Come scrivere bandi con criteri di GPP? Paolo Fabbri
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1 Come scrivere bandi con criteri di GPP?
2 Criteri di valutazione delle offerte I criteri sono dei requisiti oggettivi che definiscono il nostro acquisto. Immaginiamo di voler acquistare carta ecologica
3 Acquisto di carta ecologia Carta vergine certificata Carta riciclata certificata Carta riciclata non certificata Carta proveniente da una cartiera certificata Carta con una % di fibre vergini e una % di fibre riciclate
4 Criteri ecologici I criteri ecologici sono requisiti che devono essere rispettati da un prodotto o da un produttore per dimostrare che quel dato prodotto o processo produttivo ha un impatto ambientale ridotto rispetto a un prodotto o processo che svolga la stessa funzione. Il requisito ecologico da fissare all interno della documentazione di gara deve essere: Dimostrabile Misurabile (per i requisiti di funzionalità) Di univoca interpretazione
5 Criteri ecologici Sono assolutamente da evitare descrizioni dei requisiti ecologici che non possiedano le caratteristiche menzionate. Si potrebbe altrimenti rischiare di inficiare sul risultato della gara (contenziosi/ricorsi ecc ) ESEMPIO di cosa non inserire nelle specifiche tecniche: Fax ad alta performance ambientale Arredi ecologici Carta di grammatura di circa 90 grammi
6 ESEMPIO di cosa non inserire: Criteri ecologici Il Processo di imbianchimento delle polpe di cellulosa deve avvenire senza l utilizzo di cloro gassoso (marchio Ecolabel) Carta: grammatura valore minimo 72 gr/mq; valore massimo 84 gr/mq (Prove di laboratorio) Fotocopiatori: capacità di assorbimento: minore o uguale a 1,5 kw (schede tecniche)
7 Gara con criteri di GPP Una volta stabiliti i criteri ecologici, dove inserirli all interno della documentazione di gara? Come requisiti minimi Requisiti premianti
8 Requisiti minimi A quale requisito ambientale la Stazione Appaltante non è disposta a rinunciare? Criteri ambientali fissati dalla normativa Obiettivi della stazione appaltante Qual è l offerta del mercato della fornitura per tali requisiti? Analisi dei fornitori Analisi dei prodotti
9 Criteri premianti Criteri ambientali che la stazione appaltante ritiene necessari ma che non sono messi a disposizione da tutti i fornitori Criteri ambientali che la stazione appaltante intende inserire per promuovere innovazione di prodotto e/o processo nel mercato
10 Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Il Piano d Azione Nazionale GPP
11 Obiettivi Previsto dalla Legge Finanziaria 2007 (commi 1126,1127,1128) Decreto inter-ministeriale n 135 dell 11 Aprile Pubblicato in gazzetta Ufficiale n. 107 del 8 maggio 2008 Riduzione degli impatti ambientali; Aumento della competitività dei comparti produttivi italiani e stimolo all innovazione; Razionalizzazione della spesa pubblica; Integrazione delle politiche ambientali con la programmazione economica; Diffusione di modelli di consumo sostenibili.
12 PAN GPP: Categorie merceologiche 1. Arredi 2. Edilizia 3. Gestione dei rifiuti 4. Servizi urbani e al territorio 5. Servizi energetici 6. Elettronica 7. Prodotti tessili e calzature 8. Cancelleria 9. Ristorazione 10. Servizi di gestione degli edifici 11. Trasporti
13 I criteri ambientali minimi Sono i requisiti MINIMI per qualificare gli acquisti come verdi Non possono essere troppo restrittivi perché debbono trovare un sufficiente riscontro intermini di offerta Valutati e tarati sulla base di indagini di mercato Individuati sulla base di fonti scientificamente attendibili(per esempio criteri delle etichette ecologiche di TipoI,analisi sul ciclo di vita ambientale LCA) Verificabili da parte delle stazioni appaltanti.
14 La gestione del PAN GPP Il piano d azione ha previsto due organismi: Il Comitato di Gestione, cui è affidata l attività di coordinamento e alcuni compiti squisitamente tecnici, composto dai rappresentanti dei tre Ministeri di riferimento (Ministero dell Ambiente, dello Sviluppo Economico e dell Economia e delle Finanze), dell ISPRA, della CONSIP, dell'enea, da esperti di alcune ARPA e da due rappresentanza delle regioni istituito con DM 185 del 18 ottobre 2007, oggi sostituito dal DM n.33 del 15 aprile Il Tavolo di lavoro permanente, organo ampio con funzioni prevalentemente consultive, composto dai rappresentanti delle Regioni, delle ARPA, del gruppo di lavoro GPP del Coordinamento Agenda 21, dalle associazioni dei produttori, dai sindacati, dalle associazioni dei consumatori e degli ambientalisti.
15 I criteri ambientali minimi fonte: ARPA-Emilia Romagna
16 Criteri minimi adottati ADOTTATI (DM 12 ottobre 2009 pubblicati G.U. 9/11/2009 n. 261) a) Carta in risme b) Ammendanti ADOTTATI (DM 22 febbraio 2011 pubblicati G.U. 19/03/2011 suppl. ord. 76) a) IT(computer,stampanti,fotocopiatrici,apparecchi multifunzione) b) Arredi c) Prodotti tessili d) illuminazione pubblica stradale (lampade, corpi illuminanti e impianti) ADOTTATI (DM 25 Luglio 2011 pubblicati G.U. 21/09/2011 n 220 a) Ristorazione collettiva e fornitura di derrate alimentari b) Serramenti (categoria materiali per l edilizia)
17 Criteri minimi adottati in definizione In via di definizione Servizi di pulizia e prodotti per l igiene Trasporti Servizi energetici Arredo urbano Costruzione e manutenzione delle strade Gestione dei rifiuti Il D.lgs. 3 dicembre 2010 n.205, introduce l art. 180 bis al D.lgs.152/2006, che fissa al giugno 2011 l adozione dei decreti attuativi dei CAM
18 On line il sistema di monitoraggio L'Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici ha attivato un nuovo sistema informatico per il monitoraggio dell'applicazione dei "criteri ambientali minimi" approvati. Per le procedure di affidamento iniziate da Gennaio 2010, le stazioni appaltanti devono comunicare l applicazione dei criteri ambientali minimi. Per accedere al sistema
19 SITO SUL GPP Paolo Fabbri
20 Il Codice appalti e il GPP Il principale riferimento normativo italiano per gli appalti pubblici è il D.Lgs. 163/06, Codice appalti, recepimento delle Direttive 17/2004/CE e 18/2004/CE. La tutela dell ambiente è integrata tra i principi degli appalti pubblici: Art 2 - Principi 2. Il principio di economicità può essere subordinato, entro i limiti in cui sia espressamente consentito dalle norme vigenti e dal presente codice, ai criteri, previsti dal bando, ispirati a esigenze sociali, nonché alla tutela della salute e dell ambiente e alla promozione dello sviluppo sostenibile.
21 le fasi di un appalto e il GPP Oggetto: libertà della stazione appaltante Selezione dei candidati (art. 44): solo negli appalti di servizi o lavori, unicamente nei casi appropriati, stabiliti dal regolamento (2008), possibile riferimento ai sistemi di gestione ambientale (es.: EMAS/ISO 14001) come mezzo di prova (non esclusivo) della capacità tecnica degli operatori ad applicare misure di gestione ambientale durante la realizzazione dell appalto Specifiche tecniche (art. 68 c. 9): possibile riferimento alle specifiche definite dalle eco-etichettature europee (multi)nazionali Aggiudicazione (art. 83): caratteristiche ambientali tra i criteri di valutazione delle offerte Esecuzione: misure di gestione ambientale (gestione imballaggi, rifiuti, mezzi di trasporto, ecc.)
22 In sostanza i sistemi di etichettatura ambientale come supporto nella redazione delle specifiche tecniche per definire le caratteristiche delle forniture o dei servizi da acquistare; come supporto per la valutazione delle offerte nella fase di aggiudicazione (cioè nella fase di attribuzione dei punteggi); altri idonei mezzi di prova dovranno comunque essere accettati; nella fase di controllo della conformità ai requisiti richiesti, l etichetta può essere accettata come prova di conformità (non unica); i sistemi di gestione ambientale nel caso di servizi e lavori, e solo in casi appropriati, la certificazione/registrazione dei sistemi di gestione ambientale (EMAS/ISO 14001) come mezzo di prova della capacità tecnica di un candidato a implementare determinate misure di gestione ambientale (Criterio di selezione dei candidati)
23 GPP dalla teoria alla pratica
24 Acquisto di carta ecologica in risme
25 Decreto Ministeriale 12 ottobre 2009 Sulla base delle disposizioni contenute all interno del D.M. 12 ottobre 2009, una procedura pubblica di acquisto si qualifica come verde se integra al suo Interno le caratteristiche di seguito riportate: Obbligo di privilegiare i prodotti fatti con materiali riciclati (acquistare almeno il 30% di carta composta per almeno l 85% da fibre riciclate). Auspicabile che almeno il 50% degli acquisti di carta in risme della PA sia relativo a carta costituita da fibre riciclate. Importanza delle procedure di acquisto con la modalità dell offerta economicamente più vantaggiosa, così che, oltre ai criteri minimi di partecipazione, possano essere usati ulteriori criteri ambientali ai quali attribuire punti premianti in ragione delle esigenze della stazione appaltante
26 CAM- Carta in risme Evidenziare il carattere ecocompatibile della procedura all interno dell oggetto di gara, segnalando così la presenza di requisiti ambientali Definire specifiche tecniche di carattere ambientale sia sul prodotto che sul processo produttivo e sulla modalità di fornitura Prevedere caratteristiche tecniche migliorative del prodotto tali da poter selezionare prodotti caratterizzati da prestazioni ambientali superiori rispetto a quelle fissate dai criteri ambientali minimi Prevedere clausole contrattuali che regolino anche la fase successiva all aggiudicazione, come, ad esempio, la gestione degli imballaggi
27 Offerta economicamente più vantaggiosa In linea con le indicazioni del PAN GPP al fine di tenere nel massimo conto gli aspetti della sostenibilità (ambientali, economici e sociali) la forma di aggiudicazione preferibile e quella dell offerta economicamente più vantaggiosa prevista dal Codice dei Contratti Pubblici. Tale sistema consente di qualificare ulteriormente l offerta rispetto a quanto indicato come requisito base, attribuendo un punteggio tecnico a prestazioni ambientali e, ove possibile, sociali più elevate, tipiche di prodotti meno diffusi senza compromettere l esito della gara.
28 CAM- Carta in risme Fonte: Laura Piretti-Centrale Regionale Acquisti, Lombardia Informatica S.p.A.
29 Oggetto dell appalto Acquisto di carta ecologica in risme riciclata
30 Specifiche tecniche di base FIBRE La carta deve essere costituita per il 100% da fibre riciclate (sia post che pre consumo). La percentuale minima di fibre riciclate da post consumo deve essere pari o superiore all 85%. Verifica: il rispetto del requisito relativo alle fibre riciclate va comprovato attraverso una documentazione tecnica del fabbricante che specifichi le qualità di macero impiegate (in base alla classificazione della Norma UNI-EN 643) e le quantità utilizzate (espresse in percentuale di fibre da macero utilizzate per produrre una tonnellata essiccata all aria (ADT) nella fabbricazione della pasta e della carta con una precisione tale da consentire di svolgere eventuali controlli destinati a verificare la provenienza del materiale in ingresso nel processo di produzione. Si presume conformità se il prodotto dimostra il possesso di una eco-etichetta rilasciata nel rispetto delle suddette specifiche, quali Der Blauer Engel (RAL UZ-14). Il possesso delle altre eco-etichette quali il Nordic Ecolabelling (Version 3.0) o l Ecolabel Europeo (Decisione della Commissione 2002/741), qualora specifichi che la carta è prodotta con il 100% di fibre riciclate, è accettato come mezzo di prova.
31 Ecolabel
32 Prodotti e Licenze Ecolabel in Italia ISPRA, Febbraio 2012
33 Distribuzione geografica licenze ISPRA, Febbraio 2012
34 Etichetta Blauer Engel In Germania è attiva dal 1977 L assegnazione del marchio è eseguita da una apposita Jury composta da rappresentanti: dello Stato, dei gruppi ambientalisti, di consumatori, di istituzioni scientifiche, dei sindacati, di industrie e dei mezzi di comunicazione.
35 Etichetta White Swan (Svanen) E il solo assieme all Ecolabel ad essere transnazionale (Paesi Scandinavi) Nel 1989 il consiglio dei Ministri dei Paesi Scandinavi ha introdotto un marchio comune di qualità ecologica.
36 Specifiche tecniche di base PROCESSI DI SBIANCAMENTO La pasta per carta deve essere ECF (Elemental Chlorine-Free) o TCF (Total Chlorine Free). Verifica: il rispetto del requisito relativo al processo di sbiancamento va comprovato con una documentazione tecnica presentata dal fabbricante di pasta da carta che attesti che lo sbiancamento non è stato effettuato per mezzo di gas di cloro (nel caso di ECF) o di cloro (nel caso di TCF). Si presume conformità se il prodotto dimostra il possesso di una eco-etichetta rilasciata nel rispetto delle suddette specifiche: Ecolabel Europeo (Decisione della Commissione 2002/741), Der Blauer Engel (RAL UZ-14), Nordic Swan (Version 3.0).
37 TCF e ECF Total Chlorine Free Privo di cloro Simbolo che identifica carte la cui fibra è stato sbianchita con perossidi (sbianca ossidante) sottoforma di acqua ossigenata o di perossido di sodio e non con composti clorati (ipoclorito di calcio o di sodio). Nei processi di estrazione della cellulosa di verifica, nelle acque di scarico, la presenza di sostanze organiche clorurate dannose per la salute in quanto contenenti minime quantità di diossina. L utilizzo di perossidi e l introduzione di nuovi metodi di delignificazione, come la cottura prolungata delle fibre e l impegno di ossigeno migliorando notevolmente la qualità delle acque a valle del sito produttivo. Elemental Chlorine Free Esenti da cloro elementare Simbolo che identifica carte la cui fibra è stato sbianchita con biossido di cloro e non con cloro elementare. Nei processi di estrazione della cellulosa di verifica, nelle acque di scarico, la presenza di sostanze organiche clorurate dannose per la salute in quanto contenenti minime quantità di diossina. L utilizzo di biossido di cloro e l introduzione di nuovi metodi di delignificazione, come la cottura prolungata delle fibre e l impegno di ossigeno migliorando notevolmente la qualità delle acque a valle del sito produttivo.
38 Specifiche tecniche premianti FIBRE La carta è costituita per il 100% da fibre riciclate da post consumo. Verifica: il rispetto del requisito relativo alle fibre riciclate va comprovato attraverso una documentazione tecnica del fabbricante che specifichi le qualità di macero impiegate (in base alla classificazione della Norma UNI-EN 643) e le quantità utilizzate (espresse in percentuale di fibre da macero utilizzate per produrre una tonnellata essiccata all aria (ADT) nella fabbricazione della pasta e della carta con una precisione tale da consentire di svolgere eventuali controlli destinati a verificare la provenienza del materiale in ingresso nel processo di produzione. Si presume conformità se il prodotto dimostra il possesso di una eco-etichetta rilasciata nel rispetto delle suddette specifiche Der Blauer Engel (RAL UZ-14). Il possesso delle altre eco-etichette quali il Nordic Ecolabelling (Version 3.0) o l Ecolabel Europeo (Decisione della Commissione 2002/741), qualora specifichi che la carta è prodotta con il 100% di fibre riciclate, è accettato come mezzo di prova.
39 Specifiche tecniche premianti MONOMERI RESIDUI La quantità totale di monomeri residui classificati come R45-R46-R49-R50/53-R51/53 R52/53- R60-R61 (ad eccezione dell acrillamide) in conformità alla Direttiva 67/548/CEE, presente nelle patinature, negli adiuvanti di ritenzione, negli agenti di rinforzo, negli idrorepellenti o nelle sostanze chimiche utilizzate per il trattamento interno o esterno delle acque, deve essere <=100ppm (calcolata in base al contenuto di materia solida del prodotto chimico impiegato). Verifica: il rispetto dei requisiti relativi ai monomeri residui e all acrillamide devono essere comprovati attraverso una dichiarazione di conformità del fornitore e documentazione adeguata (Schede MSDS) conformemente alla Direttiva 67/548/CEE. Si presume conformità se il prodotto dimostra il possesso di una eco-etichetta rilasciata nel rispetto delle suddette specifiche: Ecolabel Europeo (Decisione della Commissione 2002/741), Nordic Swan (Version 3.0).
40 Specifiche tecniche premianti ACRILLAMIDE La concentrazione di acrillamide (calcolata in base al contenuto di materia solida del prodotto chimico impiegato) nelle patinature, negli adiuvanti di ritenzione, negli agenti di rinforzo, negli idrorepellenti o nelle sostanze chimiche utilizzate per il trattamento interno o esterno delle acque, deve essere <= 100 ppm. Verifica: Il rispetto dei requisiti relativi ai monomeri residui e all acrillamide devono essere comprovati attraverso una dichiarazione di conformità del fornitore e documentazione adeguata (Schede MSDS) conformemente alla Direttiva 67/548/CEE. Si presume conformità se il prodotto dimostra il possesso di una eco-etichetta rilasciata nel rispetto delle suddette specifiche: Ecolabel Europeo (Decisione della Commissione 2002/741), Nordic Swan (Version 3.0). ACRILLAMIDE oltre certe quantità è un composto mutageno e cancerogeno
41 Specifiche tecniche premianti BIOCIDI Conformemente ai test OCSE 107, 117 o 305 A-E, i componenti attivi dei biocidi o degli agenti biostatici non danno luogo ad una bio-accumulazione. Verifica: il rispetto del requisito relativo ai biocidi deve essere comprovato dalla presentazione di un rapporto di prova eseguito secondo uno dei seguenti metodo: OCSE 107, 117 o 305 A-E Si presume conformità se il prodotto dimostra il possesso di una eco-etichetta rilasciata nel rispetto delle suddette specifiche: Ecolabel Europeo (Decisione della Commissione 2002/741), Der Blauer Engel (RAL UZ-14), Nordic Swan (Version 3.0).
42 Specifiche tecniche premianti AOX Le emissioni di alogeni organici assorbibili (AOX) legate alla fabbricazione di ciascun tipo di pasta non devono superare il limite di 0,25 kg per tonnellata essiccata all aria (kg/adt Air dry tons) Verifica: Il rispetto del requisito relativo agli AOX deve essere comprovato dalla presentazione di un rapporto di prova eseguito secondo il metodo AOX ISO 9562 (1989). Si presume conformità se il prodotto dimostra il possesso di una eco-etichetta rilasciata nel rispetto delle suddette specifiche: Ecolabel Europeo (Decisione della Commissione 2002/741), Nordic Nordic Swan (Version 3.0).
43 Specifiche tecniche premianti IMBALLAGGI: Devono essere costituiti, per quanto riguarda gli imballaggi in cartone devono essere composti per il 100% da fibre riciclate. Verifica: Dichiarazione del produttore
44 Condizioni di esecuzione Grado di bianco: è opportuno non richiedere un livello di bianco superiore al 90% secondo la norma ISO 2479:1999 Durevolezza nel tempo: da comprovare con test di prova conforme alla UNI EN ISO 9706 solo per carte che richiedono un lungo periodo di conservazione. Ritiro imballaggi: possono essere introdotte indicazioni sull asportazione dell imballaggio dal sito di consegna e avvio alla raccolta differenziata;
45 Long Life ISO UNI EN ISO 9706 L ente internazionale ISO, che viene come partecipante italiano l ente UNI, nel 2000 crea la normativa ISO La norma definisce i requisiti che deve possedere la carta, destinata ad essere utilizzata per la stampa di documenti, in relazione alla neutralizzazione dell azione acida di alcuni elementi che garantisce una lunga durata nel tempo
46 Oggetto dell appalto Acquisto di carta ecologica vergine in risme
47 Specifiche tecniche di base FIBRE Il 100% delle fibre vergini utilizzate deve provenire da fonti legali. La carta può contenere percentuali di fibre riciclate. Verifica: Il produttore deve presentare idonea documentazione in cui sia dichiarato il tipo (es. fibra lunga, corta, mista, ecc), l origine e le quantità di fibre utilizzare (espresse in percentuale di fibre vergini e/o riciclate utilizzate per produrre una tonnellata essiccata all aria ADT) nella fabbricazione della pasta e della carta. Le fibre devono poter essere tracciate attraverso l intera filiera produttiva dalla foresta al prodotto, con adeguata documentazione attestante i passaggi di custodia, cioè certificazione di catena di custodia CoC. Il possesso di una certificazione riconosciuta a livello internazionale costituisce un idoneo mezzo di prova della gestione sostenibile delle foreste di origine della materia prima utilizzata. Esempi di certificazioni forestali riconosciute sono: CSA, FSC, PEFC, SFI.
48 Certificazioni carta e legno Sono 4 le certificazioni della Gestione forestale e della Catena di custodia
49
50 Il Forest Stewardship Council Organizzazione internazionale non governativa e no-profit nata nel 1993 in Canada su iniziativa di numerosi soggetti (gruppi ambientalisti, proprietari forestali, gruppi di popolazioni indigene, industrie del legno, imprese di distribuzione, centri di ricerca ecc.). 3 Camere (Ambientale, Sociale ed Economica) riunite in 1 Assemblea Generale (bilanciamento interessi delle 3 Camere e dei Paesi del Nord e del Sud del mondo).
51 Forest Stewardship Council Il logo FSC su un prodotto indica che il legno usato per fabbricarlo proviene da foreste gestite in modo ecologicamente compatibile, socialmente utile ed economicamente conveniente.
52 I 10 Principi di gestione forestale di FSC 1. Rispetto delle leggi nazionali e degli accordi internazionali 2. Tutela dei diritti di proprietà e d uso delle risorse forestali 3. Riconoscimento e tutela diritti popolazione indigena 4. Rispetto diritti lavoratori, benessere comunità locali 5. Uso efficiente prodotti e servizi da foreste 6. Impatti ambientali: conservazione biodiversità, paesaggio, 7. Attuazione di un piano di gestione forestale 8. Monitoraggio/valutazione della foresta e d. gestione 9. Salvaguardia delle foreste di grande valore ambientale 10. Gestione delle piantagioni (impatti su ambiente naturale, )
53 Diffusione di FSC in Italia: la catena di custodia (COC) aziende certificate a marzo 2012 Numerose linee di prodotti già disponibili: carta mobili infissi pannelli pallet cornici pavimenti utensili
54 Certificazioni FSC in Italia
55 I tre marchi FSC FSC PURO = tutto il legno (fibra) è certificato FSC FSC MISTO = è garantita una % minima di FSC, il resto è legno (fibra) vergine proveniente da fonti controllate o legno (fibra) riciclato post-consumo FSC RICICLATO = tutto il legno (fibra) è riciclato post-consumo
56 Certificazione ed Etichettatura PEFC (Pan-European Forest Certificaton council)
57 PEFC-Italia In Italia è stato istituito nel 2001 da Federforeste, insieme a imprese trasformazione del legno e 10 Pubbliche Amministrazioni.
58 Aziende certificate Gadgets, cancelleria, utensili, ecc. Mobili e arredi per 1% esterni 4% Prodotti forestali non legnosi 0,39% Ditte Boschive 3% Segherie e prima traformazione del legno 17% Mobili e arredi per interni 10% Editori e stampatori 11% Legno ingegnerizzato (lamellare, tranciati ecc) 9% 618 le aziende certificate PEFC in Italia Marzo 2012 Distributori 3% Carta per grafica, tissue e trasformatori 8% Commercio legname 10% Pannelli in legno 7% Edilizia e carpenteria 10% Imballaggi e pallet 7%
59 CSA Il CSA (Canadian Standards Association) ha definito lo SFM Sustainable Forest Management (Standard per la gestione forestale sostenibile) Standard nazionale del Canada Approvazione internazionale (approvata dal PEFC) 34 Indicatori chiave obbligatori:per dare coerenza ai piani dello standard per la gestione forestale sostenibile (es: tipologia ed età della foresta, luoghi di particolare rilevanza biologica, specie a rischio, livelli di raccolta del legname, ecc.)requisiti potenziati: Problemi delle popolazioni indigene, sicurezza, protezione del lavoratore, sostentamento della comunità.
60 SFI La Sustainable Forestry Initiative è un programma della Associazione Americana per le foreste e la carta (AFPA) nato nel Lo schema è basato su 12 principi e 30 indicatori di performance ai quali le aziende certificate si devono attenere. Approvazione internazionale (approvata dal PEFC)
61 Specifiche tecniche di base PROCESSI DI SBIANCAMENTO La pasta per carta deve essere ECF (Elemental Chlorine-Free) o TCF (Total Chlorine Free). Verifica: il rispetto del requisito relativo al processo di sbiancamento va comprovato con una documentazione tecnica presentata dal fabbricante di pasta da carta che attesti che lo sbiancamento non è stato effettuato per mezzo di gas di cloro (nel caso di ECF) o di cloro (nel caso di TCF). Si presume conformità se il prodotto dimostra il possesso di una eco-etichetta rilasciata nel rispetto delle suddette specifiche: Ecolabel Europeo (Decisione della Commissione 2002/741), Der Blauer Engel (RAL UZ-14), Nordic Swan (Version 3.0).
62 Specifiche tecniche premianti FIBRE Almeno il 10% delle fibre vergini utilizzate proviene da foreste gestite in modo sostenibile. Il punteggio premiante deve essere attribuito in modo proporzionale alla percentuale di fibre provenienti da foreste gestite in modo sostenibile. Verifica: deve essere presentata documentazione attestante l adesione della foresta/piantagione d origine ai principi contenuti nelle Linee Guida Operative paneuropee per la gestione sostenibile delle foreste o, se di provenienza extraeuropea, ai principi di gestione forestale adottati dalla Conferenza di Rio Il possesso di una certificazione riconosciuta a livello internazionale costituisce un idoneo mezzo di prova della gestione sostenibile delle foreste di origine della materia prima utilizzata. Esempi di certificazioni forestali riconosciute sono: CSA, FSC, PEFC, SFI.
63 Specifiche tecniche premianti MONOMERI RESIDUI La quantità totale di monomeri residui classificati come R45-R46-R49-R50/53-R51/53 R52/53- R60-R61 (ad eccezione dell acrillamide) in conformità alla Direttiva 67/548/CEE, presente nelle patinature, negli adiuvanti di ritenzione, negli agenti di rinforzo, negli idrorepellenti o nelle sostanze chimiche utilizzate per il trattamento interno o esterno delle acque, deve essere <=100ppm (calcolata in base al contenuto di materia solida del prodotto chimico impiegato). Verifica: il rispetto dei requisiti relativi ai monomeri residui e all acrillamide devono essere comprovati attraverso una dichiarazione di conformità del fornitore e documentazione adeguata (Schede MSDS) conformemente alla Direttiva 67/548/CEE. Si presume conformità se il prodotto dimostra il possesso di una eco-etichetta rilasciata nel rispetto delle suddette specifiche: Ecolabel Europeo (Decisione della Commissione 2002/741), Nordic Swan (Version 3.0).
64 Specifiche tecniche premianti ACRILLAMIDE La concentrazione di acrillamide (calcolata in base al contenuto di materia solida del prodotto chimico impiegato) nelle patinature, negli adiuvanti di ritenzione, negli agenti di rinforzo, negli idrorepellenti o nelle sostanze chimiche utilizzate per il trattamento interno o esterno delle acque, deve essere <= 100 ppm. Verifica: Il rispetto dei requisiti relativi ai monomeri residui e all acrillamide devono essere comprovati attraverso una dichiarazione di conformità del fornitore e documentazione adeguata (Schede MSDS) conformemente alla Direttiva 67/548/CEE. Si presume conformità se il prodotto dimostra il possesso di una eco-etichetta rilasciata nel rispetto delle suddette specifiche: Ecolabel Europeo (Decisione della Commissione 2002/741), Nordic Swan (Version 3.0).
65 Specifiche tecniche premianti BIOCIDI Conformemente ai test OCSE 107, 117 o 305 A-E, i componenti attivi dei biocidi o degli agenti biostatici non danno luogo ad una bio-accumulazione. Verifica: il rispetto del requisito relativo ai biocidi deve essere comprovato dalla presentazione di un rapporto di prova eseguito secondo uno dei seguenti metodo: OCSE 107, 117 o 305 A-E Si presume conformità se il prodotto dimostra il possesso di una eco-etichetta rilasciata nel rispetto delle suddette specifiche: Ecolabel Europeo (Decisione della Commissione 2002/741), Der Blauer Engel (RAL UZ-14), Nordic Swan (Version 3.0).
66 Specifiche tecniche premianti AOX Le emissioni di alogeni organici assorbibili (AOX) legate alla fabbricazione di ciascun tipo di pasta non devono superare il limite di 0,25 kg per tonnellata essiccata all aria (kg/adt Air dry tons) Verifica: Il rispetto del requisito relativo agli AOX deve essere comprovato dalla presentazione di un rapporto di prova eseguito secondo il metodo AOX ISO 9562 (1989). Si presume conformità se il prodotto dimostra il possesso di una eco-etichetta rilasciata nel rispetto delle suddette specifiche: Ecolabel Europeo (Decisione della Commissione 2002/741), Nordic Nordic Swan (Version 3.0).
67 Specifiche tecniche premianti IMBALLAGGI: Devono essere costituiti, per quanto riguarda gli imballaggi in cartone devono essere composti per il 100% da fibre riciclate. Verifica: Dichiarazione del produttore
68 Condizioni di esecuzione Durevolezza nel tempo: da comprovare con test di prova conforme alla UNI EN ISO 9706 solo per carte che richiedono un lungo periodo di conservazione. Ritiro imballaggi: possono essere introdotte indicazioni sull asportazione dell imballaggio dal sito di consegna e avvio alla raccolta differenziata;
69 Acquisto di arredi ambientalmente sostenibili
70 CAM- Arredi Analizzando il ciclo di vita degli arredi si evince che i principali impatti ambientali risiedono nella produzione dei materiali e dei componenti che li costituiscono, piuttosto che nella fase di assemblaggio dei mobili. I mobili da ufficio sono mediamente composti per più del 50% del peso da legno o prodotti legnosi e per circa il 37% da metalli, la parte restante è composta da altri materiali quali imbottiture, tessuti, vetro,ecc.; la plastica rappresenta circa l 1%.
71 CAM- Arredi I criteri sono stati quindi focalizzati sui principali materiali utilizzati (inclusi i trattamenti delle superfici e le colle/adesivi utilizzati per l assemblaggio): legno e pannelli a base di legno metalli plastiche tessili imbottiture E stato inoltre considerato l uso e il fine vita del prodotto.
72 CAM- Arredi Analisi dei criteri del marchio EU Ecolabel e di altre Etichette ambientali diffuse a livello Europeo European Ecolabel for furniture (30/11/2009), European Ecolabel for textiles, mattresses and furniture Milieukeur (The Netherlands) for textiles and furniture Marque NF Environnement (France) for furniture ÖkoControl (Germany) for furniture. Nordic Swan (Nordic countries) for textiles, outdoors furniture and furniture and fittings Blaue Engel (Germany) for wooden and upholstered furniture Österreichische Umweltzeichen (Austria) for wooden furniture and office chairs Öko-tex (Germany) for textiles: TCO Development (Nordic Countries) for chairs and tables
73 Oggetto dell appalto Acquisto di arredi ambientalmente sostenibili : tutti i tipi di arredi per interni destinati a tutti gli usi oggetto di acquisti pubblici (ad es: mobili per ufficio, arredi scolastici, arredi per sale archiviazione e sale lettura), prodotti con materiali e processi produttivi a ridotto impatto ambientale.
74 Offerta economicamente più vantaggiosa In linea con le indicazioni del PAN GPP al fine di tenere nel massimo conto gli aspetti della sostenibilità (ambientali, economici e sociali) la forma di aggiudicazione preferibile e quella dell offerta economicamente più vantaggiosa prevista dal Codice dei Contratti Pubblici. Tale sistema consente di qualificare ulteriormente l offerta rispetto a quanto indicato come requisito base, attribuendo un punteggio tecnico a prestazioni ambientali e, ove possibile, sociali più elevate, tipiche di prodotti meno diffusi senza compromettere l esito della gara.
75 Offerta economicamente più vantaggiosa Secondo le indicazioni della CE, per fornire al mercato un segnale adeguato e premiare l ecoinnovazione, è opportuno assegnare ai criteri ambientali premianti punti in misura non inferiore al 15% del punteggio totale.
76 Analisi e riduzione dei fabbisogni Evitare la sostituzione di mobili e altri elementi d arredo (sedie, poltrone, divani etc.) ai soli fini estetici Qualora si rendesse necessario sostituire dei mobili (ad es. per un trasferimento di sede), cercare soluzioni per consentirne il riuso in altri uffici pubblici locali Favorire l allungamento della vita media del mobile (riparazione, sostituzione di pezzi usurati etc.)
77 Specifiche tecniche di base Legno e materiali a base di legno Il legno e i materiali a base di legno devono essere ottenuti da legname proveniente da fonti legali. Verifica: certificati di catena di custodia (es: FSC, PEFC o equivalente). certificazioni di legalità, riconosciute a livello internazionale rilasciate da organismi di certificazione o da competenti autorità governative (es OLB Origine et Legalite des Bois (Bureau Veritas); Smartwood (Rainforest Alliance); le attestazioni governative (licenze di gestione o piani di gestione approvati) e documentazione che dimostri la tracciabilità della filiera; La certificazione di legalità rilasciata ai sensi del Regolamento (CE) N.2173/2005 relativo all istituzione di un sistema di licenze FLEGT per le importazioni di legname nella CE e del successivo Regolamento (CE) N. 1024/2008, in caso di legname proveniente da un paese sottoscrittore di un accordo di partenariato con l UE. In alternativa indicare le specie, quantità e la provenienza del legno, allegando una dichiarazione di legalità, che garantisca la tracciabilità del legno lungo l intera catena produttiva, dalla foresta al prodotto finale.
78 Specifiche tecniche di base Legno riciclato Il legno riciclato, utilizzato per la produzione dei pannelli a base di legno, deve rispettare i seguenti limiti: Verifica: Documentazione del produttore di pannelli, basata su rapporti di prova eseguiti da un organismo riconosciuto (es. laboratorio accreditato in base alla norma UNI EN ISO 17025), secondo i metodi raccomandati nell appendice A. Sono ammesse come strumenti di verifica le Dichiarazioni ambientali di prodotto redatte secondo ISO 14025:2006. Si presume conforme al requisito il prodotto in possesso dell etichetta EU Ecolabel 2009/894.
79 Specifiche tecniche di base Plastica Tutte le parti di plastica di peso 50 g, ad esclusione dei rivestimenti in film o laminati di materiale sintetico, devono essere contrassegnate con un marchio di identificazione che consenta il riciclaggio in conformità della norma UNI EN ISO Materie plastiche Identificazione generica e marcatura di prodotti di materie plastiche. Verifica: I prodotti devono rispondere al requisito con la presenza del marchio di identificazione.
80 Specifiche tecniche di base Rivestimenti superficiali con prodotti vernicianti I prodotti vernicianti usati per il rivestimento delle superfici non devono essere etichettati con le seguenti frasi di rischio: R45, R49, R60, R61, R63, R62, R46, R68, R23, R24, R25, R26, R27, R28, R46, R48, R50, R50/53, R51, R51/53, e R68, sulla base dei criteri di classificazione riportati nelle Direttive 67/548/CE e 99/45/CE, sostituite dal Regolamento n. 1272/2008. Il contenuto di composti organici volatili (COV) nelle vernici utilizzate nel prodotto fornito dal fabbricante non deve superare il limite del 60% in peso. Verifica: elenco dei prodotti usati per il trattamento delle superfici di ciascun materiale presente nei mobili, allegando la relativa scheda di sicurezza o documentazione equivalente (ad esempio: rapporti di prova del produttore di vernici) attestante la conformità ai suddetti criteri. Il possesso dell etichetta EU Eco-label 2009/894 CEE, o qualsiasi altra etichetta ISO (tipo I) equivalente rispetto al criterio, vale come conformità.
81 Specifiche tecniche di base Adesivi e colle Il contenuto di COV negli adesivi pronti all uso utilizzati per assemblare il mobile non deve superare il 10% in peso nei prodotti a base acqua e il 30% nei prodotti a base solvente. Verifica: elenco degli adesivi utilizzati per assemblare il mobile allegando le relative schede di sicurezza o documentazione equivalente (ad esempio: rapporti di prova del produttore di adesivi e colle) che indichi il contenuto di COV. La percentuale di COV negli adesivi deve essere determinata con i metodi descritti nella norma UNI EN ISO Il possesso dell etichetta EU Eco-label 2009/894 CEE, o qualsiasi altra etichetta ISO (tipo I) equivalente rispetto al criterio, vale come conformità.
82 Specifiche tecniche di base Requisiti dell imballaggio L imballaggio (primario, secondario e terziario) deve: a) rispondere ai requisiti di cui all All. F, della parte IV Rifiuti del D.Lgs. 152/2006 e b) s.m.i., ed alle pertinenti norme tecniche, in particolare: UNI EN 13427:2005 Imballaggi - Requisiti per l'utilizzo di norme europee nel campo degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio UNI EN 13428:2005 Imballaggi - Requisiti specifici per la fabbricazione e la composizione-prevenzione per riduzione alla fonte UNI EN 13429:2005 Imballaggi Riutilizzo UNI EN 13430:2005 Imballaggi - Requisiti per imballaggi recuperabili per riciclo di materiali UNI EN 13431:2005 Imballaggi - Requisiti per imballaggi recuperabili sotto forma di recupero energetico compresa la specifica del potere calorico inferiore minimo UNI EN 13432:2002 Requisiti per imballaggi recuperabili attraverso compostaggio e biodegradazione -Schema di prova e criteri di valutazione per l'accettazione finale degli imballaggi.
83 Specifiche tecniche di base Requisiti dell imballaggio b) essere costituito, se in carta o cartone per almeno il 90% in peso da materiale riciclato, se in plastica, per almeno il 60%. Verifica: descrivere l imballaggio, indicando a quale delle norme tecniche sopra richiamate è conforme (tipo di materiale/i, quantità utilizzate, misure intraprese per ridurre al minimo il volume, come è realizzato l assemblaggio fra materiali diversi e come si possono separare) e dichiarare il contenuto di riciclato. Requisito alla lett. b), si presume conforme l imballaggio che riporta tale indicazione minima di contenuto di riciclato, fornita in conformità alla norma UNI EN ISO "Asserzioni Ambientali Autodichiarate" (ad esempio il simbolo del ciclo di Mobius) o alla norma UNI EN ISO Etichettatura ambientale di tipo I (ad esempio Plastica Seconda Vita ed equivalenti).
84 ciclo di Mobius ciclo di Mobius (senza valore percentuale) sui prodotti riciclabili 50% 50% 50% ciclo di Mobius accompagnato da un valore percentuale indicato come X% dove X esprime il rapporto tra il peso di materiale riciclato e il peso del prodotto sui prodotti riciclati
85 Plastica Seconda Vita Istituto per le Plastiche da Riciclo ha sviluppato uno schema di certificazione basato sul Decreto 8 maggio 2003, n. 203 e della circolare applicativa del Ministero dell Ambiente del 4 agosto 2004 e, per le sole materie prime, sulla serie di norma UNI La certificazione è rivolta alle aziende che producono materiali, manufatti e semilavorati realizzati a partire da materiali di riciclo post consumo, pre consumo e/o loro miscele.
86 Specifiche tecniche di base Disassemblabilità Il mobile deve essere progettato in modo tale da permetterne il disassemblaggio al termine della vita utile, affinché le sue parti e componenti possano essere riutilizzati, riciclati o recuperati a fini energetici. In particolare, materiali come alluminio, acciaio e vetro, legno e plastica (ad esclusione dei rivestimenti in film o laminati), devono essere separabili. Verifica: L offerente deve fornire una scheda tecnica esplicativa (schema di disassemblaggio) che specifichi il procedimento da seguire per il disassemblaggio, che deve consentire la separabilità manuale degli elementi costituiti da materiali diversi.
87 Specifiche tecniche premianti Legno e materiali a base di legno - Gestione sostenibile delle foreste I prodotti sono costituiti da parti in legno o materiali a base di legno provenienti da foreste gestite in modo sostenibile per almeno il 70%. Verifica: Presentazione della documentazione utile a tracciare l intera filiera produttiva (dalla foresta al prodotto) dei passaggi di custodia e delle quantità utilizzate nel prodotto finito: tipo di legname utilizzato, origine del legname, documentazione che attesti la gestione sostenibile della foresta e della quantità media utilizzata sul prodotto finito espressa in % in peso sul totale. Documentazione fiscale utile alla tracciabilità sopra riferita. Il prodotto è ritenuto conforme se in possesso del certificato di catena di custodia riconosciuto a livello internazionale (per es. Forest Stewardship Council (FSC) puro o Programme for Endorsement of Forest Certification schemes (PEFC), con attestazione del rispetto del 70% di presenza effettiva di materia prima proveniente da foreste gestite in maniera sostenibile nel prodotto certificato, o equivalenti.
88 Specifiche tecniche premianti Contenuto di materiale riciclato I prodotti devono essere costituiti prevalentemente da materiale riciclato, in misura almeno pari al 70% del peso complessivo del materiale a base di legno, metallo o vetro che costituisce il mobile finito. Verifica: Gli offerenti devono fornire documentazione appropriata da cui risulti il contenuto in percentuale sul peso di materiale riciclato. Le certificazioni (ad es., per le parti in legno: FSC recycled; PEFC, ecc.)che attestano la presenza di una determinata percentuale di legno riciclato possono essere usate a questo scopo. Nel caso di altri materiali costituenti i mobili (metalli e vetro) che, pur essendo frequentemente costituiti da percentuali elevate di riciclato, non dispongono di strumenti simili, possono essere utilizzate delle asserzioni ambientali auto-dichiarate (secondo la UNI EN ISO 14021).
89 Specifiche tecniche premianti Forniture di divani, sedie, poltrone: tessuti di rivestimento Le parti tessili presentano le caratteristiche ambientali indicate come specifiche tecniche di base dei Criteri ambientali minimi della categoria prodotti tessili (prima edizione, allegato del presente decreto). Verifica: Valgono i mezzi di prova o di presunzione di conformità ivi richiamati Forniture di divani, sedie, poltrone: imbottiture in schiume poliuretaniche I prodotti sono imbottiti utilizzando schiume poliuretaniche che rispettano tutti i criteri dell etichetta CertiPUR ( o di altra certificazione equivalente. Verifica: il rispetto dei requisiti è comprovato con il possesso dell etichetta CertiPUR. È accettato qualsiasi altro mezzo di prova appropriato, quale una documentazione tecnica del fabbricante o una relazione di prova di un organismo riconosciuto.
90 La certificazione CertiPURTM CertiPURTM è un marchio di EUROPUR, l Associazione che rappresenta i produttori di poliuretano espanso. E uno standard volontario europeo che garantisce che la produzione di poliuretano espanso è avvenuta secondo standard di sicurezza definiti in un disciplinare per la tutela dell ambiente, per la salute e la sicurezza dell uomo. In particolare, vieta o limita l uso di determinate sostanze pericolose che potrebbero essere impiegate nella produzione di espansi e/o che conseguentemente potrebbero essere trovate nel prodotto finale. L adesione al programma CertPURTM, prevede che le aziende aderenti si sottopongano a verifiche periodiche e casuali da parte di laboratori indipendenti accreditati dal programma.
91 Specifiche tecniche premianti Prodotti vernicianti I prodotti usati per il rivestimento delle superfici non devono contenere: sostanze pericolose classificate in conformità della direttiva 1999/45/CE come cancerogene (R40, R45, R49), pericolose per il sistema riproduttivo (R60, R61, R62, R63), mutagene (R46, R68), tossiche (R23, R24, R25, R26, R27, R28, R51), allergeniche se inalate (R42) o dannose per l ambiente (R50, R50/53, R51/53, R52, R52/53, R53), che causano danni genetici ereditabili (R46), che comportano il rischio di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata (R48), che possono comportare il rischio di effetti irreversibili (R68); COV in misura superiore al 5% del loro peso; ftalati classificati come: R60, R61, R62 (dir 67/548/CEE e successive modifiche). Verifica: elenco di tutte le sostanze usate per il trattamento delle superfici di ciascun materiale presente nei mobili, allegando la relativa scheda di sicurezza o documentazione equivalente attestante la conformità ai suddetti criteri. EU Eco-label o qualsiasi altra etichetta di tipo I equivalente rispetto a tali criteri vale come conformità. È accettato qualsiasi altro mezzo di prova appropriato, quale una documentazione tecnica del fabbricante o una relazione di prova di un organismo riconosciuto.
92 Ftalati Sono una famiglia di composti chimici usati nell'industria delle materie plastiche come agenti plastificanti, ovvero come sostanze aggiunte al polimero per migliorarne la flessibilità e la modellabilità. Il PVC è la principale materia plastica (in termini di volume di produzione) in cui vengono impiegati. Addizionato ad esso, lo ftalato consente alle molecole del polimero di scorrere le une sulle altre rendendo il materiale morbido e modellabile anche a basse temperature. Alcuni ftalati sono usati come solventi nei profumi, adesivi e vernici. Alcuni ftalati sono classificati come R 60: Può ridurre la fertilità; R 61: Può danneggiare i bambini non ancora nati; R 62: Possibile rischio di ridotta fertilità;
93 Clausole contrattuali Disponibilità parti di ricambio L offerente deve garantire la disponibilità delle parti di ricambio del mobile che ne assicurano la funzionalità, per almeno cinque anni dalla data dell acquisto. Le parti di ricambio devono svolgere la stessa funzione degli elementi sostituiti, ma non necessariamente essere identiche al componente da sostituire. Verifica: dichiarazione del legale rappresentante dell azienda produttrice.
94 Prospettive future Nella successiva edizione dei CAM: Introdurre il limite di 5% di COV in peso nei criteri di base Valutare altri requisiti più stringenti Sviluppare criteri specifici per alcune tipologie di prodotti: ad esempio tavoli da laboratorio, arredo scolastico?
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