Il supporto della Cassa depositi e prestiti agli investimenti degli Enti Locali

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Il supporto della Cassa depositi e prestiti agli investimenti degli Enti Locali"

Transcript

1 Il supporto della Cassa depositi e prestiti agli investimenti degli Enti Locali Arezzo, 30 marzo 2006 Cassa depositi e prestiti società per azioni Indice dei contenuti La nuova Organizzazione della CDP La gestione separata e la gestione ordinaria Le innovazioni 2005 I Nuovi Strumenti e Servizi per gli Enti Locali Prestito Flessibile di Scopo Fondo rotativo per la progettualità I programmi di rimodulazione La consulenza Appendice Lista Contatti 2 1

2 Cassa depositi e prestiti S.p.A. Ai sensi dell Articolo 5 del D.L. 239/2003, Cassa depositi e prestiti S.p.A. (CDP) ha assunto la sua attuale veste di Società per Azioni nel dicembre 2003, dopo essere stata un Amministrazione dello Stato sin dalla sua costituzione nel La trasformazione ha comportato la suddivisione dell operatività della CDP in due distinte divisioni, separate sotto il profilo contabile ed organizzativo: la Gestione Ordinaria e la Gestione Separata. 3 Cassa depositi e prestiti S.p.A. L attività di finanziamento dei gestori di servizi pubblici locali e di altre società della specie sarà sviluppata gradualmente con una logica di mercato nell ambito della Gestione Ordinaria. La Gestione Separata rappresenta la continuità dell attività istituzionale della CDP, che si esplica nel finanziamento degli investimenti dello Stato, delle regioni, degli enti locali, degli enti pubblici e degli organismi di diritto pubblico. 4 2

3 CDP - Gestione Separata Il decreto del MEF del 6 ottobre 2004 definisce le condizioni generali ed economiche degli impieghi della gestione separata e ne riafferma la natura di servizio di interesse economico generale: Articolo 10, comma 1 I finanziamenti della gestione separata della CDP costituiscono un servizio di interesse economico generale e, in quanto tali, sono regolati in base a criteri che garantiscono accessibilità, uniformità di trattamento predeterminazione e non discriminazione. 5 I cambiamenti organizzativi La CDP ha intrapreso, già a partire dal 2004, un profondo processo di innovazione, nella struttura organizzativa e nei prodotti, finalizzato a garantire una risposta sempre più efficace alle esigenze della propria clientela istituzionale ed adeguata al contesto operativo in continuo mutamento. Nel corso del 2005, per rafforzare il suo ruolo di principale supporto e riferimento per le politiche di investimento degli enti territoriali, ha istituito due nuove direzioni, la Direzione Gestione e Supporto Politiche di Sviluppo (DGSPS) e la Direzione Infrastrutture e Grandi Opere (DIGO), e un settore interamente dedicato alla gestione delle relazioni con gli Enti Locali e allo sviluppo di nuovi prodotti. Nel 2005 la CDP ha concesso oltre 14 miliardi di euro di finanziamenti per la realizzazione di opere di interesse pubblico, con un incremento di circa il 30% rispetto al

4 Le innovazioni per i finanziamenti agli Enti Locali La CDP, confermando la propria mission ha avviato una generale revisione dell attività di finanziamento agli Enti Locali. La trasformazione ha consentito più flessibilità e tempestività nella determinazione dei tassi, favorendo una maggiore adeguatezza alle condizioni di mercato e alle esigenze degli Enti. Con il 2005 si è realizzato: la revisione dei saggi di interesse è passata su base settimanale; 2 Programmi di rimodulazione (maggio-novembre) di cui il secondo interamente gestito telematicamente; il lancio del Prestito Flessibile (circ. 1263) ; l avvio della sottoscrizione di prestiti obbligazionari offerti in pubblica sottoscrizione; costituzione di un servizio di consulenza per la realizzazione di partenariati pubblico-privato. 7 CDP Struttura organizzativa attuale Aree di staff Risk Management Presidenza e CDA Direzione Generale Amministrazione e Bilancio Legale e Affari Societari Direzione Finanziamenti Pubblici Direzione Finanza Direzione Infrastrutture Grandi Opere Direzione Gestione e Supporto Sviluppo La Direzione Finanziamenti Pubblici (DFP) svolge un attività dedicata al contatto con gli Enti, allo sviluppo di nuovi prodotti, alla concessione ed erogazione di finanziamenti. La Direzione Finanza (DF) si occupa di: strutturazione prodotti, coperture finanziarie e gestione operativa dei rischi, accesso ai mercati, raccolta sul mercato dei capitali presso investitori istituzionali, monitoraggio dei flussi di liquidità, gestione partecipazioni. La Direzione Infrastrutture e Grandi Opere (DIGO) cura la strutturazione di operazioni di finanziamento di opere e progetti infrastrutturali realizzati da soggetti non della P.A.. La Direzione Gestione e Supporto Politiche di Sviluppo (DGSPS) sviluppa e gestisce Fondi Speciali Rotativi e fornisce servizi di consulenza alla P.A. La relazione commerciale con gli Enti è centralizzata nella DFP, con l obiettivo di fornire alla clientela un interlocutore unico e con competenze trasversali sulla gamma dei prodotti. 8 4

5 Cassa depositi e prestiti S.p.A. Raccolta sul mercato dei capitali Raccolta postale FONDI ex L. SPECIALI CDP Finanziamenti Infrastrutture CDP Finanziamenti Pubblici CDP Finanziamenti Pubblici Gestore A Gestore B Gestore C Gestore Stato Regioni Enti locali Enti pubblici Organismi di diritto pubblico appartenenti alla PA (*) Beneficiario A Beneficiario B Beneficiario C (*) Classificati secondo i criteri di contabilità nazionale SEC 95 quali Pubbliche Amministrazioni 9 Segmentazione clientela Al fine di rispondere in maniera mirata alle diverse esigenze degli Enti, la clientela è stata suddivisa in due categorie: Grandi Enti ed Enti. GRANDI ENTI Stato Regioni Province con popolazione > ab. Comuni con popolazione > ab. Enti pubblici Organismi di diritto pubblico ENTI Province con popolazione < ab. Comuni con popolazione < ab 10 5

6 Indice dei contenuti La nuova Organizzazione della CDP La gestione separata e la gestione ordinaria Le innovazioni 2005 I Nuovi Strumenti e Servizi per gli Enti Locali Prestito Flessibile di Scopo Fondo rotativo per la progettualità I programmi di rimodulazione La consulenza Appendice Lista Contatti 11 Prestito Flessibile: unico nel suo genere Si tratta di una modalità di prestito a medio-lungo termine, che consente di contrarre un debito per un ammontare in linea con le esigenze di finanziamento in funzione dello stato di avanzamento lavori. Principali vantaggi della flessibilità: Possibilità di allungare la durata del preammortamento fino a 5 anni Oneri finanziari calcolati solo sulla somma effettivamente erogata Possibilità di riduzione dell importo del finanziamento in relazione all effettiva spesa di investimento Possibilità di rinuncia a costo nullo in caso di non realizzazione dell opera Opzione per trasformare, con cadenza annuale, il tasso d interesse da variabile a fisso 12 6

7 Prestito Flessibile Ambito Soggettivo Il Prestito Flessibile di Scopo sarà inizialmente disponibile per comuni e province a copertura di soli investimenti o piani integrati di investimento. Si può chiedere il finanziamento per la realizzazione di una singola opera oppure di un insieme di opere integrate, ossia funzionalmente e unitariamente orientate alla soddisfazione di una esigenza o di un bisogno (es.: scuola - strada di accesso - palestra ), per i quali siano stati approvati i progetti definitivi/esecutivi. È ammesso il caso in cui l ente beneficiario sia diverso dal pagatore purché il soggetto pagatore sia unico. Per il futuro è intenzione di consentire la fruibilità dello strumento anche ad altri soggetti debitori attualmente non compresi: Regioni e altri soggetti pubblici. 13 Prestito Flessibile di Scopo: LA STRUTTURA Bisogno Ente: Nell anno 2006 nasce per l Ente l esigenza di dare copertura finanziaria alla costruzione di una scuola. Costo di realizzazione stimato: complessivi euro 2, 5 mln Tempo di realizzazione stimato: 4 anni Ipotesi di richieste di erogazioni, in funzione del crono - programma dei lavori stimato, programmate come segue: - 25% nel primo anno (2007) - 25% nel secondo anno (2008) - 25% nel terzo anno (2009) - 25% nel quarto anno (2010) ipotesi di durata ammortamento: 24 anni Risposta Mutuo flessibile Caratteristiche: Finalità: finanziare opere infrastrutturali che richiedono un lungo periodo di realizzazione; Ammontare minimo: 2 milioni di euro; Durata complessiva: massimo 30 anni; Rimborso: secondo un piano unico di ammortamento in relazione alla durata prescelta dal debitore; Durata pre-ammortamento: minimo 1 anno, massimo 5 anni dal 1 gennaio dell anno solare successivo alla stipula; Interessi: inizialmente a tasso variabile con opzione di trasformazione a tasso fisso. 14 7

8 Prestito Flessibile di Scopo: STRUTTURA ESEMPIO: copertura finanziaria alla costruzione di una scuola Le fasi: 1. STIPULA; 2. PRE-AMMORTAMENTO; 3. FINE DEL PERIODO DI UTILIZZO E DEL PRE-AMMORTAMENTO; DATA DI STIPULA 4. AMMORTAMENTO gg/mm/aaaa (15/06/2006) TEMINE DEL PRE- AMMORTAMENTO 31/12/aaaa+4 (31/12/2010) 31/12/aaaa+n (31/12/2034) PERIODO DI UTILIZZO PREAMMORTAMENTO (4 ANNI 6 mesi 15 gg) AMMORTAMENTO (24 ANNI) DURATA COMPLESSIVA DEL CONTRATTO MASSIMA 30 anni (28 anni 6 mesi e 15 gg) 15 stipula Prestito Flessibile di Scopo: LA STIPULA Es :15/06/2006 ISTRUTTORIA: La documentazione per istruttoria è scaricabile dal sito internet della Cdp STIPULA: La procedura per la contrazione del Prestito Flessibile di scopo ricalca quella prevista per il Prestito ordinario di scopo, descritta nella circolare CDP S.p.A. n. 1255/05. In questa fase l ente determina: la durata del pre-ammortamento la durata dell ammortamento l ammontare nominale del prestito. In questa fase viene inoltre fissato il piano unico di ammortamento e lo spread unico vigente nella settimana di perfezionamento del contratto. 16 8

9 stipula Prestito Flessibile di Scopo: FIXING DELLE CONDIZIONI 31/12 del 4 anno solare successivo alla stipula (31/12/2010) Es: 15/06/ gennaio del 1 anno solare successivo alla stipula (01/01/2007) Pre-ammortamento Il finanziamento nasce con una struttura a tasso variabile. Settimanalmente viene determinato lo Spread Unico, ossia la maggiorazione da applicare al parametro di riferimento (Euribor 6 mesi) per la determinazione del tasso di interesse variabile, per ciascuna combinazione di durata del pre-ammortamento e dell ammortamento. 17 Prestito Flessibile di Scopo: MATRICE SPREAD UNICI Condizioni Prestito Flessibile di scopo (*) Quotazioni rinnovate settimanalmente durata scadenza durata scadenza durata scadenza durata scadenza 2 anni (**) 31/12/ anni (**) 31/12/ anni (**) 31/12/ anni (**) 31/12/2011 Durata scadenza scadenza spread unico spread unico spread scadenza spread unico scadenza ammortame contratto contratto unico (%) contratto (%) (%) (%) contratto nto (anni) 5 0,094 31/12/ ,099 31/12/2014 0,109 31/12/ ,104 31/12/2015 0,114 31/12/2016 0,124 31/12/ ,109 31/12/2016 0,119 31/12/2017 0,129 31/12/2018 0,139 31/12/ ,114 31/12/2017 0,124 31/12/2018 0,134 31/12/2019 0,144 31/12/ ,119 31/12/2018 0,129 31/12/2019 0,139 31/12/2020 0,149 31/12/ ,124 31/12/2019 0,134 31/12/2020 0,144 31/12/2021 0,155 31/12/ ,129 31/12/2020 0,139 31/12/2021 0,150 31/12/2022 0,160 31/12/ ,134 31/12/2021 0,145 31/12/2022 0,155 31/12/2023 0,165 31/12/ ,140 31/12/2022 0,150 31/12/2023 0,160 31/12/2024 0,170 31/12/ ,145 31/12/2023 0,155 31/12/2024 0,165 31/12/2025 0,175 31/12/ ,150 31/12/2024 0,160 31/12/2025 0,170 31/12/2026 0,181 31/12/ ,155 31/12/2025 0,165 31/12/2026 0,176 31/12/2027 0,187 31/12/ ,160 31/12/2026 0,171 31/12/2027 0,182 31/12/2028 0,193 31/12/ ,166 31/12/2027 0,177 31/12/2028 0,188 31/12/2029 0,199 31/12/ ,172 31/12/2028 0,183 31/12/2029 0,194 31/12/2030 0,205 31/12/ ,178 31/12/2029 0,189 31/12/2030 0,200 31/12/2031 0,211 31/12/ ,184 31/12/2030 0,195 31/12/2031 0,206 31/12/2032 0,217 31/12/ ,190 31/12/2031 0,201 31/12/2032 0,212 31/12/2033 0,223 31/12/ ,196 31/12/2032 0,207 31/12/2033 0,218 31/12/2034 0,229 31/12/ ,202 31/12/2033 0,213 31/12/2034 0,224 31/12/ ,208 31/12/2034 0,219 31/12/ ,214 31/12/2035 (*) Condizioni valide da: ore 12:00:00 del 17/02/06 a: ore 11:59:59 del 24/02/06 (**) Aumentati del periodo di tempo intercorrente tra la data di stipula del contratto e la fine del medesimo anno solare. 0,218 p.p.a. 18 9

10 Prestito Flessibile di Scopo: COS E IL PIANO UNICO DI AMMORTAMENTO Il Prestito Flessibile prevede il rimborso del capitale in base al Piano Unico di Ammortamento, definito alla stipula del contratto. Il Piano Unico individua in percentuale le quote capitale da corrispondere ad ogni scadenza della rata di ammortamento, indipendentemente dal regime degli interessi o dall andamento del mercato durante il periodo di pre-ammortamento. Ad ogni durata del periodo di ammortamento corrisponde un diverso Piano Unico di ammortamento. 19 Prestito Flessibile di Scopo: LA MATRICE DEL PIANO UNICO DI AMMORTAMENTO D U R A T A A M M O R T A M E N T O SC A D EN Z A R A T A 4 anni 5 anni 6 anni 7 anni 8 anni 9 anni. 24 anni 25 anni 26 anni 27 anni 1 anno-1 semestre 11,81% 9,30% 7,63% 6,43% 5,53% 4,83%. 1,34% 1,26% 1,18% 1,11% 1 anno-2 semestre 12,01% 9,46% 7,75% 6,54% 5,63% 4,92%. 1,38% 1,29% 1,21% 1,14% 2 anno-1 semestre 12,21% 9,61% 7,88% 6,65% 5,72% 5,00%. 1,41% 1,32% 1,24% 1,17% 2 anno-2 semestre 12,40% 9,77% 8,01% 6,76% 5,82% 5,09%. 1,44% 1,35% 1,27% 1,19% 3 anno-1 semestre 12,60% 9,92% 8,14% 6,87% 5,91% 5,17%. 1,47% 1,38% 1,30% 1,22% 3 anno-2 semestre 12,79% 10,08% 8,27% 6,98% 6,01% 5,26%. 1,50% 1,41% 1,33% 1,25% 4 anno-1 semestre 12,99% 10,23% 8,40% 7,09% 6,11% 5,34%. 1,53% 1,44% 1,36% 1,28% 4 anno-2 semestre 13,19% 10,39% 8,53% 7,20% 6,20% 5,43%. 1,56% 1,47% 1,39% 1,31% 5 anno-1 semestre 10,54% 8,66% 7,31% 6,30% 5,51%. 1,60% 1,50% 1,41% 1,33% 5 anno-2 semestre 10,70% 8,78% 7,42% 6,39% 5,60%. 1,63% 1,53% 1,44% 1,36% 6 anno-1 semestre - 8,91% 7,53% 6,49% 5,68%. 1,66% 1,56% 1,47% 1,39% 6 anno-2 semestre - 9,04% 7,64% 6,59% 5,77%. 1,69% 1,59% 1,50% 1,42% 7 anno-1 semestre - - 7,75% 6,68% 5,85%. 1,72% 1,62% 1,53% 1,45% 7 anno-2 semestre - - 7,83% 6,78% 5,94%. 1,75% 1,65% 1,56% 1,47% 8 anno-1 semestre ,87% 6,02%. 1,78% 1,68% 1,59% 1,50% 8 anno-2 semestre ,97% 6,11%. 1,82% 1,71% 1,62% 1,53% 9 anno-1 semestre ,19%. 1,85% 1,74% 1,65% 1,56% 9 anno-2 semestre ,29%. 1,88% 1,77% 1,68% 1,59% anno-2 semestre ,82% 2,68% 2,55% 2,42% T OT A LE 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 20 10

11 Prestito Flessibile di Scopo: PIANO UNICO DI AMMORTAMENTO nominale 2, 5 mln di euro importo nominale euro 2,5 mln Quota Data capitale in Quota capitale scadenza percentual in valore N. rata rata e assoluto 1 30/06/2011 1,34% , /12/2011 1,38% , /06/2012 1,41% , /12/2012 1,44% , /06/2013 1,47% , /12/2013 1,50% , /06/2014 1,53% , /12/2014 1,56% , /06/2015 1,60% , /12/2034 2,82% ,00 totale 100% ,00 Le quote capitale da restituire saranno pari al prodotto tra il valore numerico inserito in percentuale nella tabella del Piano Unico di Ammortamento e l importo nominale del prestito (ovvero l importo nominale ridotto). 21 Prestito Flessibile di Scopo: IL PRE-AMMORTAMENTO Periodo di utilizzo 15/06/2006 stipula 30/11/2010 Inizio ammortamento (1/01/2011) Pre-ammortamento Durante il periodo di pre-ammortamento l ente paga semestralmente (31 luglio, 31 gennaio) gli interessi di pre-ammortamento solo sulle somme effettivamente erogate. Nell ambito del periodo di preammortamento si definisce un periodo di utilizzo, che inizia dalla data di stipula del contratto e termina il 30 novembre precedente la data di fine periodo di preammortamento e durante il quale l ente potrà richiedere erogazioni e prendere le proprie decisioni sul regime di interessi applicabile

12 Prestito Flessibile di Scopo: IL PRE-AMMORTAMENTO e l opzione di conversione tasso fisso Cos è? L esercizio dell opzione di conversione tasso fisso Su tutte le somme erogate e non opzionate fino a quel momento, per un minimo di ,00, durante il periodo di utilizzo (con esclusione dell ultimo anno di pre-ammortamento), l ente ha la possibilità di variare la struttura di tasso, passando dal tasso variabile al tasso fisso finanziariamente equivalente, per la durata residua del pre-ammortamento e dell intero ammortamento. Il calcolo degli interessi a Tasso Fisso avviene in termini di: Quando? Tasso Interest Rate Swap (IRS) + Spread Unico definito alla stipula del contratto Entro il 30 novembre di ogni anno solare. L esercizio dell opzione avviene dietro formale richiesta dell ente indirizzata alla CDP S.p.A. e diviene effettiva a partire dal 1 gennaio dell anno successivo all es ercizio stesso. 23 Prestito Flessibile di Scopo: IL PRE-AMMORTAMENTO e l opzione di inizio ammortamento L esercizio dell opzione di inizio ammortamento Cos è? Su tutte le somme erogate e/o da erogare non oggetto di precedenti opzioni a tasso fisso, l ente ha la facoltà di variare la struttura di tasso, passando dal tasso variabile al tasso fisso finanziariamente equivalente per l intero periodo d ammortamento. Quando? Entro la scadenza del periodo di utilizzo (30 novembre dell ultimo anno del periodo di pre-ammortamento). L esercizio dell opzione avviene dietro formale richiesta dell ente indirizzata alla CDP e diviene effettiva a partire dal 1 gennaio dell anno successivo all esercizio stesso

13 Prestito Flessibile di Scopo FACOLTA AL TERMINE PERIODO UTILIZZO IMPORTO DEL PRESTITO Confronto tra capitale erogato (E) e importo nominale (N) PREAMMORTAMENTO E PERIODO DI UTILIZZO Ricognizione su: AMMORTAMENTO DELEGAZIONE DI PAGAMENTO Esercizio dell opzione a tasso fisso E=N E=0 E<N Nessuno Parziale Totale In ammortamento l ammontare complessivamente erogato rinuncia a costo nullo (non realizzabilità dell opera) 3 ALTERNATIVE : 1. RIDUZIONE AUTOMATICA 2. CONVERSIONE TOTALE 3. CONVERSIONE PARZIALE Calcolo interessi di ammort. a TV Calcolo interessi di ammort. a TV su erogato non opzionato e TF su erogato opzionato 25 Calcolo interessi di ammort. TF Prestito Flessibile di Scopo FACOLTA AL TERMINE PERIODO UTILIZZO: 1. LA RIDUZIONE AUTOMATICA LA RIDUZIONE AUTOMATICA A COSTO NULLO Per beneficiare della riduzione automatica a costo nullo l ente deve inviare a CDP una certificazione attestante che la somma già erogata è comunque sufficiente a realizzare l opera (oppure che a tal fine utilizzerà anche altri fondi presenti nel proprio bilancio, con la tassativa esclusione di fondi derivanti da eventuali altri finanziamenti contratti successivamente con altri istituti per lo stesso scopo). LA RIDUZIONE AUTOMATICA CON INDENNIZZO DI MANCATO UTILIZZO In assenza di tale certificazione CDP procederà ad una riduzione automatica applicando un indennizzo di mancato utilizzo. In entrambi i casi, la Somma Prestata sarà pari all importo effettivamente erogato e le rate di ammortamento verranno calcolate solo su tale importo

14 Prestito Flessibile di Scopo FACOLTA AL TERMINE PERIODO UTILIZZO: 2. LA CONVERSIONE L ente che non ha erogato l intero importo del prestito, può chiedere espressamente la concessione di un periodo di utilizzo aggiuntivo, coincidente con tutto il periodo di ammortamento. In tale periodo l ente può avvalersi della facoltà di richiedere la messa a disposizione di: un importo pari alla differenza tra l importo nominale e quello erogato (conversione totale). un importo inferiore alla differenza tra l importo nominale e quello erogato (conversione parziale). In entrambi i casi anche l importo convertito si sommerà a quello già erogato costituendo la Somma Prestata, cioè l'importo che andrà in ammortamento alla data prestabilita. Sulle somme convertite e non ancora erogate nel periodo di ammortamento maturano interessi attivi calcolati come per i mutui ordinari della Cassa Depositi e Prestiti (Euribor 6 mesi). 27 Prestito Flessibile di Scopo AMMORTAMENTO PREAMMORTAMENTO E PERIODO DI UTILIZZO AMMORTAMENTO L ammortamento è pari ad un numero intero di anni solari (dal 1 gennaio al 31 dicembre), non inferiore alla durata del periodo di pre-ammortamento aumentata di 2 anni e, comunque, non inferiore a 4 anni. Il rimborso del capitale avviene in base al Piano Unico di Ammortamento, già definito alla stipula del contratto. 1. TIPOLOGIA DI AMMORTAMENTO Le Quote Capitale per il Periodo di Ammortamento sono linearmente crescenti al trascorrere del tempo (ammortamento alla francese). Ad ogni durata del periodo di ammortamento corrisponde un piano unico di ammortamento (da applicare a tutte le erogazioni). 2. CALCOLO DEGLI INTERESSI Gli interessi di ammortamento sono calcolati a tasso variabile e/o fisso a seconda dell esercizio delle opzioni nel periodo di pre-ammortamento. eur Piano unico di ammortamento su 100 euro di ammontare nominale su 3 ipotesi di durata di ammortamento n rata 5 anni 10 anni 20 anni 3. PERIODICITA RATE Il pagamento delle rate di ammortamento avviene su base semestrale (il 30/6 ed il 31/12)

15 Indice dei contenuti La nuova Organizzazione della CDP La gestione separata e la gestione ordinaria Le innovazioni 2005 I Nuovi Strumenti e Servizi per gli Enti Locali Prestito Flessibile di Scopo Fondo rotativo per la progettualità I programmi di rimodulazione La consulenza Appendice Lista Contatti 29 Fondo per la Progettualità Finalità e Dotazione La L. 549/95, successivamente modificata dall art. 70 L.Fin.289/02, ha istituito presso CDP il Fondo Rotativo per la Progettualità 400 mln Quota A 30% Quota B 42% Quota C 7% Quota D 21% 120 Mln Interventi Straordinari art. 80 L. Fin. 03 Piano straordinario edifici scolastici 168 Mln Aree depresse Progetti comunitari 28 Mln Infrastrutture Legge Obiettivo 84 Mln Non Riservata Gestione Accentrata in CDP S.p.A. Destinazione della dotazione iniziale con riparto per finalità Meccanismo rotativo d accesso 30 15

16 Fondo per la Progettualità Ambito Soggettivo Amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo Regioni e Province Autonome Province Comuni ed Unioni di Comuni Comunità Montane,Isolane o di Arcipelago Città Metropolitane Enti Pubblici (consorzi,università, ACER/ATER) Enti locali Sono esclusi: Consorzi misti (pubblico-privato) Società per Capitali Gestori Servizi Pubblica Utilità 31 Fondo per la Progettualità Ambito Oggettivo Spese finalizzate a: studi per l individuazione del quadro bisogni ed esigenze; studi di fattibilità; redazione progetti preliminari, definitivi, esecutivi; esperimento di concorsi di idee e progettazione. Spese non finanziabili: spese per utilizzo risorse interne (spese correnti); spese per predisporre e pubblicare bandi di gara; studi di fattibilità per la costituzione di STU; 32 16

17 Fondo per la Progettualità Ambito Oggettivo Spese finanziabili Fasi di studio FASE 1 Studi per l individuazione del quadro dei bisogni e delle esigenze Documenti preparatori dei concorsi di idee FASE 2 Studi di fattibilità Fasi di progettazione FASE 3 Documenti componenti i progetti preliminari Documenti preparatori e premio di concorsi di progettazione preliminare FASE 4 Documenti componenti i progetti definitivi Documenti preparatori e premio dei concorsi di progettazione definitiva FASE 5 Documenti componenti i progetti esecutivi 33 Fondo per la Progettualità Soglie di accesso Limiti su quote B, C, D in termini di valore progetto comuni < 5000 ab.ti: min ; min per tutti altri beneficiari; ammontare massimo 10% del valore lavori e forniture. N.B.: Nel caso di insieme di opere, almeno una deve superare la soglia 34 17

18 Fondo per la Progettualità Procedura Documentazione Base Domanda sottoscritta dal RUP (allegato C) Delibera di assunzione anticipazione (allegato D) La CDP ha facoltà di richiedere eventuali integrazioni istruttorie 35 Procedura (segue) Per richieste di finanziamento per progettazione preliminare con importo inferiore a 4 milioni (Documentazione Base) Studio di fattibilità e dichiarazione di sua formale approvazione (allegato F) 36 18

19 Procedura (segue) Per richieste di finanziamento per progettazione preliminare con importo superiore a 4 milioni (Documentazione Base) Studio di fattibilità valutato positivamente, con parere motivato, dal Nucleo di Valutazione Regionale. Provvedimento del presidente della regione che certifichi la compatibilità dell opera con gli indirizzi della programmazione regionale. 37 Fondo per la Progettualità Termini e condizioni generali Periodo Erogazione Entro 12 mesi dalla concessione (1 fase) Entro 18 mesi dalla concessione (+ fasi) Riduzione Tasso d interesse Commissioni Durata anticipazione Operata d ufficio allo scadere del termine di erogazione A carico dello Stato Nessuna Massimo 3 anni dalla data della prima erogazione Rimborso Entro 60 gg. dal perfezionamento della provvista finanziaria necessaria alla progettazione e/o alla realizzazione dell investimento, in un unica soluzione Mediante assunzione di un mutuo CDP a 5 anni; Mediante addebito in conto del mutuo CDP di finanziamento dell opera 38 19

20 Indice dei contenuti La nuova Organizzazione della CDP La gestione separata e la gestione ordinaria Le innovazioni 2005 I Nuovi Strumenti e Servizi per gli Enti Locali Prestito Flessibile di Scopo Fondo rotativo per la progettualità I programmi di rimodulazione La consulenza Appendice Lista Contatti 39 Finalità dei Programmi di Rimodulazione Attraverso l offerta su base ricorrente di Programmi di Rimodulazione CDP intende fornire agli Enti l opportunità di: gestire in modo attivo il proprio indebitamento; trarre vantaggio dal livello dei tassi di interesse riposizionando le rate del servizio del debito a livelli in linea con le condizioni del mercato corrente; rispondere ai criteri di convenienza economico-finanziaria; recuperare risorse finanziarie; modificare la durata del debito adeguandola alle proprie esigenze attraverso una modalità semplice e trasparente; modificare la struttura del debito tra tasso fisso/variabile, senza ricorrere a strumenti derivati; non interrompere l attività interessati. di erogazione sui finanziamenti 40 20

21 Programmi di Rimodulazione Gestione Telematica Alla luce dell esperienza maturata, con la rimodulazione II/05, CDP ha introdotto una notevole innovazione procedurale. Per consentire una gestione più flessibile delle fasi di valutazione, analisi e adesione CDP ha creato nel proprio sito una apposita procedura telematica con accesso riservato ad ogni singolo ente destinatario dell offerta. Tale procedura attraverso una serie di finestre sequenziali consente di visualizzare le posizioni rimodulabili, effettuare delle simulazioni sulle variazioni della rate, selezionare tipologie di durata e tasso di interesse, stampare i contratti e l elenco delle posizioni prescelte. Attraverso il collegamento all ambiente dedicato alla gestione personalizzata del proprio debito l Ente è in grado di ottenere tutti i parametri di valutazione con la trasparenza e predeterminazione tipica delle offerte CDP 41 Indice dei contenuti La nuova Organizzazione della CDP La gestione separata e la gestione ordinaria Le innovazioni 2005 I Nuovi Strumenti e Servizi per gli Enti Locali Prestito Flessibile di Scopo Fondo rotativo per la progettualità I programmi di rimodulazione La Consulenza Appendice Lista Contatti 42 21

22 Direzione Gestione e Supporto Politiche di Sviluppo Attività di supporto alle Amministrazioni Pubbliche in un ottica di sviluppo, rafforzamento e razionalizzazione della loro capacità d investimento La consulenza si configura: - economico-finanziaria: valutazione di Business Plan, analisi di cash flow,supporto alle analisi di mercato, analisi dei rischi, valutazione analisi costi benefici - giuridico-amministrativa: verifica procedure amministrative, allocazione dei rischi, elaborazione di schemi di contratti e concessioni, analisi e verifica strutturazioni societarie 43 Richiesta servizi di consulenza 44 22

23 Richiesta servizi di consulenza Modulo Richiesta Servizi di Consulenza 45 Contatti Consulenza Bernardo BINI SMAGHI Responsabile DGSPS Tel.: Fax: Ermanno CATELLA Tel.: Fax: Maria R. NUZZO Tel.: Fax:

24 Supporto e assistenza - Riferimenti utili Numero verde Indirizzo assistenza info.prestiti@cassaddpp.it Web 47 Gianluca MANCA Gestore Grandi Relazioni Tel.: gianluca.manca@cassaddpp.it REGIONI Contatti Grandi Enti Luca SILLA Responsabile Gestori Grandi Enti Tel.: luca.silla@cassaddpp.it PROVINCE, COMUNI, ALTRI ENTI Tatiana DI TELLA Gestore Centro Tel.: tatiana.ditella@cassaddpp.it Giancarlo AZZOLIN Gestore Nord Tel.: giancarlo.azzolin@cassaddpp.it Fabio MAISTO Gestore Sud Tel.: fabio.maisto@cassaddpp.it Tiberio Gracco SPINELLI Gestore Centro Tel.: tiberio.spinelli@cassaddpp.it Fabio MAISTO ad interim Gestore Sud Tel.: fabio.maisto@cassaddpp.it Marco VILLANI Gestore Nord-Est Tel.: marco.villani@cassaddpp.it Cristian VIRGILI Gestore Nord-Ovest Tel.: cristian.virgili@cassaddpp.it 24

25 Contatti Assistenza Enti Stefano MARZULLI Responsabile Assistenza Clienti ad interim Fabrizio ALESSE Assistenza Clienti Basilicata Calabria Campania Tel.: Massimo CUNTO Assistenza Clienti Puglia Sardegna Sicilia Tel.: Anna DARI Assistenza Clienti Area Centro Tel.: Maria Rita STEFANO Assistenza Clienti Area Nord Tel.:

Indice dei contenuti. La nuova Organizzazione della CDP. I Nuovi Strumenti e Servizi per gli Enti Locali. Appendice Lista Contatti

Indice dei contenuti. La nuova Organizzazione della CDP. I Nuovi Strumenti e Servizi per gli Enti Locali. Appendice Lista Contatti Indice dei contenuti La nuova Organizzazione della CDP La gestione separata e la gestione ordinaria Le innovazioni 2005 I Nuovi Strumenti e Servizi per gli Enti Locali Prestito Flessibile di Scopo Fondo

Dettagli

Decorrenza dell ammortamento fissata al primo gennaio del terzo anno solare successivo a quello della data di perfezionamento;

Decorrenza dell ammortamento fissata al primo gennaio del terzo anno solare successivo a quello della data di perfezionamento; Direzione Finanza 2015 07074/024 Area Bilancio Ufficio Finanziamenti CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. Cronologico 91 approvata il 11 dicembre 2015 DETERMINAZIONE: MUTUO DI EURO 1.999.996,00

Dettagli

Direzione Finanza 2015 05387/024 Area Bilancio Ufficio Finanziamenti CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

Direzione Finanza 2015 05387/024 Area Bilancio Ufficio Finanziamenti CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE Direzione Finanza 2015 05387/024 Area Bilancio Ufficio Finanziamenti CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. Cronologico 61 approvata il 4 novembre 2015 DETERMINAZIONE: MUTUO DI EURO 5.785.000,00

Dettagli

Direzione Finanza 2015 06679/024 Area Bilancio Ufficio Finanziamenti CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

Direzione Finanza 2015 06679/024 Area Bilancio Ufficio Finanziamenti CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE Direzione Finanza 2015 06679/024 Area Bilancio Ufficio Finanziamenti CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. Cronologico 84 approvata il 3 dicembre 2015 DETERMINAZIONE: MUTUO DI EURO 200.000,00

Dettagli

Direzione Finanza 2015 06779/024 Area Bilancio Ufficio Finanziamenti CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

Direzione Finanza 2015 06779/024 Area Bilancio Ufficio Finanziamenti CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE Direzione Finanza 2015 06779/024 Area Bilancio Ufficio Finanziamenti CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. Cronologico 86 approvata il 9 dicembre 2015 DETERMINAZIONE: MUTUO DI EURO 688.990,96

Dettagli

Direzione Finanza 2015 05876/024 Area Bilancio Ufficio Finanziamenti CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

Direzione Finanza 2015 05876/024 Area Bilancio Ufficio Finanziamenti CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE Direzione Finanza 2015 05876/024 Area Bilancio Ufficio Finanziamenti CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. Cronologico 68 approvata il 19 novembre 2015 DETERMINAZIONE: MUTUO DI EURO 1.000.000,00

Dettagli

Direzione Finanza 2015 07168/024 Area Bilancio Ufficio Finanziamenti CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

Direzione Finanza 2015 07168/024 Area Bilancio Ufficio Finanziamenti CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE Direzione Finanza 2015 07168/024 Area Bilancio Ufficio Finanziamenti CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. Cronologico 95 approvata il 17 dicembre 2015 DETERMINAZIONE: MUTUI PER COMPLESSIVI EURO

Dettagli

I programmi di rimodulazione per gli Enti Locali

I programmi di rimodulazione per gli Enti Locali I programmi di rimodulazione per gli Enti Locali Forum ABI: Banche e PA 2012 Roma, 23 febbraio 2012 Indice Pag. L indebitamento degli Enti Locali 3 CDP e la gestione del debito degli Enti Locali 5 I prestiti

Dettagli

Rimodulazione maggio 2006: una nuova opportunità per gli Enti Locali

Rimodulazione maggio 2006: una nuova opportunità per gli Enti Locali Rimodulazione maggio 2006: una nuova opportunità per gli Enti Locali Roma, 8 maggio 2006 Cassa depositi e prestiti società per azioni Indice dei contenuti Rimodulazione Prestiti CDP maggio 2006 Finalità

Dettagli

ALLEGATO A CAPITOLATO SPECIALE. Espletamento dei servizi finanziari relativi alla concessione di due mutui

ALLEGATO A CAPITOLATO SPECIALE. Espletamento dei servizi finanziari relativi alla concessione di due mutui CAPITOLATO SPECIALE Espletamento dei servizi finanziari relativi alla concessione di due mutui Art. 1 Oggetto Oggetto del presente capitolato è la regolamentazione delle condizioni per l espletamento di

Dettagli

Cassa depositi e prestiti società per azioni

Cassa depositi e prestiti società per azioni Roma, 5 maggio 2006 Cassa depositi e prestiti società per azioni CIRCOLARE N. 1265 Oggetto: Conversione, ai sensi dell articolo 41, comma 2, della legge 28 dicembre 2001, n. 448, dei prestiti concessi

Dettagli

DELIBERAZIONE N. DEL. Rinegoziazione dei prestiti concessi da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. in favore della Regione Lazio.

DELIBERAZIONE N. DEL. Rinegoziazione dei prestiti concessi da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. in favore della Regione Lazio. REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 210 06/05/2015 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 6972 DEL 04/05/2015 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: PROGRAM. ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO Area: TRIBUTI,

Dettagli

il medesimo art. 204, al comma 1, fissa la percentuale del limite di indebitamento degli enti locali al 10% a decorrere dall anno 2015;

il medesimo art. 204, al comma 1, fissa la percentuale del limite di indebitamento degli enti locali al 10% a decorrere dall anno 2015; PROPOSTA DI DELIBERAZIONE OGGETTO: Rinegoziazione dei prestiti concessi alle Province e alle Città Metropolitane dalla Cassa Depositi e Prestiti società per azioni, ai sensi dell art. 1, comma 430, della

Dettagli

La nuova Circolare CDP n. 1280 del 27 giugno 2013. Roadshow settembre-novembre 2013

La nuova Circolare CDP n. 1280 del 27 giugno 2013. Roadshow settembre-novembre 2013 La nuova Circolare CDP n. 1280 del 27 giugno 2013 Roadshow settembre-novembre 2013 1 Indice Pag. Scenario di riferimento Enti Locali 3 La nuova Circolare CDP n. 1280 4 Le nuove schede istruttorie 6 Cassa

Dettagli

180 2 0 - DIREZIONE RAGIONERIA - SETTORE CONTABILITA' E FINANZA Proposta di Deliberazione N. 2015-DL-165 del 22/05/2015

180 2 0 - DIREZIONE RAGIONERIA - SETTORE CONTABILITA' E FINANZA Proposta di Deliberazione N. 2015-DL-165 del 22/05/2015 180 2 0 - DIREZIONE RAGIONERIA - SETTORE CONTABILITA' E FINANZA Proposta di Deliberazione N. 2015-DL-165 del 22/05/2015 RINEGOZIAZIONE DI N. 201 MUTUI CASSA DEPOSITI E PRESTITI, AI SENSI ART. 1, COMMA

Dettagli

DISEGNO DI LEGGE DI INIZIATIVA DELLA GIUNTA

DISEGNO DI LEGGE DI INIZIATIVA DELLA GIUNTA REGIONE BASILICATA DISEGNO DI LEGGE DI INIZIATIVA DELLA GIUNTA Bilancio di Previsione pluriennale per il triennio 2015-2017. Potenza, Dicembre 2014 * * * * * * * * * * Articolo 1 Stato di Previsione dell

Dettagli

INFORMATIVA MUTUI CASA.19/10/2015 Ultimo aggiornamento 19/10/2015

INFORMATIVA MUTUI CASA.19/10/2015 Ultimo aggiornamento 19/10/2015 FLESSIBILE INFORMATIVA ALLA CLIENTELA PRIVATA SUI MUTUI IPOTECARI PER L ACQUISTO DELL ABITAZIONE PRINCIPALE DISPOSIZIONI DI VIGILANZA DELLA BANCA D ITALIA IN TEMA DI TRASPARENZA Il presente documento riporta

Dettagli

Pagamento dei debiti della PA!

Pagamento dei debiti della PA! Pagamento dei debiti della PA L intervento della CDP SpA Forum Banche e PA 2014 Roma 30 Ottobre 2014 I debiti della PA: stima e pagamenti 2013/2014 Banca d Italia Indebitamento commerciale della PA 75Mld

Dettagli

COMUNE DI CALVANICO CAPITOLATO SPECIALE

COMUNE DI CALVANICO CAPITOLATO SPECIALE COMUNE DI CALVANICO Procedura aperta, per l individuazione di un istituto mutuante con il quale stipulare un contratto di mutuo a tasso fisso finalizzato al finanziamento di debiti fuori bilancio, per

Dettagli

BILANCIO DI PREVISIONE PLURIENNALE PER IL TRIENNIO 2016/2018" IL CONSIGLIO REGIONALE ha approvato. IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE Promulga

BILANCIO DI PREVISIONE PLURIENNALE PER IL TRIENNIO 2016/2018 IL CONSIGLIO REGIONALE ha approvato. IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE Promulga 770 N. 6 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA - 9-2-2016 Parte I Legge Regionale 9 febbraio 2016, n. 4 BILANCIO DI PREVISIONE PLURIENNALE PER IL TRIENNIO 2016/2018" IL CONSIGLIO REGIONALE ha

Dettagli

Mutuo dedicato all acquisto, costruzione, ristrutturazione e ampliamento di immobili ad uso abitativo (anche non Prima Casa).

Mutuo dedicato all acquisto, costruzione, ristrutturazione e ampliamento di immobili ad uso abitativo (anche non Prima Casa). Foglio Comparativo con le informazioni generali dei Mutui casa rientranti nella gamma Mutui Facile aggiornamento n 56 del 1 Luglio 2015 LE AGEVOLAZIONI SUL TASSO E ALTRE CONDIZIONI RISERVATE AI SOCI (consumatori)

Dettagli

INFORMATIVA MUTUI CASA. 01 ottobre 2013 Ultimo aggiornamento 01 ottobre 2013

INFORMATIVA MUTUI CASA. 01 ottobre 2013 Ultimo aggiornamento 01 ottobre 2013 INFORMATIVA ALLA CLIENTELA PRIVATA SUI MUTUI IPOTECARI PER L ACQUISTO DELL ABITAZIONE PRINCIPALE DISPOSIZIONI DI VIGILANZA DELLA BANCA D ITALIA IN TEMA DI TRASPARENZA Il presente documento riporta le informazioni

Dettagli

CHIROGRAFARIO A IMPRESE A TASSO VARIABILE

CHIROGRAFARIO A IMPRESE A TASSO VARIABILE Data 25/07/2011 CHIROGRAFARIO A IMPRESE A TASSO VARIABILE INFORMAZIONI SULLA BANCA NFORMAZIONI SULLA BANCA Banca Popolare Sant Angelo Corso Vittorio Emanuele n. 10-92027 - Licata (AG) Tel.: 0922 860223

Dettagli

IL CONSIGLIO REGIONALE ha approvato. IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE Promulga

IL CONSIGLIO REGIONALE ha approvato. IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE Promulga Parte I N. 4 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA - 31-1-2015 253 Parte I LEGGI, DECRETI E REGOLAMENTI DELLA REGIONE Legge Regionale 27 gennaio 2015, n. 6 BILANCIO DI PREVISIONE PLURIENNALE

Dettagli

Assolombarda e Mediocredito Italiano

Assolombarda e Mediocredito Italiano AGGIORNATO AL 8 LUGLIO 2010 Assolombarda e Mediocredito Italiano Pag. 1. Riequilibrio Finanziario Finanziamento a medio termine finalizzato al sostegno di programmi di riequilibrio finanziario delle imprese,

Dettagli

Caratteristiche e rischi tipici comuni a tutte le tipologie di mutui ipotecari

Caratteristiche e rischi tipici comuni a tutte le tipologie di mutui ipotecari INFORMAZIONI GENERALI SULLE DIVERSE TIPOLOGIE DI MUTUI IPOTECARI (Decreto legge n. 185/08 Misure per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa) Informazioni sulla Banca CASSA DI RISPARMIO DI

Dettagli

Prestiti Ordinari: La Gestione dei Residui

Prestiti Ordinari: La Gestione dei Residui Prestiti Ordinari: La Gestione dei Residui Roadshow aprile-maggio 2012 Indice CDP e la gestione del debito degli Enti Locali 3 Pag. La gestione dei residui non erogati 8 La trasformazione in prestito flessibile

Dettagli

Nome e cognome/ragione sociale Sede (indirizzo) Telefono e e-mail

Nome e cognome/ragione sociale Sede (indirizzo) Telefono e e-mail INFORMAZIONI SULLA BANCA Cassa di Risparmio di Cento S.p.A. Sede Legale e Direzione generale: Via Matteotti 8/B - 44042 CENTO (FE) Tel. 051 6833111 - Fax 051 6833237 CODICE FISCALE, PARTITA IVA e Numero

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 32 DEL 20-04-1985 REGIONE LOMBARDIA. Promozione di interventi agevolati di edilizia residenziale.

LEGGE REGIONALE N. 32 DEL 20-04-1985 REGIONE LOMBARDIA. Promozione di interventi agevolati di edilizia residenziale. Legge 1985032 Pagina 1 di 9 LEGGE REGIONALE N. 32 DEL 20-04-1985 REGIONE LOMBARDIA Promozione di interventi agevolati di edilizia residenziale. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LOMBARDIA N. 17

Dettagli

PROSPETTO INFORMATIVO EUROPEO STANDARDIZZATO

PROSPETTO INFORMATIVO EUROPEO STANDARDIZZATO PROSPETTO INFORMATIVO EUROPEO STANDARDIZZATO Questo prospetto informativo è parte integrante del Codice volontario di condotta in materia di informativa precontrattuale relativa ai contratti di mutuo destinati

Dettagli

Dinamica indebitamento

Dinamica indebitamento 2.7 DINAMICA E COSTO DELL INDEBITAMENTO, STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI La tabella sottostante riporta l indebitamento globale del Comune, suddiviso per soggetto finanziatore e tipologia di contratto, con

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. Istituzione del prestito d onore per laureati N. 5336. d iniziativa del deputato CROLLA

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. Istituzione del prestito d onore per laureati N. 5336. d iniziativa del deputato CROLLA Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 5336 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato CROLLA Istituzione del prestito d onore per laureati Presentata il 3 luglio 2012 ONOREVOLI

Dettagli

Circolare CDP S.p.A. 25 novembre 2005, n. 1263

Circolare CDP S.p.A. 25 novembre 2005, n. 1263 Circolare CDP S.p.A. 25 novembre 2005, n. 1263 Condizioni per la concessione del Prestito Flessibile (Testo integrato con le modifiche del 12 dicembre 2005, pubblicate in G.U. n. 295 Parte Seconda del

Dettagli

Direzione Finanza 2015 07155/024 Area Bilancio Ufficio Finanziamenti CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

Direzione Finanza 2015 07155/024 Area Bilancio Ufficio Finanziamenti CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE Direzione Finanza 2015 07155/024 Area Bilancio Ufficio Finanziamenti CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. Cronologico 93 approvata il 16 dicembre 2015 DETERMINAZIONE: MUTUO DI EURO 7.667.710,78

Dettagli

Cod. Fisc. e Part. IVA, iscritta all albo di cui all articolo 13 del decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385, in persona In qualità di

Cod. Fisc. e Part. IVA, iscritta all albo di cui all articolo 13 del decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385, in persona In qualità di SCHEMA DI CONVENZIONE per la regolamentazione della gestione ed erogazione delle agevolazioni in abbuono interessi in favore degli imprenditori del settore agricolo beneficiari degli aiuti previsti dalla

Dettagli

PROSPETTO INFORMATIVO EUROPEO STANDARDIZZATO

PROSPETTO INFORMATIVO EUROPEO STANDARDIZZATO PROSPETTO INFORMATIVO EUROPEO STANDARDIZZATO Questo documento non costituisce un offerta al pubblico. Le informazioni in esso contenute sono riportate in buona fede e costituiscono un esatta riproduzione

Dettagli

Archivio documenti CDP S.p. A.: CIR125720050429.doc Provvedimento pubblicato in G.U. n. 106 Parte Seconda del 9 maggio 2005 1 / 6

Archivio documenti CDP S.p. A.: CIR125720050429.doc Provvedimento pubblicato in G.U. n. 106 Parte Seconda del 9 maggio 2005 1 / 6 Circolare CDP S.p.A. 29 aprile 2005, n. 1257 PARTE I Rinegoziazione, ai sensi dell articolo 5 del decreto legge 27 ottobre 1995 n. 444, convertito con modificazioni dalla legge 20 dicembre 1995, n. 539,

Dettagli

Cassa Lombarda S.p.A. Pagina 1 di 5

Cassa Lombarda S.p.A. Pagina 1 di 5 Cassa Lombarda S.p.A. Pagina 1 di 5 INFORMAZIONI EUROPEE SUL CREDITO AI CONSUMATORI 1. Identità e contatti del finanziatore/intermediario del Finanziatore Indirizzo Telefono Email Fax to web CASSA LOMBARDA

Dettagli

Mutuo dedicato all acquisto, costruzione, ristrutturazione e ampliamento di immobili ad uso abitativo (anche non Prima Casa).

Mutuo dedicato all acquisto, costruzione, ristrutturazione e ampliamento di immobili ad uso abitativo (anche non Prima Casa). Foglio Comparativo con le informazioni generali dei Mutui casa rientranti nellaa Mutui Facile aggiornamento n 55 del 04/02/2013 Per le condizioni economiche non contenute nel presente si rinvia al Foglio

Dettagli

Parte I LEGGI, DECRETI E REGOLAMENTI DELLA REGIONE

Parte I LEGGI, DECRETI E REGOLAMENTI DELLA REGIONE Parte I N. 14 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA - 30-4-2014 2399 Parte I LEGGI, DECRETI E REGOLAMENTI DELLA REGIONE Legge Regionale 30 aprile 2014, n. 9 BILANCIO DI PREVISIONE PER L ESERCIZIO

Dettagli

Situazione indebitamento al 31.12.2009

Situazione indebitamento al 31.12.2009 Situazione indebitamento al 31.12.2009 Situazione indebitamento al 31.12.2009 A cura del Servizio Credito dell Assessorato della Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del Territorio Cagliari, Dicembre

Dettagli

NOTA TECNICA. Oggetto: Programma Rinegoziazione Enti Locali 2014.

NOTA TECNICA. Oggetto: Programma Rinegoziazione Enti Locali 2014. NOTA TECNICA Oggetto: Programma Rinegoziazione Enti Locali 2014. Cassa depositi e prestiti società per azioni (di seguito CDP ) rende nota con la presente comunicazione la propria disponibilità alla rinegoziazione

Dettagli

Mutuo Facile a tasso fisso e rata costante crescente

Mutuo Facile a tasso fisso e rata costante crescente DENOMINAZIONE Mutuo Facile a tasso variabile e rata costante indicizzato Euribor Mutuo Facile a tasso variabile e rata costante indicizzato BCE Mutuo Facile a tasso fisso e rata costante Mutuo Facile a

Dettagli

PROSPETTO INFORMATIVO EUROPEO STANDARDIZZATO

PROSPETTO INFORMATIVO EUROPEO STANDARDIZZATO PROSPETTO INFORMATIVO EUROPEO STANDARDIZZATO Questo prospetto informativo è parte integrante del Codice volontario di condotta in materia di informativa precontrattuale relativa ai contratti di mutuo destinati

Dettagli

CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE OFFERTE. Criteri di valutazione dell'offerta tecnica n.

CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE OFFERTE. Criteri di valutazione dell'offerta tecnica n. Allegato "C" CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE OFFERTE La gara sarà aggiudicata secondo il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa ai sensi dell'art. 83, del D.Lgs. 163/2006. I parametri di valutazione

Dettagli

Cassa depositi e prestiti società per azioni CIRCOLARE N. 1271

Cassa depositi e prestiti società per azioni CIRCOLARE N. 1271 Roma, 30 novembre 2007 Cassa depositi e prestiti società per azioni CIRCOLARE N. 1271 Oggetto: Condizioni generali relative ai contratti di prestito ordinario di scopo senza preammortamento, ad erogazione

Dettagli

Microcredito. La soluzione di Intesa Sanpaolo per il microcredito imprenditoriale

Microcredito. La soluzione di Intesa Sanpaolo per il microcredito imprenditoriale Microcredito La soluzione di Intesa Sanpaolo per il microcredito imprenditoriale Gennaio 2016 Normativa relativa al Microcredito in Italia. Il Microcredito è stato oggetto negli anni di continue evoluzioni

Dettagli

Acquisto Acquisto e ristrutturazione beni immobili

Acquisto Acquisto e ristrutturazione beni immobili Acquisto Acquisto e ristrutturazione beni immobili Documentazione 1 da produrre per l istruttoria di affidamento ai sensi della Circolare 1273 del 22 luglio 2008 e s.m.i. Domanda di prestito (Mod. EP001/prestito

Dettagli

MUTUI GARANTITI DA IPOTECA PER L ACQUISTO DELL ABITAZIONE PRINCIPALE SCHEDA INFORMATIVA SINTETICA

MUTUI GARANTITI DA IPOTECA PER L ACQUISTO DELL ABITAZIONE PRINCIPALE SCHEDA INFORMATIVA SINTETICA CASSA RURALE DI PERGINE BANCA DI CREDITO COOPERATIVO Soc. Coop. Sede legale in Pergine Valsugana, Piazza Gavazzi, n. 5 Sede amministrativa in Pergine Valsugana, Piazza Gavazzi, n. 5 - e-mail info@cr-pergine.net

Dettagli

Legge regionale 24 dicembre 2008, n. 32

Legge regionale 24 dicembre 2008, n. 32 Legge regionale 24 dicembre 2008, n. 32 Bilancio di Previsione 2009 e Pluriennale Triennio 2009 2011 (B. U. Regione Basilicata N. 60 del 29 dicembre 2008) Articolo 1 Stato di Previsione dell Entrata 1.

Dettagli

Mutuo dedicato all acquisto, costruzione, ristrutturazione e ampliamento di immobili ad uso abitativo (anche non Prima Casa).

Mutuo dedicato all acquisto, costruzione, ristrutturazione e ampliamento di immobili ad uso abitativo (anche non Prima Casa). LE AGEVOLAZIONI SUL TASSO E ALTRE CONDIZIONI RISERVATE AI SOCI (consumatori) DELLA BANCA POPOLARE DI VICENZA SONO RIPORTATE NELL APPOSITO FOGLIO INFORMATIVO RELATIVO AI PRODOTTI E AGEVOLAZIONI PER I SOCI.

Dettagli

LA NUOVA LEGGE SABATINI

LA NUOVA LEGGE SABATINI LA NUOVA LEGGE SABATINI (DECRETO FARE Decreto Legge 69/2013 convertito con modificazioni dalla legge 98/2013) I DESTINATARI La Nuova Legge Sabatini, prevista dal Decreto del Fare, si rivolge alle micro,

Dettagli

FOGLIO INFORMATIVO FINANZIAMENTO CHIROGRAFARIO PER AZIENDE

FOGLIO INFORMATIVO FINANZIAMENTO CHIROGRAFARIO PER AZIENDE (das Informationsblatt in deutscher Sprache ist in Ausarbeitung) FOGLIO INFORMATIVO FINANZIAMENTO CHIROGRAFARIO PER AZIENDE INFORMAZIONI SULLA BANCA Banca Popolare dell Alto Adige Società cooperativa per

Dettagli

( ) i. è il Fattore di Sconto relativo alla scadenza (futura) i-esima del Prestito

( ) i. è il Fattore di Sconto relativo alla scadenza (futura) i-esima del Prestito DURATA FINANZIARIA CORRISPONDENTE AL TASSO FINANZIARIAMENTE EQUIVALENTE Il calcolo della Durata Finanziaria Corrispondente (DFC) al Tasso Finanziariamente Equivalente del Prestito () ha come obiettivo

Dettagli

ALLEGATO A ALLA CONVENZIONE CNA ARTIGIANCASSA SINTESI PRODOTTI

ALLEGATO A ALLA CONVENZIONE CNA ARTIGIANCASSA SINTESI PRODOTTI ALLEGATO A ALLA CONVENZIONE CNA ARTIGIANCASSA SINTESI PRODOTTI 1 1.1 Elenco prodotti e livelli di servizio I prodotti oggetto della convenzione e di seguito descritti sono i seguenti: Prodotto Finanziamenti

Dettagli

REGIONE PIEMONTE BU33 14/08/2014

REGIONE PIEMONTE BU33 14/08/2014 REGIONE PIEMONTE BU33 14/08/2014 Codice DB1512 D.D. 5 agosto 2014, n. 531 Legge regionale 22 dicembre 2008, n. 34, articolo 42, comma 6. Affidamento a Finpiemonte S.p.A. delle funzioni e delle attivita'

Dettagli

MODULO INFORMAZIONI PUBBLICITARIE. Mutuo Chirografario per il Credito al Consumo, finalizzato. VIA LIBERA acquisto beni per disabilità

MODULO INFORMAZIONI PUBBLICITARIE. Mutuo Chirografario per il Credito al Consumo, finalizzato. VIA LIBERA acquisto beni per disabilità 1. Identità e contatti della Banca Finanziatore Indirizzo BCC DI ROMA VIA SARDEGNA, 129 00187 - ROMA (RM) Telefono 06/5286 1 Email info@roma.bcc.it Fax 06/52863305 Sito web www.bccroma.it 2. Caratteristiche

Dettagli

COMUNE DI SAN BONIFACIO

COMUNE DI SAN BONIFACIO DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 31 DEL 31/05/2007 OGGETTO: RIMODULAZIONE DI ALCUNI PRESTITI CONCESSI DALLA CASSA DEPOSITI E PRESTITI S.P.A. Il Presidente, data lettura dell oggetto sopraindicato,

Dettagli

COMUNE DI MONTEFIORINO

COMUNE DI MONTEFIORINO COMUNE DI MONTEFIORINO PROVINCIA DI MODENA C O P I A DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE RINEGOZIAZIONE MUTUI CONTRATTI CON LA CASSA DEPOSITI E PRESTITI S.P.A. - CIRCOLARE NR. 1283/2015: - DETERMINA A CONTRATTARE

Dettagli

Legge Regionale 30 dicembre 2010 n.34

Legge Regionale 30 dicembre 2010 n.34 CONSIGLIO REGIONALE DELLA BASILICATA Legge Regionale 30 dicembre 2010 n.34 Bilancio di Previsione per l Esercizio Finanziario 2011 e Bilancio Pluriennale per il Triennio 2011 2013. * * * * * * * * * *

Dettagli

Il presente documento pubblicizza le condizioni applicabili alla generalità dei Clienti Consumatori

Il presente documento pubblicizza le condizioni applicabili alla generalità dei Clienti Consumatori Il presente documento pubblicizza le condizioni applicabili alla generalità dei Clienti Consumatori INFORMAZIONI SULLA BANCA Banca: Banca del Fucino S.p.A. Indirizzo: Via Tomacelli 107-00186 Roma Telefono:

Dettagli

Circolare N. 90 del 17 Giugno 2015

Circolare N. 90 del 17 Giugno 2015 Circolare N. 90 del 17 Giugno 2015 Giovani agricoltori: per l avvio delle attività contributi fino a 70.000 euro per l acquisto dei terreni Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che recentemente

Dettagli

MODULO INFORMAZIONI PUBBLICITARIE. Mutuo Chirografario per il Credito al Consumo finalizzato. VIA LIBERA abbattimento barriere

MODULO INFORMAZIONI PUBBLICITARIE. Mutuo Chirografario per il Credito al Consumo finalizzato. VIA LIBERA abbattimento barriere 1. Identità e contatti della Banca Finanziatore Indirizzo BCC DI ROMA VIA SARDEGNA, 129 00187 - ROMA (RM) Telefono 06/5286 1 Email info@roma.bcc.it Fax 06/52863305 Sito web www.bccroma.it 2. Caratteristiche

Dettagli

FINANZIAMENTO IMPRESA CONVENZIONE CONFIDIMPRESA LAZIO

FINANZIAMENTO IMPRESA CONVENZIONE CONFIDIMPRESA LAZIO scheda prodotto FINANZIAMENTO IMPRESA CONVENZIONE FIDIMPRESA LAZIO rilascio del 30.08.2013 FOGLIO INFORMATIVO FINANZIAMENTO IMPRESA CONVENZIONE CONFIDIMPRESA LAZIO INFORMAZIONI SULLA BANCA Denominazione

Dettagli

FOGLIO INFORMATIVO FINANZIAMENTO CHIROGRAFARIO DESTINATO A CLIENTELA PRIVATA

FOGLIO INFORMATIVO FINANZIAMENTO CHIROGRAFARIO DESTINATO A CLIENTELA PRIVATA (das Informationsblatt in deutscher Sprache ist in Ausarbeitung) FOGLIO INFORMATIVO FINANZIAMENTO CHIROGRAFARIO DESTINATO A CLIENTELA PRIVATA INFORMAZIONI SULLA BANCA Banca Popolare dell Alto Adige Società

Dettagli

COMUNE DI MONTECRETO

COMUNE DI MONTECRETO COPIA COMUNE DI MONTECRETO Provincia di Modena DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N 7 DEL 08.06.2015 OGGETTO: RINEGOZIAZIONE MUTUI CONCESSI DALLA CASSA DD.PP. AI SENSI DELL ART. 1 COMMA 537 DELLA LEGGE

Dettagli

Capo I disposizioni comuni. art. 1 contenuti e finalità. art. 2 struttura competente

Capo I disposizioni comuni. art. 1 contenuti e finalità. art. 2 struttura competente Regolamento per la concessione e l erogazione dei contributi per la realizzazione di alloggi o residenze per studenti universitari, ai sensi della legge regionale 23 gennaio 2007, n. 1, art. 7, comma 18

Dettagli

GLI STRUMENTI ISMEA PER L ACCESSO AL CREDITO. www.ismea.it www.ismeaservizi.it

GLI STRUMENTI ISMEA PER L ACCESSO AL CREDITO. www.ismea.it www.ismeaservizi.it GLI STRUMENTI ISMEA PER L ACCESSO AL CREDITO www.ismea.it www.ismeaservizi.it ISMEA L ISMEA è un Ente Pubblico Economico vigilato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (Mipaaf)

Dettagli

P R O T O C O L LO D I N T E S A

P R O T O C O L LO D I N T E S A Piano strategico della Provincia di Treviso P R O T O C O L LO D I N T E S A tra Provincia di treviso ISTITUTO PER IL CREDITO SPORTIVO C.o.n.i. comitato di treviso per la Concessione di mutui agevolati

Dettagli

SEZIONE 1. INFORMAZIONI SULLA BANCA. UNIPOL BANCA s.p.a.

SEZIONE 1. INFORMAZIONI SULLA BANCA. UNIPOL BANCA s.p.a. FOGLIO INFORMATIVO COMPARATIVO DEI PRODOTTI MUTUI PERSONE FISICHE ai sensi del d.l. 29 novembre 2008 n. 185 convertito in legge con modificazioni dalla legge 28 gennaio 2009 n. 2. SEZIONE 1. INFORMAZIONI

Dettagli

COMUNE DI GIARDINELLO PROVINCIA DI PALERMO SETTORE ECONOMICO FINANZIARIO

COMUNE DI GIARDINELLO PROVINCIA DI PALERMO SETTORE ECONOMICO FINANZIARIO COMUNE DI GIARDINELLO PROVINCIA DI PALERMO SETTORE ECONOMICO FINANZIARIO REPERTORIO GENERALE N.460 DEL 28.05.2013 DETERMINAZIONE N.255 DEL 28.05.2013 OGGETTO: determina a contrarre inerente l anticipazione

Dettagli

Regolamento per l'erogazione Errore. Il segnalibro non è definito. di contributi a titolo di prestito d'onore Errore. Il segnalibro non è definito.

Regolamento per l'erogazione Errore. Il segnalibro non è definito. di contributi a titolo di prestito d'onore Errore. Il segnalibro non è definito. Regolamento per l'erogazione Errore. Il segnalibro non è definito. di contributi a titolo di prestito d'onore Errore. Il segnalibro non è definito. APPROVATO CON DELIBERAZIONE COMUNALE N 46 DEL 11-05-2009

Dettagli

Il FAR - Fondo per le Agevolazioni alla Ricerca

Il FAR - Fondo per le Agevolazioni alla Ricerca Il FAR - Fondo per le Agevolazioni alla Ricerca Pisa, 8 febbraio 08 Aula Magna Polo didattico Carmignani, Il nuovo sistema di sostegno alla ricerca industriale dal 2001 è operativo il Decreto Ministeriale

Dettagli

lo Statuto speciale per la Sardegna e le relative norme di attuazione;

lo Statuto speciale per la Sardegna e le relative norme di attuazione; ASSESSORADU DE SA PROGRAMMATZIONE, BILANTZU, CRÈDITU E Centro Regionale di Programmazione 00-03-60-00 Centro Regionale di Programmazione DETERMINAZIONE N. 1337 REP. N. 97 Oggetto: P.O.R. FESR Sardegna

Dettagli

PRESTITO SOCI BPC TASSO MISTO

PRESTITO SOCI BPC TASSO MISTO scheda prodotto PRESTITO SOCI BPC rilascio del 02.05.2014 FOGLIO INFORMATIVO PRESTITO SOCI BPC TASSO MISTO INFORMAZIONI SULLA BANCA Denominazione e forma giuridica BANCA POPOLARE DEL CASSINATE Società

Dettagli

Plafond PMI Beni Strumentali (Sabatini bis)

Plafond PMI Beni Strumentali (Sabatini bis) SABATINI BIS 1 SABATINI - BIS Plafond PMI Beni Strumentali (Sabatini bis) Direzione Corporate e Reti Alleate Marzo 2014 2 SABATINI BIS FONTI NORMATIVE Il Plafond PMI - Beni Strumentali si fonda sui seguenti

Dettagli

Circolare n 10. Oggetto. Quartu S.E., 03 ottobre 2011

Circolare n 10. Oggetto. Quartu S.E., 03 ottobre 2011 Quartu S.E., 03 ottobre 2011 Circolare n 10 Oggetto Legge di Finanziamento: Comunitaria Nazionale Regionale Comunale Settore: Artigianato, Commercio, Servizi, Industria ed Agricoltura La circolare fornisce

Dettagli

6 - INFORMATIVA GENERALE SULLE DIVERSE TIPOLOGIE DI MUTUI GARANTITI DA IPOTECA PER L ACQUISTO DELL ABITAZIONE PRINCIPALE

6 - INFORMATIVA GENERALE SULLE DIVERSE TIPOLOGIE DI MUTUI GARANTITI DA IPOTECA PER L ACQUISTO DELL ABITAZIONE PRINCIPALE 6 - INFORMATIVA GENERALE SULLE DIVERSE TIPOLOGIE DI MUTUI GARANTITI DA IPOTECA PER L ACQUISTO DELL ABITAZIONE PRINCIPALE INFORMAZIONI SULLA BANCA Banca di Credito Cooperativo MONTE PRUNO di ROSCIGNO e

Dettagli

Originale DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO PREFETTIZIO

Originale DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO PREFETTIZIO CITTÀ DI GIUGLIANO IN CAMPANIA Provincia di Napoli Originale DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO PREFETTIZIO N. 9. Data 28/11/2012 OGGETTO: RIMBORSO ANTICIPATO MUTUO IN ESSERE CON LA CASSA DEPOSITI E PRESTITI

Dettagli

DL liberalizzazioni: da luglio polizze collegate ai mutui con doppio preventivo

DL liberalizzazioni: da luglio polizze collegate ai mutui con doppio preventivo CIRCOLARE A.F. N. 73 del 17 Maggio 2012 Ai gentili clienti Loro sedi DL liberalizzazioni: da luglio polizze collegate ai mutui con doppio preventivo Premessa L articolo 28, comma 1, del decreto legge 24

Dettagli

PROCEDURA PER LA PRESENTAZIONE E GESTIONE DI PROGETTI FINANZIATI SU BANDI COMPETITIVI

PROCEDURA PER LA PRESENTAZIONE E GESTIONE DI PROGETTI FINANZIATI SU BANDI COMPETITIVI PROCEDURA PER LA PRESENTAZIONE E GESTIONE DI PROGETTI FINANZIATI SU BANDI COMPETITIVI Venezia, gennaio 2013 Il presente documento definisce i processi di presentazione e gestione dei progetti finanziati

Dettagli

SABATINI BIS come chiedere le agevolazioni

SABATINI BIS come chiedere le agevolazioni Le Guide professionalità quotidiana SABATINI BIS come chiedere le agevolazioni a cura di Bruno Pagamici Soggetti beneficiari Investimenti e spese finanziabili Contributo in conto interessi Domanda di agevolazione

Dettagli

* * * * * * * * * * * *

* * * * * * * * * * * * CONSIGLIO REGIONALE DELLA BASILICATA Legge Regionale: Bilancio di Previsione per l Esercizio Finanziario 2009 e Bilancio Pluriennale per il Triennio 2009 2011. * * * * * * * * * * * * Articolo 1 Stato

Dettagli

Anticipo export. 80% del valore della fattura al netto IVA. Può essere in euro o in moneta estera. Fascia A (RT 1-3) 1,50%

Anticipo export. 80% del valore della fattura al netto IVA. Può essere in euro o in moneta estera. Fascia A (RT 1-3) 1,50% Anticipo export L anticipo all esportazione rende disponibili all azienda i mezzi finanziari necessari per la predisposizione della fornitura da vendere all estero, oppure reintegrare i mezzi finanziari

Dettagli

INCENTIVI NAZIONALI LEGGE 46/82 RETE ITALIANA PER LA DIFFUSIONE DELL INNOVAZIONE E IL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO ALLE IMPRESE

INCENTIVI NAZIONALI LEGGE 46/82 RETE ITALIANA PER LA DIFFUSIONE DELL INNOVAZIONE E IL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO ALLE IMPRESE RETE ITALIANA PER LA DIFFUSIONE DELL INNOVAZIONE E IL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO ALLE IMPRESE INCENTIVI NAZIONALI LEGGE 46/82 Direzione Trasferimento di Conoscenza e Innovazione Dipartimento Centri e Reti

Dettagli

TUTTI I MUTUI DI CHEBANCA! Condizioni valide al 1 gennaio 2011

TUTTI I MUTUI DI CHEBANCA! Condizioni valide al 1 gennaio 2011 TUTTI I MUTUI DI CHEBANCA! valide al 1 gennaio 2011 Questo documento, predisposto ai sensi delle disposizioni di trasparenza di Banca d Italia, elenca tutti i prodotti di mutuo offerti da CheBanca! 1.

Dettagli

CAPITOLATO SPECIALE CARATTERISTICHE DEI MUTUI A 15 ANNI E 20 ANNI

CAPITOLATO SPECIALE CARATTERISTICHE DEI MUTUI A 15 ANNI E 20 ANNI CAPITOLATO SPECIALE Servizio di erogazione alla Provincia di Genova di mutui o di sottoscrizione di prestiti obbligazionari in più emissioni parziali fino all importo complessivo di Euro 11.000.000,00

Dettagli

FOGLIO INFORMATIVO C/2 PRESTITI PERSONALI /CHIROGRAFARI

FOGLIO INFORMATIVO C/2 PRESTITI PERSONALI /CHIROGRAFARI FOGLIO INFORMATIVO C/2 PRESTITI PERSONALI /CHIROGRAFARI INFORMAZIONI SULLA BANCA Banca Agricola Popolare di Ragusa Società Cooperativa per Azioni (di seguito la Banca ) Sede Legale e Direzione Generale:

Dettagli

Art. 1 Definizioni. Art. 2 Finalità. Art. 3 Costituzione Fondo Regionale. Art. 4 Durata. Art. 5 Beneficiari del Fondo. Art. 6 Iniziative ammissibili

Art. 1 Definizioni. Art. 2 Finalità. Art. 3 Costituzione Fondo Regionale. Art. 4 Durata. Art. 5 Beneficiari del Fondo. Art. 6 Iniziative ammissibili REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL FONDO REGIONALE DI GARANZIA Art. 1 Definizioni Art. 2 Finalità Art. 3 Costituzione Fondo Regionale Art. 4 Durata Art. 5 Beneficiari del Fondo Art. 6 Iniziative ammissibili

Dettagli

SARANNO DISTRIBUITE ESCLUSIVAMENTE ATTRAVERSO IL MOT CONDIZIONATAMENTE AL RAGGIUNGIMENTO DI UN LIVELLO MINIMO DI ADESIONI ALLE DUE OFFERTE

SARANNO DISTRIBUITE ESCLUSIVAMENTE ATTRAVERSO IL MOT CONDIZIONATAMENTE AL RAGGIUNGIMENTO DI UN LIVELLO MINIMO DI ADESIONI ALLE DUE OFFERTE Sede Legale: 20121 Milano (MI) Foro Buonaparte, 44 Capitale sociale Euro 314.225.009,80 i.v. Reg. Imprese Milano - Cod. fiscale 00931330583 www itkgroup.it COMUNICATO STAMPA OFFERTA PUBBLICA DI SCAMBIO

Dettagli

MISURE DI SOSTEGNO ALLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE. Banca Monte dei Paschi di Siena. Direzione Corporate Banking & Capital Markets

MISURE DI SOSTEGNO ALLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE. Banca Monte dei Paschi di Siena. Direzione Corporate Banking & Capital Markets MISURE DI SOSTEGNO ALLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE Banca Monte dei Paschi di Siena Direzione Corporate Banking & Capital Markets LE SINGOLE MISURE DI SOSTEGNO ALLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE Di seguito i singoli

Dettagli

CAPITOLATO SPECIALE CARATTERISTICHE DEI MUTUI A 15 ANNI E 20 ANNI

CAPITOLATO SPECIALE CARATTERISTICHE DEI MUTUI A 15 ANNI E 20 ANNI CAPITOLATO SPECIALE Servizio di erogazione alla Provincia di Genova di mutui o di sottoscrizione di prestiti obbligazionari in più emissioni parziali fino all importo complessivo di Euro 20.000.000,00

Dettagli

Determina Personale Organizzazione/0000194 del 12/12/2014

Determina Personale Organizzazione/0000194 del 12/12/2014 Comune di Novara Determina Personale Organizzazione/0000194 del 12/12/2014 Area / Servizio Area Organizzativa (05.UdO) Proposta Istruttoria Unità Area Organizzativa (05.UdO) Proponente Monzani/Battaini

Dettagli

Cassa depositi e prestiti. Per gli investimenti pubblici

Cassa depositi e prestiti. Per gli investimenti pubblici Cassa depositi e prestiti Per gli investimenti pubblici CDP per lo sviluppo del territorio Oltre a finanziare gli investimenti della PA, CDP opera a favore dello sviluppo del territorio, supportando le

Dettagli

CHE COS È IL MUTUO GARANTITO DA IPOTECA PER L ACQUISTO DELL ABITAZIONE PRINCIPALE

CHE COS È IL MUTUO GARANTITO DA IPOTECA PER L ACQUISTO DELL ABITAZIONE PRINCIPALE INFORMAZIONI SULLA BANCA Denominazione legale: - Sede legale e Amministrativa: Via Provinciale Lucchese, 125/b Tel.: 0573/91391 Fax: 0573/572442 Sito Internet: www.vibanca.it - E-mail: info@vibanca.it

Dettagli

Archivio documenti CDP S.p. A.: CIR125920050606.doc. Provvedimento pubblicato in G.U. n. 138 Parte Seconda del 16 giugno 2005 1 / 5

Archivio documenti CDP S.p. A.: CIR125920050606.doc. Provvedimento pubblicato in G.U. n. 138 Parte Seconda del 16 giugno 2005 1 / 5 Circolare CDP S.p.A. 6 giugno 2005, n. 1259 Condizioni generali per l accesso al credito della gestione separata della Cassa depositi e prestiti società per azioni (CDP) da parte delle università, relative

Dettagli

D.L. 35 e 102/2013 SBLOCCA DEBITI STATO DI ATTUAZIONE

D.L. 35 e 102/2013 SBLOCCA DEBITI STATO DI ATTUAZIONE D.L. 35 e 102/2013 SBLOCCA DEBITI STATO DI ATTUAZIONE Aggiornamento del 29 novembre 2013 Debiti P.A.: pagati più di 16mld* A disposizione degli enti debitori l 89% delle risorse stanziate per il 2013 dai

Dettagli

Accordo Quadro. Confesercenti nazionale. Intesa SanPaolo S.p.A.

Accordo Quadro. Confesercenti nazionale. Intesa SanPaolo S.p.A. Accordo Quadro Confesercenti nazionale Intesa SanPaolo S.p.A. Data di sottoscrizione: 15 aprile 2002 Validità : annuale Anno 2007: in vigore Art. 1 Intesa SanPaolo e Confesercenti valuteranno congiuntamente

Dettagli

POI ENERGIE RINNOVABILI E RISPARMIO ENERGETICO 2007-2013 (POI)

POI ENERGIE RINNOVABILI E RISPARMIO ENERGETICO 2007-2013 (POI) POI ENERGIE RINNOVABILI E RISPARMIO ENERGETICO 2007-2013 (POI) Avanzamento Attività Organismo Intermedio Ministero dello Sviluppo Economico Direzione generale per gli incentivi alle imprese D.G.I.A.I Linee

Dettagli