Regolamento del Sistema museale di Montespertoli e dei singoli musei

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1 ALL. D) Regolamento del Sistema museale di Montespertoli e dei singoli musei Premessa Il Sistema museale del Comune di Montespertoli è stato istituito con delibera di Consiglio Comunale n. 72 del 30/10/2013 per dare organicità ai Musei presenti sul territorio comunale. Comprende i musei di proprietà comunale o affidati in gestione al Comune e dipendenti direttamente dal Comune stesso. Pertanto, considerato che le competenze degli organi istituzionali del Comune riguardano anche la gestione, gli organi amministrativi del Sistema museale citati nel presente Regolamento si identificano con gli organi amministrativi del Comune (Consiglio Comunale, Giunta, Sindaco, Assessori, etc.) Il presente Regolamento è strutturato secondo le indicazioni fornite dagli Atti di indirizzo sui criteri tecnico-scientifici e sugli standard di sviluppo e funzionamento del musei (di seguito denominati standard museali ) emanati nel maggio del 2001 dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali ex art. 150 del D.Lgvo 112/1998, ai sensi dei quali risulta obbligatorio e di cui ricalca lo spirito. Si compone di due parti: Regolamento generale relativo all intero Sistema museale e comune a tutti i musei; Regolamenti dei singoli musei. Inoltre accoglie la definizione di Museo data dall ICOM (International Council of Museums) nel Codice di Deontologia professionale, adottato a Buenos Aires nel 1986, e la definizione di patrimonio e di bene culturale data all art. 2 del D.lgvo n. 42/2004 (cosiddetto Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio ): Definizione di Museo dell ICOM: Il Museo è un istituzione permanente senza scopo di lucro al servizio della società e del suo sviluppo, aperta al pubblico, che compie ricerche sulle testimonianze materiali dell uomo e del suo ambiente, le acquisisce, le conserva, le comunica e soprattutto le espone a fini di studio, di educazione e di diletto. Definizione di patrimonio e bene culturale del D.Lgvo 42/2004: Il patrimonio culturale è costituito dai beni culturali e dai beni paesaggistici. Sono beni culturali le cose immobili e mobili che, ai sensi degli art. 10 e 11 [del presente decreto] presentano interesse artistico, storico, archeologico, etnoantropologico, archivistico e bibliografico e le altre cose individuate dalla legge o in base alla legge quali testimonianze aventi valore di civiltà. Parte I Regolamento generale del Sistema Museale art. 1. Istituzione e gestione Il Sistema museale del Comune di Montespertoli è stato istituito con delibera di Consiglio Comunale n. 72 del 30/10/2013 per dare organicità ai Musei presenti sul territorio comunale. Comprende i musei di proprietà comunale o affidati in gestione al Comune e dipendenti direttamente dal Comune stesso. Pertanto il Sistema museale di Montespertoli attualmente comprende: Il Museo della Vite e del Vino; Il Museo d'arte Sacra di San Piero in Mercato; Il Museo del Paesaggio 'La via di Castiglioni'. Il Sistema museale dipende direttamente dal Comune di Montespertoli, che lo gestisce 1

2 attraverso l Ufficio Biblioteca, Musei e Archivio Storico, che, secondo la macrostruttura disegnata dal vigente regolamento sull ordinamento degli uffici e dei servizi, rientra nel Settore Affari generali e Servizi alla persona. Pertanto, come riportato in premessa, gli organi amministrativi del Sistema museale citati nel presente Regolamento (Giunta, Consiglio Comunale, Sindaco, Assessori, etc.) sono quelli del Comune di Montespertoli. Nel rispetto dei criteri di efficienza, efficacia ed economicità l Amministrazione comunale affida ai soggetti previsti dalla legge (D.lgvo 267/2000, di seguito T.U.E.L., e D.Lgvo 42/2004, di seguito Codice dei Beni Culturali) la gestione dei servizi di custodia e biglietteria dei Musei e dei servizi aggiuntivi di cui alla Legge n. 4/1993. art. 2. Denominazione e sede Il Sistema museale di Montespertoli è così denominato. Ogni singolo museo dispone di una sua sede autonoma, come precisato nel regolamento specifico. art. 3. Finalità Il Sistema museale di Montespertoli è un organismo permanente senza fini di lucro direttamente dipendente dal Comune di Montespertoli che lo ha istituito al fine di coordinare le attività dei singoli musei ad esso appartenenti. In linea con le indicazioni degli Atti di indirizzo sui criteri tecnico scientifici e sugli standard di funzionamento museale (di seguito standard museali), dei piani di indirizzo della Regione Toscana e del Codice del beni culturali, la missione del Sistema museale, ovvero le finalità per le quali è stato istituito, riguarda: - partecipa ad iniziative culturali nel settore artistico, archeologico, storico, enologico, agricolo e le promuovono nell ambito della cultura cittadina, nazionale e internazionale; - assicura la conservazione, la sicurezza, l ordinamento, l esposizione e lo studio del patrimonio posseduto e di quello ad essi affidato; - assicura l incremento delle collezioni tramite acquisti, depositi, donazioni di beni coerenti alle raccolte e alla missione dei Musei; - assicura l integrità di tutti i beni in consegna e comunque posti sotto la propria responsabilità anche tramite la conservazione, la manutenzione e il restauro; - promuove lo studio, la ricerca, la documentazione e l informazione mirati alla comprensione più ampia della storia del territorio; - promuove la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio custodito nelle raccolte proprie; - organizza mostre, incontri, seminari, convegni, pubblicazioni anche in collaborazione con altre istituzioni culturali; - svolge attività educativa e didattica in collaborazione con le scuole; - partecipa ad iniziative promosse da altri soggetti pubblici e privati con il prestito delle opere; - offre collaborazione agli enti preposti alla divulgazione del patrimonio culturale turistico; - garantisce la produzione e la commercializzazione, tramite i book-shop, di pubblicazioni scientifiche e divulgative, anche del Sistema Museale della Valdelsa Fiorentina, nonché di oggetti e di riproduzioni di opere esposte; - promuove la conservazione, valorizzazione e fruizione del patrimonio, con la creazione di archivi cartacei e informatici, fototeca, mediateca, laboratorio di restauro; - attua una stretta sinergia con l Archivio Storico e la Biblioteca comunale di Montespertoli; - istituisce e favoriscono rapporti di collaborazione con soggetti ed Enti pubblici e privati, finalizzati alla ideazione e realizzazione di progetti di studio, ricerca e valorizzazione dei beni culturali presenti sul territorio, con particolare riguardo ai rapporti con lo Stato rappresentato dalle Soprintendenze localmente competenti, con la Regione Toscana nella 2

3 sua articolazione operativa dell Istituto per i Beni Culturali, con la Provincia, con i Comuni e con l Università di riferimento; - stipula accordi con le associazioni di volontariato che svolgono attività di salvaguardia e diffusione dei beni culturali, ai fini dell ampliamento della promozione e fruizione del patrimonio culturale; - cura l inventariazione e la catalogazione dei beni, nonché la loro documentazione fotografica, secondo i criteri individuati dal Ministero per i Beni e le attività culturali e adottati dalla Regione Toscana. Art. 4 Funzioni e compiti 1. L organizzazione del Sistema museale di Montespertoli prevede che siano assicurati in modo adeguato e con continuità le seguenti funzioni fondamentali: a) direzione: a1. E prevista la presenza di un Direttore scientifico come indicato dagli standard museali della Regione Toscana e ai criteri espressi dalle linee guida dell' Atto di indirizzo sui criteri tecnico-scientifici e sugli standard di funzionamento e di sviluppo dei musei (D.M. 10 maggio 2001 in approvazione del D. Lgs n. 112 /98 art. 150 comma 6). Il Direttore scientifico deve essere una figura dotata di una specifica competenza, relativamente alle discipline principali di beni dei Musei di Montespertoli, comprovata dal possesso di diplomi di laurea e supportata da pubblicazioni a carattere scientifico inerenti almeno ad una delle discipline citate e in relazione agli standard museali prescritti dalla Regione, individuato all interno dell ente oppure acquisita all esterno in base alla normativa vigente. a2. Il Direttore scientifico lavora e collabora in totale sinergia con l ufficio competente e con gli enti convenzionati con il Comune (ove esistenti) ai fini della costituzione e dello sviluppo dei Musei di Montespertoli, nel loro complesso o singolarmente. a3. Nello specifico svolge i seguenti compiti: - concorre alla definizione del progetto culturale e istituzionale del Sistema museale di Montespertoli e di ogni singolo museo facente parte di questo Sistema; - in collaborazione con enti convenzionati con il Comune (se ve ne sono) elabora i documenti programmatici e le relazioni consuntive, da sottoporre all attenzione degli organi di governo; - provvede alla realizzazione delle iniziative programmate per la valorizzazione delle raccolte; coordina di concerto con enti convenzionati con il Comune (se ve ne sono) le attività di monitoraggio e valutazione delle attività e dei servizi, con particolare riferimento ai dati sulle presenze dei visitatori; - di concerto e in collaborazione con enti convenzionati con il Comune (se ve ne sono), provvede alla selezione e alla formazione delle risorse umane al fine di un adeguata copertura di tutti i ruoli fondamentali in conformità degli standard museali; - coordina le attività di informazione, di promozione e di comunicazione al pubblico; - assicura la tenuta e l aggiornamento degli inventari e della catalogazione; - sovrintende alla gestione scientifica del Museo e alla formazione di piani di ricerca e di studio; - cura i rapporti con Soprintendenze, Istituto dei Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Toscana, Provincia, Musei e Sistemi Museali; - regola la consultazione dei materiali artistici e autorizza l accesso ai depositi; - rilascia permessi per studi e riproduzioni. a4. Il Direttore può delegare una parte dei compiti ad altri soggetti dotati della necessaria professionalità. a5. Il Direttore scientifico, compatibilmente con l incarico ad esso conferito dall ente, può avere anche la responsabilità di altri istituti, anche aderenti al Sistema Museale della Valdelsa Fiorentina. 3

4 a6. Il personale adibito ai servizi museali dovrà avere i requisiti previsti e le specifiche professionalità previste dalle vigenti normative. a7. I Musei di Montespertoli possono attivare tirocini formativi rivolti a studenti provenienti da Facoltà universitarie il cui indirizzo di studi sia coerente con la missione e la natura dei Musei. b) gestione, conservazione e cura delle collezioni e del patrimonio museale: b1. La gestione e la cura delle raccolte dei Musei di Montespertoli si uniformano ai principi, alle norme tecniche, agli orientamenti e ai criteri espressi dalle linee guida dell' Atto di indirizzo sui criteri tecnico-scientifici e sugli standard di funzionamento e di sviluppo dei musei (D.M. 10 maggio 2001 in approvazione del D. Lgs n. 112 /98 art. 150 comma 6). b2. L attività del Sistema museale di Montespertoli è definita sulla base delle Convenzioni (ove esistenti) stipulate per la conservazione e la valorizzazione di raccolte d arte e dei documenti di programmazione dell Ente, approvati dagli organi competenti su proposta del Direttore scientifico in collaborazione con l ufficio competente. Nei limiti della disponibilità del bilancio comunale, sono assicurate le risorse economiche e finanziarie adeguate a garantire il rispetto degli standard minimi stabiliti per le strutture, la sicurezza, la cura delle collezioni e i servizi al pubblico. c) servizi al pubblico: 1. Il Sistema museale di Montespertoli garantiscono i servizi al pubblico, intesi come l insieme delle condizioni e delle opportunità offerte al pubblico di accedere alle collezioni e di sviluppare con esse un rapporto proficuo e attivo, nel rispetto degli standard di qualità stabiliti dalla Regione Toscana. 2. I Sistema museale di Montespertoli sono tenuti a garantire a tutte le categorie di utenti, rimuovendo gli eventuali impedimenti, l accesso alle collezioni e i servizi al pubblico qui di seguito elencati: - apertura al pubblico degli spazi espositivi nelle modalità previste dagli standard e obiettivi di qualità per i musei della Regione Toscana, con possibilità anche di prenotazione delle visite per gruppi eventualmente fuori dagli orari di apertura regolare; - comunicazione sulle collezioni esposte tramite specifici sussidi alla visita (pianta con la numerazione o denominazione delle sale, indicazione evidente dei percorsi in ogni singolo ambiente, segnalazione dei servizi, pannelli descrittivi e didascalie di presentazione delle singole opere); - visite guidate, anche in collaborazione con l associazionismo culturale locale; - servizi didattici ed educativi rivolti al pubblico scolastico e degli adulti; - organizzazione di attività espositive temporanee finalizzate alla valorizzazione delle collezioni di pertinenza; - programmazione di eventi culturali, anche in collaborazione con altri istituti culturali locali; - realizzazione di pubblicazioni sui beni e sul contesto storico e territoriale di riferimento; - agevolazioni in base alle politiche di promozione turistica del territorio. d) accoglienza, custodia e sorveglianza: d1. Il soggetto incaricato all accoglienza, custodia e sorveglianza svolge i seguenti compiti: - assicura l apertura e la chiusura del Sistema museale e delle sue strutture pertinenti nel rispetto delle norme; - garantisce la sorveglianza degli ambienti e del patrimonio museale; - segnala eventuali cambiamenti ambientali e dello stato di conservazione delle opere; - collabora a garantire il corretto posizionamento delle strutture informative, di supporto e di protezione delle opere, curandone la periodica manutenzione; - cura il corretto funzionamento dei dispositivi e degli impianti audiovisivi; - segue gli interventi tecnici relativamente alla manutenzione degli impianti elettrici, 4

5 termoidraulici e telefonici e di gestione differenziata dei rifiuti, in collaborazione con gli uffici competenti; - controlla e comunica all ufficio competente eventuali disfunzioni nei dispositivi di sicurezza, antintrusione, antincendio e di monitoraggio microclimatico ambientale; - cura la pulizia dei locali, dei materiali e delle suppellettili in uso; - assicura l ordinaria pulizia delle opere esposte e delle sale espositive, e almeno una volta all anno programma e prevede la pulizia delle vetrine contenenti le opere esposte; - assicura un corretto e ordinato deposito delle opere all interno dei magazzini del Sistema museale; - cura la movimentazione interna di opere e materiali; - assicura, in caso di situazioni di emergenza, i primi interventi ed avvisa l ufficio competente e il Direttore scientifico; - assicura il rispetto del presente Regolamento del Sistema museale e delle disposizioni di sicurezza; - accoglie i visitatori, regolandone l accesso alle sale per garantire la migliore fruizione del patrimonio museale; - fornisce informazioni essenziali su percorsi, opere, servizi e attività del Sistema museale; - coadiuva il Direttore scientifico al controllo e al monitoraggio della qualità dei servizi offerti al pubblico; - svolge le operazioni di biglietteria, di distribuzione dei materiali informativi e promozionali e di vendita delle pubblicazioni e dei cataloghi e di ogni altro materiale disponibile nel bookshop del Sistema museale. art. 5. Patrimonio Il patrimonio del Sistema museale è costituito dai beni immobili del Comune di Montespertoli nei quali i singoli musei sono collocati e dai materiali di qualunque natura o genere custoditi a qualunque titolo (deposito, prestito temporaneo, comodato, altro) nei Musei stessi, che siano esposti o meno al pubblico. Ogni singolo museo dispone di un proprio specifico patrimonio (v. Regolamento dei singoli musei). Il patrimonio culturale del Sistema museale può essere incrementato mediante acquisizioni dovute a lasciti, donazioni o acquisti e donazioni in comodato, secondo quanto previsto dal regolamento dei singoli musei. Le donazioni devono essere approvate dalla Giunta Comunale con apposita deliberazione alla quale deve essere allegato l elenco dei materiali oggetto di donazione nonché il parere obbligatorio della Soprintendenza competente. Le entrate del Sistema museale sono costituite dalle risorse ad esso destinate nei capitoli del bilancio comunale e da altre eventuali entrate provenienti da contributi di altri Enti pubblici, di Enti o soggetti privati, nonché da sponsorizzazioni che possono riguardare anche singoli musei e singole iniziative. I proventi derivati dai biglietti e dalle attività a pagamento dei singoli musei (bookshop, visite guidate, etc.) verranno riscossi dal soggetto gestore a titolo di rimborso delle spese di gestione. art. 6 - personale 6a. Direttore. I requisiti del Direttore del Sistema si individuano come indispensabili il possesso di laurea e di dottorato, master e/o specializzazione in uno degli ambiti culturali interessati dai Musei comunali e una comprovata esperienza nel campo della gestione dei beni culturali documentata ancora da master, dottorati di ricerca, specializzazioni, corsi di formazione specifici, pubblicazioni, servizio effettuato in altri musei o sistemi museali anche appartenenti ad Enti diversi. Il Direttore riceve l inventario dei beni che gli vengono affidati e di cui è responsabile finché non ne abbia ottenuto legale discarico. 5

6 Al Direttore sono affidati i compiti previsti dall art. 3 punto a3. Nello svolgimento delle sue mansioni il Direttore è coadiuvato dal personale tecnico e amministrativo interno all Ente e dal personale del soggetto gestore. 6b. Personale scientifico. Il Sistema museale può avvalersi della collaborazione dei Funzionari di zona delle Soprintendenze competenti per ciascun museo e di altro personale delle stesse. Il Sistema museale inoltre può avvalersi, per singoli interventi o progetti e a seconda delle necessità, di consulenti scientifici esterni afferenti a Università, Soprintendenze, Centri di Ricerca o altro. art. 7 - Assetto finanziario La gestione finanziaria del Sistema museale è effettuata direttamente dall Amministrazione comunale e disciplinata secondo l ordinamento finanziario e contabile degli Enti locali. art. 8 - Partecipazione Il Sistema museale è parte integrante e rilevante delle attività culturali del Comune di Montespertoli e del territorio di appartenenza. Le attività del Sistema museale devono essere coordinate e integrate con le altre attività del Comune. A questo scopo vengono indette riunioni periodiche tra l'uffici Biblioteca, Musei e Archivio Storico e i vari Uffici preposti all organizzazione di eventi (in particolare l Ufficio cultura e pubblica istruzione e l Ufficio attività produttive) allo scopo di coordinare le attività progettate da ognuno. L incarico di convocare e coordinare le riunioni è affidato all Assessore alla Cultura. Il Sistema Museale inoltre favorisce e incoraggia la partecipazione della comunità locale, nazionale e scientifica alle proprie attività e ai propri servizi; in particolare collabora con le con le istituzioni locali al fine di rafforzare il rapporto tra comunità locale e patrimonio culturale e interagisce con la comunità promuovendo eventi e attività didattiche in collaborazione con altre istituzioni pubbliche e private, in particolare con le scuole di ogni ordine e grado. art. 9 - Conservazione e restauro 1. La conservazione del patrimonio archeologico, artistico, storico, enologico, etnoantropologico e agricolo affidato all Amministrazione Comunale si attua nel rispetto delle vigenti normative in materia. 2. La progettazione e l'esecuzione degli interventi conservativi e di restauro sui beni culturali mobili di proprietà comunale sono predisposti dal Direttore scientifico, sentito l ufficio competente e previa autorizzazione, su progetto o descrizione tecnica, del soprintendente competente, ai sensi degli artt. 21, comma 4, e 31 del Codice dei beni culturali e del paesaggio (D. Lgs n. 42 del ). 3.Per interventi di particolare rilievo e interesse culturale, su proposta del Direttore scientifico, possono essere attivati accordi programmatici di natura tecnico-scientifica e economica con lo Stato, la Regione Toscana e altri enti pubblici territoriali, nonché con altri soggetti pubblici e privati, ai sensi dell'art. 40 del Codice dei beni culturali e del paesaggio (D. Lgs n. 42 del ) e ai sensi degli artt. 3 e 4 della Legge Regionale n.19 del I metodi e le condizioni di conservazione delle collezioni avvengono nel rispetto delle previsioni normative e disposte dalle parti in Convenzione (ove esistente); esse sono oggetto di documenti e procedure scritte, adottate in conformità con la normativa vigente, e di una organica programmazione delle attività, su base annuale e pluriennale. Documenti e procedure vengono periodicamente aggiornati sotto la diretta responsabilità del Direttore scientifico al fine di integrare le misure di prevenzione generale. 6

7 art Prestiti e movimentazione opere 1. Nel suo interesse, allo scopo di promuovere la conoscenza del Sistema museale, l Amministrazione Comunale attua una politica di prestito esterno dei beni detenuti, contemperandola con la necessità di garantire un adeguata permanenza e fruibilità delle collezioni in loco, dietro parere positivo degli organi competenti quali le Soprintendenze e gli Enti proprietari. 2. Condizioni e modalità di prestito esterno sono comunque fissate nel rispetto della normativa vigente, delle misure generali di sicurezza previste per le collezioni e sulla base di garanzie definite in via generale e caso per caso, acquisite le prescritte autorizzazioni ed attenendosi comunque sia alle previsioni contenute in Convenzione (ove esistente), sia ai principi generali stabiliti per la gestione e la cura delle collezioni, oltre al rapporto di reciproca collaborazione con i soggetti richiedenti. 3. La movimentazione dei beni deve essere realizzata sulla base di procedure idonee ad assicurarne l integrità e la sicurezza, ricorrendo a personale qualificato, a tecniche e materiali di imballaggio e a sistemi di trasporto coerenti con gli standard nazionali e internazionali in materia e dietro parare positivo degli organi competenti quali le Soprintendenze. Gli oneri assicurativi sono a carco del richiedente l opera in prestito esterno. 4. Particolari precauzioni devono essere adottate per i beni particolarmente fragili o sensibili alle variazioni climatiche evitandone, nella misura possibile, la movimentazione interna ed esterna. Art. 11 Calendario, orari e modalità di visita 1. Gli orari di accesso ai servizi vengono stabiliti con decreto sindacale su proposta dell ufficio competente. 2. L Amministrazione Comunale si impegna a: - polungare l orario di apertura del Sistema museale, in occasione di eventi e iniziative promosse dall Ente o a cui esso ha aderito; - segnalare in modo tempestivo ed efficace eventuali variazioni di orario e di calendario. - A prevedere almeno una volta all anno la gratuità come promozione del sistema museale 3. Nelle sale espositive deve essere mantenuto il silenzio e il comportamento dei visitatori non deve arrecare danni alle opere o disturbo agli altri utenti. E' vietato fumare e assumere cibi e bevande. Art. 12. Tariffe 1. Le tariffe de servizi del Sistema museale sono deliberate annualmente dalla Giunta Municipale su proposta dell ufficio competente. Art. 13. Norme finali Per tutto quanto non espressamente previsto dal presente Regolamento, si rimanda alle norme di legge che disciplinano la materia in ambito regionale e nazionale. Parte II Regolamento dei singoli musei 1. Museo della Vite e del Vino 7

8 1.1. Istituzione, denominazione e sede Il Museo della vite e del vino è di proprietà del Comune di Montespertoli che lo ha acquistato dalla Regione Toscana (contratto comunale n del 15/12/2000), ed è ubicato presso il Centro per la Cultura del Vino in via Lucardese, loc. Il Chiuso a Montespertoli Finalità e funzioni Il Museo della Vite e del Vino persegue come obiettivo quello di tramandare nel tempo i caratteri della civiltà contadina che ha caratterizzato la vita del territorio di Montespertoli nel corso degli ultimi cinque secoli. La radicale trasformazione da questa subita a metà del secolo scorso ha imposto l esigenza di fermare i suoi caratteri tipologici, la cultura materiale che la caratterizzava, gli oggetti di uso quotidiano da questa utilizzati. Oggetti che compongono la collezione museale stessa del Museo della Vite e del Vino e dietro ai quali si nasconde un vero e proprio modus vivendi e anche la cultura delle persone che hanno utilizzato quelli oggetti, rimasti inalterati nelle loro forme e nel loro utilizzo per secoli. Il Museo della Vite e del Vino ha come propria missione far conoscere questa civiltà ormai quasi scomparsa, i suoi caratteri sociali e antropologici attraverso la collezione che ospita, legandola strettamente al territorio da cui proviene. Questo legame si esplicita attraverso passeggiate guidate, visite didattiche e percorsi specifici in moda da stimolare sempre più un turismo cognitivo e consapevole del paesaggio che va a visitare e/o che abita Il Patrimonio Il patrimonio del Museo della Vite e del Vite è composto da una raccolta di oggetti che afferiscono alle seguenti discipline: Storia, Enologia, Etno-Antropologia, Geologia, Geografia, Geomorfologia e Agricoltura. In particolare è costituito da: - attrezzi, utensili e manufatti agricoli donati dalle aziende agricole e dalle fattorie del territorio di Montespertoli e oltre; - manifesti, carte, riproduzioni iconografiche, pannelli a muro La Collezione La colleziona del Museo della Vite e del Vino è costituito da tutti i beni culturali mobili pervenuti o che perverranno a diverso titolo all Ente che ne detiene la proprietà. Viene favorito l incremento delle collezioni che può avvenire tramite acquisti, donazioni, lasciti testamentari, depositi e comodati da parte di privati o/e enti coerentemente con la politica e le linee guida stabilite nei documenti programmatici e/o regolamenti emanati e/o emanandi. Il materiale del Museo della Vite e del Vino viene registrato in appositi inventari, periodicamente aggiornati, e di ogni opera è redatta la scheda di catalogazione scientifica contenente i dati previsti dalla normativa vigente. Le operazioni di carico e scarico, per le opere non immediatamente inventariabili, sono annotate su apposito registro. L' inventario del patrimonio del Museo della Vite e del Vino è presso la sede del Museo e l ufficio competente Il Personale Il Museo della Vite del Vino condivide il personale del Sistema museale, di cui all art. 6 del Regolamento generale. Relativamente alle consulenze scientifiche, il Museo si avvale in primo luogo del Direttore scientifico dei Musei. Per singole iniziative, quali mostre, conferenze, convegni, pubblicazioni, etc., può avvalersi inoltre della collaborazione di studiosi e ricercatori di Università, Centri ed Istituti di Ricerca, sempre in accordo e in collaborazione con il 8

9 Direttore scientifico dei Musei e con la Soprintendenza competente Assetto finanziario Per l assetto finanziario si rimanda all art. 7 del Regolamento generale Accesso e servizi al pubblico Per questo punto si rimanda all art. 4d del Regolamento generale Partecipazione Per questo punto si rimanda all art. 8 del Regolamento generale. 2. Museo d'arte Sacra di San Piero in Mercato 2.1. istituzione, denominazione e sede Il Museo d Arte sacra di San Piero in Mercato, ha sede presso i locali del complesso della Pieve di San Piero in Mercato a Montespertoli, di proprietà dell Istituto di Sostentamento del Clero di Firenze, ed è stato istituito con delibera del Consiglio Comunale n. 235 del 12/09/1990 (prot. N del 17/09/1990) Convenzione tra la Parrocchia di Sant Andrea a Montespertoli e Amministrazione Comunale I rapporti tra la Parrocchia di Sant Andrea a Montespertoli e l Amministrazione comunale, sono regolati da specifica Convenzione che non è incompatibile con il presente Regolamento Finalità e Funzioni Il Museo d Arte sacra persegue l obiettivo di tutelare le opere d arte, gli oggetti liturgici e di carattere religioso che compongono la sua collezione e che provengono dalle chiese che nei secoli passati facevano parte del tre plebati compresi nell attuale circoscrizione comunale. Oltre alla tutela il Museo si impegna costantemente alla diffusione della conoscenza, presso un utenza sempre più ampia e articolata, della sua collezione, delle sue opere d arte, gli oggetti liturgici e di carattere religioso che la compongono Il Patrimonio Il patrimonio del Museo è composto da una raccolta di oggetti di uso liturgico e di carattere religioso di proprietà della Arcidiocesi di Firenze, della Parrocchia di Sant Andrea a Montespertoli e/o degli Enti di origine, come da elenco allegato alla convenzione che istituisce tale Museo. In particolare è costituito da: - opere e pezzi provenienti dalle chiese facenti parte del piviere di San Piero in Mercato; - opere e pezzi provenienti dalle chiese facenti parte dalle chiese di Santa Maria alla Torre e San Bartolomeo a Tresanti; - opere e pezzi provenienti dalle chiese facenti parte dei pivieri di Coeli Aula e di San Pancrazio La collezione La colleziona del Museo d'arte sacra di San Piero in Mercato è costituito da tutti i beni culturali mobili pervenuti o che perverranno a diverso titolo all Ente che ne detiene la 9

10 proprietà. Viene favorito l incremento delle collezioni che può avvenire tramite acquisti, donazioni, lasciti testamentari, depositi e comodati da parte di privati o/e enti coerentemente con la politica e le linee guida stabilite nei documenti programmatici e/o regolamenti emanati e/o emanandi. Il materiale del Museo viene registrato in un apposito inventario, periodicamente aggiornato, e di ogni opera è redatta la scheda di catalogazione scientifica contenente i dati previsti dalla normativa vigente. Le operazioni di carico e scarico, per le opere non immediatamente inventariabili, sono annotate su apposito registro. L' inventario del patrimonio del Museo è presso la sede del Museo e l ufficio competente Il Personale Il Museo d' Arte Sacra di San Piero in Mercato condivide il personale del Sistema museale, di cui all art. 7 del Regolamento generale. Relativamente alle consulenze scientifiche, il Museo si avvale in primo luogo del Direttore scientifico dei Musei. Per singole iniziative, quali mostre, conferenze, convegni, pubblicazioni, etc., può avvalersi inoltre della collaborazione di studiosi e ricercatori di Università, Centri ed Istituti di Ricerca, sempre in accordo e in collaborazione con il Direttore scientifico dei Musei e con la Soprintendenza competente Assetto finanziario Per l assetto finanziario si rimanda all art. 7 del Regolamento generale Accesso e servizi al pubblico Per questo punto si rimanda all art. 4d del Regolamento generale Partecipazione Per questo punto si rimanda all art. 8 del Regolamento generale. 3. Il Museo del Paesaggio 'La Via di Castiglioni' 3.1. Istituzione, denominazione e sede Il Museo del Paesaggio La Via di Castiglioni è un itinerario guidato nel paesaggio della Bassa Val di Pesa, che si snoda per due chilometri lungo la via di crinale fra Castiglioni e Montegufoni, raggiungibile sia da Ginestra che da Montagnana Finalità e funzioni Il Museo del Paesaggio La Via di Castiglioni declina direttamente sul territorio la sua missione puntando a rendere coscienti e partecipi i visitatori di una lettura più approfondita del paesaggio, che ne sveli i suoi caratteri nascosti e profondi e le sue interrelazioni specifiche. Il Museo del Paesaggio La Via di Castiglioni considera il territorio nella sua dimensione contemplativa un luogo di sapere e di cultura e prepara, attraverso i pannelli esplicativi e le schede di lettura disposte lungo l itinerario attrezzato, il turista che lo visita a leggere il testo-paesaggio moltiplicando così in lui il piacere di capire e di conoscere Ordinamento interno Relativamente alle consulenze scientifiche, il Museo del Paesaggio La Via di Castiglioni si avvale del Direttore scientifico dei Musei. 10

11 3.4. Assetto finanziario Per l assetto finanziario si rimanda all art. 7 del Regolamento generale Partecipazione Per questo punto si rimanda all art. 8 del Regolamento generale. 11

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