BILANCIO ESERCIZIO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "BILANCIO 1997 110 ESERCIZIO"

Transcript

1 SOCIETÀ PER AZIONI CAPITALE SOCIALE RISERVE ,74 FONDATA NEL 1888 GENOVA BILANCIO 2011 BILANCIO ESERCIZIO ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI DEL 18 MAGGIO 2012

2 INDICE Organizzazione Territoriale pag. 5 Cariche Sociali pag. 7 Relazione degli Amministratori sulla Gestione pag. 11 Relazione del Collegio Sindacale pag. 35 Schemi di Bilancio pag. 41 Nota Integrativa pag. 49 Relazione della Società di Revisione pag. 187

3 ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE GENOVA Sede: Via Ettore Vernazza, 27 Agenzia di Sampierdarena: Piazza Nicolò Montano, 25 r. Agenzia di Albaro: Via Felice Cavallotti, 87 r. Agenzia di Molassana: Via Molassana, 73 r. Agenzia di Nervi: Piazza Duca degli Abruzzi, 28 r. Agenzia di Quezzi: Largo Augusto Merlo, 72 r. Agenzia di Sestri Ponente: Via Sestri, 161 r. Agenzia di Bolzaneto: Piazza Savi, 3 r. MILANO Corso Matteotti, 7 BRESCIA Piazza della Loggia, 8 TORINO Via Carlo Alberto, 45 ALESSANDRIA Corso Roma, 131 NOVI LIGURE Corso Marenco, 83 IMPERIA Via Bonfante, 18 BORDIGHERA Corso Italia, 37 ALBENGA Regione Bagnoli, 36 LA SPEZIA Via Domenico Chiodo, 91 CHIAVARI Via Martiri della Liberazione, 76 PARMA Via Dante, 1 FIRENZE Via de Tornabuoni, 15 5

4 CARICHE SOCIALI AL 18 MAGGIO 2012 CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Presidente Vice Presidente Amministratore Delegato Consiglieri Segretario Augusto Passadore Carlo Acutis Francesco Passadore Alberto Brignone Gian Franco Carli Giovanni Delle Piane Edoardo Fantino Guido Ferrarini Alessandro Garrone Maurizio Sabbioneti Jean Luc Steinhauslin Marco Vitale Lucio Siboldi COLLEGIO SINDACALE Presidente Sindaci Effettivi Sindaci Supplenti Alberto Zaio Enrico Broli Paolo Fasce Andrea Parolari Pietro Salvo DIREZIONE Direttore Generale Condirettore Generale Direttori Centrali Edoardo Fantino Renzo Preziuso Renzo Parodi Maurizio Vassallo 7

5 Dopo un intera vita dedicata alla Banca, il 4 settembre 2011 il nostro Presidente, Agostino Passadore, ci ha lasciato. Entrato a lavorare appena laureato nel lontano 1949, ha prestato la sua opera per quasi la metà della storia ultracentenaria della Banca. Il segno che ha lasciato è incancellabile. Grazie alla sua guida ed al lavoro dei tanti Colleghi che ne hanno da sempre condiviso con entusiasmo e dedizione l operato, il modello Banca Passadore è oggi riconosciuto da più parti come esempio di efficienza, rigore, professionalità ed alti valori morali. Il dottor Agostino era una persona speciale, tanto risoluta e determinata nel lavoro quanto schiva e riservata nella vita di tutti i giorni: preferiva i fatti alle parole. È fermo in noi tutti l impegno a proseguire, con fiducia, lungo il cammino che in tanti anni ha saputo tracciare con una tenacia ed una passione davvero ineguagliabili. 9

6 RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI SULLA GESTIONE 11

7 RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI SULLA GESTIONE IL QUADRO ECONOMICO GENERALE Il 2011, pesantemente condizionato dall aggravarsi della crisi dei debiti sovrani dell eurozona, è stato un anno ancora più difficile e complesso di quelli precedenti, già peraltro assai problematici. Gli avvenimenti accaduti, i cui effetti sono tuttora in corso, sono infatti fra i più rilevanti nella storia politicoeconomica europea dal secondo dopoguerra. La crisi si è riflessa sulla congiuntura economica mondiale, pur con andamenti differenziati. Gli Stati Uniti hanno mostrato una crescita sotto il potenziale, con un incremento del PIL dell 1,7% (+3% nel 2010); ancora decisamente sottotono la dinamica europea (+1,5%), con la significativa esclusione della Germania che ha mostrato una ulteriore crescita del PIL del 3% a fronte del +3,7% dell anno precedente. La disoccupazione nei paesi occidentali si è mantenuta elevata, vicino al 10%, in presenza di un regime inflazionistico sempre moderato. Più vivace l andamento dei mercati emergenti (+9,2% l incremento del PIL in Cina), peraltro con segnali di rallentamento accoppiati a tensioni inflazionistiche. Molto modesta la performance dell economia italiana, con il PIL in crescita solo dello 0,4%, dopo il +1,8% del 2010 e con una disoccupazione invariata all 8,4%. In concomitanza con tale situazione macroeconomica mondiale, disomogenea e complessivamente poco brillante, a partire dal secondo semestre dell anno si è ulteriormente deteriorata la crisi del debito sovrano nei paesi dell eurozona fino ad assumere una profondità ed una gravità tali da mettere a serio rischio non solo la solvibilità di alcuni singoli Paesi membri, ma persino la tenuta stessa dell Unione Monetaria, almeno nei termini in cui è stata concepita finora. L esplosione dello stock di debito lascito anche della recente recessione e della crisi finanziaria originata nel 2008 dai mutui subprime e dei deficit di bilancio, aggravati dalla debolezza del ciclo economico, hanno progressivamente evidenziato, agli occhi dei mercati, le intrinseche debolezze e le contraddizioni di un unione monetaria che si è rivelata di fatto incompiuta, assoggettando ad un'unica politica monetaria, in assenza di un reale coordinamento fiscale, Paesi con conti pubblici ed andamenti macroeconomici assai dissimili. Ne è conseguito che, dopo i primi attacchi speculativi ai Paesi periferici più fragili (Irlanda, Portogallo e, su tutti, Grecia) e le inefficaci reazioni dei governi nazionali e delle istituzioni comunitarie, i mercati hanno chiaramente preso di mira anche Paesi di assai maggiore rilevanza quali la Spagna e soprattutto l Italia, senza peraltro ignorare la Francia. Si è pertanto passati da una serie di crisi locali (arginate in Irlanda e Portogallo, tuttora irrisolta quella in Grecia) ad un contagio sistemico che, non suscitando una reazione unitaria e risoluta degli Stati membri finalizzata a garantire solidalmente i debiti sovrani, ha provocato una notevole divaricazione tra i rendimenti dei titoli di Stato dei Paesi sotto attacco e quelli dei Paesi virtuosi ed ostili ad interventi di sostegno comune, segnatamente la Germania ed il centronord Europa. Tale differenziale ( spread ) ha raggiunto, con la Germania, nel mese di novembre, un massimo di 549 punti base per l Italia e di 463 per la Spagna. In questo contesto, l Italia, essenzialmente a causa dell elevato ammontare del debito pubblico sia in relativo al PIL che in assoluto malgrado la buona tenuta dell avanzo primario, si è trovata rapidamente al centro di una crisi che, pur avendo specificità nazionali, è largamente riconducibile anche a quella, assai più grande, della credibilità del progetto euro e della sua stessa sopravvivenza. 13

8 È divenuto pertanto sempre più evidente il TASSI DI INTERESSE ruolo fondamentale svolto dalle autorità monetarie. Senza raggiungere i livelli di pragmatismo e di interventismo delle banche centrali anglosassoni (che da tempo sono attive nella creazione di base monetaria), anche la BCE, oltre a ridurre il tasso ufficiale all 1% sul finire del 2011, ha di fatto attivato manovre straordinarie di erogazione di liquidità illimitata per periodi inusitatamente lunghi agli istituti di credito, oltre che acquisti di sostegno sul mercato dei titoli di stato. 1,60 1,40 1,20 1,00 0,80 0,60 0,40 0,20 In uno scenario così complesso, i mercati 0,00 finanziari hanno reagito segnando un elevata differenziazione delle performance sulla base non tanto dei fondamentali quanto della percezione di rischiosità attribuita alle singole Tasso riferimento B.C.E. Tasso riferimento FED classi di attivo. In negativo si sono distinti gli ANDAMENTO DELLE PRINCIPALI BORSE VALORI indici azionari europei (Eurostoxx 17,7%, 140 Germania 4,7%, Italia 25,2%); invariata la borsa di New York, ancora negativa (17,3%) quella giapponese. Più a sorpresa, è emerso nel un risultato deludente per i mercati 110 emergenti (20,4%), a causa di timori di un eccessivo raffreddamento economico indotto dai ripetuti rialzi dei tassi ufficiali volti a frenare una dinamica inflativa troppo vivace Riguardo ai cambi, l euro ha perso, nel corso 70 del 2011, circa il 3% sul dollaro, il franco svizzero e la sterlina, il 7% sullo yen. Ancora premiante l andamento dell oro (+10%) In una scena dominata dalla questione dei debiti sovrani dell eurozona, uno dei principali Milano NEW YORK (S&P 500) BORSE EUROPEE effetti collaterali negativi di rilevante portata sistemica, è stato nel 2011 il difficile contesto in cui hanno operato gli istituti finanziari: le banche, dovendo fronteggiare simultaneamente l aumentata rischiosità degli attivi in termini di sofferenze sugli impieghi e di minusvalenze sul portafoglio di proprietà oltre che il sensibile aumento dei costi della raccolta e la richiesta di ricapitalizzazioni per rafforzare i margini di adeguatezza patrimoniale, hanno incontrato evidenti difficoltà nel poter assicurare un efficace circolazione del credito verso il sistema economico, proprio 14

9 in una fase in cui la fragile situazione congiunturale risulta aggravata da politiche fiscali CAMBIO DELL EURO EURO/DOLLARO USA 1,60 improntate all austerità. In ambito nazionale, il modello tradizionale 1,50 della banca commerciale, orientato più che in altri Paesi al sostegno finanziario dell economia reale e alle famiglie, ha saputo garantire la 1,40 tenuta del sistema nonostante la contabilizzazione di ingenti perdite su crediti, senza grava 1,30 1,20 re in alcun modo sul bilancio dello Stato e malgrado regole risultate più penalizzanti per gli 1,10 intermediari italiani in termini di requisiti patrimoniali minimi. Nel 2011, anche in conseguenza di tali pressioni regolamentari, si è ,00 rilevato un forte impulso nelle operazioni di aumento di capitale, effettuate anche per ammontari ingenti e portate a termine con successo in una fase di mercato certamente non TASSI BANCARI 6,00 favorevole. Nello scorso anno, la già severa politica fiscale 5,00 specificatamente adottata nei confronti delle banche è stata ulteriormente inasprita ed è stata accompagnata da una serie di provvedimenti 4,00 normativi che hanno in molti casi imposto vincoli molto stringenti anche alla libera gestione 3,00 dei prezzi. L eccesso di normativa che grava sulle banche, con una tendenza che non ha accennato 2,00 a diminuire neppure nel 2011, ha ormai raggiunto livelli critici, con impatti decisamente negativi sull efficienza e sui costi delle banche 1, stesse. Raccolta Impieghi I risultati economici delle banche italiane, condizionati anche dal quadro economico gravemente deterioratosi soprattutto nella seconda parte dell anno, si sono posizionati nel 2011 ai minimi storici. In tale scenario, decisamente complesso, i dati di sistema indicano peraltro che nel 2011 i prestiti alle imprese sono ulteriormente aumentati, pur decelerando soprattutto nella parte finale dell anno, ed hanno segnato una dinamica migliore di quella rilevata tra i principali Paesi europei. In lieve aumento a fine 2011 anche la variazione annua della raccolta sull interno delle banche italiane. La remunerazione dei depositi, condizionata dalle tensioni sul debito sovrano e dai conseguenti mag 0 15

10 giori costi di reperimento del denaro dovuto al deterioramento del rischio Italia, è risultata nel 2011 in aumento. Il graduale ampliamento degli spread rispetto ai tassi delle aree più virtuose dell area euro non ha solo comportato serie difficoltà alla gestione del funding delle banche nazionali, ma ha anche causato gravi problemi di competitività alle imprese italiane, costrette a confrontarsi, sugli altri mercati europei, con condizioni di finanziamento più favorevoli a valere sulla stessa moneta. I dati indicano un progressivo rialzo dei tassi di interesse interni sui prestiti, rilevato soprattutto nella seconda parte dell anno; analogamente in crescita si è mostrato il differenziale tra i tassi sui depositi e quello sugli impieghi, che peraltro risultava posizionato negli anni precedenti su valori particolarmente compressi. A fine 2011 le sofferenze nette del sistema hanno registrato un sensibile incremento ed anche il rapporto di queste ultime sul totale degli impieghi ha subito un ulteriore deciso peggioramento, passando dal 2,4% al 3,1%. Per quanto riguarda la raccolta indiretta media delle banche italiane, i dati evidenziano una riduzione (5,1%) dei titoli in deposito a custodia rispetto all anno precedente. Dati del sistema: variazioni % annue Raccolta + 9,3 + 10,6 + 3,0 Impieghi + 1,7 + 8,5 + 1,8 Titoli a custodia + 0,1 1,0 5,1 Nelle aree in cui la Banca è presente (Liguria, Piemonte, Lombardia, Emilia e Toscana), per vari settori soprattutto del manifatturiero si sono riscontrati nella prima parte dell anno, seppur con intensità diversa da una regione all altra, alcuni segnali di ripresa limitatamente a quelle imprese, più strutturate e/o con una situazione reddituale più solida, che hanno potuto beneficiare degli effetti delle politiche messe in atto durante la crisi precedente; per tali imprese è probabile che le difficoltà congiunturali abbiano rappresentato un occasione per stimolare l attività più innovativa. Nella seconda parte dell anno, peraltro, a seguito del graduale propagarsi degli effetti depressivi della nuova crisi finanziaria sulla domanda e sui consumi, le aspettative di crescita sono state significativamente ridimensionate, anche in prospettiva. Anzi, alcuni settori già duramente colpiti dalla fase recessiva degli ultimi anni, sono entrati definitivamente in crisi con gravi conseguenze non solo sul piano economico, ma anche su quello occupazionale e sociale. L ATTIVITÀ DELLA BANCA La Banca, grazie agli ormai consolidati presidi di efficienza e di prudenza, in un esercizio ancora una volta molto difficile per il sistema bancario e pur trovandosi ad operare, soprattutto nella seconda metà dell anno, in una fase di mercato davvero critica, ha registrato un incremento in pressoché tutti i principali dati operativi. In particolare, il buon andamento dei depositi conferma la positiva considerazione di cui la Banca 16

11 beneficia da parte della clientela, mentre la crescita degli impieghi testimonia il costante sostegno finanziario che la Banca stessa continua a fornire alle imprese ad alle famiglie. Sotto il profilo reddituale, il risultato netto ottenuto è di poco superiore a quello dello scorso esercizio; tale performance, da considerarsi molto positiva in relazione al contesto congiunturale, è principalmente ascrivibile al buon risultato del margine di interesse ed al contenimento delle perdite su crediti; peraltro tutte le voci del conto economico, anche quelle maggiormente penalizzate dalla fase recessiva di mercato, hanno segnato andamenti ritenuti più che soddisfacenti. L approccio cautelativo tradizionalmente perseguito dalla Banca si è riflesso anche negli indicatori di bilancio che misurano la solidità e la stabilità patrimoniale: l indice core tier 1 ratio, che indica il rapporto tra il patrimonio di base ed il totale delle attività di rischio ponderate, si è collocato anche a fine 2011 su valori prossimi all 11%, sempre tra i più brillanti del sistema. Come dettagliato più oltre, la Banca nel 2011 ha effettuato diversi investimenti allo scopo di ottimizzare le elevate potenzialità di crescita della struttura, principalmente rivolti all ampliamento ed al potenziamento dei punti operativi dedicando la consueta attenzione alla qualità dei servizi offerti e ricercando sempre le migliori soluzioni organizzative e tecnologiche per il più efficiente impiego delle proprie risorse. Si fornisce qui di seguito una sintesi dei principali dati ed indicatori dei dati patrimoniali ed economici di bilancio riferiti al 31 dicembre 2011, con il confronto con l esercizio precedente. Prospetto di sintesi dei principali dati patrimoniali, economici e operativi Variazione % DATI PATRIMONIALI Raccolta ,0 Raccolta al netto delle operazioni di pronti/termine ,0 Impieghi ,2 Titoli in deposito ,3 DATI ECONOMICI Margine d'interesse ,6 Ricavi netti da servizi ,4 Spese amministrative ,8 Margine operativo lordo ,2 Utile netto ,7 DATI OPERATIVI Movimentazione conti correnti e depositi a risparmio ,7 Movimentazione clientela titoli ,1 Portafoglio commerciale ,8 Bonifici ,9 Servizio di internet banking (numero transazioni) ,8 17

12 Prospetto di sintesi dei principali indicatori di bilancio INDICATORI DI REDDITIVITÀ (%) Cost/Income (Spese Amministrative / Margine Intermediazione) 75,54 74,70 ROE (Risultato netto/ Patrimonio netto) 6,92 7,37 INDICATORI DI RISCHIOSITÀ (%) Crediti verso la clientela in sofferenza netti / Crediti verso la clientela 0,36 0,44 Rettifiche di valore su crediti in sofferenza / Crediti in sofferenza lordi 71,33 65,46 Rettifiche di valore su esposiz. per cassa deteriorate /Esposiz. per cassa deteriorate 62,16 54,81 COEFFICIENTI PATRIMONIALI (%) Core Tier 1 (Patrimonio di base di Vigilanza netto / Attività di rischio ponderate 11,51 10,79 Tier 1 Capital Ratio (Patrimonio di base di Vigilanza /Attività di rischio ponderate) 11,51 10,79 Total capital ratio (Patrimonio di Vigilanza / Attività di rischio ponderate) 12,11 11,35 Attività di rischio ponderate in migliaia di euro Utile base per azione ( basic EPS ) (euro) 0,17 0,18 Utile diluito per azione ( diluited EPS ) (euro) 0,17 0,18 LA RETE TERRITORIALE Come previsto nel piano strategico triennale, anche nel 2011 è proseguito il programma di rafforzamento operativo e di espansione territoriale mirata nelle cinque regioni (Liguria, Piemonte, Lombardia, Emilia e Toscana) in cui la Banca è attualmente presente. Nel mese di gennaio 2011 è stata aperta, in una sede provvisoria, la nuova Filiale di Brescia; già nei primi mesi di attività i riscontri operativi si sono mostrati decisamente superiori alle attese, confermando che il modello adottato dalla Banca risulta particolarmente efficace soprattutto nelle aree contraddistinte da una significativa vivacità imprenditoriale; i locali definitivi, situati in un prestigioso immobile nel pieno centro della città che garantisce una forte visibilità alla Filiale, sono stati inaugurati nel marzo Nell ultima parte dell esercizio è stata deliberata l apertura di una nuova Filiale ad Aosta, emersa come favorevole opportunità a seguito del consolidamento di significativi rapporti commerciali già in essere con alcuni primari operatori economici operanti nell area che potranno essere meglio seguiti e sviluppati con una presenza fisica della Banca sul luogo. È già stata completata la progettazione per l allestimento dei locali della Filiale, situati nella piazza principale della città. Infine, al fine di poter disporre nel palazzo della Sede di Genova di maggiori superfici da dedicare sia agli uffici interni e che all attività di relazione con la clientela, nel corso del 2011 la Banca ha perfezionato l acquisto di un immobile ad uso ufficio situato in un edificio attiguo. I nuovi locali verranno resi accessibili direttamente dalla Sede mediante la realizzazione di un passaggio coperto di collegamento tra le unità immobiliari. In prospettiva futura tali uffici potranno fornire una valida soluzione per le esigenze di spazio della Sede legate al crescere dell attività della Banca. 18

13 GLI IMPIEGHI Nel corso del 2011, nonostante il difficile contesto economico nel quale la Banca ha dovuto operare, gli impieghi con la clientela hanno continuato a crescere, attestandosi a fine esercizio a milioni di euro, con un incremento del 6,2% rispetto al 31 dicembre Entrando nel dettaglio delle varie forme tecniche di impiego, i finanziamenti a medio e lungo termine (durata pari o superiore a 18 mesi) hanno registrato un incremento rispetto al 2010, passando da 209 milioni di euro a 253 milioni di euro; l incidenza di questi ultimi sull ammontare complessivo degli impieghi a fine 2011 passa dal 19% al 22%. Alla crescita ha contribuito il comparto dei finanziamenti in conto corrente garantiti da ipoteca, strumento che ha ancora incontrato il gradimento della clientela per la sua flessibilità e che ha raggiunto l importo di 37 milioni di euro (+9%). La quota dei mutui erogati alle famiglie, pari a circa il 60% del totale, e dei conti correnti ipotecari si conferma ancora una volta preminente nell ambito dei finanziamenti a medio lungo termine, avendo raggiunto a fine anno l ammontare di 203 milioni di euro; a tale importo si devono aggiungere i mutui garantiti da pegno su titoli e denaro per 23 milioni di euro. In generale, i finanziamenti a medio e lungo termine, come in passato, sono in massima parte regolati a tasso variabile; quelli a tasso fisso sono limitati all importo di 8 milioni di euro, in riduzione rispetto allo scorso esercizio, e per essi la Banca ha posto in essere la copertura del rischio di tasso. I finanziamenti a medio e lungo termine sono integralmente denominati in euro, tranne che per un importo di 8 milioni di dollari USA. Gli impieghi relativi al settore estero si sono attestati ad un controvalore totale di 32 milioni di euro, con un decremento del 29% a causa della chiusura di un operazione straordinaria del controvalore di 16 milioni di euro che era in essere negli ultimi due esercizi. I finanziamenti per opera IMPIEGHI (milioni di euro) COMPOSIZIONE SETTORIALE DEGLI IMPIEGHI Servizi 20% Industria 17% Commercio 13% Imprese finanziarie 28% Famiglie 16% Edilizia 6% 19

14 zioni verso l estero sono espressi con leggera prevalenza in euro rispetto alle altre valute. I crediti di firma per garanzie rilasciate dalla Banca per conto della clientela ammontano a 70 milioni di euro, di cui 56 milioni sull Italia e 14 milioni sull estero, e si riferiscono quasi interamente ad operazioni di natura commerciale. A questo importo vanno aggiunti impegni ad emettere garanzie per 5 milioni. La composizione degli impieghi per settori di attività economica conferma, come in passato, il peso preponderante dei finanziamenti erogati ai settori produttivi. Sotto il profilo territoriale, la distribuzione dei finanziamenti erogati negli ultimi anni evidenzia il progressivo consolidamento della quota di impieghi allocata al di fuori dell area ligure (nel 2010 e nel 2011 superiore al 60%); nel 2011 risulta in crescita la quota dei prestiti erogati in Lombardia. Distribuzione territoriale degli impieghi Liguria 44% 39% 39% Piemonte 21% 19% 19% Lombardia 17% 18% 21% Emilia 11% 15% 14% Toscana 7% 9% 7% La qualità degli impieghi riflette i criteri di prudenza e di selezione del credito espressi dalle linee guida della Banca; infatti, grazie ai presidi operativi e di controllo posti in essere, la consistenza netta dei crediti verso clientela in sofferenza, rapportata al totale degli impieghi, si attesta allo 0,44%; tale indice, in leggero incremento COMPOSIZIONE DELLA RACCOLTA DIRETTA (milioni di euro) rispetto al dato del 2010 (0,36%) ed ottenuto senza aver mai fatto ricorso ad operazioni di 1800 cessione o cartolarizzazione di crediti dubbi, si 1600 conferma anche per questo esercizio decisamente più contenuto rispetto alla media di sistema, pari come ricordato più sopra al 3,1% A fine anno l indice di copertura delle esposizioni deteriorate complessive, formate da soffe renze, incagli ed esposizioni scadute, è pari al ,8%. LA RACCOLTA La raccolta diretta da clientela, al netto delle operazioni di pronti contro termine, che Raccolta a vista Raccolta a tempo 20

15 ammontano a 6 milioni di euro, si attesta a fine 2011 a 1 miliardo e 574 milioni di euro, con una crescita del 3% rispetto all esercizio precedente; l incremento, confermato anche su basi medie annue, è stato ottenuto senza porre in atto politiche commerciali particolarmente aggressive per incentivare la raccolta e nonostante l accesa concorrenza registrata nel 2011 per quanto riguarda la remunerazione dei depositi. In particolare, il comparto dei depositi a risparmio si incrementa a fine anno da 124 milioni di euro a 128 milioni di euro. La raccolta dal mercato interbancario garantito ( MIC ) contribuisce per 50 milioni di euro. La provvista a tempo cresce a 413 milioni di euro e rappresenta il 26% della raccolta diretta. Nell ambito di questo comparto, l ammontare delle obbligazioni emesse dalla Banca in circolazione a fine 2011 è pari a euro 210 milioni; nel corso dell anno, a fronte di scadenze per 27 milioni di euro, sono state effettuate e collocate nuove emissioni per 77 milioni di euro. La raccolta indiretta, costituita da titoli della clientela in deposito amministrato e/o gestito, valorizzata a prezzi di mercato a fine 2011, ammonta a 3 miliardi e 595 milioni di euro, con un decremento pari al 2% rispetto all esercizio precedente. Tale riduzione è esclusivamente determinata dalla valorizzazione dei titoli depositati dalla clientela, ed in particolare dei Titoli di Stato italiani, che sul finire d anno hanno accusato rilevanti deprezzamenti delle quotazioni. Il totale della raccolta diretta e indiretta ha raggiunto a fine 2011 l importo di 5 miliardi e 169 milioni di euro. La distribuzione territoriale di quest ultimo aggregato rimane pressoché invariata rispetto allo scorso esercizio e conferma il significativo apporto degli sportelli ubicati al di fuori della Liguria. Distribuzione territoriale della raccolta diretta e indiretta RACCOLTA DIRETTA E TITOLI IN DEPOSITO (milioni di euro) Raccolta Titoli in deposito Liguria 57% 56% 55% Piemonte 20% 20% 20% Lombardia 18% 18% 19% Emilia 2% 2% 2% Toscana 3% 4% 4% 21

16 22 LA TESORERIA ED IL PORTAFOGLIO TITOLI La crisi finanziaria ed il conseguente deterioramento della fiducia degli investitori nei confronti dei debiti sovrani c.d. periferici dell area euro è proseguita in modo assai più violento rispetto all anno precedente, con attacchi speculativi che hanno coinvolto in modo drammatico anche il nostro paese. Nel corso del 2011, dopo un primo semestre relativamente tranquillo, il differenziale di rendimento ( spread ) dei nostri Titoli di Stato italiani a 10 anni nei confronti degli omologhi titoli tedeschi è infatti aumentato in modo consistente e repentino raggiungendo nel mese di novembre il suo apice ed arrivando a prefigurare per il nostro Paese possibili minacce di default. Poco efficaci si sono rivelati i ripetuti interventi della Banca Centrale Europea, iniziati nel mese di agosto, caratterizzati da copiosi acquisti sul mercato di titoli governativi italiani finalizzati ad un sostegno delle quotazioni. Tali interventi, già effettuati in precedenza (peraltro senza esito) a favore degli altri paesi europei in difficoltà, sono calati sul finire d anno a fronte del cambio di strategia attuato dalla Banca Centrale Europea, che ha posto in essere un operazione straordinaria di rifinanziamento al sistema per un periodo molto lungo (tre anni), di importo illimitato e regolata ad un tasso di interesse favorevole (1%). L offerta di fondi da parte dell Eurosistema ha consentito di far fronte alla paralisi del mercato primario relativo alla raccolta istituzionale, risolvendo di fatto il problema del funding delle banche e ponendo nel contempo le basi per un ripiegamento significativo degli spread di mercato nei confronti della Germania. In questa delicata fase, di sicuro impatto si è rivelato l atteggiamento delle autorità tedesche, sempre più orientato ad imporre ai propri partner europei politiche di bilancio estremamente rigorose in un contesto prerecessivo decisamente sfavorevole all attuazione di tali manovre. Si è quindi mostrato molto negativo l andamento dei titoli governativi italiani, portoghesi e greci. Gli altri titoli di Stato di Paesi in difficoltà, quali Irlanda e Spagna, hanno mostrato grande volatilità seppur con rendimenti in calo dall inizio dell anno. Andamenti, invece, imprevedibilmente molto positivi per i titoli governativi di Paesi che, pur con rendimenti assolutamente non appetibili e, in taluni casi, sottostanti anche a situazioni debitorie complesse compensate con politiche di espansione monetaria (Regno Unito, Stati Uniti), sono stati identificati dai mercati come beni rifugio e come tali aggressivamente acquistati. Il portafoglio di investimento della Banca ha tendenzialmente conservato le proprie caratteristiche di liquidità e prudenza riconducibili ad investimenti in Titoli di Stato italiani (quasi esclusivamente a tasso variabile), obbligazioni bancarie italiane (a tasso variabile) ed in parte residuale in obbligazioni corporate sia a tasso fisso che variabile. La durata media del portafoglio (3,25 anni) e la relativa volatilità media (0,48) si sono mantenute, come per l anno precedente, su livelli contenuti a conferma del consolidato approccio prudenziale. A fine esercizio il portafoglio registra una consistenza di 282 milioni di euro rispetto ai 295 milioni dell anno precedente. Il citato difficile contesto che ha caratterizzato il mercato obbligazionario ha influito negativamente, soprattutto a fronte dei pesanti ribassi dei corsi registrato sul finire d anno, sulla valorizzazione del portafoglio di proprietà al 31 dicembre Le quotazioni hanno poi segnato una sensibile ripresa nei primi mesi del 2012.

17 Per quanto riguarda la gestione della liquidità della Banca, è proseguita con molta attenzione l attività sul Mercato Interbancario dei Depositi (il quale peraltro ha subito una ulteriore contrazione nei volumi e nelle scadenze trattate) privilegiando, nelle fasi più acute della crisi, la Banca Centrale Europea come controparte di mercato. Gli impieghi di tesoreria hanno comunque riguardato esclusivamente i depositi overnight, sia in considerazione dei tassi di mercato scarsamente remunerativi sulle scadenze tra i tre e i dodici mesi, sia, soprattutto, in ragione della specifica policy della Banca orientata al mantenimento di una cospicua riserva di liquidità a vista. Per quanto riguarda le azioni proprie, le operazioni effettuate nel 2011 nei limiti di prezzo stabiliti dalle delibere assembleari, sono state le seguenti: % valore valore di n. azioni capitale nominale corrispettivo bilancio Rimanenza al 01/01/ , ,25 28/02/2011 Acquisto 78,358 0, ,68 12/05/2011 Acquisto , ,71 22/08/2011 Acquisto , ,16 29/08/2011 Acquisto , ,00 15/12/2011 Vendita , ,00 Rimanenza al 31/12/ , ,86 I SERVIZI DI INVESTIMENTO La dinamica degli eventi macroeconomici registrati nel corso dell anno, con il relativo impatto negativo sui mercati finanziari, ha riproposto, con intensità ancora maggiore dell anno precedente, significative difficoltà operative nell area dei servizi di investimento alla clientela. Il radicale e repentino innalzamento della rischiosità delle classi di attivo tradizionalmente oggetto di investimenti prudenziali (quali i Titoli di Stato e le obbligazioni bancarie italiane), con la contemporanea imprevista caduta dei corsi, ha reso ancora più importante la diversificazione geografica degli investimenti da sempre suggerita dalla Banca. La volatilità registrata per pressoché tutti gli asset ha inevitabilmente generato una comprensibile preoccupazione in ampia parte della clientela, in particolare in quella normalmente non avvezza ad oscillazioni sensibili del proprio patrimonio mobiliare. Tale fase critica, nel confermare l efficacia del consolidato approccio operativo della Banca fondato sull assistenza personalizzata alla clientela, ha richiesto un particolare impegno da parte della struttura per fornire con la consueta professionalità una consulenza approfondita e di qualità. In un contesto così difficile, nonostante le negative ricadute sull operatività conseguenti all accresciuta avversione al rischio dei clienti, i volumi intermediati si sono comunque mantenuti su livelli soddisfacenti pur a fronte di una modesta flessione dei ricavi. Con riferimento a questi ultimi, ancora interessante è risultato l apporto della componente del risparmio gestito, a testimonianza della validità del servizio proposto. 23

18 In tale settore infatti, la Banca ha ribadito nel 2011 la propria strategia di sviluppo mantenendo i consueti caratteri distintivi che si basano sulla qualità dei prodotti offerti. Con riferimento ai Fondi Comuni/Sicav di terzi, con l obiettivo di innalzare sistematicamente il livello qualitativo della consulenza prestata, è proseguita l azione di ampliamento delle soluzioni di investimento proposte, sempre selezionate a seguito di un costante ed attento monitoraggio dell offerta disponibile sul mercato. Nello scorso esercizio la dinamica di tale comparto si è distinta in positivo (+3,5%) a 508 milioni, malgrado la discesa delle quotazioni di mercato. Riguardo alle gestioni di portafoglio, si è confermato nel corso dell anno l interesse della clientela per il comparto delle linee personalizzate che, pur operando in un contesto estremamente difficile, hanno rappresentato un efficace sintesi fra l approccio professionale agli investimenti e l attenzione alle specificità del singolo cliente. Al 31 dicembre 2011 le gestioni di portafoglio sono risultate pari a euro 394 milioni (12,4%) con un calo dovuto anche alla maggior presenza della componente azionaria, anch essa assai penalizzata dalle quotazioni di fine anno. Da evidenziare infine il positivo consolidamento, nell ambito dell area private banking, del servizio di consulenza avanzata rivolto, in conseguenza del significativo grado di personalizzazione, ad un numero molto ridotto di clienti di profilo molto elevato. I SERVIZI PER LA CLIENTELA E I SISTEMI DI PAGAMENTO Nello scorso esercizio sono proseguiti, con il consueto notevole impegno, lo sviluppo di prodotti e servizi bancari innovativi e la costante cura volta alla crescita qualitativa dei servizi finanziari e creditizi tradizionali. Ad integrazione della già ampia offerta di servizi di ebanking, è stato attivato il nuovo SERVI ZIO MB Mobile Banking Banca Passadore. Tale nuovo servizio consente alla clientela che utilizza alcuni tra i dispositivi mobili più diffusi di accedere al Servizio IB Internet Banking Banca Passadore e di eseguire alcune funzioni informative e dispositive. Ancora nel settore dei servizi telematici, nell ambito del Servizio IB, è stata introdotta la nuova funzione dispositiva che consente il pagamento online dei bollettini di conto corrente postale. Al fine di offrire alla clientela corporate un ulteriore strumento per gestire la propria liquidità a vista ottenendo comunque un rendimento vantaggioso, è stato creato il nuovo conto Nuovi Depositi Aziendali con la forma tecnica di un deposito dematerializzato. Sempre nel settore della raccolta è stata implementata l offerta dei Depositi a Risparmio con l introduzione di un nuovo deposito regolato a tasso indicizzato. Nel 2011 è stato inoltre messo a punto un nuovo strumento di raccolta denominato CDV Conto di Deposito Vincolato che anche alla luce dell unificazione delle aliquote fiscali sui rendimenti finanziari recentemente entrata in vigore ha reso disponibile per la clientela privata dal 1 gennaio 2012 uno strumento di gestione della liquidità con rendimento netto vantaggioso in linea con altri prodotti analoghi offerti sul mercato sia dei depositi bancari che degli strumenti finanziari. Nel quadro degli interventi posti in essere per il continuo miglioramento della qualità dei servizi 24

19 offerti, gli estratti di conto corrente e le posizioni titoli semestrali sono stati arricchiti di prospetti esplicativi che permettono al cliente la visualizzazione grafica dei propri movimenti e della consistenza del proprio dossier titoli. È stato inoltre portato a termine un progetto di revisione della grafica e dei contenuti per le lettere informative e contabili prodotte direttamente allo sportello. A seguito degli eventi alluvionali che hanno recentemente colpito la città di Genova, la Banca, in collaborazione con Confindustria Genova, ha stanziato un plafond di 10 milioni di euro per il sostegno delle attività imprenditoriali delle aree interessate che hanno subito danni. L erogazione di tali fondi avviene sotto la forma di mutui a tasso agevolato. Al fine di incentivare l emissione di nuove carte di credito, nel corso dell esercizio sono state realizzate in collaborazione con CartaSi specifiche iniziative promozionali per promuovere l utilizzo di tale strumento di pagamento e scoraggiare il ricorso al contante, come anche richiesto dagli ultimi interventi normativi. Importanti innovazioni hanno inoltre riguardato la trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari e correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti col recepimento, fra l altro, delle Istruzioni di Vigilanza emanate dalla Banca d Italia in attuazione della Direttiva Europea 2008/48/CE sui contratti di credito ai consumatori (CCD Consumer Credit Directive); si è proceduto alla revisione di tutte le fasi del processo di concessione di credito ai consumatori a partire dal momento della richiesta di informazioni fino alla conclusione del contratto, nonché di tutti gli aspetti inerenti l informativa e la documentazione da fornire al cliente nel periodo di durata del contratto. La Banca, ai sensi del D.Lgs. 28/2010 in materia di mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali ha inoltre provveduto ad informare la clientela dell esistenza della nuova disciplina mediante apposita indicazione sui fogli informativi della trasparenza e sui nuovi contratti all atto della loro sottoscrizione. GLI INTERVENTI ORGANIZZATIVI E L INFORMATICA Nello scorso esercizio le aree organizzativa ed informatica della Banca sono state attivamente impegnate, come di consueto, nella razionalizzazione delle procedure interne, nella realizzazione di progetti relativi allo sviluppo e all ottimizzazione del sistema informativo, nonché nell adeguamento delle procedure informatiche e dei processi organizzativi soprattutto in relazione alla rilevante mole di innovazioni normative entrate in vigore nell anno. Infatti, nonostante la convinzione che il sistema bancario avesse raggiunto un punto di saturazione per quanto riguarda la capacità di assorbire nuove regole (Basilea 2, Mifid, ecc.), dalla recente crisi finanziaria è derivata una nuova ondata di normative specifiche che ha ancora una volta messo a dura prova la struttura legale, organizzativa ed informatica delle banche. Nel 2011 è stata operata una revisione integrale della struttura della normativa interna della Banca, resa anche necessaria dall accresciuta complessità delle disposizioni di legge e regolamentari emanate dagli Organi di Vigilanza; tale impegnativa attività, intrapresa con lo scopo di razionalizzare l impostazione delle disposizioni regolamentari interne e delle policy aziendali, strutturandole anche su base 25

20 26 gerarchica e codificata, ha consentito una maggiore chiarezza e facilità di consultazione (via web) da parte del personale, degli amministratori e degli organi di controllo interni ed esterni. Particolare riguardo è stato inoltre dedicato all ulteriore affinamento delle procedure a supporto delle attività di controllo, in presenza di processi più articolati e complessi. In adempimento alle prescrizioni introdotte da uno specifico provvedimento della Banca d Italia, è stata costituita nel corso dell anno la nuova Funzione Antiriciclaggio e sono state formalizzate in un unico Regolamento responsabilità, compiti e modalità operative per la gestione del rischio di riciclaggio e di finanziamento al terrorismo, adattando l assetto organizzativo e di controllo della Banca alle norme emanate. Nel settore dei sistemi di pagamento e di incasso, è proseguita l attività di ristrutturazione delle procedure organizzative ed informatiche necessaria per l adeguamento alla Direttiva europea sui sistemi di pagamento ( PSD Payment System Directive ) con particolare riguardo al recepimento dei più stringenti termini di esecuzione delle disposizioni ricevute dalla clientela. Nel settore del credito è stato aggiornato il processo organizzativo ed informatico per il monitoraggio e il controllo dei grandi rischi già oggetto di una sostanziale revisione nello scorso esercizio, per adeguarlo alle nuove prescrizioni in merito dettate dall Organo di Vigilanza; è stato inoltre implementato il software di gestione dei mutui migliorando il processo di valutazione statistica degli immobili dati a garanzia e gli strumenti di sorveglianza del valore degli stessi. Particolare impegno è stato profuso anche nell aggiornamento delle procedure informatiche e dei processi organizzativi relativi all attività di intermediazione mobiliare derivanti dall emanazioni di normativa fiscale sui servizi di investimento. In tale area inoltre si è provveduto alla realizzazione di una piattaforma di trasmissione automatica degli ordini alle controparti di mercato. Prosegue proficuamente l importante progetto pluriennale che prevede la progressiva revisione di tutto il software sviluppato internamente tramite le più avanzate tecnologie di programmazione, con l obiettivo di contenere i costi innalzando ulteriormente il livello qualitativo del sistema informativo della Banca; in tale ambito è stata, fra l altro, completata la nuova versione dell Anagrafe Generale che costituisce la base su cui si innesteranno tutte le altre procedure della Banca. Importanti interventi sono stati realizzati con la revisione dell infrastruttura IT delle dipendenze, che ha consentito fra l altro l adozione di un più efficiente ed economico sistema centralizzato di controllo; è stato migliorato anche il sistema di archiviazione e backup dei dati; è stato completato l aggiornamento del parco ATM e l aggiornamento del server di posta elettronica. La Banca ha provveduto ad aggiornare il Modello Organizzativo ai sensi del D. Lgs. 231/2001, e successive modifiche e integrazioni, in materia di responsabilità amministrativa delle società per i reati commessi dai propri dipendenti e collaboratori, in relazione all evoluzione della struttura della Banca e soprattutto della normativa di riferimento. L Organismo di Vigilanza ex D.Lgs 231/2001 nel corso dell anno ha provveduto a vigilare sul funzionamento e l osservanza del modello e ne ha curato l aggiornamento; gli esiti delle riunioni dell Organismo sono stati portati a conoscenza del Consiglio di Amministrazione.

21 Per quanto riguarda la tutela della privacy, è stata effettuata la prescritta attività di formazione del personale dipendente ed è stata aggiornata la documentazione di supporto alle misure di sicurezza richieste per la protezione dei dati personali trattati elettronicamente. Nel corso dell anno sono stati effettuati con esito positivo i test di simulazione per la verifica dei tempi di ripristino degli ambienti elaborativi e delle telecomunicazioni; sono stati inoltre aggiornati i piani di business continuity e di disaster recovery, anche a seguito dei vari interventi impiantistici posti in atto per l ulteriore affinamento delle procedure di sicurezza informatica e di controllo logico dei dati. LA GESTIONE DEI RISCHI La Banca orienta tradizionalmente la propria attività a criteri di prudenza e ridotta esposizione al rischio, anche in relazione all esigenza di stabilità connessa all esercizio dell attività bancaria. La Banca dispone di una struttura organizzativa, di processi aziendali, di risorse umane e di competenze idonee ad assicurare l identificazione, il monitoraggio, il controllo e la gestione dei diversi rischi che ne caratterizzano l attività, con l obiettivo di proteggere la solidità finanziaria e la reputazione della Banca rispetto ad eventi indesiderati. La Banca esclude l assunzione di rischi estranei alle attività caratteristiche e procede in ogni caso ad un accurata valutazione delle eventuali iniziative che comportano nuove tipologie di rischio. Il processo della gestione del rischio si sviluppa a diversi livelli della struttura organizzativa, in attuazione a quanto disposto in materia dal Consiglio di Amministrazione, che definisce gli orientamenti e gli indirizzi relativamente all assunzione dei rischi, approvando i limiti strategici operativi e le linee guida. Il Servizio Ispettorato, avvalendosi anche delle strutture che nell ambito dell assetto organizzativo della Banca sono specificatamente deputate alla funzione di monitoraggio dei rischi, garantisce il presidio del sistema dei controlli interni. Nel seguito sono esposte le tipologie di rischio cui la Banca è esposta nel normale svolgimento della propria attività. Il rischio di credito deriva dalla possibilità che un debitore della Banca non adempia alle proprie obbligazioni o che il merito creditizio subisca un deterioramento. Strettamente connesso al rischio di credito è il rischio di concentrazione che deriva da esposizioni verso controparti, gruppi di controparti connesse o del medesimo settore economico o che esercitano la stessa attività o appartengono alla medesima area geografica. La valutazione dell ammontare delle possibili perdite in cui si potrebbe incorrere relativamente alla singola esposizione creditizia e al complessivo portafoglio degli impieghi dipende da molteplici fattori, tra cui l andamento delle condizioni economiche generali o relative a specifici settori produttivi, la variazione del rating delle singole controparti, i cambiamenti strutturali e tecnologici all interno delle imprese debitrici, il peggioramento della posizione competitiva delle controparti, l eventuale cattiva gestione delle imprese o delle controparti affidate, il crescente indebitamento delle famiglie ed altri fattori esterni quali i requisiti legali e regolatori. 27

22 28 La politica creditizia adottata dalla Banca si fonda sulla rigorosa selezione del credito, concesso sulla base di un approfondita conoscenza delle diverse realtà economiche e imprenditoriali locali in cui la Banca opera; è basata quindi su criteri di prudenza e di ridotta esposizione al rischio attraverso l attenta analisi del credito in fase di erogazione, sulla diversificazione geografica e settoriale degli impieghi, sull acquisizione di garanzie, ove necessario, a fronte del credito concesso, nonché sul controllo accurato dell evoluzione del rapporto creditizio. In tal senso, risulta fondamentale la tradizionale cura posta dalla Banca nella gestione delle relazioni, improntata da un lato all instaurazione con le controparti affidate di un rapporto fondato sulla reciproca fiducia e trasparenza e, dall altro, alla valutazione di una serie di indicatori andamentali e di bilancio che determinano l assegnazione a ciascun cliente di un rating interno, costantemente aggiornato; la Banca attua infatti un costante monitoraggio del proprio portafoglio crediti, analizzando nel continuo l andamento del profilo di rischio, dei fidi e degli utilizzi; la Banca dedica a tale attività livelli risorse in possesso di elevata professionalità e adotta procedure continuamente aggiornate; particolare attenzione viene posta nel seguire l andamento dei cosiddetti Grandi Rischi. Particolare attenzione è posta dalla Banca alla valutazione del merito di credito delle banche e delle controparti istituzionali, con riferimento in particolare all operatività di natura finanziaria (depositi interbancari, investimento in emissioni obbligazionarie); la gestione del rischio originato da queste controparti prevede in particolare l utilizzo di sistemi di misurazione e controllo giornaliero dell esposizione creditizia e del rispetto dei massimali. Particolare importanza viene posta affinché la normativa interna definisca con chiarezza le funzioni e gli organismi aziendali preposte alla gestione delle determinanti del rischio e le modalità da adottare per il monitoraggio ed il contenimento del rischio. Con riguardo alle garanzie viene gestito il rischio residuo relativo alla possibilità che le tecniche riconosciute per l attenuazione del rischio di credito utilizzata dalla Banca non risultino pienamente efficaci. Per fronteggiare questo rischio è operativa una normativa interna che disciplina i processi di acquisizione, perfezionamento e gestione delle garanzie. Il rischio di mercato consiste nell eventualità che la Banca subisca minori ricavi rispetto a quelli previsti, perdite di valore delle poste patrimoniali o minusvalenze riferite alle posizioni finanziarie detenute, a causa di sensibili e avverse variazioni delle condizioni di mercato ovvero per il verificarsi di fattori che compromettano la capacità di rimborso dell emittente. Il rischio di mercato si manifesta relativamente sia al portafoglio di negoziazione sia al portafoglio bancario, comprendente le attività e le passività finanziarie diverse da quelle costituenti il trading book. Le linee guida per la gestione dei portafogli della Banca sono improntate a criteri di rigorosa prudenza nella scelta delle controparti e sono stabiliti rigorosi limiti quantitativi e qualitativi all operatività; la Banca non svolge attività in derivati finanziari con finalità speculativa e il portafoglio di investimento è costituito da titoli di Stato e da obbligazioni di primari emittenti bancari e corporate. Il rischio di tasso di interesse nasce dallo sbilancio tra poste dell attivo e del passivo in termini di importo, scadenza, durata finanziaria e tasso; l esposizione della Banca a tale rischio è molto con

23 tenuta e viene comunque gestita e mitigata anche attraverso il ricorso a specifici strumenti di copertura. Assai contenuta risulta altresì l esposizione al rischio di prezzo e di cambio. Il rischio di liquidità consiste in una possibile condizione di instabilità derivante dall eventuale sbilancio negativo tra flussi di cassa in entrata e in uscita che si può verificare nel breve termine; questo rischio può manifestarsi per lo più in presenza di situazioni eccezionali quali la riduzione di liquidità dei mercati. La Banca, nel rispetto dei Principi di sana gestione e gestione del rischio di liquidità emanati dal Comitato di Basilea nel settembre del 2008, gestisce tale rischio monitorando nel continuo l andamento dei flussi di cassa e mantenendo elevati livelli di liquidità allocata presso primarie controparti bancarie, singolarmente affidate con particolare attenzione alla valutazione del loro merito creditizio come dianzi scritto, ovvero presso le Autorità monetarie centrali e mantenendo un significativo ammontare di attività prontamente liquidabili ovvero utilizzabili per i rifinanziamento presso le banche centrali. La Banca ha adottato un sistema di limiti sia specifici, con la definizione delle autonomie operative nella gestione della liquidità, che generali, utilizzati per rispettare la bassa soglia di tolleranza al rischio di liquidità cui è improntato il modello di business della Banca; è inoltre operativa la Policy di Gestione della Liquidità, corredata da un apposito Contingency Funding Plan, con l obiettivo di assicurare un tempestivo ed efficiente governo nel caso di stress o crisi della liquidità; il Piano prevede, in particolare, indicatori di crisi sia sistemica che specifica ( early warning ) oggetto di monitoraggio e controllo giornaliero. L attuazione di tale politica e del Piano di contingency, che in alcune occasioni nel secondo semestre 2011 è stato concretamente attivato, ha consentito alla Banca di far fronte senza particolari tensioni alla gestione dei propri flussi di tesoreria in una effettiva fase di stress sistemico. Il rischio operativo è il rischio di subire perdite derivanti dall inadeguatezza o dal non corretto funzionamento delle procedure aziendali, da errori o carenze delle risorse umane e dei sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale mentre non sono inclusi quelli strategici e di reputazione. Tra le fonti principali del rischio operativo vi possono essere: la stabilità e la continuità dei processi operativi, il funzionamento delle procedure conseguenti al crescente ricorso all automazione, l affidabilità degli outsourcer ai quali sono state demandate talune funzioni aziendali, le perdite derivanti da atti criminosi, gli errori umani, le inadempienze contrattuali, le catastrofi naturali. Non è possibile identificare una fonte di rischio operativo stabilmente prevalente, essendo inevitabilmente insito in tutti i processi e le attività aziendali. Questa caratteristica induce la Banca ad implementare azioni diffuse di mitigazione e governo dei rischi, in particolare tramite il loro trasferimento mediante strumenti assicurativi e/o ricorso all outsourcing, nonché mediante il continuo miglioramento dell efficienza dei processi (reengineering e interventi migliorativi sui controlli) e le verifiche di conformità normativa dei medesimi. La Banca provvede inoltre ad un attento e costante presidio del rischio strategico e di quello reputazionale, definiti l uno come il rischio attuale o prospettico di flessione degli utili o del capitale derivanti dal cambiamento del contesto competitivo o da decisioni aziendali strategiche errate, dall attuazione inadeguata di decisioni strategiche, dalla scarsa o mancata reattività a variazioni del 29

GRUPPO BANCO DESIO RELAZIONE TRIMESTRALE CONSOLIDATA

GRUPPO BANCO DESIO RELAZIONE TRIMESTRALE CONSOLIDATA GRUPPO BANCO DESIO RELAZIONE TRIMESTRALE CONSOLIDATA AL 31 MARZO 2006 1 INDICE Prospetti contabili pag. 03 Note di commento ed osservazioni degli Amministratori pag. 04 Nota informativa pag. 04 La struttura

Dettagli

Dati significativi di gestione

Dati significativi di gestione 36 37 38 Dati significativi di gestione In questa sezione relativa al Rendiconto economico sono evidenziati ed analizzati i risultati economici raggiunti da ISA nel corso dell esercizio. L analisi si focalizza

Dettagli

Dati significativi di gestione

Dati significativi di gestione 182 183 Dati significativi di gestione In questa sezione relativa al Rendiconto Economico sono evidenziati ed analizzati i risultati economici raggiunti da ISA nel corso dell esercizio. L analisi si focalizza

Dettagli

SEDE DI CAGLIARI. Il credito all economia regionale: Il ruolo degli Intermediari e la nuova regolamentazione di settore

SEDE DI CAGLIARI. Il credito all economia regionale: Il ruolo degli Intermediari e la nuova regolamentazione di settore FORUM PERMANENTE SUL CREDITO E LA FINANZA II^ CONFERENZA REGIONALE SUL CREDITO E LA FINANZA PER LO SVILUPPO Il credito all economia regionale: Il ruolo degli Intermediari e la nuova regolamentazione di

Dettagli

CREDITO E SVILUPPO delle PMI nel Lazio: opportunità, vincoli e proposte per il sistema regionale

CREDITO E SVILUPPO delle PMI nel Lazio: opportunità, vincoli e proposte per il sistema regionale CREDITO E SVILUPPO delle PMI nel Lazio: opportunità, vincoli e proposte per il sistema regionale Realizzato dall EURES Ricerche Economiche e Sociali in collaborazione con il Consiglio Regionale dell Economia

Dettagli

Il credito in Toscana. III trimestre 2014

Il credito in Toscana. III trimestre 2014 Il credito in Toscana III trimestre 2014 Firenze, Febbraio 2015 Il contesto di riferimento Prosegue il rallentamento dei prestiti concessi dalle banche al settore privato italiano (-1,7% il dato di agosto

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO APPROVATO DAL CONSIGLIO GENERALE NELL ADUNANZA DEL 28/06/2013 Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro 1 INDICE AMBITO DI APPLICAZIONE p. 3 TITOLO I: PRINCIPI

Dettagli

Il credito in Toscana. III trimestre 2015

Il credito in Toscana. III trimestre 2015 Il credito in Toscana III trimestre 215 Firenze, Febbraio 21 8.3 9.3 1.3 11.3 L andamento dei prestiti 1 I prestiti a imprese e famiglie Continuano anche nel periodo in esame i segnali di miglioramento

Dettagli

Il sistema monetario

Il sistema monetario Il sistema monetario Premessa: in un sistema economico senza moneta il commercio richiede la doppia coincidenza dei desideri. L esistenza del denaro rende più facili gli scambi. Moneta: insieme di tutti

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FANO

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FANO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FANO 1 INDICE AMBITO DI APPLICAZIONE p. 3 TITOLO I: PRINCIPI GENERALI Art. 1 Finalità del processo di gestione del patrimonio

Dettagli

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza Report trimestrale sull andamento dell economia Perché un report trimestrale? A partire dal mese di dicembre SEI provvederà a mettere a disposizione delle imprese, con cadenza trimestrale, un report finalizzato

Dettagli

TERZO PILASTRO DI BASILEA 2 - INFORMATIVA AL PUBBLICO al 31 dicembre 2011

TERZO PILASTRO DI BASILEA 2 - INFORMATIVA AL PUBBLICO al 31 dicembre 2011 TERZO PILASTRO DI BASILEA 2 - INFORMATIVA AL PUBBLICO al 31 dicembre 2011 La disciplina prudenziale per gli intermediari finanziari iscritti nell elenco speciale di cui all art. 107 TUB (Intermediari ex

Dettagli

GRUPPO BANCO DESIO. al 30 settembre 2006 RELAZIONE TRIMESTRALE CONSOLIDATA

GRUPPO BANCO DESIO. al 30 settembre 2006 RELAZIONE TRIMESTRALE CONSOLIDATA GRUPPO BANCO DESIO RELAZIONE TRIMESTRALE CONSOLIDATA AL 30 SETTEMBRE 2006 1 INDICE Prospetti contabili pag. 03 Note di commento ed osservazioni degli Amministratori pag. 04 Nota informativa pag. 04 La

Dettagli

Vigilanza bancaria e finanziaria

Vigilanza bancaria e finanziaria Vigilanza bancaria e finanziaria DISPOSIZIONI DI VIGILANZA IN MATERIA DI POTERI DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DELLA CAPOGRUPPO DI UN GRUPPO BANCARIO NEI CONFRONTI DELLE SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO

Dettagli

Le evidenze dell analisi del patrimonio informativo di EURISC Il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF

Le evidenze dell analisi del patrimonio informativo di EURISC Il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF Barometro CRIF della domanda di credito da parte delle famiglie: a ottobre ancora vivace la domanda di mutui (+42,5%) e prestiti finalizzati (+17,8%). In controtendenza, si consolida la flessione dei prestiti

Dettagli

Osservatorio sulla Finanza. per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT

Osservatorio sulla Finanza. per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT Osservatorio sulla Finanza per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT Volume 16 DICEMBRE 2010 Microimprese ancora in affanno ma emergono i primi timidi segnali di miglioramento negli investimenti Calano

Dettagli

II.11 LA BANCA D ITALIA

II.11 LA BANCA D ITALIA Provvedimento del 24 marzo 2010. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di contenuto generale della Banca d Italia nell esercizio delle funzioni di vigilanza bancaria

Dettagli

Il credito in Toscana. II trimestre 2015

Il credito in Toscana. II trimestre 2015 Il credito in Toscana II trimestre 2015 Firenze, Ottobre 2015 08.1 I prestiti a imprese e famiglie Arrivano segnali di distensione dal mercato del credito in Toscana, che risente del miglioramento del

Dettagli

Economie regionali. L'andamento del credito in Umbria nel primo trimestre del 2010

Economie regionali. L'andamento del credito in Umbria nel primo trimestre del 2010 Economie regionali L'andamento del credito in Umbria nel primo trimestre del 21 Perugia luglio 21 2 1 73 La serie Economie regionali ha la finalità di presentare studi e documentazione sugli aspetti territoriali

Dettagli

Il mercato mobiliare

Il mercato mobiliare Il mercato mobiliare E il luogo nel quale trovano esecuzione tutte le operazioni aventi per oggetto valori mobiliari, ossia strumenti finanziari così denominati per la loro attitudine a circolare facilmente

Dettagli

Relazione Semestrale al 30.06.2012. Fondo Federico Re

Relazione Semestrale al 30.06.2012. Fondo Federico Re Relazione Semestrale al 30.06.2012 Fondo Federico Re Gesti-Re SGR S.p.A. Sede Legale: Via Turati 9, 20121 Milano Tel 02.620808 Telefax 02.874984 Capitale Sociale Euro 1.500.000 i.v. Codice Fiscale, Partita

Dettagli

Situazione indebitamento al 31.12.2009

Situazione indebitamento al 31.12.2009 Situazione indebitamento al 31.12.2009 Situazione indebitamento al 31.12.2009 A cura del Servizio Credito dell Assessorato della Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del Territorio Cagliari, Dicembre

Dettagli

Politica di Valutazione Pricing per le obbligazioni emesse dalla Banca di Credito Cooperativo di Cernusco Sul Naviglio s.c.

Politica di Valutazione Pricing per le obbligazioni emesse dalla Banca di Credito Cooperativo di Cernusco Sul Naviglio s.c. Politica di Valutazione Pricing per le obbligazioni emesse dalla Banca di Credito Cooperativo di Cernusco Sul Naviglio s.c. (Adottata ai sensi delle Linee guida interassociative per l applicazione delle

Dettagli

ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI QUARTO TRIMESTRE 2011

ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI QUARTO TRIMESTRE 2011 ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI QUARTO TRIMESTRE 2011 1. QUADRO MACROECONOMICO INTERNAZIONALE Negli ultimi mesi del 2011 si è verificato un peggioramento delle prospettive di crescita nelle principali economie

Dettagli

CONDIZIONI DEFINITIVE della NOTA INFORMATIVA BANCA DI CESENA OBBLIGAZIONI A TASSO FISSO. Isin IT0004233943

CONDIZIONI DEFINITIVE della NOTA INFORMATIVA BANCA DI CESENA OBBLIGAZIONI A TASSO FISSO. Isin IT0004233943 BANCA DI CESENA CREDITO COOPERATIVO DI CESENA E RONTA SOCIETA COOPERATIVA CONDIZIONI DEFINITIVE della NOTA INFORMATIVA BANCA DI CESENA OBBLIGAZIONI A TASSO FISSO BANCA DI CESENA 01/06/07-01/06/10 - TF

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 14 gennaio 2015 In attesa della crescita I più recenti dati sul sistema bancario 1 confermano il lento miglioramento in atto nel settore creditizio. La variazione annua degli

Dettagli

Il Rapporto sulla Stabilità Finanziaria. Fabio Panetta Vice Direttore Generale - Banca d Italia. Università Bocconi, 18 Novembre 2014

Il Rapporto sulla Stabilità Finanziaria. Fabio Panetta Vice Direttore Generale - Banca d Italia. Università Bocconi, 18 Novembre 2014 Il Rapporto sulla Stabilità Finanziaria Fabio Panetta Vice Direttore Generale - Banca d Italia Università Bocconi, 18 Novembre 2014 Indice o La congiuntura o Il mercato immobiliare o I mercati finanziari

Dettagli

INFORMATIVA AL PUBBLICO SULLA SITUAZIONE AL 31 DICEMBRE 2013

INFORMATIVA AL PUBBLICO SULLA SITUAZIONE AL 31 DICEMBRE 2013 INFORMATIVA AL PUBBLICO SULLA SITUAZIONE AL 31 DICEMBRE 2013 Sintesi del documento pubblicato ai sensi del Titolo IV della Circolare 263/06 della Banca d Italia L Informativa al pubblico adempie all obbligo

Dettagli

26/10/2010. I processi di finanziamento. Processi di finanziamento. Processi di gestione monetaria. FABBISOGNO di mezzi finanziari

26/10/2010. I processi di finanziamento. Processi di finanziamento. Processi di gestione monetaria. FABBISOGNO di mezzi finanziari 1. Pianificazione finanziaria: fabbisogno e fonti di finanziam. Processi di finanziamento 4. Rimborso dei finanziamenti I processi di finanziamento Processi economici di produzione 2. Acquisizione dei

Dettagli

Indice. Presentazione, di Roberto Ruozi. pag. xiii

Indice. Presentazione, di Roberto Ruozi. pag. xiii Presentazione, di Roberto Ruozi 1 L attività bancaria 1.1 Una definizione di banca 1.2 Le origini del sistema bancario moderno 1.3 L evoluzione del sistema creditizio nel quadro europeo: concorrenza e

Dettagli

Economie regionali. L'andamento del credito in Sardegna nel quarto trimestre del 2008. 2009 Cagliari

Economie regionali. L'andamento del credito in Sardegna nel quarto trimestre del 2008. 2009 Cagliari Economie regionali L'andamento del credito in Sardegna nel quarto trimestre del 2008 2009 Cagliari 2 0 0 9 20 La nuova serie Economie regionali ha la finalità di presentare studi e documentazione sugli

Dettagli

Febbraio 2016. market monitor. Analisi del settore edile: performance e previsioni

Febbraio 2016. market monitor. Analisi del settore edile: performance e previsioni Febbraio 2016 market monitor Analisi del settore edile: performance e previsioni Esonero di responsabilità I contenuti del presente documento sono forniti ad esclusivo scopo informativo. Ogni informazione

Dettagli

Stock del credito al consumo sui consumi delle famiglie

Stock del credito al consumo sui consumi delle famiglie CREDITO AL CONSUMO: GLI EFFETTI DELLA CRISI Da uno studio della Banca d Italia 1, che valuta gli effetti della crisi sul mercato del credito al consumo in Italia, emerge una situazione attuale diversa

Dettagli

DOCUMENTO DI SINTESI DELLA POLICY SU STRATEGIA DI ESECUZIONE E TRASMISSIONE DI ORDINI

DOCUMENTO DI SINTESI DELLA POLICY SU STRATEGIA DI ESECUZIONE E TRASMISSIONE DI ORDINI DOCUMENTO DI SINTESI DELLA POLICY SU STRATEGIA DI ESECUZIONE E TRASMISSIONE DI ORDINI 1. LA NORMATIVA MIFID La Markets in Financial Instruments Directive (MiFID) è la Direttiva approvata dal Parlamento

Dettagli

IL RUOLO DEL CENTRO FIDI TERZIARIO QUALI GARANZIE?

IL RUOLO DEL CENTRO FIDI TERZIARIO QUALI GARANZIE? IL RUOLO DEL CENTRO FIDI TERZIARIO QUALI GARANZIE? II Forum annuale sulla Finanza d impresa Gli strumenti per affrontare la crisi e sostenere la crescita delle PMI Prato, 23 aprile 2009 Email: a.doti@centrofiditerziario.it

Dettagli

Prestito Obbligazionario Banca di Imola SpA 185^ Emissione 02/04/2007-02/04/2010 TV% Media Mensile (Codice ISIN IT0004219223)

Prestito Obbligazionario Banca di Imola SpA 185^ Emissione 02/04/2007-02/04/2010 TV% Media Mensile (Codice ISIN IT0004219223) MODELLO DI CONDIZIONI DEFINITIVE relative alla Nota Informativa sul Programma di Offerta di Prestiti Obbligazionari denominati Obbligazioni Banca di Imola SPA a Tasso Variabile Media Mensile Il seguente

Dettagli

Tavola 1 Requisito informativo generale

Tavola 1 Requisito informativo generale Tavola 1 Requisito informativo generale (a) Il Consiglio di Amministrazione di Finlabo SIM. (di seguito anche la SIM o la Società ), ha definito le politiche di gestione dei rischi all interno delle quali

Dettagli

Il mercato del credito

Il mercato del credito Il mercato del credito 1 Gli sportelli bancari In riferimento alla distribuzione del numero di istituti bancari per sede amministrativa e del numero di sportelli per localizzazione geografica, i dati statistici

Dettagli

INTERVENTI E INIZIATIVE DELLA CAMERA DI COMMERCIO

INTERVENTI E INIZIATIVE DELLA CAMERA DI COMMERCIO Finanza agevolata, bandi, credito d'imposta INTERVENTI E INIZIATIVE DELLA CAMERA DI COMMERCIO Castellanza, LIUC - Università Cattaneo 2 ottobre 2014 INTERVENTI E INIZIATIVE DELLA CAMERA DI COMMERCIO PRINCIPI:

Dettagli

L investimento immobiliare delle Casse e degli Enti di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno

L investimento immobiliare delle Casse e degli Enti di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno L investimento immobiliare delle Casse e degli di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno Pubblicato su Il Settimanale di Quotidiano Immobiliare del 27/04/2013 n. 19 Introduzione Dopo

Dettagli

MEDIOLANUM RISPARMIO ITALIA CRESCITA

MEDIOLANUM RISPARMIO ITALIA CRESCITA MEDIOLANUM RISPARMIO ITALIA CRESCITA RELAZIONE SEMESTRALE AL 29/06/2007 80 MEDIOLANUM RISPARMIO ITALIA CRESCITA NOTA ILLUSTRATIVA SULLA RELAZIONE SEMESTRALE DEL FONDO AL 29 GIUGNO 2007 Signori Partecipanti,

Dettagli

Economie regionali. Bologna aprile 2010

Economie regionali. Bologna aprile 2010 Economie regionali Bologna aprile 21 L'andamento del credito in Emilia-Romagna nel quarto trimestre del 29 2 1 3 La serie Economie regionali ha la finalità di presentare studi e documentazione sugli aspetti

Dettagli

Rendiconto annuale sull attività di gestione dei reclami

Rendiconto annuale sull attività di gestione dei reclami Rendiconto annuale sull attività di gestione dei reclami Anno 2014 Indice 1. Introduzione pag. 3 2. Assetto organizzativo/procedurale dell Ufficio Reclami pag. 4 3. Reclami pervenuti nell esercizio 2014

Dettagli

Abi: nessuna differenziazione nella dinamica dei prezzi fra raccolta e prestiti

Abi: nessuna differenziazione nella dinamica dei prezzi fra raccolta e prestiti NOTA PER LA STAMPA DOCUMENTO DELL ABI A GOVERNO, AUTORITA E ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI Abi: nessuna differenziazione nella dinamica dei prezzi fra raccolta e prestiti Non è cambiato lo spread per i tassi

Dettagli

SERVIZI PER LA GESTIONE DELLA LIQUIDITA OFFERTA CASH MANAGEMENT. Prima dell adesione leggere il prospetto informativo Settembre 2011

SERVIZI PER LA GESTIONE DELLA LIQUIDITA OFFERTA CASH MANAGEMENT. Prima dell adesione leggere il prospetto informativo Settembre 2011 SERVIZI PER LA GESTIONE DELLA LIQUIDITA OFFERTA CASH MANAGEMENT Prima dell adesione leggere il prospetto informativo Settembre 2011 1 Le banche cercano di orientare i risparmiatori verso quei conti correnti

Dettagli

Reddito Fisso. Per la negoziazione degli strumenti del reddito fisso Borsa Italiana organizza e gestisce. I mercati del

Reddito Fisso. Per la negoziazione degli strumenti del reddito fisso Borsa Italiana organizza e gestisce. I mercati del I mercati del Reddito Fisso Per la negoziazione degli strumenti del reddito fisso Borsa Italiana organizza e gestisce due comparti: il Mercato Telematico delle Obbligazioni e dei titoli di Stato (Mot)

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 1 GIUGNO 2015 Il primo trimestre del 2015 ha portato con sé alcuni cambiamenti nelle dinamiche di crescita delle maggiori economie: alla moderata ripresa nell Area euro

Dettagli

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI Aggiornamento del 29 maggio 2015 I CONTENUTI IL SISTEMA ECONOMICO LA FINANZA PUBBLICA LA SANITA IL SISTEMA ECONOMICO LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI IL PIL PIL: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE

Dettagli

BCC BARLASSINA. Policy di Valutazione e Pricing delle obbligazioni emesse da

BCC BARLASSINA. Policy di Valutazione e Pricing delle obbligazioni emesse da Policy di Valutazione e Pricing delle obbligazioni emesse da BCC BARLASSINA (ai sensi delle Linee-Guida interassociative ABI-Assosim-Federcasse per l applicazione delle misure di attuazione della Direttiva

Dettagli

Relazione del Consiglio di Amministrazione all Assemblea degli Azionisti

Relazione del Consiglio di Amministrazione all Assemblea degli Azionisti Relazione del Consiglio di Amministrazione all Assemblea degli Azionisti Autorizzazione all acquisto di azioni proprie ed al compimento di atti di disposizione sulle medesime al servizio delle Politiche

Dettagli

Domanda e offerta di credito

Domanda e offerta di credito 2/5/2013 Domanda e offerta di credito La situazione registrata nel 2012 in provincia di Nel 2012 si è registrata una contrazione della domanda di credito. Rispetto alla media regionale le imprese modenesi

Dettagli

INFORMATIVA AL PUBBLICO ANNO 2014

INFORMATIVA AL PUBBLICO ANNO 2014 INFORMATIVA AL PUBBLICO ANNO 214 Finanziaria Senese di Sviluppo S.P.A. Sede Legale Piazza Matteotti 3 531 Siena Capitale Sociale 16.572.177 i.v. Codice Fiscale e Partita Iva 721528 Società iscritta nell

Dettagli

DATA INIZIO OPERATIVITÀ 22 MAGGIO 2009 ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA

DATA INIZIO OPERATIVITÀ 22 MAGGIO 2009 ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA REGOLAMENTO DELL ATTIVITA DI NEGOZIAZIONE PER CONTO PROPRIO SU TITOLI DI STATO ITALIANI E OBBLIGAZIONI DI PROPRIA EMISSIONE SVOLTA DALLA BANCA POPOLARE DELL EMILIA ROMAGNA Soc.Cooperativa DATA INIZIO OPERATIVITÀ

Dettagli

Rapporto sulla Stabilità Finanziaria. Fabio Panetta Vice Direttore Generale - Banca d Italia. Università Bocconi, 12 Novembre 2015

Rapporto sulla Stabilità Finanziaria. Fabio Panetta Vice Direttore Generale - Banca d Italia. Università Bocconi, 12 Novembre 2015 Rapporto sulla Stabilità Finanziaria Fabio Panetta Vice Direttore Generale - Banca d Italia Università Bocconi, 12 Novembre 2015 Indice o I rischi macroeconomici o I rischi settoriali: famiglie e imprese

Dettagli

REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO DELL ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI

REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO DELL ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO DELL ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI Premessa Questo Regolamento, nell ambito dell autonomia gestionale,

Dettagli

Il Bilancio di esercizio

Il Bilancio di esercizio Il Bilancio di esercizio Il bilancio d esercizio è il fondamentale documento contabile che rappresenta la situazione patrimoniale e finanziaria dell impresa al termine di un periodo amministrativo e il

Dettagli

REGOLAMENTO PER GLI IMPIEGHI DEL PATRIMONIO

REGOLAMENTO PER GLI IMPIEGHI DEL PATRIMONIO REGOLAMENTO PER GLI IMPIEGHI DEL PATRIMONIO (approvato dalla Commissione Centrale di Beneficenza nella riunione del 28 febbraio 2005; coordinato con le modifiche deliberate il 24 luglio 2007, il 16 dicembre

Dettagli

Scheda prodotto. 100% dell importo nominale sottoscritto. 1 obbligazione per un valore nominale di Euro 1.000

Scheda prodotto. 100% dell importo nominale sottoscritto. 1 obbligazione per un valore nominale di Euro 1.000 Caratteristiche principali del Prestito Obbligazionario Scheda prodotto Denominazione Strumento Finanziario Tipo investimento Emittente Rating Emittente Durata Periodo di offerta Data di Godimento e Data

Dettagli

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed. Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS 1 Anteprima Con il termine politica monetaria si intende la gestione dell offerta di moneta. Sebbene il concetto possa apparire semplice,

Dettagli

LA CRISI DELLE COSTRUZIONI

LA CRISI DELLE COSTRUZIONI Direzione Affari Economici e Centro Studi COSTRUZIONI: ANCORA IN CALO I LIVELLI PRODUTTIVI MA EMERGONO ALCUNI SEGNALI POSITIVI NEL MERCATO RESIDENZIALE, NEI MUTUI ALLE FAMIGLIE E NEI BANDI DI GARA I dati

Dettagli

APPROVATA LA RELAZIONE TRIMESTRALE AL 31 MARZO 2006

APPROVATA LA RELAZIONE TRIMESTRALE AL 31 MARZO 2006 APPROVATA LA RELAZIONE TRIMESTRALE AL 31 MARZO 2006 Il Consiglio di Amministrazione di Banca CR Firenze Spa, presieduto da Aureliano Benedetti, ha oggi deliberato la nomina del Vice Presidente e dei componenti

Dettagli

RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALL ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI

RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALL ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALL ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALL ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI Signori Azionisti, Vi abbiamo convocato

Dettagli

Le funzioni della banca. Lezione 1 1

Le funzioni della banca. Lezione 1 1 Le funzioni della banca Lezione 1 1 Le principali funzioni svolte dalle banche sono: Funzione monetaria; Funzione creditizia; Funzione di mobilizzazione del risparmio; Funzione di trasmissione degli impulsi

Dettagli

Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna

Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Gian Carlo Sangalli Presidente Camera di Commercio di Bologna IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO BOLOGNESE E E IN UNA FASE

Dettagli

COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE

COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE 75 i dossier www.freefoundation.com COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE NEL RAPPORTO CONCLUSIVO DELLA MISSIONE IN ITALIA DEL 3-16 MAGGIO 17 maggio 2012 a cura di Renato Brunetta EXECUTIVE

Dettagli

Policy sintetica di Banca delle Marche S.p.A. per la gestione dei conflitti d interesse

Policy sintetica di Banca delle Marche S.p.A. per la gestione dei conflitti d interesse Policy sintetica di Banca delle Marche S.p.A. per la gestione dei conflitti d interesse 1. Introduzione Banca Marche nel normale esercizio della propria attività e nell erogazione dei propri molteplici

Dettagli

Le garanzie come strumento per agevolare l accesso al credito delle PMI

Le garanzie come strumento per agevolare l accesso al credito delle PMI Le garanzie come strumento per agevolare l accesso al credito delle PMI Firenze, 26 febbraio 2015 Crisi economica: si assiste ad un attenuazione del credit crunch per le imprese ma i prestiti sono ancora

Dettagli

Approvati risultati al 30 settembre 2015

Approvati risultati al 30 settembre 2015 COMUNICATO STAMPA Approvati risultati al 30 settembre 2015 Risultati record nei primi nove mesi, con il miglior trimestre di sempre Utile netto: 148,8 milioni ( 109,3 milioni al 30 settembre 2014, +36,2%)

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO DELLA FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI ROVIGO

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO DELLA FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI ROVIGO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO DELLA FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI ROVIGO AMBITO DI APPLICAZIONE TITOLO I PRINCIPI GENERALI Finalità del processo di gestione del patrimonio Fondo stabilizzazione

Dettagli

Gli strumenti della Banca Centrale Europea

Gli strumenti della Banca Centrale Europea Gli strumenti della Banca Centrale Europea Strumenti della BCE Operazioni di Politica Monetaria Tipologie di Transazioni Immissione di Liquidità Assorbimento di Liquidità Operazioni di Mercato Aperto Operazioni

Dettagli

TERZO SUPPLEMENTO AL PROSPETTO DI BASE

TERZO SUPPLEMENTO AL PROSPETTO DI BASE Unione di Banche Italiane S.c.p.A. Sede Legale e Direzione Generale: Bergamo, Piazza Vittorio Veneto, 8 Sedi operative: Brescia e Bergamo Codice Fiscale, Partita IVA ed Iscrizione al Registro delle Imprese

Dettagli

Elenco Intermediari operanti nel settore finanziario n. 27193. RELAZIONE SULLA GESTIONE AL BILANCIO AL 31.12.2012

Elenco Intermediari operanti nel settore finanziario n. 27193. RELAZIONE SULLA GESTIONE AL BILANCIO AL 31.12.2012 CITHEF S.C. a R.L. Sede Legale: Via Santa Lucia, 81 80132 Napoli Capitale Sociale:euro 610.330 i.v. R.E.A. Napoli n.507434 Registro Imprese di Napoli e C.F. 06629110633 Elenco Intermediari operanti nel

Dettagli

Factoring tour: Torino Imprese e finanza nella prospettiva della ripresa economica e di Basilea 3: il ruolo del factoring

Factoring tour: Torino Imprese e finanza nella prospettiva della ripresa economica e di Basilea 3: il ruolo del factoring Factoring tour: Torino Imprese e finanza nella prospettiva della ripresa economica e di Basilea 3: il ruolo del factoring La finanza delle imprese tra crisi e ripresa Mario Valletta Università degli Studi

Dettagli

RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO

RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO 1. Premessa La legge n. 2 del 28 gennaio 2009 ha vietato la commissione di massimo scoperto (CMS)

Dettagli

A volte il risultato della revisione è l'attribuzione di un rating peggiorativo, che può portare alla revoca in tronco degli affidamenti!

A volte il risultato della revisione è l'attribuzione di un rating peggiorativo, che può portare alla revoca in tronco degli affidamenti! Accade spesso che la banca vada a visitare l azienda solo quando deve acquisirne la relazione o, successivamente, per collocare nuovi prodotti o chiedere maggiori flussi di lavoro o relazioni indotte,

Dettagli

Punto 3 all Ordine del Giorno dell Assemblea Ordinaria

Punto 3 all Ordine del Giorno dell Assemblea Ordinaria Punto 3 all Ordine del Giorno dell Assemblea Ordinaria Autorizzazione all acquisto e alla disposizione di azioni proprie. Delibere inerenti e conseguenti. 863 Relazione del Consiglio di Gestione sul punto

Dettagli

ING Lease (Italia) S.p.A. Informativa al pubblico Pillar III 31/12/2013

ING Lease (Italia) S.p.A. Informativa al pubblico Pillar III 31/12/2013 ING Lease (Italia) S.p.A. Informativa al pubblico Pillar III INTRODUZIONE La disciplina di Basilea II è una iniziativa internazionale in base alla quale gli istituti finanziari dei Paesi aderenti vengono

Dettagli

Lezione 1. Uniformità sistema creditizio. Basilea 1. Basilea 2, fattori di ponderazione, il concetto di rating

Lezione 1. Uniformità sistema creditizio. Basilea 1. Basilea 2, fattori di ponderazione, il concetto di rating Lezione 1 Basilea 2, fattori di ponderazione, il concetto di rating Uniformità sistema creditizio Il Comitato di Basilea fu istituito nel 1974 tra i governatori delle Banche Centrali del G10. Obiettivo

Dettagli

Coordinamento Centro Studi Ance Salerno - Area Informatica

Coordinamento Centro Studi Ance Salerno - Area Informatica Centro Studi Il Report I DATI DELLA BANCA D ITALIA CONFERMANO LA SITUAZIONE DI CRITICITA PER IL COMPARTO DELLE COSTRUZIONI. ANCE SALERNO: EDILIZIA, CREDITO SEMPRE DIFFICILE Le sofferenze sui crediti totali

Dettagli

Viene confermata la focalizzazione della Banca sulla concessione del credito e sulla gestione delle

Viene confermata la focalizzazione della Banca sulla concessione del credito e sulla gestione delle COMUNICATO STAMPA Il Consiglio d Amministrazione di Banca del Mezzogiorno MedioCredito Centrale approva il nuovo Piano Industriale Triennale 2015 2017 e la Relazione Semestrale al 30 giugno 2015 Roma,

Dettagli

Evoluzione dei modelli della banca e dell assicurazione. Corso di Economia delle Aziende di Credito Prof. Umberto Filotto a.a.

Evoluzione dei modelli della banca e dell assicurazione. Corso di Economia delle Aziende di Credito Prof. Umberto Filotto a.a. Evoluzione dei modelli della banca e dell assicurazione Corso di Economia delle Aziende di Credito Prof. Umberto Filotto a.a. 2013/2014 Definizioni La banca può essere definita sotto due diversi profili:

Dettagli

Il presente documento è conforme all'originale contenuto negli archivi della Banca d'italia

Il presente documento è conforme all'originale contenuto negli archivi della Banca d'italia Il presente documento è conforme all'originale contenuto negli archivi della Banca d'italia Firmato digitalmente da Sede legale Via Nazionale, 91 - Casella Postale 2484-00100 Roma - Capitale versato Euro

Dettagli

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale

Dettagli

Piano Economico Finanziario 2008. Consiglio Generale: seduta del 26 Ottobre 2007

Piano Economico Finanziario 2008. Consiglio Generale: seduta del 26 Ottobre 2007 Piano Economico Finanziario 2008 e previsioni anni 2009 e 2010 Consiglio Generale: seduta del 26 Ottobre 2007 Indice Scenario & Previsioni PIANO ANNUALE 2008 1Fonti di finanziamento 2Impieghi 3Ricavi 4Costi

Dettagli

PROGETTO DI 18.05.2006 COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE. relativa alla revisione delle modalità di fissazione dei tassi di riferimento

PROGETTO DI 18.05.2006 COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE. relativa alla revisione delle modalità di fissazione dei tassi di riferimento IT PROGETTO DI 18.05.2006 COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE relativa alla revisione delle modalità di fissazione dei tassi di riferimento 1. TASSI DI RIFERIMTO E TASSI DI ATTUALIZZAZIONE Nell ambito del

Dettagli

Strategia di Trasmissione degli Ordini su Strumenti Finanziari. Documento di Sintesi

Strategia di Trasmissione degli Ordini su Strumenti Finanziari. Documento di Sintesi Strategia di Trasmissione degli Ordini su Strumenti Finanziari Documento di Sintesi Documento redatto ai sensi dell art. 48, comma 3, del Regolamento Intermediari adottato dalla CONSOB con delibera n.

Dettagli

Costruzioni, investimenti in ripresa?

Costruzioni, investimenti in ripresa? Costruzioni, investimenti in ripresa? Secondo lo studio Ance nelle costruzioni c'è ancora crisi nei livelli produttivi ma si riscontrano alcuni segnali positivi nel mercato immobiliare e nei bandi di gara

Dettagli

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione ATTIVITÀ FINANZIARIE Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il settore dell intermediazione monetaria e finanziaria ha acquistato rilevanza nel corso degli ultimi vent anni:

Dettagli

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro ISTAT 17 gennaio 2002 Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro Nell ambito dell iniziativa di monitoraggio, avviata dall Istat per analizzare le modalità di conversione

Dettagli

Indice di rischio globale

Indice di rischio globale Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario

Dettagli

BANCA POPOLARE DI SAN FELICE SUL PANARO Società Cooperativa per Azioni CONDIZIONI DEFINITIVE NOTA INFORMATIVA

BANCA POPOLARE DI SAN FELICE SUL PANARO Società Cooperativa per Azioni CONDIZIONI DEFINITIVE NOTA INFORMATIVA BANCA POPOLARE DI SAN FELICE SUL PANARO Società Cooperativa per Azioni CONDIZIONI DEFINITIVE ALLA NOTA INFORMATIVA relativa al Programma di emissione dei Prestiti Obbligazionari BANCA POPOLARE DI SAN FELICE

Dettagli

INFORMATIVA SULL APPLICAZIONE DELLE POLITICHE DI REMUNERAZIONE A FAVORE DEGLI ORGANI SOCIALI E DEL PERSONALE NELL ESERCIZIO 2015

INFORMATIVA SULL APPLICAZIONE DELLE POLITICHE DI REMUNERAZIONE A FAVORE DEGLI ORGANI SOCIALI E DEL PERSONALE NELL ESERCIZIO 2015 INFORMATIVA SULL APPLICAZIONE DELLE POLITICHE DI REMUNERAZIONE A FAVORE DEGLI ORGANI SOCIALI E DEL PERSONALE NELL ESERCIZIO 2015 Marzo 2016 1. PREMESSA Il Consiglio di Amministrazione è tenuto a rendere

Dettagli

Risparmio e Investimento

Risparmio e Investimento Risparmio e Investimento Risparmiando un paese ha a disposizione più risorse da utilizzare per investire in beni capitali I beni capitali a loro volta fanno aumentare la produttività La produttività incide

Dettagli

Prestito Obbligazionario T.V. 01/02/08 01/02/11 130^ emissione (Codice ISIN IT0004322027)

Prestito Obbligazionario T.V. 01/02/08 01/02/11 130^ emissione (Codice ISIN IT0004322027) MODELLO DI CONDIZIONI DEFINITIVE relative alla Nota Informativa sul Programma di Offerta di Prestiti Obbligazionari denominati Obbligazioni Cassa di Risparmio di Ravenna SPA a Tasso Variabile Il seguente

Dettagli

I GRUPPI TRANSFRONTALIERI.

I GRUPPI TRANSFRONTALIERI. I GRUPPI TRANSFRONTALIERI. 1. Premessa. Per effetto della globalizzazione dei mercati è sempre più frequente la creazione di gruppi transfrontalieri, di gruppi cioè in cui le diverse imprese sono localizzate

Dettagli

I N V E S T I E T I C O

I N V E S T I E T I C O I N V E S T I E T I C O FONDO COMUNE DI INVESTIMENTO IMMOBILIARE DI TIPO CHIUSO RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 30 SETTEMBRE 2009 AEDES BPM Real Estate SGR S.p.A. Sede legale: Bastioni di Porta Nuova,

Dettagli

2.2 Gli Enti previdenziali: risultati dei primi nove mesi del triennio 2007 2009

2.2 Gli Enti previdenziali: risultati dei primi nove mesi del triennio 2007 2009 I CONTI DEL SETTORE PUBBLICO 2.2 Gli Enti previdenziali: risultati dei primi nove mesi del triennio 2007 2009 Il conto degli Enti previdenziali (Tabella 2.2-1) a tutto il terzo trimestre 2009 evidenzia

Dettagli

Strategia di classificazione della clientela relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA

Strategia di classificazione della clientela relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA Classification Policy PREMESSA, FONTI NORMATIVE ED OBIETTIVO DEL DOCUMENTO... 3 1. DEFINIZIONI... 3 1.1. CLIENTI PROFESSIONALI...

Dettagli

DEPOSITI E PRESTITI BANCARI PROVINCIA DI BRESCIA

DEPOSITI E PRESTITI BANCARI PROVINCIA DI BRESCIA DEPOSITI E PRESTITI BANCARI PROVINCIA DI BRESCIA Dal 31/12/2007 al 30/6/20 QUADERNI DI APPROFONDIMENTO N. 8/20 Ottobre 20 Fonte dati Banca d'italia Elaborazioni Ufficio Studi ed Informazione Statistica

Dettagli

12 AGGIORNAMENTO DELLA CIRCOLARE N. 217

12 AGGIORNAMENTO DELLA CIRCOLARE N. 217 GRUPPO INTERFINANZIARIO PUMA2 12 AGGIORNAMENTO DELLA CIRCOLARE N. 217 Roma, gennaio 2015 BANCA D ITALIA Servizio Rilevazioni Statistiche 2 INDICE PREMESSA... 4 1.1. Cancellazioni di attività finanziarie...

Dettagli