Indice. Le prime Avanguardie. Che cos è Artefare-B2. Società industriale e nascita dell arte contemporanea. Autovaluta le tue conoscenze,48

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1 1 Che cos è Artefare-B2 Obiettivi,1 Prerequisiti,2 Società industriale e nascita dell arte contemporanea 1 La nascita delle metropoli,4 2 Arte accademica e Realismo,7 3 Il Realismo in Italia,10 I Macchiaioli, 10 SCHEDA La fotografia, 14 4 L Impressionismo,16 Nuovi soggetti e nuove tecniche, 17 La pittura en plein air, 17 La resa degli effetti atmosferici, 18 Il taglio fotografico, 18 Lo sguardo indiscreto dell artista, 20 SCHEDA Impressionismo e arte giapponese, 22 5 Echi del Realismo e dell Impressionismo in scultura,24 SCHEDA La litografia e la nascita del manifesto, 26 6 Il Postimpressionismo,28 Il Pointillisme, 28 Il Divisionismo, 30 Paul Cézanne,32 Paul Gauguin,34 Vincent Van Gogh,36 La mostra degli Indipendenti e la riscoperta del Postimpressionismo, 39 UN OPERA ESEMPLARE Cézanne: Le grandi bagnanti,40 7 L Art Noveau,43 SCHEDA Gli sviluppi dell architettura in America: grattacieli e ponti sospesi, 47 Autovaluta le tue conoscenze,48 2 Le prime Avanguardie 1 L Espressionismo,50 L urlo di Munch e l inizio dell Espressionismo, 50 Die Brücke, 52 Influenza dell Espressionismo sul cinema, 53 I Fauves, 54 Henri Matisse,55 SCHEDA Avanguardie e arte primitiva, 58 2 Il Cubismo,59 La scultura cubista, 63 Pablo Picasso,64 UN OPERA ESEMPLARE Picasso: Les demoiselles d Avignon,66 SCHEDA Parigi, crocevia di tendenze artistiche, 68 3 Il Futurismo,70 4 L Astrattismo,74 Il Blaue Reiter e la nascita dell Astrattismo, 74 L Astrattismo lirico, 76 Vasilij Kandinskij,77 Paul Klee,78 L Astrattismo geometrico, 79 Piet Mondrian,80 Il Neoplasticismo, 80 5 Giorgio De Chirico e la Metafisica,82 Autovaluta le tue conoscenze,84 Indice

2 3 4 Tra le due guerre 1 Il Dada,86 2 Il Surrealismo,89 Joan Mirò,90 René Magritte,91 Salvador Dalì,93 3 Nuove forme di Realismo,94 Il Realismo magico, 94 Il Realismo sociale, 96 SCHEDA Il Realismo cinematografico americano, 98 4 L architettura europea nel primo dopoguerra: il Razionalismo,99 Walter Gropius e il Bauhaus, 100 Mies van der Rohe, 101 Le Corbusier, L Architettura Organica negli Stati Uniti, Propaganda e celebrazione nell arte di regime, 106 Il Muralismo, 108 SCHEDA Il Muralismo messicano, 109 UN OPERA ESEMPLARE Picasso: Guernica, 110 Autovaluta le tue conoscenze, 112 Società dei consumi e tendenze contemporanee 1 Il rifiuto della forma, 114 L Informale gestuale, 114 Color Field, 115 L Informale materico, 116 L Informale segnico, 117 Lo Spazialismo, Echi dell Informale nella scultura, L immagine come mito e oggetto di consumo, 121 New Dada, 121 Pop Art, 122 L Iperrealismo, Il movimento, tra esperienze percettive e reali, 126 Optical Art, 126 Arte Cinetica, Verso la perdita dell oggetto artistico, 128 Happening Performance Body Art, 128 Land Art, 129 Installazioni Arte povera, 130 Videoinstallazioni, 131 Graffitismo, 131 Minimalismo, 132 Arte Concettuale, Le ultime tendenze, fra ritorno al passato e tecnologie avveniristiche, 134 Transavanguardia Citazionismo Postmoderno, 134 Decostruttivismo, 136 Frank O. Gehry, 137 Strutturalismo tecnologico e High Tech, 138 Computer Art, 140 UN OPERA ESEMPLARE Gehry: Museo Guggenheim di Bilbao, 142 Autovaluta le tue conoscenze, 144 GLOSSARIO di tecniche artistiche contemporanee, 147 GLOSSARIO dei movimenti e dei protagonisti del Novecento, 149

3 3 Tra le due guerre Gli anni Venti e Trenta vedono l impegno della ricostruzione postbellica, ma le aspettative di pace sono minate dall avvento dei regimi totalitari in Europa e Unione Sovietica. L arte ha un destinatario privilegiato: la massa sociale. A essa si rivolgono sia gli artisti impegnati in un progetto di educazione democratica della società, sia il potere politico, attraverso l arte di propaganda. Alcuni artisti, tuttavia, assumono una posizione di distacco rispetto ai grandi rivolgimenti sociali e politici, destinando le loro opere a un pubblico ristretto, non sempre colto, ma certamente facoltoso. contesto & cultura All indomani della prima guerra mondiale gli Stati Uniti d America sono ormai la maggior potenza politica ed economica del mondo, mentre l Europa fatica a sanare le profonde ferite prodotte dal conflitto. Le democrazie più fragili, in Italia e Germania, sono soppiantate dalle dittature fascista e nazista, che fanno leva sullo scontento dell opinione pubblica, delusa dagli accordi di pace stipulati a Parigi. Nel ventennio tra le due guerre mondiali l arte riflette la complessità di questo periodo denso di contraddizioni; le aspettative alimentate dal progresso e i sentimenti di incertezza, di crisi, di angoscia per una nuova incombente catastrofe. 1 Marcel Duchamp, L.H.O.O.Q., Matita su riproduzione a stampa, 19,7 13,4 cm. Parigi, Partito comunista francese. 1 Il Dada Tutti i movimenti d avanguardia precedenti lo scoppio della prima guerra mondiale ricercavano nuove forme e nuovi contenuti per le immagini, sperimentando anche tecniche originali, per rinnovare l arte adeguandola alla società moderna. Ogni movimento, comunque, partiva dal presupposto che l arte dovesse avere un significato, sia per l artista, sia per il pubblico. Allo scatenarsi della guerra, però, l ottimismo che riempiva gli animi all inizio del secolo viene cancellato dalla prospettiva di un futuro drammatico e incerto. Di fronte alla perdita di valore della vita umana, che la guerra comporta, per molti intellettuali e artisti l idea stessa di creazione dell opera d arte sembra priva di senso. Alcuni artisti, in particolare, assumono un atteggiamento polemico e dissacratorio nei confronti della società industriale, che ha fatto morire la bellezza e ha ridotto l arte a una merce qualsiasi, prodotta solo per essere venduta con profitto. Su questi presupposti si forma a Zurigo, nel 1916, il gruppo Dada, il cui nome non ha alcun significato. Fra gli scritti elaborati dagli esponenti del movimento si legge: «Dada non significa niente, proprio niente; Dada è come le vostre speranze: niente; come il vostro paradiso: niente; come i vostri capi politici: niente; come i vostri eroi: niente; come i vostri artisti: niente». Secondo i fondatori del Dada, Tristan Tzara ( ), Hans Arp ( ) e Marcel Janco ( ), è inutile qualsiasi tentativo di costruire nuove teorie e nuovi linguaggi espressivi; se la vita stessa, con la guerra, è affidata al caso, allora anche l opera d arte deve essere frutto di un operazione casuale. Così, per esempio, per scrivere una poesia basta infilare in un sacchetto alcune parole ritagliate dalla carta di giornale, poi scuotere il sacchetto ed estrarre le parole una dopo l altra, copiandole nell ordine in cui si presentano. Allo stesso modo, per realizzare un opera d arte, basta prendere un oggetto qualsiasi, dargli un titolo ed esporlo al pubblico. Così, per esempio, un orinatoio diventa una fontana (2) nell opera di Marcel Duchamp ( ) che, insieme a Francis Picabia ( )

4 Dada Surrealismo magico Realismo sociale Razionalismo Architettura Organica Muralismo F. L. Wright F. Picabia F. Casorati W. Gropius M. Sironi L. Mies van der Rohe Le Corbusier M. Duchamp A. Martini Man Ray O. Dix M. Ernst G. Grosz J. Mirò D. A. Rivera R. Magritte M. Marini S. Dalì G. Manzù R. Guttuso e allo statunitense Man Ray ( ) diffonde il dadaismo anche in America. Nel giro di pochi anni il movimento assume una portata internazionale. Tutti gli artisti Dada sono completamente disinteressati all opera d arte in sé; la loro attenzione è concentrata sull azione provocatoria dell artista, che deve ottenere un effetto di spiazzamento, deve suscitare perplessità e dubbio. A Marcel Duchamp, in particolare, si deve la tecnica del ready-made (dall inglese, letteralmente: pronto-fatto). L artista prende un oggetto e semplicemente lo presenta come opera d arte, come nel caso dello scolabottiglie (3); oppure assembla due oggetti, per esempio fissando una ruota di bicicletta su uno sgabello (4), o interviene sull opera di un altro artista, come quando disegna pizzetto e baffi sulla riproduzione della Gioconda di Leonardo (1). Francis Picabia e Man Ray si ispirano al ready-made per rappresentare e costruire macchine inutili, paradossali e ironiche, come nell opera Cadeau (dono), in cui si offre un ferro da stiro sul quale sono saldati dei chiodi, che lo rendono inutilizzabile (5). Altre tecniche tipiche del Dada sono gli assemblaggi polimaterici e i fotomontaggi. 5 Man Ray, Cadeau (regalo), 16, cm. Parigi, Galleria Marion Meyer. 3 Marcel Duchamp, Scolabottiglie, Ready-made, cm. Originale perduto. 2 Marcel Duchamp, Fontana, Ready-made. 4 Marcel Duchamp, Ruota di bicicletta, Ready-made, 126,7 64,1 32 cm. Darmstadt, Museo dell Assia

5 88 3 Tra le due guerre Nonostante il rifiuto a proporsi come avanguardia, proprio per il suo carattere distruttivo, il fenomeno Dada avrà una grandissima influenza sugli artisti, fino ai giorni nostri. Saranno fonte d ispirazione le sue tecniche, le immagini paradossali e, fondamentalmente, l idea che l opera d arte è solo un concetto nella mente dell artista. Gli artisti Dada, infatti, soprattutto attraverso il ready-made e le macchine inutili, vogliono dimostrare che l arte non è legata all abilità manuale dell artista; Man Ray, per esempio, privilegia composizioni fotografiche e non pittoriche (1). Per gli esponenti del Dada, quindi, l artista si rivela nella capacità di concepire un opera, più che di eseguirla. 1 Man Ray, Progetto di copertina dell album Photograph, Il fotomontaggio Gli artisti del Dada non concepiscono il fotomontaggio come un semplice collage di immagini fotografiche, ma come un insieme di frammenti di realtà, concatenati fra loro per associazioni di idee. Le foto vengono ritagliate e mescolate a pezzi di giornale e di manifesto, per costruire un mosaico di informazioni da leggere in modo assolutamente soggettivo. Nel fotomontaggio, infatti, l immagine finale è sovraccarica di figure e scritte; ogni osservatore stabilisce un proprio ordine di lettura, un diverso criterio di associazione fra gli elementi e quindi un diverso significato all immagine complessiva. 1 Hannah Höch, Taglio con coltello da cucina, Collage. Berlino, Staatliche Museum Nationalgalerie. 2 Kurt Schwitters, Collage, Ascona, collezione privata.

6 2 Il Surrealismo Il Surrealismo 89 L arte intesa come procedimento casuale, che genera immagini paradossali o assurde, è un concetto base del Dada che confluisce nel Surrealismo, anche perchè molti artisti aderiscono a entrambi i movimenti. Il Surrealismo è l ultima delle grandi manifestazioni d avanguardia; nasce in Francia nel 1924, quando il poeta e scrittore André Breton ( ) ne redige il manifesto, inizialmente sottoscritto soprattutto da letterati. I primi dipinti surrealisti risalgono al 1925; successivamente il movimento coinvolgerà anche il teatro e il cinema. Come il Dada, anche il Surrealismo risente dei grandi rivolgimenti sociali e politici del primo dopoguerra e molti artisti manifestano apertamente il loro spirito rivoluzionario, sognando però la nascita di una società ideale, impossibile a realizzarsi. Secondo i Surrealisti, infatti, per creare uomini veramente liberi, bisogna cancellare le strutture e le regole della civiltà organizzata e promuovere tutti i comportamenti istintivi e irrazionali. L essere umano deve acquistare consapevolezza dei propri desideri più nascosti, per soddisfarli, invece di negarli e reprimerli in nome del dovere o della morale. Il problema è: come portare in superficie questi desideri? Come diventarne consapevoli? I Surrealisti propongono di mettere in atto un processo di associazione automatica, perché proprio una produzione apparentemente casuale e illogica può essere rivelatrice della nostra parte più nascosta. Uno scritto surrealista, perciò, si compone lasciando che le parole affiorino senza controllo; a ogni parola che ci viene in mente, subito, istintivamente, ne facciamo seguire un altra, e così via. Allo stesso modo, un immagine surrealista si crea partendo da un oggetto e automaticamente, senza riflettere, associandovene un altro e via di seguito, per inserirli poi tutti insieme in un contesto che è estraneo a ciascuno di essi. Max Ernst ( ) pittore e scultore surrealista, descrive perfettamente questo processo, affermando che la bellezza nasce da una macchina per cucire e un ombrello, che si incontrano per caso sopra un tavolo operatorio. Alla ricerca di una totale casualità, Max Ernst utilizza tecniche espressive che, per la loro stessa natura, sfuggono al controllo totale dell artista. Il frottage, per esempio, (dal francese, letteralmente: strofinare), consiste nello sfregare un gessetto, o un pastello morbido, o della grafite, sopra un foglio o una tela sovrapposti a una superficie che abbia caratteristiche tattili evidenti. Ne deriva automaticamente un immagine che ricalca i rilievi e lascia bianche le cavità.a questa tecnica Max Ernst associa anche il collage, con carte tagliate e strappate e colori colati e sgocciolati (2). contesto & cultura 2 Max Ernst, Coppia zoomorfa, Venezia, Fondazione Guggenheim. Nel Surrealismo si attribuisce un importanza fondamentale ai meccanismi dell inconscio, del sogno e dell immaginazione, in sintonia con la psicoanalisi di Sigmund Freud ( ), medico austriaco che nel 1899 con il suo libro L interpretazione dei sogni, aveva aperto nuove strade ai metodi di cura dei disturbi psichici.

7 90 3 Tra le due guerre Nei dipinti surrealisti, costruiti senza un progetto a priori, anche il titolo, spesso dato alla fine, non deve avere un legame diretto con l immagine. Molte volte, osservando le scene rappresentate sembra di trovarsi di fronte a realtà impossibili, che viviamo sognando (1). Le immagini possono turbarci, spaventarci, oppure apparire rasserenanti. Il Surrealismo, quindi, vuole farci vivere, da svegli, l esperienza del sogno; vuole farci raggiungere la surrealtà, cioè il contatto fra due stati opposti: il sonno e la veglia. Solo nella surrealtà, infatti, il pensiero sotto controllo (quello della veglia) incontra il pensiero libero e istintivo (quello del sogno). Oltre a Max Ernst, gli esponenti più significativi del Surrealismo sono Joan Mirò, René Magritte e Salvador Dalì, che, nell ambito dello stesso movimento, seguono strade assai diverse fra loro. 1 Joan Mirò, Terra arata, Olio su tela, cm. New York, Museo Guggenheim. J OAN MIRÒ Joan Mirò ( ), formatosi all Accademia di Belle Arti di Barcellona sua città natale nel 1920 si reca a Parigi e, dopo esperienze espressioniste e cubiste, aderisce al Surrealismo nel L artista realizza i suoi dipinti basandosi su collage costruiti in precedenza. Le forme ritagliate, ispirate spesso ad animali uccelli, pesci, insetti e costellazioni, si compongono liberamente su sfondi di colore variegato, ottenuti anche sfregando semplicemente i pennelli, per pulirli dai colori utilizzati in un dipinto precedente. Ogni dipinto, quindi, lascia parte dei suoi colori in quello successivo, stabilendo una continuità ideale fra di essi. Le forme semplificate si diramano in linee morbide, o come raggi, o ciglia incurvate, creando immagini fantasiose che si allontanano dalle forme reali che le hanno ispirate. L artista, però, rifiuterà sempre l etichetta di astrattista dichiarando di avere comunque in mente la realtà come punto di partenza (2). Alcuni dipinti di Mirò sembrano popolati di organismi microscopici, che brulicano sulla superficie; a volte essi si trasformano in pittogrammi e segni di alfabeti immaginari, comunicando sensazioni gioiose (3). 2 Joan Mirò, Figure e cane davanti al sole, Olio su tela, 81 54,5 cm. Mirò vive con intensa partecipazione la storia del dopoguerra e manifesta apertamente la sua condanna dei regimi totalitari, a cominciare dalla dittatura del generale Franco, in Spagna. Il suo impegno politico si mantiene vivo anche in epoca recente; per esempio quando, gettando il colore sulla superficie di un dipinto, lascia che il nero coli sopra la vitalità delle linee e delle figure e associa la violenza del gesto alla repressione dei movimenti studenteschi e operai, nel maggio 1968 in Francia (4).

8 Il Surrealismo 91 4 Joan Mirò, Maggio 1968, Acrilico su tela, cm. Barcellona, Fondazione Joan Mirò. 3 Joan Mirò, La poetessa, Guazzo e colori alla trementina, cm. New York, Collezione Colin. R ENÉ MAGRITTE René Magritte ( ), invece, propone immagini sempre chiaramente figurative. L artista belga, dopo gli studi all Accademia di Belle Arti di Bruxelles, si trasferisce a Parigi e aderisce al Surrealismo nel I dipinti di Magritte vogliono disorientare l osservatore, invitandolo ad abbandonare qualsiasi aspettativa di fronte alla rappresentazione; bisogna osservare in silenzio, interrogando l immagine e lasciando che sia l immagine stessa a suggerire risposte inaspettate. Secondo Magritte, l arte deve avere «il potere di sorprendere e incantarci», senza avere la pretesa di insegnare qualcosa. L artista associa figure che secondo un procedimento tipico del Surrealismo non si collegano direttamente al titolo della composizione; le parole scritte dei titoli devono accompagnare l immagine con il suono prodotto leggendole, ma non con il loro significato (5). I dipinti di Magritte vogliono farci riflettere sull impossibilità di riprodurre il mondo reale; ogni tipo di linguaggio, sia esso verbale o visivo, comunica una visione arbitraria e soggettiva delle cose. 5 René Magritte, Le bouquet tout fait, Guazzo su carta, cm. Collezione privata.

9 92 3 Tra le due guerre L artista usa una tecnica ad alta definizione, riproducendo in modo assolutamente verosimile una realtà volutamente alterata: nei colori, nelle dimensioni, nei materiali (1); nominando le cose con parole estranee alla descrizione della scena rappresentata. Le immagini evocano atmosfere misteriose; le figure umane sono spesso rappresentate di spalle, o con i volti nascosti da un panno o da oggetti. I volti sono privi di espressione, i personaggi non hanno individualità (2). L uomo vestito di grigio, con la bombetta in testa, che Magritte rappresenta più di venti volte in dipinti diversi, è uno stereotipo umano, è l uomo della folla anonima, spesso inquadrato di spalle, che esce da una situazione convenzionale e ci spinge a ricercare una dimensione poetica nella banalità della vita quotidiana. 1 René Magritte, L impero delle luci, Olio su tela, cm. Bruxelles, Museo d Arte moderna. 2 René Magritte, Golconde, Olio su tela, Houston, Collezione Menil. 3 René Magritte, Il castello dei Pirenei, Olio su tela, cm. Gerusalemme, Museo d Israele.

10 Il Surrealismo 93 S ALVADOR DALÌ Salvador Dalì ( ) artista catalano, al pari di Magritte crea immagini che riproducono con precisione fotografica alcune caratteristiche della realtà ma che, nel loro complesso, sembrano frutto di allucinazioni, nate da una mente delirante. Espulso dall Accademia Reale di Madrid, perché le sue opere vengono ritenute eccessivamente provocatorie, addirittura espressioni di follia, nel 1927 Dalì si trasferisce a Parigi, meta ideale di tutti i giovani artisti del Novecento. Grazie a Mirò entra nella cerchia dei Surrealisti, ostentando però un comportamento via via sempre più stravagante ed esibizionista, tanto che nel 1934 viene allontanato dal gruppo. Dalì stesso, d altra parte, si ritiene affetto da una malattia mentale e sostiene che i suoi dipinti materializzino le paure e i desideri che si nascondono nelle profondità della sua coscienza. Abilissimo disegnatore e padrone assoluto delle tecniche pittoriche, egli rappresenta animali mostruosi, oggetti molli che alludono alla decomposizione della materia per effetto dello scorrere del tempo (5), scene sovraccariche di simboli religiosi, immagini costruite su illusioni ottiche. 5 Salvador Dalì, Orologi molli, Collezione privata. 1 Dada e Surrealismo propongono entrambi immagini assurde, ma partendo da presupposti differenti. Attribuisci correttamente ogni affermazione all uno o all altro movimento, cancellando il nome del movimento estraneo. a b c d e f Il Dada/il Surrealismo produce immagini che devono essere prive di senso. Il Dada/il Surrealismo crede che le immagini assurde siano illogiche e prive di senso solo apparentemente. Il Dada/il Surrealismo produce l immagine attraverso associazioni automatiche. Il Dada/il Surrealismo affida al caso la produzione dell immagine. Il Dada/il Surrealismo attribuisce all immagine una funzione liberatoria, perchè porta allo scoperto i desideri più nascosti. Il Dada/il Surrealismo attribuisce all immagine una funzione provocatoria. 2 Spiega in che cosa consistono le tecniche del ready-made, del frottage, del fotomontaggio. 4 Salvador Dalì, Reminiscenza archeologica dell Angelus di Millet, 1935 (particolare). Olio su tavola, cm. St. Petersburg (Florida), Museo Dalì. Il repertorio di immagini rielaborate da Dalì comprende moltissimi riferimenti a celebri opere del passato. Uno dei dipinti che ossessivamente ricorre nelle sue trasformazioni è l Angelus, di Jean-François Millet (vedi pag. 9), pittore realista francese che ama rappresentare il mondo contadino. Dalì lo considera «un opera sconvolgente ed enigmatica» e lo reinterpreta deformando le figure, dilatandole e ingigantendole come fossero formazioni rocciose che si stagliano contro il cielo tormentato di un altro pianeta. 3 Costruisci anche tu una macchina inutile, sull esempio del Cadeau di Man Ray. 4 In modo automatico, associa alle seguenti le prime parole che ti vengono in mente: casa libro porta specchio candela poi costruisci un immagine sugli abbinamenti ottenuti, utilizzando se vuoi, anche la tecnica del collage.

11 94 3 Tra le due guerre 3 Nuove forme di Realismo Negli stessi anni in cui si affermano Dada e Surrealismo, altre tendenze artistiche, in Europa e negli Stati Uniti si contrappongono allo sperimentalismo delle Avanguardie e condividono l esigenza di un ritorno all ordine, riallacciandosi alle grandi tradizioni della pittura realistica del passato, anche se con forme e finalità diverse. Il Realismo magico Dopo l esperienza della Metafisica (vedi pag. 82), un gruppo di artisti, a Milano, fonda nel 1922 il movimento Novecento, con il proposito di riallacciarsi alla grande tradizione naturalista e realista dell arte italiana. Il movimento, ben visto dal regime fascista che apprezza questo intento di valorizzare la cultura nazionale si diffonde in tutta la penisola, tanto che, dal 1926, si chiamerà Novecento Italiano e otterrà consensi anche in Europa e in America Latina. Nel campo della pittura emergono le personalità di Mario Sironi ( ) e Felice Casorati ( ). 2 Mario Sironi, Solitudine, Olio su tela, cm. Roma, Galleria Nazionale d Arte Moderna. 1 Mario Sironi, Paesaggio con gru, Olio su tela, cm. Collezione privata. 3 Felice Casorati, L attesa, Tempera su tela, 139,5 139 cm. Collezione privata.

12 Nuove forme di Realismo 95 I dipinti di questi artisti sono senz altro realistici nella definizione dello spazio costruito in prospettiva tradizionale nel disegno nitido delle figure e nel modo di creare effetti di volume, attraverso gli intensi chiaroscuri e i colori sfumati. Le scene rappresentate, però, suggeriscono le atmosfere incantate tipiche della Metafisica, in cui il tempo sembra sospeso; per queste opere, perciò, si parla di Realismo magico (1-2-3). Fra gli scultori che aderiscono al Novecento Italiano, Arturo Martini ( ), attraverso le sue opere, propone un recupero della statuaria classica, allontanandosi però dalla monumentalità e affrontando temi tratti dalla vita quotidiana (4). Marino Marini ( ), invece, sembra rifarsi a forme arcaiche, definendo le sue figure in modo essenziale, semplificando i volumi e irrigidendo i movimenti dei corpi (5). Anche Giacomo Manzù ( ) accentua la geometrizzazione delle figure, chiuse in volumi compatti dalle superfici arrotondate, oppure appena affioranti rispetto allo sfondo, in bassorilievi che creano quasi l effetto di uno sbalzo su lamina, piuttosto che di una scultura (6-7). L esperienza di Novecento Italiano si esaurisce agli inizi degli anni Trenta, ma i suoi esponenti proseguono individualmente nella sua linea di ricerca e la tendenza al Realismo magico, che esalta il mistero di figure silenziose, simili a quelle della Metafisica, perdura fino ai nostri giorni, riconoscibile nelle opere di alcuni artisti della Transavanguardia (vedi pag. 134). 4 Arturo Martini, La Pisana, Pietra serena, l. 142 cm. Acqui Terme, collezione privata. 5 Marino Marini, Cavaliere, Bronzo. Amsterdam, Stedelijk Museum. 6 Giacomo Manzù, Ritratto di Francesca, Bronzo, h. 110 cm. Bergamo, Collezione Pio Manzù. 7 Giacomo Manzù, Crocifissione, Bronzo, cm. Proprietà dell autore.

13 96 3 Tra le due guerre Il Realismo sociale In opposizione al Realismo magico del Novecento Italiano, nel 1938 nasce il gruppo Corrente, il cui nome deriva dal titolo di una rivista milanese, Corrente di vita giovanile, che pubblicava articoli di intellettuali contrari al regime fascista e per questo venne soppressa, nel Il realismo di Corrente ha caratteri espressionisti, per i colori corposi e violenti, il segno marcato, la deformazione delle figure; i temi sono esplicitamente legati alla realtà sociale. Esponente di rilievo del gruppo Corrente è Renato Guttuso ( ), convinto sostenitore della tesi secondo cui l artista deve contribuire all educazione democratica della società. L artista siciliano manifesta apertamente il proprio pensiero politico, che lo spingerà ad aderire alla Resistenza; le sue rappresentazioni di temi sociali avranno sempre il valore di protesta e di denuncia (1). Il Realismo sociale si manifesta anche in Germania (come derivazione dall Espressionismo tedesco), soprattutto attraverso le opere di George Grosz ( ) e Otto Dix ( ) esponenti del movimento Nuova Oggettività. Con questi artisti, il Realismo sociale acquista caratteri di feroce satira politica, nella rappresentazione grottesca e caricaturale degli uomini di governo, degli industriali, degli intellettuali al servizio del potere. Nelle loro opere prevalgono linee nette, a volte dure e spigolose, colori contrastanti, molto spesso cupi, figure deformate fino all alterazione delle caratteristiche fisiche. Entrambi reduci di guerra, Grosz e Dix esprimono la loro violenta denuncia contro la borghesia e l affermarsi del partito nazista (2-3). 1 Renato Guttuso, Occupazione delle terre incolte in Sicilia, Olio su tela, cm. Dresda, Staatliche Kunstsammlungen Gemäldegalerie.

14 Nuove forme di Realismo 97 2 Otto Dix, La guerra, Trittico, tavola centrale. Tecnica mista su legno, cm. Dresda, Staatliche Kunstsammlungen Gemäldegalerie. L artista rievoca in quest opera le sue esperienze di guerra, nella vana speranza che l orrore descritto possa evitare il ripetersi di una simile tragedia. 3 George Grosz, I pilastri della società, Olio su tela, cm. Berlino, Nationalgalerie Staatliche Museum. Questo dipinto, in modo grottesco e dissacratorio, annuncia la tragedia imminente della Germania, destinata a essere travolta dal Nazismo per l inettitudine, l ottusità e la corruzione della propria classe dirigente. Le autorità civili e religiose hanno ormai un cervello incapace di pensare e le istituzioni democratiche sono schiacciate dalla violenza delle armi. Immagina che queste due fotografie possano ispirare la realizzazione di altrettanti dipinti. 1 Quale dei due sarebbe un espressione di Realismo magico? a b E quale, di Realismo sociale? a b Per quali motivi? 2 Descrivi in che modo, nei due dipinti, dovrebbero essere caratterizzati in modo differente: le linee che definiscono le forme i colori, le luci e le ombre gli effetti di spazio e volume. 3 Quale titolo daresti ai due dipinti? a b

15 98 3 Tra le due guerre SCHEDA Il Realismo cinematografico americano Negli Stati Uniti la tendenza al realismo è evidente nella rappresentazione di scene che sembrano ispirate a fotogrammi di pellicole cinematografiche, e raccontano storie di solitudine in spazi urbani desolati. La difficoltà di stabilire relazioni umane nelle grandi metropoli è il tema di fondo nei dipinti di Edward Hopper ( ) uno dei più significativi esponenti del Realismo americano. L artista si sofferma sulla rappresentazione di interni di appartamenti, osservati attraverso finestre aperte, in cui uomini e donne vivono fianco a fianco senza comunicare; anonimi uffici, in cui ognuno lavora estraneo a chi gli siede accanto; stazioni di servizio e luoghi di ristoro aperti di notte lungo le grandi strade semideserte, con rari avventori muti, che guardano stanchi nel vuoto, illuminati da luci artificiali livide e taglienti (1-2). 1 Edward Hopper, Nottambuli, Olio su tela, cm. Chicago, The Art Institute. 2 Edward Hopper, Estate, 1943 (particolare). Olio su tela, ,8 cm. Wilmington, Delaware Art Museum.

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