CONSIGLIO PROVINCIALE DI CREMONA ADUNANZA DEL GIORNO 19 APRILE 2012

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1 CONSIGLIO PROVINCIALE DI CREMONA ADUNANZA DEL GIORNO 19 APRILE 2012 L'anno duemiladodici, questo giorno diciannove del mese di aprile alle ore 14:45 in Cremona, nell'apposita sala del Palazzo della Provincia, si è riunito, a seguito di invito del Presidente, il Consiglio Provinciale con l'intervento dei Sigg.: Presenti Assenti Presenti Assenti Agazzi Antonio X - Losio Ivan X - Araldi Massimo X - Mainardi Cesare X - Barbati Filippo X - Malvezzi Carlo - X Benzoni Maurizio X - Mazzocco Franco X - Biondi Giovanni X - Milesi Clara Rita - X Bonaventi Piergiacomo X - Rossi Luca X - Borghetti Maurizio - X Salini Massimiliano X - Castellani Vera X - Torchio Giuseppe X - Ceccato Adriano X - Trespidi Giuseppe X - Chioda Francesco - X Vailati Eugenio X - Degani Fabrizio X - Virgilio Leonardo X - Doldi Andrea - X Zaghen Ernesto X - Dusi Giampaolo X - Zanacchi Maria Rosa X - Gallina Gabriele - X Zanisi Giacomo Maria - X Gelmini Manuel - X Zelioli Rossella X - Ghidotti Carlalberto X - Presenti n. 23 Assenti n. 8 1

2 Risultano altresì presenti gli Assessori: Presenti Assenti Presenti Assenti BONGIOVANNI X - ORINI PAOLA X - FILIPPO CAPELLETTI X - PINOTTI GIANLUCA - X CHIARA FONTANELLA X - SCHIAVI SILVIA X - GIUSEPPE LENA FEDERICO X - SOCCINI MATTEO X - LEONI GIOVANNI X - Partecipa il vice Segretario Generale della Provincia: Avv. BELLOTTI Rinalda Il Presidente del Consiglio, constatando che gli intervenuti costituiscono il numero legale, dichiara aperta la seduta ed invita il consiglio alla trattazione degli oggetti posti all'ordine del giorno. Il Presidente del Consiglio nomina scrutatori, ai sensi dell art. 65 del Regolamento degli Organi Istituzionali, i Consiglieri Barbati e Losio per la maggioranza e la Cons. Zanacchi per la minoranza. Si dà atto che nel corso della seduta si sono verificati i seguenti movimenti fra i Sigg. Consiglieri: - durante la trattazione della proposta n (Approvazione processo verbale sedute 15/02/2011 e 21/02/2012) entrano l Ass. Pinotti e il Cons. Borghetti. I presenti sono n. 24; - durante la trattazione della proposta n (Rendiconto gestione esercizio 2011 ) entrano i Cons. Gallina, Gelmini, Zanisi e Malvezzi. I presenti sono 28; - durante la trattazione della proposta n (Regolamento per la disciplina della concessione di beni immobili) escono i Cons. Malvezzi e Zelioli. I presenti sono 26; 2

3 - dopo la trattazione della proposta 2162 (Interrogazione relativa alla situazione dell'azienda SCS e sua partecipata SCCA) escono il Pres. Salini e il Cons. Zaghen. I presenti sono n durante la trattazione della proposta n (Interrogazione relativamente al degrado e atti vandalici alla chiesa di Borgolieto) escono i Cons. Gallina e Biondi. I presenti sono 22 ed in tal numero rimangono fino al termine della seduta. 3

4 Bene, buongiorno. CONS. VIRGILIO Presidente, prima di partire con i lavori, volevo dire qualche cosa. Nel momento in cui si decide di mettere qualcosa nella sala del Consiglio, credo che sia opportuno che il Consiglio ne sia al corrente e soprattutto che il Consiglio prenda una posizione in merito. Per quanto mi riguarda io non sono d accordo rispetto all utilizzo di totem di questo genere. Sono d accordo invece, rispetto al fatto magari di fare un ordine del giorno condiviso rispetto a questo tema. Quindi, le chiedo cortesemente da chi è stata decisa questa cosa. Grazie Consigliere Virgilio. Subito le rispondo anch io in quanto anch io rientrando oggi, ho potuto notare questo totem. Ho avuto qualche avvisaglia a livello informatico multimediale e organizzativo di cui non ero a conoscenza, iniziativa lodevole a mio avviso da rappresentare a mio avviso non soltanto a noi 30 Consiglieri Provinciali quanto all esterno, alla cittadinanza, per tenere alto il livello di attenzione. Sulla scelta di mettere alle mie spalle questo totem, non ne sapevo nulla e quindi, l ho appreso anch io. (voci fuori microfono) Io sono il Presidente del Consiglio decido anche della gestione della sala consiliare. Penso che un Assessore abbia deciso di metterlo qua, senza nemmeno interpellarmi. Per rispetto ai due Marò non l'ho fatto levare oggi, era comunque auspicabile da parte del proponente, magari una breve discussione in Consiglio prima di apporlo. Consigliere Agazzi. Prego. 4

5 CONS. AGAZZI Semplicemente per dire che se fosse un iniziativa assessorile, non sarebbe poi così eccentrica dal punto di vista della responsabilità formale. In ogni caso, concordo con il Consigliere Virgilio, rispetto al fatto che ha un valore differente, un pronunciamento in termini di voto del Consiglio Provinciale, rispetto ad uno stendardo esposto, ecco. Ha un efficacia maggiore che il Consiglio provinciale approvi un ordine del giorno e lo trasmetta agli organi superiori, per quel che può valere anche tutto ciò, a dare almeno l idea che c è un assemblea in Consiglio che è sensibile sul tema e che sollecita il Governo a continuare ad operare. Detto questo, non metterei in croce il povero Presidente del Consiglio Provinciale, perché non è sua responsabilità la gestione della sala. È sua diretta responsabilità l andamento della discussione e l ordinanza della discussione di un assemblea. Grazie Consigliere Agazzi. Prendo spunto magari dalle vostre riflessioni per invitare uno o più gruppi consiliari a stilare assieme un documento per ricordare la vicinanza ai Marò ancora prigionieri. Penso che sia un passaggio che istituzionalmente sia fattibile e anche i Comuni lo hanno fatto e penso che anche noi come Provincia, potremo farlo. Prego. CONS. VIRGILIO Una sensibilità parziale. Ci sono dei cooperanti che sono stati rapiti un anno fa. Sono otto credo gli italiani ancora nelle mani di bande armate. 5

6 Nel momento in cui l iniziativa diventa così forte, così simbolica rispetto a dei nostri soldati, diventa parziale rispetto a una dimensione molto più complessa. Per queste ragioni, io ritengo che uno striscione di questo genere sia estremamente inopportuno all interno di questa sala. Semplicemente per queste ragioni. In altri contesti si è votato. A me sembra anche un atto un po di prepotenza introdurre questo totem all interno di questa sala senza nessun tipo di condivisione nemmeno con la presidenza del Consiglio. Faccio mia la sua osservazione. Mi riprometto nel prossimo ufficio di presidenza di riportare l argomento in Commissione dei Capigruppo per vedere se sarà opportuno, durante il Consiglio, mantenerlo esposto. Eventualmente decideremo anche se trattare anche l argomento in maniera differente, quale per esempio una mozione o ordine del giorno da votare in maniera condivisa o allargata. Grazie a tutti. Allora, Zanacchi, Barbati e Losio saranno oggi i nostri Consiglieri scrutatori che ringrazio fin da ora. Abbiamo stilato un ordine del giorno in ufficio di presidenza per oggi che ha all oggetto n 1 la votazione immediata dei due processi verbali per le sedute del 15 febbraio 2011 e 21 febbraio Oggetto n. 1 dell'ordine del giorno APPROVAZIONE PROCESSO VERBALE DELLE SEDUTE CONSILIARI DEL 15 FEBBRAIO 2011 E DEL 21 FEBBRAIO Quindi, invito tutti i Presidenti a prendere posto per effettuare la votazione. 6

7 Nessun Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del Consiglio pone ai voti palesi (per alzata di mano) il processo verbale della seduta consiliare del 15 febbraio 2011 ed accerta con l'assistenza degli scrutatori l'esito della votazione: presenti e votanti n. 24 Consiglieri; favorevoli n. 24. Ne proclama l'approvazione all'unanimità. Il Presidente del Consiglio pone ai voti palesi (per alzata di mano) il processo verbale della seduta consiliare del 21 febbraio 2012 ed accerta con l'assistenza degli scrutatori l'esito della votazione: presenti e votanti n. 24 Consiglieri; favorevoli n. 24. Ne proclama l'approvazione all'unanimità. L'atto viene inserito al n. 55 del registro delle deliberazioni Oggetto n. 2 dell'ordine del giorno RENDICONTO DELLA GESTIONE ESERCIZIO RAG. CAPO ANTONIOLI Grazie. Allora, cercherò di essere il più sintetico possibile, in quanto, in Commissione Bilancio, nelle due Commissioni Bilancio, sono stati indicati i vari dati che il consuntivo 2011 ha prodotto. È d obbligo prima riferire che il patto di stabilità 2011 è stato regolarmente rispettato e la relativa certificazione è stata trasmessa nei termini di Legge al MEF. I dati del Bilancio da consuntivo danno un avanzo di Amministrazione di Questo è rappresentato per della gestione di competenza e per dalla gestione dei residui. Questo perché si sta cercando, cioè si è effettuata una verifica attenta di diversi residui passivi ancora aperti, al fine di renderli il più coerenti possibili con la normativa che entrerà a regime il 1 gennaio 2014, 7

8 cosiddetta armonia dei conti pubblici, per la quale l Amministrazione, pur non entrando nella sperimentazione 2012/2013 si sta già adeguando a questi principi. L avanzo di Amministrazione risulta vincolato per quindi, quest importo, verrà destinato al vincolo della fabbrica della Bioenergia mentre, la differenza è già stata per circa già impegnata e già destinata al Bilancio di previsione 2012, per far fronte a quelle spese di investimento per le quali non è più possibile per le norme cogenti intervenute con la Legge finanziaria del 2012 la 183, non è più possibile assumere nell anno 2012 e seguenti, l indebitamento, i mutui, a carico del Bilancio Provinciale, pur avendo la capacità mutuataria ancora possibile. Il problema è dato dal fatto che nel 2012 noi potremo assumere mutui per l 8% dei primi tre titoli dell entrata, nel 2013 il 6, nel 2014 il 4%. Quindi, l obiettivo è quello di cercare di rispettare il parametro del 4%. L altro importo resta attualmente disponibile per far fronte ai diversi livelli di salvaguardia del Bilancio in corso di esercizio in quanto, le nostre entrate come ben sapete, sono collegate a degli andamenti di mercato, non dipendenti dalla volontà di quest Amministrazione. Quindi, il mercato dell auto e il mercato della ARC. L andamento delle entrate tributarie nostre, ha avuto un buon andamento nel 2011, in quanto, si è effettuato l incasso previsto per l aumento della RC auto, che è stato interamente indirizzato alla manutenzione delle strade. E in crescita l aumento dell IPT non tanto per effetto delle formalità che sono in diminuzione del 4%, ma per effetto della modifica legislativa alla quale la Provincia si è dovuta adeguare per l abolizione dell I.V.A. sull IPT fissa e l entrata a regime del proporzionale. I parametri del Bilancio consuntivo del 2011 abbiamo notevolmente migliorato il parametro relativo al riscosso rispetto all accertato sia nel primo titolo dell entrata, sia nel terzo titolo. La difficoltà nostra è per l equilibrio del Bilancio nei primi tre titoli dell entrata rispetto ai titoli della spesa, in quanto, vi è la presenza di 8

9 un disavanzo. Questo disavanzo è dovuto al fatto... Mi perdoni Antonioli. Facciamo un brusio di sottofondo che rende incomprensibile le sue parole. Prego, proceda pure. RAG. CAPO ANTONIOLI Finisco. È dovuto al fatto che avendo applicato l avanzo di Amministrazione al titolo primo, ci siamo trovati in questo lieve disavanzo di Euro che però è coperto dall avanzo di Amministrazione e che rappresenta solo lo 0,21%. Io avrei anche finito. Grazie ragioniere. Terminata l analisi analitica, lascio la parola al Presidente Massimiliano Salini, con delega al Bilancio, per completare il quadro di presentazione. Prego. PRES. SALINI Bene. I dati essenziali documentano di fatto che l esercizio 2011, è stato concluso assicurando l equilibrio richiesto e rispettando tutti i parametri, anche quelli nuovi, sui quali si regge la redazione del Bilancio di quest Amministrazione. Questo da un lato non significa però che abbiamo la certezza di poter confidare in un futuro tranquillo. Ecco, un futuro potremo ritenere di averlo, ma certamente gli elementi essenziali che riscontriamo all interno dell esercizio 2011 ci permettono 9

10 di capire come già dal 2012 dovremo garantire un assetto diverso, perché con lo stesso tipo di andamento, non saremo in grado di rispettare alcuni dei vincoli che quest anno sul 2011 abbiamo rispettato e in particolare quello relativo al patto di stabilità. Per quanto riguarda comunque sempre il 2011 è importante rilevare che da un punto di vista metodologico, vi sono alcuni elementi che noi comunque manterremo fermi sia per ragioni politiche che per ragioni di Bilancio, anche nel corso del 2012, anzi, ne intensificheremo la pregnanza. In particolare, faccio riferimento al ridimensionamento del peso dell Amministrazione in quanto tale. Ci sono tre modalità fondamentalmente, per assicurare un ridimensionamento di questo peso, ci sono tre modi perché l Amministrazione rimanga, mantenga il ruolo che le è assegnato dall ordinamento ma, al contempo diventi più sostenibile da un punto di vista economico. I modi sono secondo noi, sostanzialmente questi: il primo una riduzione costante della spesa. Quindi, i costi di mantenimento in vita della struttura devono ridimensionarsi e da questo punto di vista il percorso avviato è molto efficace a quanto rivelano i numeri. Il secondo. Un alleggerimento del peso patrimoniale dell Amministrazione pubblica. L Assessore Araldi sta intervenendo. Sì, provo ad essere breve ma, la realtà insiste, ahimè. La seconda modalità come dicevo, dopo la riduzione della spesa, è il ridimensionamento della dimensione patrimoniale dell Ente. Per cui, l annunciata azione va nella direzione di alienare parte del nostro patrimonio, da prima auspicata per parecchio tempo, analizzata in tutte le sue pieghe, oggi è diventata una necessità. E il terzo punto è un alleggerimento della presenza dell Amministrazione nella gestione diretta dei servizi pubblici. Questi sono i tre cardini su cui si fonda, la possibilità che l Amministrazione in futuro non smetta di esistere, ma al contempo non diminuisca l efficacia delle proprie azioni, della propria azione e che questa non diminuzione della propria efficacia, non vada 10

11 a deperimento della propria, diciamo, sostenibilità economica, perché come abbiamo ripetuto più volte, la bontà di un servizio non si sostanzia solamente nella qualità dello stesso ma, anche nella sua sostenibilità, dal punto di vista economico e finanziario. I due fattori devono convivere, diversamente anche una qualità assicurata ma, solo per un tempo incerto, non è in grado di mettere il cittadino nelle condizioni di concepire serenamente il proprio futuro e quindi, non è un buon servizio quello che non è sostenibile nel tempo, anche da un punto di vista economico. L Amministrazione ha degli ottimi elementi diciamo, dei cardini validi dal punto di vista del proprio assetto economico e finanziario e questo è un elemento che terrà nel tempo, a condizione che si assicurino questi tre elementi che dicevo. Un esempio, abbiamo garantito nel corso dell esercizio 2011, questo è un dato che è giusto ricordare, anche per la sua importanza sociale, abbiamo garantito un equilibrio notevole in termini di disponibilità della liquidità. Per cui, come dicevamo in sede di discussione in Commissione, questa è un Amministrazione che a differenza di tante altre Amministrazioni ha pagato i propri fornitori a 50 giorni. Anzi, ha pagato i fornitori a 50 giorni per quanto riguarda le forniture sul corrente e quindi, di Euro li abbiamo spesi sulla parte corrente. E per quanto riguarda le opere pubbliche, sugli stati di avanzamento lavori, i di Euro che sono stati spesi a questo riguardo, sono stati pagati a 30 giorni. Quindi, noi siamo degli ottimi pagatori, ancora oggi. 50 giorni sulle forniture correnti e 30 su quelli delle opere pubbliche. Non ci sono molte Amministrazioni che hanno garantito queste performance. È chiaro che nel 2012 lo dicevo chiaramente anche in sede di Commissione, non potrà essere uguale al 2011, anche da questo punto di vista. Almeno che, in termini di disponibilità di liquidità, si facciano alcune operazioni che nel corso di esercizio evidentemente avrò modo di illustrare ai Consiglieri, perché è 11

12 chiaro che come Assessore al Bilancio con i collaboratori che si occupano di questo, in primis il Direttore generale e il Ragioniere Capo, stiamo valutando una serie di operazioni che consentono a questo Ente di continuare ad investire rispettando i vincoli di cui abbiamo parlato fino ad ora. Per questo abbiamo un altro elemento interessante da ricordare che ci consente di ben sperare per il futuro: è la natura del nostro indebitamento. Il nostro indebitamento infatti, è un indebitamento che è per la quasi sua interezza a tasso fisso. Abbiamo un tasso che è intorno al 4,50% e quindi, è una garanzia di sicurezza in termini di peso degli oneri finanziari. Abbiamo per aggiungere alcuni elementi che possono favorire questa discussione da un punto di vista più politico. Abbiamo un funzionamento, diciamo, degli organi politici che è decisamente sotto controllo, abbiamo fatto anche, recentemente ci siamo adeguati anche ad alcune, per certi versi, discutibili novità normative, però di fatto, le abbiamo dovute accettare e anche questo contribuirà in piccola parte, a ridimensionare la spesa dell Ente. Abbiamo drasticamente ridimensionato tutte le spese di rappresentanza. Abbiamo assicurato una gestione del personale che oggi si aggira intorno a circa di Euro di personale. Quindi, siamo ampiamente al di sotto dei limiti previsti dalla normativa sulle Amministrazioni, sui Bilanci pubblici, i limiti da rispettare, ecco. Abbiamo una gestione che nel suo complesso se non vi fossero state le novità con le quali spesso ci siamo soffermati, un Amministrazione nel suo complesso potrebbe fare molto. Abbiamo una disponibilità di cassa oggi intorno ai di Euro, è corretto? di Euro. Siamo un Ente che se non ci fossero i limiti all indebitamento che conoscete e che, anche di questo abbiamo parlato spesso, al di là del problema del patto di stabilità, in termini di indebitamento abbiamo questa necessità di andare nell arco dei due anni al 4% sui primi tre titoli delle entrate ma, con una disponibilità di cassa che dicevamo di 12

13 circa di Euro quindi, avremo una possibilità di pagare parecchi investimenti, seppure a debito, se non venissero così limitate le nostre possibilità da questo punto di vista. Comunque, questo è un Ente che ha investito molto, ha continuato ad investire, ha fatto di tutto per recuperare le risorse necessarie per assicurare quegli investimenti che anche politicamente abbiamo ritenuto che siano, per quel che compete alla Provincia, tali da poter favorire uno sviluppo del territorio, in particolare, assicurando anche nel corso di questo esercizio, enormi investimenti dal punto di vista delle infrastrutture e da un punto di vista dell edilizia scolastica e ne abbiamo programmati altri, come sapete. È vero, nella gestione dell avanzo di Amministrazione abbiamo dovuto decidere di mangiarci altri Euro di questo avanzo per pagare la rata sulle Dorotee, edilizia scolastica, l abbiamo fatto volentieri, non potendo aumentare i debiti, abbiamo deciso di utilizzare parte dell avanzo di Amministrazione per un utilizzo che ci pare decisamente corretto e certamente coerente con una politica di Bilancio che assicuri il raggiungimento di determinati obiettivi politici. Però, lo ribadisco, lo dicevo in premessa e lo ribadisco in conclusione, perché non vorrei stare qui a ricordare anche tutte le altre azioni che abbiamo fatto, perché come dicevo in Commissione, abbiamo ampiamente discusso in altre sedi, parlando del documento strategico e parlando volta, volta delle singole situazioni, sui servizi associati, sulle gare fatte in forma associata e via discorrendo. Ribadisco concludendo che la politica di Bilancio di questo Ente sarà possibile, nella misura in cui decideremo di accettare un forte ridimensionamento della nostra, del corpo di quest Amministrazione. Ritengo che si possa accettare la sfida di ridimensionare il peso dell Amministrazione senza ridimensionarne nell autorevolezza. Sono convinto che sia una sfida che si può vincere, per certi versi consentendo in questo modo anche un aumento dell efficacia delle nostre azioni e riscoprendo anche il gusto di una 13

14 moralità nuova, nell esercizio delle funzioni pubbliche, perché operare con risorse ridotte è possibile là dove vi siano idee molto chiare, un alta cultura della mediazione e obiettivi condivisi. È chiaro che gli obiettivi condivisi non si indicano, va bene tutti gli obiettivi, basta che siano condivisi. Gli obiettivi condivisi significa che stabiliti alcuni obiettivi imprescindibili, è meglio condividerli. Non si fa al contrario, non si fa la riunione tutti insieme per capire qual è il sentimento medio e poi quello diventa obiettivo dell attività politica. No. L attività politica viene svolta da chi è stato eletto dal popolo, in fase di programma elettorale che diventa programma di governo e che nella sua tradizione essendo questo un corpo vivo, deve godere del costante confronto con il territorio e con le forze politiche. Questo è un tentativo che si fa, a volte scontrandosi, ma mai venendo meno ad una funzione che io ho voluto identificare come dire, semplificare con queste parole, seppure parlando di un Bilancio, che, ripeto, è stato chiuso con fatica in maniera equilibrata, ma che come dicevamo, prefiguriamo uno scenario futuro molto diverso dal passato, ma io personalmente penso di poter accettare, assieme a voi, anche questa sfida. Grazie Presidente. Ora per chi lo ritenesse, c è modo di dibattere l esposizione appena conclusa. Consigliere Dusi, prego. CONS. DUSI Io vedo un tentennamento da parte delle forze politiche a chiusura di questa relazione del Presidente, rispetto alla rendicontazione che deve essere approvata oggi da questo Consiglio. Innanzitutto io credo comunque che per delineare un dibattito concreto, ma del liberare 14

15 anche un confronto, perché qui parliamo in termini politici, rispetto a una rendicontazione sostanzialmente tecnica, io credo che sarebbe stato opportuno che non solo il Presidente venisse in Commissione, ma che tutti gli Assessori avessero fatto una loro Commissione ad hoc, dato dei risultati tecnici, ma anche soprattutto politici rispetto al loro assessorato, rispetto al loro operato. Quindi, questa è una prima critica che io voglio muovere. Io credo che, va bene sì delineare un prospetto di carattere tecnico sui vari punti classici, titolo primo, titolo secondo, titolo terzo e quant altro, ma il prospetto mi da l opportunità di avere una condizione migliore rispetto a quanto io ho oggi se avessi avuto una più chiara condivisione con i titolari di questi capitoli che hanno operato dandomi conto anche di una rendicontazione del lavoro svolto e di quello che si prospetta per l anno in corso. Quindi, risultati di prospettiva vengono sì messi in condizione di essere analizzati su una relazione che il Presidente ha dato in Commissione, ritenendosi anche soddisfatto di quando prodotto per l anno 2011 ma, che mi lascia qualche forte perplessità. Innanzitutto io l avevo detto e già dichiarato circa tre anni fa proprio ad inizio di legislatura che questa legislatura sarebbe stata una legislatura impermeata sull Assessore Fontanella il quale avrebbe dovuto lavorare parecchio sulle problematiche legate alle alienazioni, perché è di questo che si è parlato immediatamente all inizio di questa legislatura, che credo ad oggi i dati dicono questo ma, lo dicono non soltanto per quanto sta avvenendo e per quanto è avvenuto. Ma, lo dicono soprattutto sulla prospettiva di quest Amministrazione, sulla prospettiva dei prossimi tre anni dove per poter fare qualche investimento, vista l inopportunità, l impossibilità di promuovere ulteriori finanziamenti con mutui, quindi bloccati dai mutui, se si vorrà fare qualche investimento si dovrà alienare. E quindi, portando sicuramente ed evidenziando fortemente quello che dovrà essere l iter amministrativo che, naturalmente, non condivido, perché 15

16 proprio in prospettiva di un programma strategico proposto da un documento che si sta analizzando e che si sta confrontando con i vari settori del territorio, ma anche con lo stesso Consiglio Provinciale e con le Commissioni preposte, questo Piano strategico rischia di avere un forte indebolimento rispetto a questo tema. Se non si faranno alienazioni nei prossimi anni non si potranno fare investimenti. E quindi, già di per sè questo Piano strategico rischia di avere qualche anomalia. Di per sè già credo che una strategia è stata prodotta nell elaborazione di tutta questa questione e l anomalia prodotta è che già a settembre del 2011 noi abbiamo trovato un aumento sulla RC auto di un tracciato di 3,50 punti rispetto al precedente. Questo è veramente un punto strategico, perché ha permesso di incamerare di Euro già nel 2011 e prevedendo un conto di spesa per le manutenzioni stradali com è stato dichiarato poc anzi dal ragioniere capo. Quindi, una cosa che tra l altro non si ferma, perché produrrà molto probabilmente se l indirizzo è quello, circa di Euro in più in prospettiva di tasse rispetto a quanto è stato pagato dai cittadini nel 2011, per l anno seguente che è il 2012 e quindi, con un entrata ulteriore che va a toccare alcuni aspetti strategici. Dico questo perché già in una mozione qua io avevo presentato rispetto ad una questione sulla viabilità, diciamo, il punto focale del disastro delle nostre strade Provinciali. E quindi, ritengo anche, ieri c è stata una Commissione e non mi si è data una risposta chiara rispetto a quanto io avevo chiesto e a quanto questo Consiglio aveva deliberato, perché non è giusto dire sì, noi vi diciamo quanti camion sono stati autorizzati e quanti soldi vanno a finire a Roma rispetto a quanti soldi sono stati autorizzati. Non è un discorso di carattere politico questo. Io credo che il discorso di carattere politico e l iniziativa politica di una Amministrazione si vede quando l Amministrazione in funzione di quanto viene richiesto, predispone atti dovuti, per cercare di capire, per cercare di far fronte 16

17 ad una che è una delle emergenze future del nostro Ente. È un emergenza di oggi, ma in più anche rispetto a quanto sta avvenendo. Quindi, io credo che anche qui ci sono delle condizioni che devono essere valutate e predisposte con un senso civico importante, perché è giusto sì, far pagare la gente, è giusto far pagare la gente ma, è giusto anche dare delle risposte alla gente, perché questa gente ha bisogno anche di risposte, sulle questioni che avvengono all interno della gestione dell Ente, rispetto a determinati problemi, a determinati temi importanti. Ecco, io credo che ci sia da non essere molto felici rispetto al futuro, l ha detto anche il Presidente, probabilmente si è chiuso con fatica un Bilancio consuntivo, si è chiuso con fatica, facendo dei grossi sforzi anche in termini di carattere di scelte. E sono quelle scelte che prevedono, signor Presidente, che molto probabilmente lei in quest anno e nell anno prossimo, viste le condizioni di magra che ci sono, anche in economia, dove i soldi per le alienazioni sarà difficile trovarli o comunque, non sono lì a portata di mano, è chiaro che sarà molto difficile avviare un confronto per dire che per risolvere determinati problemi, opere pubbliche magari che vanno in favore di cittadini, sarà difficile avere una misura che possa determinare le scelte dovute. Ecco e il futuro ridimensionamento che lei propone nei prossimi anni già a partire da quest anno, dalla diminuzione delle spese, di quello che ho appena detto, delle alienazioni del patrimonio e dalla terza operazione che ho capito poco, perché ho capito poco la terza, perché secondo me è molto astratta rispetto alla gestione amministrativa. Credo che proprio qui possono essere fatte... Come poi pensavo e credo che anche altri colleghi pensavano, che fosse giusto capire come un problema fondamentale, inerente proprio al periodo di crisi dove noi siamo immersi, venisse affrontato e cioè lo sviluppo economico. Io non ho sentito l Assessore alla partita affrontare questo argomento dando una rendicontazione su quanto 17

18 fatto per una operazione che credo di massima importanza, rispetto alla gestione complessiva del nostro territorio. Ma anche rispetto a quelle che sono le prospettive future e di quanto potrà avvenire, perché noi non siamo in una crisi che non è finita, siamo immersi in una crisi che si sa dov è cominciata, quand è cominciata, ma non sappiamo quando finirà. Anche le statistiche più forti, diciamo e più importanti nazionali, non hanno una chiusura a breve termine e non dicono nemmeno come, come si potrà risolvere in modo chiaro ed esplicito una situazione di questo tipo. Tant è che alcune iniziative molto probabilmente inerenti all aspetto diciamo del tessuto sociale, non sono ancora state prese, non sono ancora state toccate, ma potrebbero anche a livello proprio del sociale essere toccate. Ed è qui dove secondo me bisogna avere attenzione, grande attenzione e avere le redini necessarie per affrontare le questioni. Io credo dunque che non ci sia da stare allegri rispetto a questo consuntivo. L unica vera strategia che io ho visto e che è stata da subito applicata, la strategia dell aumento delle tasse. Già la Regione l ha fatto per le buste paga, già i Comuni si stanno adeguando alle direttive nazionali. Anche noi ci abbiamo già messo un nostro peso forte ed importante rispetto a un tema che credo vada veramente a toccare le tasche della gente e il non avere la possibilità di porre politicamente, perché questo andrebbe fatto, andrebbe fatta un azione forte dalla politica rispetto a questo e questo Consiglio e la sua Giunta dovrebbero fare un azione forte rispetto a... Concluda, Dusi. 18

19 CONS. DUSI Chiudo e grazie. Grazie a lei. Si è prenotato il Consigliere Araldi, prego. CONS. ARALDI Signor Presidente, non mi scandalizza il fatto che lei pensi di alienare una parte del patrimonio, anzi, sono dell avviso che se c è una parte del patrimonio che la Provincia non ritiene strategico per i suoi fini, al di là delle contingenze, è giusto alienarlo. Mi preoccupa di più però una cosa che lei ha detto quasi incidentalmente. Sto verificando con il Direttore generale e con i miei collaboratori, quali, quando, come. È sufficiente che lei lo consideri con i suoi collaboratori, è questo il punto. Perché il rischio, signor Presidente, lo so che lei ha detto che avrebbe portato in Consiglio, il rischio è, signor Presidente, che poi in Consiglio vengano delle tesi prefabbricate, che non saranno facili da smontare, perché sia lei, che io ahimè, conosciamo perfettamente i meccanismi che guidano le situazioni. Vede quando si continua, parlando della crisi, con le analisi che si stanno facendo, in base alle quali il Governo tecnico è venuto perché il problema era di pagare gli stipendi di novembre o di dicembre. Il problema era quello. Ma quello che non si è valutato a sufficienza è lo stato di questa Nazione, signor Presidente. Questa è una Nazione di fatto ingovernabile. Non dobbiamo andare troppo lontano per trovare la dimostrazione di queste cose. I valligiani della Val Susa difendono un interesse legittimo, probabilmente, ma non hanno nessuna ragione di impedire la realizzazione di un opera 19

20 come quella. Poi, arriviamo addirittura al folclore. I centurioni di Roma vogliono fare la rivoluzione, perché gli vogliono impedire di rompere le palle ai turisti. Ma qui, questo non è solo il segno dell ingovernabilità. Questo è il segno del fatto che si è perso del tutto quello che è il concetto di un interesse generale, di un bene comune. Poi arriverò a concludere sul suo ragionamento. Ci si è sforzati di farci credere che il bene comune e l interesse generale fosse la somma degli interessi particolari. E noi ci abbiamo creduto, perché avevamo la convenienza a crederlo. Ma siccome dietro ogni interesse particolare anche se legittimo, c è una forma di egoismo a me non è mai capitato di vedere come la somma degli egoismi possa costituire un valore sul quale governare una comunità, piccola o grande che sia. Se noi perdiamo di vista la possibilità di avere il primato dell interesse generale sugli interessi privati, Salini, era uno dei capisaldi della dottrina cristiana, il primato dell uomo sul lavoro, il primato del lavoro sul capitale, il primato dell interesse generale sull interesse privato. Questi erano i segnali dove la bussola doveva essere. Non esiste più. Non esiste più. E allora è forse questo il momento in cui lei invece di confrontarsi con il suo Direttore generale, che sarà bravissimo, si confronti con il Consiglio. Perché insieme dobbiamo trovare quelli che sono gli obiettivi veri, gli obiettivi comuni di un azione da perseguire in un momento di difficoltà che non finisce nel 2012 che ahimè, forse la mia età mi porta al pessimismo, nemmeno nel 2013, non per una questione solo di metodo, ma per una questione di merito. Per una questione di merito. Se noi non torniamo a ragionare nei termini dell individuazione di quelli che sono gli interessi collettivi, noi non ne usciremo da questa situazione. Non c è Monti che tenga. Mi verrebbe da dire, nemmeno Tremonti, se non fosse una battuta così. Non c è più il rispetto dei fondamentali. Siamo in una situazione da cui non possiamo uscire, se non facendo una rivoluzione culturale, perché è un fatto culturale il non 20

21 pensare in termini generali. E la rivoluzione culturale si fa, mettendosi insieme a ragionare sulle cose. Ragionare, ragionare, ragionare signor Presidente, perché io non ho mai visto un problema affrontato senza un ragionamento. E più il problema è complesso, più il ragionamento deve essere articolato. Ma qui si reagisce solo ed esclusivamente a una puntura di spillo e si risponde con un'altra puntura. Qui non c è bisogno di assumere provvedimenti, è sufficiente annunciarli, perché si scateni la bagarre. Abbiamo visto sul problema delle liberalizzazioni, della semplificazione, delle cose che sono giustamente inaccettabili, dei comportamenti assolutamente privi di una qualunque logica. Io non voglio adesso fare una polemica dicendo che tutto questo è il frutto di vent anni di questa politica. Perché mi sembrerebbe di dare a Berlusconi un merito eccessivo. Non l ha inventato lui il qualunquismo. Però non ci sono dubbi che tutti quei difetti che erano sorti serpeggianti nella Società italiana, ma che uno cercava di tenere un po nascosti, li camuffa; no, adesso sono diventati quasi una bandiera da portare, senza nessuna preoccupazione, senza nessun pudore. Questa è la responsabilità del berlusconismo, non di Berlusconi. Allora, se è possibile, mettiamoci, non con me che io, voglio dire, l unico vantaggio di una canizie non sempre ben vissuta è quella di poter dire le cose senza nessuna preoccupazione. Non si confronti con me ma, si confronti con il Consiglio. Io credo che nel Consiglio, al di là della maggioranza, ci siano possibilità di collaborazione che non immagina. Provi, sarà più facile per tutti. Grazie. Grazie a lei, Consigliere Araldi. Non vedo altre prenotazioni. È così? Consigliere Torchio, prego. 21

22 CONS. TORCHIO Ci siamo richiamati dall introduzione e dagli interventi, in particolare l ultimo del collega Araldi, a una posizione consona alla gravità del momento e aggiungo, ad una valutazione del prevalere dell antipolitica che si coglie anche per chi ha avuto altre esperienze di vita e altri impegni prima di quello amministrativo, penso anche al Presidente, a tanti altri che sono qua, un senso di difficoltà e di disagio, perché il tema della Provincia Ente inutile, è diventato qualche tempo fa, ma lo resta ancora adesso, uno degli argomenti dove perfino vecchi socialisti riciclati come Forbice che, nella rubrica radiofonica Zapping, ha condotto da mesi battaglie all insegna di un qualunquismo, oserei dire con rispetto al gentil sesso, talvolta addirittura con delle, ecco, posizioni uterine. Ma in condizioni di totale in questo caso irrazionalità, perché oggi tutti si chiedono e ieri gli amministratori dei Comuni si chiedevano: ma cosa faremo? C è Bongiovanni prima di me, c era e è anche sgridato, ma grazie all Autostrada del Sole sono arrivato dopo. Come sarà possibile garantire quest opera di relazione con la Regione se non ci sarà in mezzo quello che c è con tutte le modifiche ma che è necessario. E lo diceva anche nel saluto dell altro Consiglio Podestà che parlava per conto delle Province e per la nuova autority metropolitana ci sarà, non ci sarà, io sto finendo il mio percorso è da 30 anni che se ne parla. Allora. L antipolitica diamo i soldi dei partiti al popolo, tutti che cavalcano e poi non si pretenderà che i partiti vivano di aria o solo delle donazioni e allora io dovevo iscrivermi al Partito Liberale ai miei tempi, o qualche cosa di simile, con grande rispetto. E invece c è sempre stata un azione anche di presenza. Però lo diceva ieri sera bene il Presidente Bertinotti e mi ha stupito che dopo avere letto questo brano di Elio che è così distante da lui, abbia rimpianto i Partiti della Prima Repubblica. Lui che era considerato lo 22

23 sfasciacarrozze. Con il consenso dei due interlocutori dell uno e dell altro polo, che ieri sera lo affiancavano su Rai Tre molto tardi. E cioè che allora anche il più piccolo dei partiti che aveva un radicamento forte, nella realtà sociale. Perfino i repubblicani ed erano rispettati l uni tra gli altri non per un inciucio, ma per i valori che portavano. Oggi invece questo è stato completamente forse disperso. E allora come coniugare quest antipolitica? Io penso che la cura dimagrante che si sta portando avanti è una necessità e che molti di noi sono costretti a fare delle profonde revisioni, perché non cambiano soltanto si diceva i cocciuti o gli asini, quindi, non si può non cogliere quello che avviene. Però c è anche un problema di rispetto dei percorsi che sono stati portati avanti sin qui. Perché ci sono alcune esigenze della Società che oggi emergono e sono senza risposte. E paradossalmente graveranno sul filone dell antipolitica. Quindi, è un segnale che va dato, però senza la Legge del taglione. Araldi ha detto decidiamo insieme se è possibile un percorso che dia alla Commissione e ai Consiglieri, la capacità di essere parte che governa, che decide. Oggi non abbiamo più i riferimenti nazionali del precedente Governo e forse, sta scricchiolando perfino l esecutivo a livello Regionale. E allora io penso che una visione più legata al territorio, a quello che noi comunque nel bene o nel male possiamo rappresentare, significhi portare avanti un processo condiviso. Lei nei suoi interventi sul Bilancio e questa è un occasione che ci consente di aprire sostanzialmente una valutazione in più rispetto ai soliti argomenti che vengono trattati, ha detto che c è bisogno sostanzialmente di un impegno corale della Società e il Patto e il Piano strategico che andiamo presto ad affrontare ed approvare, dovrebbe rappresentare sostanzialmente un elenco delle cose possibili e fattibili, attorno alle quali i cremonesi e il territorio hanno detto e dicono di sì, in una volontà Comune. Ci sono oggi come ieri delle difficoltà. Tre anni li abbiamo persi anche noi, o forse di più sul Parco 23

24 dei Monasteri. E noi abbiamo fatto la nostra parte, ci abbiamo messo tutto, fino all ultima goccia. Altri che rappresentavano momenti istituzionali importanti della città o delle fondazioni, non lo hanno fatto. Ed è per questo che noi vogliamo essere considerati dei galantuomini. Non dei personaggi che hanno lasciato nel loro passato in mora la realtà territoriale. Noi ci abbiamo creduto. Potranno titolare come il libro del Presidente del Tribunale Righi illuso o creduto, però noi ci abbiamo creduto e abbiamo fatto la nostra parte. E adesso lei questa situazione l ha vissuta rispetto agli sviluppi del nostro territorio. Quando si accenna a Tencara e all interno del contesto amministrativo cremonese i tira endre magari del Comune magari per tre anni si sono stimati ad andare su San Felice. E lei ne sa qualcosa delle difficoltà che questo genera in un contesto di relazioni tra varie istituzioni del territorio. Ecco, quindi la difficoltà di andare avanti su una strada che si ritiene giusta e altri che sono i tuoi compagni di viaggio che non ci credono. Io l ho provato prima di lei e quindi, m immagino questo percorso di difficoltà. Io ritengo che però dovremo salvaguardare anche alcuni aspetti della nostra spesa, sia pure nella riduzione della nostra capacità. Lo ha detto Dusi. C è un versante che non è né di destra e né di sinistra, è quello dei bisogni, è quello del WELFARE. Noi non possiamo battere carta moneta e dollari come fa Obama replicando quella che è l incidenza dell indebitamento pubblico, perché siamo in Italia, siamo in Europa e abbiamo già toccato il tetto. E allora nel poco che ci resta, di fronte all indigenza, alla disoccupazione, ai licenziamenti, alla gente che non sa più dove sbattere la testa, dovremo trovare all interno del nostro Bilancio qualche elemento e qualche filone aggiuntivo, nonostante le miserie, della nostra solidarietà. Miserie umane che crescono, miserie in termini economici dei dati di Bilancio che, sicuramente, anche quelli, purtroppo, sono costantemente in crescita. In questo senso io penso che lo sblocco di questi i 24

25 Consiglieri di varia opinione hanno fatto una mozione nella quale si chiede, però abbiamo un Governo tecnico che non risponde. Una volta potevamo dire che erano i rossi, che erano i gialli, che erano i verdi, che erano i neri, adesso invece abbiamo qualcuno che non risponde più su tutta questa vicenda, ed è sordo a qualsiasi segnale. Noi avevamo dei padri e dei riferimenti nelle chiese, oggi abbiamo un Governo che se ne può anche infischiare. Ieri il Consiglio dell ANCI all unanimità ha detto di sfondare provocatoriamente, il tetto del patto di stabilità, compresi quelli che a casa loro avranno i ragionieri che tirano per la giacca e non sfonderanno. Perché un segnale comunque va dato, perché evidentemente quello che è nostro è nostro e dovrebbe essere nelle condizioni di poter essere speso, perché avanti così sicuramente ci sarà un arretramento dell economia del paese e le condizioni di ripresa non ci saranno, né nel 2012, né con le promesse del E andremo avanti in una condizione di carenza di finanziamenti europei, perché ci sarà un buco e avanti di questo passo. Per non aggiungere al brodo che è già lungo, altri ragionamenti, questa è la stagione che ci attende. Quindi, su questo poco che c è, noi siamo disposti a fare anche noi, io per quanto mi riguarda personalmente, con le poche esperienze e le tante colpe che magari mi vengono riconosciute, però un impegno per lavorare e per trovare dei filoni selettivi in questa direzione. La ringrazio Consigliere Torchio. Non vedo prenotazioni. Consigliere Virgilio, prego. CONS. VIRGILIO 25

26 Sì, chiedo scusa se sto seduto, perché ho preso qualche appunto. Innanzi tutto credo che sia quasi impossibile ignorare quello che sta succedendo a livello nazionale, nel senso che anche nei contesti locali diventa forse anche un po patetico, persistere nella logica della contrapposizione forzata. L altro giorno c era un articolo sul giornale locale rispetto a un intervento sul Bilancio consuntivo in Comune dove ci si scandalizzava perché il Segretario cittadino del Partito Democratico parlava di potenziale condivisione rispetto ad alcuni temi. Io francamente non mi scandalizzo, né per quanto riguarda il futuro, né per quanto riguarda il passato, perché rispetto a temi che richiedono una condivisione forte che affronta i nodi strutturali di questa Provincia, ben venga credo la condivisione e la collaborazione. Una delle prime mozioni che abbiamo approvato all unanimità in Consiglio Provinciale è stata quella del pendolino e dei no TAV richiedeva proprio un percorso anche condiviso che poi noi incalziamo, facciamo, però ecco, l approccio deve essere questo, in una lettura di questo Governo. Questo Governo sta fornendo al paese un agenda politica dopo anni. Per anni intendo anche gli anni in cui il Centrosinistra è stato al Governo e c è un agenda politica che tratta le questioni del paese. E se guardiamo anche il consenso che questo Governo sta prendendo, anche rispetto a singole scelte politiche estremamente discutibili che creano anche rottura anche per quanto mi riguarda, però sembra capace di guardare quelli che sono i traguardi reali di questo paese. Poi, magari, lo fa in modo discutibile, perché per esempio rispetto a tutto il percorso sulle liberalizzazioni insomma, qualche cosa da dire ci sia, magari nel mercato del lavoro. Però affronta i temi e non ne sbaglia uno, per quanto riguarda la tematizzazione. Poi, santo cielo si possono, e qui dovrebbero reintervenire i Partiti, mettere in evidenza le lacune, però il dato di fatto è questo e questa cosa pone per quanto ci riguarda i temi fondamentali che sono le questioni ultime. Il tema della 26

27 democrazia rappresentativa, i ruoli dei partiti, i ruoli delle categorie economiche dentro il territorio, il ruolo della Pubblica Amministrazione, la funzione degli Enti Locali. Io m incavolo rispetto a quello striscione, riprendendo una frase di Giorgio Napolitano proprio rispetto a quella cosa lì, quando dice: se qualcuno oltre a mettere questo striscione ha delle idee, aspettiamo di conoscerle. Ma perché il rischio della politica è quello di fermarsi soltanto dentro una dimensione simbolica di un interrogazione o di una mozione che è importante non nel momento in cui viene approfondita dentro questa sede ma, perché va sulla stampa. E invece, c è l esigenza di processi forse, un po più lunghi, un po più visibili, di approfondimento, di costruzione di percorsi. Dopo di che, ripeto, io credo che questo Governo abbia il grande limite di non ascoltare, di non tenere conto, di quelli che sono gli organismi intermedi, dal mondo del terzo settore, fino a quello che ha la funzione e il ruolo degli Enti Locali e quindi, condivido la battaglia che fanno i Sindaci e i Presidenti rispetto alla questione della modifica del patto di stabilità interno e quant altro. Rispetto al Bilancio, allora, l abbiamo sempre ribadito, questo è un Bilancio la cui costruzione è una costruzione seria, impostata, se vediamo cosa sta succedendo in altre realtà magari anche vicine, credo, sia necessario prendere atto della serietà di alcuni passaggi. Passaggi che, all interno del Consiglio ci sono stati, perché se prendiamo in esame quello che avviene in Consiglio Comunale a Cremona, credo che invece, le Commissioni ci siano, i Consigli vengono convocati, la possibilità di approfondimento c è. Da questo punto di vista ecco, evitiamo di nasconderci dietro al metodo. La possibilità di parte di spazi per quanto riguarda la minoranza ci sono. Io condivido la scelta delle alienazioni anche rispetto alla questione di alcuni gioielli della Provincia, l importante è appunto affrontarlo e approfondire la questione, avvertire l esigenza e l emergenza anche nella quale siamo collocati. Credo tuttavia che, 27

28 ecco, sia necessario per quanto riguarda gli Enti Locali, scegliere una via che è estremamente stretta, perché non mi convince la retorica partecipativa dei processi dal basso verso l alto, pur apprezzando il lavoro che è stato fatto nella precedente Amministrazione, rispetto al patto per lo sviluppo, questi percorsi di condivisione ecc. Sono percorsi che vanno rivisitati perché cambiano i modelli della rappresentanza a livello territoriale. Non mi convince poi la retorica, non mi convince nemmeno quella un po asettica del decido io, perché in un territorio va in un certo senso accompagnato e il ruolo dell Amministrazione non è quella della semplificazione di dire sono stato eletto e quindi, sono io che decido. C è l esigenza di costruzione del consenso di interlocuzione e di accompagnamento, come non mi convince il realismo di dire: guardate qua l unica cosa da fare è il palazzo della Provincia, perché il Parco dei Monasteri, se n è parlato in Commissione, il parco dei monasteri era un progetto estremamente ambizioso, le risorse non c erano. C è uno spazio sottile in cui la politica deve essere capace di costruire in modo realistico quelle che sono le opportunità, però dare anche una prospettiva di futuro che, francamente, una sede della Provincia in un contesto che potrebbe essere potenzialmente attrattivo per il territorio, insomma, non riesce a soddisfare. Credo che ci sia l esigenza di rispondere ad una domanda di Governo di area vasta e occorre per esempio ragionare sempre di più sui processi di reindustrializzazione senza lasciare in mano ai contesti, alle piccole realtà Comunali, quindi, importante è la questione della programmazione e da questo punto di vista anche la possibilità di costruire dei percorsi di condivisione verso una funzione di regime da parte dell Amministrazione Provinciale. Noi viviamo in un territorio nel quale negli ultimi 20 anni il centrosinistra si è probabilmente caratterizzato perché è stato in grado di fare da volano, da apripista rispetto a magari una classe dirigente allargata che faceva fatica ad 28

29 elaborare e a costruire percorsi e proposte. Credo che noi in questa fase siamo in una condizione dove forse sta venendo meno il ruolo della politica, come volano di sistema, e si rischia una forte subalternità rispetto a dinamiche competitive fra, io non vorrei chiamarli poteri forti, però centri di poteri che rischiano in un certo senso di soffocare le ambizioni del territorio e questa, è una questione che io pongo, perché è una questione che richiama il ruolo della politica, sia per il Centrodestra, sia per quanto riguarda il Centrosinistra. E anche rispetto all interlocuzione con le categorie economiche, la classe imprenditoriale, gli interlocutori sono fondamentali, però il problema è che la realtà è estremamente frammentata. Soprattutto nel momento in cui, il ragionamento sia un ragionamento non sulla singola città, non su Cremona, ma sul contesto di area vasta. E poi dovremo in un certo senso forse, abituare di più il territorio a non concepire l Ente locale come contesto di richiesta, ma come contesto nel quale si buttano delle proposte. Questo vale anche rispetto alla questione del WELFARE, dove l Amministrazione Provinciale, potrebbe avere anche l ambizione di esercitare una manifestazione, una funzione di regia, di coordinamento anche rispetto a questioni che non le competono direttamente. Un altro problema che rilevo, sto anticipando un po il dibattito rispetto alla questione del documento programmatico, però in questi anni quello che è stato probabilmente assente, è un rapporto forte con l Amministrazione Comunale. Lo chiedevo al Presidente durante la presentazione del documento programmatico. Io non so quale sia il limite, però nel momento in cui c è la questione del Distretto della cultura, con la questione della liuteria al centro e nel momento in cui in città c è un progetto estremamente ambizioso che in prospettiva costerà anche parecchio, peserà in modo consistente sulla spesa corrente, parlo del museo del violino, credo che sia necessario da parte dei due Enti avere la possibilità i costruire dei percorsi nei 29

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