DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DI TUTTI I RISCHI PRESENTI NELL EDIFICIO UTILIZZATO DALLA SCUOLA PRIMARIA. Via GARIBALDI, 92 GHEDI (BS)

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1 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DI TUTTI I RISCHI PRESENTI NELL EDIFICIO UTILIZZATO DALLA SCUOLA PRIMARIA Via GARIBALDI, 92 GHEDI (BS) 14/05/2015 Scarinzi Roberto Data Sopralluogo Elaboratore File:PRIMARIA_VIA_GARIBALDI_maggio_2015 pag. 1 di 49

2 REVISIONI DEL PIANO DELLA SICUREZZA Revisione numero Data certa Oggetto della revisione Firma Dirigente scolastico Firma Medico Competente Firma RLS Firma RSPP 10 03/06/15 Aggiornamento del DVR ai sensi del D.Lgs 81/08 pag. 2 di 49

3 I N D I C E 1. PROCEDIMENTI DI VALUTAZIONE DEI RISCHI 5 2. MODALITA' OPERATIVE 6 3. PROCEDURE E PROVVEDIMENTI PER LA GESTIONE DEL RISCHIO 8 4. INDIVIDUAZIONE E PROGRAMMA DELLE MISURE DI PREVENZIONE INTERVENTI DI PREVENZIONE PROGRAMMA DELLE MISURE DI PREVENZIONE 9 5. DATI GENERALI COMPLETAMENTO E AGGIORNAMENTO DEL DOCUMENTO MISURE GENERALI DIMENSIONI DEI LOCALI RADON VULNERABILITÀ DEGLI ELEMENTI NON STRUTTURALI VULNERABILITÀ SISMICA DOCUMENTAZIONE FUNZIONALE ALLA SICUREZZA MISURE DI PREVENZIONE INCENDI CLASSIFICAZIONE DEL LIVELLO DI RISCHIO DI INCENDIO INCARICATI GESTIONE EMERGENZE PIANO DI EVACUAZIONE SEPARAZIONI RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA MEDICO COMPETENTE RESPONSABILI DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE PREPOSTI DISPOSIZIONI E MISURE DI PREVENZIONE SISTEMA DI ALLARME INCENDIO VIE DI ESODO SCALE SEGNALETICA ESTINTORI RETE IDRICA ANTINCENDIO ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA REAZIONE AL FUOCO DEI MATERIALI DI RIVESTIMENTO CERTIFICATO DI PREVENZIONE INCENDI SERVIZI GENERALI SERVIZI IGIENICI 33 pag. 3 di 49

4 10.2 LAVABI PULIZIE AULE DIDATTICHE BIBLIOTECA UFFICI SALA MENSA PALESTRA ARCHIVIO DEPOSITO CENTRALE TERMICA IMPIANTO ELETTRICO GENERALE IMPIANTO DI TERRA PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE E LE SOVRATENSIONI NORME DI ESERCIZIO RIEPILOGO INTERVENTI A CARICO DEL COMUNE 46 pag. 4 di 49

5 1. PROCEDIMENTI DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Il procedimento per la valutazione dei rischi utilizzato fa riferimento ai criteri definiti dal Titolo 1 Capo III sezione II del D.Lgs. 81/2008 e pertanto si basa sull esame sistematico di tutti gli aspetti di ciascun luogo di lavoro. Il procedimento adottato prevede la: Individuazione delle fonti di pericolo in relazione: 1. all ambiente di lavoro 2. agli impianti tecnologici installati 3. alle apparecchiature, attrezzature, sostanze e agenti biologici utilizzati 4. alle attività svolte Individuazione dei rischi connessi alle fonti di pericolo Individuazione del personale esposto ai rischi generici Individuazione del personale esposto a rischi specifici Individuazione delle norme giuridiche e/o tecniche di riferimento Valutazione dei rischi con riferimento alle disposizioni delle norme in vigore In mancanza di norme, valutazione della probabilità e della gravità dell infortunio e/o della malattia professionale. pag. 5 di 49

6 2. MODALITA' OPERATIVE RISCHI CORRELATI ALL EDIFICIO, AGLI IMPIANTI, ALLE ATTREZZATURE ED ALLE SOSTANZE Il procedimento di base, per la valutazione dei rischi consiste in un esame sistematico di tutti gli aspetti del luogo di lavoro riguardanti: le caratteristiche costruttive dell edificio; gli impianti tecnologici installati; i dispositivi, le macchine, le attrezzature, le sostanze e gli agenti biologici utilizzati. L analisi di quanto sopra esposto è stata attuata mediante la verifica documentale ed i sopralluoghi tecnici adottando i seguenti procedimenti. VERIFICA DOCUMENTALE La verifica documentale, è volta alla raccolta della documentazione inerente alle caratteristiche dell'immobile, degli impianti tecnologici in essa presenti, delle attrezzature, delle sostanze e degli agenti biologici utilizzati nelle attività svolte al fine di: individuare i documenti la cui elaborazione è prescritta da norme vigenti (es. C.P.I., dichiarazioni di conformità/rispondenza relative ad impianti installati, denuncia impianti, verbali di verifica periodica rilasciati degli organi di vigilanza e/o da ditte/professionisti incaricati,...) verificare che copia di tali documenti sia archiviata presso l'istituto, che in ciascun documento sia presente la data di redazione/sottoscrizione e che il documento si riferisca in modo esplicito all impianto/struttura ecc. oggetto di verifica verificare che il documento sia sottoscritto da soggetto abilitato/autorizzato verificare che le norme di riferimento richiamate siano congruenti all oggetto verificare che ci sia coerenza fra le norme di riferimento ed il contenuto pag. 6 di 49

7 predisporre l'elenco dei documenti mancanti/carenti per chiederne copia all'ente locale competente verificare la coerenza fra quanto indicato nella documentazione e lo stato di fatto (sopralluogo) SOPRALLUOGHI I sopralluoghi, hanno lo scopo di: ispezionare le sedi di lavoro, rilevandone i principali parametri strutturali e di impianto, anche in relazione alle attività che vi si svolgono, verificare la coerenza fra lo stato di fatto, le norme di riferimento e/o la documentazione acquisita nella verifica documentale al fine di individuare i provvedimenti da adottare per conformarsi alle norme vigenti e/o per realizzare un livello di sicurezza accettabile. RISCHI CORRELATI ALLE ATTIVITÀ SVOLTE Per la valutazione dei rischi derivanti da attività lavorative ne è stata effettuata l analisi al fine di: individuare le attività svolte, le rispettive modalità di esecuzione, le attrezzature utilizzate, identificare i pericoli connessi alle attività svolte ed i conseguenti rischi di infortunio e/o malattie professionali, identificare i rischi connessi alla correlazione fra attività e l ambiente in cui sono svolte, valutare i rischi (confronto con le norme di riferimento, in mancanza di norme valutazione della probabilità e della gravita dell infortunio e/o della malattia professionale), studiare le possibilità per eliminare o ridurre i rischi con riferimento alle prescrizioni delle norme vigenti ed alla valutazione della probabilità e della gravità dell infortunio e/o della malattia professionale, pag. 7 di 49

8 individuare il personale da sottoporre a sorveglianza sanitaria, definire il contenuto della formazione e informazione di base del personale. definire il contenuto della formazione, informazione e addestramento del personale con incarichi specifici (addetti emergenza, pronto soccorso, preposti, ecc.). 3. PROCEDURE E PROVVEDIMENTI PER LA GESTIONE DEL RISCHIO Il Datore di Lavoro con la collaborazione del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione ha provveduto ad adottare e attivare le seguenti procedure e provvedimenti: piano di emergenza; piano di pronto soccorso; regolamento generale per la sicurezza durante le attività che vengono svolte dai dipendenti della scuola; informazione e formazione di base del personale, dei preposti e dei dipendenti con incarichi specifici (addetti emergenza, lotta antincendio, primo soccorso); programmi di verifiche periodiche; riorganizzazione del lavoro; emissione di disposizioni di servizio (circolari); segnalazione all ente locale delle misure da adottare per acquisire e mantenere ad un livello di sicurezza accettabile l immobile, gli impianti tecnologici e gli arredi; segnalazione all ente locale di guasti rilevati durante le verifiche periodiche. pag. 8 di 49

9 4. INDIVIDUAZIONE E PROGRAMMA DELLE MISURE DI PREVENZIONE 4.1 INTERVENTI DI PREVENZIONE Le misure di prevenzione che dovranno essere adottate dall Ente locale e dalla Direzione Scolastica (Datore di lavoro) sono state evidenziate nei capitoli successivi. 4.2 PROGRAMMA DELLE MISURE DI PREVENZIONE L ordine di priorità delle misure di prevenzione è stato predisposto sulla base dei seguenti criteri. Magnitudo del rischio ipotizzato Prescrizioni di norme in vigore Grado di efficacia dell intervento individuato Acquisizione di approvazioni preventive degli Enti preposti Semplicità dell intervento Disponibilità di risorse tecnico - economiche Sulla base di tali criteri l urgenza degli interventi è indicata dai seguenti numeri: IMMEDIATI interventi con priorità 1 BREVE TERMINE interventi con priorità 2 MEDIO TERMINE interventi con priorità 3 LUNGO TERMINE interventi con priorità 4 pag. 9 di 49

10 5. DATI GENERALI In data 14 maggio 2015 il sig. SCARINZI Roberto della ICS S.r.l., alla quale il Dirigente scolastico ha affidato l incarico di RSPP ha svolto il sopralluogo presso l immobile, denominato Plesso di via Garibaldi. utilizzato dalla scuola primaria statale in via Garibaldi, 92 a Ghedi (BS) per aggiornare il documento di valutazione dei rischi ai sensi del comma 3 dell articolo 29 del Decreto legislativo 81/08. I dati relativi al numero dei dipendenti, dei docenti e degli studenti presenti nell istituto scolastico sono stati forniti dalla Direzione dell istituto comprensivo. Attualmente l istituto è frequentato da un Dirigente scolastico, da una DSGA, da 139 alunni, 23 insegnanti, 10 assistenti amministrativi, 3 collaboratori scolastici, 3 operatori mensa; pertanto ai sensi del DM 26/8/92 la scuola è classificabile come tipo 1. L immobile è costituito da 2 piani fuori terra. Al piano terra sono ubicati gli uffici, l archivio; la sala mensa, la bidelleria ed i servizi igienici. Al primo piano sono ubicate le aule. Ai sensi del punto 1.1 del DM 26/8/92 l edificio, sulla base delle informazioni fornite, si considera realizzato in data anteriore al 18 dicembre La presente relazione è stata ultimata in data 3 giugno pag. 10 di 49

11 6. COMPLETAMENTO E AGGIORNAMENTO DEL DOCUMENTO L articolo 29 ( Comma 3) del Decreto legislativo 81/08 prescrive che il documento di valutazione dei rischi deve essere rielaborato in occasione di modifiche del processo produttivo significative ai fini della sicurezza e della salute dei lavoratori e prescrive che il Datore di Lavoro (Dirigente Scolastico) aggiorna le misure di prevenzione e di protezione in relazione ai mutamenti organizzativi.. ovvero in relazione al grado di evoluzione della tecnica della prevenzione e della protezione. Il presente documento sarà aggiornato ogni anno previa raccolta delle opportune informazioni e l esecuzione di un sopralluogo, per tenere conto delle misure di prevenzione e di protezione adottate dall Ente Locale e/o dal Dirigente Scolastico: nel caso vengano introdotte modifiche significative nell uso dei locali (ad esempio in caso di spostamento di laboratori da un locale all altro o di trasformazione di un aula normale in laboratorio), qualora vengano introdotte modifiche significative nelle apparecchiature, attrezzature, sostanze utilizzate, nel caso vengano introdotti mutamenti significativi ai fini della sicurezza nell organizzazione del lavoro (ad esempio introduzione di nuove mansioni per il personale dipendente), nel caso vengano promulgate o modificate le norme attinenti la sicurezza e la salute sul lavoro (leggi, decreti, circolari, ecc.), nel caso vengano recepite ulteriori norme tecniche o modificate quelle attualmente in vigore (Norme CEI - UNI ecc.). pag. 11 di 49

12 7. MISURE GENERALI 7.1 DIMENSIONI DEI LOCALI L altezza e il volume dei locali attualmente utilizzati sono conformi a quanto stabilito dall articolo 6 del DPR 303/56 come modificato dal Titolo II del Decreto legislativo 81/08 (Allegato IV). 7.2 RADON Nell'edificio scolastico non sono presenti ambienti ubicati a piani interrati o seminterrati; pertanto come riportato al cap. 1.3 delle linee guida emesse dal Coordinamento delle regioni e province autonome di Trento e Bolzano non è necessario procedere alle misurazioni della concentrazione di radon. 7.3 VULNERABILITÀ DEGLI ELEMENTI NON STRUTTURALI Nel corso dell indagine eseguita il 24 maggio 2010 in applicazione dell intesa Stato Regioni sulla vulnerabilità degli elementi non strutturali degli edifici scolastici è emerso che è necessario sostituire tutti gli infissi e il rivestimento in linoleum del pavimento; realizzare un ascensore ed adeguato isolamento in copertura, Misure da adottare a carico dell Ente Locale Sostituire tutti gli infissi; installare finestre con doppio sistema di apertura (anta e ribalta) in particolare nei locali didattici. Le lastre di vetro delle nuove finestre devono avere caratteristiche di sicurezza; ed essere conformi alla norma UNI 7697 (vetrazioni di sicurezza in edilizia). [Priorità 2] Programmare la ristrutturazione dell intera copertura a falde con coppi. [Priorità 2] Programmare la sostituzione del linoleum. [Priorità 2] Programmare il superamento delle barriere architettoniche mediante l installazione di un monta persone (al momento del sopralluogo la scuola non era frequentata da persone diversamente abili con problemi motori). [Priorità 3] pag. 12 di 49

13 7.4 VULNERABILITÀ SISMICA Il valore di vulnerabilità indicato nel decreto regionale della Lombardia n del 17/06/2011 è pari a 15,1; quindi lontano dal valore 50 considerato come riferimento oltre il quale sono necessari interventi di adeguamento dello stabile. 7.5 DOCUMENTAZIONE FUNZIONALE ALLA SICUREZZA Presso la sede della Direzione è stato rinvenuto il documento relativo alla indagine sulla vulnerabilità degli elementi non strutturali e le planimetrie. Il Comune ha consegnato alla Direzione dell istituto comprensivo i seguenti documenti: Certificato di conformità dell impianto di allarme ed evacuazione della ditta Elettron. Certificati di conformità degli impianti elettrici. Certificato di conformità dell impianto antincendio ditta Idrotermica Bolpagni. Certificato di collaudo statico (scuole e palestra). Certificato di agibilità (scuola, palestra). Verifica Protezione scariche atmosferiche dott. ing. Groli (progetto). Verifica impianti di messa a terra - ditta CENPI. Dichiarazione di conformità centrale termica. Richiesta di sopralluogo per il rilascio del C.P.I. datata 12/05/06 con Dichiarazione di inizio attività a firma del Sindaco datata 12/05/06. Documentazione relativa alla richiesta di sopralluogo da parte dei VVF per il rilascio del Certificato di Prevenzione Incendi: dichiarazione di conformità delle porte REI; certificazione di resistenza al fuoco delle strutture portanti e dichiarazione di corrispondenza in opera di elementi costruttivi portanti e/o separanti con quelli certificati; dichiarazione di corretta posa in opera dei rivestimenti protettivi (vernici intumescenti, intonaci, lastre). pag. 13 di 49

14 Dichiarazione di corretta installazione di impianto allarme, rilevazione e spegnimento; (impianto di spegnimento a gas IG 55 su archivi scuola elementare). Misure da adottare a carico dell Ente Locale Consegnare alla Direzione della scuola i seguenti documenti in ottemperanza all art. 14, comma 5 del D.L. 9 febbraio 2012, convertito dalla legge 4 aprile 2012 n. 35: [Priorità 1] certificato di idoneità igienico sanitaria; certificato di idoneità sismica. In occasione della consegna di verbali rilasciati da organi di vigilanza (ASL, ISPESL, VVF) a seguito di sopralluoghi, approvazioni, rinnovi di certificati relativi all edificio e/o agli impianti tecnologici, inviarne una copia alla Direzione Scolastica. [Priorità 2] 8. MISURE DI PREVENZIONE INCENDI 8.1 CLASSIFICAZIONE DEL LIVELLO DI RISCHIO DI INCENDIO Conformemente a quanto prescritto dall articolo 2, comma 4 del DM 10/3/1998, sulla base dei criteri stabiliti: dall Allegato I ( Cap ) del D.M. 10/03/1998, dall Allegato IX ( Capitoli 9.2, 9.3, 9.4) del D.M. 10/03/1998, dalla Circolare n. 16 MI. SA. del 08/07/1998, poiché sono presenti più di cento (e meno di mille) persone contemporaneamente la scuola presenta un livello di rischio MEDIO. Le misure indicate nei successivi capitoli tengono conto di: quanto prescritto dagli allegati I, II, VI, VII, VIII, IX, X del DM 10/3/1998, quanto stabilito dal DM 26/8/1992, pag. 14 di 49

15 quanto stabilito dalle norme di prevenzione incendi specifiche e dal Comando locale dei Vigili del Fuoco, relativamente alle attività comprese nel DM 16/2/1982 ubicate nell edificio scolastico. In particolare il sopralluogo ha permesso di individuare quali luoghi a maggiore rischio incendio i locali caldaia, i depositi e l archivio; le misure da adottare sono indicate nello specifico capitolo del documento di valutazione dei rischi. L attività didattica nelle aule non comporta particolari rischi di incendio. Considerato che il riscaldamento degli edifici è realizzato mediante una caldaia esterna e separata dall edificio; tenuto conto che i depositi e gli archivi sono stati compartimentali ed al loro interno è stato installato un sistema automatico di rilevazione e spegnimento, considerato che il carico di incendio dei restanti locali dell edificio è costituito dagli arredi scolastici e dai sussidi didattici; preso atto che l impianto elettrico è conforme alle norme di legge e tecniche; tenuto conto che al Comune è stato chiesto di affidare ad una ditta abilitata l incarico di verificare periodicamente l impianto elettrico e l impianto di messa a terra e l edificio è protetto dalle scariche atmosferiche; tenuto conto che al Comune sono state segnalate le misure da adottare in conformità del DM 10 marzo 1998 e del DM 26 agosto 1992 e, tenuto altresì conto che ad ogni persona che opera nella scuola sono state impartite disposizioni ed assegnati compiti per la gestione delle emergenze e che ogni anno vengono eseguite le prove di evacuazione, considerati il sistema di allarme incendio ed il sistema di vie di fuga, il rischio di incendio residuo può essere considerato accettabile. Si raccomanda la realizzazione delle misure richieste dai Funzionari dei VV.F, in occasione del sopralluogo del 15 marzo Sulla base delle indicazioni riportate negli allegati I, II e IX del DM 10 marzo 1998 (Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell emergenza nei luoghi di lavoro la classificazione del livello di rischio, le cause ed i pericoli di incendio individuabili all interno della scuola, l identificazione dei lavoratori esposti e le singole misure adottate per prevenire gli incendi nei locali sottodescritti sono riassunte nella tabella seguente. pag. 15 di 49

16 Locale Livello Cause e pericolo Persone Misure per di d incendio esposte prevenire gli incendi rischio adottate dalla scuola Locali MEDIO deposito di sostanze Alunni Il quantitativo di didattici Corridoi Locali ad uso collettivo facilmente combustibili in luogo non idoneo o la loro manipolazione senza le dovute cautele Personale Docente e non docente materiale combustibile è limitato a quello strettamente necessario per la normale conduzione dell attività ed è tenuto lontano dalle vie d esodo. Il personale è stato informato della proprietà delle sostanze e delle circostanze che possono causare il rischio incendio. I materiali di pulizia sono tenuti in appositi ripostigli o armadi chiusi a chiave. pag. 16 di 49

17 Presenza della documentazione cartacea, rifiuti o altro materiale combustibile (arredi e tendaggi) che può essere incendiato accidentalmente o deliberatamente. Inadeguata pulizia delle arre di lavoro.. Negligenza relativamente all uso di fiamme libere e di apparecchi generatori di calore I rifiuti, documentazioni varie o altro materiale combustibile non viene mai depositato, neanche in via temporanea, lungo le vie d esodo o dove possono entrare in contatto con sorgenti di innesco. Per evitare l accumulo di rifiuti si provvede alla loro rimozione giornaliera e successivo deposito all esterno dell edifico. All interno di tutti i locali è stato imposto il divieto di fumare; è stato proibito di usare fiamme libere; è stato vietato l uso di apparecchi generatori di calore. pag. 17 di 49

18 Uso di impianti elettrici e di eventuali attrezzature didattiche elettriche. Presenza di apparecchiature elettriche sotto tensione anche quando non sono utilizzate Riparazione o modifica di impianti elettrici effettuati da persone non qualificate. Utilizzo non corretto di apparecchi di riscaldamento portatili (stufette con resistenze a vista; fornelletti ecc.). Inadeguata formazione del personale sull uso di materiali ed attrezzature pericolose, Gli impianti sono stati realizzati a regola dell arte e sono dotati di messa a terra (le anomalie vengono segnalate all Ente locale proprietario dell immobile). Il personale è stato informato sul corretto uso delle attrezzature elettriche utilizzate nelle aule e sull utilizzo degli impianti elettrici. Le riparazioni elettriche sono eseguite esclusivamente da personale competente e qualificato. E stato vietato l uso di stufette e fornelletti. Il personale docente e non docente è stato formato ed informato sull uso di materiali ed attrezzature pericolose. pag. 18 di 49

19 Negligenza degli addetti alla manutenzione (incaricati dall Ente locale proprietario dell immobile) Alle persone, ditte o artigiani che entrano nella scuola per manutenzione viene consegnata una lettera con i divieti (es. non ostruire le vie d esodo); viene inoltre illustrato il piano di evacuazione, chi sono gli addetti antincendio; le norme comportamentali da seguire; le persone da avvisare. pag. 19 di 49

20 8.2 INCARICATI GESTIONE EMERGENZE Ad alcune persone che operano nella scuola sono stati affidati i seguenti incarichi: emissione dell ordine di evacuazione; controllo delle operazioni di evacuazione; chiamata soccorsi ed intercettazione dell alimentazione elettrica e del combustibile; controllo periodico degli estintori; controllo quotidiano della praticabilità delle vie di uscita. Sono stati nominati e formati gli addetti alla prevenzione e lotta incendio. Sono stati nominati gli addetti al primo soccorso. Presso la segreteria della Direzione dell istituto comprensivo sono conservate le lettere con le quali si è proceduto alla assegnazione degli incarichi e gli attestati di partecipazione ai corsi di formazione del personale incaricato della prevenzione incendio e del primo soccorso. Promemoria per il Dirigente scolastico Qualora per effetto della mobilità del personale non fossero presenti gli addetti alla prevenzione incendio ed al primo soccorso in numero sufficiente, almeno 2 (un incaricato ed un sostituto) dovranno essere nominati e formati nuovi addetti. Gli addetti alla prevenzione incendio e quelli del primo soccorso di nuova nomina devono partecipare ai corsi di formazione previsti per legge. Durata e contenuti del corso di formazione per la prevenzione incendi sono regolamentati dal DM 10 marzo Durata e contenuti della formazione degli addetti al primo soccorso sono stabiliti dal DM n. 388 del 3 febbraio 2004; la parte pratica del corso va ripetuta ogni tre anni. [Priorità 1] 8.3 PIANO DI EVACUAZIONE La scuola dispone di un piano di evacuazione. Nei locali e lungo i corridoi sono installate le planimetrie con indicato il percorso di esodo. Ogni anno vengono attuate le prove di evacuazione. pag. 20 di 49

21 8.4 SEPARAZIONI L immobile è isolato rispetto ad altri fabbricati. 8.5 RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA La sig.ra Giuseppina DOTTI è stata nominata RLS ed ha partecipato al corso di formazione. Ogni anno il Dirigente scolastico convoca la riunione periodica di cui all art. 35 del Decreto legislativo 81/ MEDICO COMPETENTE Il dirigente della scuola ha nominato la dott.ssa Stefania REGHENZI quale Medico competente ed ha definito con la stessa la sorveglianza sanitaria per le insegnanti della scuola dell infanzia, per il personale della Segreteria e per i collaboratori scolastici. 8.7 RESPONSABILI DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Il sig. SCARINZI Roberto e la dott.ssa SCARINZI Alessandra della I.C.S. S.r.l. sono stati incaricati dei compiti di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP). 8.8 PREPOSTI La Dirigente dell istituto comprensivo ha provveduto a nominare in ogni edificio scolastico un preposto ed un sostituto preposto. Ai preposti con lettera sono stati assegnati i compiti di vigilare sulla corretta applicazione delle disposizioni impartite dal Dirigente scolastico. Le persone incaricate hanno partecipato al corso di formazione. pag. 21 di 49

22 8.9 DISPOSIZIONI E MISURE DI PREVENZIONE Il Dirigente della scuola ha predisposto documenti informativi con l indicazione dei compiti che devono essere assolti dagli insegnanti, dagli alunni, dai collaboratori scolastici; ha inoltre predisposto il piano di emergenza ed ha fornito al personale le indicazioni comportamentali per fare fronte alla emergenza incendio e terremoto. Inoltre la Direzione ha segnalato ai collaboratori scolastici i comportamenti da adottare durante la pulizia dei locali con l utilizzo di prodotti chimici SISTEMA DI ALLARME INCENDIO La scuola dispone di un sistema di allarme incendio costituito da rivelatori di fumo, segnalatori acustici ed ottici, pulsanti per azionare il sistema ed impianto di spegnimento a gas per gli archivi. Il sistema di allarme è alimentato da una apposita sorgente distinta da quella ordinaria ed è pertanto in grado di funzionare anche al venire meno dell energia elettrica. La centralina è posizionata nel corridoio del piano terra nel locale posto alle spalle della postazione dei collaboratori scolastici. Il Comune ha consegnato copia della dichiarazione di conformità dell impianto di allarme ed evacuazione a cura della ditta Elettron. pag. 22 di 49

23 8.11 VIE DI ESODO Al primo piano sono presenti 12 aule, la biblioteca e l aula insegnanti; il numero massimo delle persone contemporaneamente presenti è stimato in 167 persone. Al piano terra sono presenti gli uffici, la bidelleria, e la mensa il numero massimo delle persone si ha durante l utilizzo delle sale mensa(alunni presenti in mensa 165). Il luogo sicuro può essere individuato nel cortile interno della scuola. La lunghezza massima delle vie di esodo è inferiore a 60 m. Come prescritto dal D.M. 10/3/1998 (Allegato II - Cap. 2.3) il materiale combustibile è custodito lontano dalle vie di esodo USCITE VERSO LUOGO SICURO La scuola dispone delle seguenti uscite di sicurezza. Piano terra Ingresso costituito da una porta a due battenti, larga 180 cm ( ) che si apre nel senso dell esodo con maniglione antipanico conforme alla norma UNI EN 1125; Uscita di sicurezza secondaria costituita da una porta a due battenti, larga 180 cm ( ) che si apre nel senso dell esodo con maniglione antipanico conforme alla norma UNI EN 1125; Primo Piano Uscita di sicurezza costituita da una porta a due battenti, larga 120 cm ( ) che si apre nel senso dell esodo con maniglione antipanico conforme alla norma UNI EN La porta immette sulla scala esterna di sicurezza. Le uscite di sicurezza sono segnalate. Il numero, la larghezza e il sistema di apertura delle uscite di sicurezza è conforme a quanto stabilito dal D.M. 26/8/92. La sala mensa e la palestra dispongono di proprie uscite di sicurezza descritte negli appositi capitoli. pag. 23 di 49

24 9. SCALE A servizio del primo piano sono state realizzate due scale; una interna a giorno ed una esterna di sicurezza Le scale hanno le seguenti caratteristiche. Scala interna a giorno Le rampe sono larghe 197 cm. Il parapetto della scala è alto 103 cm. Non è stata installata la segnaletica indicante il percorso di esodo. E installata l illuminazione di sicurezza. La scala è sgombra da qualunque materiale. Non sono installati tendaggi in materiale combustibile. Pareti, pavimento e soffitto non sono ricoperti in materiale combustibile; sui gradini sono state applicate le strisce antiscivolo. Non sono presenti rivestimenti in legno. Tra i corridoi di piano e la scala non sono installate porte. Alla sommità della scala non è stata realizzata l apertura di aerazione permanente. Misure da adottare a carico dell Ente locale Affiggere la segnaletica con l indicazione del percorso d esodo. [Priorità 1] pag. 24 di 49

25 Scala esterna di sicurezza Il primo piano è servito da una scala esterna di sicurezza con le seguenti caratteristiche. Le rampe sono larghe 120 cm. I parapetti della scala sono alti 110 cm. Non è installata l illuminazione di sicurezza. La scala è sgombra da qualunque materiale. Pareti, pavimento e soffitto non sono ricoperti in materiale combustibile. Fra il corridoio e la scala è presente una porta a due battenti larga 120 cm ( ) che si apre nel senso dell esodo con maniglione antipanico. La parte inferiore della scala esterna di sicurezza non è stata protetta da una recinzione metallica in modo da evitare che le persone possano urtare la struttura metallica. Le rampe delle scale hanno un numero di gradini maggiore di 2 ed inferiore a 16, con pedata maggiore di 30 ed alzata inferiore a 17 cm. La larghezza delle scale è conforme a quanto stabilito dal DM 26/8/92. Misure da adottare a carico dell Ente locale Installare una protezione attorno alla parte inferiore della scala esterna di sicurezza per evitare che gli alunni possano urtare la struttura metallica. [Priorità 2] pag. 25 di 49

26 9.1.1 CORRIDOI Il massimo numero degli alunni al primo piano è pari a circa 241. Il corridoio del piano terra ha una larghezza minima pari a 2,16 m, quello del primo piano ha dimensioni maggiori; i corridoi sono dimensionati e posizionati in modo da avere una capacità di deflusso inferiore a 60 (DM 26/8/92 Cap. 5.1). I parapetti delle finestre sono alti 100 cm. Non è stata installata la segnaletica con l indicazione del percorso d esodo; solo le uscite di sicurezza sono segnalate. E installata l illuminazione di sicurezza. Nei corridoi sono installati i componenti del sistema di allarme incendio (pulsanti di attivazione e segnalatori ottici-acustici). Lungo i corridoi non sono installati arredi o materiale che possa causare intralcio all esodo. Non sono installati tendaggi in materiale combustibile. Pareti e soffitto non sono ricoperti in materiale combustibile; il pavimento del corridoio del primo piano è rivestito di linoleum in cattivo stato di conservazione. Non sono presenti rivestimenti in legno. Gli estintori a polvere del peso di 6 kg sono omologati ed hanno una capacità di estinzione pari a 34 A, 233 B, C. Il numero degli estintori è adeguato; gli estintori risultano verificati semestralmente. E stata realizzata la rete idrica antincendio mediante l installazione di idranti UNI 45 muniti di lancia con getto regolabile. Lo sportello delle cassette degli idranti è protetto da materiale safe crash. Attorno ai caloriferi non è stata applicata alcuna protezione; numerose valvole sono sprovviste di copri valvola. Misure a carico del Comune Affiggere i cartelli con l indicazione del percorso d esodo. [Priorità 1] pag. 26 di 49

27 Applicare attorno ai caloriferi una idonea protezione o provvedere a ripristinare i copri valvola. [Priorità 2] Per il rivestimento in linoleum del pavimento adottare le misure indicate al capitolo reazione al fuoco dei materiali di rivestimento e provvedere alla sostituzione. [Priorità 2] pag. 27 di 49

28 9.2 SEGNALETICA Solo le uscite di sicurezza sono segnalate; mancano i cartelli con l indicazione del percorso d esodo. I mezzi di estinzione sono segnalati. In prossimità del quadro elettrico generale e dei quadri elettrici di piano non è stato affisso il cartello che segnala la presenza di tensione elettrica pericolosa ed il cartello che segnala il divieto di usare acqua in caso di incendio. All esterno della porta del locale caldaia è stato installato il cartello con il divieto di introdurre fiamme libere. La funzione del dispositivo di sgancio a distanza dell interruttore elettrico generale è segnalata. All esterno dei locali utilizzati come depositi e come archivio non è stato affisso il cartello con il divieto di introdurre fiamme libere e di fumare. L attacco esterno per la motopompa dei VV.F. non è segnalato. La scuola ha provveduto ad affiggere la segnaletica con cartelli plastificati. Misure da adottare a carico dell Ente locale Completare l installazione della segnaletica di sicurezza: affiggere nei corridoi e lungo la scala interna i cartelli che indicano il percorso d esodo; in prossimità dei quadri elettrici affiggere il cartello con il divieto di usare acqua in caso di incendio ed il cartello che segnala la presenza di tensione elettrica pericolosa; sulle porte dei depositi, della biblioteca e dell archivio affiggere il cartello con il divieto di fumare e di introdurre fiamme libere; segnalare l ubicazione dell attacco esterno per la motopompa dei VV.F. La tipologia, la forma, le dimensioni, il numero e le modalità di installazione della cartellonistica di sicurezza dovranno essere conformi a quanto stabilito dal Titolo V del Decreto legislativo 81/08. [Priorità 1] pag. 28 di 49

29 9.3 ESTINTORI Ad ogni piano è presente un numero adeguato di estintori portatili a polvere del peso di 6 kg sono omologati, verificati e con capacità di estinzione pari a 34 A, 233 B, C. Il Dirigente ha predisposto il registro dei controlli periodici ed ha incaricato il personale di registrare i controlli semestrali. Misure da adottare a carico dell Ente locale Concordare con la ditta incaricata delle verifiche periodiche che nel caso gli estintori vengano momentaneamente asportati essi devono essere sostituiti con estintori del medesimo tipo. [Priorità 1] Si consiglia di inserire gli estintori in apposite cassette appese alle pareti per evitare che gli stessi urtati dagli alunni possano cadere. [Priorità 4] (G.U. n. 28 del 4/02/2005) aggiornare il contratto con la ditta incaricata in modo tale che le verifiche, le revisioni ed i collaudi degli estintori vengano eseguite secondo le modalità e la periodicità stabilite dalla Norma UNI 9994 edizione gennaio [Priorità 1] Misure a carico del Dirigente scolastico Annotare l esito della verifica semestrale sul registro antincendio. [Priorità 3] pag. 29 di 49

30 9.4 RETE IDRICA ANTINCENDIO E stata realizzata la rete idrica antincendio; ad ogni piano sono stati installati idranti UNI 45, segnalati, verificati semestralmente, muniti di lancia con getto regolabile; lo sportello della cassetta idrante è protetto da materiale safe crash. Gli idranti sono ubicati in modo da raggiungere tutti i locali con il getto dell acqua. Nel cortile è installato l attacco per la motopompa dei VV.F. Il Dirigente ha predisposto il registro dei controlli periodici ed ha incaricato il personale di registrare i controlli semestrali. Il Comune ha consegnato alla Direzione della scuola copia della dichiarazione di conformità dell impianto rilasciata dalla ditta Idrotermica Bolpagni. Misure da adottare a carico dell Ente locale Chiedere alla ditta incaricata della verifica della rete idrica antincendio di annotare l'esito della verifica sull'apposito registro presente nella scuola. Richiedere che la manutenzione periodica degli idranti sia fatta in conformità alla norma UNI EN 671/3. [Priorità 1] pag. 30 di 49

31 9.5 ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA L istituto dispone di apparecchi di illuminazione di sicurezza installati lungo i percorsi di esodo (corridoi e scala interna). Gli apparecchi di illuminazione di sicurezza sono installati nella mensa e nella palestra. Il Dirigente scolastico fa controllare il funzionamento degli apparecchi di illuminazione di sicurezza seconda la periodicità indicata nel registro antincendio e segnala al Comune le lampade non funzionanti. Misure da adottare a carico dell Ente locale Archiviare la dichiarazione di conformità, rilasciata dalla ditta installatrice, nella quale risulti evidenziato che l impianto è stato realizzato conformemente alle indicazioni previste dal DM 26/8/92, dalla Norma UNI EN 1838 del marzo 2000 e dalla Norma CEI 64/8 (Capitoli. 35, 56). [Priorità 3] Fornire copia della dichiarazione di conformità al Dirigente scolastico. [Priorità 1] Misure a carico del Dirigente scolastico Chiedere al Comune copia della suddetta documentazione. [Priorità 1] 9.6 REAZIONE AL FUOCO DEI MATERIALI DI RIVESTIMENTO Il pavimento dei corridoi del primo piano e delle aule del primo piano è rivestito di linoleum. Misure da adottare a carico dell Ente locale Archiviare la classe di reazione al fuoco del rivestimento in linoleum, accertarsi che non sia superiore ad 1 ai sensi del punto 3.1 dell Allegato tecnico al DM 26/08/1992; in caso contrario procedere alla sostituzione. [Priorità 3] Gli eventuali rivestimenti che saranno installati dovranno essere di tipo incombustibile o certificati secondo quanto stabilito dall articolo 3.1 del D.M. 26/8/92. [Priorità 2] pag. 31 di 49

32 9.7 CERTIFICATO DI PREVENZIONE INCENDI La scuola, in quanto frequentata da più di 100 persone deve disporre del certificato di prevenzione incendi (att. n. 67 del DPR n. 151 del 1/08/2011); inoltre poiché le caldaie della centrale termica; che riscaldano il plesso Garibaldi, la palestra ed il plesso Tosoni, si suppone abbiano una potenza nominale maggiore di kcal/h deve essere acquisito il certificato di prevenzione incendi relativo all attività n. 74 del DPR n. 151 del 1/08/2011. Il Comune ha fornito alla Direzione la documentazione allegata alla richiesta di rilascio del C.P.I. per le attività 85 e 91 presentata al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco in data 12/05/06; la documentazione è descritta nel capitolo documentazione funzionale alla sicurezza Come prescritto dal comma 2 dell articolo 6 del DPR n. 151del 1/08/2011 è stato predisposto il registro sul quale sono annotati i controlli, le verifiche e gli interventi di manutenzione dei dispositivi, attrezzature ed impianti antincendio, la formazione ed informazione del personale e l esito delle esercitazioni antincendio. Misure a carico dell Ente locale Realizzare le misure previste nella documentazione tecnica allegata alla domanda di rilascio del parere favorevole e richieste dal funzionario del Comando Provinciale dei VV.F. in data 23 marzo [Priorità 1] A lavori ultimati presentare al Comando Provinciale dei VV.F la S.C.I.A. (Segnalazione Certificata di Inizio Attività); la ricevuta della segnalazione costituisce titolo autorizzatorio all inizio dell attività; successivamente chiedere il rilascio del C.P.I. [Priorità 1] Adempimenti a carico del Dirigente scolastico Chiedere al Comune ed archiviare copia della documentazione sopra richiamata. [Priorità 3] pag. 32 di 49

33 10. SERVIZI GENERALI 10.1 SERVIZI IGIENICI La scuola dispone di servizi igienici, separati per uomini e donne, in numero adeguato rispetto a quanto previsto dal Decreto 18 dicembre 1975 (una tazza ogni 25 alunni). I servizi igienici sono dotati di finestre apribili. Sono stati realizzati i bagni per le persone diversamente abili LAVABI I lavabi sono complessivamente adeguati ai sensi del punto 1.13 dell Allegato IV del Decreto legislativo 81/08. I lavabi sono dotati di dispensatori di sapone liquido; mentre le salviette monouso vengono consegnate dai collaboratori scolastici agli alunni all occorrenza PULIZIE Le pulizie sono adeguate e sono svolte dal personale dipendente della scuola. pag. 33 di 49

34 11. AULE DIDATTICHE L aerazione e l illuminazione naturale dei locali è assicurata da finestre. Il parapetto delle finestre è alto 100 cm. Le finestre non sono dotate di tende e si aprono ad anta e presentano spigoli vivi. Le lastre di vetro non hanno caratteristiche di sicurezza (vetro semplice). La porta dei locali è larga 90 cm e si apre nel senso contrario all esodo. Alla sommità è installato un sopraluce; il vetro non ha caratteristiche di sicurezza. Pareti e soffitto non sono ricoperti in materiale combustibile; il pavimento è rivestito di linoleum. Non sono presenti rivestimenti in legno. Le aule dispongono di prese elettriche integre munite di alveoli protetti. Il numero delle persone presenti è inferiore a 25 compreso l insegnante. Nelle aule non è installato un apparecchio di illuminazione di sicurezza. Come prescritto dal D.M. 10/3/1998 (Allegato II - Cap. 2.3) il quantitativo di materiale combustibile è limitato allo stretto necessario per la normale conduzione della attività. Misure a carico del Comune Sostituire tutti gli infissi; installare finestre con doppio sistema di apertura (anta e ribalta) in particolare nei locali didattici. Le lastre di vetro delle nuove finestre devono avere caratteristiche di sicurezza; ed essere conformi alla norma UNI 7697 (vetrazioni di sicurezza in edilizia). Nel frattempo applicare una protezione agli spigoli.[priorità 2] Sostituire le lastre di vetro poste alla sommità delle porte con altre che devono avere caratteristiche di sicurezza; ed essere conformi alla norma UNI 7697 (vetrazioni di sicurezza in edilizia). [Priorità 2] Programmare la sostituzione del linoleum ed adottare le misure indicate al capitolo reazione al fuoco dei materiali di rivestimento. [Priorità 3] pag. 34 di 49

35 11.1 BIBLIOTECA Il locale è ubicato al primo piano. L aerazione e l illuminazione naturale dei locali è assicurata da finestre. Il parapetto delle finestre è alto 100 cm. Le finestre non sono dotate di tende e si aprono ad anta e presentano spigoli vivi. Le lastre di vetro non hanno caratteristiche di sicurezza (vetro semplice). La porta dei locali è larga 70 cm e si apre nel senso contrario all esodo. Alla sommità è installato un sopraluce; il vetro non ha caratteristiche di sicurezza. Pareti e soffitto non sono ricoperti in materiale combustibile; il pavimento è rivestito di linoleum. Non sono presenti rivestimenti in legno. Il locale dispone di prese elettriche integre munite di alveoli protetti. Nella biblioteca non è installato un apparecchio di illuminazione di sicurezza. Non è stato affisso il cartello con il divieto di fumare e di introdurre fiamme libere. Misure a carico del Comune Sostituire tutti gli infissi; installare finestre con doppio sistema di apertura (anta e ribalta) in particolare nei locali didattici. Le lastre di vetro delle nuove finestre devono avere caratteristiche di sicurezza; ed essere conformi alla norma UNI 7697 (vetrazioni di sicurezza in edilizia). Nel frattempo applicare una protezione agli spigoli.[priorità 2] Sostituire la lastra di vetro poste alla sommità della porta con altra che devono avere caratteristiche di sicurezza; ed essere conforme alla norma UNI 7697 (vetrazioni di sicurezza in edilizia). [Priorità 2] Programmare la sostituzione del linoleum ed adottare le misure indicate al capitolo reazione al fuoco dei materiali di rivestimento. [Priorità 3] pag. 35 di 49

36 12. UFFICI Gli uffici sono ubicati al piano terra. I locali sono quattro, più esattamente sono individuabili come ufficio del Dirigente scolastico; ufficio della DSGA, ufficio alunni ed ufficio protocollo. Le postazioni di lavoro al video terminale sono conformi alle prescrizioni dettate dall allegato XXXIV al Decreto legislativo 81/08. L aerazione e l illuminazione naturale dei locali è assicurata da finestre. Il parapetto delle finestre è alto 100 cm. Le finestre si aprono ad anta e presentano spigoli vivi. Le lastre di vetro non hanno caratteristiche di sicurezza (vetro semplice). Le porte sono larghe 80 cm e si aprono nel senso contrario all esodo. Pareti, pavimento e soffitto non sono ricoperti in materiale combustibile. Non sono presenti rivestimenti in legno. Gli uffici dispongono di prese elettriche integre munite di alveoli protetti. Le zone di passaggio e/o di calpestio non sono ingombrate da conduttori elettrici. Misure da adottare a carico dell Ente locale Sostituire tutti gli infissi; installare finestre con doppio sistema di apertura (anta e ribalta) in particolare nei locali didattici. Le lastre di vetro delle nuove finestre devono avere caratteristiche di sicurezza; ed essere conformi alla norma UNI 7697 (vetrazioni di sicurezza in edilizia). Nel frattempo applicare una protezione agli spigoli.[priorità 2] pag. 36 di 49

37 13. SALA MENSA Il locale è ubicato al piano terra ed è utilizzato da circa 200 persone. Il locale è servito da due uscite di sicurezza costituite da porte larghe 120 cm ( ) che si aprono nel senso dell esodo con maniglione antipanico. L aerazione e l illuminazione naturale dei locali è assicurata da finestre. Il parapetto delle finestre è alto 100 cm. Le finestre non sono dotate di tende e si aprono ad anta e presentano spigoli vivi. Le lastre di vetro non hanno caratteristiche di sicurezza (vetro semplice). Pareti, pavimento non sono ricoperti in materiale combustibile.; è presente un controsoffitto Non sono presenti rivestimenti in legno. Il locale è insonorizzato. E installata l illuminazione di sicurezza; due apparecchi non funzionano. Il locale dispone di prese elettriche integre munite di alveoli protetti. E posizionato un estintore portatile a polvere del peso di 6 kg, segnalato e con capacità di estinzione pari a 34 A, 233 B, C. La cucina è separata dalla mensa da una porta REI 120. Nella cucina sono presenti tavoli in legno ed alcuni componenti dell arredo sono in cattivo stato di conservazione. Le prese elettriche di tipo industriale hanno caratteristiche IP 44, Il personale non dispone di un bagno specifico. Il lavello ha comandi manuali. Misure da adottare a carico dell Ente locale Sostituire tutti gli infissi; installare finestre con doppio sistema di apertura (anta e ribalta) in particolare nei locali didattici. Le lastre di vetro delle nuove finestre devono avere caratteristiche di sicurezza; ed essere conformi alla norma UNI 7697 (vetrazioni di sicurezza in edilizia). Nel frattempo applicare una protezione agli spigoli.[priorità 2] Sostituire gli apparecchi di illuminazione di sicurezza non funzionanti. [Priorità 2] pag. 37 di 49

38 Eliminare i tavoli in legno e sostituirli con tavoli rivestiti di acciaio; sostituire gli arredi in cattivo stato di conservazione. [Priorità 2] Realizzare un bagno riservato al personale della cucina e nella cucina sostituire i comandi manuali del rubinetto del lavello con comandi a fotocellula o a pedale. [Priorità 3] 14. PALESTRA La palestra per le classi terze; quarte e quinte è stata realizzata in un edificio esterno separato dall edificio scolastico. La palestra è utilizzata alla sera anche da esterni. L accesso è dato da una porta larga 180 cm ( ) che si apre nel senso dell esodo con maniglione antipanico certificato CE. Nell atrio d ingresso è installato il quadro elettrico generale, manca la segnaletica. Nell atrio è posizionato un estintore portatile a polvere ed un idrante UNI 45, verificati nel mese di novembre La zona per l attività sportiva è servita da una uscita di sicurezza costituita da una porta larga 120 cm ( ) che si aprono nel senso dell esodo con maniglione antipanico non certificato CE. Nella zona per l attività sportiva è posizionato il secondo estintore portatile a polvere omologato, segnalato, verificato del peso di 6 kg e con capacità di estinzione pari a 34 A, 233 B, C. ed un idrante UNI 45. Nella zona per l attività sportiva sono installati gli apparecchi di illuminazione di sicurezza; installati anche negli spogliatoi. Le lastre di vetro delle finestre sono retinate. Negli spogliatoi i componenti elettrici sono installati a più di 60 cm in orizzontale ed a più di 225 cm - in verticale - dai piatti - doccia. Il parapetto laterale al percorso di accesso alla palestra ha una altezza inferiore ad 1 metro. pag. 38 di 49

39 Misure da adottare a carico dell Ente locale Alzare il parapetto laterale al percorso di accesso alla palestra nei punti in cui il salto nel vuoto è superiore ad 1 metro..[priorità 1] 15. ARCHIVIO DEPOSITO Al piano terra nella zona utilizzata dagli uffici alcuni locali sono stati adibiti ad archivio e deposito del materiale per le pulizie. I locali sono separati dal corridoio da una porta REI 120; le pareti di separazione dagli uffici hanno caratteristiche REI 120. I locali dispongono di una uscita che immette direttamente nel cortile esterno alla base della scala esterna di sicurezza; la porta non ha caratteristiche REI. L areazione è adeguata, ma all esterno delle finestre che si affacciano su via Garibaldi non è stata applicata una rete metallica a maglie robuste e fitte. In ogni locale è installato un rilevatore automatico d incendio ed un sistema di spegnimento automatico alimentato da 6 bombole con estinguente IG 85. Il carico d incendio è superiore a 30 kg/m 2. Gli scaffali sono ancorati alle pareti e le spazio per il passaggio tra gli scaffali è superiore a 90 cm. Alla sommità degli scaffali è depositato materiale cartaceo. Nei locali è posizionato un estintore portatile a polvere con capacità di estinzione pari a 34 A, 233 B, C. Misure da adottare a carico dell Ente locale Applicare all esterno delle finestre una griglia a maglie robuste e fitte ai sensi del punto 6.2 dell allegato tecnico al D.M. 26/08/1992..[Priorità 2] Dotare l archivio di ulteriori scaffali per evitare che il materiale combustibile venga depositato alla sommità degli scaffali a meno di 60 cm dal soffitto..[priorità 2] Sostituire la porta che immette nel cortile esterno in corrispondenza della base della scala esterna di sicurezza con una porta REI [Priorità 2] pag. 39 di 49

40 Promemoria per il Dirigente scolastico Disporre che la quantità di materiale infiammabile (es. alcool) sia sempre inferiore a 20 litri..[priorità 2] 16. CENTRALE TERMICA Durante il sopralluogo non è stato possibile accedere ai locali perché la scuola non dispone delle chiavi. Le osservazioni che seguono sono relative a quanto è stato possibile osservare dall esterno. Il riscaldamento dell edificio è realizzato tramite un impianto alimentato da caldaie a metano della potenza complessiva presunta maggiore di kcal/h. La centrale termica è soggetta al controllo dei VVF. E installato un interruttore elettrico generale; non segnalato. Esternamente al locale è installata la valvola di intercettazione combustibile; non segnalata. Esternamente al locale è posizionato un estintore portatile a polvere. Sulla porta di ingresso manca il cartello indicante il divieto di usare fiamme libere. La superficie di aerazione è conforme a quanto stabilito dalla Circolare n. 69 del 25 novembre I969 (Par. 2.1.b). pag. 40 di 49

41 Non è stato possibile verificare se sono installati i dispositivi di sicurezza, protezione e controllo previsti dalle norme di cui alla Raccolta R; se è presente il libretto di centrale; Il Comune ha consegnato alla Direzione dell istituto comprensivo copia della dichiarazione di conformità della centrale termica di via Garibaldi. Misure da adottare a carico del Comune Eseguire un sopralluogo allo scopo di verificare le condizioni internamente al locale; informare la Direzione dell istituto comprensivo circa l esito. [Priorità 1] Impianto elettrico: archiviare copia del progetto e della dichiarazione di conformità attestanti che l impianto è conforme alla Norma CEI 64-8/7 : Luoghi a maggior rischio in caso di incendio. [Priorità 1] Segnalare la funzione della valvola di intercettazione del combustibile con l apposito cartello. [Priorità 1] Sollecitare la ditta cui è affidata la conduzione e la manutenzione dell impianto termico affinché compili correttamente e regolarmente il libretto di centrale e disporre che tale libretto venga custodito nel locale caldaia. [Priorità 1] Relativamente all impianto termico dovrà essere recuperata ed archiviata la seguente documentazione: [Priorità 1] progetto redatto da professionista abilitato; copia delle richieste (compreso gli allegati RR e RD) e dei verbali rilasciati dall ISPESL.: approvazione progetto e verifica di conformità; verbali di verifica quinquennale dell ASL. pag. 41 di 49

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