LOCALIZZAZIONE Via Montanara, via Langhirano, Parma - Settore 25 Attrezzature territoriali per la ricerca

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1 Codice identificativo PFE 25a STATO DI ATTUAZIONE ) Campus: esistente Parco Scientifico tecnologico: di indirizzo DENOMINAZIONE Campus Universitario e Parco Scientifico Tecnologico LOCALIZZAZIONE Via Montanara, via Langhirano, Parma - Settore 25 Attrezzature territoriali per la ricerca Estratto cartografico con individuazione del polo funzionale 371

2 DATI IDENTIFICATIVI DATI DIMENSIONALI complessiva (mq) ,58 ATTIVITÀ PREVALENTI Istruzione superiore Ricerca Sostegno e promozione di attività produttive innovative CARATTERI SPAZIALI E MORFOLOGICI Tipo di insediamento esistente Nuovo insediamento Sistema insediativo di appartenenza Area con fabbricati isolati e spazi aperti di pertinenza Fabbricati specialistici in continuità con quelli universitari esistenti Alla periferia sud di Parma, in una zona a carattere prevalentemente agricolo compreso tra due aree di valore paesaggistico e ambientale CARATTERI FUNZIONALI DELL AREA Prevalenza di insediamenti residenziali sparsi e aree agricole ATTRATTIVITÀ Di persone Di merci molto elevata bassa BACINO D UTENZA Sovralocale 372

3 DOTAZIONI TERRITORIALI INFRASTRUTTURE PER LA MOBILITÀ Rete viaria Rete ferroviaria Rete ciclabile Rete del trasporto pubblico Il polo funzionale presenta una elevata accessibilità viaria grazie alla sua collocazione in prossimità della tangenziale sud e delle strade di collegamento urbano e territoriale Il polo di colloca dalla parte opposta della città rispetto stazione ferroviaria, raggiungibile con mezzi pubblici o privati Presenza di percorsi ciclabili nelle vicinanze del polo che mancano però di una continuità con la rete ciclabile urbana Il polo è servito da un discreto numero di autobus urbani ed extraurbani DOTAZIONI TECNOLOGICHE Collegamento alle reti tecnologiche principali: - rete fognaria e smaltimento reflui: collegamento al depuratore ovest - acquedotto - gasdotto - teleriscaldamento ATTREZZATURE E SPAZI COLLETTIVI COMPATIBILITÀ AMBIENTALE Aria Dovranno essere messe in atto tutte le misure di prevenzione e di riduzione dell inquinamento dell aria previste dalla normativa vigente e, in particolare, dovrà essere promosso l impiego di dispositivi per l abbattimento delle emissioni inquinanti e l utilizzo delle migliori tecnologie nei processi produttivi; tali dispositivi dovranno essere sottoposti a manutenzione periodica per mantenere un alto grado di efficienza. In presenza di cicli produttivi generanti emissioni in atmosfera, si renderà necessario richiedere specifica autorizzazione all Amministrazione Provinciale oppure, nei casi previsti per legge, darne comunicazione alla stessa Amministrazione, avendo cura, una volta rilasciata l autorizzazione alle emissioni in atmosfera, di rispettare le prescrizioni contenute nell atto autorizzativo. Il rispetto dei valori emissivi autorizzati dovrà essere verificato attraverso periodici campionamenti alle emissioni (autocontrolli), effettuati tramite idonee prese di misura e i risultati, insieme ai dati sulla manutenzione periodica, saranno da annotare su un registro a disposizione degli enti di controllo. In tale ottica è prevista la certificazione secondo la norma UNI EN ISO 14001:2004 e secondo il regolamento EMAS, preferenzialmente per l intero settore o in alternativa per le singole attività insediate. Per limitare le emissioni in atmosfera dovrà inoltre essere garantito l allaccio di tutte le nuove edificazioni (ma anche di quelle esistenti) con il teleriscaldamento cittadino; inoltre si dovrà prevedere l installazione di sistemi di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (quali il solare fotovoltaico). Infine dovranno essere previsti tutti i sistemi per evitare la dispersione di calore e il consumo di energia elettrica, quali opportune soluzioni progettuali per gli involucri degli edifici, per le superfici trasparenti, l applicazione della certificazione energetica, oltre 373

4 all incentivazione dell impiego del solare passivo e all attenzione per la localizzazione e l orientamento degli edifici. In ogni caso dovranno essere rispettate le prescrizioni previste dall Approfondimento Tematico C Stima delle emissioni da impianti termici della Valsat. Per garantire un adeguato monitoraggio della qualità dell aria dovrà essere realizzata una stazione fissa di rilevamento della qualità dell aria. Rumore Per gli eventuali ricettori presenti in prossimità del Campus Universitario dovrà essere garantito il rispetto dei limiti di classe acustica definita dalla ZAC che caratterizzano l area in cui sono situati. Dovrà inoltre essere garantito il rispetto dei limiti di immissione da parte delle attività presenti nel Parco Scientifico Tecnologico. In fase di progettazione dovrà essere predisposta una valutazione previsionale di impatto acustico ad opera di un tecnico competente, finalizzata al rispetto dei limiti di zona ed eventualmente alla definizione di opportune misure di mitigazione, preferenzialmente realizzate con dune vegetate ed eventualmente con barriere artificiali opportunamente mascherate con essenze arboree ed arbustive. Completati gli interventi previsti dovrà essere effettuata una verifica del clima acustico con la predisposizione di eventuali misure correttive. Dovranno infine essere previste adeguate misure di monitoraggio periodiche definite coerentemente con il Sistema di Gestione Ambientale. Risorse idriche Innanzi tutto si dovrà procedere all impermeabilizzazione delle aree interessate da carico/scarico, stoccaggio di materie prime e rifiuti e suscettibili di essere contaminate. Dovrà essere prevista la realizzazione di impianti separati tra la rete di canalizzazione delle acque meteoriche (rete acque bianche) e la rete fognante (rete acque nere). Per quanto riguarda i reflui civili prodotti dovrà essere garantito l allacciamento del nuovo Parco Scientifico Tecnologico alla rete fognaria esistente, con recapito al depuratore Parma Ovest, previa verifica della capacità del depuratore medesimo che, in caso non risulti sufficiente, dovrà essere opportunamente adeguata, pena la non attuazione delle previeni di Piano. Per quanto riguarda i reflui di processo dovrà essere garantito, ove possibile, il loro riutilizzo e, in alternativa, lo scarico nella rete comunale previa verifica periodica tramite uno specifico programma di controlli definito dallo specifico Sistema di Gestione Ambientale i cui risultati saranno da annotare su un registro a disposizione degli enti di controllo delle caratteristiche qualitative dello scarico e autorizzazione dell Autorità competente. Qualora le caratteristiche qualitative dello scarico non siano rispondenti alle prescrizioni del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. e al Regolamento di Pubblica Fognatura dovrà essere realizzato un sistema di trattamento in grado di garantire caratteristiche qualitative delle acque reflue che ne permettano lo scarico nel collettore comunale. La progettazione e la costruzione di condotte fognarie dovrà essere condotta in conformità con quanto previsto dal D.M.L.P. del (p.ti 1,2,3,4), nonché dalla Circolare dei MM.LL.PP. n del ; dovrà inoltre essere garantita l affidabilità dell opera in relazione al grado di sicurezza statica, di resistenza alla corrosione, di integrità della tenuta nel tempo, tenendo conto della caratterizzazione geologica e geotecnica dei terreni interessati dal tracciato delle tubazioni. I materiali ed i particolari costruttivi delle reti dovranno essere conformi al Regolamento di Pubblica Fognatura. Nel caso in cui le nuove edificazioni interessino zone di salvaguardia dei pozzi idropotabili dovranno essere rispettate le prescrizioni contenute nel DLgs 152/2006 e s.m.i. e nel Piano Tutela acque regionale. Le acque provenienti dalle coperture dei fabbricati dovranno essere raccolte, stoccate in serbatoi adeguatamente dimensionati in relazione al fabbisogno previsto e utilizzate per tutti gli usi compatibili: lavaggio camion, sistemi antincendio, irrigazione e eventuale utilizzo in fase di processo. Per quanto riguarda le acque meteoriche (Direttiva concernente la gestione delle acque di prima pioggia e di lavaggio da aree esterne approvata con deliberazione della Giunta regionale 14 febbraio 2005 n. 286): - le eventuali acque di dilavamento (specificando comunque che sono vietati gli stoccaggi di rifiuti non coperti da precipitazioni dirette) dovranno essere convogliate nella fognatura nera aziendale e quindi in quella comunale, dopo avere attraversato, in caso di necessità, sistemi di accumulo temporaneo e di pretrattamento in caso di non rispetto dei limiti del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. e del Regolamento Comunale di Pubblica Fognatura. - per le acque di prima pioggia derivanti da superfici suscettibili di essere contaminate, il titolare dell insediamento deve provvedere a separarle (tramite scolmatore) e a sottoporle a trattamento depurativo mediante l impianto di depurazione a servizio delle acque reflue industriali dell insediamento, o, in mancanza, attraverso sistemi di sedimentazione e disoleatura opportunamente dimensionati in base ai volumi da smaltire, prima di essere scaricate in acque superficiali nel rispetto dei valori limite di emissione della Tab. 3 Allegato 5 Parte III D. Lgs 152/2006 e previa autorizzazione da parte dell Autorità competente; in ogni caso i piazzali di ricovero dei messi pesanti e la viabilità di servizio dell area devono essere dotati di sistemi di collettamento e trattamento delle acque di prima pioggia, in grado di assolvere anche alla funzione di trappola per eventuali sostanze sversate incidentalmente; - le acque di seconda pioggia derivanti da superfici suscettibili di essere contaminate e dalle superfici impermeabili non suscettibili di essere contaminate dovranno essere smaltite direttamente in loco, previo passaggio in sistemi di laminazione successivamente descritti. Le acque provenienti dalle coperture dei fabbricati dovranno essere raccolte, stoccate in serbatoi adeguatamente dimensionati in relazione al fabbisogno previsto e utilizzate per tutti gli usi compatibili: lavaggio camion, sistemi antincendio, irrigazione e eventuale utilizzo in fase di processo. Per quanto riguarda l aumento delle superfici impermeabilizzate dovrà essere prevista l applicazione di sistemi di laminazione delle acque meteoriche, quali il sovradimensionamento delle tubazioni e/o la realizzazione di vasche di laminazione; il sistema di laminazione sarà dotato di dispositivi di limitazione delle portate interni all area, con lo scopo di invasare le acque piovane e rilasciarle progressivamente nelle giornate successive all evento piovoso; in ogni caso i quantitativi di acqua scaricati nel corpo idrico non dovranno determinare una portata superiore a quella derivante dalla stessa porzione di territorio non urbanizzata. In alternativa dovranno essere realizzate idonee vasche di laminazione lungo il corpo idrico recettore, in accordo con il competente Ente gestore. Per quanto concerne il sovrasfruttamento idrico si è già citato il reimpiego delle acque piovane ed eventualmente il reimpiego delle acque di processo, ove tecnicamente possibile; si rammenta, inoltre, la certificazione del Sistema di Gestione Ambientale descritta in 374

5 precedenza. Suolo e sottosuolo Per la realizzazione dei piazzali, dei parcheggi e della viabilità di accesso dovrà essere valutata la possibilità di utilizzare materiali di recupero da demolizione in sostituzione degli inerti di cava, o trattamenti a calce o cemento dei terreni presenti in sito. Dove possibile occorre prediligere il riuso di suolo già trasformato, avendo comunque cura di prevedere le nuove edificazioni in stretta adiacenza con edificazioni già esistenti, evitando la formazione di aree intercluse con il conseguente consumo indiretto di suolo agricolo ed impiegando criteri di ottimizzazione/razionalizzazione dell occupazione dei suoli. Il Canale Cinghio dovrà essere tutelato, rispettando le zone di tutela dei caratteri ambientali (pari a 50 m) definite dal PTCP, attraverso la loro piantumazione con essenze arboree ed arbustive. All interno del Parco Scientifico Tecnologico non sono ammesse attività a rischio di incidente rilevante. Paesaggio ed ecosistemi Il Canale Cinghio dovrà essere tutelato, rispettando le zone di tutela dei caratteri ambientali del PTCP; al loro interno dovranno essere preservate le formazioni arboreo-arbustive presenti e, in assenza, si prevede la ricostruzione del corridoio ecologico attraverso la piantumazione di elementi vegetazionali autoctoni, tipici dell ambiente ripariale. Dovranno essere, inoltre, tutelati i filari interpoderali. Nel caso siano inevitabilmente interessati dall intervento filari di gelsi dovrà essere prevista la piantumazione di un nuovo filare della stessa tipologia, con lo stesso numero di esemplari e la stessa interdistanza tra i singoli elementi. Con la finalità di tutelare il paesaggio che caratterizza il territorio interessato dalle previsioni si dovrà prevedere la realizzazione di formazioni arboreo-arbustive, plurispecifiche e disetanee, perimetrali ai nuovi interventi edilizi e alle edificazioni esistenti realizzate con sesto d impianto non regolare e dello spessore medio di almeno 30 m, che limiti la visibilità delle nuove edificazioni e il contrasto da esse generato sul contesto circostante. Per migliorare l effetto di mascheramento si potranno prevedere anche deboli movimentazioni del terreno. Le essenze da utilizzare per le siepi perimetrali dovranno essere rigorosamente autoctone. I sistemi di illuminazione dovranno evitare la propagazione dei raggi verso l alto e dovranno essere localizzati in modo da minimizzare il numero ottimizzandone l efficienza. Per quanto riguarda l archeologia, preliminarmente alla progettazione dovranno essere previste opportune indagini, in accordo con la competente Soprintendenza, finalizzate ad evidenziare potenziali elementi di interesse. In fase di progettazione e di attuazione dovranno comunque essere previste tutte le attività necessarie per assicurare il rispetto degli elementi archeologici eventualmente rinvenuti durante la fase di scavo, secondo le indicazioni del D.Lgs. 42/2004. Consumi e rifiuti Per limitare quanto più possibile il conferimento di rifiuti indifferenziati si presenta la necessità, da parte del gestore del servizio di raccolta, di attrezzare l area con adeguati sistemi di raccolta differenziata, coerentemente con quanto previsto dal Sistema di Gestione Ambientale, predisponendo eventualmente una stazione ecologica. Nel caso siano presenti attività che comportano la produzione di rifiuti speciali essi dovranno essere opportunamente stoccati e conferiti esclusivamente a trasportatori e smaltitori autorizzati nel pieno rispetto della normativa vigente in materia. In ogni caso è vietato lo stoccaggio di rifiuti di qualsiasi natura alla pioggia libera, prevedendo tettoie o altri tipi di copertura. Energia ed effetto serra Per limitare i consumi energetici dovrà essere previsto l impiego delle migliori tecnologie disponibili nei processi produttivi ed, in ogni caso, dovranno essere previsti i sistemi di produzione di energia elettrica e calore da fonti rinnovabili e i sistemi di contenimento della dispersione di calore e di risparmio energetico, anche in relazione alle tipologie costruttive e all orientamento degli edifici e delle loro parti. Inoltre, l intero Parco Scientifico Tecnologico si dovrà dotare della figura dell Energy Manager, finalizzata ad ottimizzare l impiego dell energia. In ogni caso dovranno essere rispettate le prescrizioni previste dall Approfondimento Tematico C Stima delle emissioni da impianti termici della Valsat. Mobilità Il settore risulta fortemente attrezzato dal sistema infrastrutturale, essendo direttamente servito sia dal sistema delle tangenziali, sia dalla metropolitana. Il nuovo Parco Scientifico Tecnologico dovrà inoltre essere attrezzato con un diffuso sistema di percorsi ciclabili, sia internamente all ambito, sia in collegamento con il centro cittadino in modo da fornire una via preferenziale di collegamento per gli spostamenti casa lavoro. I tratti viabilistici che potranno subire un significativo incremento della saturazione dovranno essere adeguatamente risezionati, al fine di evitare condizioni di saturazione della viabilità stessa, in funzione del traffico indotto previsto dall intervento di trasformazione. Industria Il nuovo Parco Scientifico Tecnologico dovrà assumere i caratteri di Area Ecologicamente Attrezzata. Il nuovo Parco Scientifico Tecnologico si dovrà inoltre dotare di un Sistema di Gestione Ambientale certificato secondo la norma UNI EN ISO 14001:2004 e secondo il regolamento EMAS, incentivando anche la regolamentazione di Piani di Prevenzione dei Rischi secondo la legge 626/94 e s.m.i.. Come già precedentemente sottolineato, all interno del Parco Scientifico Tecnologico non sono ammesse attività a rischio di incidente rilevante. Radiazioni ionizzanti e non ionizzanti Dovranno essere previsti l interramento o lo spostamento delle eventuali linee elettriche AT e/o MT le cui fasce laterali di rispetto di 0,2 μt interessino le nuove edificazioni; inoltre i progetti dovranno prevedere un azzonamento interno ai comparti di trasformazione che eviti destinazioni che richiedano la permanenza di persone per quattro o più ore giornaliere all interno delle fasce di rispetto di 0,2 μt delle linee AT e MT. Qualora si renda necessaria la realizzazione di cabine di trasformazione MT/BT, esse dovranno essere localizzate lontano da aree che richiedano la permanenza di persone per quattro o più ore giornaliere. 375

6 Eventuali nuove linee AT o MT dovranno prevedere tracciati che garantiscano la non esposizione di persone per 4 o più ore giornaliere a campi magnetici superiori all obiettivo di qualità di 0,2 μt. Dovranno essere comunque rispettati tutti i disposti della normativa di legge vigente, tra i quali: - il D.M.LL.PP. 16/1/1991 e della Legge n. 36 del 22/02/2001 e relativo DPCM applicativo del 08/07/2003 Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti, per quanto riguarda i limiti di esposizione ai campi elettrico e induzione magnetica e l obiettivo di qualità per l induzione magnetica (3 μt) e relative distanze di rispetto); - il D.M.LL.PP. del 21/3/1988 al riguardo dell esecuzione e l esercizio delle linee elettriche; - la Legge Regionale sull Elettrosmog n. 30/2000 del 31/10/2000 e la relativa Direttiva di applicazione in merito alle basse frequenze (frequenze degli elettrodotti); - in ossequio alla Direttiva CEM in applicazione degli artt. 4, 6, 8, 13 della Legge regionale 30/2000 i gestori/progettisti dell impianto dovranno attestare il perseguimento dell obiettivo di qualità di 0,2 μt e 0,5 μt valutato ai recettori ai sensi del comma 4 art. 13 della Legge regionale 30/2000; - dichiarare a quanti metri (sull intero angolo solido) dalle pareti della cabina l induzione magnetica in essa generata è inferiore ai 0,2 μt e 0,5 μt tenuto conto dell azione delle linee ad alta tensione e delle linee a MT (che non siano in entrata/uscita alla cabina). Ai sensi della Direttiva per l applicazione della L.R. 22 febbraio 1993, n. 10 recante Norme in materia di opere relative a linee ed impianti elettrici fino a Volt. Delega funzioni amministrative, così come modificata dall art. 90 della L.R. 21 aprile 1999, n. 3, la distanza minima tra le parti con qualsiasi tensione entro la cabina MT/BT ed aree o ambienti a permanenza umana prolungata (maggiore od uguale alle quattro ore giornaliere) deve essere di m 3,

7 ACCESSIBILITÀ Pedonale e ciclabile scarsa Trasporto pubblico media Viabilistica elevata 377

8 CRITICITÀ RILEVATE CRITICITÀ FUNZIONALI CRITICITÀ INFRASTRUTTURALI CRITICITÀ AMBIENTALI Ambito isolato rispetto alle principali dinamiche funzionali della città Carenza di collegamenti pedonali e ciclabili Carenza di collegamenti con il trasporto pubblico Risorse idriche: problematiche di natura idraulica correlate alla possibilità di drenaggio delle acque Radiazioni: presenza di inquinamento elettromagnetico (l area è attraversata da quattro elettrodotti ad alta tensione) OBIETTIVI PROPOSTI DAL PSC OBIETTIVI GENERALI DI QUALITÀ Incrementare l integrazione spaziale e funzionale del polo il territorio attorno, con attenzione allo sviluppo di attività attrattive e servizi INTERVENTI DI TRASFORMAZIONE Indirizzi insediativi Indirizzi infrastrutturali Migliorare la qualità spaziale e funzionale degli spazi aperti di pertinenza e degli spazi pubblici di connessione con l inserimento di fasce verdi Integrare il complesso universitario con residenze e servizi per gli studenti e gli addetti Creare uno spazio di centralità per il Campus Universitario, attraverso il consolidamento e il prolungamento dell asse viabilistico principale nord-sud. Quest ultimo, oltre ad ospitare i percorsi di collegamento, comprenderà anche servizi e attrezzature comuni e fungerà da corridoio di distribuzione alle attuali facoltà, a quelle che si insedieranno nonché al previsto Parco Scientifico-Tecnologico Il polo sarà interessato dalla linea metropolitana, per cui dovranno essere predisposte adeguate connessioni tra i sistemi della mobilità pubblica e privata Incrementare l offerta del trasporto pubblico dedicato Dotare l area di percorsi ciclopedonali di connessione con il centro della città Rilocalizzazione del parcheggio scambiatore sud e realizzazione di un terminal bus Valorizzazione dele vie di accesso all area scientifica e creazione di un nuovo ingresso a sud, a servizio del previsto Parco Scientifico-Tecnologico Indirizzi ambientali Potenziare i percorsi ciclopedonali Incentivare l uso dei mezzi pubblici prevedendo una mobilità sostenibile Garantire la massima sicurezza per l acquifero sotterranee e la tutela dei pozzi idropotabili Prevedere interventi di risparmio energetico secondo le migliori tecnologie disponibili 378

9 Riduzione dei campi elettromagnetici in corrispondenza delle zone edificate, in particolare degli edifici del Campus universitario Potenziamento della rete ecologica del reticolo idrografico secondario (T: Cinghio) Realizzare corridoi ecologici di attraversamento in direzione est-ovest Garantire una elevata presenza di verde Garantire un coerente inserimento delle nuove edificazioni nel paesaggio rurale, prevedendo fitti mascheramenti che possano concorrere anche al potenziamento della rete ecologica Localizzare le nuove edificazioni in continuità con quelle esistenti, evitando la formazione di aree intercluse inutilizzabili Prevedere l impermeabilizzazione di tutte le nuove aree produttive e la gestione di tutte le acque con particolare attenzione al sistema delle acque superficiali e sotterranee Collegare al sistema fognario comunale gli edifici attualmente non collettati SUB-AMBITI DI TRASFORMAZIONE * Ut Ut Parziale St SLU Edilizia convenzionata Standard in loco minimi Sub - ambito Codice Funzione caratterizzante Indice di Utilizzazione Territoriale [m²/ m²] [m²/ m²] Territoriale Lorda Utile [%] Polo Abitanti teorici Funzionale [ab] Campus 25 S1 Servizi 0,15 0, Parco Scientifico Tecnologico 25 S2* Servizi 0,1 0, * Decreto dirigenziale n. 28 del 18/03/

10 Ambito AR 25b 1. CARATTERI FISICI E CONDIZIONI AMBIENTALI Localizzazione: l ambito è collocato a sud rispetto al centro storico, nella porzione di territorio compreso tra il torrente Parma, il Fosso Martinella e la tangenziale. Caratteri morfologici e funzionali: Si tratta di un insediamento produttivo collocati in posizione a rischio idraulico a sinistra del Torrente Parma. Vulnerabilità delle risorse naturali e pressioni antropiche Risorse naturali Acque superficiali e sotterranee: il settore in cui è collocato l ambito è interessato da un fitto reticolo idrografico secondario (Rio degli Annegati, in parte interrato al di sotto delle edificazioni del Campus Universitario, Rio Fontanorio, Rio La Riana, Fosso Martinella) e delimitato ad est e ad ovest dai due corpi idrici principali (rispettivamente il torrente Parma e il torrente Cinghio). Per quanto riguarda il sistema delle acque sotterranee l area interessa in buona parte la Zona di alimentazione ritardata del gruppo acquifero A e in parte la zona di alimentazione del Gruppo acquifero A. nel settore di riferimento è inoltre presente un pozzo idropotabile con la relativa zona di rispetto. Rischio idraulico: le porzioni orientale ed occidentale del settore in cui l ambito si inserisce sono caratterizzate da rischio di inondazione per piena catastrofica rispettivamente dei T. Parma e Baganza (fascia C). Biodiversità e paesaggio: il settore in cui l ambito si inserisce si caratterizza per una edificazione limitata e per ampie porzioni di territorio dedicate all attività agricola, con la presenza di significative formazioni lineari, anche discretamente strutturate lungo gli elementi del reticolo idrografico secondario. Il Rio La Riana e il torrente Cinghio sono riconosciuti come elementi della rete ecologica del reticolo idrografico minore. Pressioni antropiche Rumore: l ambito presenta condizioni di criticità relativamente alle zone prospicienti la viabilità principale (Tangenziale Sud, via Martinella), e alle zone dell area produttiva Martinella, in relazione alla presenza di alcune attività produttive in continuità con aree residenziali. Sistema fognario: l ambito del quartiere Martinella è servito dal depuratore Parma Ovest. Radiazioni non ionizzanti: l ambito è marginalmente interessato dall attraversamento di una linea ad alta tensione, proveniente dal nodo di Vigheffio, che determina impatti non particolarmente rilevanti in relazione alla scarsa popolazione esposta, ma le cui fasce di rispetto interessano una porzione ampia del settore. Attività a rischio potenziale di incidente: nel quartiere Martinella si rileva la presenza di due attività di fabbricazione di materie plastiche a rischio di incendio con conseguenti potenziali esalazioni tossiche. Aspetti problematici riscontrati: - Condizioni di elevata vulnerabilità degli acquiferi sotterranei sfruttati per l approvvigionamento idropotabile; - Presenza di un quartiere produttivo in un ambito di stretta pertinenza fluviale; - Presenza di elettrodotti; - Carenza di spazi verdi attrezzati; - Insediamenti produttivi incongrui e collocati in aree non idonee; - Presenza di alcune attività produttive in continuità con aree residenziali; - Presenza di scarichi fognari non collettati e non trattati. 380

11 2. DISCIPLINA GENERALE Politiche urbanistiche generali che si vogliono perseguire: La zona a sinistra del Torrente Parma, ora invasa da attività incongrue (soprattutto produttive), dovrà essere riqualificata delocalizzando alcuni edifici a garanzia della sicurezza idraulica, della coerenza paesaggistica e dell accessibilità dell area. In relazione alla valenza ambientale e alla vulnerabilità degli acquiferi, per gli interventi di trasformazione dovranno essere garantite le dotazioni necessarie per la classificazione di area ecologicamente attrezzata del parco scientifico e tecnologico. Obiettivi particolari e complementari: - Garantire condizioni di elevata accessibilità; - Potenziare i percorsi ciclopedonali; - Prevedere una mobilità sostenibile; - Eliminare le attività produttive incongrue; - Garantire la massima sicurezza per l acquifero sotterranee; - Prevedere interventi di risparmio energetico secondo le migliori tecnologie disponibili; - Aumentare e migliorare le connessioni con gli ambiti fluviali; - Realizzare corridoi ecologici di attraversamento in direzione est-ovest; - Garantire una elevata presenza di verde; - Garantire un coerente inserimento delle nuove edificazioni nel paesaggio rurale, prevedendo fitti mascheramenti che possano concorrere anche al potenziamento della rete ecologica. Interventi di trasformazione / riqualificazione proposti: Generali - Collegare in rete dei principali servizi pubblici. - Incentivare l uso dei mezzi pubblici prevedendo una mobilità sostenibile. - Incentivare l impiego di fonti di energia alternativa per gli edifici esistenti. - Incentivare l utilizzo di materiali di recupero da demolizione o trattamenti con calce o cemento in sostituzione all utilizzo delle ghiaie per la realizzazione delle nuove infrastrutture stradali. - Localizzare le nuove edificazioni in continuità con quelle esistenti, evitando la formazione di aree intercluse inutilizzabili. - Prevedere l impermeabilizzazione di tutte le nuove aree produttive e la gestione di tutte le acque con particolare attenzione al sistema delle acque superficiali e sotterranee. - Collegare al sistema fognario comunale gli edifici attualmente non collettati. - Garantire l attraversamento della rete ecologica e le sue connessioni in direzione est-ovest. - Spostare o interrare gli elettrodotti che interessano aree edificate. - Potenziare il verde prevedendo specifiche connessione con i corsi d acqua principali e il potenziamento della rete ecologica minore. Puntuali - Riqualificare l ambito delocalizzando tutte le attività presenti, sostituendole nella parte più distale dal corso d acqua con funzioni residenziali e creando corridoi verdi di accesso al parco urbano. - Rilocalizzare il parcheggio scambiatore Sud e realizzare un terminal bus. 381

12 3. DOTAZIONI TERRITORIALI Infrastrutture per l urbanizzazione degli insediamenti - Infrastrutture per la mobilità: - Incremento dei collegamenti all interno del settore in cui si colloca l ambito col centro città e coi centri minori attraverso il potenziamento dei percorsi ciclo-pedonali e dei mezzi pubblici. In particolare è prevista la realizzazione di piste ciclabili lungo la direttrice strada Martinella per Pannocchia e lungo la direttrice di via Langhirano e del torrente Cinghio in direzione sud. Inoltre la realizzazione futura della linea metropolitana contribuirà in maniera fondamentale a tale scopo. - Viabilità primaria del settore di cui l ambito fa parte: SP Massese, con connessione diretta alla tangenziale e al parcheggio scambiatore Sud (Langhirano). - Viabilità secondaria/di quartiere di cui l ambito fa parte: la strada Fontanini e la strada Montanara costituiscono gli accessi principali all area e su questi assi verrà organizzata la viabilità interna di accesso agli insediamenti. - Viabilità locale: la rete della viabilità interna dovrà essere progettata secondo i criteri della moderazione del traffico e dovrà prevedere l inserimento di percorsi ciclopedonali con particolare attenzione al tema della sicurezza. - Potenziare il sistema dei percorsi ciclabili extraurbani lungo strada Martinella in direzione Alberi e lungo il t. Cinghio. - Le fermate della metropolitana dovranno costituire punti di intescambio ferro-gomma e di attestamento della rete ciclopedonale, e prevedere servizi a supporto della mobilità ciclabile (noleggio, assistenza, ricovero bici, ecc). - Il dimensionamento delle aree per la sosta dovrà tenere conto dell elevato livello di accessibilità dell area tramite il sistema di trasporto pubblico. Dotazioni ecologiche e ambientali Le dotazioni e standard minimi di qualità ecologico-ambientale devono accompagnare gli interventi di trasformazione e riqualificazione proposti. Dotazione Fabbisogno Requisiti prestazionali Localizzazione Misure di risparmio - energetico Interramento o spostamento di parte della rete elettrica AT 659 Zone di Valenza idraulicoambientale Siepi perimetrali di mitigazione visiva dell edificato Delocalizzazione di un quartiere produttivo incongruo Consumo termico non superiore a 50 kwh/m 2 m 8,4 ha complessivi di settore Da definire in fase di POC Per tutte le nuove edificazioni (ed eventualmente le ristrutturazioni secondo quanto indicato dal nuovo PEC) dovranno essere intraprese le azioni di risparmio energetico da individuare tra quelle di seguito elencate: intervento sull albedo e uso del verde per diminuire l effetto isola di calore, illuminazione naturale, certificazione energetica, collegamento alla rete di TLR e cogenerazione di quartiere, condizionamento estivo e gruppi frigoriferi ad alta efficienza e ad assorbimento, sistemi di illuminazione ad alta efficienza, impianti solari fotovoltaico. garantire il rispetto del limite di qualità (0,2 microt), che non dovrà interessare recettori sensibili o edifici in cui sia richiesta la presenza di persone per 4 o più ore giornaliere; in seguito all eventuale interramento dovrà essere misurata l ampiezza della fascia di rispetto citata per verificare la correttezza delle previsioni effettuate - come da Tavola Rete ecologica - Delocalizzazione del quartiere produttivo di Str. Martinella e bonifica dei siti se contaminati, oltre al ripristino paesaggistico dell area Per ulteriori specificazioni sulle caratteristiche delle mitigazioni si rimanda alla Val.S.A.T. allegato 4.B. - la nuova localizzazione sarà da individuare all interno dell ambito produttivo lineare Attrezzature e spazi collettivi - Attrezzature e spazi collettivi di carattere comunale: - Potenziare il verde con aree di verde pubblico attrezzato; - Spazi e attrezzature pubbliche di interesse sovracomunale: - Migliorare la continuità fisica e aumentare i punti di relazione con gli ambiti fluviali realizzando corridoi ecologici di attraversamento in direzione est-ovest; - Potenziare il sistema dei percorsi ciclabili di interesse sovracomunale lungo strada Martinella in direzione Alberi, Vigatto, Pannocchia, Langhirano; - Spostare o interrare gli elettrodotti che interessano aree edificate. Prestazioni di qualità urbana richieste: 382

13 o Estendere i punti di contatto del settore con le aree fluviali, realizzando percorsi e corridoi verdi di accesso ai previsti parchi urbani. 4. SUB AMBITI DI TRASFORMAZIONE Al fine di ottenere gli obiettivi prefissati, l ambito AR 25b comprenderà al suo interno i seguenti: Sub ambiti di trasformazione Sub - ambito Codice Funzione caratterizzante Ut Indice di Utilizzazione Territoriale [m²/ m²] Ut Parziale [m²/ m²] St Territoriale SLU Lorda Utile Polo Funzionale ERP [%] Abitanti teorici [ab] Standard in loco minimi Strada Martinella 25 S3 Residenza 0,25 0, Schede Norma di trasformazione / riqualificazione PSC previgente Scheda Norma Sub ambito Funzione caratterizzante St Territoriale SLU Lorda Utile Abitanti teorici [ab] Standard 383

14 Ambito AC 25c 1. CARATTERI FISICI E CONDIZIONI AMBIENTALI Localizzazione: l ambito è collocato a sud rispetto al centro storico, nella porzione di territorio che si attesta su via Langhirano. Caratteri morfologici e funzionali: L insediamento a bassa densità costituito da edifici per la maggior parte monopiano ed ampi spazi aperti, è circondato da aree ad uso agricolo. Vulnerabilità delle risorse naturali e pressioni antropiche Acque superficiali e sotterranee: il settore in cui è collocato l ambito è interessato da un fitto reticolo idrografico secondario (Rio degli Annegati, in parte interrato al di sotto delle edificazioni del Campus Universitario, Rio Fontanorio, Rio La Riana, Fosso Martinella) e delimitato ad est e ad ovest dai due corpi idrici principali (rispettivamente il torrente Parma e il torrente Cinghio). Per quanto riguarda il sistema delle acque sotterranee l area interessa in buona parte la Zona di alimentazione ritardata del gruppo acquifero A e in parte la zona di alimentazione del Gruppo acquifero A. Nel settore di riferimento è inoltre presente un pozzo idropotabile con la relativa zona di rispetto. Rischio idraulico: le porzioni orientale ed occidentale del settore in cui l ambito si inserisce sono caratterizzate da rischio di inondazione per piena catastrofica rispettivamente dei T. Parma e Baganza (fascia C). Biodiversità e paesaggio: il settore in cui l ambito si inserisce si caratterizza per una edificazione limitata e per ampie porzioni di territorio dedicate all attività agricola, con la presenza di significative formazioni lineari, anche discretamente strutturate lungo gli elementi del reticolo idrografico secondario. Il Rio La Riana e il torrente Cinghio sono riconosciuti come elementi della rete ecologica del reticolo idrografico minore. Pressioni antropiche Rumore: l ambito risulta in gran parte caratterizzato da buone condizioni di clima acustico correlate alla presenza di attività agricole, sebbene si evidenzino condizioni di criticità relativamente alle zone prospicienti la viabilità principale (SP Massese), alle zone dell area produttiva in località Fontanini, in relazione alla presenza di alcune attività produttive in continuità con aree residenziali. Sistema fognario: la località Fontanini è servita in parte da un depuratore frazionale e in parte scarica direttamente nei corpi idrici superficiali; si evidenzia tuttavia la previsione di realizzare un collettore lungo la SP Massese per collegare questo centro, afferente al depuratore Parma Ovest. Radiazioni non ionizzanti: il settore in cui l ambito si inserisce è interessato dall attraversamento di numerose linee ad alta tensione, provenienti dal nodo di Vigheffio, che determinano impatti non particolarmente rilevanti in relazione alla scarsa popolazione esposta, ma le cui fasce di rispetto interessano una porzione ampia del settore. L ambito in oggetto non è interessato dal passaggio di elettrodotti. Attività a rischio potenziale di incidente: nel quartiere Martinella, all interno del settore di riferimento, si rileva la presenza di due attività di fabbricazione di materie plastiche a rischio di incendio con conseguenti potenziali esalazioni tossiche. Aspetti problematici riscontrati: - Condizioni di elevata vulnerabilità degli acquiferi sotterranei sfruttati per l approvvigionamento idropotabile; - Assenza di spazi di centralità riconosciuti all interno del Campus Universitario; - Carenza di spazi verdi attrezzati; - Insediamenti produttivi incongrui e collocati in aree non idonee; - Presenza di alcune attività produttive in continuità con aree residenziali; - Presenza di scarichi fognari non collettati e non trattati. 384

15 2. DISCIPLINA GENERALE Politiche urbanistiche generali che si vogliono perseguire: le politiche urbanistiche generali per il settore in cui l ambito si inserisce, pongono come obiettivo principale il consolidamento e l incremento della presenza di attività e attrezzature connesse all istruzione e alla ricerca. La prevista realizzazione della linea metropolitana unitamente ad un potenziamento dei percorsi ciclopedonali, dovranno assicurare un elevata accessibilità dell area scientifica. Obiettivi particolari e complementari: - Garantire condizioni di elevata accessibilità; - Potenziare i percorsi ciclopedonali; - Prevedere una mobilità sostenibile; - Eliminare le attività produttive incongrue; - Garantire la massima sicurezza per l acquifero sotterranee; - Prevedere interventi di risparmio energetico secondo le migliori tecnologie disponibili; - Aumentare e migliorare le connessioni con gli ambiti fluviali; - Realizzare corridoi ecologici di attraversamento in direzione est-ovest; - Garantire una elevata presenza di verde; Interventi di trasformazione / riqualificazione proposti: Generali - Potenziare la strada Massese e ridurne gli accessi laterali. - Collegare in rete dei principali servizi pubblici. - Incentivare l uso dei mezzi pubblici prevedendo una mobilità sostenibile. - Incentivare l impiego di fonti di energia alternativa per gli edifici esistenti. - Incentivare l utilizzo di materiali di recupero da demolizione o trattamenti con calce o cemento in sostituzione all utilizzo delle ghiaie per la realizzazione delle nuove infrastrutture stradali. - Localizzare le nuove edificazioni in continuità con quelle esistenti, evitando la formazione di aree intercluse inutilizzabili. - Prevedere l impermeabilizzazione di tutte le nuove aree produttive e la gestione di tutte le acque con particolare attenzione al sistema delle acque superficiali e sotterranee. - Collegare al sistema fognario comunale gli edifici attualmente non collettati. - Garantire l attraversamento della rete ecologica e le sue connessioni in direzione est-ovest. - Spostare o interrare gli elettrodotti che interessano aree edificate. - Potenziare il verde prevedendo specifiche connessione con i corsi d acqua principali e il potenziamento della rete ecologica minore. Puntuali - Rilocalizzare il parcheggio scambiatore Sud e realizzare un terminal bus. - Insediare nell area a sud del Campus universitario il nuovo terminal della metropolitana. - Limitare i parcheggi nel campus universitario per favorire l accesso attraverso la metropolitana. 385

16 3. DOTAZIONI TERRITORIALI Infrastrutture per l urbanizzazione degli insediamenti - Infrastrutture per la mobilità: - Incremento dei collegamenti col centro città e coi centri minori attraverso il potenziamento dei percorsi ciclo-pedonali e dei mezzi pubblici. In particolare è prevista la realizzazione di piste ciclabili lungo la direttrice strada Martinella per Pannocchia e lungo la direttrice di via Langhirano e del torrente Cinghio in direzione sud. Inoltre la realizzazione futura della linea metropolitana contribuirà in maniera fondamentale a tale scopo. - Viabilità primaria: SP Massese, con connessione diretta alla tangenziale e al parcheggio scambiatore Sud (Langhirano). - Viabilità secondaria/di quartiere: la strada Fontanini e la strada Montanara costituiscono gli accessi principali all area e su questi assi verrà organizzata la viabilità interna di accesso agli insediamenti. - Viabilità locale: la rete delle viabilità interna dovrà essere progettata secondo i criteri della moderazione del traffico e dovrà prevedere l inserimento di percorsi ciclopedonali con particolare attenzione al tema della sicurezza. - Realizzare un sistema di viabilità ciclopedonale di valenza territoriale che garantisca il collegamento città-corcagnano- Langhirano; - Le fermate della metropolitana dovranno costituire punti di intescambio ferro-gomma e di attestamento della rete ciclopedonale, e prevedere servizi a supporto della mobilità ciclabile (noleggio, assistenza, ricovero bici, ecc). - Il dimensionamento delle aree per la sosta dovrà tenere conto dell elevato livello di accessibilità dell area tramite il sistema di trasporto pubblico. Dotazioni ecologiche e ambientali Le dotazioni e standard minimi di qualità ecologico-ambientale devono accompagnare gli interventi di trasformazione e riqualificazione proposti. Dotazione Fabbisogno Requisiti prestazionali Localizzazione Misure di risparmio - energetico Siepi perimetrali di mitigazione visiva dell edificato Consumo termico non superiore a 50 kwh/m 2 Da definire in fase di POC Per tutte le nuove edificazioni (ed eventualmente le ristrutturazioni secondo quanto indicato dal nuovo PEC) dovranno essere intraprese le azioni di risparmio energetico da individuare tra quelle di seguito elencate: intervento sull albedo e uso del verde per diminuire l effetto isola di calore, illuminazione naturale, certificazione energetica, collegamento alla rete di TLR e cogenerazione di quartiere, condizionamento estivo e gruppi frigoriferi ad alta efficienza e ad assorbimento, sistemi di illuminazione ad alta efficienza, impianti solari fotovoltaico. Per ulteriori specificazioni sulle caratteristiche delle mitigazioni si rimanda alla Val.S.A.T. allegato 4.B. Attrezzature e spazi collettivi - Attrezzature e spazi collettivi di carattere comunale: - Potenziare il verde con aree di verde pubblico attrezzato; - Spazi e attrezzature pubbliche di interesse sovracomunale: - Migliorare la continuità fisica e aumentare i punti di relazione con gli ambiti fluviali realizzando corridoi ecologici di attraversamento in direzione est-ovest; - Potenziare il sistema dei percorsi ciclabili; - Realizzare un sistema di viabilità ciclopedonale di valenza territoriale che garantisca il collegamento città-corcagnano- Langhirano. Prestazioni di qualità urbana richieste: o Estendere i punti di contatto del settore con le aree fluviali, realizzando percorsi e corridoi verdi di accesso ai previsti parchi. 386

17 4. SUB AMBITI DI TRASFORMAZIONE Al fine di ottenere gli obiettivi prefissati, l ambito AC 25c comprenderà al suo interno i seguenti: Sub ambiti di trasformazione Sub - ambito Codice Funzione caratterizzante Ut Indice di Utilizzazione Territoriale [m²/ m²] Ut Parziale [m²/ m²] St Territoriale SLU Lorda Utile Polo Funzionale ERP [%] Abitanti teorici [ab] Standard in loco minimi Schede Norma di trasformazione / riqualificazione PSC previgente Scheda Norma Sub ambito Funzione caratterizzante St Territoriale SLU Lorda Utile Abitanti teorici [ab] Standard 387

18 Ambito AN 25d 1. CARATTERI FISICI E CONDIZIONI AMBIENTALI Localizzazione: l ambito è collocato a sud rispetto al centro storico, nella porzione di territorio compreso l ambito PFE 25a (Campus Universitario) e l ambito AN 25c del quartiere Martinella. Caratteri morfologici e funzionali: L ambito è inedificato ed è contiguo a un area produttiva. Vulnerabilità delle risorse naturali e pressioni antropiche Acque superficiali e sotterranee: il settore in cui è collocato l ambito è interessato da un fitto reticolo idrografico secondario (Rio degli Annegati, in parte interrato al di sotto delle edificazioni del Campus Universitario, Rio Fontanorio, Rio La Riana, Fosso Martinella) e delimitato ad est e ad ovest dai due corpi idrici principali (rispettivamente il torrente Parma e il torrente Cinghio). Per quanto riguarda il sistema delle acque sotterranee l area interessa in buona parte la Zona di alimentazione ritardata del gruppo acquifero A e in parte la zona di alimentazione del Gruppo acquifero A. Nel settore di riferimento è inoltre presente un pozzo idropotabile con la relativa zona di rispetto. Rischio idraulico: la porzione orientale ed occidentale del settore in cui l ambito si inserisce sono caratterizzate da rischio di inondazione per piena catastrofica rispettivamente dei T. Parma e Baganza (fascia C). Biodiversità e paesaggio: il settore in cui l ambito si inserisce si caratterizza per una edificazione limitata e per ampie porzioni di territorio dedicate all attività agricola, con la presenza di significative formazioni lineari, anche discretamente strutturate lungo gli elementi del reticolo idrografico secondario. Il Rio La Riana e il torrente Cinghio sono riconosciuti come elementi della rete ecologica del reticolo idrografico minore. Pressioni antropiche Rumore: l ambito risulta caratterizzato da condizioni di criticità relativamente alle zone prospicienti la viabilità principale (Tangenziale Sud, SP Massese, via Martinella), alle zone dell area produttiva Martinella, in relazione alla presenza di alcune attività produttive in continuità con aree residenziali. Sistema fognario: la porzione settentrionale del settore in cui l ambito si inserisce sono servite dal depuratore Parma Ovest, mentre località Fontanini è servita in parte da un depuratore frazionale e in parte scarica direttamente nei corpi idrici superficiali; si evidenzia tuttavia la previsione di realizzare un collettore lungo la SP Massese per collegare questo centro, afferente al depuratore Parma Ovest. Radiazioni non ionizzanti: l ambito è interessato dall attraversamento di numerose linee ad alta tensione, provenienti dal nodo di Vigheffio, che determinano impatti non particolarmente rilevanti in relazione alla scarsa popolazione esposta, ma le cui fasce di rispetto interessano una porzione ampia del settore. Attività a rischio potenziale di incidente: nell attiguo quartiere Martinella si rileva la presenza di due attività di fabbricazione di materie plastiche a rischio di incendio con conseguenti potenziali esalazioni tossiche. Aspetti problematici riscontrati: - Condizioni di elevata vulnerabilità degli acquiferi sotterranei sfruttati per l approvvigionamento idropotabile; - Presenza di un quartiere produttivo in un ambito di stretta pertinenza fluviale; - Presenza diffusa di elettrodotti; - Carenza di spazi verdi attrezzati; - Insediamenti produttivi incongrui e collocati in aree non idonee; - Presenza di alcune attività produttive in continuità con aree residenziali; - Presenza di scarichi fognari non collettati e non trattati. 388

19 2. DISCIPLINA GENERALE Politiche urbanistiche generali che si vogliono perseguire: le politiche urbanistiche generali per il settore in cui l ambito si inserisce, pongono come obiettivo principale il consolidamento e l incremento della presenza di attività e attrezzature connesse all istruzione e alla ricerca. La prevista realizzazione della linea metropolitana unitamente ad un potenziamento dei percorsi ciclopedonali, dovranno assicurare un elevata accessibilità dell area scientifica. La zona a sinistra del Torrente Parma, ora invasa da attività incongrue (soprattutto produttive), dovrà essere riqualificata delocalizzando alcuni edifici a garanzia della sicurezza idraulica, della coerenza paesaggistica e dell accessibilità dell area. In relazione alla valenza ambientale e alla vulnerabilità degli acquiferi, per gli interventi di trasformazione dovranno essere garantite le dotazioni necessarie per la classificazione di area ecologicamente attrezzata del parco scientifico e tecnologico. Obiettivi particolari e complementari: - Garantire condizioni di elevata accessibilità; - Potenziare i percorsi ciclopedonali; - Prevedere una mobilità sostenibile; - Eliminare le attività produttive incongrue; - Garantire la massima sicurezza per l acquifero sotterranee; - Prevedere interventi di risparmio energetico secondo le migliori tecnologie disponibili; - Riduzione dei campi elettromagnetici in corrispondenza delle zone edificate; - Aumentare e migliorare le connessioni con gli ambiti fluviali; - Realizzare corridoi ecologici di attraversamento in direzione est-ovest; - Garantire una elevata presenza di verde. Interventi di trasformazione / riqualificazione proposti: Generali - Potenziare la strada Massese e ridurne gli accessi laterali. - Collegare in rete dei principali servizi pubblici. - Incentivare l uso dei mezzi pubblici prevedendo una mobilità sostenibile. - Incentivare l impiego di fonti di energia alternativa per gli edifici esistenti. - Incentivare l utilizzo di materiali di recupero da demolizione o trattamenti con calce o cemento in sostituzione all utilizzo delle ghiaie per la realizzazione delle nuove infrastrutture stradali. - Localizzare le nuove edificazioni in continuità con quelle esistenti, evitando la formazione di aree intercluse inutilizzabili. - Prevedere l impermeabilizzazione di tutte le nuove aree produttive e la gestione di tutte le acque con particolare attenzione al sistema delle acque superficiali e sotterranee. - Collegare al sistema fognario comunale gli edifici attualmente non collettati. - Garantire l attraversamento della rete ecologica e le sue connessioni in direzione est-ovest. - Spostare o interrare gli elettrodotti che interessano aree edificate. - Potenziare il verde prevedendo specifiche connessione con i corsi d acqua principali e il potenziamento della rete ecologica minore. Puntuali - Rilocalizzare il parcheggio scambiatore Sud e realizzare un terminal bus. - Insediare nell area a sud del Campus universitario il nuovo terminal della metropolitana. - Limitare i parcheggi nel campus universitario per favorire l accesso attraverso la metropolitana. 389

20 3. DOTAZIONI TERRITORIALI Infrastrutture per l urbanizzazione degli insediamenti - Infrastrutture per la mobilità: - Incremento dei collegamenti col centro città e coi centri minori attraverso il potenziamento dei percorsi ciclo-pedonali e dei mezzi pubblici. In particolare è prevista la realizzazione di piste ciclabili lungo la direttrice strada Martinella per Pannocchia e lungo la direttrice di via Langhirano e del torrente Cinghio in direzione sud. Inoltre la realizzazione futura della linea metropolitana contribuirà in maniera fondamentale a tale scopo. - Viabilità primaria: SP Massese, con connessione diretta alla tangenziale e al parcheggio scambiatore Sud (Langhirano). - Viabilità secondaria/di quartiere: la strada Fontanini e la strada Montanara costituiscono gli accessi principali al settore in cui l ambito si colloca e su questi assi verrà organizzata la viabilità interna di accesso agli insediamenti. - Viabilità locale: la rete delle viabilità interna dovrà essere progettata secondo i criteri della moderazione del traffico e dovrà prevedere l inserimento di percorsi ciclopedonali con particolare attenzione al tema della sicurezza. - Realizzare un sistema di viabilità ciclopedonale di valenza territoriale che garantisca il collegamento città-corcagnano- Langhirano; - Le fermate della metropolitana dovranno costituire punti di intescambio ferro-gomma e di attestamento della rete ciclopedonale, e prevedere servizi a supporto della mobilità ciclabile (noleggio, assistenza, ricovero bici, ecc). - Il dimensionamento delle aree per la sosta dovrà tenere conto dell elevato livello di accessibilità dell area tramite il sistema di trasporto pubblico. Dotazioni ecologiche e ambientali Le dotazioni e standard minimi di qualità ecologico-ambientale devono accompagnare gli interventi di trasformazione e riqualificazione proposti. Dotazione Fabbisogno Requisiti prestazionali Localizzazione Misure di risparmio - energetico Interramento o spostamento di parte della rete elettrica AT 684 e 659 Potenziamento della rete ecologica del reticolo minore Siepi perimetrali di mitigazione visiva dell edificato Consumo termico non superiore a 50 kwh/m 2 m 15,8 ha complessivi di settore Da definire in fase di POC Per tutte le nuove edificazioni (ed eventualmente le ristrutturazioni secondo quanto indicato dal nuovo PEC) dovranno essere intraprese le azioni di risparmio energetico da individuare tra quelle di seguito elencate: intervento sull albedo e uso del verde per diminuire l effetto isola di calore, illuminazione naturale, certificazione energetica, collegamento alla rete di TLR e cogenerazione di quartiere, condizionamento estivo e gruppi frigoriferi ad alta efficienza e ad assorbimento, sistemi di illuminazione ad alta efficienza, impianti solari fotovoltaico. garantire il rispetto del limite di qualità (0,2 microt), che non dovrà interessare recettori sensibili o edifici in cui sia richiesta la presenza di persone per 4 o più ore giornaliere; in seguito all eventuale interramento dovrà essere misurata l ampiezza della fascia di rispetto citata per verificare la correttezza delle previsioni effettuate - come da Tavola Rete ecologica Per ulteriori specificazioni sulle caratteristiche delle mitigazioni si rimanda alla Val.S.A.T. allegato 4.B. - Attrezzature e spazi collettivi - Attrezzature e spazi collettivi di carattere comunale: - Potenziare il verde con aree di verde pubblico attrezzato; - Spazi e attrezzature pubbliche di interesse sovracomunale: - Migliorare la continuità fisica e aumentare i punti di relazione con gli ambiti fluviali realizzando corridoi ecologici di attraversamento in direzione est-ovest; - Potenziare il sistema dei percorsi ciclabili di interesse sovracomunale lungo strada Martinella in direzione Alberi, Vigatto, Pannocchia, Langhirano; - Realizzare un sistema di viabilità ciclopedonale di valenza territoriale che garantisca il collegamento città-corcagnano- Langhirano; - Spostare o interrare gli elettrodotti che interessano aree edificate. Prestazioni di qualità urbana richieste: o Estendere i punti di contatto del settore con le aree fluviali, realizzando percorsi e corridoi verdi di accesso ai previsti parchi urbani. 390

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