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1 Abilità motorie e problematiche muscolo-scheletrichescheletriche Dr. Ilaria Baroncini Dr. Silvia Olivi

2 Abilità motorie La lesione midollare (SCI) accentua il calo fisiologico dei diversi apparati causati dal processo di invecchiamento. Un certo numero di studi di follow up a lungo termine ha documentato la tendenza delle persone con SCI ad invecchiare più rapidamente. Gli individui con SCI sviluppano caratteristiche e problematiche mediche associate con il processo di invecchiamento in età molto più giovane

3 Cushman e Hasset hanno valutato persone con Cushman e Hasset hanno valutato persone con SCI a distanza di 10 e 15 anni dal trauma, concludendo che il 93% aveva sperimentato una riduzione delle capacità funzionali

4 Abilità motorie Con l'invecchiamento diminuzione della massa muscolare riduzione della dimensione e del numero delle miofibrille Riduzione della forza muscolare della coordinazione e dell' equilibrio La massa magra viene sostituita da tessuto adiposo Clark GS, Siebens HC. Geriatric rehabilitation. In: Rehabilitation Medicine: Principles in Practice. 3rd ed. Philadelphia, Pa: Lippincott-Raven; 1998:963-95

5 Abilità motorie La persona con SCI assume in età insolitamente precoce le caratteristiche associate con l'invecchiamento

6 Abilità motorie

7 Abilità motorie Uno studio condotto da Liem et al. riporta che ogni decennio che passa, le probabilità che una persona con SCI necessiti di più assistenza per lo svolgimento delle ADL aumenta del 42% Lo studio mostra che le ragioni che i pazienti Lo studio mostra che le ragioni che i pazienti riportavano erano principalmente una perdita della forza, aumento del dolore meccanico e un aumento del peso corporeo

8 Cosa notiamo La riduzione delle abilità motorie nelle persone con SCI a distanza di anni dalla lesione è comune. La riduzione delle abilità motorie comporta la riduzione/perdita delle autonomie deambulatorie se presenti o nelle ADL.

9 Il Cammino Cochrane Database Syst Rev Nov Locomotor training for walking after SCI. Mehrholz J, Kugler J, Pohl M Spinal Cord 2008 May; 46(5):331-4 Comparison of gait performance on different environmental settings for patients with chronic sci. LE Olmos1, et al. Arch Phys Med Rehabil 2012 Sep;93(9): Ambulation and Balance Outcomes Measure Different Aspects of Recovery in Individuals With Chronic, Incomplete SCI Gail F. Forrest, PhD, et al.

10 Il Cammino Eur J Phys Rehabil Med 2013 Jun;49(3): Balance training improves static stability and gait in chronic incomplete SCI subjects: a pilot study. Tamburella F, ScivolettoG, Molinari M Spinal Cord Med 2011;34(4): Comparison of training methods to improve walking in persons with chronic SCI: a randomized clinical trial. Alexeeva N, et al. Arch Phys Med Rehabil 2005 Apr;86(4): Effectivenessof automatedlocomotor training in patients with chronic incomplete SCI: a multicenter trial. Wirz M, et al.

11 In sintesi Numerosi studi e impegno clinico fisioterapico per migliorare la performance del cammino nella SCI cronica incompleta Test e scale di valutazione Diverse metodiche FT e robotiche di approccio Non uniformità nella definizione di SCI cronica dal punto di vista temporale Mancanza di dati sul mantenimento del miglioramento ottenuto per difficile standardizzazione e follow up SCIARMI alla dimissione dal ricovero acuto

12 Indicazione al ricovero riabilitativo? Alcuni studi documentano il miglioramento nel cammino dei pazienti incompleti, dopo nuovo ricovero per trattamento riabilitativo, ma a breve distanza dall evento traumatico. A diversi anni di distanza dall evento traumatico il ricovero riabilitativo può essere indicato per Rivalutare le competenze motorie Trovare nuove strategie per ripristinare l'autonomia deambulatoria e/o impostare l'autonomia in carrozzina (non si torna all'autonomia precedente)

13 Problematiche muscolo-scheletriche scheletriche dolore Il dolore muscolo-scheletrico è un'importante Il dolore muscolo-scheletrico è un'importante complicanza dopo la dimissione

14 JJE Adriaansen et al pazienti dipendenti dalla carrozzina follow up ad anni dalla dimissione dolore muscoloscheletrico era presente nel 62,3% ad un anno; nel 87,1% a 5 anni dolore muscoloscheletrico era severo nel 22,3% ad un anno; nel 34,7 % a 5 anni la sede del dolore AASS (prevalentemente la spalla)

15 27 pazienti 2-4 anni dopo la dimissione Quanto severo è il dolore? prevalenza 70% più comune C6 T1 La qualità della vita è influenzata nel 68,4% dei partecipanti

16 130 pazienti più di 1 anno dalla lesione midollare 62 tetraplegici 68 paraplegici Dolore AASS nel 58,5% Spalla sede più comune 70% 60% nei tetraplegici Quanto severo è il dolore? 60% riferisce dolore da moderato a severo 80% disturbi del sonno 28% influenza sulla qualità della vita

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18 In sintesi Il dolore è comune dopo la dimissione >a 5 anni La sede più frequente è la spalla È spesso significativo (da moderato a severo) e disabilitante È più frequente nei tetraplegici che nei paraplegici Spesso associato a riduzione del ROM È legato al fisiologico invecchiamento del sistema muscolo-scheletrico ed all'uso cronico della carrozzina

19 Complicanze muscolo-scheletriche: scheletriche: spalla dolorosa Le sindromi da sovraccarico più comuni sono: Malattie degenerative articolari (artrosi AC) Lesione della cuffia dei rotatori Tendinite Borsite Calcificazioni Spasticità Sublussazione inferiore di spalla (nelle lesioni più alte) Siringomielia

20 Cosa valutare? Tipo di carrozzina ed assetto (elettrica/manuale) Postura (spalla protratta cifotico) Test muscolare Spasticità ROM attivo e passivo Tests specifici per la spalla

21 Diagnostica per immagini Rx: sempre (artrosi AC GO, calcificazioni, segni di lesione della cuffia dei rotatori) Ultrasuoni: spesso (cuffia dei rotatori, borse) RMN: qualche volta (cuffia dei rotatori, muscoli, siringomielia) TC: occasionalmente (glenoide o lesioni ossee omerali)

22 Quale trattamento? Spasticità es. del gran pettorale: tossina, tenotomia Sublussazione della testa omerale: FES (scarsi risultati) e tutori Siringomielia: valutazione NCH Malattie degenerative articolari/calcificazioni: infiltrazione di cortisonici Lesione della cuffia dei rotatori (fisioterapia, infiltrazioni, trattamento ortopedico endoscopico)

23 Complicanze muscolo-scheletriche scheletriche: polso e mano

24 Complicanze muscolo-scheletriche: polso e mano

25 Complicanze muscolo-scheletriche: osteoporosi Ampia letteratura su SCI ed osteoporosi Perdita progressiva di massa ossea che inizia subito dopo la mielolesione in particolare a livello del bacino e degli AAII (femore e tibia prossimale) Garland et al (1992) hanno descritto una Garland et al (1992) hanno descritto una riduzione della mineralizzazione ossea del 22% nei primi tre mesi dopo l evento traumatico

26 Complicanze muscolo-scheletriche: scheletriche: fratture L'osteoporosi associata alla SCI, aumenta il rischio di fratture Le zone a maggior rischio di frattura sono il femore distale e la tibia prossimale, coerentemente con le zone di maggior demineralizzazione La maggior parte delle fratture da osteoporosi avvengono durante i trasferimenti o in attività con minimo o senza trauma

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28 Complicanze muscolo-scheletriche: osteoporosi

29 Abilità motorie e problematiche muscolo-scheletrichescheletriche

30 GRAZIE!

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