Scuola Primaria Giotto Direzione Didattica 4 Circolo

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1 Scuola Primaria Giotto Direzione Didattica 4 Circolo Carpi

2 Il laboratorio linguistico proposto è di avviamento allo studio per alunni stranieri delle classi 4 e 5 della Scuola Primaria. Il progetto presentato Aspettando Pechino ha un unico nucleo tematico di grande interesse ed impatto emotivo per i bambini che possono avvalersi dell opportunità di conoscere nuovi e ulteriori tipi di elaborazione delle conoscenze attraverso interconnessioni tra le varie funzioni cognitive. Sono utilizzati testi, immagini, tecniche artistiche, inni e canti, visioni di filmati, lezioni e ricerche multimediali per approfondire il tema considerato con l ausilio e lo sguardo di diverse discipline così da favorire il lavoro della mente umana. I bambini riconoscono l esistenza di diverse abilità e capacità mnemoniche e sono di conseguenza sensibilizzati ad individuare le proprie attitudini allo scopo di costruire un metodo di studio personale ed idoneo al consolidamento delle conoscenze.

3 Approfondire la conoscenza delle più comuni tecniche di apprendimento per poter adottare un approccio allo studio diversificato e multidimensionale. Acquisire le strategie necessarie ad uno studio proficuo personalizzando la tecnica metodologica più confacente alle proprie caratteristiche per il consolidamento delle conoscenze fatte proprie con lo studio. Autovalutare il proprio lovoro per poter cogliere i punti di forza e debolezza sui quali investire in termini di approfondimento e personalizzazione individualizzata della metodologia più consona da adottare.

4 Il tema della Olimpiadi ha fatto da sfondo alla ricerca di nuove e diverse metodologie di avviamento allo studio che si sono state via via focalizzate dal gruppo, secondo un approccio di tipo cooperativo, durante gli incontri. In particolare i processi di studio sono stati affrontati attraverso: l analisi e l acquisizione dei termini specifici del linguaggio grazie all approfondimento condiviso e la ricerca sul dizionario; semplificazione del testo con suddivisione in sequenze informative; individuazione delle parole chiave; la schematizzazione; la creazione di mappe concettuali; ricerche testuali e multimediali; presentazione ed adozione di tecniche del linguaggio artistico, musicale e audiovisivo.

5 Il laboratorio Aspettando Pechino ha seguito un percorso fatto di interconnessioni ed intrecci che si sono articolati toccando le seguenti MACRO AREE di interesse: ole Olimpiadi Antiche: storia, aneddoti e curiosità; o Torino 2006, Pechino 2008: le Olimpiadi Moderne; o INNI: Inni Olimpici; Inni Nazionali; o Il Simbolo Olimpico: segno e significato; o Sport Olimpici Estivi: ricerche e individuazione di alcune discipline sportive d interesse dei bambini; o Sport Olimpici Invernali: ricerche e individuazione di alcune discipline sportive d interesse dei bambini; o L Italia alle Olimpiadi: la figura di Dorando Pietri.

6 Il laboratorio Aspettando Pechino, muovendo i suoi passi secondo l intreccio delle macro aree, ha previsto : o La proposta da parte degli insegnanti della tematica Olimpiadi attraverso la presentazione di filmati inerenti alle ultime Olimpiadi Invernali disputate a Torino 2006; o L individuazione e la presentazione di diverse tipologie testuali con oggetto le tematiche inerenti alle macro aree precedentemente elencate; o L approccio sistematico ai testi attraverso tecniche di studio personalizzate e diversificate ifi (analisi, acquisizione i dei termini specifici i del linguaggio, uso del dizionario, semplificazione del testo con suddivisione in sequenze informative, individuazione delle parole chiave, schemi, mappe concettuali, ricerche);

7 Il laboratorio si è concluso con: ola visita guidata alla biblioteca comunale A. Loria e svolgimento di una piccola ricerca nella sezione Sport: Sport Estivi e Storia Locale: Dorando Pietri, per conoscere lo spazio biblioteca come strumento di approfondimento e ricerca nello studio; ola verifica condivisa del percorso svolto e la raccolta di tutto il materiale prodotto da ogni bambino e consegna degli elaborati alle relative famiglie. Spazio alla ricerca per studiare e approfondire è stato dato anche attraverso l utilizzo delle TIC. In particolare è stato utilizzato il computer per la composizione di testi e mappe cognitive, la creazione e la ricerca di immagini, l ascolto e la visione di documenti audio-video, l accesso a banche dati. La ceatività dei bambini è stata stimolata nella rielaborazione grafica del simbolo olimpico.

8 OLIMPIADI ANTICHE Giochi principali: p Pentathlon (salto, corsa, lancio del disco e del giavellotto)

9 Olimpiadi Moderne: storia,aneddoti, curiosità p Mappa concettuale

10 PRIMA EDIZIONE QUANDO? 1896 DOVE? PERCHÉ? ATENE Per AVVICINARE LE NAZIONI, di permettere ai giovani del mondo di GAREGGIARE IN UNA COMPETIZIONE SPORTIVA, piuttosto che in guerra. CHI PARTECIPA? QUAL È IL RUOLO DELL ITALIA? SECONDA EDIZIONE QUANDO? 1900 DOVE? SOLO GLI UOMINI L'unico italiano a parteciparvi fu il maratoneta CARLO AIROLDI. PARIGI CHI LE FA RINASCERE DALL ANTICHITÁ? IL BARONE PIERRE DE COUBERTIN QUALI NOVITÁ? PRESENZA DELLE DONNE (n=11)

11 Prima edizione i dei GIOCHI DI ATENE NEL 1896 Immortale spirito di antichità Padre del vero, bello e buono Discendi, appari, infondi su di noi la tua luce sopra questa terra e sotto questo cielo che ha per primo testimoniato la tua immortale celebrità. Dai vita e anima a questi nobili giochi. Lancia corone di fiori freschi ai vincitori nella gara e nella lotta. Crea nei nostri petti, cuori d acciaio. Nella tua luce, pianure, montagne e mari brillano nel colore rosato e formano un immenso tempio al quale tutte le nazioni si affollino per adorarti, Oh immortale spirito it di antichità. Spyros Samaras Kostis Palamas

12 LA RACCOLATA DEI VIDEO E DEGLI INNI NAZIONALI DI OGNI PAESE D ORIGINE DEI BAMBINI è DISPONIBILE NEGLI ALLEGATI ALLA DOCUMENTAZIONE

13 LA FIAMMA OLIMPICA: segno e significato. RIELABORAZIONEW GRAFICA

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16 Alcuni straordinari atleti!

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19 Attraverso il tema delle OLIMPIADI i bambini hanno potuto acquisire una maggiore consapevolezza delle proprie capacità per poter valutare e scegliere il metodo di studio confacente alle proprie caratteristiche personali. Il tessuto deriva da fili differenti e diventa uno. Tutte le varie complessità si intrecciano, dunque, e si tessono insieme, per formare l unità della complessità. E. Morin, Le vie della complessità, Feltrinelli,1893 lli Milano. Questo laboratorio ha mosso i propri passi nella certezza che studiare significa affrontare la complessità di un argomento con interesse, metodo e passione condivisa. La promozione di un atteggiamento curioso e attento a cogliere la molteplicità di stimoli negli oggetti del sapere crediamo abbia offerto ai bambini nuovi possibili percorsi sui quali muovere i propri passi con una maggiore consapevolezza di sé stessi e del contesto socio-culturale che li circonda.

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