La preparazione remota dei giovani alla formazione delle famiglie cristiane Note su un esperienza. Consiglio Pastorale Diocesano Roma, 5 maggio 2005

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1 La preparazione remota dei giovani alla formazione delle famiglie cristiane Note su un esperienza Consiglio Pastorale Diocesano Roma, 5 maggio 2005 Fabio e Tiziana PANCI Parrocchia dell Assunzione di Maria - Roma - a) Fotografia del cammino effettuato Il cammino svolto ha avuto origine da due esigenze: - realizzare un percorso permanente di accompagnamento di giovani verso il matrimonio; - rispondere alle attese di alcune coppie di giovani circa la necessità di avere degli incontri di spiritualità per un confronto che facilitasse il dialogo all interno della coppia. Tali esigenze hanno portato alla realizzazione di un cammino di formazione alla vita di coppia/famiglia che sia capace di dare degli strumenti per misurare il proprio rapporto nelle sue specifiche dimensioni (dialogo, amore, unità, fedeltà, sessualità e fede) favoriti dalla possibilità di disporre di un arco temporale più lungo (almeno 3 anni). Obiettivo del cammino: responsabilizzare maggiormente le coppie circa la loro vocazione alla famiglia cristiana/apostolica attraverso la scoperta del valore del sacramento del matrimonio presentato da un lato come celebrazione di un cammino di fidanzamento nel quale con fede deve essere fatta la scelta di vivere insieme; dall altro come fondamento di quella comunità di vita e di amore che è la famiglia che con esso si costruisce. Metodologia: Tutto il cammino si svolge attraverso degli incontri (dapprima mensili, in seguito weekend) nei quali, attraverso test e/o questionari e/o riflessioni, si cerca di favorire un confronto al fine di valorizzare in modo continuo sia l incontro da realizzare con l altra persona, l incontro della coppia con Dio e l incontro tra coppie. Gli argomenti dei vari incontri sono sempre strettamente legati tra loro al fine di conferire agli incontri stessi una visione di insieme propria di un cammino. L intento è quello di far percepire la progressività di questo cammino andando a riflettere in modo ordinato e sequenziale sugli argomenti proposti. Ogni incontro deve aprire al successivo anche attraverso lavori di coppia al fine di creare nelle coppie un aspettativa e nel contempo tenendo vivo in essi le tematiche precedentemente trattate. E importante che i vari argomenti siano sempre ripresi anche - 1 -

2 Tempi: Approccio: negli incontri successivi in varie forme e modi al fine di operare un necessario rinforzo per favorirne una maggiore comprensione ovvero interiorizzazione. 3 anni di formazione alle coppie di fidanzati. Al termine di questo cammino di tre anni, realizzazione di incontri/condivisioni per l approfondimento e la preghiera che serviranno ad accompagnare le coppie fino alla data del loro matrimonio e dopo esso. nel rispetto della dimensione unitaria della persona prima e della coppia poi (il noi) ci si è affidati ad un approccio a spirale capace di toccare tutti i temi/dimensioni afferenti la coppia allargando nel tempo la profondità degli stessi accrescendo e mantenendo così la visione unitaria. I dati del cammino svolto Primo anno Coppie di partecipanti 13 Età anni Numero incontri 7 serate 1. Fidanzamento: un viaggio insieme verso il matrimonio La valigia 2. L incontro con l altro: la conoscenza chi sono io? Chi è l altro? 3. Innamoramento o Amore? Focus Sfatare il mito: conosco me stesso e conosco l altro devo dedicare tempo per decidere di sposarmi posso parlare con altre coppie dei miei problemi di coppia Secondo anno Coppie di partecipanti Età Numero incontri 10 (3 abbandoni: 2 per separazione - 1 per non interesse) anni 1 ritiro di apertura Sacro Speco Subiaco (RM) 12 serate 1 weekend: Dai frutti li riconoscerete. Cammineremo insieme con verità per realizzare il nostro progetto 1. Il dialogo tra la coppia (Incontro con un esperto di comunicazione) 2. L unità ovvero il progetto di coppia: dal io/tu al noi - 2 -

3 Focus 3. La fedeltà ovvero la costruzione di un alleanza tra i due Sfatare il mito: so comunicare! L unità non è questione di sentimento ma di progetto comune da realizzare: che cosa deve realizzare la vostra coppia? fedeltà al progetto, all unità quindi non solo questione di corpo ma di spirito e mente Terzo anno Coppie di partecipanti Età Numero incontri Focus 9 (2 abbandoni: 1 per separazione 1 per non interesse - 1 nuova coppia da corso prematrimoniale) 3 domeniche pomeriggio di preparazione 3 weekend 1. La sessualità di coppia: il noi intimo per costituire e costruire il patto di amore a servizio della vita l immagine del noi 2. La spiritualità coniugale: chiamati a rendere visibile nel mondo l'amore di Dio Trinità la vocazione della coppia 3. La carità coniugale: la coppia nuova si offre per condividere, servire, annunciare testimoniando l immagine ridente e dolce della Chiesa l impegno di coppia La sessualità non più dimensione esclusiva della persona ma dimensione unitaria della coppia nel progetto la coppia come segno visibile e concreto dell amore di Dio la coppia a servizio degli altri Quarto anno Coppie di partecipanti 12 di fidanzati (1 abbandono 4 nuove 1 da corso di formazione neucatecumenale 2 lui già aveva partecipato 1 da fuori) 3 di giovani sposi (2 con bambini 1 in attesa) Età Numero incontri 3 weekend 1. La coppia operatrice di pace 2. La coppia: sapienza e misericordia al servizio della Chiesa - 3 -

4 Focus 3. La Coppia: Babele o Cenacolo? La coppia cristiana/apostolica come artefice e cooperatrice della pace nella famiglia, nella Chiesa e nel mondo La coppia ricercatrice di sapienza e dispensatrice di misericordia La coppia una scelta di cantiere tra Babele e il Cenacolo b) Cosa abbiamo imparato Le coppie stabili nel medio/lungo termine permettono di proseguire il cammino ma sono quelle che nel breve rischiano di avere meno entusiasmo. Importante: la copresenza di realtà diversificate di coppia/di cammino. Nell arco temporale lungo esiste una forte mutevolezza dell umore del gruppo di coppie di fidanzati dovuta alla variabilità del rapporto di coppia e quindi del suo equilibrio. Importante: raggruppare un numero significativo di coppie. Il confronto (privilegiando la qualità dei confronti rispetto alla quantità nella continuità degli stessi) pone alla coppia sia all interno di se stessa sia nei riguardi del gruppo di coppie forti interrogativi sulla sua validità (Siamo una coppia? Che coppia siamo? ). Importante: animare continuamente il confronto. La presenza continua di un sacerdote si pone come possibilità di essere un collaboratore della coppia che conosce il cammino che la stessa sta facendo ed è sollecitata a fare. Il sacerdote diventa un osservatore delle dinamiche della coppia nell interazione tra essa e con le altre e quindi si pone come un valido sostegno del cammino spirituale. Importante: l accoglienza del sacerdote della realtà di coppia senza giudizio. Si corre il rischio di affidarsi ad un unica strutturazione. La mutabilità delle esigenze delle coppie (che sono in crescita psicologica, affettiva, lavorativa) impone una capacità/sacrificio di adattabilità alle loro esigenze. Importante: essere flessibili per garantire l accompagnamento nel tempo verifiche annuali su temi trattati e modalità: richieste di argomenti. Non farsi prendere da perfezionismi. Malattie, umori, impedimenti vari portano ad non disporre sempre di tutte le coppie come ci si auspica. Importante: non imporsi né desistere saper prendere il tempo disponibile. La condivisione aiuta a creare uno spirito familiare all interno del gruppo imponendo regole di vita comunitaria. Importante: gestire i tempi con armonia, scandendo i ritmi che non devono essere stressanti. Gli incontri devono far crescere il desiderio di ripeterli. Importante: dedicare tempo per la preghiera in comune (messa lodi vespri)

5 c) le nostre considerazioni sulla discussione in atto al Consiglio. I punti evidenziati dal CPD Non distinguere la pastorale giovanile da quella di formazione remota al matrimonio L esperienza fatta - riflessioni La nostra esperienza nasce dai gruppi di giovani che seguivamo. Al loro interno si erano create delle coppie che però non vivevano di esperienze in comune. Evidenza reale di quanto sia vera l affermazione fatta. La formazione alla famiglie non può essere slegata da quella alla persona che deve iniziare già nei percorsi di catechesi che devono presentare le vocazioni dell uomo andando ad esprimere i desideri in tal senso dei ragazzi/giovani. Occorre anticipare la dimensione vocazionale nei cammini di formazione. Esiste un problema: non sappiamo riconoscere le vocazioni e dobbiamo formare anche le famiglie in questo senso. Annuncio di formazione integrale alla fede Preparare la valigia insieme: nel distinguere le dimensioni della coppia abbiamo fin da subito dato l unitarietà. Non è importante il peso delle dimensioni tra loro (dovuto all esperienza e alla storia della coppia) ma la loro presenza. Le coppie di fidanzati hanno apprezzato la sistematicità presentata che ha contribuito a fare ordine definendo i confini delle dimensioni. La visione unitaria è sempre presente ed è portante sia nella dimensione dell individuo sia nella dimensione del noi inteso come progetto. In questo l annuncio di fede non si è mai slegato dagli altri contenuti perché in esso ricompresi. Non uso della parola fidanzamento L esperienza in questi quattro anni ci sta permettendo di rivitalizzare la parola fidanzamento che trova oggi con la presenza/formazione di famiglie giovani la vera distinzione nella continuità del cammino arricchendo l aspettativa ed il desiderio. Dovremo far crescere nei giovani alla luce della straordinaria bellezza di quello che la Chiesa pensa circa il matrimonio e la vita affettiva dell uomo. Tutti gli incontri ed i momenti di vita insieme ai fidanzati sono fortemente preparati con la convinzione che servono. Non importa cosa succede dopo: dobbiamo guardare all entusiasmo di affermare con gioia e fermezza i fondamenti del matrimonio. Il percorso fin qui svolto non ha tralasciato momenti di crisi anche su temi ai quali i fidanzati non vogliono pensare rimandando tra di loro il tempo del dialogo. In modo particolare la sofferenza in tutti i suoi aspetti è l argomento che i - 5 -

6 fidanzati nella gioia del vivere insieme non vogliono e non sentono di dover affrontare. Eppure, anche in questo, presentare la vita del matrimonio come luogo di santità che non può escludere la sofferenza ha contributo a rafforzare la consapevolezza della scelta di un progetto comune che esiste nella coppia a prescindere dai singoli. Di questo gli animatore per primi si sono messi a confronto. Non bisogna risparmiare alle coppie la realtà familiare che sono chiamati a realizzare. Occorre anticipare questi, problemi che potenzialmente possono minare la coppia al fine di rafforzarla/prepararla. L amore non è un istinto da imbrigliare ma un compito in cui crescere Elemento portante del cammino presentato e svolto fino ad oggi è stato il progetto di coppia che ogni fidanzato deve scoprire. Abbiamo chiamato sempre i fidanzati alla ricerca di questo cammino con la domanda: cosa Dio vuole da voi due? In questo abbiamo ricondotto l amore nelle sue dimensioni da quella affettiva, a quella sessuale, a quella caritativa del dono di se e della coppia. Non esistono limitazioni all amore ma esiste in campo tutto da esplorare. Il continuo richiamo ad andare oltre a non fermarsi al ciò che si vede, al caldo e freddo. Cercare altre vie sulle quali provare l unione. L esperienza più bella che abbiamo in questo senso vissuta è stata quella di darsi un impegno concreto come coppia fino al giorno del matrimonio che non conoscevano. A distanza di un anno quell impegno per le coppie che ancora non si sono spostate è stato l elemento per ritornare sulla strada di un cammino che nella quotidianità rischia di essere abbandonato. E la volontà diventa importante. Una volontà non per limitarsi ma per diventare quel progetto di coppia a cui sono chiamati. E in questo cammino accanto alla volontà è stata sempre richiamata la Verità. Interrogarsi sulla verità di coppia significa cercare la libertà di determinarsi secondo il progetto. Capire i sentimenti Il sentimento non è l amore. L amore è un atto di tutta la persona nella sua interezza. Il sentimento la limita vale per quel momento ma non per l intero progetto. E il caldo ed il freddo che non si addice ad un progetto che supera la coppia anche nei loro limiti perché lo spirito del sacramento agisce in loro se i due sono educati a lasciarlo fare affidandosi ad esso. I sentimenti non vanno - 6 -

7 censurati, né trascurati ma vanno accolti ed orientati verso la tenerezza che è molto di più perché segno concreto di amore adulto. Insegnare a scegliere Si sceglie la persona? Si sceglie il progetto? Questi interrogativi trovano una risposta vera nella fede che ci permette di capire che dietro una coppia c è Dio. Ma allora non scegliamo? Si la scelta è quella di fondare il proprio progetto di vita comune su Dio artefice. Scoprire che Dio chiama alla scelta più di quanto pensiamo, più del nostro liberismo. La scelta è sicura per i fidanzati, molto sicura, ma Dio è offuscato se non addirittura ignorato. Che centra Dio con il mio matrimonio? Il problema dunque non è insegnare a scegliere: il problema è a scegliere bene, scegliere il bene. Le coppie di fidanzati devono respirare questo premio: il bene della loro coppia quello che va al di là di ogni difficoltà quello che realizza la promessa. Indissolubilità e fecondità Il sempre è il progetto che non si esaurisce neanche con la vita dei singoli perché una coppia feconda genera al di là di se stessa. Il senso di responsabilità sia nei figli naturali che in quelli adottativi o più ampiamente in quelli spirituali che una coppia incontra già nel fidanzamento nasce dalla consapevolezza dell importanza di portare avanti il progetto. E la casa sulla roccia che sta li per fare ciò per cui è stata costruita nel tempo nonostante le tempeste numerose e forti. La dimensione pubblica ed ecclesiale Il valore del gruppo, della comunità locale e della Chiesa a cui sempre facciamo riferimento. Nella Chiesa riceviamo gli strumenti per l edificazione della coppia sia essa di fidanzati sia essa famiglia. In essa sperimentiamo la solidarietà, il servizio perché la comunità e la Chiesa hanno bisogno di chi cresce i figli nella fede, di chi educa all amore attraverso segni concreti verso gli altri. L impegno verso gli altri è il vero segno di fecondità