Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download ""

Transcript

1 A GALVAGNI: Sulla conoscenza del genere Rhacocleis Fieber, ANTONIO GALVAGNI SULLA CONOSCENZA DEL GENERE RHACOCLEIS FIEBER, 1853, NELL AFRICA MEDITERRANEA OCCIDENTALE, CON DESCRIZIONE DI R AUGUSTINI N SP (Insecta Orthoptera Tettigoniidae) ABSTRACT - GALVAGNI A, Contribution to the knowledge of the genus Rhacocleis Fieber, 1853, in West Mediterranean Africa, with the description of R augustini n sp (Insecta Orthoptera Tettigoniidae) Atti Acc Rov Agiati, a 251, 2001, ser VIII, vol I, B: The author presents an exhaustive additional description, on the basic of the type material, and the first illustration of the male titillators of the two Tunisian species Rhacocleis maura Bonnet, 1886, and Rhacocleis galitana Uvarov, 1942, the latter from the island La Galite Rhacocleis augustini n sp, from eastern Algeria, is also described The species of the genus Rhacocleis living in West Mediterranean Africa, are divided into four groups of related species, according to the morphology of the male cerci The actual distribution of the species of each group can be related to the ancient tectonic blocks of Rif, Kabilia and Numidia, that joined to the African continent during Miocene The paper is illustrated with 30 picture and 2 geographical maps KEY WORDS - Insecta, Orthoptera, Tettigoniidae, Rhacocleis, West Mediterranean Africa RIASSUNTO - GALVAGNI A, Sulla conoscenza del genere Rhacocleis Fieber, 1853, nell Africa mediterranea occidentale, con descrizione di R augustini n sp (Insecta Orthoptera Tettigoniidae) L autore, esaminato il materiale tipico, fornisce una dettagliata descrizione complementare delle specie Rhacocleis maura Bonnet, 1886, della Tunisia e Rhacocleis galitana Uvarov, 1942, dell isola tunisina di La Galite, illustrando per la prima volta i titillatori dei maschi Descrive inoltre Rhacocleis augustini n sp dell Algeria orientale In base alla morfologia dei cerci del maschio, le specie del genere Rhacocleis che vivono nell Africa mediterranea occidentale vengono distinte, per affinità, in quattro gruppi, che rispecchiano nelle loro attuali distribuzioni gli antichi blocchi territoriali rifano, kabilico e numidico, saldatisi nella placca africana nel corso del Miocene La nota è illustrata da 30 figure e 2 cartine geografiche PAROLE CHIAVE - Insecta, Orthoptera, Tettigoniidae, Rhacocleis, Africa mediterranea occidentale

2 184 Atti Acc Rov Agiati, a 251, 2001, ser VIII, vol I, B PREMESSA Dagli studi che ho effettuato sulle specie del genere Rhacocleis Fieber, 1853, distribuite lungo l Africa mediterranea occidentale (GALVAGNI, 1984, 1988, 1989), ho avvertito la necessità di approfondire ed illustrare più in dettaglio, sulla base del materiale tipico, la morfologia di alcune di esse, descritte già da parecchi decenni; ciò al fine di poter disporre facilmente di elementi più significativi per la loro identificazione e per il loro confronto, nel contesto di ulteriori ricerche in regioni così interessanti ed ancora poco conosciute dal punto di vista ortotterologico Ho modo di ritenere che questa esigenza sia già stata soddisfatta per R algerica Uvarov, 1935, nel lavoro di GALVAGNI & FONTANA (2000) Per completare lo studio, prenderò qui in considerazione le due entità che rimangono, di cui non si conoscono ancora gli organi copulatori maschili: R maura Bonnet, 1886, che risulta vivere lungo la fascia costiera della Tunisia occidentale e dell adiacente Algeria orientale, nonché R galitana Uvarov, 1942, endemita della piccola Isola di La Galite (=La Galita), ad una cinquantina di chilometri dalla costa tunisina, verso la Sardegna In fine, sono in grado di descrivere un altra interessante specie, ancora sconosciuta, raccolta nel 1979 dall egregio e caro Amico Dr Adolf Nadig di Chur (Svizzera) a Les Falaises, lungo la costa algerina chiamata Corniche Kabyle, poco a Oriente di Béjaïa All insigne Ortotterologo che, a suo tempo, mi ha donato i due esemplari in esame, rinnovo i più vivi ringraziamenti TRATTAZIONE DELLE SPECIE Rhacocleis maura Bonnet, 1886 (figg 1-11) Rhacocleis Maura Bonnet, 1886, Le Naturaliste, 8, N 31, Paris, p 246, (Tunisia: presso Aïn-Draham) Rhacocleis Gessardi, (err ) Bolivar, 1905, Bol Real Soc Esp Hist Nat, 5, pp Rhacocleis maura, Morales Agacino, 1940, VI Congr Intern Entom, 1935, Madrid, I, pp 87, 88, 92, Tav IV (figg 5-8), (Tunisia: Aïn-Draham) Rhacocleis maura, Chopard, 1943, Orthoptèroïdes de l Afrique du Nord, Paris, p 123 (partim), figg 187, 188, non 189 m, (Tunisia: Aïn-Draham Algeria: Cap Matifou; Maison Carrée)

3 A GALVAGNI: Sulla conoscenza del genere Rhacocleis Fieber, Figg 1-4 Rhacocleis maura Bonnet, 1886: fig 1, estremità addominale del maschio (typus), vista dorsalmente; fig 2, cerco sinistro del maschio (typus), visto dorsalmente; fig 3, decimo urotergite del maschio (typus), visto dorsalmente; fig 4, lamina sottogenitale del maschio (typus), vista ventralmente Scala in mm Disegni dell autore

4 186 Atti Acc Rov Agiati, a 251, 2001, ser VIII, vol I, B BONNET (1886:246) descrisse la specie su materiale raccolto dall amico Dr Robert, durante il periodo agosto-ottobre 1885, nei dintorni di Aïn-Draham, centro abitato della Tunisia Nord-occidentale, nella regione di Khroumirie (=Khoumirs?), a circa 20 chilometri dalla costa mediterranea Da una pubblicazione di BOLIVAR (1905: 343) risulta che il suddetto autore, prima di dare alla stampa questa sua scoperta, consultò l insigne ortotterologo spagnolo, al quale inviò in regalo un paio di esemplari (1, 1 ) della nuova specie, entrambi catturati dallo stesso raccoglitore, nell identica località tunisina e nello stesso periodo del materiale tipico, ora conservato nella Collezione di A Finot al Museum National d Histoire Naturelle di Parigi MORALES AGACINO (1940:87) ha già considerato questi due esemplari, facenti parte delle collezioni del Museo Nacional de Ciencias Naturales di Madrid, degli adelfotypi, constatando altresì la corrispondenza esatta della loro morfologia esterna con la descrizione fatta da BONNET (1886) dell entità in argomento Io ho avuto la possibilità di esaminare sia i «typi» (1, 1 ) della specie del Museo di Parigi, sia l adelfotypus maschio del Museo di Madrid Faccio rilevare che sul cartellino originale spillato sotto quest ultimo, assieme alla località di cattura (Aïn-Draham, Tunisie) vi è la data di cattura del settembre 1885 («sept 1885»); non così su quelli dei typi ( e ) del Museo di Parigi, probabilmente rifatti nel tempo: la località è la medesima ma la data di cattura, evidentemente per errore di copiatura, risulta dell ottobre 1895 (« ») Preciso altresì che per la descrizione complementare che segue e che vuol integrare quelle di BONNET (1886) e di CHOPARD (1943:120, figg 187, 188, nec 189 m; 123), ho preferito non effettuare l estrazione dei titillatori del typus maschio avuto dal Museo di Parigi, descrivendo quelli estratti dall adelfotypus maschio del Museo di Madrid Descrizione complementare Maschio Plantule libere delle zampe posteriori più corte del metatarso (fig 7) Decimo urotergite, visto dorsalmente (fig 1), con bordo posteriore che presenta al mezzo una piccola incisione triangolare tra due lobi, pure essi a forma triangolare con vertice smussato e più o meno curvati verso il basso (figg 3, 5, 6) Detta incisione è al centro di una marcata

5 A GALVAGNI: Sulla conoscenza del genere Rhacocleis Fieber, Figg 5-9 Rhacocleis maura Bonnet, 1886: fig 5, variabilità del decimo urotergite del maschio (adelfotypus), visto dorsalmente; fig 6, decimo urotergite del maschio (adelfotypus), visto di lato; fig 7, estremità della zampa posteriore sinistra del maschio (adelfotypus), con metatarso e plantule libere, vista dal lato esterno; fig 8, ultimi urosterniti e lamina sottogenitale della femmina (typus), visti ventralmente; fig 9, detti, visti di lato Scala in mm Disegni dell autore

6 188 Atti Acc Rov Agiati, a 251, 2001, ser VIII, vol I, B depressione, cosparsa di corti e fitti peli, che la contorna a semicerchio e che occupa quasi tutta la parte posteriore mediana del pezzo Cerci lunghi, diritti, poco larghi alla base, leggermente curvati verso l interno nell estremità apicale (figg 1, 2); la loro lunghezza è poco più di cinque volte la loro larghezza, misurata alla base posteriore del dente interno Quest ultimo si trova proprio alla base del cerco ed è molto curvato ad uncino in avanti nonché leggermente inclinato verso il basso; il suo apice è aguzzo Lamina sottogenitale, vista ventralmente (fig 4), larga alla base; si restringe considerevolmente verso il suo apice; è munita di una lievissima carena longitudinale mediana ed il suo bordo apicale ha un incisione semicircolare Stili di media lunghezza Titillatori (figg 10, 11) di color bruno, che diventano arancione nella loro parte terminale Porzioni apicali equivalenti in lunghezza a quelle basali, le quali sono saldate alla loro base ( 1 ) Le prime sono a forma di corna estroflesse, con porzione apicale che si restringe progressivamente e termina in un apice a becco, con punta smussata; quelle basali, più strette, hanno ciascuna una lunga appendice trasversa a mo di bandiera curvata in avanti, con orli irregolari e superficie concava, se esaminate dal dorso (fig 10), convessa se viste ventralmente (fig 11) Femmina Sesto urosternite bombato, specialmente nella parte posteriore (fig 9); visto ventralmente (fig 8) a forma di trapezio nella prossimale, con margine ad ampio semicerchio nella distale Settimo urosternite più ampio, conoidale, con superficie dorsale digradante in avanti e quella posteriore che scende quasi normale al piano del pezzo (figg 8, 9) Apice della gibbosità munito di una piccola incavatura a mezzaluna, che si prolunga in forma di solco sulla superficie posteriore; in tal modo, la sommità risulta bilobata e termina con due punte smussate, leggermente divaricate Lamina sottogenitale sviluppata trasversalmente, con una carena longitudinale mediana robusta e molto elevata, che percorre poco più dei due terzi posteriori della medesima; presenta alla base di entrambi i suoi lobi due grossi cercini a V molto aperto, con vertice ampiamente ( 1 ) Per la distinzione in porzioni del singolo titillatore, si precisa: per porzione apicale s intende la parte compresa tra l apice ed il punto ove ha inizio il collegamento al pezzo della membrana laterale; per porzione basale s intende la parte rimanente, che termina con l appendice basale

7 A GALVAGNI: Sulla conoscenza del genere Rhacocleis Fieber, Figg Rhacocleis maura Bonnet, 1886: fig 10, titillatori del maschio (adelfotypus), visti da sopra; fig 11, detti, visti da sotto Scala in mm Disegni dell autore

8 190 Atti Acc Rov Agiati, a 251, 2001, ser VIII, vol I, B arrotondato, rivolto all indietro Apice della lamina ristretto e leggermente incavato al mezzo Località tipica Tunisia, Khroumirie, dintorni di Aïn-Draham Materiale esaminato Tunisie Aïn Draham, X 1895?, (da rettificare in: X 1885) 1, 1 (typi), «E Bonnet dedit», Coll A Finot presso Museum National d Histoire Naturelle di Parigi; Tunisie, Aïn Draham, IX 1885, 1 (adelfotypus), Coll Museum Nacional de Ciencias Naturales di Madrid Distribuzione Tunisia Nord-occidentale, regione di Khroumirie, dintorni di Aïn- Draham; CHOPARD (1943: 123) la segnala per località più occidentali, nella regione costiera di Algeri, a Cap Matifou ed a Maison Carrée, materiale che però non ho potuto controllare in quanto non è più presente presso il Museo di Parigi Non è da considerare il suo riferimento per l Isola di La Galite, trattandosi di R galitana Uvarov, 1942, che viene successivamente trattata Osservazioni La specie risulta molto bene caratterizzata nella sua morfologia Si distingue dalle altre specie che vivono in Tunisia ed in Algeria per avere i cerci del maschio lunghi e stretti alla base, che però non raggiungono le dimensioni di quelli di R algerica Uvarov, 1935, la cui lunghezza corrisponde a circa sette volte la loro larghezza alla base posteriore del dente interno (vedasi GALVAGNI & FONTANA, 2000: 65, figg 6, 7) Il decimo urotergite (tergum) del maschio ha il margine della porzione centrale molto piegato verso il basso (fig 6) ed i lobi triangolari che fiancheggiano l incisione mediana, presentano le variabilità illustrate dalle figg 3, 5 Molto caratteristica è la struttura dei suoi titillatori, che si distinguono significativamente da quelli delle altre specie di Rhacocleis fino ad ora conosciute Per quanto concerne la femmina, le peculiari configurazioni del settimo urosternite e della lamina sottogenitale, messe in evidenza anche

9 A GALVAGNI: Sulla conoscenza del genere Rhacocleis Fieber, dallo stesso BONNET (1886: 246) in sede di prima descrizione, la rendono di sicura attribuzione specifica Rhacocleis galitana Uvarov, 1942 (figg 12-18) Rhacocleis annulata, De Bormans, 1885 (nec Fieber, 1853), Ann Mus Civ Stor Nat Genova, Ser 2 a, 2, p 236, [Tunisia, Galita (=Île de La Galite)] Rhacocleis maura, Uvarov, 1935, (nec Bonnet, 1886), Eos, XI, pp 73, 74, fig 1 M, (Tunisia, Ile de Galita) Rhacocleis Uvarovi Morales Agacino, 1940, (nec Ramme, 1936), VI Congr Intenr Entom, Madrid, 1935, I, p 87, (Tunisia, Isla de Galita) Rhacocleis galitana Uvarov, 1942, Trans Amer Ent Soc, LXCII, p 311, Pl XXV, fig 7, (Tunisia, Galita Island) Rhacocleis maura, Chopard, 1943, (nec Bonnet, 1886), Orthopt de l Afrique du Nord, Paris, p 123, (partim: Tunisia, Île de La Galite) Rhacocleis galitana, Chopard, 1943, Orthopt de l Afrique du Nord, Paris, p 425, (Île de La Galite) UVAROV (1935), nello studiare il materiale di Ortotteri paleartici della Collezione Malcolm Burr, conservata dall Oxford University Museum of Natural History (Inghilterra), non conoscendo de visu R maura Bonnet, 1886, ritenne di attribuire alla specie alcuni esemplari (2, 2 ) provenienti dalla piccola Isola di La Galite, ubicata ad una cinquantina di chilometri dalla Tunisia, in direzione della Sardegna Ai fini di una sua migliore identificazione e per il confronto con R algerica Uvarov, 1935, da lui descritta nella stessa nota, riprodusse nella fig 1 M di pag 74, in forma schematica, il margine posteriore del decimo urotergite ed il cerco destro di un maschio oriundo da detta isola Poco tempo dopo, MORALES AGACINO (1940:88) fece rilevare che le illustrazioni di UVAROV (1935) non corrispondevano alle caratteristiche strutturali di un maschio di R maura Bonnet, 1886, da considerare un adelfotypus, conservato nelle Collezioni del Museo Nacional de Ciencias Naturales di Madrid e riconobbe negli esemplari dell Isola di La Galite una nuova specie, che denominò R uvarovi Morales Agacino, 1940 Uvarov (1942: 311), confermando i risultati di MORALES AGACINO (1940), descrisse la specie, illustrando nella fig 7 della Tav XXV anche la lamina sottogenitale della femmina, ma diede all entità il nuovo nome di R galitana; infatti quello assegnato da MORALES AGACINO (1940) si trovava già occupato dalla specie R uvarovi Ramme, 1936, endemita delle Isole di Kalymnos e di Telendhos nelle Sporades meridionali (Grecia)

10 192 Atti Acc Rov Agiati, a 251, 2001, ser VIII, vol I, B Descrizione complementare Maschio (indicato come «typus» da UVAROV, 1942: 311) Plantule libere delle zampe posteriori marcatamente più corte del metatarso (fig 15) Decimo urotergite (tergum), visto dal dorso (figg 13, 14), con al mezzo del margine posteriore due grandi lobi allungati, a forma di lingua, molto vicini tra loro, che si sovrappongono incrociandosi l un l altro; anteriormente ad essi, si trova una depressione circolare, coperta da fitti peli, che occupa quasi la larghezza dell urotergite Cerci lunghi, diritti, molto larghi alla base (figg 13, 16); visti dal dorso, si restringono un po bruscamente, sul lato esterno, verso la metà della loro lunghezza Quest ultima è poco più di 4,5 volte la loro larghezza misurata alla base posteriore del dente interno Dente molto robusto, assai prominente, quasi diritto, con apice aguzzo e di color bruno Lamina sottogenitale, in visione ventrale, come in fig 12; è percorsa da una lieve e continua carena mediana; incisione sul bordo apicale ad angolo subretto Stili sottili, lunghi circa 4 volte la loro larghezza alla base Titillatori (figg 17, 18) lunghi, nel loro complesso affusolati, saldati alla base, con porzione apicale di ciascun pezzo più lunga della basale, la quale si assottiglia progressivamente in avanti, flettendosi verso l esterno, fino a terminare in una punta molto acuminata Porzione basale più ampia; se vista da sopra (fig 17) la sua faccia superiore è interrotta trasversalmente, nel mentre la parte visibile di quella inferiore si allarga verso l esterno ed è leggermente curvata verso l alto a forma di doccia; se vista ventralmente (fig 18), detta porzione basale risulta ampiamente convessa nel senso trasversale ed al suo inizio, il margine esterno ha un ampia rientranza irregolare Femmina Non avendo potuto esaminare il typus femmina della specie, richiamo, per un confronto d assieme, la figura della lamina sottogenitale riprodotta da UVAROV (1942: tav XXV, fig 7) Località tipica Tunisia, Isola di La Galite (=La Galita)

11 A GALVAGNI: Sulla conoscenza del genere Rhacocleis Fieber, Figg Rhacocleis galitana Uvarov, 1942: fig 12, lamina sottogenitale del maschio (typus), vista ventralmente; fig 13, estremità addominale del maschio (typus), vista dorsalmente; fig 14, decimo urotergite del maschio (typus), visto dorsalmente; fig 15, estremità della zampa posteriore sinistra del maschio (typus), con metarso e plantule libere, vista dal lato esterno; fig 16, cerco sinistro del maschio (typus), visto dorsalmente Scala in mm Disegni dell autore

12 194 Atti Acc Rov Agiati, a 251, 2001, ser VIII, vol I, B Figg Rhacocleis galitana Uvarov, 1942: fig 17, titillatori del maschio (typus), visti da sopra; fig 18, detti, visti da sotto Scala in mm Disegni dell autore

13 A GALVAGNI: Sulla conoscenza del genere Rhacocleis Fieber, Materiale esaminato Tunisia, Ile de Galita, VIII 1877, 1 (typus), «Violante» ex Coll De Bormas, Coll The Natural History Museum di Londra Distribuzione Conosciuta esclusivamente dell Isola di La Galite, di cui risulta un endemita Osservazioni La specie si distingue molto bene da tutte le altre del genere nelle strutture dei cerci del maschio, del decimo urotergite ed in modo particolare in quella dei titillatori Anche la femmina è bene distinta per la sua lamina sottogenitale Descrizione Maschio (holotypus) Rhacocleis augustini n sp (figg 19-30) Di grandi dimensioni, nell ambito delle specie del genere (figg 27, 28) Corpo bruno, parzialmente marmorizzato di giallo; fastigium del vertice di color ocra a spigoli laterali neri, largo poco meno del triplo della larghezza dello scapo Occipite ocra, con impressioni irregolari brune, disposte quasi simmetricamente; occhi d un ocra brillante, contornati da zone annerite, particolarmente estese in avanti ed all indietro; scapi pure anneriti; fronte con, a mezza altezza, due macchiette oblunghe brune, disposte trasversalmente; è separata dal clypeus da una marcata fascia nera che si interrompe nella parte centrale ma risale lateralmente lungo i margini delle guance Ocello sulla fronte di color ocra Pronoto liscio, con orlo ingrossato; è presente una lievissima insenatura nella porzione anteriore mediana del suo margine il quale, posteriormente, è subtroncato e debolmente convesso Il rapporto tra la larghezza massima e la lunghezza del pronoto è dello 0,82 Seno omerale bene appariscente Disco del pronoto bruno, finemente screziato di giallo-ocra; sua prozona con nella metà anteriore una traccia di solco trasverso, segnata di nero, interrotta alla mezzaria e protesa in avanti lungo i lobi deflessi

14 196 Atti Acc Rov Agiati, a 251, 2001, ser VIII, vol I, B Solco tipico del pronoto limitato, a forma di U aperto in avanti ed interrotto al mezzo, anch esso segnato di nero Manca nella metazona qualsiasi traccia di carena mediana Lobi deflessi di color bruno, quasi neri nella loro porzione anteriore; una larga e marcata fascia giallo-avorio orna il loro bordo inferiore, allungandosi dal margine anteriore a quello posteriore del pronoto fino poco sotto la base delle tegmine Tegmine di color bruno-rossiccio, che coprono completamente il primo urotergite e non superano il suo margine posteriore; si sovrappongono ed hanno margine posteriore arrotondato Zampe anteriori e mediane giallognole, cosparse di macchie irregolari brune e nere, in ispecie alla base delle spinule; femori di quelle mediane con faccia esterna ornata da una serie di macchioline nerastre allineate nel senso della lunghezza; pulvilli colorati di verde scuro Zampe posteriori allungate, giallognole, con faccia esterna dei femori coperta da una marcata fascia di un nero intenso, con sovrastante fascia giallo-avorio; ginocchi ed estremità delle tibie concolori; quest ultime hanno sulla faccia inferiore una serie di macchioline nere in corrispondenza delle spinule Lunghezza dei femori posteriori circa 5,5 volte la massima larghezza dei medesimi, misurata sulla faccia esterna Plantule libere verde scuro, lunghe poco più dei due terzi del metatarso (fig 21) Femori anteriori con il margine inferiore esterno senza spinule e con quello infero-interno munito di 2 spinule nere nella zampa destra e di 0 spinule nella sinistra Femori intermedi senza spinule su entrambi i margini Femori posteriori con sul margine infero-esterno della zampa destra 1 spinula nera; nessuna spinula su quello analogo della zampa sinistra; 7 spinule nere sul margine infero-interno della zampa destra ed 8 spinule nere su quello della zampa sinistra Regione pleura toracica annerita nella parte superiore, giallo-avorio nella inferiore Addome bruno senza alcuna fascia laterale più scusa Ciascun urotergite, ad eccezione del nono e del decimo, presenta una lieve carena mediana nella sua porzione posteriore che è nera quando raggiunge il margine di ciascun urotergite Decimo urotergite (tergum), visto dorsalmente (fig 19), a margine posteriore prominente, interrotto al mezzo da una profonda incisione ad angolo subretto, che dà origine a due lobi triangolari, ad essa laterali, con vertice pure subretto Un ampia depressione circolare, leggermente solcata nella metà posteriore, delimita in avanti detti lobi, occupando quasi totalmente la parte mediana dell urotergite Quest ultimo è tutto

15 A GALVAGNI: Sulla conoscenza del genere Rhacocleis Fieber, Figg Rhacocleis augustini n sp : fig 19, estremità addominale del maschio (holotypus), vista dorsalmente; fig 20, cerco sinistro del maschio (holotypus), visto dorsalmente; fig 21, estremità della zampa posteriore sinistra del maschio (holotypus), con metatarso e plantule libere, vista dal lato esterno; fig 22, lamina sottogenitale del maschio (holotypus), vista ventralmente Scala in mm Disegni dell autore

16 198 Atti Acc Rov Agiati, a 251, 2001, ser VIII, vol I, B cosparso di radi peli biancastri di varia lunghezza, che non infittiscono nella depressione centrale Cerci bruni, diritti; se visti dorsalmente con margini lievemente sinuosi, in special modo quelli esterni (fig 20); loro base non molto larga, con robusto dente interno aguzzo, inclinato verso il basso e ricurvo in avanti; la loro lunghezza è poco più di 3,5 volte la loro larghezza misurata alla base posteriore del dente; essi terminano con una punta subacuta; sono coperti da fitti peli biancastri anche molto lunghi Lamina sottogenitale, vista ventralmente (fig 22), larga alla base, che si restringe a triangolo acuto procedendo all indietro; sua incisione apicale semicircolare, profonda; esiste una lieve carena longitudinale mediana limitata ai due terzi distali del pezzo, con una breve interruzione verso la metà del suo corso Stili sottili, lunghi 3,5 volte la loro larghezza alla base Titillatori (figg 23, 24) molto sclerificati, di colore bruno scuro, che diventa ocra nella parte apicale Loro porzione distale molto larga e tozza alla base, che si restringe gradatamente avvicinandosi all apice ingrossato ed arrotondato, nonché rivolto all esterno; porzione basale più ampia, pressoché priva della faccia dorsale (fig 23), protesa triangolarmente verso l esterno, con robusta appendice d unione dei due titillatori Osservata dal dorso (fig 23), detta porzione basale è ampiamente concava; risulta convessa se vista ventralmente (fig 24) Le principali dimensioni dell holotypus sono le seguenti: Dimensioni Misure in mm Lunghezza corpo 23,50 Larghezza vertice del capo 1,67 Lunghezza pronoto 7,67 Larghezza massima pronoto 6,33 Lunghezza tegmine visibili 3,33 Lughezza femori posteriori 25,50 Larghezza massima femori posteriori 4,50 Femmina (allotypus) Di dimensioni più grandi di quelle del maschio, simile la sua colorazione ad eccezione della fascia giallo-avorio lungo il bordo inferiore dei lobi deflessi del pronoto, che non è nitida come nel predetto (figg 29, 30)

17 A GALVAGNI: Sulla conoscenza del genere Rhacocleis Fieber, Figg Rhacocleis augustini n sp : fig 23, titillatori del maschio (holotypus), visti da sopra; fig 24, detti, visti da sotto Scala in mm Disegni dell autore

18 200 Atti Acc Rov Agiati, a 251, 2001, ser VIII, vol I, B Pronoto come nel maschio, con rapporto tra la sua massima larghezza e la sua lunghezza dello 0,84 Tegmine molto piccole, laterali, a margini arrotondati, completamente nascoste sotto il pronoto Femori anteriori con il margine infero-esterno privo di spinule nere e quello infero-interno con 1 spinula nera nella zampa destra e 2 spinule nere nella sinistra Femori intermedi privi di spinule su entrambi i detti margini Femori posteriori con il margine infero-esterno senza spinule e con quello infero-interno munito di 7 spinule nere nella zampa destra e di 6 spinule nere nella sinistra Essi sono lunghi poco più di sei volte la loro massima larghezza nella faccia esterna Plantule libere analoghe a quelle del maschio Decimo urotergite, visto dorsalmente, corto, a margine posteriore solo leggermente prominente, con alla mezzaria una tenue incavatura ad angolo ottuso, la quale è fiancheggiata da due brevi lobi con vertice pure ad angolo ottuso Ha una lieve depressione longitudinale, centrale, con un incisura nella metà distale Sesto urosternite (fig 25) più piccolo del successivo, a margini arrotondati; esaminato lateralmente (fig 26), il suo bordo posteriore risulta più ingrossato Settimo urosternite grande, quadrangolare, con bordi anteriore e posteriore quasi diritti e paralleli e bordi laterali convessi all esterno; osservato di profilo, è alquanto ingrossato, specialmente nella metà distale dove emerge una gibbosità centrale tondeggiante Lamina sottogenitale estesa nel senso trasversale (fig 25), con due grossi cercini laterali e simmetrici che occupano più della sua metà prossimale, separati da un ampia depressione mediana subtriangolare; il loro margine esterno, restringendosi bruscamente, forma con quello obliquo anteriore una punta a becco rivolta in fuori Una robusta carena longitudinale mediana percorre la metà distale della lamina, raggiungendo il suo apice tra due lievi sopraelevazioni curvate del margine posteriore Visto di lato, la lamina appare come nella fig 26 Cerci conici, diritti, grossi alla base ed aguzzi all apice; sono coperti da fitti peli biancastri anche molto lunghi Ovopositore lungo, di colore ocra variegato di bruno, che supera considerevolmente l articolazione femoro-tibiale delle zampe posteriori; visto di profilo, è grosso alla base, si assottiglia dopo il terzo prossimale ed è leggermente curvato verso l alto nella metà distale (figg 29, 30) Il rapporto lunghezza dell ovopositore/lunghezza dei femori posteriori è uguale a 0,68 circa

19 A GALVAGNI: Sulla conoscenza del genere Rhacocleis Fieber, Gonangulum grande, alto tre volte la sua lunghezza Le principali dimensioni della femmina sono le seguenti: Dimensioni Misure in mm Lunghezza corpo 25,50 Larghezza vertice del capo 1,67 Lunghezza pronoto 8,33 Larghezza massima pronoto 7,00 Lunghezza tecmine scoperte 0,00 Lunghezza femori posteriori 28,50 Larghezza massima femori posteriori 4,50 Lunghezza ovopositore 19,33 Figg Rhacocleis augustini n sp : fig 25, ultimi urosterniti e lamina sottogenitale della femmina (allotypus), visti ventralmente; fig 26, detti, visti di lato Scala in mm Disegni dell autore

20 202 Atti Acc Rov Agiati, a 251, 2001, ser VIII, vol I, B Figg Rhacocleis augustini n sp : fig 27, maschio (holotypus), visto dal dorso; fig 28, detto, visto di lato Ingrandimento x 3 circa Foto dell autore

21 A GALVAGNI: Sulla conoscenza del genere Rhacocleis Fieber, Figg Rhacocleis augustini n sp : fig 29, femmina (allotypus), vista dal dorso; fig 30, detta, vista di lato Ingrandimento x 3 circa Foto dell autore

22 204 Atti Acc Rov Agiati, a 251, 2001, ser VIII, vol I, B Località tipica Algeria, Corniche Kabyle, Mansouria, Les Falaises, 0-10 metri sul livello del mare Materiale esaminato Algerie, Corniche Kabyle, Les Falaises, 0-10 m s l m, 17 VII 1979, 1 (holotypus), 1 (allotypus), legit Adolf Nadig, Coll A Galvagni Distribuzione Per il momento, la specie è conosciuta solo della località tipica di Les Falaises, ubicata lungo la costa algerina, in linea d aria circa dieci chilometri ad Ovest di Mansouria ed a circa trenta chilometri a Est di Bejaïa (Cartina I) Derivatio nominis Dedico, con particolare affetto, questa bella specie a mio figlio Agostino, che nel corso della sua adolescenza mi accompagnò attivamente in diverse escursioni ortotterologiche Affinità La nuova specie è da collocare vicino a R algerica Uvarov, 1935, per le strutture del decimo urotergite del maschio e dei titillatori, quest ultimi molto robusti in entrambe le specie, con apici ingrossati e rotondeggianti Si confrontino le figg 19, 23, 24 con quelle di GALVAGNI & FONTANA (2000: p 65, fig 6; p 67, figg 9, 10) per R algerica Tuttavia si distinguono nettamente nella struttura dei cerci del maschio, che in R algerica sono molto più lunghi e più sottili, con una leggera curvatura all interno nella loro porzione terminale; in R algerica sono inoltre privi dei peli più lunghi presenti su quelli della nuova specie; mi richiamo per un confronto alla fig 7 di pag 65 della nota di GALVAGNI & FONTANA (2000) Altra entità avvicinabile a quella descritta è R kabylica Galvagni & Fontana, 2000, per la forma dei cerci del maschio e dei titillatori; al contrario differisce dalla medesima per quella del decimo urotergite Si confrontino le figg 19, 20, 23, 24 con quelle di GALVAGNI & FONTANA (2000: p 69, figg 11-13; p 71, figg 16, 17) Manca la possibilità d una comparazione della femmina di R augustini n sp con

23 A GALVAGNI: Sulla conoscenza del genere Rhacocleis Fieber, quelle delle due specie anzi considerate essendo entrambe, fino ad ora, sconosciute Vi è invece una certa affinità con R maura Bonnet, 1886, nella lamina sottogenitale della femmina, come risulta dal confronto delle figg 8, 9 con le figg 25, 26 CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE Nell Africa mediterranea occidentale, il genere Rhacocleis Fieber, 1853, è attualmente rappresentato da 14 specie (Cartina I) delle quali 5 sono distribuite nel Marocco settentrionale e sono già state oggetto di una mia precedente nota (GALVAGNI, 1988); le 9 rimanenti vivono in territori dell Algeria e della Tunisia, per lo più entro una fascia costiera che non supera, in linea d aria, i 100 chilometri di larghezza Solo le specie R korsakovi Uvarov, 1942, e R silviarum Galvagni, 1984, sono state individuate più all interno dell Algeria, ma non oltre 250 chilometri circa, in linea d aria, dalle coste del Mediterraneo: la prima a El Gehra Station a Sud di Constantine e a Djelfa ( 2 ) nella catena dei Monts des Ouled Naïl, al limite orientale dell Atlante sahariano, la seconda sulle alture del Djebel Metlili e del Djebel Ahmar Khaddou (Massiccio dell Aurès) Dal punto di vista altitudinale, le due entità anzidette e R kabylica Galvagni & Fontana, 2000, della Forêt d Akfadou (Grande Kabylie), sono state catturate in località comprese tra i 1000 ed i 1500 metri s l m ; una quarta specie, R berberica berberica, Galvagni, 1989, dell Algeria occidentale, si spinge dal livello del mare all interno, fino a 850 m s l m (Tlemcen); tutte le altre provengono da località al livello del mare o poco più in alto Ciascun taxon è noto per una o, al massimo, due località ed in numero molto esiguo di esemplari Ritengo che ciò possa dipendere non tanto dalla rarità di questi Decticini, ma dalle scarse ricerche condotte, fino ad ora, da specialisti in quei territori Escludendo R moralesi Galvagni, 1988, di cui si conosce solo la femmina, tutti questi taxa si possono ripartire in quattro gruppi per la struttura dei cerci dei loro maschi I Gruppo Comprende specie i cui maschi hanno cerci tozzi, molto grossi alla base, più o meno curvati verso l interno e con la metà distale sensibilmente piegata verso il basso, se visti di profilo; la loro lunghezza ( 2 ) La località è dubbia per R korsakovi, vedasi GALVAGNI (1984: 99)

24 206 Atti Acc Rov Agiati, a 251, 2001, ser VIII, vol I, B varia all incirca da 2,3 a 4 volte la loro larghezza, misurata alla base posteriore del dente interno, che è molto ingrossato e lungo, situato più in dietro della loro base Vedasi le illustrazioni di GALVAGNI (1988: p 31, figg 6,7; p 39, figg 13-15; p 47, figg 26, 27; p 55, figg 34, 35), nonché di GALVAGNI (1989: p 41, figg 7,8) Annovera le specie marocchine R maroccana Bolivar, 1905, R pieltaini Morales Agacino, 1940, R claudiae Galvagni, 1988, R adolphorum Galvagni, 1988, e R berberica berberica Galvagni, 1989, dell Algeria occidentale ( 3 ) Si tratta di specie bene distinte nei loro caratteri sia maschili che femminili Nell ambito del gruppo, può essere individuato un ulteriore raggruppamento per la struttura dei titillatori, composto da R maroccana, R pieltaini, ad areali contigui, più R berberica berberica Consultare in proposito GALVAGNI (1988: p 34, figg 8-10; p 44, figg 20,21; p 45, figg 22, 23) e GALVAGNI (1989: p 38, figg 3, 4; p 41, figg 5, 6) L ampia area di diffusione delle quattro specie del Marocco, coinciderebbe con il blocco territoriale miocenico rifano e si estenderebbe notevolmente più a Sud del medesimo, come si può osservare confrontando la Cartina I con la Cartina II Le due stazioni di raccolta di R berberica berberica, si troverebbero al limite occidentale dell adiacente blocco territoriale miocenico kabylico II Gruppo Annovera cinque specie, bene caratterizzate, con maschi a cerci esili, diritti, più lunghi, che misurano da 4,2 a 7 volte circa la loro larghezza alla base posteriore del dente interno; quest ultimo si trova collocato sempre alla base del cerco e, rispetto a quelli del gruppo precedente, è più curvato in avanti ad uncino e con apice più aguzzo Si richiamano le figg 2, 16, 20 nonché quelle di GALVAGNI & FONTANA (2000: p 65, fig 7; p 69, fig 12) Il gruppo è composto da R algerica Uvarov, 1935, R kabylica Galvagni & Fontana, 2000, R augustini n sp, R maura Bonnet, 1886, ed R galitana Uvarov, 1942 Le prime tre specie del gruppo si avvicinano e si distinguono per la caratteristica struttura dei titillatori, assai robusti, tozzi, con parte terminale ingrossata ad apice arrotondato o smussato, come risulta dalle figg 23, 24 e da quelle di GALVAGNI & FONTANA (2000: p 67, figg 9, 10; p 71, figg 16, 17) Ciascuna delle due altre entità ha titillatori diversi, del tutto particolari ( 3 ) Quest ultima ha una razza descritta dell Isola di Lampedusa: R berberica dubronyi Baccetti, Massa & Canestrelli, 1995

25 A GALVAGNI: Sulla conoscenza del genere Rhacocleis Fieber, La loro distribuzione, lungo la fascia costiera dell Algeria e della Tunisia, può dirsi compresa nell ambito del blocco territoriale miocenico kabylico (parte orientale) e di quello numidico (parte occidentale) III Gruppo Cerci del maschio, visti dal dorso, ingrossati alla base, che si restringono molto verso metà lunghezza per l avvicinarsi del margine Cartina I Distribuzione attuale delle specie del genere Rhacocleis Fieber, 1853, che vivono nell Africa mediterranea occidentale: R annulata Fieber, 1853; R galitana Uvarov, 1942; R maura Bonnet, 1886; R algerica Uvarov, 1935; R korsakovi Uvarov, 1942; R silviarum Galvagni, 1984; R augustini n sp ; R kabylica Galvagni & Fontana, 2000; R berberica berberica Galvagni, 1989; R maroccana Bolivar, 1905; R pieltaini Morales Agacino, 1940; R claudiae Galvagni, 1988; R moralesi Galvagni, 1988; R adolphorum Galvagni, 1988

26 208 Atti Acc Rov Agiati, a 251, 2001, ser VIII, vol I, B esterno a quello interno, lunghi circa 3 volte la loro larghezza alla base posteriore del grosso dente interno; quest ultimo è collocato proprio alla base del cerco; vedasi GALVAGNI & FONTANA (2000: p 62, fig 4) Ad esso appartiene solo R annulata Fieber, 1853, la distribuzione della quale si estende alla Sicilia ed a parecchie isole del suo Mare, nonché all Italia meridionale La stazione africana rientra nella parte orientale del blocco territoriale miocenico numidico Cartina II Situazione della Tirrenide nel Miocene inferiore e medio, quale si può arguire dalla biogeografia degli Ortotteri paleotirrenici (secondo LA GRECA, 1983, p 563, fig 3) IB) Iberide; ba) bacino di Alboran; bna) bacino Nord-africano; bli) bacino ligure; bp) bacino provenzale; Pr) blocco provenzale; C) blocco corso; S) blocco sardo; I) blocco calabro-siculo; B) blocco betico; R) blocco rifano; K) blocco kabilico; N) blocco numidico; AF) placca africana Le aree circoscritte da una tratteggiata, rappresentano frammenti marginali occidentali distaccatisi dai blocchi migranti:t) arcipelago toscano; P) arcipelago pontino; E) arcipelago eoliano; Pa) Pantelleria L asterisco (*) indica la cicatrice derivante dalla reciproca separazione dei blocchi iglesiente, calabrosiculo, numidico, che ha dato origine alle Isole Egadi più Erice

27 A GALVAGNI: Sulla conoscenza del genere Rhacocleis Fieber, IV Gruppo Cerci del maschio ingrossati lungo tutto il terzo prossimale, al cui limite posteriore si trova il dente del margine interno, che è tozzo ed a forma di uncino, con apice rivolto verso il basso; si assottigliano gradatamente nei due terzi distali curvandosi verso l interno e finiscono in punta La loro lunghezza è tre volte la larghezza del dorso misurata alla base del dente interno Visti di lato, sono leggermente rivolti in basso nella parte apicale (GALVAGNI, 1984: p 89, figg 6, 7) Ad esso sono da assegnare R korsakovi Uvarov, 1942, ed R silviarum Galvagni, 1984, entrambe di piccola taglia, vicine tra loro nei caratteri esterni e nei titillatori (GALVAGNI, 1984) Sono le specie con distribuzione algerina più interna nella placca africana, a Sud del blocco territoriale miocenico kabylico Queste affinità infraspecifiche dei quattro gruppi, richiamerebbero le interpretazioni che LA GRECA (1983, 1996) ha dato sull origine e la distribuzione attuale di taluni generi di Ortotteri e di Montodei nel Mediterraneo occidentale, tenendo presente il quadro paleogeografico della moderna geologia Nell ambito di Rhacocleis, taxon paleomediterraneo che nel Miocene, sempre secondo LA GRECA (1996), presentava diversi centri di speciazione lungo le coste settentrionali del futuro Mediterraneo, sue specie, come quelle che hanno dato origine alle qui considerate, avrebbero seguito le vicende biogeografiche della parte meridionale della Tirrenide, ossia dei blocchi territoriali betico-rifano, kabylico e numidico che, nel corso del Miocene, si sono uniti alla placca africana Questa saldatura si sarebbe conclusa nel Miocene medio quando, verosimilmente, avrebbe avuto inizio il differenziamento delle attuali specie attraverso una lenta evoluzione che ha raggiunto gradi diversi, anche a causa della successione temporale in cui detti blocchi si sarebbero separati RINGRAZIAMENTI Ci tengo a ringraziare vivamente, oltre al Dr Adolf Nadig di Chur, già richiamato in premessa, tutti coloro che mi hanno gentilmente fornito l indispensabile e prezioso materiale tipico per questa mia ricerca: Dr Christiane Amedegnato e Dr L Desutter- Grandcolas del Museum National d Histoire Naturelle di Parigi; Dr David R Ragge e Signora Judith Marshall del Natural History Museum di Londra; Dr Vicenza Llorente Del Moral e Signora Carolina Martín del Museo Nacional de Ciencias Naturales di Madrid

28 210 Atti Acc Rov Agiati, a 251, 2001, ser VIII, vol I, B BIBLIOGRAFIA BOLIVAR D I, Sobra algunos decticinos africanos - Bol Real Soc esp Hist Nat, 5, pp BONNET E De quibusdam Orthopteris tunetanis notula - Le Naturaliste, 8, N 31, pp CHOPARD L, Faune de l Empire français Orthoptèroïdes de l Afrique du Nord - Paris, Larose, 450 pp, 658 figg GALVAGNI A, Apporto alla conoscenza del genere Rhacocleis Fieber, 1853, in Algeria, con descrizione di R silviarum n sp (Insecta, Ensifera, Tettigoniidae, Decticinae) - Atti Acc Rov Agiati, Cl Sci mat fis nat, Rovereto, (1983), S VI, 23 (B), pp , 21 figg GALVAGNI A, Il genere Rhacocleis Fieber, 1853, in Marocco con descrizione di tre nuove specie (Insecta: Ensifera: Tettigoniidae: Decticinae) - Atti Acc Rov Agiati, Cl Sci mat fis nat, Rovereto, (1986), S VI, 26 (B), pp 27-78, 44 figg GALVAGNI A, Descrizione di Rhacocleis berberica n sp dell Algeria occidentale (Insecta: Ensifera: Tettigoniidae: Decticinae) - Atti Acc Rov Agiati, Cl Sci mat fis nat, Rovereto, (1988), S VI, 28 (B), pp 35-46, 11 figg GALVAGNI A & FONTANA P, Su cinque specie occidentali del genere Rhacocleis Fieber, 1853, con descrizione di R kabylica n sp dell Algeria (Insecta Orthoptera Tettigoniidae) - Atti Acc Rov Agiati, Cl Sci mat fis nat, Rovereto, S VII, 10 (B), pp 59-77, 21 figg LA GRECA M, Il contributo degli Ortotteri e dei Mantodei alla conoscenza della biogeografia di Sardegna - Lavori Soc Ital Biog, N S, VIII, (1980), pp , 9 figg LA GRECA M, Storia biogeografica degli Ortotteri d Italia: origine e distribuzione (Insecta, Orthoptera) - Boll Mus Civ Stor Nat Verona, Verona, ( ), 20/I, pp 1-46, 6 figg MORALES AGACINO E, Sobre el género Rhacocleis (Orth Tett ) - VI Congr Int Entom, 1935, Madrid, I, pp 87-92, 2 figg, tav IV UVAROV B P, The Malcolm Burr collection of Palaearctic Orthoptera - «EOS», Rev Esp Entom, Madrid, 11, cuad 1, pp 71-96, 4 figg UVAROV B P, New and less known southern palaearctic Orthoptera - Trans Amer Ent Soc, Philadelphia, 67, pp , tavv XXV-XXIX Indirizzo dell autore: Dr Antonio Galvagni, Corso Rosmini, 54/A - I Rovereto (TN), Italia

ANATOMIA TOPOGRAFICA SPECIFICA DEGLI ELEMENTI DENTALI

ANATOMIA TOPOGRAFICA SPECIFICA DEGLI ELEMENTI DENTALI ANATOMIA TOPOGRAFICA SPECIFICA DEGLI ELEMENTI DENTALI 132 DENTI CANINI Topografia e nomenclatura degli elementi morfologici Vista linguale Apice della radice Vista vestibolare Radice Linea cervicale (o

Dettagli

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

Dettagli

L effetto della corrente sullo stato del mare

L effetto della corrente sullo stato del mare L effetto della corrente sullo stato del mare La presenza della corrente influenza la navigazione in molteplici aspetti diversi: da quelli più evidenti come la modifica nella velocità e rotta rispetto

Dettagli

6 Generalità Quando un pezzo presenta fori o cavità, il disegno può risultare di difficile comprensione a causa della presenza di numerose linee tratteggiate. 7 Generalità Sezionando ( tagliando ) con

Dettagli

La quotatura costituisce il complesso delle informazioni in un disegno che precisano le dimensioni di un oggetto o di un componente meccanico

La quotatura costituisce il complesso delle informazioni in un disegno che precisano le dimensioni di un oggetto o di un componente meccanico La quotatura costituisce il complesso delle informazioni in un disegno che precisano le dimensioni di un oggetto o di un componente meccanico 1 La quotatura è ottenuta con i seguenti elementi La linea

Dettagli

DALLE CARTE ALLE SEZIONI GEOLOGICHE

DALLE CARTE ALLE SEZIONI GEOLOGICHE DALLE CARTE ALLE SEZIONI GEOLOGICHE PROFILO TOPOGRAFICO Il profilo topografico, detto anche profilo altimetrico, è l intersezione di un piano verticale con la superficie topografica. Si tratta quindi di

Dettagli

COM È FATTA UNA FARFALLA?

COM È FATTA UNA FARFALLA? COM È FATTA UNA FARFALLA? CORPO SUDDIVISO IN 3 SEGMENTI - TESTA - TORACE - ADDOME 3 PAIA DI ZAMPE = 6 ZAMPE 2 PAIA DI ALI = 4 ALI 1 SPIRITROMBA: è l organo con cui le farfalle succhiano il nettare dai

Dettagli

Parte Seconda. Geometria

Parte Seconda. Geometria Parte Seconda Geometria Geometria piana 99 CAPITOLO I GEOMETRIA PIANA Geometria: scienza che studia le proprietà delle figure geometriche piane e solide, cioè la forma, l estensione e la posizione dei

Dettagli

Classificazione. Dispensa per istruttori di primo Livello parte seconda

Classificazione. Dispensa per istruttori di primo Livello parte seconda Classificazione Dispensa per istruttori di primo Livello parte seconda Vittorio Brizzi-2014 Diverse geometrie di archi, diversi grafici Cultura e ambiente nella storia hanno condizionato l evoluzione del

Dettagli

Economia Applicata ai sistemi produttivi. 06.05.05 Lezione II Maria Luisa Venuta 1

Economia Applicata ai sistemi produttivi. 06.05.05 Lezione II Maria Luisa Venuta 1 Economia Applicata ai sistemi produttivi 06.05.05 Lezione II Maria Luisa Venuta 1 Schema della lezione di oggi Argomento della lezione: il comportamento del consumatore. Gli economisti assumono che il

Dettagli

LE SEZIONI TRASVERSALI

LE SEZIONI TRASVERSALI LE SEZIONI TRASVERSALI Rappresentano l intersezione del corpo stradale e del terreno con un piano verticale e normale all asse stradale. Vengono eseguite in corrispondenza di ciascun picchetto d asse.

Dettagli

SETTORE AFFARI GENERALI E CANTIERI DI LAVORO

SETTORE AFFARI GENERALI E CANTIERI DI LAVORO DIVISIONE LAVORO, ORIENTAMENTO, FORMAZIONE SETTORE AFFARI GENERALI E CANTIERI DI LAVORO I Cantieri di Lavoro, istituiti con L.R. 55/84, fin dall inizio indirizzati alle fasce più deboli del mercato del

Dettagli

www.andreatorinesi.it

www.andreatorinesi.it La lunghezza focale Lunghezza focale Si definisce lunghezza focale la distanza tra il centro ottico dell'obiettivo (a infinito ) e il piano su cui si forma l'immagine (nel caso del digitale, il sensore).

Dettagli

Lo spessimetro ( a cura di Elena Pizzinini)

Lo spessimetro ( a cura di Elena Pizzinini) Lo spessimetro ( a cura di Elena Pizzinini) 1) Che cos è? Lo spessivetro è uno strumento (brevettato dalla ditta Saint Gobain) dal funzionamento piuttosto semplice che permette di misurare lo spessore

Dettagli

PIANO REGOLATORE DEI SENTIERI

PIANO REGOLATORE DEI SENTIERI PIANO REGOLATORE DEI SENTIERI Nel citato Manuale CAI n. 10 CATASTO SENTIERI (pag. 21 e seguenti) sono riportate le istruzioni per la realizzazione di un piano regolatore dei sentieri in funzione della

Dettagli

Indici di dispersione

Indici di dispersione Indici di dispersione 1 Supponiamo di disporre di un insieme di misure e di cercare un solo valore che, meglio di ciascun altro, sia in grado di catturare le caratteristiche della distribuzione nel suo

Dettagli

PROVA INVALSI Scuola Secondaria di I grado Classe Prima

PROVA INVALSI Scuola Secondaria di I grado Classe Prima SNV 2010-2011; SNV 2011-2012; SNV 2012-2013 SPAZIO E FIGURE SNV 2011 10 quesiti su 29 (12 item di cui 6 a risposta aperta) SNV 2012 11 quesiti su 30 (13 item di cui 2 a risposta aperta) SNV 2013 9 quesiti

Dettagli

Fulvo di Borgogna (direttive d allevamento svizzere)

Fulvo di Borgogna (direttive d allevamento svizzere) Fulvo di Borgogna (direttive d allevamento svizzere) Redatto da: Urban Hamann Storia della razzahte Nascita relativamente sconosciuta Conigli selvatici giallo rossi furono incrociati con diverse razze

Dettagli

Rappresentazione delle saldature

Rappresentazione delle saldature TIPI DI GIUNTI SALDATI (UNI 1307-2a parte) Si definisce giunto saldato la zona in cui avviene il collegamento dei pezzi mediante saldatura. Le superfici minori dei pezzi, vicine e interessate alla saldatura,

Dettagli

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle Trento, 23 gennaio 2012 La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle La popolazione residente in provincia di Trento

Dettagli

SCHEDA M MOSAICI CLASSIFICARE CON LA SIMMETRIA

SCHEDA M MOSAICI CLASSIFICARE CON LA SIMMETRIA SCHEDA M MOSAICI CLASSIFICARE CON LA SIMMETRIA Qui sotto avete una griglia, che rappresenta una normale quadrettatura, come quella dei quaderni a quadretti; nelle attività che seguono dovrete immaginare

Dettagli

Misure di base su una carta. Calcoli di distanze

Misure di base su una carta. Calcoli di distanze Misure di base su una carta Calcoli di distanze Per calcolare la distanza tra due punti su una carta disegnata si opera nel modo seguente: 1. Occorre identificare la scala della carta o ricorrendo alle

Dettagli

La nevicata eccezionale dell 11 marzo 2004

La nevicata eccezionale dell 11 marzo 2004 La nevicata eccezionale dell 11 marzo 2004 Roberto Barbiero Introduzione Un intensa nevicata ha interessato nella giornata dell 11 marzo 2004 molte regioni del nord Italia. Dalle prime ore della notte

Dettagli

Appunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing

Appunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing Macchina di Turing Una macchina di Turing è costituita dai seguenti elementi (vedi fig. 1): a) una unità di memoria, detta memoria esterna, consistente in un nastro illimitato in entrambi i sensi e suddiviso

Dettagli

55820/2014 ----------------

55820/2014 ---------------- 55820/2014 Data: 06 settembre 2014 Dove arriva la Bibbia? di Ilvo Diamanti 06 settembre 2014 Dalla ricerca «Gli italiani e la Bibbia» che viene presentata stasera al Festival letteratura di Mantova un

Dettagli

SPC e distribuzione normale con Access

SPC e distribuzione normale con Access SPC e distribuzione normale con Access In questo articolo esamineremo una applicazione Access per il calcolo e la rappresentazione grafica della distribuzione normale, collegata con tabelle di Clienti,

Dettagli

Modulo didattico sulla misura di grandezze fisiche: la lunghezza

Modulo didattico sulla misura di grandezze fisiche: la lunghezza Modulo didattico sulla misura di grandezze fisiche: la lunghezza Lezione 1: Cosa significa confrontare due lunghezze? Attività n 1 DOMANDA N 1 : Nel vostro gruppo qual è la matita più lunga? DOMANDA N

Dettagli

Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria Università di Genova MATEMATICA Il

Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria Università di Genova MATEMATICA Il Lezione 5:10 Marzo 2003 SPAZIO E GEOMETRIA VERBALE (a cura di Elisabetta Contardo e Elisabetta Pronsati) Esercitazione su F5.1 P: sarebbe ottimale a livello di scuola dell obbligo, fornire dei concetti

Dettagli

SCHEDA TECNICA PER IL MONTAGGIO DELLE COPERTURE LA COPERTURA TOSCANA.

SCHEDA TECNICA PER IL MONTAGGIO DELLE COPERTURE LA COPERTURA TOSCANA. SCHEDA TECNICA PER IL MONTAGGIO DELLE COPERTURE LA COPERTURA TOSCANA. La COPERTURATOSCANA, prodotta da COTTOREF, è composta da tre articoli fondamentali: tegole, coppi e colmi, oltre ad una serie di pezzi

Dettagli

Intervento del Prof. Massimo Angrisani in merito alla Cassa di Previdenza dei Dottori Commercialisti.

Intervento del Prof. Massimo Angrisani in merito alla Cassa di Previdenza dei Dottori Commercialisti. Intervento del Prof. Massimo Angrisani in merito alla Cassa di Previdenza dei Dottori Commercialisti. 1 ANGRISANI: Grazie, Presidente. Innanzi tutto vorrei rivolgere un saluto all Assemblea dei Delegati,

Dettagli

CRITERI DI VALUTAZIONE CRITERIO DESCRIZIONE PUNTEGGIO. - La lunghezza va misurata dalla cuticola fino al margine Lunghezza

CRITERI DI VALUTAZIONE CRITERIO DESCRIZIONE PUNTEGGIO. - La lunghezza va misurata dalla cuticola fino al margine Lunghezza SOAK OFF MANICURE (punteggio su base 0) CRITERI DI VALUTAZIONE Forma - La forma di ogni unghia deve essere consistente e simmetrica con l insieme - La lunghezza va misurata dalla cuticola fino al margine

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Facoltà di Ingegneria sede di Vicenza A.A. 2007/08

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Facoltà di Ingegneria sede di Vicenza A.A. 2007/08 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Facoltà di Ingegneria sede di Vicenza Corso di Disegno Tecnico Industriale per il Corso di Laurea triennale in Ingegneria Meccanica e in Ingegneria Meccatronica Tolleranze

Dettagli

Orologio solare a trasparenza in Puglia Silvio Magnani

Orologio solare a trasparenza in Puglia Silvio Magnani Orologio solare a trasparenza in Puglia Silvio Magnani Una particolare categoria, non molto diffusa, di orologi solari è rappresentata dagli orologi a trasparenza. Alcuni esemplari di questi orologi si

Dettagli

ESTRATTO ATTUATORE CON VITE SENZA FINE PER TRAIETTORIE NON LINEARI E ALZACRISTALLI REALIZZATO CON IL MEDESIMO

ESTRATTO ATTUATORE CON VITE SENZA FINE PER TRAIETTORIE NON LINEARI E ALZACRISTALLI REALIZZATO CON IL MEDESIMO ESTRATTO ATTUATORE CON VITE SENZA FINE PER TRAIETTORIE NON LINEARI E ALZACRISTALLI REALIZZATO CON IL MEDESIMO vittorio.scialla@strumentiperleaziende.com Attuatore per traiettorie non lineari dotato di

Dettagli

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO SPERIMENTALE P.N.I. 2004

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO SPERIMENTALE P.N.I. 2004 ESAME DI STAT DI LICE SCIENTIFIC CRS SPERIMENTALE P.N.I. 004 Il candidato risolva uno dei due problemi e 5 dei 0 quesiti in cui si articola il questionario. PRBLEMA Sia la curva d equazione: ke ove k e

Dettagli

LA GRAFICA E LA GEOMETRIA OPERATIVA

LA GRAFICA E LA GEOMETRIA OPERATIVA LA GRAFICA E LA GEOMETRIA OPERATIVA La geometria operativa, contrariamente a quella descrittiva basata sulle regole per la rappresentazione delle forme geometriche, prende in considerazione lo spazio racchiuso

Dettagli

Le Università della Terza Età Distretto Lions 108 Ib4 Anno accademico 2011-2012

Le Università della Terza Età Distretto Lions 108 Ib4 Anno accademico 2011-2012 Le Università della Terza Età Distretto Lions 108 Ib4 Anno accademico 2011-2012 Nella cartina sono rappresentate le 14 UTE fondate dai Lions nella provincia di Milano che operano attraverso 19 sedi. I

Dettagli

COMPRENSORIO ALPINO CN2 Valle Varaita

COMPRENSORIO ALPINO CN2 Valle Varaita COMPRENSORIO ALPINO CN2 Valle Varaita CORSO DI ABILITAZIONE ALLA CACCIA DI SELEZIONE AGLI UNGULATI RUMINANTI - 2013 - A cura di: Giordano Omar Tecnico faunistico C.A. CN2 DETERMINAZIONE DELL ETÀ DEI SOGGETTI

Dettagli

ANALISI DEL MUTUATARIO

ANALISI DEL MUTUATARIO IL MERCATO DEI MUTUI SOTTO LA LENTE DEL GRUPPO TECNOCASA ANALISI DEL MUTUATARIO Il 2013 ha fatto segnare ancora variazioni negative nell erogazione del credito concesso alle famiglie, ma si registrano

Dettagli

Cenni di geografia astronomica. Giorno solare e giorno siderale.

Cenni di geografia astronomica. Giorno solare e giorno siderale. Cenni di geografia astronomica. Tutte le figure e le immagini (tranne le ultime due) sono state prese dal sito Web: http://www.analemma.com/ Giorno solare e giorno siderale. La durata del giorno solare

Dettagli

COME STA LA SCUOLA ITALIANA? ECCO I DATI DEL RAPPORTO INVALSI 2014

COME STA LA SCUOLA ITALIANA? ECCO I DATI DEL RAPPORTO INVALSI 2014 Pagina 1 di 5 COME STA LA SCUOLA ITALIANA? ECCO I DATI DEL RAPPORTO INVALSI 2014 No Comments E stato presentato questa mattina al Ministero dell Istruzione il rapporto INVALSI 2014. Complessivamente sono

Dettagli

I lavoratori domestici in Friuli Venezia Giulia

I lavoratori domestici in Friuli Venezia Giulia 1 luglio 2015 #lavoro Rassegna Stampa Messaggero Veneto2lug2015 Il Piccolo 2lug2015 TG3 RAI FVG 1lug2015 I lavoratori domestici in Friuli Venezia Giulia Anche in Friuli Venezia Giulia il mercato del lavoro

Dettagli

Corso di Scienza Economica (Economia Politica) prof. G. Di Bartolomeo

Corso di Scienza Economica (Economia Politica) prof. G. Di Bartolomeo Corso di Scienza Economica (Economia Politica) prof. G. Di Bartolomeo Lezione 14 Equilibrio economico generale (efficienza nello scambio) e fallimenti del mercato Facoltà di Scienze della Comunicazione

Dettagli

SEZIONI. Introduzione

SEZIONI. Introduzione SEIONI 128 Introduzione Sezionare un solido significa tagliarlo secondo una superficie ideale in modo da mostrare il volume interno del solido stesso. Nella maggior parte dei casi l elemento secante è

Dettagli

GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA

GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA VOLUME 1 CAPITOLO 0 MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA 1. Parole per capire A. Conosci già queste parole? Scrivi il loro significato o fai un disegno: Terra... territorio...

Dettagli

MILLEFIORI VENETA O MILLEFIORI DI LONIGO BOZZA DI STANDARD

MILLEFIORI VENETA O MILLEFIORI DI LONIGO BOZZA DI STANDARD I GENERALITÀ Origine MILLEFIORI VENETA O MILLEFIORI DI LONIGO BOZZA DI STANDARD Razza Veneta, selezionata dall'allevatore Luca Rizzini alla fine del XX secolo a partire da esemplari di polli di tipologia

Dettagli

Capitolo 3. Iniziamo col far vedere cosa si è ottenuto, per far comprendere le successive descrizioni, avendo in mente ciò che si vuole realizzare.

Capitolo 3. Iniziamo col far vedere cosa si è ottenuto, per far comprendere le successive descrizioni, avendo in mente ciò che si vuole realizzare. Realizzazione meccanica Iniziamo col far vedere cosa si è ottenuto, per far comprendere le successive descrizioni, avendo in mente ciò che si vuole realizzare. - 37 - 3.1 Reperibilità dei pezzi La prima

Dettagli

FRANA SULLA STRADA PROVINCIALE N. 24 SCILLATO-CALTAVUTURO

FRANA SULLA STRADA PROVINCIALE N. 24 SCILLATO-CALTAVUTURO REGIONE SICILIANA ASSESSORATO INDUSTRIA CORPO REGIONALE DELLE MINIERE SERVIZIO GEOLOGICO E GEOFISICO FRANA SULLA STRADA PROVINCIALE N. 24 SCILLATO-CALTAVUTURO Dr. Geol. Daniela Alario - Dr. Geol. Ambrogio

Dettagli

hnefatafl Hnefatafl Il gioco da tavolo del Re Regole - massimiliano.dellarovere[su]gmail.com -

hnefatafl Hnefatafl Il gioco da tavolo del Re Regole - massimiliano.dellarovere[su]gmail.com - hnefatafl Hnefatafl Il gioco da tavolo del Re Regole - massimiliano.dellarovere[su]gmail.com - Tema: Il gioco rappresenta un assedio dove il numero degli Assedianti, è il doppio di quello degli Assediati.

Dettagli

GEOMETRIA DELLE MASSE

GEOMETRIA DELLE MASSE 1 DISPENSA N 2 GEOMETRIA DELLE MASSE Si prende in considerazione un sistema piano, ossia giacente nel pian x-y. Un insieme di masse posizionato nel piano X-Y, rappresentato da punti individuati dalle loro

Dettagli

L obiettivo di questa breve analisi è quello di offrire un panorama sullo stato dell arte dei servizi erogati per conto dell Agenzia Comunale per le

L obiettivo di questa breve analisi è quello di offrire un panorama sullo stato dell arte dei servizi erogati per conto dell Agenzia Comunale per le L obiettivo di questa breve analisi è quello di offrire un panorama sullo stato dell arte dei servizi erogati per conto dell Agenzia Comunale per le Tossicodipendenze nel corso dell anno 2009. Si è dunque

Dettagli

La Francia fisica PONTE DI TRANSITO. In Europa la Francia occupa un importante ruolo non solo

La Francia fisica PONTE DI TRANSITO. In Europa la Francia occupa un importante ruolo non solo La Francia fisica PONTE DI TRANSITO In Europa la Francia occupa un importante ruolo non solo Scuola Media Piancavallo www.scuolapiancavallo.it Pagina 1 di 5 geografico ma anche economico e politico. Per

Dettagli

Lathrobium bramantii sp. n. gliptomeroide della Versilia (Toscana, Massa Carrara) 1

Lathrobium bramantii sp. n. gliptomeroide della Versilia (Toscana, Massa Carrara) 1 Quaderno di Studi e Notizie di Storia Naturale della Romagna Quad. Studi Nat. Romagna, 35: 151-155 (giugno 2012) ISSN 1123-6787 Arnaldo Bordoni Lathrobium bramantii sp. n. gliptomeroide della Versilia

Dettagli

SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE 2010 11

SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE 2010 11 SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE 2010 11 Le rilevazioni degli apprendimenti A.S. 2010 11 Gli esiti del Servizio nazionale di valutazione 2011 e della Prova nazionale 2011 ABSTRACT Le rilevazioni degli

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

SINTESI DEI RISULTATI

SINTESI DEI RISULTATI RILEVAZIONE DELLA SODDISFAZIONE DEGLI UTENTI DEI CORSI DI FORMAZIONE ED EVENTI MEMO E DEL COORDINAMENTO PEDAGOGICO 0/6 ANNI ORGANIZZATIDAL MULTICENTRO EDUCATIVO SERGIO NERI SINTESI DEI RISULTATI Modena,

Dettagli

LA MISURAZIONE DEL CARATTERE

LA MISURAZIONE DEL CARATTERE TPO PROGETTAZIONE UD 03 GESTIONE DEL CARATTERE IL TIPOMETRO LA MISURAZIONE DEL CARATTERE A.F. 2011/2012 MASSIMO FRANCESCHINI - SILVIA CAVARZERE 1 IL TIPOMETRO: PARTI FONDAMENTALI Il tipometro è uno strumento

Dettagli

Cenni di Macrofotografia

Cenni di Macrofotografia Cenni di Macrofotografia Definiamo il termine MACROFOTOGRAFIA Per comprendere il termine «Macrofotografia», bisogna necessariamente introdurre il concetto di «rapporto di riproduzione» o semplicemente

Dettagli

da 2 a 5 giocatori, dai 10 anni in su, durata 30 minuti

da 2 a 5 giocatori, dai 10 anni in su, durata 30 minuti da 2 a 5 giocatori, dai 10 anni in su, durata 30 minuti OBIETTIVO Il vincitore è colui che, dopo due round di gioco, delle sue 11 ordinazioni, ne ha consegnate il maggior numero. CONTENUTO DELLA SCATOLA

Dettagli

Ragionamento spaziale visivo e percezione

Ragionamento spaziale visivo e percezione 2 Ragionamento spaziale visivo e percezione Serie e analogie figurali! In alcune batterie di test psicoattitudinali sono ampiamente rappresentati i quesiti che propongono un elenco di figure: in alcuni

Dettagli

Metodologia del rilevamento delle misure di un soggetto

Metodologia del rilevamento delle misure di un soggetto Cap. II LE MISURE La realizzazione di un capo confezionato si basa sulla conoscenza delle misure del soggetto a cui è destinato e, in funzione del sistema produttivo, potranno essere rilevate direttamente

Dettagli

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE 1 PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE Sono le perdite di carico (o di pressione) che un fluido, in moto attraverso un condotto, subisce a causa delle resistenze

Dettagli

La distribuzione Normale. La distribuzione Normale

La distribuzione Normale. La distribuzione Normale La Distribuzione Normale o Gaussiana è la distribuzione più importante ed utilizzata in tutta la statistica La curva delle frequenze della distribuzione Normale ha una forma caratteristica, simile ad una

Dettagli

UNIVERSITA MEDITERRANEA DI REGGIO CALABRIA LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA CIVILE CORSO DI INFRASTRUTTURE FERROVIARIE LECTURE 07 - LE STAZIONI

UNIVERSITA MEDITERRANEA DI REGGIO CALABRIA LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA CIVILE CORSO DI INFRASTRUTTURE FERROVIARIE LECTURE 07 - LE STAZIONI UNIVERSITA MEDITERRANEA DI REGGIO CALABRIA LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA CIVILE CORSO DI INFRASTRUTTURE FERROVIARIE LECTURE 07 - LE STAZIONI Docente: Ing. Marinella Giunta DEFINIZIONI Vengono definite

Dettagli

Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo

Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Prima di organizzare un programma di allenamento al fine di elevare il livello di prestazione, è necessario valutare le capacità

Dettagli

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 3 PALAZZO DELLA REGIONE A CRETA, GRECIA

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 3 PALAZZO DELLA REGIONE A CRETA, GRECIA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 3 PALAZZO DELLA REGIONE A CRETA, GRECIA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 3 Palazzo della Regione a Creta, Grecia 1. DESCRIZIONE DELL'EDIFICIO Tipologia Uffici amministrativi regionali

Dettagli

Metodi statistici per le ricerche di mercato

Metodi statistici per le ricerche di mercato Metodi statistici per le ricerche di mercato Prof.ssa Isabella Mingo A.A. 2014-2015 Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione Corso di laurea Magistrale in «Organizzazione e marketing per

Dettagli

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca Corso di Statistica medica e applicata Dott.ssa Donatella Cocca 1 a Lezione Cos'è la statistica? Come in tutta la ricerca scientifica sperimentale, anche nelle scienze mediche e biologiche è indispensabile

Dettagli

Hoot: confesso: ero da poco iscritto al forum e ancora non sapevo chi fosse. Eppure dalla foto

Hoot: confesso: ero da poco iscritto al forum e ancora non sapevo chi fosse. Eppure dalla foto Palme Progettista: Euro (si, magari ) Manovale: Hoot (ma che manovale!!!!) Hoot: confesso: ero da poco iscritto al forum e ancora non sapevo chi fosse. Eppure dalla foto Euro: SEI UN DELINQUENTE Nico!!!!!

Dettagli

Capitolo 3: Cenni di strategia

Capitolo 3: Cenni di strategia Capitolo 3: Cenni di strategia Le "Mobilità" L obiettivo fondamentale del gioco è, naturalmente, catturare semi, ma l obiettivo strategico più ampio è di guadagnare il controllo dei semi in modo da poter

Dettagli

FIRESHOP.NET. Gestione del taglia e colore. www.firesoft.it

FIRESHOP.NET. Gestione del taglia e colore. www.firesoft.it FIRESHOP.NET Gestione del taglia e colore www.firesoft.it Sommario SOMMARIO Introduzione... 3 Configurazione iniziale... 5 Gestione delle varianti... 6 Raggruppamento delle varianti... 8 Gestire le varianti

Dettagli

Università degli studi di Messina facoltà di Scienze mm ff nn. Progetto Lauree Scientifiche (FISICA) Prisma ottico

Università degli studi di Messina facoltà di Scienze mm ff nn. Progetto Lauree Scientifiche (FISICA) Prisma ottico Università degli studi di Messina facoltà di Scienze mm ff nn Progetto Lauree Scientifiche (FISICA) Prisma ottico Parte teorica Fenomenologia di base La luce che attraversa una finestra, un foro, una fenditura,

Dettagli

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale

Dettagli

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile Elementi di ottica L ottica si occupa dello studio dei percorsi dei raggi luminosi e dei fenomeni legati alla propagazione della luce in generale. Lo studio dell ottica nella fisica moderna si basa sul

Dettagli

matematica probabilmente

matematica probabilmente IS science centre immaginario scientifico Laboratorio dell'immaginario Scientifico - Trieste tel. 040224424 - fax 040224439 - e-mail: lis@lis.trieste.it - www.immaginarioscientifico.it indice Altezze e

Dettagli

IL CAPOLUOGO AL MICROSCOPIO

IL CAPOLUOGO AL MICROSCOPIO IL CAPOLUOGO AL MICROSCOPIO Il Servizio Statistica della Provincia di Mantova coltiva il progetto di costituire una banca dati provinciale di provenienza anagrafica che non vuole divenire una duplicazione

Dettagli

L osservazione in luce bianca è, per così dire, l osservazione del Sole al naturale ovviamente dopo averne attenuato la fortissima emissione di luce.

L osservazione in luce bianca è, per così dire, l osservazione del Sole al naturale ovviamente dopo averne attenuato la fortissima emissione di luce. L osservazione in luce bianca è, per così dire, l osservazione del Sole al naturale ovviamente dopo averne attenuato la fortissima emissione di luce. Questa attenuazione si ottiene mediante l uso di un

Dettagli

IL CENTRO PROVVEDITORI DI BORDO DEL PORTO DI GENOVA

IL CENTRO PROVVEDITORI DI BORDO DEL PORTO DI GENOVA IL CENTRO PROVVEDITORI DI BORDO DEL PORTO DI GENOVA Il complesso del porto ligure, uno dei maggiori e più significativi in Europa, rappresenta il cuore dell attività svolta dai cosiddetti provveditori,

Dettagli

CASE STUDY: LICEO KENNEDY E LIMITROFI

CASE STUDY: LICEO KENNEDY E LIMITROFI CASE STUDY: LICEO KENNEDY E LIMITROFI PREMESSA Come illustrato dalla figura, le scuole secondarie superiori del I Municipio accolgono studenti residenti in altri municipi in numero multiplo dei residenti.

Dettagli

TAV. 1 Popolazione residente nelle Province della Regione Sardegna nel 2001 fonte: Istat

TAV. 1 Popolazione residente nelle Province della Regione Sardegna nel 2001 fonte: Istat Assessorato dei Trasporti PROVINCIA DI RBONIA-LESIAS TAV. 1 Popolazione residente nelle Sardegna nel 2001 fonte: Istat Variazione percentuale della popolazione delle Province della Regione Sardegna dal

Dettagli

PROIEZIONI ORTOGONALI

PROIEZIONI ORTOGONALI PROIEZIONI ORTOGONALI 104 Il metodo della doppia proiezione ortogonale Il metodo attualmente conosciuto come metodo delle proiezioni ortogonali (o proiezioni ortografiche) inizialmente nacque come metodo

Dettagli

UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA

UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA Tutti gli anni, affrontando l argomento della divisibilità, trovavo utile far lavorare gli alunni sul Crivello di Eratostene. Presentavo ai ragazzi una

Dettagli

TERMINAL CROCIERE A MIAMI

TERMINAL CROCIERE A MIAMI PORTI MIAMI TERMINAL CROCIERE A MIAMI La capitale del traffico croceristico internazionale presenta numerose strutture per l imbarco e lo sbarco che subiscono però il peso degli anni e del massiccio afflusso

Dettagli

COMUNE DI GENOVA DIREZIONE CULTURA SETTORE MUSEI E BIBLIOTECHE INDAGINE SULLA QUALITA PERCEPITA RIFERITA ALLE BIBLIOTECHE PODESTA E SERVITANA

COMUNE DI GENOVA DIREZIONE CULTURA SETTORE MUSEI E BIBLIOTECHE INDAGINE SULLA QUALITA PERCEPITA RIFERITA ALLE BIBLIOTECHE PODESTA E SERVITANA COMUNE DI GENOVA DIREZIONE CULTURA SETTORE MUSEI E BIBLIOTECHE INDAGINE SULLA QUALITA PERCEPITA RIFERITA ALLE BIBLIOTECHE PODESTA E SERVITANA Nell anno 2014 sono state realizzate 2 indagini mirate di Customer

Dettagli

CAPITOLO VII USO DELLA CARTA TOPOGRAFICA

CAPITOLO VII USO DELLA CARTA TOPOGRAFICA CAPITOLO VII USO DELLA CARTA TOPOGRAFICA LA CARTA TOPOGRAFICA 88. La carta topografica è una rappresentazione grafica di una parte più o meno ampia della superficie terrestre in una determinata scala.

Dettagli

Una carta geografica diversa la proiezione cartografica di Arno Peters

Una carta geografica diversa la proiezione cartografica di Arno Peters Una carta geografica diversa la proiezione cartografica di Arno Peters Nella proiezione di Mercatore la Germania (patria elettiva del geografo) e l Europa si trovano al centro del mondo, sia in senso latitudinale

Dettagli

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da Data una funzione reale f di variabile reale x, definita su un sottoinsieme proprio D f di R (con questo voglio dire che il dominio di f è un sottoinsieme di R che non coincide con tutto R), ci si chiede

Dettagli

Note per la lettura dei report

Note per la lettura dei report Note per la lettura dei report Report strutturali 0. IMPRESE REGISTRATE PER STATO DI ATTIVITÀ. ANNO 2012 E TASSO DI CRESCITA 2012 Contiene la distribuzione dell insieme delle imprese registrate, ovvero

Dettagli

INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI DEL QUESTIONARIO I

INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI DEL QUESTIONARIO I CeSe.Di. - Riorientamento nel primo anno delle superiori INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI DEL QUESTIONARIO I dati Sezione 1 - AFFERMAZIONI GENERALI (10 item): affermazioni che afferiscono alle percezioni

Dettagli

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro ISTAT 17 gennaio 2002 Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro Nell ambito dell iniziativa di monitoraggio, avviata dall Istat per analizzare le modalità di conversione

Dettagli

L EFFICACIA DELLE MISURE DI POLITICA ATTIVA DEL LAVORO REALIZZATE IN PROVINCIA DI TORINO NEL 2007-08

L EFFICACIA DELLE MISURE DI POLITICA ATTIVA DEL LAVORO REALIZZATE IN PROVINCIA DI TORINO NEL 2007-08 1 La valutazione L EFFICACIA DELLE MISURE DI POLITICA ATTIVA DEL LAVORO REALIZZATE IN PROVINCIA DI TORINO NEL 2007-08 Esiti occupazionali a 24 dalla partecipazione Vengono qui riassunti i risultati della

Dettagli

Draft sulla lettura dei risultati italiani dell indagine ALL (Adult literacy and Life skills) Aree geografiche a confronto

Draft sulla lettura dei risultati italiani dell indagine ALL (Adult literacy and Life skills) Aree geografiche a confronto Draft sulla lettura dei risultati italiani dell indagine ALL (Adult literacy and Life skills) Aree geografiche a confronto L indagine internazionale ALL raccoglie elementi importanti che riguardano la

Dettagli

LA SCHEDA CONTABILE di Roberto Gabrielli

LA SCHEDA CONTABILE di Roberto Gabrielli LA SCHEDA CONTABILE di Roberto La rilevazione delle imposte sul reddito (Aggiornata al 23.05.2009) Scopo della scheda La scheda si propone di illustrare in modo semplice e sintetico alcune delle più comuni

Dettagli

n 14 OBBIETTIVO PL 60/0,85 160/0,17 Ottica Turi

n 14 OBBIETTIVO PL 60/0,85 160/0,17 Ottica Turi n 14 OBBIETTIVO PL 60/0,85 160/0,17 Ottica Turi PERIZIA su 4 esemplari PARAMETRI Caratteristiche meccaniche a norme DIN: lunghezza ottica Lo = 45 mm; passo di vite RMS. Montatura molleggiata. Ingrandimento

Dettagli

Provincia di Varese COMUNE DI ALBIZZATE. Studio del reticolo idrico comunale (D.G.R. del 25-01-02 n 7/7868 e s.m.i.)

Provincia di Varese COMUNE DI ALBIZZATE. Studio del reticolo idrico comunale (D.G.R. del 25-01-02 n 7/7868 e s.m.i.) REGIONE LOMBARDIA Provincia di Varese COMUNE DI ALBIZZATE Studio del reticolo idrico comunale (D.G.R. del 25-01-02 n 7/7868 e s.m.i.) Dicembre 2011 INDIVIDUAZIONE DEL RETICOLO IDROGRAFICO MINORE Studio

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Facoltà di Ingegneria sede di Vicenza A.A. 2007/08

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Facoltà di Ingegneria sede di Vicenza A.A. 2007/08 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Facoltà di Ingegneria sede di Vicenza A.A. 2007/08 Corso di Disegno Tecnico Industriale per il Corso di Laurea triennale in Ingegneria Meccanica e in Ingegneria Meccatronica

Dettagli

63 7. Quale geometria per la computer grafica? 75 8. L omografia e l affinità nella digitalizzazione e georeferenziazione

63 7. Quale geometria per la computer grafica? 75 8. L omografia e l affinità nella digitalizzazione e georeferenziazione Indice 7 Presentazione 9 Premessa 11 Introduzione 13 1. Rilevamento ed oggetto 19 2. La stazione totale 23 3. La procedura generale 33 4. Dai punti al modello tridimensionale 45 5. Il modello tridimensionale

Dettagli

Rappresentare i nessi logici con gli insiemi

Rappresentare i nessi logici con gli insiemi Rappresentare i nessi logici con gli insiemi È un operazione molto utile in quesiti come quello nell Esempio 1, in cui gruppi di persone o cose vengono distinti in base a delle loro proprietà. Un elemento

Dettagli

Energia potenziale elettrica e potenziale. In queste pagine R indicherà una regione in cui è presente un campo elettrostatico.

Energia potenziale elettrica e potenziale. In queste pagine R indicherà una regione in cui è presente un campo elettrostatico. Energia potenziale elettrica e potenziale 0. Premessa In queste pagine R indicherà una regione in cui è presente un campo elettrostatico. 1. La forza elettrostatica è conservativa Una o più cariche ferme

Dettagli

Realizzazione di un sistema di aria canalizzata perimetrale, per la mansarda

Realizzazione di un sistema di aria canalizzata perimetrale, per la mansarda Realizzazione di un sistema di aria canalizzata perimetrale, per la mansarda Il sistema, realizzato su un Mobilvetta Bussola, può essere utilizzato anche su altri mezzi che hanno la mansarda configurata

Dettagli