Progetto didattico ideato e realizzato da Trivioquadrivio

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1 Finalità Progetto didattico ideato e realizzato da Trivioquadrivio Le Radici del Presente promosso da Assicurazioni Generali in collaborazione con Associazione Nazionale Dirigenti e Alte Professionalità della Scuola - ANP Valorizzare il patrimonio storico -archeologico italiano Obiettivo principale Sensibilizzare gli studenti al significato di bene culturale come valore del proprio territorio. Classi coinvolte II A II B Sec. 1 Grado Auletta Alunni partecipanti Addesso Valentina Arpaia Barbara Boninfante Lucrezia Buda Ioana Nicoleta Cocozza Carlo Lupo Mony Oddo Valentina Docente Prof.ssa Elena Turner Dirigente Scolastico Prof. Elio Cantelmi La prof.ssa Turner e i ragazzi ringraziano la prof.ssa Martino Maria Rosaria per il prezioso contributo

2 La 2 A di Auletta presenta Villa Regina di Boscoreale

3 Villa Regina di Boscoreale suburbio nord-pompeiano Il territorio compreso tra le pendici del Vesuvio e il Monti Lattari è occupato da un ampia pianura solcata dal fiume Sarno. In epoca romana era distinta in due distretti: l ager Pompeianus e l ager Stabianus. In quest area molto fertile si sono sviluppati numerosi insediamenti produttivi, fattorie di varie dimensioni con annessi fondi agricoli, definiti villae rusticae. La Storia Ager Pompeianus Il risveglio Villa Regina racconta.. Il ciclo del vino

4 La Storia Boscoreale e il Suburbio Nord Pompeiano, La Storia, e non solo quella archeologica, di Boscoreale è parte della Storia di Pompei. Pompei trova nella configurazione geografica: la pianura del fiume Sarno, la baia portuale creata dal fiume stesso e il Vesuvio, non solo il motivo della sua fondazione, della sua ricchezza e prosperità commerciale ma anche i tratti più caratteristici del suo benessere economico, in tutto il corso della sua storia, anche quando rientrerà nell orbita di Roma. Va anche segnalato che le numerose ville e fattorie del territorio extraurbano e le strade in tutta la loro articolazione, sono state strumento dello sviluppo e della ricchezza del territorio ed oggi lo documentano. Infine, va sottolineato che l eruzione del Vesuvio permette a noi di leggere i particolari di una realtà fotografata sin nei minimi particolari. Julius Beloch Cartografia antica della Terra Vesuviana 1890

5 La Storia Boscoreale nella valle del Sarno Una storia inserita nella storia di Pompei e, quindi, di Roma La storia di Pompei e del suo suburbio è legata indissolubilmente alla storia di Roma: alla vicenda dell espansione di Roma nella penisola italiana prima e nel Mediterraneo poi, e quindi alla politica con cui Roma, potenza indiscussa, gestisce popoli e territori (collegare a slide n 17 ) Mentre a Roma Mentre a Roma Mentre a Roma Monarchia Repubblica (anno 272 a. C) Impero Tarda Repubblica.. nella valle del Sarno Il territorio.. nella valle del Sarno Sviluppo di Pompei dagli Oschi ai Sanniti.. nella valle del Sarno ager pompeianus augustus La montagna La collina La pianura Il fiume Sarno Espansione di Pompei

6 Ager Pompeianus Alla vigilia del 24 agosto79 d. C. una realtà economica e sociale molto attiva Ricchezza e prosperità commerciale legata a: un territorio agricolo fertile per il suolo vulcanico; una classe alta che possiede ville ( collegamento a slide n 5 ) e grandi proprietà terriere per la produzione del vino, che arma navi per il commercio transmarino e dispone di capitali da investire; una fitta rete di strade (collegamento a slide n 6/7) che si collegano alla principale via Popolia; un porto sicuro e molto attivo, sorto alla foce del fiume Sarno; un commercio di merci preziose provenienti da Grecia, Spagna, Siria e Nord Africa, scambiate con prodotti locali come vino, cereali e una salsa di pesce molto costosa, chiamata garum. Le ville La rete viaria

7 Ager Pompeianus I diversi modelli di ville legati all egemonia romana in Campania Prima del I sec. a. C. fioriscono numerose ville legate alla piccola e media proprietà. A partire dal I sec. a. C., la villa dell area vesuviana, concepita come mezzo di guadagno, diventa più importante, si ingrandisce e diviene residenza del proprietario. Villa della Pisanella Si possono individuare tre categorie: 1. residenza signorile, perfino lussuosa, con una parte rustica ( Villa Pisanella) 2. fattorie agricole, di stile sobrio, per coltivatori agiati che forse vi risiedevano tutto l anno ( Villa Regina) 3. ville gestite da schiavi con case senza ornamenti e decorazioni, piccoli locali abitativi ma ampie cantine e pigiatoi. Villa Regina A cavallo della Repubblica e dell Impero, quando Roma estende e consolida il suo potere, cambia il modo di concepire la villa; essa diventa espressione di ricchezza e potere. Sorgono splendide ville che appartengono ai più grandi signori della Tarda Repubblica e dell Impero. Villa costiera

8 Ager Pompeianus Strade e viabilità Sistema viario romano Sistema viario dell ager pompeianus

9 Ager Pompeianus Strade e viabilità nell ager Pompeianus In età arcaica la naturale via, tracciata dal percorso del fiume Sarno, è di fondamentale importanza per mettere in comunicazione gruppi in un area estesa e diversificata nelle risorse. Col tempo i tratturi diventano grandi vie di comunicazione; saranno utilizzati anche in epoca sannitica, per poi essere assorbiti dalla rete stradale romana. Fin dalla prima età repubblicana, Roma, via via che espande il proprio controllo sui territori, apre strade lastricate per lunghi tratti con l intendo di favorire la mobilità, principalmente dell esercito ma anche delle merci e dei commerci a lungo e medio raggio. La costruzione delle strade è particolarmente congeniale alla vocazione del territorio della pianura del Sarno, ottimo per la produzione e proiettato al traffico per la presenza di un porto naturale sicuro. Roma, aprendo numerose strade, primarie e secondarie, asseconda il naturale sviluppo economico/sociale del territorio. La via Popilia, diramazione verso la direttrice tirrenica della via Appia, è la grande arteria di collegamento veloce tra la Campania e Roma. Essa è affiancata da altre vie molte delle quali tracciati sterrati, che hanno il compito di collegare fattorie, unità abitative, mercati e porti. Anche sulla complessa rete stradale dell ager pompeianus, nel 79 d. C. il Vesuvio ha steso una cortina che ancora oggi non è stata completamente rimossa.

10 Il risveglio 24 agosto 79 d.c. Pompei e il suburbio si addormentano; a distanza di più di un millennio il lento risveglio Di tante catastrofi che hanno afflitto il mondo poche hanno arrecato un così grande beneficio ai posteri ( Goethe 700) 24 agosto 79 d. C.. Il tempo si ferma. Pompei e il suo suburbio si svegliano dopo più di un millennio e oggi gli scavi regalano un documentario unico. È un ampio servizio che dà conto di tutti gli aspetti del quotidiano, dagli oggetti più minuti e insignificanti che difficilmente avrebbero superato il filtro del tempo a strutture complesse che raccontano modelli, stili di vita e tecniche di un intera società. Sicuramente l eruzione ha negato a questi luoghi la possibilità di continuare a vivere e, quindi, di trasformarsi nel tempo, ma proprio per questo sono unici e rappresentano una eccezione. Vita sottomarina Il suolo vulcanico Fichi carbonizzati Pavimento in mosaico rinvenuto in una casa di Pompei

11 Villa Regina Una semplice fattoria resa immortale dal Vesuvio L ager Pompeianus, una terra fertile di natura che ha assicurato nel tempo una ricca agricoltura. Fino all introduzione delle macchine ( in epoca a noi molto vicina) il mondo agricolo non è stato costretto a modificarsi se non sotto il profilo proprietario-organizzativo. Permangono tecniche agricole e interi cicli produttivi. Villa Regina racconta il ciclo del vino in epoca romana e come le fasi di produzione non si sono molto modificate. Questa villa rustica permette di scoprire le radici di molti aspetti del nostro mondo agricolo, non solo negli oggetti minuti ma in un intero ciclo di produzione.

12 Villa Regina Villa Regina racconta il ciclo del vino - 1 Il vino, il prodotto principale delle aziende agricole nel territorio dell antica Pompei Questa presentazione riguarda esclusivamente alcune tecniche agricole romane, legate al ciclo del vino, che ancora oggi permangono. IERI Il consumo dell uva come frutto è molto diffuso, ma la vite è coltivata principalmente per la produzione del vino. I vigneti sono impiantati a pergola, costituita da pali lignei, preferibilmente di castagno, e di altezza pari a quella di un uomo. All epoca della vendemmia, l uva è raccolta tagliando i grappoli con piccoli falcetti, depositata in ceste di giunco, svuotate poi in ceste o contenitori di legno, quindi portata con i carri al pigiatoio in muratura, ubicato in un locale della fattoria. Qui, dopo la pigiatura a piedi, e col torchio, il mosto viene avviato al processo di fermentazione e, una volta vino, depositato per la conservazione. OGGI In epoca moderna, le fasi di produzione del vino non si sono di fatto molto modificate, neppure le macchine le hanno stravolte. Questo è molto evidente nelle aziende di piccole dimensioni e nelle case coloniche. L uva, raccolta a mano, viene depositata in ceste e da queste riversate in recipienti più grandi per essere trasportata alla casa colonica per le operazioni di pigiatura, non più a piedi. Si procede poi alle fasi successive del ciclo: pigiatura con torchio - fermentazione conservazione.

13 Villa Regina Villa Regina racconta il ciclo del vino - 2 IERI La pigiatura OGGI pigiatura a piedi torchio orizzontale catoniano o romano, (presente anche a Villa Regina) torchio verticale o greco pigiatura a macchina torchio orizzontale catoniano assente torchio verticale o greco, La pigiatura a piedi non è più praticata in maniera diffusa, anche se gli esperti non hanno difficoltà ad evidenziarne i vantaggi. Il torchio orizzontale è scomparso nell uso, anche per la notevole maestria che richiede nel funzionamento; è, comunque una testimonianza della grande produzione di vino del territorio vesuviano. Una produzione così grande che solo quella macchina poteva assicurare. il torchio orizzontale è una macchina che affascina per l imponenza e l ingegno della progettazione. Il torchio verticale o greco ha completamente sostituito quello orizzontale romano. Esso è comune nelle case contadine, ed è presente, in dimensioni molto grandi e mosso da un sistema meccanico, nelle grandi aziende

14 Villa Regina Villa Regina racconta il ciclo del vino - 3 Fermentazione e conservazione IERI Dopo la pigiatura, il mosto dal bacino di raccolta è distribuito nei dolia, precedentemente puliti e impeciati; l operazione di distribuzione del mosto avviene o attraverso un sistema articolato di canaletti ( Villa della Pisanella) o trasportato con secchi ( villa Regina); nei dolia, aperti, il mosto fermenta per vari giorni. OGGI Come per la pigiatura così per le fasi della trasformazione del mosto in vino e della conservazione non ci sono state notevoli trasformazioni rispetto al mondo antico, soprattutto se si parla di produzione familiare, L acciaio inossidabile ha di fatto sostituito i contenitori fittili. i doia vengono poi chiusi con coperchi ansati (o percula) già trattati con mastice o pece, e poi sigillati con argilla; sui coperchi viene sistemata una ulteriore copertura fittile, come difesa dal caldo e dalla pioggia, essendo la cella vinaria scoperta; dopo vari mesi, il vino è travasato nelle anfore per la commercializzazione o conservazione o trasportato in otri montati su carro. anfore dolia

15 Bibliografia Manuali scolastici: Armerini Roveda, Chiedi alla Storia, Bruno Mondadori, 2011 Armando Saitta, La memoria storica, Palumbo, 1990 Bonifazi Dellamonica, I giorni le opere, Vol. 1, Bulgarini, 1999 Collana Grandi Scoperte, Pompei, il giorno in cui la città fu sepolta Fabbri Editori, 1999 Robert Etienne, Pompei la città sepolta, Universale Electa Gallimard Storia e civiltà della Campania, L Evo antico, Electa Napoli, 1991 Viaggio in Campania, Storia di una città antica di Stefano De Caro, Pubblitaf Napoli Antonio Varone, I Misteri di una città sepolta, Newton e Compton Editore, maggio 2000 Soprintendenza archeologica di Pompei, Casali di ieri casali di oggi

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