Ambiente e Lavoro sicuro S.r.l. Consulenza, Formazione e Gestione di Sistemi per la Sicurezza sul Lavoro e Medicina del Lavoro

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1 Consulenza, Formazione e Gestione di Sistemi per la Sicurezza sul Lavoro e Medicina del Lavoro Formazione e informazione dei dipendenti in materia di sicurezza, igiene del lavoro e protezione ambientale Attività al videoterminale Modalità e contenuti della formazione In conformità a quanto richiesto dalle leggi vigenti, la scheda informativa: Attività al videoterminale è consegnata al lavoratore nell occasione dell assunzione e alla prima occasione organizzativa, il contenuto della scheda è oggetto di formazione con verifica dell apprendimento. La scheda informativa è realizzata nell ambito del progetto d informazione e formazione della società, finalizzato alla conoscenza dei fattori di rischio, all individuazione dei rischi specifici, all applicazione dei provvedimenti tecnici e organizzativi per la loro prevenzione ed alla capacità di riconoscere e prevenire i rischi specifici. La formazione sui fattori di rischio è erogata nell occasione dell assunzione e dell introduzione di nuove attrezzature di lavoro o di nuove tecnologie che comportano un fattore di rischio nuovo e diverso da quelli già affrontati nel corso di precedenti iniziative di formazione. La formazione sui rischi specifici è erogata nell occasione di modifiche organizzative o strutturali suscettibili di modificare il livello di rischio sia in relazione alla normale attività lavorativa sia alle emergenze e del cambiamento di mansioni. Introduzione Videoterminale (VDT) Un videoterminale è un apparecchio di visualizzazione simile allo schermo televisivo, che permette di vedere le informazioni immagazzinate nel computer e a esso collegato tramite una tastiera. Il videoterminale, che funziona come un tubo a raggi catodici, è indicato con sigle derivate dall inglese: VDT (video display terminal) o VDU (video display unit). Anche altri sistemi di visualizzazione, come i visori di lettura delle microschede, i visori cosiddetti a schermo piatto, i visori a cristalli liquidi, gli indicatori a plasma, e altri apparecchi per presentare testi o numeri possono provocare problemi agli operatori. Il videoterminale è parte di un sistema: attraverso le tastiere si accede alla memoria del computer e sul video appaiono le relative informazioni Il lavoro al videoterminale Le attività che si compiono al VDT sono sostanzialmente di due tipi, molto diversi tra loro per il carico di lavoro che sottendono e per impegno fisico e mentale: l immissione dei dati nel computer o digitazione, e il dialogo. Digitazione. Attraverso la tastiera s immette nel computer un certo numero di dati. Le mani sono sempre sulla tastiera, gli occhi devono fissare quasi esclusivamente il testo da digitare e solo di sfuggita lo schermo; la posizione del corpo è fissa, il lavoro è monotono. Sono molto sollecitati dalla posizione fissa la colonna vertebrale e l apparato muscolare della nuca, i muscoli e i tendini delle braccia e delle mani. Gli occhi sono impegnati soprattutto nella lettura del testo. Dialogo. Il VDT è usato sia per immettere nuovi dati sia per ricevere e visualizzare informazioni necessarie, come la posizione contabile di un cliente, dati anagrafici, dati relativi a fatturazione. Gli occhi sono maggiormente impegnati dallo schermo, ma il lavoro è spesso interrotto dal disbrigo d altre pratiche d ufficio; l apparato muscoloscheletrico è meno soggetto a posizioni rigide. Con l uso del videoterminale, il lavoro tradizionale d ufficio è profondamente modificato. L attività di lavoro è vincolata a posizioni fisse per un periodo di tempo maggiore, la lettura delle informazioni avviene da superfici verticali anziché dal piano orizzontale costituito dalla scrivania, la velocità del flusso informativo generalmente accelera il lavoro e sollecita maggiormente il sistema nervoso, i contatti tra i colleghi d ufficio possono essere ridotti e la mansione che ne deriva può essere più rigida, impoverita e con la perdita di qualsiasi discrezionalità e capacità d intervento autonomo da parte del lavoratore. Riferimenti normativi I riferimenti normativi principali si trovano nel Titolo VII e nell allegato XXXIV del D.Lgs. 81/08. Le norme del Titolo VII si applicano alle attività lavorative che comportano l'uso di attrezzature munite di videoterminali, e non si applicano ai lavoratori addetti ai posti di guida di veicoli o macchine; ai sistemi informatici montati a bordo di un mezzo di trasporto; ai sistemi informatici destinati in modo prioritario all'utilizzazione da parte del pubblico; ai sistemi denominati portatili dove non siano oggetto d utilizzazione prolungata in un posto di lavoro; alle macchine calcolatrici, ai registratori di cassa e a tutte le attrezzature munite di un piccolo dispositivo di visualizzazione dei dati o delle misure, necessario all'uso diretto di tale attrezzatura; alle macchine di videoscrittura senza schermo separato. Videoterminale. S intende uno schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo di procedimento di visualizzazione utilizzato. Posto di lavoro. S intende l'insieme che comprende le attrezzature munite di videoterminale, eventualmente con tastiera ovvero altro sistema d immissione dati, incluso il mouse, il software per l'interfaccia uomo-macchina, gli accessori opzionali, le apparecchiature connesse, comprendenti l'unità a dischi, il telefono, il modem, la stampante, il supporto per i documenti, la sedia, il piano di lavoro, nonché l'ambiente di lavoro immediatamente circostante. ante, il supporto per i documenti, la sedia, il piano di lavoro, nonché l'ambiente di lavoro immediatamente circostanze.

2 2 Lavoratore. S intende chi utilizza un attrezzatura munita di videoterminale, in modo sistematico o abituale, per venti ore settimanali, dedotte le interruzioni. Il lavoratore qualora svolga la sua attività per almeno quattro ore consecutive, ha diritto a un interruzione della sua attività mediante pause ovvero cambiamento d'attività. Il lavoratore ogni 120 minuti d applicazione continua al videoterminale, ha diritto a una pausa di 15 minuti. Le modalità e la durata delle interruzioni possono essere stabilite temporaneamente a livello individuale dove il medico competente ne evidenzi la necessità. E' comunque esclusa la cumulabilità delle interruzioni all'inizio e al termine dell'orario di lavoro. Nel computo dei tempi d interruzione non sono compresi i tempi d attesa della risposta da parte del sistema elettronico, che sono considerati, a tutti gli effetti, tempo di lavoro, dove il lavoratore non possa abbandonare il posto di lavoro. La pausa è considerata a tutti gli effetti parte integrante dell'orario di lavoro e, come tale, non è riassorbibile all'interno d accordi che prevedono la riduzione dell'orario complessivo di lavoro. Il lavoratore, prima d essere addetto alle attività al videoterminale, è sottoposto a una visita medica per evidenziare eventuali malformazioni strutturali e a un esame degli occhi e della vista effettuati dal medico competente. Qualora l'esito della visita medica ne evidenzi la necessità, il lavoratore è sottoposto a esami specialistici. In base al risultato degli accertamenti, il lavoratore è classificato in idoneo, idoneo con prescrizioni, non idoneo. Il lavoratore è sottoposto a sorveglianza sanitaria e la periodicità delle visite di controllo, fatti salvi i casi particolari che richiedono una frequenza diversa stabilita dal medico competente, è biennale per il lavoratore classificato come idoneo con prescrizioni e per il lavoratore che compie il cinquantesimo anno d età; quinquennale negli altri casi. Il lavoratore è sottoposto a controllo oftalmologico a sua richiesta, ogniqualvolta sospetti una sopravvenuta alterazione della funzione visiva, confermata dal medico competente, oppure ogniqualvolta l esito della visita ne evidenzi la necessità. Il datore di lavoro, all'atto della valutazione di tutti i rischi, analizza i posti di lavoro con particolare riguardo ai rischi per la vista e per gli occhi; ai problemi legati alla postura e all'affaticamento fisico o mentale; alle condizioni ergonomiche e di igiene ambientale, inoltre assegna le mansioni e i compiti lavorativi comportanti l'uso dei videoterminali anche secondo una distribuzione del lavoro che consente di evitare il più possibile la ripetitività e la monotonia delle operazioni. Il datore di lavoro assicura al lavoratore un informazione e formazione adeguata, in particolare per quanto riguarda le misure applicabili al posto di lavoro, le modalità di svolgimento dell attività; la protezione degli occhi e della vista. Il Ministro del lavoro e della previdenza sociale, di concerto con il Ministro della sanità, stabilisce con decreto una guida d uso dei videoterminali. Il benessere dell operatore VDT è il risultato di complesse relazioni tra la sua persona, il terminale, l ambiente, il posto e l organizzazione del lavoro Attrezzature L utilizzazione delle attrezzature non deve essere fonte di rischio per i lavoratori. Schermo La risoluzione dello schermo deve essere tale da garantire una buona definizione, una forma chiara, una grandezza sufficiente dei caratteri e, inoltre, uno spazio adeguato tra i caratteri. L'immagine sullo schermo deve essere stabile; esente da farfallamento, tremolio o da altre forme d instabilità. La brillanza e/o il contrasto di luminanza tra i caratteri e lo sfondo dello schermo devono essere facilmente regolabili da parte dell'utilizzatore del videoterminale e facilmente adattabili alle condizioni ambientali. Lo schermo deve essere orientabile e inclinabile liberamente per adeguarsi facilmente alle esigenze dell'utilizzatore. È possibile utilizzare un sostegno separato per lo schermo o un piano regolabile. Sullo schermo non devono essere presenti riflessi e riverberi che possono causare disturbi all'utilizzatore durante lo svolgimento della propria attività. Lo schermo deve essere posizionato di fronte all operatore in maniera che, anche agendo su eventuali meccanismi di regolazione, lo spigolo superiore dello schermo sia posto un poco più in basso dell orizzontale che passa per gli occhi dell operatore e ad una distanza degli occhi pari a circa cm, per i posti di lavoro in cui va assunta preferenzialmente la posizione seduta. Tastiera e dispositivi di puntamento La tastiera deve essere separata dallo schermo e facilmente regolabile e dotata di meccanismo di variazione della pendenza onde consentire al lavoratore di assumere una posizione confortevole e tale da non provocare l'affaticamento delle braccia e delle mani. Lo spazio sul piano di lavoro deve consentire un appoggio degli avambracci davanti alla tastiera nel corso della digitazione, tenendo conto delle caratteristiche antropometriche dell operatore. La tastiera deve avere una superficie opaca per evitare i riflessi. La disposizione della tastiera e le caratteristiche dei tasti devono agevolarne l'uso. I simboli dei tasti devono presentare sufficiente contrasto ed essere leggibili dalla normale posizione di lavoro. Il mouse o qualsiasi dispositivo di puntamento in dotazione alla postazione di lavoro deve essere posto sullo stesso piano della tastiera, in posizione facilmente raggiungibile e disporre di uno spazio adeguato per il suo uso.

3 3 Piano di lavoro Il piano di lavoro deve avere una superficie a basso indice di riflessione, essere stabile, di dimensioni sufficienti a permettere una disposizione flessibile dello schermo, della tastiera, dei documenti e del materiale accessorio. L altezza del piano di lavoro fissa o regolabile deve essere indicativamente compresa fra 70 e 80 cm. Lo spazio a disposizione deve permettere l alloggiamento e il movimento degli arti inferiori, nonché l ingresso del sedile e dei braccioli se presenti. La profondità del piano di lavoro deve essere tale da assicurare un adeguata distanza visiva dallo schermo. Il supporto per i documenti deve essere stabile e regolabile e deve essere collocato in modo tale da ridurre al minimo i movimenti della testa e degli occhi. Sedile di lavoro Il sedile di lavoro deve essere stabile e permettere all'utilizzatore libertà nei movimenti, nonché una posizione comoda. Il sedile deve avere altezza regolabile in maniera indipendente dallo schienale e dimensioni della seduta adeguate alle caratteristiche antropometriche dell utilizzatore. Lo schienale deve fornire un adeguato supporto alla regione dorso-lombare dell utente. Pertanto deve essere adeguato alle caratteristiche antropometriche dell utilizzatore e deve avere altezza e inclinazione regolabile. Nell ambito di tali regolazioni l utilizzatore dovrà poter fissare lo schienale nella posizione selezionata. Lo schienale e la seduta devono avere bordi smussati. I materiali devono presentare un livello di permeabilità tali da non compromettere il comfort dell utente e pulibili. Il sedile deve essere dotato di un meccanismo girevole per facilitare i cambi di posizione e deve poter essere spostato agevolmente secondo le necessità dell utilizzatore. Un poggiapiedi sarà messo a disposizione di coloro che lo desiderino per far assumere una postura adeguata agli arti inferiori. Il poggiapiedi non deve spostarsi involontariamente durante il suo uso. Computer portatili L impiego prolungato dei computer portatili necessita della fornitura di una tastiera e di un mouse o altro dispositivo di puntamento esterni nonché di un idoneo supporto che consenta il corretto posizionamento dello schermo. Spazio Il posto di lavoro deve essere dimensionato e allestito in modo che ci sia spazio sufficiente per permettere cambiamenti di posizione e di movimenti operativi. Illuminazione L'illuminazione generale e specifica (lampade da tavolo) deve garantire un illuminamento sufficiente e un contrasto appropriato tra lo schermo e l'ambiente circostante, tenuto conto delle caratteristiche del lavoro e delle esigenze visive dell'utilizzatore. Ambiente Riflessi sullo schermo, eccessivi contrasti di luminanza e abbagliamenti dell operatore devono essere evitati disponendo la postazione di lavoro in funzione dell'ubicazione delle fonti di luce naturale e artificiale. Si dovrà tener conto dell esistenza di finestre, pareti trasparenti o traslucide, pareti e attrezzature di colore chiaro che possono determinare fenomeni di abbagliamento diretto e/o indiretto e/o riflessi sullo schermo. Le finestre devono essere munite di un opportuno dispositivo di copertura regolabile per attenuare la luce diurna che illumina il posto di lavoro. Riflessi e abbagliamenti I posti di lavoro devono essere sistemati in modo che le fonti luminose quali le finestre e le altre aperture, le pareti trasparenti o traslucide, e le attrezzature e le pareti di colore chiaro non producano riflessi sullo schermo. Le finestre devono essere munite di un opportuno dispositivo di copertura regolabile per attenuare la luce diurna che illumina il posto di lavoro. Rumore Il rumore emesso dalle attrezzature presenti nel posto di lavoro non deve perturbare l'attenzione e la comunicazione verbale. Radiazioni Tutte le radiazioni, fatta eccezione per la parte visibile dello spettro elettromagnetico, devono essere ridotte a livelli trascurabili dal punto di vista della tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori. Parametri microclimatici Le condizioni microclimatiche non devono essere causa di discomfort per i lavoratori. Le attrezzature in dotazione al posto di lavoro non devono produrre un eccesso di calore che possa essere fonte di discomfort per i lavoratori. Interfaccia elaboratore uomo All atto dell elaborazione, della scelta, dell acquisto del software, o quando questo è modificato, come anche nel definire le mansioni che implicano l utilizzo d unità videoterminali, il datore di lavoro terrà conto che il software deve essere di facile uso adeguato al livello di conoscenza e d esperienza dell'utilizzatore. Inoltre nessun dispositivo di controllo quantitativo o qualitativo può essere utilizzato all'insaputa dei lavoratori; il software deve essere strutturato in modo tale da fornire ai lavoratori indicazioni comprensibili sul corretto svolgimento dell attività; i sistemi devono fornire l informazione di un formato e ad un ritmo adeguato agli operatori. I principi dell ergonomia devono essere applicati in particolare all elaborazione dell informazione da parte dell uomo. Anche se un lavoratore non utilizza un attrezzatura munita di videoterminale in modo sistematico e abituale, per venti ore settimanali, e quindi non è soggetto alle disposizioni di Legge, è utile comunque tenere presenti le raccomandazioni ergonomiche indicate da varie istituzioni, quali il NIOSH (National Institute for Occupational Safety and Health) fin dagli anni Struttura del posto di lavoro. Le unità video, i tavoli di lavoro, le sedie per gli operatori devono essere concepite con il massimo di flessibilità. I VDT devono avere tastiera indipendente, i tavoli devono possibilmente essere regolabili in altezza, le sedie devono avere supporto lombare adeguato ed essere regolabili in altezza. 2. Illuminazione. Devono essere evitate soprattutto le condizioni d abbagliamento, in primo luogo attraverso una corretta collocazione dello schermo (disposizione parallela alle finestre e parallela ai corpi illuminati o corpi illuminanti, rispetto ai quali dovrebbero avere una collocazione intermedia); l illuminazione deve essere adeguata e tale da non provocare riflessi sullo schermo. Inoltre i livelli d illuminamento dovrebbero essere piuttosto modesti se la mansione lavorativa prevede un intenso lavoro allo schermo e più elevati se è prevista la copiatura di testi. In alcuni casi la trascrizione d informazioni da testi scritti può richiedere l adozione supplementare di una fonte di luce, localizzata sulla scrivania. 3. Organizzazione del lavoro. Il lavoro continuo al VDT deve essere interrotto da pause di riposo o alternato a differenti mansioni d ufficio, tale da non produrre affaticamento visivo o tensione muscolare. La frequenza dei riposi deve aumentare a mano a mano che l impegno visivo, mentale e muscolare si accresce.

4 4 Aspetti ergonomici Ergonomia è il termine che i ricercatori adottano per indicare lo studio delle condizioni di lavoro, e sotto questo profilo, lavoratore e posto di lavoro sono considerati come un unico sistema, in cui esistono complesse relazioni tra uomo, strumenti, organizzazione di lavoro e ambiente; queste relazioni sono studiate con l obiettivo d adattare le condizioni di lavoro allo stato psicofisico dell individuo, per favorire il benessere, salvaguardare la salute e migliorare la qualità del lavoro. Una stazione di lavoro al VDT ergonomicamente disegnata, significa che è stata progettata (sedie, tavolo, video, tastiera, illuminazione, ecc.) considerando la sicurezza e il benessere del lavoratore. È però necessario fornire tutte le istruzioni al lavoratore sia sul posto di lavoro sia sulle attrezzature, perché senza informazione, anche un posto di lavoro al VDT concepito ergonomicamente può essere causa di disagio. Relazioni tra il lavoratore al VDT e l ambiente Concezione ergonomica del posto di lavoro Svolgere il lavoro al VDT in un posto di lavoro poco curato sotto il profilo ergonomico può favorire l insorgere di molti disturbi, come il mal di schiena, sintomo tra i più frequentemente denunciati dagli operatori al VDT. Una delle cause è rappresentata dalla stazione seduta su una sedia dotata di scarso supporto lombare e che costringe la persona a stare con il busto in posizione eretta senza appoggio: questa situazione mette a dura prova la colonna vertebrale, la quale, attraverso squilibri nei carichi e nell irrorazione sanguigna può sviluppare alterazioni artrosiche o dei dischi intervertebrali. Il mal di schiena può insorgere anche a causa della posizione dello schermo video, troppo in alto o troppo in basso, rispetto alla persona seduta, forzandola così a sedere in una posizione scomoda per leggere le informazioni necessarie. Anche i disturbi del collo, delle spalle e delle braccia sono comuni tra gli utilizzatori di VDT. In particolare la loro insorgenza è più probabile nel caso che per leggere bene sullo schermo sia necessario allungare il collo, o se a causa di lunghi lavori di copiatura, siano compiute continue piccole rotazioni del collo per seguire con gli occhi il testo scritto e la tastiera, oppure sia necessario tenere posizioni rigide del capo nello sforzo di leggere un testo non chiaro o poco visibile a causa di una scarsa illuminazione. I sintomi di disagio sono accentuati alla presenza di difetti visivi non corretti o corretti impropriamente, che a loro volta induce ad assumere posizioni forzate della testa e del collo. L uso intenso della tastiera può comportare uno sforzo eccessivo dei muscoli, dei tendini e dei legamenti dell avambraccio e del polso con conseguente comparsa di sintomi dolorosi che talvolta possono essere espressione della presenza di vere e proprie alterazioni patologiche come tendiniti, tenosinoviti o sindrome del tunnel carpale. La posizione seduta assunta per tempi prolungati può provocare dolori o crampi alle gambe, a maggior ragione se la sedia offre un piano d'appoggio per le cosce scarsamente profondo o poco stabile; in questo caso la muscolatura è costretta a un super lavoro per mantenere il corpo in una posizione confortevole. Una sedia troppo alta rispetto al pavimento può non permettere un buon appoggio del piede a terra e costringere le gambe a ciondolare, provocando problemi circolatori alle estremità. Una cattiva progettazione ergonomica dell unità VDT può anche causare mal di testa e disturbi oculari, sia per lo sforzo visivo sia per quello muscolare. Attività di digitazione e dialogo Posizioni tipiche della tastiera (1) del foglio (2) e dello schermo (3) Le posizioni forzate della testa e del collo che sono assunte per leggere informazioni scritte in modo poco chiaro, o nel tentativo di compensare difetti visivi non corretti, facilitano la comparsa di disturbi del collo e delle spalle Condizioni generali dell ambiente 1. Illuminazione dell ambiente ha una grande importanza e dovrebbe sempre essere tale da permettere una buona visione dei caratteri sullo schermo, del testo e della tastiera. È difficile raggiungere tali condizioni, perché il livello d illuminazione necessario per la lettura del testo dovrebbe essere mantenuto elevato, quello necessario per distinguere chiaramente i caratteri del video dovrebbe essere basso, e quanto più aumenta l illuminazione ambientale, tanto minore diventa il contrasto tra caratteri e sfondo dello schermo, e quindi più difficile la lettura. Installazione dei posti video e disposizione dell illuminazione. La luce diffusa è la soluzione più confortevole ed efficace, abbinata a una luce localizzata per permettere la visione dei testi e della tastiera

5 5 Nei casi in cui l attività svolta al VDT sia di tipo misto e cioè di digitazione e di dialogo, è preferibile mantenere una illuminazione generale compresa tra 200 e 400 lux, che rappresentano valori di compromesso, o tenere il livello generale basso ( lux) ed utilizzare una fonte di luce localizzata per la visione dei testi e della tastiera. Se sono usate lampade fluorescenti, sono preferibili quelle con luce di tipo bianco naturale o bianco a tonalità calda evitando lo sfarfallamento mediante l utilizzo di comando a 2 o a 3 fasi. Le lampade dovranno essere di tipo a lamelle o a griglia, in modo che forniscano un illuminazione non abbagliante e diffusa, disposte parallelamente ai posti di lavoro al videoterminale, per evitare fastidiosi riflessi sulla superficie dello schermo. Sulla buona diffusione della luce senza fenomeni d abbagliamento riveste notevole importanza il grado di riflessione delle varie strutture che compongono il locale di lavoro, e in particolare dovranno essere poco riflettenti il pavimento, i mobili e la superficie del tavolo di lavoro. La luce naturale proveniente dalle finestre non è adatta all illuminazione dei posti di lavoro ai VDT, a causa delle grandi oscillazioni nei livelli d intensità. In genere, le finestre devono essere schermate con tende di tessuto spesso, di colore tenue pastello; i terminali devono essere collocati con attenzione rispetto alle finestre, in modo che la direzione dello sguardo sia parallela a esse per evitare ogni eccessivo contrasto tra lo schermo e il vano finestra e/o fenomeni di riflessione. Disposizione degli apparecchi illuminanti 2. Clima dell ambiente è uno dei fattori che contribuiscono al mantenimento del benessere dell individuo. Tale sensazione dipende non solo dalla temperatura, ma contemporaneamente anche dal grado d umidità relativa e dalla ventilazione. Un buon condizionamento ambientale dovrebbe essere in grado di ridurre il calore prodotto dalle macchine (un VDT contribuisce in piccola quantità alla produzione di calore, la presenza di molti VDT aumenta sensibilmente la produzione di calore), ma anche di cambiare l aria ambiente senza provocare fastidiose correnti, cioè mantenendo la velocità dell aria inferiore a circa 0.1 m/sec e di garantire una buona umidificazione. L umidità relativa dell aria non dovrebbe scendere di sotto al 40% ed essere compresa tra 40 e 60%. Una bassa umidità ambientale favorisce l accumulo di cariche elettrostatiche tra VDT e operatore. 3. Rumore. L attività al video terminale richiede concentrazione, quindi il livello di rumorosità ambientale dovrebbe essere contenuto il più possibile. Il rumore emesso dai terminali non è elevato (50 52 dba) e comunque i livelli sonori presenti negli uffici sono sempre inferiori a quelli che costituiscono rischio di danno uditivo (>80 dba). Tuttavia il rumore delle stampanti, l improvviso squillo del telefono, le conversazioni, il rumore delle attrezzature, che sono di durata intermittente e spesso inattesi, provocano disagio ed una azione negativa sulla concentrazione e sul rendimento, contribuendo alla sensazione di affaticamento. È importante anche essere ben isolati dal rumore esterno, che può derivare dalla posizione dell ufficio in edifici prospicienti strade con molto traffico. Un valore che può essere ritenuto accettabile per questo tipo di lavoro, è in valori compresi tra 50 e 55 dba. 4. Organizzazione del lavoro. L attività di lavoro al terminale si diversifica molto anche a seconda della struttura e dei compiti dell ufficio. In genere è preferibile cercare d evitare la monotonia del lavoro prevedendo un attività più flessibile e mista. Nel caso di lavoro continuo al VDT si è rilevato che è meglio utilizzare pause brevi e frequenti piuttosto che pause lunghe e rare; gli effetti stancanti si riducono e il lavoro prodotto è qualitativamente migliore. Durante le pause è opportuno eseguire esercizi di rilassamento della muscolatura maggiormente impegnata nelle posizioni forzate che sono assunte durante il lavoro al VDT e cioè quella della colonna vertebrale, delle spalle e delle braccia. Condizioni del posto di lavoro 1. Sedile. Dovrebbe essere regolabile in altezza, permettere una regolazione del supporto lombare ed essere stabile (è raccomandabile il tipo girevole a cinque rotelle). 2. Tavolo. Dovrebbe essere costituito da un tavolo specifico regolabile in altezza per permettere un buon adattamento alla conformazione fisica del lavoratore e non dalla comune scrivania da ufficio, che è in genere troppo alta per il tipo di lavoro al VDT. Il tavolo deve avere spazio sufficiente per permettere anche il libero movimento delle gambe, permettere l appoggio dell avambraccio e consentire alla tastiera di raggiungere un altezza pari a quella dei gomiti dell operatore. Altezze superiori o inferiori inducono ad assumere atteggiamenti delle braccia che favoriscono l insorgenza di disturbi muscolo tendinei. 3. Tastiera. Deve essere indipendente dallo schermo, movibile e regolabile in altezza, sufficientemente stabile senza scivolare. È consigliabile collocarla davanti all elemento maggiormente usato, davanti al testo nell attività di digitazione o al video nell attività di dialogo. 4. Portapagine del testo. È raccomandabile la sua sistemazione a distanza uguale a quella dello schermo.

6 6 5. Poggiapiedi. Se il tavolo non è regolabile, può essere utile e riposante utilizzare un poggiapiedi, che possa essere inclinato fino a 20 e sia regolabile in altezza fino a 15 cm. 6. Schermo. Dovrebbe essere collocato a una distanza dagli occhi pari a 70 cm, con altezza pari a quella della direzione normale dello sguardo, che segue una linea quasi orizzontale, con la superficie verticale rispetto al tavolo o lievemente inclinata all indietro. In particolare la posizione verticale è vantaggiosa per ridurre la riflessione della luce da parte di schermi riflettenti. Il video dovrebbe essere inclinabile e girevole almeno per qualche grado (± 10 ). Esempio di buona sistemazione dello schermo Conformemente agli articoli 36 e 37 del Decreto Legislativo del 9 aprile 2008 n. 81, questa scheda in-formativa si integra nel programma di informazione, formazione e addestramento così come definiti nella procedura di sicurezza redatta dal datore di lavoro che prevede la consegna di schede informative, corsi di formazione e di addestramento da impartire presso i luoghi di lavoro, in apposite aule o strutture idoneamente attrezzate, affinché ciascun lavoratore riceva una adeguata informazione sui rischi per la salute e sicurezza sul lavoro connessi alla attività della impresa in generale; sulle procedure che riguardano il primo soccorso, la lotta antincendio, l'evacuazione dei luoghi di lavoro; sui rischi specifici cui è esposto in relazione all'attività svolta, le normative di sicurezza e le disposizioni aziendali in materia; sui pericoli connessi all'uso delle sostanze e dei preparati pericolosi sulla base delle schede dei dati di sicurezza previste dalla normativa vigente e dalle norme di buona tecnica; sulle misure e le attività di protezione e prevenzione adottate. declina ogni responsabilità per possibili errori od omissioni, nonché per eventuali danni risultanti dall uso delle informazioni contenuti nella Scheda Dossier Lavoro. È vietata la riproduzione o la memorizzazione della Scheda Dossier Lavoro anche parziale e su qualsiasi supporto.

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