ROMANIA. Informazioni Generali Superficie: circa Km2. Capitale: Bucarest ( abitanti).
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- Daniella Villa
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1 ROMANIA Informazioni Generali Superficie: circa Km2 Capitale: Bucarest ( abitanti). Popolazione: abitanti (2005) (densità circa 94 ab. per Km2). Altre città principali Brasov ( abitanti), Costanza ( abitanti), Craiova ( abitanti), Timisoara ( abitanti), Cluj-Napoca ( abitanti), Galati ( abitanti), Iasi ( abitanti). Lingua La lingua ufficiale del Paese è il romeno anche se sono diffusi, presso alcune minoranze linguistiche, l ungherese e il tedesco. Per le attività economico-commerciali la lingua prevalentemente utilizzata è l inglese, seguita dal francese ed in misura limitata dall italiano, in relazione alla presenza di numerosi operatori italiani nel paese. Religione: Ortodossi (86,8); Cattolici (5,1%); Protestanti (3,5%). Moneta N.B. Dal 1 Luglio 2005 il ROL è stato ridenominato. La nuova moneta si chiama "nuovo Lei (RON)" 1 RON ed è pari a 10,000 dei vecchi ROL.
2 Le banconote e le monete hanno avuto corso legale fino alla fine di Dicembre Da tale data, le banconote e le monete saranno gradualmente sostituite dalle nuove. Media annuale = RON Media mensile novembre = RON Principali indicatori economici PIL PIL nominale in (miliardi di US$) PIL nominale (miliardi di Lei) Crescita reale del PIL (%) Spesa sul PIL (% reale) 2007 a 2008 b 2009 c 2010 c Consumi privati Consumi pubblici Investimenti lordi fissi Export di beni e servizi Import di beni e servizi Origine del PIL (% reale) Agricultura Industria Servizi Demografia e reddito Popolazione (mln)
3 PIL pro-capite (US$ a PPA) Tasso di disoccupazione (media %) Indicatori fiscali (% del PIL) Entrate del settore statale Spese del settore statale Saldo del bilancio statale Debito pubblico Prezzi e indicatori finanziari Tasso di cambio Lei -US$ (fine periodo) Tasso di cambio Lei - (fine periodo) 11,430 12,827 13,41714, Prezzi al consumo (media; %) Prezzi alla produzione (fine periodo; %) n.d n.d n.d n.d Tasso di interesse sui prestiti (media; %) Partite correnti (US$ mln) Bilancia commerciale -24,223-28, ,25021,933 Merci: export fob 40,318 51,901 49,747-56,929 Merci: import fob Bilancia dei servizi Bilancia dei redditi Saldo del conto dei trasferimenti -64,541-80, ,99778, ,777-6,288-6,500-7,321
4 6,657 9,174 9,637 10,539 Saldo delle partite correnti -23,017-25, ,08518,665 Riserve internazionali (US$ mld) Totale delle Riserve internazionali 39,956 38,631 24,93926,907 a Attuale. b Stime Economist Intelligence Unit. c Previsioni Economist Intelligence Unit. Fonte: IMF, International Financial Statistics. Rischio paese Nella classifica rischio-paese, aggiornata a dicembre 2008 la SACE colloca la Romania nella 3a categoria su 7. CONDIZIONI DI ASSICURABILITA : rischio sovrano: apertura rischio bancario e corporate: apertura Prospettive future La politica economica della Romania resterà concentrata sul consolidamento fiscale, sulla riforma del settore energetico e sulla ristrutturazione delle imprese di stato. Le stime di crescita globali continuano a peggiorare in quanto le economie dei paesi occidentali appaiono in severo rallentamento e le economie emergenti in regioni chiave iniziano a mostrare segni di sofferenza. La crescita dell economia globale (a parità di potere di acquisto-ppp) è stata in crescita al 5,3% nel 2006, grazie alla consistente crescita della Cina e della migliore performance generale. Il rallentamento dei paesi Ocse ha avuto effetto dal 2007 portando la crescita globale al 4,9%. Nel corso del 2008 l economia ha rallentato e nel 2009 si prevede un 0,9% a prezzi basati sul mercato dei cambi e del 2% in termini di PPP, in quanto la contrazione nell UE e negli USA si diffonderà nei mercati emergenti. Il recupero inizierà nel 2010 ma solo modestamente con una crescita prevista al 2% a prezzi di mercato. La crisi ha portato ad una brusca contrazione della liquidità globale con un negativo impatto sull appetibilità degli investitori per i mercati emergenti. La crescita dei 25 Paesi dell UE destinatarie del 70% delle esportazioni rumene, è stata più forte del previsto nel 2006 con un aumento del 2,8%, mentre per il 2007 si è passati al 2,6%. Nel corso del 2008 si è scesi ad un probabile 1,3% con previsione di recessione nel 2009 con un -0,3% ed un modesto recupero nel 2010 (+0,8%). Le difficoltà nell ottenere credito esterno e domestico, così come l impatto della
5 crescita salariale sulla produttività del lavoro, fungeranno da deterrente per gli investimenti conducendo in una flessione nel ritmo della crescita della domanda esterna nel biennio Come nei recenti anni, l economia romena sarà guidata dalla forte domanda interna, mentre le esportazioni rumene verso l UE non hanno sofferto della performance poco brillante del mercato europeo. Le previsioni in relazione al prezzo del petrolio sono in media di US$73/barile nel 2007, in costante aumento nel 2008 a US$98,4/barile e in discesa nel 2009 a 65 US$, per poi risalire lievemente a 68,3 Us$/barile nel Il continuo innalzamento del prezzo del petrolio avrà un impatto negativo sull inflazione e sul deficit delle partite correnti, ma la forza dell euro non ne permetterà una ulteriore eccessiva crescita. Il dollaro, indebolitosi per tutto il 2008 sull euro, si è recentemente rafforzato e si prevede un continuo rafforzamento nel biennio per un più rapido recupero economico degli USA sull UE. Vi è pertanto un rischio di avversione verso i mercati dell est Europa, tra i quali la Romania è uno dei più vulnerabili per i suoi larghi deficit esterni, causando una rapida flessione degli afflussi di capitali. Tale andamento potrà portare ad un rafforzamento delle politiche fiscali per ridurre i deficit esterni e causare una minor crescita del previsto nel La crescita del PIL si è attestata al 6% per il 2007, anche se il consumo privato è rallentato in seguito alla stretta fiscale e monetaria. Le previsioni per il 2008 sono state riviste al rialzo con una crescita che dovrebbe attestarsi all'8,2%, sostenuta dalla produzione agricola (vi era stato un calo consistente nel 2007 per le alluvioni), dalla spesa delle famiglie, dall aumento degli investimenti fissi con un incremento della spesa governativa con le incombenti elezioni. La crescita economica rallenterà nel 2009, in seguito ad un inasprimento della politica fiscale nel periodo post elettorale, ma soprattutto per un variato clima economico internazionale. Nel quarto trimestre la crescita è già rallentata dopo aver segnato un + 9,1% nel terzo trimestre, in quanto la domanda domestica ed esterna è scesa per i prodotti industriali rumeni (auto e prodotti metallurgici) con taglio di produzioni e temporanee chiusure di fabbriche. La crescita economica è prevista in discesa al +2,6% nel 2009, sotto l impatto della crisi globale con la recessione USA ed UE. Vi sarà un recupero solo nel 2010 con un aumento del +3,9%. Vi è tuttavia un rischio che la crescita sia ancora minore per il 2009 portando il paese addirittura in recessione. La Banca Centrale (NBR) sta conducendo una politica monetaria restrittiva che avrà comunque un certo impatto sui prestiti delle famiglie e sulle spese abitative. L attività di investimento continuerà ad essere il motore della crescita, fattore che permetterà la modernizzazione della produzione. Anche gli investimenti pubblici avranno il loro peso e continueranno a ricevere larghi afflussi di investimenti esteri. Gli investimenti stranieri diretti attirati dalla Romania nel primo semestre del 2008 stanno registrando un ritmo accentuato di crescita (ndr. del 35 % rispetto allo stesso periodo del 2007), rinforzati dal contesto macro-economico favorevole e stabile nonché dal clima attraente per gli IDE. La moneta nazionale si è apprezzata nei confronti sia dell euro che del dollaro fino a luglio 2007, ma successivamente vi è stato un andamento inverso a causa soprattutto delle turbolenze finanziarie e delle preoccupazioni sulla stabilità macroeconomica del paese. Dalla fine di settembre l apprezzamento accumulato dal Leu contro l euro nel corso del 2007 è stato perso (da luglio a gennaio 2008 si calcola di circa il 19%), mentre nei confronti del dollaro ancora è consistente. Il continuo
6 deterioramento della situazione macroeconomica, può causare un ulteriore cambiamento nella fiducia del mercato. Alta incertezza sullo lo sviluppo del tasso di cambio futuro del Leu. Tra marzo ed agosto 2008 la moneta locale si è sia nei confronti dell euro che del dollaro, ma è andata sotto pressione in settembre ed ottobre, prima che la Banca Centrale (NBR) supportasse il Leu dagli attacchi speculativi. Come risultato il Leu ha registrato un +2% ad ottobre contro l euro, mentre per novembre è sceso del 3,2% per poi recuperare verso la fine del mese di un +2%. Nei confronti del dollaro è sceso del 10% in ottobre e del 2,2% in novembre, segnando una discesa del 23% dalla fine di luglio Le previsioni dicono che il Leu continuerà a scendere nei confronti dell euro nel 2009, una volta che la crisi si è diffusa nel sistema, e si apprezzerà solo nel La moneta locale sarà soggetta a continua volatilità fino a che non sia tornata la stabilità nei mercati internazionali. Vi è il rischio che la continua pressione al ribasso sul Leu possa portare ad una significativa correzione del cambio. Il 27 ottobre Standard & Poor s ha abbassato il rating sul credito sovrano in valuta estera a lungo e medio termine dal BBB-/A-3 a BB+/B e quello in valuta locale dal BBB a BBB-, dando con ciò un giudizio di vulnerabilità sulla Romania all interno della crisi finanziaria internazionale. L inflazione è stata in linea con il target prefissato al 5% per la fine del 2006, mentre per la fine del 2007 si è attestata al 4,8%. Vi sono, tuttavia, pericoli dovuti alla rapida crescita della domanda aggregata, all espansione della politica fiscale, alla pressione dei salari, insieme alla crescita dei costi amministrativi, degli alimenti e delle accise sui tabacchi ed alcolici, al deprezzamento del Leu e all'aumento repentino dei prezzi alla produzione. Le previsioni per il 2008 vedono un tasso di inflazione al 7,9%, mentre per il 2009 si dovrebbe attestare al 5,8% e per il 2010 al 4,2%. L inflazione ha raggiunto il 9% a luglio 2008 per poi scendere al 7,3% a settembre e al 7,4% in ottobre. Con le politiche fiscali e del reddito previste in rafforzamento dal futuro governo, l inflazione potrebbe scendere al 4,9% a fine 2009, ben sopra il livello prevalente degli altri stati membri UE. Vi è, tuttavia, un rischio di esplosione del deficit fiscale e del reddito se ci sarà il riconoscimento del dell aumento del 50% dei salari degli insegnanti. Alcune incertezze rimangono sulle previsioni dell inflazione in base a come sarà gestita la questione degli aumenti salariali. Per quanto riguarda il settore esterno, nel 2006 il deficit commerciale è stato maggiore del 50% sullo stesso periodo del In termini monetari esso è stato pari a 11,8 miliardi di ). Il deficit delle partite correnti è salito a sua volta a 9,97 miliardi (8,8% del Pil) nel 2006 dai 6,9 del Stessa espansione del deficit si è avuta nel corso dei primi dieci del 2007, con il deficit commerciale pari a 17,6 miliardi di (+50%). In tal modo il deficit delle partite correnti è salito a 16,95 miliardi di (+66% sullo stesso periodo corrispondente del 2006) dal 10,5% del Il deprezzamento del Leu dovrebbe favorire un aumento della competitività delle esportazioni. Nei primi tre trimestri del 2008 il deficit delle partite correnti è salito del 14,8% (12,7 miliardi di ), mentre il deficit commerciale di oltre il 10% (13,7 miliardi di ). La crescita delle esportazioni è stata superiore di 2,4 punti percentuali per tale periodo, ma questo non è stato sufficiente a prevenire una maggiore crescita del deficit. Gli IDE, pari a 7,2 miliardi di, hanno coperto il 57% del deficit delle partite correnti. Un ulteriore ampliamento è previsto per il 2008 il cui deficit delle partite correnti dovrebbe passare al 13,3%, in quanto la bilancia dei pagamenti
7 risentirà dell impatto della generosa politica fiscale del 2007/08 prima di una maggiore ristrettezza nel corso del 2009 che potrà portare ad una riduzione del deficit esterno. Attualmente finanziare i deficit esterni non è un problema, in quanto le riserve monetarie cresciute rapidamente ed il largo afflusso di IDE sono sufficienti. Tuttavia vi sarà una crescente dipendenza dai prestiti esteri in quanto la copertura dei deficit delle partite correnti derivante dagli IDE è in fase declinante. Vi è un rischio crescente che i finanziamenti possano calare bruscamente, necessitando con ciò una rapido taglio nella domanda interna per ridurre il deficit e inducendo l economia verso una fase di recessione. Nel lungo periodo la Romania avrà bisogno di attrarre maggiori investimenti greenfield per finanziare il persistente debito delle partite correnti. Settori produttivi Come conseguenza dei processi di industrializzazione forzata del passato, l`industria è stata per anni un settore trainante dell`economia rumena, in particolare nei comparti dell`industria pesante, della raffinazione e di un fiorente settore petrolchimico, che tuttavia oggi scontano le conseguenze di gravi ritardi tecnologici. Essa ha subito una continua diminuzione come percentuale del Pil dal 40,4% del al 26,4% del L`agricoltura (10% del Pil nel 2005), pur restando un settore che riveste grande importanza, patisce le difficoltà del passaggio dalla statalizzazione alla proprietà privata avviato dagli inizi degli anni `90. Essa rimane fortemente penalizzata da condizioni climatiche spesso avverse e va lentamente diminuendo la sua incidenza sulla formazione del PIL della Nazione. Per tali motivi è scesa dal 20% del Pil al 7,5% del Il settore dei servizi presenta invece buone possibilità di sviluppo, tuttavia non ancora pienamente sfruttate, e sta continuamente accrescendo la sua quota di formazione del Pil che è passata dal 24% del 1990 al 55,8% del Il settore delle costruzioni è stato in rapida ascesa, si calcola che nel biennio 2006/07 esso abbia rappresentato il 10,3% del Pil. Interscambio La Romania rappresenta uno dei più importanti partner commerciali dell Italia nell Europa dell est. Dal 2005 il saldo in bilancia risulta positivo per l'italia ma in diminuzione costante. L'andamento dell'export è in forte flessione: -15,52% nel 2007 rispetto al 2006 ; ugualmente negativa, ma più lenta è la flessione dell'import: -5,35% nel 2007 rispetto al I dati consolidati riferiti al 2007 rivelano insomma un andamento discontinuo dell'interscambio con un calo dell'import in Italia dei principali prodotti scambiati (abbigliamento e pelli) e un altrettanto rendimento dell'export italiano verso il Paese. Un segnale in controtendenza è stato registrato proprio nel 2007, in cui le esportazioni sono diminuite più rapidamente delle importazioni, registrando un saldo
8 in diminuzione del 51,38%. Per quanto riguarda la composizione merceologica, sul piano dell'import, la Romania è principale fornitore per l'italia di abbigliamento (in flessione nel 2007 a 431 milioni di, il 10% del totale), calzature (449 milioni di dai 651 del 2006 e pari all' 11.03%), parti e accessori per calzature non in gomma (149 milioni di in flessione dai 276 milioni del 2006 e pari al 6,78% ), biancheria intima (il 5% a 202 milioni di ). Dopo un boom di importazione di alluminio nel 2004, il 2005 ha registrato un forte calo della domanda italiana (-165,2%) per poi crescere nuovamente nel 2007 a 81,4 milioni di dai 46 del 2006 (in pratica raddopiando). Sul fronte delle esportazioni, l'italia vende principalmente parti e accessori per calzature non in gomma, accessori per l'abbigliamento e tessuti. Il 2007 è stato un anno in cui questi prodotti hanno registrato una forte flessione: a 219 milioni di le calzature (più che dimezzate), a 352 milioni cuoio e pelli in aumento di circa 25 milioni di sul 2006, a 65 milioni di per accessori per l'abbigliamento (diminuite di oltre il 400%), -40% circa per i tessuti in cotone a 148 milioni di su 227 del Positivo l'andamento dell'export di autoveicoli (a 253,5 milioni di dai 208 del 2006) e macchine e miniere da cava (a 140 milioni di sui 79 del 2006). Nel 2007 c è stato un andamento negativo, insomma, per le principali categorie dell'export (tranne che per il cuoio e pellame vario). Interscambio commerciale Interscambio Italia - Romania Trend valore in 2007 valore in 2008 valore in Esportazioni Importazioni Saldo Fonte dati Istat Gen-Dic 2008 (agg. giugno 2008) Principali trattati Accordo per evitare la doppia L accordo è stato firmato il 14 imposizione gennaio del 1977 ed è entrato in vigore il 6 febbraio del 1979 Accordo sulla promozione e protezione degli investimenti Firmato nel dicembre del 1990, l accordo è in vigore dal marzo del 1995 Informazioni di viaggio Prefissi internazionali: Prefisso per il Paese; 1 Bucarest;
9 Fuso orario 2 ore avanti rispetto all orario del Meridiano di Greenwich; 1 ora avanti rispetto all Italia Documenti Se il soggiorno previsto non supera i 90 giorni, è sufficiente viaggiare con Carta d Identità o Passaporto in corso di validità. Per permanenze superiori ai 90 giorni e necessario richiedere il permesso di soggiorno all Autorita per Stranieri ( che dipende dal Ministero dell Interno romeno. Si consiglia di registrare i dati relativi al viaggio che si intende effettuare sul sito Non è più necessario il visto d'ingresso per i cittadini dell'unione Europea che intendano effettuare visite inferiori a 30 gg. in Romania. A partire dall'11 luglio 2008, è entrato in vigore un nuovo regime di transito della Romania da parte dei cittadini provenienti da Paesi sottoposti fino a quest'anno all'obbligo del visto per entrare in Romania. Secondo un comunicato del Ministero degli affari esteri, la Romania riconoscerà unilateralmente vari documenti di identità o permessi di soggiorno come "equivalenti" ai visti nazionali. Concretamente, i cittadini provenienti da Paesi che hanno bisogno di visti d'ingresso per la Romania potranno transitare attraverso il Paese, per un periodo che non superi i cinque giorni, senza un visto romeno di transito. L'unica condizione è che i richiedenti siano titolari di uno dei seguenti visti e documenti rilasciati dagli Stati membri dell'unione Europea che applicano integralmente l'acquis di Schengen: un "visto uniforme" (Schengen), un visto per soggiorno più lungo, un permesso di soggiorno. Inoltre, potranno transitare in Romania senza visto gli stranieri che possiedono un visto "di breve durata", un visto di lunga durata o un permesso di soggiorno valido rilasciato dalla Bulgaria o da Cipro, oppure i cittadini da altri Paesi con l'obbligo del visto che sono in possesso di un valido permesso di soggiorno rilasciato dalla Svizzera o dal Liechtenstein. Il Ministero degli esteri ricorda allo stesso tempo che "la durata dei visti e dei documenti sopra menzionati devono coprire la durata del transito; anche se sono esentati dall'obbligo di ottenere il visto romeno di transito, i cittadini interessati devono possedere un documento di identità valido necessario alla frontiera, nonchè documenti che giustifichino lo scopo e le condizioni di viaggio e di dimostrare di avere sufficienti mezzi di sussistenza per il periodo del transito; può essere negato l'ingresso dei cittadini di Stati terzi il cui cognome si trova sugli elenchi nazionali "di allerta" o che costituiscono una minaccia per la sicurezza nazionale, contro l'ordine pubblico o delle relazioni internazionali. Per ulteriori informazioni si consiglia di rivolgersi all'ambasciata di Romania a Roma (via Nicola Tartaglia 36, tel / fax ambdiroma@iol.it), oppure al Consolato Generale di Romania a Milano (via Gignese 2, tel fax ). L'elenco aggiornato degli uffici rumeni all'estero è consultabile presso il sito internet del Ministro degli Affari Esteri di Romania Si suggerisce inoltre di contattare l'ufficio Informazioni Turistiche sulla Romania (Via Torino Roma tel fax , sito internet: - e- mail: romania@progleonard.it ). Settimana lavorativa
10 UFFICI: dal Lunedì al Venerdì dalle ore 8.30 alle ore BANCHE: dal Lunedì al Venerdì dalle ore 8.30 alle ore Carte di Credito Tutte le principali, ma solo nei grandi alberghi e negozi più importanti. Festività 1 e 6 gennaio; Pasqua Lunedì di Pasqua (secondo il calendario ortodosso) 1 maggio (Festa dei Lavoratori); 1 dicembre; 25 e 26 dicembre. CLAUSOLA DI ESCLUSIONE DI RESPONSABILITÀ LE INFORMAZIONI CONTENUTE IN QUESTO SITO SONO SOGGETTE AD UNA CLAUSOLA DI ESCLUSIONE DELLA RESPONSABILITÀ DI BANCA DATI SERVIZI. L OBIETTIVO PERSEGUITO È QUELLO DI FORNIRE UN INFORMAZIONE TEMPESTIVA E PRECISA; QUALORA DOVESSERO ESSERE SEGNALATI DEGLI ERRORI I PROVVEDERÀ ALLA LORO CORREZIONE.
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