZIONI AMBULATORIALI aggiornati al 26 luglio 2012 I tempi di indicati si riferiscono alla prima disponibilità in un punto di erogazione aziendale Sono riportate le liste di delle
DettagliACCORDO TRA REGIONE TOSCANA, ORGANIZZAZIONI SINDACALI CONFEDERALI, SINDACATI DEI PENSIONATI DEL LAVORO AUTONOMO E ENTI DI PROMOZIONE SPORTIVA
ALLEGATO B ACCORDO TRA REGIONE TOSCANA, ORGANIZZAZIONI SINDACALI CONFEDERALI, SINDACATI DEI PENSIONATI DEL LAVORO AUTONOMO E ENTI DI PROMOZIONE SPORTIVA PREMESSO CHE E stato dimostrato che la disabilità
DettagliDRG s: risposta compatibile con la medicina della complessità? Anna Micaela Ciarrapico Università di Roma Tor Vergata
DRG s: risposta compatibile con la medicina della complessità? Anna Micaela Ciarrapico Università di Roma Tor Vergata DRG s Metodo adeguato di valutazione, valorizzazione e gestione della complessità??
DettagliLa sanità d iniziativa e l attività fisica adattata
Ausl 8 Arezzo La sanità d iniziativa e l attività fisica adattata Riferimenti normativi La DGRT 595 /05 Percorso assistenziale per le prestazioni specialistiche di medicina fisica e riabilitazione. Percorso
DettagliAssistenza Domiciliare nelle persone con BPCO
Assistenza Domiciliare nelle persone con BPCO Roma, 31 maggio 2012 Le Richieste Sempre più pazienti sono affetti da malattie croniche con un aumento della sopravvivenza in ogni fascia di età I cittadini
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI
PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI Indice : 1. Scopo del protocollo 2. Invio 3. Verifiche 2.1 tipologia dell utenza 2.2 procedura segnalazione 2.3 procedura
DettagliATTIVITA FISICA ADATTATA (AFA) Linee guida asl2 Lucca Dicembre 2009
ATTIVITA FISICA ADATTATA (AFA) Linee guida asl2 Lucca Dicembre 2009 Per attività fisica adattata (AFA) si intendono programmi di esercizio non sanitari svolti in gruppo appositamente predisposti per cittadini
Dettaglicell. +39.347.86.66.834 fax +39.0422.422.963 www.paolobruniera.it info@paolobruniera.it PROGRAMMA 1 ANNO CORSO DI OSTEOPATIA N.S.O.
PROGRAMMA 1 ANNO CORSO DI OSTEOPATIA N.S.O. Tot ore annue 272 da 45 OSTEOPATIA DELL APPARATO MUSCOLO SCHELETRICO: 158 ORE da 45 Piede e caviglia: Presentazione: anatomia funzionale e biomeccanica della
DettagliCAPO III PROFESSIONI SANITARIE NON CONVENZIONALI ESERCITATE DAI LAUREATI IN CHIROPRATICA E DAI LAUREATI IN OSTEOPATIA ART. 14.
CAPO III PROFESSIONI SANITARIE NON CONVENZIONALI ESERCITATE DAI LAUREATI IN CHIROPRATICA E DAI LAUREATI IN OSTEOPATIA ART. 14. (Istituzione delle professioni sanitarie non convenzionali di chiropratico
DettagliMEDICINA DELLO SPORT. Tabella per dati di rilevazione delle attività dei servizi di Medicina dello Sport della Regione Piemonte
MEDICINA DELLO SPORT Tabella per dati di rilevazione delle attività dei servizi di Medicina dello Sport della Regione Piemonte Anno Nota 1: la rilevazione ha cadenza semestrale. Si faccia riferimento al
DettagliGUIDA AI SERVIZI ASSISTENZIALI
GUIDA AI SERVIZI ASSISTENZIALI FASIE è una associazione senza scopo di lucro che persegue lo scopo di garantire ai propri assistiti trattamenti sanitari integrativi del Servizio Sanitario Nazionale. Inoltre,
DettagliDISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 3308
Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 3308 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa del senatore FLERES COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 21 MAGGIO 2012 Norme per l istituzione di strutture di riferimento per il
Dettagli7 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidence & Governance per la Sostenibilità della Sanità Pubblica. Integrazione ospedale-territorio
7 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidence & Governance per la Sostenibilità della Sanità Pubblica Bologna, 17 febbraio 2012 Integrazione ospedale-territorio Sperimentazione di una rete di strutture a media
DettagliDELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d
32 Oggetto: Istituzione della rete di cure palliative della d Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto del
DettagliMEDICINA FISICA RIABILITATIVA AMBULATORIALE
MEDICINA FISICA RIABILITATIVA AMBULATORIALE Definizione dei livelli essenziali di assistenza (LEA) disposizioni applicative ai sensi della Deliberazione della Giunta Regionale n. 2227 del 09.08.2002 e
DettagliPERCORSO 3 Il sostegno e il movimento
PERCORSO Il sostegno e il movimento di Elena Ballarin Riferimento al testo base: A. Acquati, Con gli occhi dello scienziato, volume, unità 8, pp. - / volume C, unità, pp. 08-7 Destinatari: scuola secondaria
DettagliPROVINCIA DI FROSINONE L. 328/2000. Comuni di:
Comune Capofila Aalatri PROVINCIA DI FROSINONE L. 328/2000 Comuni di: Acuto, Alatri, Anagni, Collepardo, Filettino, Fiuggi, Guarcino, Paliano, Piglio, Serrone, Sgurgola, Torre Cajetani,Trevi nel Lazio,
DettagliSISTEMA BILATERALE DELLA SICUREZZA NELL ARTIGIANATO RLST. Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriale. Friuli Venezia Giulia
SISTEMA BILATERALE DELLA SICUREZZA NELL ARTIGIANATO RLST Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriale Friuli Venezia Giulia Premessa Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza
DettagliFratture dell Astragalo
Fratture dell Astragalo FRATTURE Definizione Soluzione di continuo di un segmento osseo dovuto ad azione meccanica L energia di tale azione meccanica deve superare i limiti di elasticità e resistenza meccanica
DettagliDELIBERAZIONE N. 5/31 DEL 11.2.2014. Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna.
Oggetto: Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto
DettagliIIS SELLA AALTO LAGRANGE. Sezione associata L.Lagrange. a.s. 2013-2014 PROGRAMMAZIONE DI IGIENE E CULTURA MEDICO SANITARIA CLASSI QUINTE SOCIALI
IIS SELLA AALTO LAGRANGE Sezione associata L.Lagrange a.s. 2013-2014 PROGRAMMAZIONE DI IGIENE E CULTURA MEDICO SANITARIA CLASSI QUINTE SOCIALI DOCENTE: BENVENUTI CLASSI: 5R, 5S SCANSIONE DEI CONTENUTI
DettagliPersone ricoverate presso la degenza riabilitativa di Castellamonte
Il Servizio di Medicina Fisica e Riabilitazione dell ASL 9: una rete di servizi ospedaliera, territoriale e domiciliare per l utente con necessità di riabilitazione e assistenza L intervento riabilitativo
DettagliApproccio assistenziale integrato nell abilitazione/riabilitazione visiva nell ipovisione dell età evolutiva
Approccio assistenziale integrato nell abilitazione/riabilitazione visiva nell ipovisione dell età evolutiva L.PINELLO CENTRO REGIONALE SPECIALIZZATO PER L IPOVISIONE INFANTILE E DELL ETA EVOLUTIVA Dip.
DettagliPROGETTO SPERIMENTALE «ERICA» Programmi di Educazione, Riabilitazione, Integrata, Comunitaria Adattata
PROGETTO SPERIMENTALE «ERICA» Programmi di Educazione, Riabilitazione, Integrata, Comunitaria Adattata Promozione della salute del Dipartimento di Prevenzione Progetto sperimentale «ERICA» Si caratterizza
DettagliI Fondi Sanitari: aspetti legali
I Fondi Sanitari: aspetti legali Roma, 30 ottobre 2015 Relatore: Avv. Giuseppe Monaciello Il quadro normativo 2 I tre pilastri della sanità In Italia, al pari della previdenza, il sistema sanitario si
DettagliSistema scheletrico. - ossa. - cartilagini. Il sistema scheletrico è fatto da: - articolazioni. Nel tessuto osseo
Sistema scheletrico - ossa Il sistema scheletrico è fatto da: - cartilagini - articolazioni Nel tessuto osseo ci sono tante lamelle e in mezzo ci sono le cellule chiamate osteociti. I vasi sanguigni passano
DettagliIl moderno ruolo del medico di assistenza primaria nel sistema delle cure domiciliari distrettuali
Il moderno ruolo del medico di assistenza primaria nel sistema delle cure domiciliari distrettuali Ovidio Brignoli, MMG, Brescia (Vice-Presidente SIMG - Società Italiana di Medicina Generale) Cosa dovrebbe
DettagliCure Domiciliari. Corso Elettivo Malato a casa 23 gennaio 2012
Cure Domiciliari Corso Elettivo Malato a casa 23 gennaio 2012 DEFINIZIONE DELLE CURE DOMICILIARI Le cure domiciliari consistono in trattamenti medici, infermieristici, riabilitativi, prestati da personale
Dettagli(0,1.37] (1.37,2.84] (2.84,4.7] (4.7,5.43] (5.43,9.75]
Donne, Malattie infettivo e parassitarie, eta' : Tutte le età (0,1.37] (1.37,2.84] (2.84,4.7] (4.7,5.43] (5.43,9.75] Donne, Tubercolosi, eta' : Tutte le età ( 0 ) ( 0.15 ) Donne, Tubercolosi polmonare,
DettagliCICLO DI CURA DELLA SORDITA RINOGENA CICLO INTEGRATO DI VENTILAZIONE POLMONARE CONTROLLATA CICLO DI CURA DEI POSTUMI DI FLEBOPATIE DI TIPO CRONICO
CURE TERMALI SEDUTE INALATORIE CICLO DI CURA DELLA SORDITA RINOGENA FANGHI E BAGNI TERAPEUTICI CURE IN GROTTA CICLO INTEGRATO DI VENTILAZIONE POLMONARE CONTROLLATA IRRIGAZIONI VAGINALI E BAGNI CICLO DI
DettagliWORKSHOP BEST PRACTICE E INNOVAZIONE NELLE RSA: ESPERIENZE A CONFRONTO 3 Edizione
WORKSHOP BEST PRACTICE E INNOVAZIONE NELLE RSA: ESPERIENZE A CONFRONTO 3 Edizione PROGETTO AFA: attività fisica adattata sul territorio per malati di Parkinson Castellanza, 24 marzo 2015 a cura di Bonavigo
Dettagli3. Morbo celiaco, compresa la variante clinica della dermatite erpetiforme.
D.M. 8-6-2001 Assistenza sanitaria integrativa relativa ai prodotti destinati ad una alimentazione particolare. Pubblicato nella Gazz. Uff. 5 luglio 2001, n. 154. Epigrafe Premessa 1. Ambito di applicazione.
DettagliMALATTIE E CONDIZIONI CHE DANNO DIRITTO ALL'ESENZIONE
ALLEGATO A DEFINIZIONE DI MALATTIA 253.0 ACROMEGALIA E GIGANTISMO 001.253.0 ACROMEGALIA E GIGANTISMO 414 ALTRE FORME DI CARDIOPATIA ISCHEMICA 002.414 CRONICA 416 MALATTIA CARDIOPOLMONARE CRONICA 002.416
DettagliSistema scheletrico. Due sono i tessuti: tessuto osseo tessuto cartilagineo.
SISTEMA SCHELETRICO Sistema scheletrico Sistema scheletrico è formato da 205 ossa e ha delle funzioni importanti: sostiene il corpo e permette il movimento protegge gli organi delicati (cervello, cuore,
DettagliLa continuità assistenziale: il modello PAI. Divisione Oncologia Medica
La continuità assistenziale: il modello PAI LIVIA DE SIO Divisione Oncologia Medica ACO A.C.O. SanFilippoNeriRoma RETE SANITARIA IN ONCOLOGIA: obiettivi Presa in carico del paziente in modo globale Riconoscimentoi
DettagliIL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE
IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE Il presente documento, presentato in V commissione in occasione dell audizione del 23 settembre, si compone di due parti: Introduzione e
DettagliIndennità per menomazione dell integrità a norma LAINF Tabella 19
Indennità per menomazione dell integrità a norma LAINF Tabella 19 Menomazione dell integrità da esiti psichici di lesioni cerebrali Pubblicata dai medici dell Istituto nazionale svizzero di assicurazione
DettagliLA RIABILITAZIONE DELLA MALATTIA DI PARKINSON
LA RIABILITAZIONE DELLA MALATTIA DI PARKINSON Emanuela Bartolomucci terapista occupazionale Angela Parlapiano logopedista Isabella Valenza fisioterapista Alberto Busetto fisioterapista RIABILITAZIONE Processo
DettagliL ASSISTENZA SANITARIA NELLE STRUTTURE RESIDENZIALI
L ASSISTENZA SANITARIA NELLE STRUTTURE RESIDENZIALI L attività del medico di medicina generale Modena, 24 febbraio 2007 ASSISTENZA SANITARIA NELLE STRUTTURE RESIDENZIALI Assistenza domiciliare integrata
DettagliREGOLAMENTO GENERALE AZIENDALE PER L ATTIVITÀ FISICA ADATTATA
REGOLAMENTO GENERALE AZIENDALE PER L ATTIVITÀ FISICA ADATTATA Art. 1 Definizione Per Attività Fisica Adattata (d ora in avanti AFA) si intendono programmi di esercizi non sanitari, svolti in gruppo, appositamente
DettagliCARTA DEI SERVIZI CENTRO DI RIABILITAZIONE SAN VINCENZO CENTRO DIURNO IL VELIERO
CARTA DEI SERVIZI CENTRO DI RIABILITAZIONE SAN VINCENZO CENTRO DIURNO IL VELIERO 1. L'Istituto San Vincenzo L'Istituto San Vincenzo è un ente religioso legalmente riconosciuto che dipende dalla Arcidiocesi
DettagliRegolamento Dell Unità Riabilitativa Domiciliare
Centro Di Riabilitazione Vaclav Vojta Regolamento Dell Unità Riabilitativa Domiciliare Pagina2 VEC Sommario UNITÀ DI RIABILITAZIONE DOMICILIARE 3 Destinatari 4 Capacità ricettiva e Prestazioni 4 Funzionamento
DettagliIstruzione di Lavoro: Guida ai Servizi
prima pagina Istruzione di Lavoro: Guida ai Servizi N Copia Master 3 10/04/15 Quinta emissione RQ (Vice ) 2 10/04/14 Terza emissione RQ () 1 30/10/12 Seconda emissione RQ () 0 01/12/10 Prima emissione
DettagliPROTOCOLLO D INTESA ASL / PEDIATRI DI FAMIGLIA / UFFICIO SCOLATICO PROVINCIALE
Pediatri di Famiglia ASL Monza e Brianza PROTOCOLLO D INTESA ASL / PEDIATRI DI FAMIGLIA / UFFICIO SCOLATICO PROVINCIALE PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI IN AMBITO SCOLASTICO Monza - Luglio 2009 1. PREMESSA
DettagliStandard di Prodotto U.O. di Chirurgia della Mano
Gestore del Documento: Redattore/i: Responsabile U.O. dott. D.Angiolini Approvazione ed Emissione: Direzione Sanitaria Pareri specialistici: dott. D.Collarini Destinatari: utenza Altri interessati: N ed
DettagliELENCO DRG AD ALTO RISCHIO DI NON APPROPRIATEZZA IN REGIME DI DEGENZA ORDINARIA
ELENCO DRG AD ALTO RISCHIO DI NON APPROPRIATEZZA IN REGIME DI DEGENZA ORDINARIA Codice Descrizione DRG 006 Decompressione tunnel carpale Allegato 6 A 008 INTERVENTI SU NERVI PERIFERICI E CRANICI E ALTRI
DettagliLegge Regionale 23 Novembre 2006, n. 20. Istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza. (BUR N. 34 del 9 dicembre 2006)
Legge Regionale 23 Novembre 2006, n. 20. Istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza. (BUR N. 34 del 9 dicembre 2006) Art.1 (Oggetto e finalità) 1. La Regione con la presente legge, in armonia
Dettagli(0,1.8] (1.8,2.41] (2.41,5.94] (5.94,10.2] (10.2,10.9]
Uomini, Malattie infettivo e parassitarie, eta' : Tutte le età (0,1.8] (1.8,2.41] (2.41,5.94] (5.94,10.2] (10.2,10.9] Uomini, Tubercolosi, eta' : Tutte le età ( 0 ) ( 1.37 ) Uomini, Tubercolosi polmonare,
DettagliLa cura del dolore nell'anziano fragile: protocollo operativo multicentrico SIGOT di un programma di cure palliative integrato ospedaleterritorio
nell'anziano fragile: protocollo operativo multicentrico SIGOT di un programma di cure palliative integrato ospedaleterritorio Dott. Massimo Luzzani S.S.D. Cure palliative E.O. Ospedali Galliera Genova
DettagliTerapia del dolore e cure palliative
Terapia del dolore e cure palliative { Legge 38/10 e alcuni dati sulla sua applicazione Dott. Angelo G. Virtuani Ordine dei Medici Chirurghi Monza Sabato 9 novembre 2013 Legge N.38 del 15/03/2010 - G.U.
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliSTRUTTURA INTERMEDIA DI RIABILITAZIONE DALLA DISABILITA ACQUISITA
AZIENDA ULSS N. 8 OPERE PIE D ONIGO STRUTTURA INTERMEDIA DI RIABILITAZIONE DALLA DISABILITA ACQUISITA attività innovativa (delibera del Direttore Generale dell Azienda ULSS n. 8 del 29 novembre 2007 n.
DettagliREGOLAMENTO UNITARIO PERLA GESTIONE DELLE UNITA DI VALUTAZIONE INTEGRATE E PER L ACCESSO ALLE PRESTAZIONI SOCIOSANITARIE
REGOLAMENTO UNITARIO PERLA GESTIONE DELLE UNITA DI VALUTAZIONE INTEGRATE E PER L ACCESSO ALLE PRESTAZIONI SOCIOSANITARIE Adottato con delibera G. C. n. 108 del 24.2.2005 Articolo 1 - L INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA
DettagliLa Riabilitazione: analisi della situazione in Italia. Giovanna Beretta
La Riabilitazione: analisi della situazione in Italia Giovanna Beretta SOTTOGRUPPO 1 Rilevanza della Medicina Riabilitativa Rappresentanti Conferenza Stato-Regioni Abruzzo Campania Emilia Romagna Lombardia
DettagliCapitolo 5_d URGENZE MEDICHE ADULTO
Capitolo 5_d URGENZE MEDICHE ADULTO 1 OBIETTIVI RICONOSCERE LE PRINCIPALI PATOLOGIE NEUROLOGICHE CHE PROVOCANO ALTERAZIONI DELLA COSCIENZA IDENTIFICARE I SEGNI E SINTOMI DI: SINCOPE, CONVULSIONI, MENINGITE,
DettagliDott.ssa Licia Ponticello Neuropsichiatra Infantile Referente medico settore età evolutiva Centro di riabilitazione accreditato CMPH Roma
Dott.ssa Licia Ponticello Neuropsichiatra Infantile Referente medico settore età evolutiva Centro di riabilitazione accreditato CMPH Roma Il modello descritto nell ICF riflette i cambiamenti di prospettiva
DettagliSostegno e locomozione
Sostegno e locomozione Uno scheletro è un apparato che deve svolgere almeno le seguenti funzioni: sostenere il corpo permettere il movimento proteggere organi interni Uno scheletro può essere: Idroscheletro
DettagliCARTA DEI SERVIZI CENTRO DIURNO DISABILI IL MELOGRANO
CARTA DEI SERVIZI CENTRO DIURNO DISABILI IL MELOGRANO 1. L'Istituto San Vincenzo L'Istituto San Vincenzo è un ente religioso legalmente riconosciuto che dipende dalla Arcidiocesi di Milano. E' presieduto
DettagliIL TRATTAMENTO DELLA SPASTICITA
IL TRATTAMENTO DELLA SPASTICITA Anna Vagnetti LAVORO DI EQUIPE SVOLTO DAI FISIOTERAPISTI DELL UNITA SPINALE DELL OSPEDALE S. CORONA DI PIETRA LIGURE: BERNARDIS E., DELL ANNO F., FIRPO L., MANDRACCIA S.,
DettagliLE MALATTIE PEDIATRICHE
LE MALATTIE PEDIATRICHE Malattie infettive Tumori Malattie congenite e ereditarie Paralisi cerebrale infantile Idrocefalo Autismo Disturbi dell età evolutiva 1 LE MALATTIE INFETTIVE Le malattie infettive
DettagliOSPEDALE C. e G. MAZZONI ASCOLI PICENO UNITA OPERATIVA ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA. Direttore: Dott. Gianfranco Gozzi
OSPEDALE C. e G. MAZZONI ASCOLI PICENO UNITA OPERATIVA ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA Direttore: Dott. Gianfranco Gozzi U.O. Ortopedia e Traumatologia Ospedale C. e G. Mazzoni Ascoli Piceno SINTESI PERCUTANEA
DettagliXXVI CONVEGNO AIRT 2015 DONAZIONE E TRAPIANTI : UNO SGUARDO OLTRE I CONFINI. Bolzano 23-24 aprile 2015
XXVI CONVEGNO AIRT 2015 DONAZIONE E TRAPIANTI : UNO SGUARDO OLTRE I CONFINI Bolzano 23-24 aprile 2015 Modelli organizzativi delle rianimazioni : segnalazioni di tutte le morti encefaliche e ricerca attiva
DettagliPREFAZIONE...XI INTRODUZIONE... XV
PREFAZIONE...XI INTRODUZIONE... XV Parte prima - CONCORSI E TEST 1 CONCORSI E TEST...3 1.1 Generalità sui concorsi pubblici... 4 1.2 I concorsi pubblici per fisioterapista... 7 1.3 Fac-simile di bando
DettagliDelibera della Giunta Regionale n. 683 del 10/12/2012
Delibera della Giunta Regionale n. 683 del 10/12/2012 A.G.C. 20 Assistenza Sanitaria Settore 1 Prevenzione, Assist. Sanitaria - Igiene sanitaria Oggetto dell'atto: FONDO SANITARIO NAZIONALE. QUOTE A DESTINAZIONE
DettagliPROTOCOLLI DI IDONEITÀ ALLA GUIDA
PROTOCOLLI DI IDONEITÀ ALLA GUIDA Malattie neurologiche Patologia Patente A-B Patente C-D-E Accertamenti Idoneità Non idoneità Idoneità Non idoneità Paraplegia spastica da: Lesione midollare Sclerosi multipla
DettagliL assistenza garantita dal medico di famiglia: tutte le novità per il prossimo triennio
Conferenza Stampa L assistenza garantita dal medico di famiglia: tutte le novità per il prossimo triennio Presentazione dell Accordo Locale 2012/2014 tra l Azienda USL di Parma e le Organizzazioni Sindacali
Dettaglidocumento di specifiche tecniche pubblicate sul sito Internet del Ministero all indirizzo www.nsis.salute.gov.it. ;
documento di specifiche tecniche pubblicate sul sito Internet del Ministero all indirizzo www.nsis.salute.gov.it. ; g) al paragrafo 3.1. Alimentazione del Sistema informativo, la tabella 2: alimentazione
DettagliLa prescrizione di ausili : momento terapeutico o momento burocratico?
Università Cattolica del Sacro Cuore Facoltà di Scienze della Formazione Milano Fondazione Don Carlo Gnocchi ONLUS Polo tecnologico Milano La prescrizione di ausili : momento terapeutico o momento burocratico?
DettagliPROGRAMMA DEL CORSO INCARICATO DI PRIMO SOCCORSO AZIENDA GRUPPO A
PROGRAMMA DEL CORSO INCARICATO DI PRIMO SOCCORSO AZIENDA GRUPPO A (Decreto Legislativo coordinato 81/2008 e 106/2009 art. 45 e DM 15/07/03, n.388) Durata del corso Date e orari del corso Sede del corso
DettagliCLASSE 44/C - MASSOCHINESITERAPIA. Programma d'esame. Temi d'esame proposti in precedenti concorsi
CLASSE 44/C - MASSOCHINESITERAPIA Programma d'esame CLASSE 44/C - MASSOCHINESITERAPIA Temi d'esame proposti in precedenti concorsi CLASSE 44/C - MASSOCHINESITERAPIA Programma d'esame Classe 44/C MASSOCHINESITERAPIA
DettagliDisabilità reumatologiche SCLERODERMIA SCLEROSI SISTEMICA
SCLERODERMIA SCLEROSI SISTEMICA SCLERODERMIA SCLERODERMIA - Polmoni - Apparato digerente - Cuore - Reni SCLERODERMIA - incidenza SCLERODERMIA - cause AUTOIMMUNITA SCONOSCIUTE MULTIFATTORIALI PREDISPOSIZIONE
DettagliCERTIFICAZIONE DI DSA VALIDA AI FINI SCOLASTICI
CERTIFICAZIONE DI DSA VALIDA AI FINI SCOLASTICI Requisiti necessari per l inserimento negli elenchi dei soggetti autorizzati a effettuare la prima certificazione diagnostica dei Disturbi Specifici dell
DettagliPROBLEMI FISICI DEL DISABILE
PROBLEMI FISICI DEL DISABILE Scale di valutazione funzionale e classificazione della disabilita Classificazione malattie (eziologia, clinica) nell ICD della Organizzazione Mondiale Sanità 1970 Non riportata
Dettagli